
In queste ore sto viaggiando verso la Grande Mela.
Un'altra volta, a cercare di ripetere e migliorare quanto di buono fatto lo scorso anno.
Ma l'esperienza già vissuta non può essere ripetibile, sarà certamente una nuova avventura corsa sulle strade dell'isola di Manhattan.
Due anni di seguito... 2009+2010, grazie all'apporto del Manager G. Vicari e dell'organizzazione del New York Road Runners.
Molte cose sono accadute in questo 2010 e mi presento in discreta condizione in questa che potrebbe davvero essere un'edizione memorabile per me.
Per me sarà un periodo esaltante da vivere giorno dopo giorno, man mano che ci si avvicina al grande evento.
Finalmente riesco ad essere negli Stati Uniti due settimane prima del Grande Evento del 07 novembre quando al colpo di cannone oltre 45.000 persone prenderanno il via progressivamente sul Verazzano Bridge.
In questo modo potrò finalmente correre la classica "Gara della Poland" a Central Park di 5 miglia che si svolgerà giorno 31 ottobre e testare le mie reali condizioni in vis
Un gran bel regalo di compleanno per un appassionato di running come me! :-)
Ma la più bella novità è che l'organizzazione mi ha invitato ufficialmente alla New York City Marathon come "Elite Athlete" con tanto di pettorale personalizzato "LO PICCOLO" (e Bib Number "33") in primissima fila con i tanti Grandi Campioni presenti all'evento.
Non mi è dato svelare alcun nome (i comunicati stampa ufficiali lo faranno) ma quest'anno ci sarà una partecipazione di prim'ordine da Campionato Mondiale della Distanza!
Spero solo in qualche inquadratura all'inizio, poi lo scenario passerà direttamente a questi grandi interpreti.
Io... saprò quale sarà la mia gara da fare per migliorare il crono dello scorso anno!
E' un immenso onore per me rappresentare così tutti i valori che porto dietro quali la Famiglia, la Nazione, il Club e lo Sponsor Adidas che mi hanno permesso di raggiungere questo sogno.
Vorrei anche approfittare dell'argomento sottolineando quanto sia ogni volta difficile finalizzare la preparazione per un evento di tale portata e di livello massimo per un atleta come me che del Running NON fa la sua Professione.
E' comunque una grande fortuna vivere in un ambiente lavorativo sereno che può metterti a tuo agio anche nello svolgimento della mia seconda attività, cioè l'Atletica :-)
Come dico sempre, il Sacrificio è alla base di tutto e con esso puoi realizzare tutti i sogni che vuoi, purchè siano alla tua portata!
Passare dall'8963 del 2009 a tutto questo è un bel carico di responsabilità da portare dietro, ma con calma, molta calma! :-)

Si correrà, quindi, ancora più seriamente e con me in gara si proporranno molti compagni di viaggio della lingua dantesca, ad iniziare dal portacolori del Violettaclub Francesco Duca, ad Hermann Achmueller (atteso ad una nuova sfida insieme!) e molti altri validi italiani altrettanto bramosi di un piazzamento personale di tutto rispetto.
La compagnia non mancherà, e ci sarà da attendere diversi minuti prima di respirare nuovamente quell'area surreale unica ed indescrivibile chiamata "Queensboro Bridge" che ti porterà nella bolgia della 59th strada sulla First Av.
Non mi importa migliorare la posizione dello scorso anno, già di per se fuori da ogni aspettativa, sarà il PB di questa Maratona da attaccare con decisione e saggezza, ovvero il 2h 24' 04" sapendo che nella seconda parte di corsa saranno sempre lì ad attenderti la First Av. e la Fifth costeggiante Central Park.
Queste ultime due, ondulate e difficili da affrontare, avranno il conforto della spinta di un pubblico prevalentemente italiano che ti faranno sembrare le ultime miglia dentro il Parco meno sofferte...

E questa volta non sarà passerella ma spingerò fino all'ultimo metro, come è giusto che sia.
Per tutto il resto, sarà solo e unicamente imprevedibilità!
Ormai mancano pochi lavori attivi per il completamento della preparazione che lunga di certo non lo è stata per il noto problema che mi ha attanagliato tutta l'estate.
La vittoria alla Maratona di Cagliari non ha fatto altro che darmi ulteriore morale e voglia di allenarmi cercando di migliorare gradualmente una condizione attualmente in crescendo.
Stanno facendo la differenza i tanti chilometri corsi ed i lavori di un certo peso svolti anche in condizioni meteo difficili.
Lascio l'Italia con un lavoro tutto sommato positivo realizzato domenica 24: un Fartlek da 24K così costituito: 4K + 3K + 2K + 1K + 3K + 2K + 1K + 1K (R. 1K).
La media totale è uscita a 3'28"/Km ma ho dovuto fare i conti con un deciso calo avvenuto a cavallo tra il primo 1K e il successivo 3K dovuto all'atmosfera ancora una volta troppo estiva.
L'ho chiuso e portato a termine anche grazie all'insostituibile apporto tecnico e morale in bici dell'amico Gaspare.
Resto comunque dell'idea che la preparazione si è conclusa decisamente bene, dopo le avversità patite durante l'estate.
La speranza è accesa e se non fosse per quella saremmo tutti vuoti dentro; via a conquistare le strade americane!