41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

mercoledì 21 gennaio 2009

CdS Cross Regionale Catanzaro Lido - Una Vittoria che ridà Morale

Pineta di Giovino - Catanzaro Lido.

Ecco lo scenario dove quasi tutti gli anni si disputano i Campionati Regionali di Società di Cross.
E' un posto particolare, avere una pineta in prossimità del mare è insolito, infatti il terreno su cui si svolge il cross è sabbioso, prevalentemente morbido all'interno coperto dai numerosi alberi.
Essendo vicino al mare, praticamente pianeggiante.
Non è molto impegnativo, quindi, le prove nazionali hanno diverse difficolta, in primis percorso e numero di concorrenti.

Come raccontato precedentemente, il mio adduttore destro era andato in tilt, lasciandomi "a piedi" durante le festività post-natalizie.
Parecchi giorni passati tra stretching, riposo prima e potenziamento semi-statico poi, e i primi passi di corsa continua appena domenica 11 in salita per non permettere alla gamba di estendersi troppo e sforzare l'inguine.
Notavo che col passare dei giorni il dolore è andato a ridursi parecchio e immediatamente ho dato la mia disponibilità per la gara di società che da il lascia passare per i Campionati Italiani dell'8 febbraio.
Giovedì, metto le Adizero LT ai piedi e con il gruppo "CUS" corro un lungo allegro. Noto che la gamba al ritmo di 3'40" non subisce offese.
Erano passati 45' e avevo bisogno di un pretesto per chiudere forte. Ci metto poco a portarmi una compagnia in pista, anche se avrei preferito la terra battuta della villetta.
Per farla breve, un 1.000m tirato tutto da me con 2'50" senza fermarmi dal lungo. Non è tantissimo ma mi aveva confortato.
Il primo "allungo" dell'anno 2009.
Dopo 5' provo un 400m ma esce abbastanza lento: 64".0
Tutto sommato il mio contributo potevo darlo per domenica.

Così sabato mattina parto alla volta della Calabria.
I più forti, Vito e Francesco restano a casa, devono preparare l'evento nazionale al meglio, io avevo invece l'occasione di fare un primo lavoro leggero in compagnia e con un minimo di pressione.
Il Violettaclub schiera solo la squadra per il Cross Lungo: Filippuccio,"Cuzzo", Monti e De Francesco, tre boys di Reggio Calabria.

Purtroppo niente avversari durissimi per i 10Km: l'Hobby Marathon di Adriano Mirarchi e la Libertas Lamezia Terme di Antonio Bruno sono buttate al Cross Corto di 4 Km.
Questa è stata la gara più avvincente: dopo una fuga iniziale di Barbuscio, giovane atleta del Marathon Cosenza, i più esperti Bruno e Mirarchi lo raggiungono e lo passano.
Vince Bruno, ma 12'24" non è velocissimo.
2° Mirarchi con 12'30", 3° Barbuscio con 12'42".

In copertina, mi trovo bello tranquillo, con Adriano dopo le sue fatiche del corto :-) Sull'estremità della foto, a "rovinare l'armonia" irrompe Bruno...

Bruno! Scherzo! Non te la prendere!

Dopo circa un'ora tocca a me.
Normalmente, "pronti via" parto e do il meglio di me.
Questa volta non potevo farlo, non posso prendermi grossi rischi.
Avevo già deciso di correre coperto, chiunque fosse stato l'avversario, e con prudenza.
Le maggiori minacce venivano da "Superman" Michelangelo Spingola, Numero 1 del Marathon Cosenza.
Per 5 giri sono rimasto attendista, il ritmo era attorno ai 3'18" per poi calare a 3'22".
Poco prima della fine del 5° giro decido di iniziare a far sul serio.
Parto molto forte, avere le Adidas RLH chiodate ai piedi fa la differenza nelle curve e nei lunghi rettilinei sabbiosi.
Spingola e "Cuzzo" che erano con me non riescono a starmi attaccati ma io non mi do pace.
Il 6° giro è il migliore per me: 3'08".
Purtroppo i successivi 4 giri non danno nulla di buono se non un 3'16"-3'18"-3'18"-3'14".

