41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

mercoledì 28 luglio 2010

Castelbuono Road Race 85th Edition - Semplicemente il Meglio

Castelbuono (PA) - 26 luglio.

Ce l'abbiamo solo noi, la corsa più antica d'Europa e la più prestigiosa.
Quest'anno, in particolare, è stato proposto semplicemente il meglio dell'atletica mondiale in attività e l'evento ha fatto talmente cassa di risonanza nei mesi precedenti da indurre l'organizzazione ad invitare Ospiti Speciali non secondi agli atleti schierati al via.

La prima "Special Guests" porta il nome di Oscar Pistorius, noto per il suo talento atletico e portatore di un sano messaggio di vivere la vita e lo sport con tanto entusiasmo, al di sopra di qualsiasi altra difficoltà.
Mi fregio il privilegio di averlo conosciuto di persona e il solo stringergli la mano è significato molto per me, un vero gentiluomo!

Il secondo Ospite è il responsabile atleti per la New York City Marathon, David Monti, cui ho avuto modo di parlare e conoscere le sue origini italiane.
Ottimo il suo italiano, sicuramente migliore del mio inglese!
Il futuro? E' presto scritto, ma sicuramente non mi apro a ventaglio su una questione piuttosto delicata, quale è il mio problema fisico.
Negli ultimi due mesi, come è noto, mi ha limitato parecchio portandomi ad una regressione tecnica cui testimoni chiave sono stati i risultati sul campo.
Ed anche Castelbuono non è stata da meno.

La settimana dopo la Corrinsieme è svolta in maniera lineare e... ondulata!
Il dolore pian piano sembra regredire e sarebbe un grave errore forzare la mano con sessioni lunghe di allenamento (quelle maggiormente pregiudizievoli fin'ora).
Una giornata dedita alle salite martedì 20 con 10 x 250m (circa) (R. discesa) con risultati non esaltanti (ma non sto cercando per ora questo) ed un 1.000m finale in 2'54" in pista dovuto maggiormente alla fatica dal caldo e dal lento rientro adattativo che ad altro.

Insomma... sto cercando di uscire dalle difficoltà tenendomi allenato, ma proprio questo è il difficile!
Le motivazioni sono molto alte ma non potermi esprimere con serena regolarità porta a forti debacle.
...E' vero che è stata una grossa sciocchezza gareggiare giovedì 24 in un 3.000m in pista ma almeno questo mi ha restituito un verdetto: la caviglia reagisce meglio se non si corre per molto tempo e non importa l'intensità di ciò che si sta facendo.
Dopo questa gara ho avuto la conferma che si tratta di un'infiammazione da stress per i tanti chilometri percorsi.
Non me la sentivo di dare un diniego alla richiesta di Luca Tocco (CUS Palermo) ad una mano in gara e per trovare stimoli, con NIENTE sulle gambe mi schiero alla partenza.
Si corre regolari, ci aiutano tre atleti a scandire il ritmo, al 1.000m passo 2'53", al 2.000m già ero staccato e... scoppiato in 2'54" (parziale 5'48").
Il botto è compiuto, reagisco ad una rimonta da dietro (spingo bene, mancano i ritmi nelle gambe) e chiudo in 9'00" salvando un pochino la faccia...
Ma ho molto su cui riflettere...
Luca Tocco vince di regolarità in 8'38" e ho il rammarico di non averlo aiutato nemmeno 1 metro, non è da me!

Si procede con lo scarico verso Castelbuono.
Un violento acquazzone nei dintorni di Palermo rinfresca l'aria e renderà la corsa agevole.

L'Italia è rappresentata degnamente da De Nard, El Mazoury, Caliandro (FF.GG.), Buttazzo e La Bella (C.S. Esercito), Ruggiero (Forestale).
L'idolo di casa, Isnellese di origini, a pochi chilometri da Castelbuono, l'amico Giorgio Scialabba (A.P.B. Bagheria) sarà sommerso dai meritati applausi del pubblico.
Ma la vera sorpresa del giorno sarà rappresentata da Alessandro Brancato (RCF Futura Roma), siciliano di Lentini capace di battersi in volata con Luigi La Bella, realizzare un gran tempo ed arrivare davanti al Nazionale Buttazzo. Complimenti all'atleta ed al Coach Pafumi!

