41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

lunedì 31 luglio 2017

Giro Podistico Internazionale di Castelbuono - Semplicemente da 92 edizioni "A cursa i Sant'Anna"

La copertina dedicata allo Scatto di P. Ponente, eccezionale!
(io mi trovo, pacatamente sull'estrema destra)
Castelbuono, 26 luglio, again!

L'atmosfera stavolta è stata da grande parterre, dove la gente ferma gli atleti per farsi le foto e non riesce a camminare per le vie del Paese o della Piazza principale tanta è la calca di persone accorse all'evento.
Devi sgomitare, devi chiedere "permesso" per avanzare o entrare in "pista", laddove la pista è rappresentata dalle strade storiche del Giro Podistico Internazionale di Castelbuono.

Tradizione riproposta, quindi, per la 92° edizione con la stessa formula da quando ho iniziato a correre da giovane guardando in TV prima le imprese di questi eroi: 10 giri del percorso e se ti doppiano devi fermarti al termine del giro compiuto!
Un'occhiata rapida ai partecipanti chiamati dall'organizzazione è stata subito data.
Sui Social Network già conoscevo nomi degli atleti italiani di spicco ed anche qualche rinuncia importante, ma il nome altisonante ovviamente tanto atteso, era quello di Yeman Crippa (FF.OO. Padova).

In realtà non poteva essere lui il favorito ma un sicuro piazzato in quanto tra i pettorali bassi quel pomeriggio madonita vi trovavo degli atleti keniani (ben due) dalla canottiera bianca e spalle arancioni, proprio quella che indossa Kenenisa Bekele e gli atleti del suo Manager di fama internazionale!
Squadro dalla testa ai piedi entrambi gli atleti, leggeri, muscolati, fortissimi, uno di loro avrebbe vinto di sicuro (e così alla fine è stato, con la vittoria di Kwemoi, giovanissimo keniano).

La pattuglia di Siciliani era altrettanto di prim'ordine, con Scialabba idolo di casa, seguito da O. Zoghlami, Agnello, Gerratana, Brancato, Terrasi, Spinali e senza nulla togliere al sempre fortissimo Hamad Bibi.
Presentazione, primi attimi di gara, passaggio attorno la fontana...
Mancava soltanto Yuri Floriani assente per i postumi della caduta rimediata ai Campionati Italiani sui 3.000m siepi mentre stava lottando per la vittoria.

Sapevo già che mi avrebbero doppiato e pensavo di cucirmi la mia gara su altri avversari, partendo con calma e senza strafare.

Al via la partenza è spedita tant'è che subito devo inseguire tutti i miei diretti avversari che forse si fanno prendere troppo la mano.
Noto con dispiacere che non riesco a correre molto forte in discesa e faccio fatica a tenere il loro ritmo.
Intanto tutti i migliori italiani si allontanano dopo i primi due giri mi accorgo purtroppo quanto corrano forte e quanto avrei dovuto impegnarmi, di più di quanto già facessi, per non perdere troppo terreno.

Avevo in mente di chiudere la gara, di completare i 10 giri, avessi anche dovuto sgomitare con la folla festante che all'arrivo del primo assoluto, lascia le transenne ed invade le strade e quindi il percorso di gara.

La mia scelta in gara è rivolta alle Adidas Adizero Boston (5° o 6° versione non cambia molto se non nella tomaia) che in occasioni come questa utilizzo con maggiore conforto rispetto alle Adizero Adios Boost.
Quando sai che dovrai affrontare tanti chilometri di ripida discesa ad alto ritmo, meglio optare per qualche grammo in più di protezione, tant'è che comunque la Boston resta sempre una gran scarpa performante e la mia struttura fisica ne uscirà senza alcun danno da una corsa così massacrante.
Ancora a 37 anni, poter correre senza alcun problema fisico ed optare su delle scelte più o meno ragionate è un vanto.

Stavo gestendo la corsa nel migliore dei modi, ma la salita di Via Mario Levante dopo i primi 4 giri corsi più o meno costantemente, iniziava a sentirsi sempre più pesante nelle gambe, ma non nella testa.
La folla incitante è sempre generosa, capisce quanto tu stia soffrendo, in special modo mentre affronti gli ultimi metri prima dell'agognato ristoro in discesa.
Cerco alle volte in quelle tornate, inutilmente, di scorgere chi sta facendo il tifo per me, ma è tanta la sofferenza che non riesco ad accorgermene se non con la coda dell'occhio chi fosse il tifoso che scandisce il mio nome.
Avevo qualche giovane a tiro ed ho fatto il possibile per avvicinarmi a loro, mentre Luigi Spinali, dopo avermi sorpassato, fuggiva via proprio in discesa lasciandomi alla fine della corsa un intero minuto... tanta era la sua agilità rispetto alla mia...

