41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 16 agosto 2019

Luglio, Agosto un vero running calvario...

Monti Rossi Nicolosi al Completo :-)
Negli  ultimi tempi ripenso a qualche tempo fa, magari lontano dieci anni, a quando il running faceva parte esclusiva del resto delle mie attività di svago: impegno serio ma grande valvola di sfogo, valore importante, spinto da impegni agonistici di un certo livello.

L'estate ha rappresentato una gran bella gatta da pelare per me: abnorme quantità di sudorazione, rischio costante alla disidratazione, necessità di maggiore riposo e integrazione di liquidi oltre che di sali minerali, eppure riuscivo sempre a fare centro negli appuntamenti autunnali.

Oggi mi chiedo come riuscissi a preparare le mie Maratone di Carpi a quelle medie di 3'20" - 3'23" circa al chilometro che puntualmente mi vedevano incrementare il volume di lavoro, abbandonando le ripetute in pista, in pieno agosto...
E successivamente seguiva la "rifinitura" per i fortunati appuntamenti in Nord America... non a caso il gruppo del CUS Palermo con cui sono allenato in quegli anni mi definiva "d'acciaio"...

Oggi potrei riuscire, forse in parte, ma servirebbe a tanta dedizione, tanto tempo e le tempistiche corrette.
Scendevo a correre quando era giusto, normalmente dopo le 19:00 in modo tale da non farmi investire dai violenti raggi solari presenti a Palermo e comunque riuscivo ad avere il ritmo e le forze necessarie ad alzarmi presto al mattino, intorno alle 06:00, correre il primo lunghetto della giornata con l'aria fresca del Parco e dopo una veloce colazione, andare a lavoro per le 08:00.

Avevo sicuramente più energie, fisiche e mentali, per anni l'ho fatto, eppure non mi do pace nonostante la mia vita sia palesemente cambiata.

Niente più orari perfetti, ormai corro quando capita e spesso sotto il sole... solo il Parco può placare l'aria infuocata con l'immancabile bottiglietta d'acqua e sali.
Ancora non mi do mai per vinto: se c'è da fare ripetute, quelle verranno fatte, anche sullo sterrato del boschetto.
In questi mesi l'adorato Stadio di Atletica Vito Schifani è in fase di restyling da parte del Comune di Palermo e resta chiuso alla pubblica utenza.
Si spera possa essere restituito agli atleti bello come non mai, con il fondo rifatto e, con l'emozione nel cuore, vedere tanti nuovi giovani cercare di far crescere i loro sogni e speranze.

Il mese di Luglio rappresentava l'inizio della difficoltà, ma comunque ho ottenuto sempre ottimi rendimenti che man mano si placavano in Agosto.
Nulla mi fermava nonostante avessi le scarpe pesantissime zuppe di sudore, tutti i giorni, senza mai un rallentamento... che ricordi!
Oggi, purtroppo, le cose non vanno più in questa direzione.
Purtroppo, da quando ad inizio Luglio le temperature sono aumentate fin oltre i 30°C - 35°C costanti, le mie seppur discrete medie sono crollate definitivamente.
Le ultime gare lo avevano già testimoniato, Monreale aveva suonato il primo brutto campanello di allarme: sentirmi svuotato senza un perchè non è da me, ma sapevo già la risposta...

Ogni sera mi addormento sfinito e quando esco a correre corro piano sperando che mi serva da riposo per le gambe e l'organismo.
Ma nulla, ormai sono settimane (esattamente da inizio luglio) che quando mi alzo mi sento già stanco, ed è inizio giornata.
Purtroppo devo ammetterlo, sono i primi limiti dell'età che avanza dove, invece di curarmi e dedicarmi alle buone e sane abitudini fisiche, non mi risparmio per le giuste esigenze familiari.

Il mese di luglio era iniziato come si era chiuso giugno, con una sonora sconfitta che fa male al morale.
Prima del via con accanto i due protagonisti, Agnello (284) e Terrasi
Quella che seguirà non è una lamentela ma la giusta cronaca di chi non si da mai per vinto ma in quel caso aveva perso la battaglia con il duro pavimento!

Ci tenevo a correre a Nicolosi, per l'occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono Antonio Abate, ricadenti il 05 luglio e comunque sotto il cielo dell'organizzazione della mia Società sportiva, la Monti Rossi.

Mi accingo a guidare sulle roventi strade siciliane già dalle prime ore del mattino di quella giornata ed affronto una prima parte molto complessa con alcune soste programmate che si protaggono quando il piccolino di casa fa tanti capricci.
Le sue infinite energie mi fanno auspicare che amerà gli sport di fatica, lui adora correre, ma ovviamente tutto questo non è affatto riposante!

