41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

martedì 26 ottobre 2010

New York City Marathon 2010 - Start the Adventure

Palermo - 26 ottobre 2010

In queste ore sto viaggiando verso la Grande Mela.
Un'altra volta, a cercare di ripetere e migliorare quanto di buono fatto lo scorso anno.
Ma l'esperienza già vissuta non può essere ripetibile, sarà certamente una nuova avventura corsa sulle strade dell'isola di Manhattan.
Due anni di seguito... 2009+2010, grazie all'apporto del Manager G. Vicari e dell'organizzazione del New York Road Runners.

Molte cose sono accadute in questo 2010 e mi presento in discreta condizione in questa che potrebbe davvero essere un'edizione memorabile per me.

Per me sarà un periodo esaltante da vivere giorno dopo giorno, man mano che ci si avvicina al grande evento.
Finalmente riesco ad essere negli Stati Uniti due settimane prima del Grande Evento del 07 novembre quando al colpo di cannone oltre 45.000 persone prenderanno il via progressivamente sul Verazzano Bridge.
In questo modo potrò finalmente correre la classica "Gara della Poland" a Central Park di 5 miglia che si svolgerà giorno 31 ottobre e testare le mie reali condizioni in vista della quintupla distanza.
Un gran bel regalo di compleanno per un appassionato di running come me! :-)

Ma la più bella novità è che l'organizzazione mi ha invitato ufficialmente alla New York City Marathon come "Elite Athlete" con tanto di pettorale personalizzato "LO PICCOLO" (e Bib Number "33") in primissima fila con i tanti Grandi Campioni presenti all'evento.
Non mi è dato svelare alcun nome (i comunicati stampa ufficiali lo faranno) ma quest'anno ci sarà una partecipazione di prim'ordine da Campionato Mondiale della Distanza!
Spero solo in qualche inquadratura all'inizio, poi lo scenario passerà direttamente a questi grandi interpreti.
Io... saprò quale sarà la mia gara da fare per migliorare il crono dello scorso anno!

E' un immenso onore per me rappresentare così tutti i valori che porto dietro quali la Famiglia, la Nazione, il Club e lo Sponsor Adidas che mi hanno permesso di raggiungere questo sogno.

Vorrei anche approfittare dell'argomento sottolineando quanto sia ogni volta difficile finalizzare la preparazione per un evento di tale portata e di livello massimo per un atleta come me che del Running NON fa la sua Professione.
E' comunque una grande fortuna vivere in un ambiente lavorativo sereno che può metterti a tuo agio anche nello svolgimento della mia seconda attività, cioè l'Atletica :-)
Come dico sempre, il Sacrificio è alla base di tutto e con esso puoi realizzare tutti i sogni che vuoi, purchè siano alla tua portata!

Passare dall'8963 del 2009 a tutto questo è un bel carico di responsabilità da portare dietro, ma con calma, molta calma! :-)

Si correrà, quindi, ancora più seriamente e con me in gara si proporranno molti compagni di viaggio della lingua dantesca, ad iniziare dal portacolori del Violettaclub Francesco Duca, ad Hermann Achmueller (atteso ad una nuova sfida insieme!) e molti altri validi italiani altrettanto bramosi di un piazzamento personale di tutto rispetto.
La compagnia non mancherà, e ci sarà da attendere diversi minuti prima di respirare nuovamente quell'area surreale unica ed indescrivibile chiamata "Queensboro Bridge" che ti porterà nella bolgia della 59th strada sulla First Av.

Non mi importa migliorare la posizione dello scorso anno, già di per se fuori da ogni aspettativa, sarà il PB di questa Maratona da attaccare con decisione e saggezza, ovvero il 2h 24' 04" sapendo che nella seconda parte di corsa saranno sempre lì ad attenderti la First Av. e la Fifth costeggiante Central Park.
Queste ultime due, ondulate e difficili da affrontare, avranno il conforto della spinta di un pubblico prevalentemente italiano che ti faranno sembrare le ultime miglia dentro il Parco meno sofferte...

