41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 24 marzo 2017

Stramilano - Solo per Veri Coraggiosi!

Correre è... Felicità!
Milano, 19 marzo 2017

Si ride, si scherza, ci si racconta mesi di allenamento, di vita quotidiana. Quando si è amici non si vede l'ora di rivedersi, tutto questo grazie al meraviglioso collante che è la Corsa.
Per chi conosce la nostra storia, un estratto del nostro incontro ;-)

Io: "Oh, Luca che mi racconti di nuovo?"
Luca: "Filo, adesso mi alleno al QT8 con Giorgio, al XXV Aprile, è un allenatore esigente ma pensavo peggio"
Io: "Tu che ti sei allenato 3 anni a Palermo con il Prof. Polizzi hai vissuto una dura scuola, ormai di quel gruppo cui facevi parte non corre più nessuno, solo Terrasi continua, il tuo compagno di squadra, gran bel risultato agli Italiani di Cross il suo!"
Luca: "E te come va? Che dice il piccolino?"
Io: "La vita è dura, manca sempre il sonno e le priorità sono state rimodulate, ormai la vita ha una prospettiva più ampia ma si lotta sempre lo stesso. Il Prof Liga attende tempi migliori ma è molto fiducioso con me, purtroppo ho dovuto abbandonare il suo gruppo ed allenarmi da solo per ovvi motivi, non corrono la distanza Maratona come sto provando a fare io... Al Prof non lo smuovi dallo Stadio, tutti i giorni è lì dal mattino al tardo pomeriggio..."

Luca mi mostra le tante novità ed iniziative running presenti in negozio, si può dire che è il Capitano del suo Running Club che per motivi di sponsor non posso rivelare, ma se volete venire a trovarlo potete visitare lo store a Piazza Gae Aulenti :-)

Io
: "Con quell'ultimo allenamento che hai fatto, così, su due piedi, hai la gamba dell'ora e otto"

Luca: "Si, ma Giorgio mi ha chiesto di partire a 3'25"/Km in progressione e dopo il decimo chilometro provare ad incrementare"

Si, tutte balle! Quando si parla della Stramilano, come alla Roma Ostia, dove il livello tecnico è massimo e tutti i migliori runners italiani si confrontano sui lunghi rettilinei della capitale lombarda, sai che dopo il colpo di cannone si partirà a fuoco...
Ne ero consapevole, pur sapendo che il peso della vita quotidiana e dei chilometri maratona avrebbero reso tutto più difficile, ma ciò che mi preoccupava maggiormente era il caldo, già preannunciato al sabato.
Passata circa un'ora in fila a Piazza Duomo sotto il cielo irrorato dal sole per ritirare il pettorale, avevo maturato il timore che il mio peggior nemico, il caldo, avrebbe appesantito sicuramente il crono finale...
La partenza della Mezza Maratona era prevista per le ore 11:00 e non sono il solo ad aver criticato questa scelta, maturata per agevolare lo svolgimento delle non competitive di 5K e 10K...

Podisti.net immortala la folla inferocita al via!
In settimana avevo operato un mini-scarico, ma non così deciso per non alleggerirmi dai compiti maratona, correndo un 3 x 2000m al giovedì 16 in circa 6'25" - 6'30", non proprio entusiasmante...

Ma ormai era clima Stramilano e dovevo pensare a correre, con la dovuta calma e cautela del caso.
Detto del caldo, non mancavano i protagonisti tanto attesi, ma è la classifica finale di TDS ad elencarli, tra lotte a due e file allungate tra cui la mia, nella quale ho provato a farne parte, con diversi specialisti del fondo italiano.
Singolare notare alla partenza, quando tutti stavamo soffrendo il caldo, ammassati stretti stretti in attesa di partire, come una delle keniane affiliate ad un noto team austriaco, sicura protagonista, dal vistoso orecchino, accanto a me stesse morendo di freddo, tremando come una foglia e con la pelle d'ebano e d'oca tutte assieme...