Seguiti dalla Diretta RAI Nazionale è stata una grossa emozione schierarsi insieme a Campioni del Calibro di Tadese, Wanjiru, Fekele, Cheruyot, ecc.
Mancava soltanto Ryan Hall, il n.1 americano nella maratona e grandissimo talento: sarebbe stato un immenso piacere stringergli la mano ma problemi personali lo hanno costretto a stare a casa...

Subito dopo il via si parte di gran lena.
Davanti il gruppo è ben compatto, per me la salita della Via Mario Levante è più impervia degli anni scorsi.
Stringo i denti da subito dopo il primo giro.
I miei obiettivi scappano via, capisco che la giornata non sarà delle più esaltanti.
Non mollo, nonostante sia davvero "piantato" per gran parte della salita che ad ogni giro mi fa sentire maggiormente la fatica, trovo nei tifosi venuti apposta per vedere questo fantastico evento tanti cari amici quali Alessandro, Marco, lo Zio Mario, Ferruccio, Dario e molti altri, oltre che mio padre a sostenermi con tanto affetto.
Davvero, in certi momenti mi sarebbe venuto di mollare tutto per lo sconforto ma non ho mollato mai un metro grazie a loro!

La folla a fine discesa (dove almeno spingevo un pò) è un qualcosa di indescrivibile, così come l'esaltante giro della fontana della piazza di Castelbuono a sancire la fine di un giro e l'inizio di un altro.
Lo Speaker Paolo Mutton, autentico trascinatore del pubblico ha infiammato una edizione pirotecnica.

Riesco a rimontare con l'esperienza ma con tempi sul giro davvero lenti il giovane promettentissimo Vincenzo Agnello che tra qualche anno farà parlare di se.

Ma niente più, all'8vo giro, come da regolamento, mi fermo dato che il buon Zersenay Tadese mi doppia con parecchia disinvoltura, incitandomi.

Non è giornata, scientificamente comprovata dalle giornate non molto fruttuose degli ultimi tempi.
Non mi resta che godermi l'arrivo del vincitore Tadese con una mini-festa della sua Troupe di connazionali eritrei ed il bel 5° posto di De Nard seguito da El Mazoury, (in mezzo un keniano) Caliandro, Ruggiero, La Bella, Brancato, Buttazzo, Scialabba.

La gamba da ottime risposte: su un terreno così stressante per i legamenti (forti discese su pavè ondulato) non avere risentimenti è un segnale positivo.
Agosto è vicino e sarà tempo di avere le prime risposte.

(Ringrazio Trinacria Palermo per le foto durante la Gara)

venerdì 23 luglio 2010

Solo il meglio dell'Atletica per la Corrinsieme 2010

Santa Caterina sullo Ionio, 18 luglio.

Devo subito ringraziare l'artefice di un tale spettacolo, che ogni anno trova conferme e nuovi protagonisti.
Con i suoi modi decisi e cordiali, uniti ad una competenza atletica maiuscola ed uno staff collaborativo collaudato e impeccabile, regala alla Calabria l'atletica di altissimo livello.
Lui, Mimmo Carone, a cui devo anche quest'anno il privilegio di essere stato tra gli invitati alla corsa.
Purtroppo il rientro non è stato dei più agevoli, ma voglio tenere alto l'ottimismo.

Ogni anno non è facile proporre nuovi atleti e tenere alto il livello tecnico di una manifestazione podistica, basta scegliere qualche atleta non in forma e i risultati scarseggiano.
La Corrinsieme a S. Caterina sullo Ionio riesce a portare atleti stranieri di alto livello di diverse nazionalità contrapposti a Italiani di spicco, a lottare per la vittoria fino alla fine.
Quest'anno la scelta è ricaduta sui due dei sei maratoneti presenti ai prossimi Campionati Europei di Barcellona, Andriani e Pertile, oltre che al Campione Europeo Indoor dei 3.000m a Birmingham nel 2007 Cosimo Caliandro (proiettato su distanze più lunghe) e Giovanni Ruggiero in forte crescita da diversi mesi.
La "troupe" di Palermo presente con il sottoscritto, Giorgio Scialabba e Hamad Bibi ;-)

Purtroppo la musica del dopo Grosseto è stata un lento adagio.
Il riposo forzato era d'obbligo e non è stato facile risolvere la contrattura alla coscia destro peraltro maltrattata a più riprese.
Almeno questa, oggi, è risolta definitivamente.