E' un turbinio di ricordi quel misto di sofferenza e dolore alle gambe sopportato a lungo ma spinto ad ogni curva dalle tante bandiere presenti per poi presentarsi nella collinetta finale che ti attende prima del traguardo guardando la festa incessante delle migliaia di persone presenti ad applaudirti.
E questa volta non sarà passerella ma spingerò fino all'ultimo metro, come è giusto che sia.

Per tutto il resto, sarà solo e unicamente imprevedibilità!
Ormai mancano pochi lavori attivi per il completamento della preparazione che lunga di certo non lo è stata per il noto problema che mi ha attanagliato tutta l'estate.
La vittoria alla Maratona di Cagliari non ha fatto altro che darmi ulteriore morale e voglia di allenarmi cercando di migliorare gradualmente una condizione attualmente in crescendo.
Stanno facendo la differenza i tanti chilometri corsi ed i lavori di un certo peso svolti anche in condizioni meteo difficili.

Lascio l'Italia con un lavoro tutto sommato positivo realizzato domenica 24: un Fartlek da 24K così costituito: 4K + 3K + 2K + 1K + 3K + 2K + 1K + 1K (R. 1K).
La media totale è uscita a 3'28"/Km ma ho dovuto fare i conti con un deciso calo avvenuto a cavallo tra il primo 1K e il successivo 3K dovuto all'atmosfera ancora una volta troppo estiva.
L'ho chiuso e portato a termine anche grazie all'insostituibile apporto tecnico e morale in bici dell'amico Gaspare.
Resto comunque dell'idea che la preparazione si è conclusa decisamente bene, dopo le avversità patite durante l'estate.

La speranza è accesa e se non fosse per quella saremmo tutti vuoti dentro; via a conquistare le strade americane!

venerdì 15 ottobre 2010

1° Maratona di Cagliari - 1° Vittoria in Carriera

Domenica 10 ottobre 2010.

...Entro nello Stadio CONI di Atletica vicino all'area sportiva dominata dal fratello maggiore Stadio di Calcio S.Elia, la pioggia battente ormai ha confuso le idee, mi accingo ad effettuare gli ultimi 300m prima di giungere al traguardo, lo speaker recita: "Ecco, arriva..." - (200m di silenzio) - "Arriva Lo Piccolo...".
Giungo verso il rettilineo finale.

Dagli spalti Francesco si fionda in Pista con inaspettato entusiasmo, come ha fatto il Coach della Incerti alla recente Maratona degli Europei di Barcellona, mi allunga la mano per darmi il "Five"...

Non capivo tale entusiasmo, aumento il passo, giungo al traguardo, istintivamente alzo le braccia, contentissimo comunque di aver terminato un'autentica odissea della Corsa su strada...

Duca: "Filì, bravissimo"
Io: "Che è successo? Vincìvu?"
Duca: "Si Vincìsti, Vincìsti!"
Io: "Davvero? SI!!! Che Emozione!"

Abbraccio finale, sotto la pioggia incessante...
Questa è la cartolina finale della gara, di una Maratona che mi ha lasciato dentro tantissimi ricordi per anni resteranno tra i migliori vissuti.

Ma andiamo qualche ora indietro...

La Maratona di Cagliari, denominata "Maratona della Solidarietà", congiuntamente con la Mezza Maratona, denominata "Cagliari Respira", al sabato scopre le carte e riesce a proporre un gran bel cast di atleti da entrambe le competizioni.

Al solito, per tentare di elevare il livello tecnico della competizione Maratona, vengono assoldati tre africani ai quali contrapporsi sarà difficile.
Ma ormai ci si è abituati a questo andazzo e per noi maratoneti italiani, oltre me, Minerva, Auciello, Trentadue, non ci resta che accordarsi sul come aiutarsi l'indomani in gara.

Presenti nella Mezza Maratona, oltre al Capitano del Violettaclub, Francesco Duca, anche Said Boudalia, Giuliano Battocletti, il resto caratterizzato dalla solita "pattuglia" africana...