Lo start aveva subìto la posticipazione di un decina di minuti e tutto questo mi ha fatto partire con le gambe di legno, soffrendo già dal primo metro una partenza velocissima...
Tutti i miei diretti avversari erano davanti e la fila era allungatissima, con i migliori così lontano da poter credere che fossero passati in circa 2'45" o sotto al primo chilometro... noi in un modesto 3'08"-3'10" circa...
In quelle prime fasi concitate ero troppo concentrato per cercare di seguire il folto gruppo con Tocco, Puppi, Zullo, Turroni, Gambino, Rognoni, Zahir e tanti altri.
Sta di certo che se alcuni di loro mostravano grande baldanzosità e partecipavano attivamente alla festa della corsa, io sul piede dei 3'15"-3'20" circa non potevo far altro che stare concentrato sui miei passi non proprio leggeri.

La mia fila era allungata e ciò mostrava un costante incremento del passo, sostenuto da diversi atleti e cercavo di rimanere attaccato al traino, cosa che è riuscita fino al 5° chilometro quando ho dovuto iniziare a ragionare sul da farsi: continuare così era impossibile e, come era ovvio, il ritmo dei 3'25"/Km pronosticato da Luca Tocco era pura fantasia.
Lui stesso, sarà uno dei promotori attivi della corsa e vedevo in lui quella gamba da 1h08', molto sicuro, sciolto e alto nell'azione di corsa.
Con quel caldo chi sudava di più ero io ma non si soffriva eccessivamente; purtroppo per me 25°C seppur ventilati iniziano ad essere pesanti per una gara più lunga di 10K.

Ad un certo punto, quindi, subisco una botta, intorno alle operazioni del rifornimento acqua e mi stacco definitivamente dal treno.
Sono ultimo e staccato ed una volta ripresomi, provo a rimontare chi sta davanti a me.

Gli avversari davanti sono uno stimolo a non mollare e così entro pochi chilometri cerco di dare del mio meglio e raggiungere S. Gambino 50m avanti a me.
Faccio enorme fatica ma non voglio interrompere il trend e dopo aver rifiatato poche centinaia di metri, mi getto all'inseguimento dell'altro avversario vicino vicino, F. Puppi.

Grazie Giovanna per l'incitamento!
Era il 10° chilometro ed il cronometro segnava un discreto 33'13", comunque in calo rispetto al primo passaggio di 16'22" del 5°K

Una volta raggiunto il giovane azzurro della Corsa in Montagna in evidente giornata No, in meno di due chilometri, pensavo di trovare in lui un valido alleato per continuare in compagnia la corsa, ma notai subito che qualcosa in lui non andava, così riparto quasi subito al folle inseguimento di altri avversari, distanti ahimè almeno 200m...

"Purtroppo" mancavano altri 10K circa al traguardo e si entrava nella fase calda (in tutti i sensi) della corsa, con il sole bello caldo mitigato dall'aria ancora fresca.
Le gambe iniziano a divenire pesanti e poco brillanti, complice di ciò i lunghi allenamenti svolti nelle ultime settimane, ma quei due davanti che stavano circa a 30 secondi avrei voluto ad ogni costo raggiungerli, con un'incrollabile ottimismo che superava di gran lunga lo sconforto dell'enorme fatica.

Mai mi voltavo indietro ma, ahimè, nonostante apprezzassi i lunghissimi rettilinei del percorso perchè schiacciavano in prospettiva la distanza reale degli avversari, quando ci stavamo addentrando nell'ultimo quarto di gara, iniziavo a stringere i denti sempre di più producendo un evidente calo del ritmo...

Provo vergogna nel vedere che lo split dal 15°al 16° chilometro fosse di circa 3'30"/Km, un ritmo-maratona, ed inizio a preoccuparmi perchè in realtà se così accadesse giorno 02 aprile, di fatto quel parziale sarebbe il prologo del botto.
E ciò non deve accadere in maratona, tant'è che in corsa durante quegli attimi riflettevo su che strategia ripiegare per evitare a tutti i costi il ripetersi del tracollo del 2016...
E di certo scegliere un ritmo più rilassato sarà d'obbligo almeno nelle prime fasi di gara!