Nonostante avessimo trovato un appartamento per la notte proprio sotto il percorso di gara, programmato gli orari di cena/spuntino (la corsa si teneva alle ore 21:30 circa), poco prima di iniziare il riscaldamento, ero sdraiato sul pavimento in cerca di un momento di tregua e riposo...
Era segno che il mio corpo avesse poco interesse a gareggiare e già temevo un'atroce sofferenza...

Così in effetti, quando allo start partono i grandi favoriti, Agnello e Terrasi a sbaragliare la concorrenza, con Liuzzo in grande spolvero a tentare di tenerli per qualche giro dei dieci previsti, non riesco nemmeno a tenere un abbordabile passo tenuto dal 4° e 5° che man mano si allontanavano...
Non avevo mordente, quella forza che fuoriesce da una vita di gare quando indosso un pettorale e fa cambiare le cose, che rendono diverso un banale allenamento da una gara in lotta per una posizione, per la conquista di un qualsivoglia premio.

Adagiato su quella posizione, da lontano mi raggiunge uno junior che, a metà gara, mi passa quasi a doppia velocità, e scendo alla 7° posizione.
Finalmente reagisco con delle forse non mie e provo a non farmi staccare, forse il ragazzo subisce il peso della sua stessa rimonta e così, a due giri dal termine lo raggiungo e, stupidamente, rilancio l'azione con forza.
Poichè si trattava delle ultimissime forze di giornata, considerata la difficoltà del percorso ed i circa 800 metri di quota, al termine della salitella dove ho provato ad infierire sul giovane avversario, peraltro tifatissimo da altri teen-agers, cedo solidamente lasciandolo scappare via per gli ultimi chilometri finali.
Doppiato da Agnello (il vincitore per pochi secondi) e Terrasi, torno in appartamento esaurito, un pò arrabbiato e afflitto da una grande fatica.

Vorrei tornare subito a gareggiare, ma preferisco ricostruire quanto perso negli ultimi tempi.

Lavorare sulla resistenza muscolare, specie in questo periodo delicato, aiuta a prevenire infortuni da stress e riduce fastidiosi problemi tendinei che negli ultimi anni sono sopraggiunti.

Ho ricominciato da questo ciclo costruttivo di lavoro, con la conclusione che la sera ero sempre più stanco, distrutto e soddisfatto di vedere un volto sorridente per aver giocato fino al termine della serata, per ricominciare il giorno successivo e l'altro ancora...

Avrei voluto gareggiare nelle ultime settimane, ma impegni più importanti hanno preso il sopravvento e, ironia della vita, sono passato da estati piene di gare (anche due - tre nelle settimane di agosto) a quasi nulla, probabilmente.
Solo la speranza di risollevarmi, seguendo un programma di allenamenti semplice e mirato alle distanze di 10 Km, ad evitare gli infortuni (cosa che ormai mi riesce agevolmente da oltre quattro anni) ed a ritrovare un pò di velocità perduta da quando è iniziata questa lunghissima estate che temo finirà ad inizio ottobre.

Proprio domenica 04 agosto volevo correre, avevo l'imbarazzo della scelta: tra Cefalù al mattino o Partinico al pomeriggio, entrambe le gare mosse da sentimenti di amicizia e quindi senza ambire ad alcun premio, ma non è stato possibile parteciparvi.
Nel tardo pomeriggio ho corso la mia gara personale: ho scelto la cronoscalata di Monte Pellegrino da Villa Igea al Santuario su strada: ho un 32'50" circa di personale (in condizioni ottimali ricordo), ormai svilluppato quel decennio addietro.
Fasi finali, un tentativo stoico di rimonta

Ebbene, nonostante avessi tentato il tutto e per tutto e sentissi le gambe quantomeno girare senza mai imballarsi, ho accusato costante distacco in ogni intermedio (l'inizio salita è stata alquanto lenta e prima di ingranare ho perso molta strada) fino ad arrivare in cima in 37'00", stanco, sudatissimo e soddisfatto: che mi importa, avevo dato tutto e per me arrivare lassù in cima, dove ritrovi gare, allenamenti ed una vita di ricordi...
Adoro quella salita, la rifarei migliaia di volte ancora, tutto l'anno e confesso di averla affrontata nei momenti più importanti della mia vita personale.

Oggi mi mancano gli allenamenti in compagnia e lo stimolo che ne deriva, in tanti oggi per questo motivo non trovando nuovi stimoli ad allenarsi da soli avrebbero già mollato da tempo.
Ho iniziato a correre e soffrire duri allenamenti da solo, quindi non è essenziale la compagnia, ma negli anni ho capito che si progredisce rapidamente con il lavoro di gruppo, esaltando insieme le singole doti di ogni runner.

Oggi cercherei la maggiore inesperienza e la gioventù come stimolo per cercare di migliorare, offrendo tanta saggezza tattica e tanta aggressività agonistica che, nonostante tutto ancora provo dentro.

Mi piacerebbe continuare a correre ancora per altro tempo, eppure il destino appare incerto...

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...