Gli ultimi quattro anni sono stati caratterizzati da tante imprese vissute tra Maranello e Carpi nella celeberrima Maratona d'Italia: quest'anno ho voluto cambiare manifestazione per fare una nuova esperienza, visitare una terra stupenda come la Sardegna e correre con meno pressioni e riflettori addosso.
Sapevo che non potevo permettermi di entrare in crisi in questa gara che per me rappresentava un validissimo test sulla distanza, dato che mi attende fra meno di un mese la Maratona di New York City.

Un maratoneta palermitano sarà un Elite alla NYC Marathon: quale onore!

La Gara
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La mattina di domenica 10-10-10 si rivela con cielo coperto e vento a sprazzi, dalle parti della partenza.
Il caldo e l'aria umida che percepivo mi portavano a partire cauto, ancora più di quanto mi avesse imposto il Coach nella formula "riveduta e corretta" dal sottoscritto.
E così allo sparo, mi adagio su un ritmo modesto, di 3'25"-30"/Km circa seguendo un gentilissimo amatore che mi farà compagnia per tutta la prima parte di gara, impostata su un circuito cittadino.
La giornata uggiosa e il vento forte contrario scoraggeranno le persone a mettere il naso fuori dalle loro case, con il risultato di una modesta affluenza di pubblico sulle strade.

Impossibile per me saltare un rifornimento: già dai primissimi chilometri sentivo la sete e l'umidità mi obbligava a spugnarmi frequentemente e ad un certo punto realizzai che era meglio per me fermarmi a bere il bicchiere d'acqua con calma anzichè buttarmelo addosso senza potermi dissetare adeguatamente...
La mezza maratona scorre con non poche difficoltà, il vento contrario rallenta parecchio il ritmo e fino a quel momento preferisco stare quieto e coperto: il bello verrà dopo.

l'organizzazione permette ad ogni atleta (o gruppi di atleti) di essere scortati a distanza da un uomo in bicicletta: per me si era presentato nientemeno che il Nazionale dei 1.500m Ferdinando Vicari!
Gentilmente mi aveva promesso di seguirmi nella seconda parte di gara e lui, Nando, avrà un ruolo importante nel corso della Maratona, come motivatore.

Allontanati dal centro urbano, ci dirigiamo nella parte balneare della Città, il "Poetto" e il suo bel lungomare.
Ricordo benissimo le sensazioni che provavo: ci avvicinavamo lentamente al K 25, o meglio, arrancavamo verso questa distanza per quanto il vento spirasse forte e contrario, eppure già nella testa avevo attuato la fase di incremento del ritmo.
Cosa difficile, è vero, ma l'impegno cresceva ed anche l'attenzione ai dettagli.
Dopo un pò finalmente lasciamo il lungomare semi deserto e ci indirizziamo su una strada rettilinea per almeno 5K: sempre vento contrario ma non demordo, procedo del mio passo.

Finalmente il giro di boa risolutivo e sotto l'incitamento di Ferdinando riparto a buon ritmo: bevo frequentemente, perdo un rifornimento ma un poliziotto su una moto mi raggiunge e mi porta di persona un bicchiere d'acqua, un gran bel gesto!

In quella fase stavo correndo proprio bene e motivato: sembra nullo l'apporto di un ciclista che ti segue da dietro, ma le sole parole di incitamento che può darti sono alle volte fondamentali per la psiche di un corridore.
Superato un tratto di vento contrario fortissimo di almeno 1,5 Km, si rientra nella strada del lungomare, in direzione Centro Città, verso il traguardo: era il 32° Km e ne mancavano solo 10 all'arrivo.

La mia azione finalmente produce qualche frutto: accusato un distacco di circa 3' dal gruppo di testa alla Mezza Maratona, raggiungo ai -9 K dall'arrivo Giovanni Auciello in leggera difficoltà dopo essere stato a condurre le danze per oltre metà gara.
A poco più di 100m si materializzava ai miei occhi l'altro italiano, Francesco Minerva.
L'avevo puntato, Ferdinando mi incitava con discrezione, una progressione deve essere ben calibrata per durare nel tempo.