Ma questa non è la Maratona e la mia Stramilano sta per concludersi.
Si entra nuovamente in corso Sempione e lì mancano soltanto gli ultimi 3 chilometri: la strada davanti a te è tutta libera, gli avversari a tiro ormai sono ancora più lontani e li vedo piccolini sotto le mie Lenti Blu Vario Tuned dei nuovi Adidas Sport Eyewear Zonyk Aero Pro, che ringrazio per il costante supporto tecnico ed umano, resto ancora molto concentrato ma da dietro rinviene la coppia di sposi Scaini - Incerti che, come un trenino ultra collaudato mi raggiungono e corrono almeno 5 secondi al chilometro più veloci di me...

Foto G. Certomà!
Capisco che ormai devo stringere i denti e non posso più permettermi di mollare e provo a stare a debita distanza dalla coppia Siculo-Friulana, senza riuscirci.
Il gap aumenta sempre di più così come il disagio, ma quando entro nell'ultimo chilometro di gara, visto il tifo del pubblico presente su strada, provo in compenso ad accelerare il mio passo riuscendo a chiudere in circa 3'25" la fase finale, con ingresso sempre e comunque trionfale dentro la Pista dell'Arena Civica di Milano.

Il mio crono finale, 1h 12' 53", mi fa storcere un pò il naso, ma all'arrivo non vedo alcun volto sorridente...
Parlo con Tocco, Cuneaz ed altri, ma nessuno è soddisfatto e, nonostante il percorso sia ultra piatto, si cerca di dare la colpa al primo vero caldo della stagione.
Dal mio canto non provo nemmeno a farmi autocritica sapendo di essere il meno brillante dei miei avversari arrivati avanti uno o due minuti, perchè so di essere l'unico ad aver preparato la Maratona.

Quando ormai per me la corsa era archiviata con quel leggero disappunto della parte finale di corsa e del sorpasso della Campionessa Incerti, inizia ad uscir fuori il caso "Global Position System".

Tutti gli orologi muniti di GPS segnavano misure della distanza finale superiori di 400m o poco più rispetto ai canonici 21,097 Km, eppure di solito un margine ammissibile di errore si aggira intorno ai 50m - 100m.
Iniziano i mugugni, c'è chi santifica il proprio orologio che comunque raccoglie la media generale notevolmente abbassata e si esulta con deciso orgoglio, quell'orgoglio ferito di chi è consapevole di aver corso decisamente meglio del risultato ufficiale dei cronometristi.

Considerato che la Stramilano è un evento cittadino, senza "buchi" GPS dovuti a fitta vegetazione o passaggi dentro gallerie, con lunghissimi rettilinei dove normalmente questi dispositivi misurano con discreta precisione il percorso, quantomeno iniziano a sorgere seri dubbi sull'attendibilità della misurazione ufficiale.

D'altronde io stesso non ho corso con un GPS al polso perchè ultimamente il suo utilizzo mi deconcentrava parecchio in allenamento, ma non nascondo che il caso è quantomeno singolare.
C'è chi su Social ha sviscerato la Mappa segnata dal proprio dispositivo GPS e l'ha confrontata con il percorso ufficiale (immagino sia quello omologato dagli organi di misurazione internazionale), trovando notevoli differenze, ma l'organizzazione continua a tacere.

Che sia stata più lunga o meno, la Stramilano mi è servita parecchio a capire il mio attuale stato di forma.
La mattina successiva ho corso al Parco Nord di Milano, ampio, curato e lontano dallo smog cittadino, coprendo un buon chilometraggio e così lo stesso anche al martedì 21.

Una volta rientrato a Palermo, visti i tempi stretti e con le gambe ancora provate dallo sforzo della 21K, mercoledì 22 ho corso un Fartlek "con la testa" di 4K-4K-3K-3K-2K-2K-1K-1K (R.1K e solo 0,5K nell'ultimo recupero), per un totale di 26,5 Km.
Purtroppo la media generale è stata di 3'40"/Km ma nonostante mi sentissi organicamente a posto, le mie gambe erano ancora stanche e svogliate, tant'è che i recuperi si aggiravano costantemente sui 3'53" e durante le prove veloci non riuscivo a dare un cambio deciso...
E tutto ciò è un chiaro segnale di stanchezza...