Totale 32'57" che è abbastanza analogo al tempo dello scorso anno (il percorso è stato modificato un pò questa volta).
Prima vittoria da quando ho aperto il blog, finalmente!
Al secondo posto Spingola che ha ben tenuto, 33'46"
Terzo "Cuzzo" con 34'06"
Quarto De Francesco con 34'20"
Quinto Costantino (Classe 1989, una novità) con 34'21"
Sesto Monti con 34'37"

Per la classifica ufficiale il link è il seguente:
http://www.fidalcalabria.it/manifestazioni/CdSCross20090118/Gara202.htm

Titolo regionale di Cross Lungo per il 2009: Violettaclub Lamezia Terme :-)

Niente di particolare, mi cantavo "Vita, Storie e Pensieri di un Alieno" di Raf, in gara, la pressione al via è andata smorzata in poco tempo.
All'arrivo la gamba non era dolorante e questo mi hato serenità.
D'altro canto non sono stato capace di correre fortissimo in questi 5 giri e mi preoccupa per il tempo perso in vista degli imminenti Cross Nazionali...
Ringrazio per il tifo di tutti i ragazzi della Libertas e dell'Hobby, sportivissimi e del presidente contento di aver schierato la squadra "B" vincendo.

Da sportivo tornare in Calabria è totalmente un'altra cosa

Questa settimana non è iniziata benissimo.
Sono a corto di riposo, a lavoro è stata pesante e la sera dormo non appena mi butto a letto.
La fiducia non manca, confido nei prossimi lavori settimanali per ritornare almeno quello di fine anno 2008 che male non era.
E con un occhio aperto verso lo stato generale del mio fisico.
Il trofeo S.Agata (se si farà) di inizio febbraio come di consuetò potrà svelare il mio vero valore prima del sentitissimo appuntamento di Firenze.
Incrociamo le dita (dei piedi! ;-)

sabato 17 gennaio 2009

Two Thousand Nine and Nightmares Back from Past

Gennaio, non poteva iniziare peggio, come ogni anno mi accade.

Questa volta non ho fatto i conti con stanchezze ed apatie, ma con un brutto infortunio...

E questa volta, giuro, non è stata colpa mia, della mia voglia di fare (o quasi).

Avrei preferito evitare di raccontarmi in un infortunio, ma dato che ne sto uscendo e che sto applicando validissimi consigli per evitare ricadute future, posso ritenere utile la pubblicazione.

Tutto è iniziato prima, molto prima, a dicembre 2008.

Tutti i lavori svolti non mi avevano mai lasciato deluso, troppo lineare l'andamento della preparazione per non andare a fare brutta figura ai cross.

Ero anche indeciso se correre la classica della Mezza Maratona di Scordìa (CT) ad inizio anno (il 04 gennaio), ma ormai ero pronto ad andare.

Riposato, in ferie, tranquillo, stanco e sereno, meglio non poteva andare.
L'ultimo lavoro dell'anno lo avevo raccontato nel precedente post, corso in quel giro tremendo chiamato dal Coach "Trankilometro".
Ero stanco il 31, corro due volte ma piano.

A sera gli ovvi festeggiamenti e relativa notte tarda.

L'1 mattina mega dormita e decido di correre al pomeriggio. Incontro uno tra i più forti amatori di Palermo e decido di correre con lui, tanto non avevo pretese.
Lo lascio quando il crono segnava 1h esatta.
L'inguine inizia a pizzicare, ma non ci penso più di tanto, ultimo il lungo ad 1h20'


********* A SERA L'INFERNO ZONA INGUINALE***************

L'indomani mattina non riesco a muovermi bene, tutta la gamba destra e gli addominali bassi fanno malissimo.