Mancano circa 8K all'arrivo quando cambiano le carte in tavola: scoppia un temporale che inizia con una leggera pioggerellina e in poco tempo si trasforma in un vero e proprio violento acquazzone...
Faceva ancora tanto caldo, continuavo a bere lo stesso ma dopo poca strada non se ne capì più niente: io e il mio fedelissimo compagno eravamo completamente inzuppati, le strade bagnate e straripanti d'acqua, il passo appesantito...
Il mio avversario avanti restava lì, cristallizzato.
In quel momento ognuno di noi atleti aveva al suo seguito un ciclista, come un fido scudiero a dargli man forte psicologicamente...
Ripenso alla Maratona di Bari del 2008 quando aiutai Francesco Duca sotto lo stesso acquazzone, solo che era nelle prime fasi di gara (tirai fino al 25°K) e non c'era quel vento incessante a mettere sotto pressione ognuno di noi.

Non riesco più a far la differenza: ogni passo è aggravato dalle difficoltà climatiche, entro in lieve confusione e la fatica insorge, quando al K 40 termina la "Gara Maratona"...

Lo scenario è l'area sportiva dello Stadio S.Elia che passo a fianco, dominante sopra tutto; nell'ampia area esterna tante strade e vari spartitraffico e nessuno in giro ad indicarti la strada...
Dove andare?
Ce lo chiediamo sia io che Ferdinando; la pioggia battente confonde le idee quando lo stesso Nando ha un'intuizione e capisce osservando in lontananza un addetto al percorso di imboccare una traversina parallela alla lunga e dritta strada principale.

Inizia, quindi, la "Gara di Orienteering"!
Ormai c'è davvero poca gente per le strade e quei pochi sono i Vigili Urbani che restano a presidiare le arterie principali della Corsa.
Una bandierina indicatrice del chilometraggio da lontano sventola dall'alto di un cavalcavia: intuisco che dobbiamo attraversare la strada lungo il ponte.
Il 41° K giunge, come un pugno nella mascella per quanto impegnativo per le gambe e scivola via nella successiva discesa, caratterizzata al solito dal "dove si va?"
Una piccola freccia segnata per terra ci indica di invertire la marcia, si imbocca una stradina senza sapere dove si andrà a finire...
Finalmente si giunge nella zona Campo di Atletica: altra serpentina di curve per i vari spartitraffico per farti confondere le idee e finalmente l'ingresso allo Stadio...

Vittoria, meritata!

Ringrazio per questa Vittoria il Violettaclub Lamezia Terme, Adidas Italia, la mia Famiglia, il Coach Aldo e il Vice Coach Peppe, il Manager G. Vicari e tutte le persone a me più care che mi stanno a fianco da sempre, nei momenti alti e bassi della vita.

Dietro giungeranno parecchio staccati gli africani che saranno indotti a sbagliare strada (non so da chi e nemmeno di quanto), ma la corsa si vince dopo aver tagliato il traguardo.

Le classifiche, redatte da TDS-Live mostrano quanto sono alti i tempi di gara, ma le difficoltà climatiche hanno reso critica una domenica di sport che la Città di Cagliari si sarebbe meritata in pieno per quanto ospitale.

Nella Mezza Maratona vince con un bel crono Eric Chirchir Kipkemei (APB Bagheria) da sottolineare il bel 5° posto di Francesco Duca in 1h 08' 46", anch'egli in preparazione per New York City Marathon.
La sua condizione è in crescendo, e manca ancora un mese... :-)

Adesso inizia una fase di rifinitura per il vero obiettivo: mantenere alto il chilometraggio e aggiungere lavori di qualità, quelli giusti che serviranno a raggiungere il picco di rendimento, per il giorno giusto, il 7 novembre!
Con me a fianco ci saranno le Persone più care... fallire non si può!

giovedì 7 ottobre 2010

La Corsa dei Due Mari - Una 57 Km tutta da vivere

Marina di Curinga - 03 ottobre.