A Castelbuono non puoi mollare, se nò ti ritiri, come ha fatto Crippa, in evidente difficoltà e magari con la testa ad imminenti impegni agonistici ben più importanti.
Tanto era l'abbraccio della gente sulla sommità, testa china e avanzare!
Devi spingere a tutta in salita, recuperare qualche centinaio di metri in discesa a ritmi alti e ripartire ancora più forte, prima di re-immetterti in piazza dove la folla ti spinge e ti fa affrontare nuovamente la lunga salita.

Quando corri attorno la fontana, con tutto quel pubblico sembri essere in passerella, ed è un'emozione indescrivibile!

La corsa ormai era entrata nel vivo ed al 7° giro giunge il primo assoluto, Kwemoi, come un falco danzante in salita, lui e la sua corsa potente ed elastica.
Impressionante.

Successivamente sarò doppiato da altri atleti, stranieri ed italiani ma la mia condizione in gara rispecchia esattamente quella in allenamento e penso solo a concluderla questa corsa...

In discesa non c'è storia, ma dall'8° giro inizio a sentirmi meglio e provo a ricucire il distacco sul Giovane Filippo Russo (Monti Rossi Nicolosi).
Noto che corro con maggiore facilità e passo il bravo atleta allenato dal coach Pafumi all'inizio del 9° giro, staccandolo definitivamente.

Mi concentro per l'ultima tornata, per entrare in classifica, mi sentivo sempre meglio ed immagino di abbassare il tempo sul giro conclusivo, quando, attorniato in Piazza dai giornalisti e curiosi accorsi per festeggiare il primo arrivato, provo ad affrontare l'ultima tornata, trovando dinanzi a me un muro umano che definitivamente mi ferma...

Periodo non dei migliori ma queste gare aiutano a non arrendersi mai!
Comprendo che non potrei proseguire oltremodo e sconto la grave onta di non spuntare in classifica generale proprio quando all'ultimo giro ero al 20° posto...

Mi dispiace molto ma penso che avrei dovuto impegnarmi di più per riuscire a passare senza alcun impedimento, come era già capitato in altre edizioni...
Resto elettrizzato ed in parte amareggiato; discuto degli antefatti di corsa per tutto il viale del ritorno con l'amico Hamad Bibi, anche lui non proprio soddisfatto del suo Giro, ma ormai ci godiamo la festa di S. Anna ringraziando gli organizzatori che ci rimandano al loro prossimo evento, un Cross a Novembre.

Tornando a Palermo scorgiamo delle nubi cariche di pioggia e lampi che appena ci sfiorano, quelle nubi che hanno reso l'atmosfera del Giro più fresca e godibile.

Un'altro anno, se Dio vorrà, saremo nuovamente al via, un'altra volta a soffrire e desiderare di chiudere 'a cursa per la gloria!

(Ringrazio per le splendide foto P. Ponente, Giovanni Certomà e per il servizio oltre che la vicinanza agli atleti, come di consueto, Sicilia Running)

lunedì 24 luglio 2017

Aspettando il Giro di Castelbuono In Una Irripetibile Atmosfera

Il podio, in un Campionato Provinciale sempre
ben organizzato
Castelbuono, 16 luglio.

...la pioggia a Luglio, in Sicilia, qualcosa di estremamente raro...

Si parte la mattina presto, il cielo è come di consueto azzurro e sereno, ma spirava un forte vento.
La frescura portava soltanto positività, visto che comunque mi aspettava una gara quasi stronca - gambe.
Si tratta della riproposizione "open" del Giro Podistico Internazionale di Castelbuono, la corsa podistica su strada più antica d'Europa.

Laddove giorno 26 luglio affronterò con i migliori tra i mezzofondisti internazionali e nazionali ben 10 giri del durissimo percorso ormai conosciuto e temuto da tutti, questa domenica appena trascorsa abbiamo corso su un tracciato allungato all'occasione che ha previsto 5 giri per un totale di 7,3 Km.
Poca roba rispetto alle 10 "coltellate" alle gambe che dovrò affrontare tra pochi giorni.