Sono preoccupato, gli Incubi dal Passato tornano ai miei occhi e nella mia mente.

Il 2003 fu un anno speciale per me.
A 23 anni riuscii a correre la Milanocity Marathon in 2h20'36" e ancora non ci credo come mi riuscì un tale progresso.
Erano mesi che combattevo con l'adduttore della gamba destra infiammato ma non potevo stare fermo, era il mio momento!
Continuai ad allenarmi e nel 2004 a febbraio un brutto giorno mi fermai...
Più di un anno fermo, ero già in Calabria per i primi mesi di lavoro quando stavo uscendo da quell'incubo.

Dolori fortissimi, infiammazione acuta alla gamba destra. Non potevo alzarmi dalla sedia, camminare, muovere l'arto, sdraiarmi o mettermi a letto.

Andare dal medico 45 giorni dopo fu drammatico, mi rattrista pensare quei giorni andati, riuscivo a malapena a strisciare la gamba e sollevarla per fare le scale era impossibile, non piangevo ma lacrimavo lo stesso.

Un anno per riflettere, per diventare più saggi.

Tutto poi è passato, non ho avuto più ricadute o altri nuovi infortuni, fino a che non è ritornato quel ricordo.
La fatica fatta per tornare di nuovo in ballo fu tantissima ma altrettanto la pazienza, e tante sono state le delusioni durante questo periodo, mitigate dalla fortuna di essere in Violettaclub.
Mai più correre tutti i giorni e per forza e valutare bene l'entità di un infortunio e... se non corro per qualche giorno non cade mica il mondo!

Saper prevenire un infortunio è fondamentale per la longevità di un corridore; correrci sopra un infortunio non fa altro che aggravare la situazione e portare a un danno certo.

I primi giorni ho passato momenti a chiedermi: "come è potuto accadere?" Così, dal nulla...
In effetti l'accumulo di stress fisico e di lavori impegnativi unito a una carenza di forza nella zona degli adduttori ha provocato certamente una contrazione con relativa infiammazione dei legamenti interessati e vicinanti.

L'adduttore è un muscolo gracile, facile ad infiammarsi e va tenuto sempre più tonico possibile con i seguenti esercizi, di allungamento e di potenziamento leggero.
Non appena il grosso dell'infiammazione è passato ho agito subito.
Da ora in poi curerò maggiormente questa zona dove sono soggetto a farmi male e in particolare:

- Stretching agli adduttori: la loro caratteristica è che vanno svolti con tanta pazienza dato che durano a lungo: il muscolo va tenuto in allungamento per diversi minuti (3'-8', gradatamente), e soprattutto tenere ben ritta la schiena appogiati al muro: classico esercizio "a farfalla" e "gambe aperte al muro sdraiati per terra".
- Addominali e lombari, esercizi leggeri, niente di impegnativo, ma vanno tenuti sempre in forma.
- Esercizi di rafforzamento per gli adduttori: sarebbe bene usare la macchina in palestra (seduti, si chiudono le gambe opponendo la forza dei pesi) ma vanno anche bene gli elastici due o tre volte la settimana.

Essendo progressivi e non molto pesanti (si rischierebbe di peggiorare sennò!) i risultati si vedranno pazientemente tra almeno 3 mesi a mio giudizio.

Hanno giocato a mio sfavore fatttori come l'umidità, il freddo e la stanchezza, oltre che un altro fattore da non più sottovalutare conoscendomi bene: il maggior tempo a mia disposizione.
Ebbene si, ho esagerato nei giorni lontani dal lavoro, tanti doppi allenamenti, sempre cercando il ritmo migliore, qualche gara forte in mezzo e alla fine è arrivato il peggio senza preavviso. Quando mi sento stanco, è semplice, si corre il lungo piano. Tassativo.