Come ogni anno ci si da appuntamento nella sabbiosa pineta di Curinga (CZ) e a due passi, il mar Tirreno.
Si giungerà nuovamente a mare, questa volta sullo Ionio, a Borgia, attraversando una natura incontaminata e tanti comuni accoglienti.
La Super Maratona dei Dure Mari di 57 Km, praticamente un Eco Trail su asfalto, organizzato dalla mia Società, il Violettaclub Lamezia Terme.

Giunta alla 7° edizione, una manifestazione che merita molta più attenzione di quella che ancora riceve, sta pian piano crescendo.
Quest'anno, valida come Prova di Campionato Italiano di Staffetta dei Vigili del Fuoco, ha visto una presenza massiccia da parte di svariati comandi di tutta Italia.
Il supporto logistico e di differenti automezzi al servizio della manifestazione ha sicuramente giovato alla macchina organizzativa che di per se da il massimo per assistere tutti gli atleti durante il percorso.

Il punto difficile di questo tipo di gare è, infatti, la copertura totale di un percorso articolato e ondulato che attraversa Coast to Coast la Regione Calabria per ben 57 Km.
Gli impegni si moltiplicano e non basta mai il supporto e l'aiuto di volontari sparsi per il percorso.

Ma quest'anno il salto di qualità c'è stato.
Dalla presenza di un folto gruppo di ciclisti a servizio singolarmente di ogni staffetta, alla presenza più che sufficiente di ristori completi di tutto il necessario per reintegrare le energie di chi può anche impiegarci oltre 6 ore per completare il percorso, al cronometraggio ufficiale e puntuale della Sportaction (con chip Championchip) che regolarizza a 19 Km i cambi di ogni elemento della staffetta.
Come detto, uno splendido scenario di natura, colori e paesaggi che a me, particolarmente, hanno rievocato un passato non troppo remoto fatto di tanti bei ricordi su queste strade.
La bellissima giornata, non troppo calda, ha permesso un pò a tutti di correre nella massima serenità i tanti saliscendi immersi nel verde o i lunghi rettilinei di campagna con a lato masserie e campi ad ulivi.

Ma il bello sta alla fine del percorso! Riuscire a vedere, ad 1 Km dal termine il mare, l'altra costa, è una bella emozione che si raggiunge e si può toccare con mano con un bel bagno rinfrescante, ideale in un dopo - gara così impegnativo.
E con tutta la calma che una giornata domenicale può regalarti, lontana dal bistrattato pallone per noi appassionati veri di corsa, gustarsi un pasto completo con tanto di antipasto, primo e secondo offerti dal Camping che ha ospitato il ritrovo e la premiazione del dopo - gara.

Chi è giunto a podio ha trovato la sorpresa di un premio differente dalla solita coppa, finalmente!

Dopo l'esperienza della scorsa Maratona di Cosenza in aprile, si ricongiunge il Trio della Disperazione: Bonaddio - Monti - Lo Piccolo.
Nato per caso e tanto per scherzarci su, formatosi per sopperire alle diverse assenze dei tanti atleti del Violettaclub, ci ritroviamo alla partenza di questa bellissima avventura incerti sul nostro destino.
A causa delle indisponibilità dei vari elementi di squadra (per lo più geografiche o dovute ad altri impegni extra sportivi), sono stati chiamati in causa atleti che, con alterne fortune, hanno dimostrato nel tempo attaccamento alla "canotta" sociale rispondendo presente ad ogni chiamata.
Gianluca e Ciccio sicuramente da elogiare!

Al sabato nessuno di noi sapeva cosa si poteva fare, anche perchè delle 52 staffette che si classificheranno l'indomani le insidie maggiori potevano giungere dalle formazioni dei Vigili del Fuoco con atleti di ottimo livello podisti abituali.
Da parte mia restavo tranquillo, conscio che la condizione sta crescendo e che la settimana, nonostante una vita particolarmente stressante per vari impegni, aveva prodotto un discreto volume di lavoro.
Presi accordi con gli altri due componenti del Trio, mi sono accodato come ultimo staffettista, unico ad essere capace di correre forte nei tratti in discesa.
I ragazzi si sentivano più sicuri negli impervi saliscendi dei primi 40 chilometri e... li ho accontentati :-)

Domenica 03 ottobre.
La Marina di Curinga alle 09:30 (partenza delle staffette, un'ora prima la 57 Km individuale) brilla di luce riflessa del mare ---> farà un gran caldo!

