41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

martedì 27 marzo 2018

Strapalermo - Bentornato Asfalto!

Discreta la partenza sotto un arco "ballerino"
Domenica 18 Marzo

Delle Corse Campestri non ne potevo più.
Sono belle, rilassanti, divertenti, si torna ragazzini, ma non è bello correre nelle retrovie per paura di scivolare o perchè semplicemente non sono portato.
Correre un Campionato Italiano di Società è un privilegio che in pochi possono vantare e tante migliaia di podisti possono soltanto sognare, quindi è giusto prendervi parte e gettare tutto l'impegno per gli oltre trenta minuti di gara.
Ma finalmente viene il bello delle corse su strada con l'entrare della primavera!

La mia stagione si sta delineando in maniera apparentemente strana.
Non avendo tutto il tempo a disposizione per correre i chilometri di una maratona, ho cercato di allenarmi su percorsi molto duri, in modo tale da portare a termine le campestri e dare stimolo all'uso dei piedi rendendoli più efficienti.
I non tanti chilometri corsi probabilmente non mi hanno fatto perdere molta velocità (qui si spiegano le due buone performance su strada in febbraio) ma non mi danno affatto sicurezza per la 42K che dovrò affrontare con molto buon senso se vorrò portarla a termine senza finire le energie.

Così, affrontato un inizio settimana in salita, con brutte sensazioni di stanchezza patite nei due giorni successivi alla trasferta di Gubbio, ho provato a correre al mercoledì 14 una prova più lunga, avendo del tempo a disposizione.
Purtroppo la fatica della gara (oltremodo probante, visti i continui cambi di ritmo su un terreno pesante) e del viaggio di ritorno in aereo, si erano fatti sentire per lungo tempo.
Durante il riscaldamento non mi sentivo in vena di partire per una prova così lunga, 4 x 5.000m (R.1.000m) e magari anche un altro 1.000m finale forte.
Oltretutto, avevo scelto di correrlo sul giro dell'Addaura, noto per essere molto panoramico ma anche vallonato, con alcuni lunghi tratti di salita continua, coadiuvato dal segnale GPS.

Così, messe alle spalle le paure, ho iniziato a gestire il lavoro trovando un ritmo ideale per le prime due prove che già mi vedevano superare Mondello e mi lanciavano sulla quieta (alle automobili) strada panoramica.
Ma la terza prova dei 5K, forse complice una mattina non proprio rilassata ed un tratto molto difficile, mi vede arretrare parecchio costringendomi alla resa solo dopo il primo chilometro dell'ultima delle lunghe ripetute.
Incamero circa 20 K e torno a casa mestamente e con l'idea che non potevo far meglio di così dopo la gara di domenica.

Bravo Lucio, devi solo avere voglia di faticare di più!
Mai domo, continuo a correre, allenarmi e preferisco svolgere un leggero fartlek al venerdì 16 da 10 x (2' Forte + 1' Piano) dentro un lungo per un totale di 1h20', non proprio uno "scarico" pre-gara, ma della Strapalermo non potevo interessarmene più di tanto.

Domenica mattina onestamente non sapevo nemmeno chi si sarebbe presentato, dovevo solamente correre il più forte possibile.
Dei nomi più noti nel panorama siciliano (ormai rimasti in due-tre) nemmeno l'ombra, ma d'altronde si trattava di una corsa senza troppi proclami agonistici e rivolta maggiormente alle famiglie.

La scelta di anticipare l'evento - gara alle ore 08:45 di fatto ha scoraggiato molti podisti della provincia di Palermo, oltre che assistere ad uno scenario di semi-desolazione nelle strade dove si è dislocato il giro da 3 chilometri esatti.
Inoltre, complice una prova di Gran Prix regionale che attira molte società podistiche partecipanti all'intero tour, ha ulteriormente diminuito il numero di pretendenti.
La Strapapà, la corsa/passeggiata podistica rivolta alle famiglie con bimbi con tanto di pettorale e medaglia, infatti partiva più tardi e soltanto dopo le premiazioni della gara agonistica.