L'ho passata brutta, il 2004 sportivamente parlando non è esistito per me, molti mi avevano già dato per finito, ma dopo esserne uscito tornando più forte di prima in tanti aspetti è bene essere prudenti. Nessuno è invulnerabile.
Mi ero visto perso, camminare i primi dell'anno "basculando" per qualche giorno non è stato bello e nemmeno soffrire nel sdraiarmi o sternutire...
Stare fermi è stata la soluzione.

Putroppo la Mezza Maratona di Scordia (CT) del 04 gennaio è andata persa.
Avrei potuto lottare per la vittoria quest'anno, e inoltre l'ottima organizzazione aveva messo un montepremi davvero notevole.
Il massimo, se consideriamo le tante gare con pochi premi...
Peccato, brucia ancora tanto e sono stato giù (ci pensavo da dicembre all'evento, il lavoro di cross ci stava a pennello per questa gara).
Almeno consola il fatto che ad averla vinta è stato Francesco Duca, stimatissimo amico ed atleta, nonchè elemento fondamentale del Violettaclub.
In realtà la classifica vede al primo posto un atleta del Marocco, ma... siamo alle solite con i "lascia passare".
Se le regole sono regole ha vinto Duca la Mezza Maratona di Scordia e in Fidal Roma lo sanno.
Gara lenta, tattica, attorno all'1h11', niente di che, comunque il percorso è impegnativo.
Domenica, per dovere sacrosanto sarò nella pineta di Giovino (Catanzaro) per i Campionati regionali di Cross Lungo (prova unica).
La squadra, non si rivela ;-)

Non mi aspetto niente da me, sto correndo da questa settimana e non ancora tutto è risolto.
Spero di riprendere da li un buon percorso già avviato.

sabato 10 gennaio 2009

Palermo da correre: Il Parco della Favorita, Percorso Principale e Trankilometro.

Questo racconto, ci tenevo tanto a farlo.
Palermo, infamata da più parti e dopo anni bui, sempre nell'occhio del ciclone quando c'è da parlare dei "lati negativi", presenta i suoi lati, gli angoli di tranquillità che mai nessuno si immaginerebbe quando vede solamente le "solite immagini" del peggio della Televisione.
E poichè stiamo a parlare di corsa, vi presento quello che è il polmone della città, a pochi chilometri da casa mia, sempre a disposizione per i miei sereni allenamenti.

*****IL PARCO DELLA FAVORITA.*****

L'immagine, presa da Google Earth Pro 4.2 Portable, illustra come TUTTO sia alla portata di mano per un runner a Palermo:
1 - Sullo sfondo appare come sempre lo Stadio di Calcio, in Viale del Fante, la via "sportiva" di Palermo.
2 - A seguire il mitico Stadio delle Palme, ecco la mia "Second Life" è li bella che viva.
3 - L'area adiacente è il parco Case Rocca di cui ho parlato qualche mese fa.
4 - L'area contrassegnata di ROSSO è proprio lo spazio che noi runners utilizziamo e che è circoscritta dal Viale Diana: In alto il Piazzale Ercole (Boschetto, teatro di pesanti prove di cross, con il noto giro da 1Km, ribattezzato dal Coach: "Trankilometro"), in basso il Piazzale dei Matrimoni dove di fatto termina il parco della Favorita e va diradandosi verso la città (o casa mia!)
5 - Mica finisce qui! All'estrema destra non notate un rilievo montuoso? Eh Eh, Monte Pellegrino, ci riesci a correre 10 Km di salite continue!
6 - E il mare in fondo alla foto? Mondello, favolosa per correre, un pò meno per andare a mare d'estate: pare che i Seicentoottantatremila abitanti vadano tutti lì assieme... :-P

Qui ritratto eccomi al punto-base del Parco, ritrovo per molti corridori e terreno fertile di tanti lavori: il Piazzale dei Matrimoni.
Questo è il punto più basso, siamo appena entrati e una lunga via porterà verso la spiaggia di Mondello, ovviamente la strada opposta riporta le macchine in Città da Mondello.
Il parco è situato lungo la strada principale che lo costeggia: Il Viale DIANA.