Lunghe passeggiate e qualche sporadica uscita al mare hanno impegnato le ore di allenamento di solito dedicate alla corsa.
Dopo oltre una settimana di "allenamento alternativo" ho iniziato nuovamente da zero: carico naturale prima e sessione di palestra poi.
Il fatto di non finalizzare tali lavori con la corsa mi ha notevolmente appesantito tant'è che quando ho ripreso ad allenarmi pochi giorni dopo è stato un dramma!

Alcuni giorni per ritrovare ritmi e abitudine allo sforzo atletico oltre tutto aggravato dal caldo - umido eccessivo ormai spadroneggiante a Palermo, ma quanto mi mancava!
Il dolore alla caviglia sembra essere diminuito, la riprova è che i lunghi li tengo bene senza soffrire, insomma ottimismo necessario in questi casi.

La gara a S.Caterina, quindi, un valido test per valutare le condizioni fisiche attuali.
Come sempre un grande spettacolo di pubblico presente in un luogo della Calabria a me ormai affezionato.
La costa ionica regala chilometri di solitudine, tu ed il mare pulito come non vedo quasi mai nei dintorni di Palermo purtroppo...
Questa edizione la ricorderò per la temperatura particolarmente alta ed i disagi susseguenti.
Il percorso tecnico e difficile, da 5 giri per 2.000m con la prima salita a pochi metri dal via davvero impegnativa e spezzagambe.
Giovanni Certomà presente con la sua competenza giornalistica ed il mitico speaker Lodovico Nerli Ballati a raccontare personaggi e storia di gara.
Mancava soltanto Francesco Duca, il mio caro amico cui mando un grosso saluto.

Al via è subito guerra.
Gli africani snobbano le insidie del caldo (erano almeno 35°C e forte umidità causa la vicinanza del mare) e corrono forte, non da record, ma data la difficoltà del clima avverto da subito la fatica.
L'andatura è sollecita, il gruppo resta compatto.
Riesco a tenere i migliori solamente un giro, purtroppo...
Il disagio è ampio ma stringo i denti.
A tiro resta solamente Giorgio Scialabba, gli altri inesorabilmente si allontanano.
Il percorso è sempre difficile, bisogna arrivarci allenati e al meglio e uno di questi sembra proprio essere Pertile che riesce ad agguantare il podio con un ottimo crono di 30'04"; alla sua scia, 4° posto, Caliandro con 30'14"

La mia gara è determinata ma sofferta.
Do del mio meglio ma quando non puoi esprimerti in allenamento i risultati non vengono.
Ero riuscito a raggiungere e staccare Scialabba del mio passo ma non avevo certo la freschezza muscolare per cambiare passo; il gran caldo alla fine mi ha portato alla resa quando Giorgio, con un ultimo giro in ottima progressione (6'12" per lui nel finale) mi passa e mi stacca.
Non riesco a reagire, ma tiro fino alla fine.

La classifica, estrapolabile dal sito TDS, mi vede al 15° posto con nome storpiato :-P

Qualche anno fa la Corrinsieme mi venne in aiuto permettendomi di ripartire dopo un inizio anno a dir poco disastroso (pessimi risultati, una Maratona di Roma corsa in 2h28', gambe e testa che non giravano, demotivato da gente che ora non conta più nulla per me) con una gara discreta.
Io riparto da qui (o almeno spero, dato che non tutti i problemi sono andati risolti) e da un altro bellissimo ricordo che questa terra mi ha lasciato.
Nel dopogara, un bagno nelle limpide acque della costa Ionica hanno rigenerato mente e corpo.

Grazie ancora una volta all'organizzazione che mi ha permesso di essere tra i protagonisti di una splendida festa di sport e grazie ai tanti spettatori che mi hanno accompagnato calorosamente in gara con tanto tifo.
Perchè queste difficoltà passeggere presto passeranno e potrò dare ancora tanto del mio impegno e della mia dedizione.

Per ultimo un saluto particolare ad un amico podista, Giuseppe di Paola (qui a fianco), che mi fa sempre immenso piacere incontrarlo ad ogni gara: il suo impegno è da lodare quanto alti sono i suoi valori sportivi. Complimenti e in bocca al lupo per la Maratona di Atene!