Ma per adesso la vita procede tra mille impegni ed il tempo per allenarmi in compagnia è sempre più raro, quindi correre in gara è importante quanto un buon allenamento, come quello appena svolto domenica scorsa.

Il Prof Liga ha provato in ogni modo a dare una "svegliata" alle mie gambe ed alle volte rispondo anche bene ma capita che, anche a causa del poco riposo, quando tiro fuori il massimo da un allenamento svolto in pista, passano giorni prima di tornare a correre decentemente.
Non potrò certo più recuperare come quando ero più giovane, ma non si possono accampare scuse quando la giornata procede freneticamente senza mai concederti riposo...
Non è una bella realtà, ma è il prodotto del mio attuale stile di vita.

Partenza!

Confesso che erano giorni che mi sentivo giù ed in special modo negli ultimi tre prima della gara di Castelbuono sentivo le gambe legnose, senza euforia... brutto segnale...

Non avendo scaricato, mi presentavo alla corsa "open" carico di lavoro, ma ero entusiasta di mettermi alla prova con qualunque avversario si fosse presentato.
Uno tra tutti, Mohamed Idrissi, tra l'altro reduce da buoni risultati anche in Pista (superficie che mi manca quest'anno a causa dei malanni stagionali).

Castelbuono è circondata dalle Madonìe e quando sopra le nostre teste iniziamo a vedere minacciose nuvole nere, qualcosa ci porta a preoccuparci seriamente.
Tutto ciò avviene durante il riscaldamento, a pochi minuti dal via previsto dall'organizzazione.

Poichè chi corre da anni conosce bene il comportamento del meteo, intuisco che la pioggia che sarebbe caduta poteva essere molto violenta e così è stato: un acquazzone durato mezz'ora si è abbattuto in paese travolgendo tutti i podisti di Piazza S.Anna.
Trovato un riparo "alla buona" iniziamo a raffreddarci e temo che la corsa potrebbe essere annullata tant'è l'incedere della pioggia.
Fortunatamente tutto questo dura mezz'ora finchè le nubi iniziano ad aprirsi e far spazio ad un pallido sole.
Il via sarà dato 5 minuti dopo la quiete tempestosa, tra la concitazione dei partecipanti che scalpitavano da tempo.

Salita di Via Mario Levante, miete come di consueto le sue vittime
Come nella Corsa Internazionale, si parte direttamente nella temibile salita di Via Mario Levante che provo a "ripassare" dopo anni di assenza per svariati motivi.
Subito dopo il via si crea un quartetto al comando e comunque mi metto di impengo a tenere alto il ritmo e provare le mie doti di resistenza.
La salita di Castelbuono la ricordavo più lunga, ma tant'è... quando arrivi alle ultime tornate e sei molto stanco quella salita sembrerà molto ma molto più lunga e difficile.

Superata la prima rampa ed affrontato il primo giro, mi porgo nuovamente davanti e resto a fianco di Idrissi: chi non ce la fa inizia a staccarsi proprio su quelle pendenze e cerco di recuperare nella successiva discesa ovviamente resa scivolosa dalla pioggia.
Affrontiamo con cautela ogni curva e le tipiche "S" del percorso molto dinamiche che portano fin sul traguardo.
Noto che Idrissi è comunque pimpante e si mette spesso avanti con discreta agilità, ma resto concentrato.

In quei momenti il sole inizia a farsi di nuovo prepotente, ma la frescura della pioggia mattutina, in quelle strade, rende l'atmosfera davvero magica.
Il terzo giro prosegue all'unisono e Mohamed resta avanti pochi metri cercando di tenere alto un ritmo comunque sostenuto sin dall'inizio.

Passaggio suggestivo che NON si avrà nella corsa Internazionale
Purtroppo, al termine del suddetto terzo giro, nel tratto aggiunto del percorso, ricavato su di una strada stretta per accogliere due corsie di podisti, la moto apri pista con molta leggerezza si trova di fronte alcuni doppiati che rallentano il nostro incedere e mi trovo di colpo impossibilitato ad inseguire Idrissi che nel frattempo con maggiore agilità supera moto e doppiati e va avanti liberamente.
Perdo quei 15 metri che irrimediabilmente mi frenano e, nonostante avessi provato a recuperare immediatamente sulla già lunga salita del quarto giro, cedo mentalmente e lascio spazio al mio diretto avversario che si invola verso la vittoria.