Ormai, d'accordo con il Prof. Liga, vedremo il da farsi domenica 26 prossima, ma da ora in avanti sarà fondamentale avere le gambe ben rilassate.
Tutto quello che potevo fare sono riuscito a correrlo e comunque vada sarò orgoglioso di portare la medaglia a casa, al mio piccolo ospite, almeno per tutti i sacrifici fatti negli ultimi mesi!

Ringrazio Podisti.net per l'ampio reportage fotografico, Giovanni Certomà con i suoi scatti d'autore, Antonio Capasso per la sua simpatia, l'amica conterranea Giovanna per il tifo e tutta la gente che mi ha supportato sulle strade milanesi, ci vediamo il 02 aprile!

giovedì 16 marzo 2017

E' sempre bello vincere...

Ogni tanto una gioia :-)
Corleone (PA), Città della Legalità - 12 marzo 2017.

Così recita (ottimisticamente) il cartello stradale una volta entrati nel paese provincia di Palermo, poco distante dalla riserva naturale di Ficuzza.
Se l'evento fosse stato organizzato una settimana fa, non avrei preso parte.

Più l'evento principe avanza, la Milano Marathon del 02 aprile, più i chilometri si intensificano e più le difficoltà della nuova vita affiorano.
Non si può essere atleti con grandi esigenze quando il tempo a tua disposizione manca, quando la famiglia ti chiama ed anche quando corri senti la necessità di finire in fretta per raggiungerla... non puoi pretendere e puoi solamente prendere tutto quello di buono che verrà da qui in avanti.

Come detto, di buono non c'è stato molto ultimamente...
Il riposo e la corretta alimentazione, unita ad una vita "morigerata" stanno alla base del successo di un Runner.
Quando non puoi permetterti uno di questi fattori, o tutti e tre, salta il banco.
Negli ultimi tempi mi è mancato il sonno, più volte interrotto la notte ed ho vissuto momenti di crisi non riuscendo più a dormire, cosa che raramente mi è mai capitata...

Di conseguenza, quando unisci lo stress degli allenamenti alla mancanza di sonno ti senti una larva e provi continuamente a posticipare ogni allenamento, che puntualmente risulterà un completo fallimento...

Così, quando dopo giorni a prendere tempo sono riuscito a concludere  il medio da 20 K mercoledì 01 marzo, sul lungomare di Mondello, nel giro da 4 Km, leggermente coperto dal vento che imperversava fastidioso nell'Isola da giorni, con una media di 3'32"/Km, con forze e voglia un pò sotto i tacchi, i giorni susseguenti ho avvertito un progressivo peggioramento del mio stato di salute psico-fisica con crollo verticale delle energie.
Partenza sotto un tiepido sole

Mai domo, al sabato 04, ho provato a correre un lungo allenamento intervallato da ripetute in salita nel consueto scenario di Dallas, 10 x 100m (recupero attivo e ripartenza), strisciando come una lumaca.
Un allenamento svolto così male apparentemente non ha senso ma garantisco che è sempre meglio di piangersi su un letto o un divano del proprio malessere...
Domenica 05, sempre tormentato dal sonno, ho provato a correre il lunghissimo da 2h30', fallendo in energie e correndo piano fino alla fine, portando a casa un mesto 2 ore con poca sostanza...
La preparazione stava andando a rotoli, finchè...

...finchè in famiglia le cose son migliorate, ho ripreso a dormire discretamente ed al giovedì 09, preso dall'istintività di una apparente "buona condizione", ho afferrato le mie Ultra Boost ed ho corso un eccellente lunghissimo da 2 ore e 30 minuti"
Alè!!!!!

L'istintività... era un concetto sconosciuto fino a qualche anno fa, oggi è un aspetto imperscrutabile di un vivere il Running in maniera molto più elastica di un tempo, quando non si falliva mai un allenamento e tutto nella vita era programmato in funzione di quel risultato.

Oggi le cose sono cambiate ma un runner non si piega mai al suo destino di uomo...