Infatti l'altra parte che riguarda "noi sportivi", il Viale del Fante, è la zona che comprende tutte le strutture sportive più importanti in ordine: Circolo del Tennis, Piscina Comunale, Ippodromo, Stadio di Calcio Renzo Barbera, e finalmente Stadio delle Palme "Vito Schifani".

La parte del parco che andrò a raccontare è quella solitamente più frequentata dai runners palermitani: uscita dallo Stadio, attraversamento della Villa Case Rocca, attraversamento stradale e finalmente dentro il parco.
In pratica noi corriamo affiancati al Viale Diana dove le automobili s"corrono" ad alte velocità.
Non sono stati pochi i casi di gravi incidenti che hanno coinvolto moltissimi ciclisti e qualche podista avventato.

Mai attraversare con le auto in prossimità, pochissima gente rispetta il limite dei 50 Km/h, purtroppo.
Lungo la strada le auto non esistono, eppure ci passano a fianco. Tutto da sempre è ben delimitato da simpatiche staccionate. Sono passati tantissimi anni da quando venni la prima volta con mio padre.
Lui veniva a prendere la terra per le piantine e io... provavo a corrermi un giro!

Non è cambiato molto, il parco la mattina è tenuto in ordine dagli ex "LSU" Lavoratori Socialmente Utili, che mantengono un grado decente di pulizia e potatura delle erbe.
Il nostro passare continuo comunque contribuisce a lasciare "tracciati" i nostri percorsi.
Dal Piazzale dei Matrimoni ci avrò corso migliaia di chilometri e tantissimi corti veloce o medi da perdere il conto.
Era bello finchè è durato perchè negli anni il tracciato è andato franando e adesso è realmente pericoloso correrci forte.
Si tratta comunque di leggera campestre, terra battuta percorribile tranquillamente con le ammortizzate da strada.

Quando piove è tutto un fango, che divertimento sguazzarci, ma devo ammettere che il terreno diventa pesante e difficile a tal punto da sentire le gambe provate dopo un lungo sotto l'acqua.

Il parco è raggiungibile proveniendo dal Porto di Palermo, percorrendo la salitina che porta alla Casa Circondariale dell'Ucciardone, attraversando tutta via Montepellegrino fino alla Fiera del Mediterraneo e, una volta giunti in sommità della Piazza Generale Cascino, ai piedi di Montepellegrino, proseguire per entrare alle porte del Parco.
Per me, due passi, 8' abbondanti di corsa da casa!

Anticamente esistevano diversi percorsi per mettersi alla prova: uno da 2 Km scarsi (pericoloso, impervio e scivoloso quando piove), uno da 1,470 Km (quello che usavo sempre un tempo ma ora troppo pericoloso a meno che non taglino un poco di vegetazione in più quelli della manutenzione) e uno da 1 Km abbondante molto agevole, l'unico percorribile senza problemi.

Salendo oltre per circa 10' a 4'00"/Km si giunge all'altra estremità, il Piazzale Ercole, dove si trova un'area più vasta dove sono stati ricavati diversi percorsi "diabolici" X-)

Come dimenticarsi che proprio in mezzo al tragitto, ma in realtà proprio per tutta la totalità del Parco della Favorita, ci stanno bellissimi e profumati alberi di mandarini i cui frutti sono incetta di runners e non!

Non ho avuto più tempo, ma personalmente non conosco nessuno che sia stato più bravo di me.
Diversi anni fa, con mio padre, in meno di 2 ore abbiamo raccolto ben 43 Kg di Mandarini a riempirci la Fiat 126!
Spremute e mandarini per tutto il parentado allargato!

Accadono annate che non sono molto fruttuose, ma quest'anno diversi alberi hanno dato il meglio.