Km 0 - 19 Primo a Partire Gianluca, alle prese con una fastidiosa pubalgia, inizia a spron battuto ma dopo i 5 Km molla il gruppetto dei VV.FF di testa inziando a soffrire.
Lo seguiamo in auto (un supporto in più autorizzato dall'organizzazione per tutti) e man mano passa il percorso gestisce le fatiche di una prima parte caratterizzata da una lunga discesa e un tratto di salita sempre più pendente.
Il distacco aumenta, la crisi avanza, ma il ritardo resta attorno i 2'30" quando a prendere il cambio è Ciccio Monti.

Km 19 - 38 Monti, in ottimo stato di forma, dimostrato dalle sue performance in pista e nelle gare agostane, tira come un Treno e mostra parecchia disinvoltura nei diversi tratti di saliscendi parecchio impervi di questo tratto dalle pendenze spaccagambe.
Anche lui in difficoltà nei tratti in lunga discesa, mantiene quasi inalterato il distacco accumulando solamente 41" di distacco dal pari staffettista.

Km 38 - 57 (Arrivo)
Non so cosa mi prende.
Ma la settimana era stata particolarmente pressante, sempre a casa tardi oltre le 20:00 (fine allenamenti).
Finalmente con un week-end ad alto respiro mi sento un'altra persona.
Il dolore alla caviglia, presente ma sempre meno, mi rincuora non poco.
Prima dell'arrivo di Ciccio (che allo sprint finale sembrava assatanato!) parlavo con il Vice - Coach Peppe (presente con la Sportaction) di come poter recuperare tale distacco.
Fatto sta che dal "Touch" di Monti le gambe iniziano a girare bene: vedo un 9'07" al 3K e un 15'47" al 5K.
Forse avevo esagerato, ma quanto era bello tirare così!
Sono bastati questi pochi chilometri per vedere da lontano il VV.FF di testa alle staffette.
Con il dito lo punto, da lontano, ed in pochi chilometri lo raggiungo.
Dopo di che, proseguo con il mio passo: 31'59" al 10K e nei tratti alternati a leggeri saliscendi (ma pur sempre scorrevoli) mi assesto più calmamente ad un ritmo di 3'16"-3'20"/Km.

Gli ultimi 3K sono un lungo rettilineo, ma come detto, si inizia a vedere da lontano il mare.
Proseguo con serenità, mi permetto di spingere ancora nell'ultimo K tanto da non vedere il gonfiabile di arrivo posizionato in curva e nascosto alla mia visuale e... arrivo vincente!
Il mio parziale di 1h02'12" (19K a 3'16"/Km) regala la vittoria in rimonta della Staffetta Violettaclub.
La classifica ci vede primeggiare in 3h 24' 37" e resta anche la recriminazione di non essere andati troppo lontani dal Primato della Corsa di 3h 20' circa (Cuzzo - Lo Piccolo - Duca).
Peccato, ma chi se lo aspettava da una squadra di emergenza? ;-)

Belle le prove di squadra dei tanti altri Team Violettaclub, con il primo posto e nuovo Primato della Corsa della Staffetta Mista (Najib Maktoum - Antonino Loria - Palma De Leo) e dell'altra Mista al 33° posto assoluto (Pasquale De Senzi, Orazio di Marzio, Rossella Fazio) che per attaccamento alla società possono stare ai primissimi posti.

Solo 10 classificati nella prova individuale e questo secondo me è il neo da eliminare per la prossima edizione, promuovendo specialmente al Nord verso i tanti appassionati delle Long Distances questa splendida manifestazione.
Purtroppo la pubblicizzazione dell'evento gioca un ruolo basilare per la riuscita di una manifestazione.

E' stato bellissimo ripercorrere con la mente e le gambe tanti anni di allenamenti, spero di esserci volentieri ancora, il prossimo anno.

(Ringrazio Miletomarathon per le foto)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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