Dopo pochi metri sfida a 4
Una volta rialzata la testa, con il Prof. Liga, decidiamo di affrontare la "domenica coraggiosa" gareggiando prima a Corleone e dopo affrontando un allenamento di ripetute: 10 chilometri di gara non sono abbastanza ai fini della 42K.

Al mattino di domenica 12, con tutto il Good Race Team arriviamo in Piazza a Corleone, luogo che conosco solamente per i trascorsi podistici, come mi è capitato molte altre volte viaggiando in giro per la Sicilia - Calabria.
La giornata, fresca e soleggiata è una rarità in Sicilia e tale clima mi agevola notevolmente e di norma rende tutto più facile.
Il percorso di Corleone, invece, facile non lo era affatto!
Non avendo potuto visionarlo nel riscaldamento, mi aspettavo irte pendenze, ma nella mia mente ho registrato antiche sofferenze da "Top Three" come La Montefortiana, la Tre Campanili di Vestone ed il giro a Tappe di Imperia, fatiche che mai potrei dimenticare.
Quindi, comunque vada, Corleone non poteva che essere un buon test muscolare, con validi e giovani partecipanti.

Il più "minaccioso" tra i tanti poteva essere Lucio Cimò (Universitas Palermo), ma vi erano iscritti anche altri ragazzini del CUS Palermo, sempre "buttati" in pista, ogni Santo giorno.
La partenza, avvenuta in Piazza, ha dato il via libera allo sfogo dei giovanissimi, esalato alla prima vera salita, con il conseguente inseguimento ad alti ritmi.
Non prendevo affatto in mano le redini della corsa e lasciavo sfogare gli avversari correndo la mia gara al coperto.

Gara ricca di aspre pendenze
Dopo le prime serie pendenze di un percorso totalmente vallonato, senza volerlo inizio a fare selezione e la cosa mi stranizza visto che sono consapevole di non essere in grandi condizioni ultimamente.
Ciò nonostante, man mano che avanza il percorso, un doppio giro da 4,6 Km, ben segnato dall'organizzazione e facilmente memorizzabile, siamo ancora in tre a battagliare (Io, Cimò e Pizzitola) ed ogni tanto i miei avversari si affacciano avanti.

La parata termina quando incontriamo l'unico vero "muro" verticale di circa 200m da correre a piccoli passi: senza forzare i miei avversari si staccano tutti e faccio il vuoto.
Nella successiva discesa, parecchio impegnativa e pericolosa, il primo a gettarsi ad un folle inseguimento è il giovanissimo del CUS Palermo, riuscendo nel finale del primo giro, a rimontarmi.

Non sapevo che cosa fare, ma almeno sapevo che non mi ero andato a cercare problemi in discesa: per il ragazzino pagava la maggiore elasticità.
Il secondo giro inizia quindi nella stessa maniera, con il mio ritmo consueto che stacca subito l'avversario alla prima leggera asperità: capisco che non ne aveva più ed incremento il ritmo, definitivamente.
Da lì in avanti sarà un assolo nel quale mi impegnerò molto ad ogni cambio di ritmo in salita e darò tutto nel tratto molto impervio per poi concedermi il "lusso" di controllare in discesa.

Ormai il distacco non sarà più colmabile e riesco a vincere la gara con un buon margine sul rientrante Cimò, forse più abile a gestire gli sforzi.

Il tempo di rientrare a casa, mangiare qualcosa e via verso le ripetute: 8 x 1.000m in Villetta, adiacente lo Stadio, tra palloni, bimbi, cagnolini e biciclette.
Premiazione assoluti
Sbaglierò di alcune decine di metri la misurazione indicata sul mille metri, quindi non ha senso svelare il crono, fatto sta che riesco con discreto impegno a concludere anche questa prova, sotto l'occhio del Prof. Liga che nel finale di tale allenamento verrà a visionarmi.

Soddisfatti di un week-end bestiale, incrociamo le dita e ci prepariamo alla Stramilano di giorno 19, dove ci sarà da correre tanto e se ciò sarà fatto con entusiasmo al di là di ogni risultato tecnico, avremo le carte in regola per sperare in qualcosa di buono anche nella Regina delle distanze!

(Ringrazio per il servizio e le foto Sicilia Running)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...