Provo a spingere nel quinto ed ultimo giro trovando ancora buone forze, ma i secondi di distacco diventano addirittura 27 decretando la giusta vittoria al portacolori della ASD Mega Hobby, dell'omonimo negozio di calzature sportive del nisseno.

I miei racconti, come di consueto sinceri, consegnano la giusta vittoria e la evidente superiorità quella domenica di Idrissi, ma onestamente avrei preferito che fossi stato io stesso a cedere durante la gara e non "leggermente" danneggiato dalla moto che ha peccato di un pizzico di inesperienza.

La classifica, si può trovare a questo indirizzo.

Questa volta è andata così, un buon secondo posto e tanti sorrisi, con il cielo ormai sgombro da quasi tutte le nubi :-)

L'arrivo, sotto i riflettori... solari!
Non ero molto stanco al termine della corsa, ma nemmeno tanto fresco: ho dovuto stringere i denti per affrontare il giro n°4 ed il giro n°5.
Ovviamente sono preoccupato per come andrà il 26 quando ce ne saranno 10 salite in un frenetico sali-scendi, ma potrò essere più scarico e spero (sempre) meglio allenato.

La trasferta è stata elettrizzante, in ottima compagnia e respirare tanta aria buona è stata un toccasana.
Ancora una volta il motivo che mi porta ancora a correre, soffrire ed impegnarmi per un buon risultato :-)

(Ringrazio come di consueto Sicilia Running per il servizio fotografico e le foto oltre che la rubrica 4 chiacchiere di corsa presente su Facebook con foto della sempre gentile e disponibile A. Ponari)

lunedì 3 luglio 2017

Monreale - Vittoria sullo sfondo del Duomo

Monreale - 18 giugno.

Premiazioni, con la vincitrice!
Muoversi fuori Città in questo periodo non è semplice, le esigenze familiari aumentano e sono sempre presenti e posso "sfogarmi" per il tempo necessario durante la settimana, inventandomi alcune volte i luoghi di svolgimento degli allenamenti.
Tutto questo mi allontana dall'insieme del gruppo di allenamento, mi esilia e mi vede lontano dall'occhio vigile del Prof. Liga che accetta questa mia fase transitoria, un pò amaramente ma conosce le ragioni.

Il (vero) caldo arriverà ben presto, quello che ti sfianca anche solo nel lungo lento e che quest'anno sicuramente mi vedrà correre meno chilometri per provare a puntare sulla qualità degli stessi.
Nel frattempo, oltre i canonici 15 - 20 Km giornalieri di fondo non si va ed abbiamo preferito comunque recuperare alcune doti di velocità, privilegiando gli esercizi di tecnica di corsa (ed è l'impegno giornaliero nel trovare il tempo di svolgerli).

Sono tante, troppe le prove in pista nelle quali mostro evidente sofferenza, ma la mia attenuante è non avere degli orari prestabiliti (alle volte vado incontro al caldo opprimente) e non potermi quindi allenare in compagnia.

Chi si allena in gruppo sa bene di cosa parlo: un atleta come me tira fuori il 110% del potenziale giornaliero se riesce a confrontarsi con qualcuno nello stesso allenamento e conseguentemente i risultati si abbassano.
Per fare un esempio, un giorno mi è capitato di dovermi allenare (come spesso capita) di tutta fretta al boschetto e non poter aspettare il gruppo che eseguiva lo stesso mio allenamento.
10 volte i 500m (R.2') su di un circuito in campestre di terra battuta riparato dagli alberi che da un minimo di ristoro dal sole.
I primi 5 corsi da solo veleggiavano sul tempo di 1'33" sotto gli occhi dei ragazzi che si riscaldavano.
Appena il gruppo ha iniziato l'allenamento, mi sono congiunto a loro ed i tempi si sono abbassati su 1'27" - 1'26" con notevole impegno da parte mia, fino alla fine, tanto che il 1.000m previsto in pista non sono stato capace di correrlo.

Partenza, buona la partecipazione di runners e pubblico!
Da ciò si evincono questi aspetti: non ho sufficiente allenamento e chilometri (di qualità intendo, perchè correre al mattino è anche qualità, si attivano processi metabolici che inevitabilmente migliorano la tua forma fisica), non riposo mai abbastanza e quindi arrivo quasi sempre stanco agli allenamenti, ed infine... da solo i tempi realizzati in compagnia non sarei mai stato capace di realizzarli!

E la vita va avanti così, senza mollare, con il massimo dell'impegno che al momento posso esprimere e con il pensiero rivolto verso alcuni eventi che nell'anno in corso non ho potuto prendere parte.
Non li voglio elencare ma vorrei correrli nel prossimo 2018...