La foto, scattata a fine novembre mostra lo stato dei "lavori" dell'albero ;-)

Beh, quando si è a corto di zuccheri in pieno parco ci si può sempre rifornire!

Quando si corre il lento si va oltre, verso Mondello, verso il giardino che alloggia la Palazzina Cinese (Ah! Villa Niscemi, sede del Sindaco e di molti matrimoni civili, è proprio dentro il Parco della Favorita, ben delimitato!) o altri simpatici posti.

Da segnalare un pericolosissimo "Black Point" data la curva pericolosa che porta in discesa le auto che provengono da Mondello per ritornare in Città: qualche incidente c'è stato a causa di un attraversamento di qualche "malcapitato"!

E animali in libertà?
Poca cosa, oltre i soliti cani randagi diverse specie di uccelli e niente altro; ma cosa pretendere da un parco in Città dove passano e spassano auto a folle velocità?
Ma a me interessa parlare del Trankilometro:

Anni fa il Coach mi portò con altri ormai "ex atleti" a correrci i 1000m: tornai a casa sconvolto dall'effetto che mi fece correndoci.
Il percorso ideato da lui e utilizzato solo da chi ha seguito i suoi consigli (poche persone purtroppo) non è difficilissimo, ma è un concentrato di curve, strettoie, salite/discese, cambi di ritmo secchi che alla lunga stressano il fisico e soprattutto la psiche, dato che la soglia di concentrazione deve essere alta.

E tutto questo in pochi metri quadri!
Il terreno, più morbido, data la fitta vegetazione presente, permette l'uso delle scarpe chiodate da cross, se necessario, ma con i chiodi da pista.
-Si parte in leggera discesa e si va subito forte.
-Si costeggia la vegetazione curvando gradatamente verso sinistra fino ad entrare in una strettoia ricavata in mezzo all'erba che porta ad un dossetto. Ad alte volocità si compiono salti incotrollati.
-Si sale per circa 120m e ci si imbatte in una serie di alberi che, segnati, delimitano il percorso per poi buttargi giù per altri 50m e immettersi in un'altra stradina stretta. Tutto in discesa a forte velocità.
-Siamo a metà giro, si aggira un cespuglio e ci si reimmette in un'altra stradina parallela in maggiore pendenza con tratti vallonati finche non si ritorna in mezzo agli alberi che vanno affrontati a salire.
-Si supera un dosso alto, ci si immette in un'altra strettoia ricca di curve e quasi in piano finchè si esce da li portandosi di slacio all'ultima salitella. A quel punto le gambe fanno male...
-Mancano meno di 200m, si corre forte l'ultimo pezzo in piano per poi curvare con la massima attenzione in una stradina artificiale molto stretta.
-E reimmettersi in discesa.
-Fine del giro.

Ho effettuato due lavori qui: 8x1.000m (R.2') e un 3.000m, 2.000m, 2.000m e 1.000m (R.3')
Il primo lavoro è andato tutto bene, faceva ancora caldo da maniche corte, ho corso tra 3'14" e 3'02" l'ultimo (PB tra l'altro :-) con media circa 3'07".
A fine giornata mi sentivo dentro un frullatore...

Il secondo è stato l'ultimo lavoro dell'anno 2008 .
Il 30 dicembre, teatro di allenamento ho effettuato il tutto in 9'50"-6'34"-6'38"-3'09".
Questa volta faceva freddo, ma magliettina leggera, nient'altro.
Aveva piovuto, quindi è stato il terreno ideale per provare le scarpe da Cross.