Superato qualche problema tecnico inziale che ha fatto posticipare l'inizio poco oltre le 09:00, al via potevo notare Lucio Cimò (Universitas Palermo) ed il ritorno di Giovanni Soffietto, un Master ultraquarantenne dal passato glorioso.
Cimò nelle ultime uscite non si era particolarmente messo in evidenza, con parecchi ritiri e poca voglia di correre, ma nelle ultime settimane mi diceva di sentirsi molto bene con allenamenti interessanti.
Tra poche settimane si bissa al Vivicittà!
Fatto sta che per quasi tutto il primo giro, lascio fare agli altri ma noto che più forte di 3'30" non si va.
Finalmente mi sentivo bene, quella domenica mattina avevo voglia di correre e mi sono studiato bene il giro per capire dove attaccare, ma era facile provare a dare una sferzata appena vicino il passaggio sotto l'arco di partenza/arrivo per svegliare il ritmo.
Sulla salita che affiancava il Teatro Massimo, cambio con decisione e solo Cimò oltre Riboty mi vengono appresso.
Il podio da quel momento è già delineato.

Al secondo giro, superato il tratto in discesa, su Via Roma in leggero saliscendi, si corre sotto i 3'10" costantemente e sento di stare a tirare la corda.
Avevo un avversario di stimolo al mio fianco e mi stava bene così.
Ogni tanto ci si prendeva delle pause ma stavolta Cimò non sembrava cedere sotto questo ritmo costante per tutto l'intero secondo giro che chiudiamo in 9'37" che è molto buono per le mie aspettative!

In realtà tutti questi numeri non li guarderò in gara dato che il ritmo era tirato, ma capisco che il terzo ed ultimo giro sarebbe stato decisivo, così provo a rilassarmi restando dietro all'avversario unico per la lotta alla vittoria finale.
Su Via Roma non c'è verso di notare cedimento e mi impegno con tutte le forze per cercare di "scollinare" sul tratto finale in salita prima di svoltare per la traversina che faceva ritornare su Via Maqueda.
Arrivo, con uno sfondo che mi ricorda la gioventù
La via del centro storico in quel momento era gremita di alcuni turisti mattinieri ed i lavoratori del quartiere ormai in mano ai migranti che ci ignoravano del tutto vista l'ora.
Il vero cedimento avviene lì, proprio sul rettilineo opposto dove lentamente mi stacco da Lucio che va ad involarsi verso la vittoria finale, meritata.

Giungo al secondo posto, a circa una quindicina di secondi e premo "Stop" all'orologio.
Il resume riporta la misura di 9 Km (come è poi stata confermata da più parti) ed un media di 3'16"/Km che non è male!
Lucio Cimò quindi, con molta onestà, ha corso una prova davvero notevole e si è meritato la vittoria finale.
Se consideriamo il primo giro partito a rallentatore, non posso che essere soddisfatto di quanto ottenuto.

Volevo conquistare a tutti i costi la vittoria, per il nuovo legame stretto (ancora in itinere) con Mizuno ed il negozio di Palermo Tecnica Sport (con il quale stiamo studiando una strategia promozionale per le vendite online), quindi posso dire di aver corso al massimo, ma lo sport insegna che a vincere (per quel giorno) è sempre l'uomo migliore.
Ci saranno altre occasioni per riprovarci!

Non si può sempre vincere ma si può portare a casa lo stesso una coppa e darla in mano "diciamo" al proprio bimbo che comunque la sorregge più che bene :-)
Gli impegni sportivi per i prossimi mesi sono più che tracciati, ancora poche settimane e sarà la grande festa della Milano Marathon (comunque vada)!

(Ringrazio l'ACSI Sicilia Occidentale per le foto)

lunedì 19 marzo 2018

Il nuovo anno 2018 ed il Mondo social che cambia

Prima gara su strada del 2018, con nuova Società e nuovi stimoli!
Marzo 2018

E' da molto tempo che non scrivo alcun post, stavo pensando molto serenamente di mettere la parola "fine" al capitolo parecchio entusiasmante e formativo che è stato il mio Blog.
Ma non lo farò, continuerò ed andrò avanti perchè la vita cambia, si evolve, e con esso l'approccio serio a questo sport, dove posso ancora dire a me stesso di non mollare e farlo capire a chi, come me, prova a chiedersi se è giusto continuare a mettere un pettorale.
Quel pettorale è molto importante ancora per me, per la mia età, perchè è fonte di motivazione e rallenta l'incedere del tempo... perchè in gara il tempo si dilata, ogni secondo risulta essere determinante...

Ho scritto tanto e mi sono evoluto in dieci anni di racconti, rileggendomi probabilmente noterò anche scatti di crescita personali; fatto sta che ho realizzato un libro online delle mie esperienze e gare personali che credo fermamente in pochi possono vantare (ad di la dei risultati personali ottenuti).