Per il momento posso restare confinato nella mia bella Sicilia per gareggiare e provare a divertirmi e tenermi in allenamento in quelle gare su strada che mostrano le bellezze culturali e paesaggistiche della mia terra.

Così, a pochi chilometri da Palermo, si erge la Città di Monreale, meta di visita da parte di migliaia turisti che, oltre a vedere dall'alto il capoluogo Siciliano, vengono a vedere il meraviglioso Duomo.

La gara, infatti, si snoda lungo le vie centrali della cittadina, percorso modificato rispetto alla mia ultima apparizione di qualche anno fa, che mi vide presente sul podio assoluti.
Percorso sempre nervoso, saliscendi continui e, dato che è stato allungato saggiamente al fine di evitare file e file di doppiaggi confusionari, reso ancora più duro da altri vallonamenti spaccagambe.

Testa a testa (Foto Sicilia Running)
La prendo come allenamento quando non ci sono avversari di un certo peso che sicuramente mi batterebbero (come Hamad Bibi ad esempio) e provo un approccio passivo senza mettere troppo impegno e puntando sulla regolarità.

Così facendo ho ottenuto buoni risultati in altre gare di paese.

La cittadina mi accoglie con i favori del pronostico ma dei tuoi avversari non puoi mai fidarti, quindi cautamente parto dietro il gruppo che inaspettatamente dopo alcune centinaia di metri, si trova in fila allungata fino a che al termine del primo giro, mi trovo in solitaria compagnia del solido atleta Universitas Palermo, Filippo Porto.

Quella domenica sembrava davvero deciso a mettermi in seria difficoltà, con continui rilanci sul ritmo e la sua azione è così incisiva da staccare altri bravi atleti come Cimò e Buccafusca.

I cinque giri del percorso, per un totale di 9,3 Km, si susseguono con una lotta testa a testa continua; dal mio canto provo a stuzzicare la bravura del mio avversario gettandomi a forte velocità in discesa costringendolo ad una mini-rimonta che poteva spezzare il fiato e la continuità del ritmo.

Il Duomo, sullo sfondo (Foto F. Bono)
Quando si supera metà gara la situazione restava invariata e, con il mio passo regolare ma deciso, sempre sul piede dei 3'25"/Km, provo un'accelerata nel tratto misto in salita discesa della parte finale del 3° giro, mettendo in definitiva crisi F. Porto.

Produco un forcing deciso senza troppo impegno e cerco di scavare tra me e l'avversario un centinaio di metri "di sicurezza".
Suona' l'ultimo giro, mi metto alle spalle per l'ultima volta l'antico Duomo e provo a sparire per le vie tortuose di Monreale, sorpassando la marea umana dei doppiati, stavolta ben distribuita sul lungo percorso.
Incremento di qualcosa il ritmo e provo un pò di fatica... le gare con i Big internazionali ed italiani sono ben altre, sempre ad inseguire fino all'ultima energia.

Qui, come mi ha sempre insegnato saggiamente il mio amico Francesco Duca, si deve saper gestire perchè ha importanza soltanto la vittoria (se hai la possibilità di coglierla), e così, superata l'ultima curva finale, felicemente, vinco nuovamente un'altra bella manifestazione su strada!

Tempo finale, 31'44" (media 3'24"/Km) e tanta contentezza per la premiazione :-)
Sono vittorie che ti danno morale, ti fanno andare avanti nonostante tutto.
La media generale, un pò fotocopia delle ultime apparizioni fa capire quale sia la mia reale condizione: non riesco a correre sui 3'20"/Km da solo ed in scioltezza come sapevo fare pochi anni fa, ma è questione di "miglior allenamento".
Arrivo!
Oggi sono un pò ridimensionato ma spero sia temporaneo in quanto ho voglia di correre una bella impresa, magari anche sul suolo siciliano, che sia davvero unica...

Per farcela serve tanto allenamento e buona qualità.
In questo momento posso provare a far bene su Pista, migliorare la mia tecnica di corsa e puntare agli appuntamenti di rilievo quali il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono del prossimo 26 luglio.

Un grazie ai miei sostenitori ed a chi mi supporta in questo felice, intenso e delicato momento della mia vita :-)

(Ringrazio Sicilia Running per le foto ed il Servizio oltre che Adriana di 4 Chiacchere di Corsa su FB.)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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