Le Adidas RLH Cross ('R EL EICH suona meglio :-) mi sono calzate a pennello e ho provato un'aderenza in curva che mi sembrava di correre su ruvido asfalto (a scanso di non pestare qualche pietra).
Consiglio vivamente una scarpa specialistica da cross, e in particolar modo questa Adidas RLH che pur essendo tassellata e gommata come una stradaiola, ha gli ovvi alloggi per i chiodi da campestre ed è leggera come una scarpa da maratona.
Il guadagno nelle curve e nei cambi di ritmo sono notevoli quando il terreno è scivoloso o sconnesso. Mi sono allenato con Salvo T. che aveva scarpe "normali" e ho notato l'enorme differenza a parità di ritmi: In pratica lo distaccavo ad ogni curva!
Molto contento, sono rimasto piacevolmente soddisfatto dall'equilibrio tenuta/velocità acquisita.
Garantisco che correre di continuo il giro è ben più pesante che effettuare un solo 1.000m alla volta.
Queste sono le carte che mi posso giocare ai prossimi campionati Italiani di Cross, se tutto andrà bene e e se non subirò infortuni.

mercoledì 7 gennaio 2009

Cosa mi sono messo in testa per il 2009?

Il 2008 è concluso, credo positivamente.

AUGURI DI UN 2009 PIENO DI INASPETTATI EVENTI PIACEVOLI E AUGURO TANTE FELICI GIORNATE DI CORSA A TUTTI :-)

E' stato tutto sommato un anno vivo, vissuto fino in fondo e per molti versi positivo.
Prima di tutto, ho ritrovato una stabilità psico-fisica trovando la mia sede lavorativa nella mia adorata città, Palermo.
Nell'aver stretto i denti diversi anni lontano da tale tranquillità, e una volta dimenticati le lunghe tristi giornate di esilio, ho capito subito quanto apprezzo questo sport e la serenità che mi da tutti i giorni, a qualunque ora, quando possibile :-)
Tutt'ora, nonostante gli 11 anni di agonismo, molti dei quali parecchio lontano dalla luce dei riflettori, correre è emozionante come la prima volta.

Il 2008 mi ha dato forti emozioni, ho fatto tantissima esperienza e ricordo con particolare piacere i seguenti eventi:

1 - I primi mesi dell'anno: non fare più il "pendolare da lunghe distanze" Sicilia-Calabria per lavoro è stato fonte di enorme entusiasmo e ricordo ai primi di gennaio un allenamento con tanto di 3.000m in pista in gara in 9'01" (Memorial Raciti) e altri 2.000m + 1.000m.
2 - L'esperienza-Maratona di Treviso: bella, una gara veloce e filante che può portare a grossi risultati ;-)
3 - L'estate 2008: eccitante, esaltante, caldissima a velocità supersoniche: 10 anni di impegno non mi hanno mai portato a simili velocità e sinceramente nemmeno nei sogni più turbolenti avrei pensato di correre un 400m in 60" o un 1.000m in 2'41".
4 - L'esperienza Maratona di Messina: adesso ho capito bene chi sono i VERI AMICI e cosa sono i comportamenti di "facciata". Chi non rispetta le regole non può pretendere di imbrogliare a vita, e come dice Tony Stark: "La pace è avere una mazza più grande del tuo nemico". Da quel momento mi sono dotato di una mazza moooolto grande fatta di lealtà e sacrificio. A lungo andare chi mi ha screditato C-L-A-M-O-R-O-S-A-M-E-N-T-E sta affondando con la sua barchetta.
5 - Aver trovato uno sponsor tecnico, un enorme aiuto, una grandissima responsabilità, un onore ineguagliabile.
6 - Le corse su strada: mai tante soddisfazioni, mai tante emozioni, mai tanta scioltezza e un caro amico di molte avventure che ha reso indimenticabile quest'estate.
7 - La Maratona di Carpi: la volata lunga 2 Km e cedere soltanto a Calcaterra. Se fosse stato il personale, avrei baciato a terra!
8 - L'ora in pista: bella, devo rifarla.
9 - Essere ancora per un anno un atleta del Violettaclub: un gruppo unito che ama la corsa.
10 - Avere trovato un'indipendenza e aver cercato fino in fondo di fare tutto "per bene e nel bene" - Grazie a Dio.