Alla Coppa S.Agata sono stato accolto quasi
come un loro concittadino, mille grazie!
Forse sono stato stupido a non mettere mai banners pubblicitari a pagamento privilegiando solamente chi mi ha supportato tecnicamente negli anni, ma sono fatto così, non è nella mia etichetta lucrare sul prossimo.

Ho corso gare dentro le gare, allenamenti con medie entusiasmanti (per me) magari migliori di alcune gare, doppi allenamenti per oltre un decennio e tanto, tantissimo impegno in un periodo che mi ha regalato bellissimi ricordi e tutt'ora lo fa.
Oggi non riesco più a correre più di una volta al giorno ma non ci rinuncio, dovesse esserci anche un diluvio con la grandine che ti scheggia il viso, come è accaduto poco tempo fa, al buio tra l'altro.
Allora vuol dire che la passione che ci metti è in fondo in fondo sempre la stessa...

Il mondo cambia, cambia anche il modo di comunicare ed io sono rimasto un pò indietro ai moderni mezzi comunicativi, quelli che devono essere social network ad ogni costo.
Come i famigerati Facebook e Instagram, pieni zeppi di foto, anche inutili, stracolmi di selfies.
Tutt'ora preferisco scrivere, parlare con gli amici a fine gara, magari postare qualche bella foto che sempre più difficilmente mi viene possibile realizzare.

Preferisco parlare e argomentare del mondo running, confrontarmi sulle scarpe da corsa, sui miei adorati occhiali da sole sia utili che un'etichetta per il mio look, sui moderni mezzi tecnologici come gli orologi GPS avanzati che fanno tutto e di cui conosco ogni aspetto, difetto e pregio, pur uscendo per il lungo lento ancora con il mio Casio di 20 anni fa dal quale non mi separerei per nulla al Mondo perchè racconta tutta la mia vita...
Eppure quei cronometri semplici di una volta non ti costringono a cercare il segnale GPS a tutti i costi prima di partire e non ti forniscono medie altalenanti che ti inducono a vedere decine di volte il display con conseguente stress.
Acireale 10K ed i vecchi amici di tante battaglie!
Molto spesso quello che conta è il tuo respiro, le sensazioni di libertà e leggerezza (o pesantezza) e qualche percorso misurato giusto per capire a quanto stai andando.
E per sapere i tuoi battiti cardiaci, se lo vuoi, c'è sempre il famoso "Conta i battiti del collo per 10 o 30 secondi"...

Ho voluto cambiare Società, per trovare nuovi stimoli e cercare un'opportunità diversa che mi faccia andare avanti.
Con la Monti Rossi Nicolosi (CT) ho trovato un gruppo che già conoscevo che ha voglia di mettersi alla prova, tra giovani e meno giovani come me, ai Campionati Italiani di Corsa su strada e, di Cross, come in questa prima parte della stagione agonistica.
Ero stufo di correre soltanto gare in terra di Sicilia (visto che anche in Calabria quel poco di bello che c'era anni fa è andato estinto) tra cui solo poche sono ormai di alto livello.

Ovviamente tutto ruota ormai intorno alla famiglia e gli orari di allenamento non possono che essere inventati in funzione delle esigenze quotidiane.
Quindi, niente più appuntamenti ad orari comodi con il gruppo del Prof. Liga che non ho potuto più frequentare, ma quasi sempre da solo e sconsolato a macinar ripetute, medi e chilometri, quasi tutti su terra battuta e prati per la prima parte dell'anno.

Il poco tempo a disposizione mi ha fatto tagliare diversi lunghi allenamenti oppure ho cercato di ottimizzare al massimo i tempi, ma il punto è che ho dovuto abbandonare la guida tecnica del Prof. perchè impossibilitato a rendermi presente agli appuntamenti.
Ho ripreso i miei vecchi metodi di allenamento, con più chilometri e quantità e variando i percorsi per avere sempre nuovi stimoli.
Il tutto, purtroppo, fatto sempre di fretta con la testa a mille altre cose.

Sembra una foto Vintage di 20 anni fa, e invece era lo scenario
semi-apocalittico affrontato a Mazzarino :-)
Ci sono tanti motivi per cui non riesco più a correre bene come prima, ma non li voglio elencare.
Oggi sono felice così, mi ritaglio i miei spazi e non voglio togliere nulla a chi mi aiuta a mantenere il lato agonistico e combattente che mi contraddistingue.

