Compagne di tantissime avventure sia in gara che in allenamento durante tutto il 2009.
Dopo averle testate a lungo e messe a dura prova ripetutamente, spinto da continue richieste di informazioni su questa scarpa da Gara, ho deciso di recensirle.
A modo mio, ovviamente.
La Adizero Adios rappresenta a mio modo di vedere un punto di inizio da parte di Adidas nel proporre una scarpa da gare su strada o su pista, fino alla Maratona.
Apparsa per la prima volta come un "Unidentified Flying Object" ai piedi di Haile Gebrselassie nel 2008 quando realizzò l'attuale Record del Mondo di 2h 03' 59", si è confermata come la più ambita scarpa da maratona nel 2009 grazie anche all'ultima recentissima vittoria dello stesso Haile che ha fatto poker di vittorie in una "World Major Marathon" nuovamente a Berlino dominando la corsa in 2h 06' 08".
Ancora una volta lei, la giallissima Adios.
Se fino allo scorso anno Adidas ha progettato e realizzato calzature da corse su strada estremamente leggere, sottili ma ben ammortizzate e terribilmente adese al piede (vedi la famiglia Adizero), con la Adios ha arricchito il parco scarpe di altissima tecnologia con un prodotto che mettesse d'accordo più aspetti e caratteristiche della vasta famiglia Adizero.
- Se cerchi ultra leggerezza, intersuola minimale e una chiodata "senza chiodi" hai le Adizero PRO.
- Se cerchi molta leggerezza ma la giusta ammortizzazione, allacciatura rapida (per i Triathleti/Duathleti) e una calzata molto avvolgente hai le Adizero LT Plus
- Se cerchi la giusta dose di leggerezza unita ad un discreto controllo e una comoda calzata hai le Adizero Ace (ex Adizero CS)
- Se cerchi molta leggerezza, ammortizzazione, reattività e comodità; se vuoi TUTTO, hai le Adizero Adios!
La Adios si presenta bellissima ed elegante con il suo color giallo acceso e i dettagli argentati; le stripes nere sono azzeccatissime.
Il peso al bilancino è di 240 gr, pochissimi grammi in meno della Adizero LT, maggiormente piatta.
L'intersuola è ben distribuita tra tallone ed avampiede e sorprende l'altezza che da maggiore protezione al piede: ben 30 mm di spessore al tallone (contro i 28 mm della Adizero LT) e 29 mm nell'intersuola lateralmente sotto il tallone (contro i 26 mm della Adizero LT).
Misura della scarpa su cui ho effettuato tali rilievi, la 12 USA.
Adiprene sul tallone e Adiprene + lungo tutto l'avampiede la rendono piacevolmente protetta.
Durante la spinta sa donare il giusto mix di reattività ed ammortizzazione cui mi sono dovuto abituare un pò i primi tempi: se con la Adizero LT provavo morbidezza e leggerezza, con la Adios sento immediatamente protezione e reattività. Spero di aver reso l'idea.
Il cavallo di battaglia della Adios è la Calzata, come non mai in una scarpa estrema.
Realizzare una tomaia così leggera e delicata al piede sarà stato difficile, ancor di più quando devi lavorare con pochi contenuti in termini di peso.
Quante volte capita in gara, ad un certo punto, di entrare in crisi e non riuscire più a trovare efficienza nella spinta dei piedi?
Quando si entra in affaticamento muscolare la prima cosa che scappano via in maratona sono purtroppo i piedi. Di lì si inizia a correre di cosce, allungare il passo ed è finita!
Può accadere che i piedi si irrigidiscano, iniziano a sopraggiungere i crampi e ci si deve fermare...
La comodità della Adizero Adios sta proprio nel mettere il piede a proprio agio da subito e lasciarlo libero da vincoli e ristrettezze. Alla lunga il piede tende a stancarsi meno e a mantenere la sua efficienza nella spinta.
Averla utilizzata nei lunghi lavori di maratona mi ha lasciato piacevolmente soddisfatto.
Molti atleti per gareggiare scelgono magari scarpe intermedie perchè la superleggera costringe il piede, non da sensazione di protezione; con la Adios ciò non accade.
La Suola della Adios è un altro esempio di come sia stato applicato a regola d'arte tale equilibrio: si trovano tutte le tecnologie presenti di Adidas.
Il Torsion moderato dona la giusta stabilità e rigidità alla scarpa per accompagnare il piede nel normale gesto di pronazione.
La suola al tallone è in Adiwear solidissima antiabrasione, la stessa delle inditruttibili Adistar Ride o Supernova Glide.
La suola all'avampiede è tacchettata con la gomma morbida nel punto di primo impatto del piede e termina con un'ampia area di leggerissimi tacchetti in Quick Strike antiscivolo che seguono un disegno aggressivo che fa grande presa sull'asfalto.
Durano un'eternità queste scarpe.
Tutta l'estate a gareggiarci e ad allenarmi e mai una pecca, mai una scucitura o un tacchetto saltato.
Spesso ho gareggiato per due giorni di seguito: scarpa a rapida asciugatura, anche a prova di "sudore impossibile" ;-)
Certo, non sono indicate per tutti ma per chi vorrebbe cimentarsi in gare su strada o su pista fino ai 10K con ritmi non superiori ai 3'45"/Km e con appoggio neutro può provarle.
Chi soffre di problemi posturali e indossa sempre il plantare correttivo, nessun problema: la soletta della Adizero Adios è facilmente estraibile e può alloggiare altri plantari personalizzati.
Per chi vuole osare, provare l'ebbrezza delle gare di mezzofondo in pista senza essere un pro, è la scarpa ideale; per chi vuole vivere un giorno da protagonista in maratona e magari scendere sotto le 2h45' le troverà felici alleate.
Altra Grande Scarpa, privilegiato di indossarla.
Il Running è Adidas.
29^ Maratona 2024
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