... ma cosa è andato storto in questo 2008?

1 - Il solito inverno penoso, black-out nelle prestazioni per il periodo febbraio-marzo-aprile e gare penose come il cross dei Campionati Italiani a Monza, la Roma-Ostia e la deludentissima Maratona di Treviso, forse tra le 3 gare la meno negativa con un 2h24"20" caldo e sfortunatamente solitario.
2 - Il 10.000m in pista: dopo un lieve segnale di ripresa negli allenamenti e un passaggio ai 5.000m in 15'25" che auspicava chissà cosa, ricordo una crisi profonda e un terribile 31'59"...
3 - La Maratona di Messina: spu.....to da mezzo Stadio delle Palme dopo le mie giuste proteste verbali e relativo ritorno a casa nel dopo gara, frutto di ASSOLUTE MENZOGNE inventate dai "frequentatori dello spogliatoio".
Ho imparato ad essere indipendente e ho trovato vicino le persone che davvero mi vogliono bene.
E ricordo a chi mi ha dichiarato guerra che... se devo fare una guerra la faccio per VINCERLA e mi bastano mezzi leali e risultati. Alla lunga pagano.

E' evidente che i pochi lati negativi riguardano eventi importantissimi che potevano essere affronti in maniera migliore, ma è tutta esperienza acquisita.

Cosa mi aspetto in questo anno che sta per arrivare, ormai iniziato 2009:

0 - Innanzi tutto, la salute: senza di lei l'anima non può interagire bene con il corpo e ho davvero tanta voglia di esprimermi.
1 - Consolidare sempre di più il rapporto di serena e sincera amicizia con chi ha imparato a conoscermi in questo sport dove spesso a certi livelli ci si vende davvero per poco...
2 - Non ripetere i tanti infausti inverni dove, per cause fisiologiche, o forse perchè il mio fisico non sopporta bene le interperie e il freddo, tendo a bloccarmi, influenzarmi, rallentarmi...
3 - Correre bene una maratona, fino in fondo: sogno una preparazione senza grossi intoppi o preoccupazioni e quella fiducia necessaria per potersi prendere qualche rischio in più nella gara che conta più di tutte ;-)
4 - Velocizzarmi a tal punto da battermi nel 1.500m: 4'00" netti è fattibile e sarebbe un passo avanti pari a quello del 2008. Ma c'è da lavorare duro e devo prepararmi per questo, intendo dire che se non creo le basi e forzo come è giusto rischio quasi certamente di spaccarmi.
5 - Vincere qualcosa che conta (?) anche in una giornata fortunata.
6 - Migliorarmi, di poco, ma fare un altro passo avanti.

Non ho grosse pretese da me stesso.
Per fare un esempio, non mi sono regalato nulla a Natale nè ho chiesto alcun regalo da nessuno, non ne sentivo bisogno.
Il Natale non è commerciale, è spirituale!

Davvero, oggi non chiedo nulla in più: ho una famiglia che in fondo in fondo tiene molto a me; ho un ottimo lavoro e per giunta a Palermo; città che amo in tutte le sue sfumature (positive però); ho raggiunto un'autonomia e una indipendenza tale da poter essere sempre disponibile a chi chiede un'aiuto; ho pochi amici che si contano sulle dita di una mano ma su cui posso fare cieco affidamento e li ringrazio; ho un Coach che mi stima dopo tanti anni di sopportazione(!); sorpendentemente Adidas crede in me pur non sapendo inizialmente nulla di me e ne sono debitore e tanto altro faticosamente raggiunto in questi 29 anni.

E altri traguardi da raggiungere, non sportivi ma importantissimi alla mia crescita personale.
Grandi sfide che vorrei iniziare.
Se il destino mi aiuterà potranno avere inizio e come in tutte le cose cercherò di fare il meglio possibile.

E' tutto, che abbia inizio il 2009!
E vediamo cosa si avverrà di quanto sperato!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...