La foto più bella e felice di tutto questo trimestre è stata la scivolata durante la seconda prova dei Campionati Regionali di Corsa Campestre a Mazzarino, tra chili di fango e pioggia battente, proprio all'ultimo giro della gara per mancanza di attenzione.
Metà del mio corpo era intrisa di fango, il numero di pettorale era illeggibile, il mio orologio GPS bello e azzurro aveva il display completamente ricoperto di fango e sono arrivato al traguardo per conservare la posizione di squadra, la 10° alla fine...
Una squadra con poche punte, non grandi risultati, ma fatta di gente motivata che non vuole andare soltanto alle gare del paese e, per favore, che non si interpreti male ciò che ho scritto perchè non sto puntando il dito contro nessuno.
Finalmente nella Regione c'è un'unione di intenti ed un interesse rivolto agli eventi più importanti ormai cosa assai rara e credo qualcun'altro se ne sia accorto.
Tutto questo si può ottenere solamente con sponsor che finanziano le trasferte e molto buon senso, grazie alla programmazione fatta mesi prima dell'evento, i voli low cost e gli alloggi nelle case in affitto per esempio.

La prova iniziale, la prima, svoltasi su tutt'altro campo (in erba, Terme Vigliatore - ME) e con tutt'altro clima (bello e soleggiato) mi ha visto protagonista parziale della prima parte di gara, costantemente in seconda posizione, dietro ad un O. Zoghlami in completo controllo e relax.
Successivamente ho perso alcune posizioni giungendo 5°, ma ho combattuto e lottato su un terreno su cui mai sono stato a mio agio.
La Monti Rossi Nicolosi a Gubbio!

Ancor più entusiasmante è stata la doppietta Catania - Coppa S. Agata e Trofeo Carnevale di Acireale svolte in coppia nel weekend di sabato 03 e domenica 04 febbraio con un duplice 4° posto, ma su strada è tutta un'altra storia...
Considerato che il post gara della Coppa S.Agata è stato devastante, per via del viaggio da Palermo a Catania e delle sempre maggiori esigenze della famiglia, ho corso ad Acireale con poco sonno e molta adrenalina, doppiando alla stessa buona media del giorno precedente.
Scampoli di tempi che furono, che sempre mi esaltano :-)

L'evento clou, che acclama la presenza di tutte le Società di Atletica in Italia, è da sempre il Campionato Italiano di Cross, con lo scenario medievale nuovamente confermato a Gubbio, sempre suggestivo, domenica 11 marzo.
Prato erboso che ha retto molto bene la pioggia incessante iniziata già alle 05:00 della domenica mattina di gara, alle ore 11:00 il tempo ha iniziato a migliorare con la pioggia che ci ha dato tregua.
Purtroppo, come sempre è stato, la corsa sui prati e sul fango non mi hanno mai trovato preparato, con la sensazione di fare tripla fatica pur restando fermo sul posto.
Così mi sono dovuto accontentare di navigare nelle posizioni delle retrovie e cercare di acchiappare poche posizioni la avanti.
Al secondo giro dei cinque previsti inoltre, ho perso una calzatura e fortuna volle che il prato fosse morbido e agevole per la corsa a piedi nudi!
Conseguentemente ho perso stabilità ed aderenza sul piede scalzo, poggiandomi maggiormente sulla scarpa sinistra dotata dei chiodi.
Foto S. Marongiu  via Facebook che ringrazio
Curve larghe ad evitare la parte fangosa, ripartenze difficoltose per mancanza di grip e attenzione a non farmi male, mi hanno rallentato ancora di più, ma la fatica ha vinto a scapito di un risultato decente: duecentonovesima posizione e finalmente capitolo chiuso anche quest'anno per le Corse Campestri.

Trovo occasioni, mi organizzo e mi getto sull'evento, senza poter sapere con certezza come andrà e senza poter preparare tutto al meglio.
Così sarà anche il prossimo evento importante, la Milano Marathon dell'08 aprile.
Non sto riuscendo a prepararla come è giusto che sia, ma ce la sto mettendo tutta.
Per me un altro 2h35' o giù di lì non mi cambia l'esistenza e nonostante tutto, proverò a godermi l'evento ed il calore della gente, degli amici lassù.
Se ripenso alle ultime annate, molto spesso sfortunate (influenzato negli ultimi giorni pre-maratona oppure alla caduta rovinosa in allenamento a due settimane dalla maratona), oggi non posso che vedere il lato gioioso della manifestazione, almeno per quest'anno.

Meglio pensare a divertirsi, con impegno.
Successivamente, in estate, le corse su strada ed in pista magari potranno regalarmi qualche altro buon risultato...

E' la introduzione al 2018, davvero il più sereno degli ultimi tempi...

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...