(Ringrazio Giovanni Certomà cui devo la pubblicazione di queste foto)

martedì 13 luglio 2010

Campionati Italiani Assoluti Individuali su Pista: è solo un "Arrivederci"

Grosseto, 01 luglio 2010

Peccato... occasione sprecata.
E pensare che mi ero abituato a pianificare tutto nei minimi dettagli, riservare le maggiori energie mentali e fisiche proprio nei momenti decisivi nonostante il fitto calendario di appuntamenti, senza soste, durante l'anno.

E fin'ora mi era riuscito in fin dei conti bene, da qualche anno a questa parte...
Devo anche ammettere che un problema fisico di questo tipo mi ha trovato spiazzato in quanto non propriamente invalidante ma "portatore sano" di grossi squilibri fisici che alla lunga hanno reso impossibili anche le cose più normali.

Questo dolore alla caviglia destra, più propriamente al tibiale laterale destro...
I primi lavori in pista evidentemente hanno incrementato il disagio a tal punto da rendere difficili gli appoggi e tutto questo è culminato (purtroppo) nel giorno in cui mi sono reso conto che avrei dovuto fermarmi, il prima possibile!

Solo che... dopo anni di agonismo potevo mai rinunciare al primo Campionato Italiano Individuale Assoluto su Pista? Assolutamente NO!

Diversi tentativi precedenti di cure, rallentare con gli allenamenti, tutto infruttuoso; sono andato avanti dato che l'evento era prossimo allo svolgimento e tra i tanti allenamenti, proprio un giorno in cui tutto stava girando bene, giovedì 17 nell'eseguire 10 x 300m R.2' in 45" circa e ottime sensazioni di spinta, una bella contrattura estesa alla coscia destra (guarda un pò!) durante la 6° prova mi portò ad una seria riflessione...
Ho evitato prontamente il peggio dato che, avvertita la fitta, mi sono fermato immediatamente, riducendo di molto il danno.

I giorni successivi sono stati, quindi, una corsa contro il tempo nel tentativo di ridurre la contrattura, cosa che è riuscita in parte.
Per non perdere ulteriori giorni preziosi mi sono improvvisato "devoto" alla Santa correndo sui ripidi pendii della Scala Vecchia di Monte Pellegrino proprio per non estendere la gamba interessata dall'infortunio.
Almeno... tenevo allenato l'organismo e cercavo di non perdere tono muscolare...

Gli ultimi tre giorni prima dell'evento atteso per anni mi dissero che si poteva correre senza problemi, un giro secco in Pista durante il lungo con le Supernova Glide 2 rispose con il solito 64" senza grossi fastidi e una "sorprendente" tenuta aerobica (grazie! erano quasi 3 settimane di allenamenti di scarsa qualità... :-(

Almeno partii per Grosseto conscio che la priorità era quella di portare a termine la Gara: almeno una volta dovevo anteporre l'immagine della Società e dello Sponsor a quella mia personale e dei miei obiettivi e risultati.

Dopo un viaggio abbastanza comodo giunsi a Grosseto poco dopo l'ora di pranzo.
Una giornata afosa e ricca di umidità attendeva gli atleti: un clima davvero tremendo!
Restavo tranquillo, come sempre, in fondo alle 20:30 la temperatura sarebbe calata.

Stare sugli spalti e osservare il meglio dell'Atletica Italiana resterà nella memoria, così come l'attesa nella call room, il numeretto laterale da applicare agli shorts, l'organizzazione seria, puntuale, precisa, è in quei momenti che capisci che i sacrifici vengono ripagati!
Essere presente in un tale evento era il segno che quello fin'ora svolto era stato ben fatto.

Conscio di ciò, subito dopo la Partenza, mi accodo tassativamente al gruppo.
Resto tranquillo, corro rilassato, nonostante davanti siano parecchio confusi su quale ritmo impostare, è evidente che tutti temono le conseguenze negative del caldo!
Si va avanti ad elastico ma alla fine di ogni chilometro corso si va costantemente a 3'00"/Km.
Resto quasi sorpreso di un tale controllo della situazione, sono molto maturato in questo; purtroppo a forza di reagire a tutti quegli strappi... la gamba destra entra in allarme!

Attorno al 3°Km sento tirare proprio dove mi ero recentemente fatto male.
E' chiaro che non avevo recuperato a dovere, e ritmi così alti non si possono tenere senza conseguenze...
Così materialmente, al Km 4 termina la mia gara con il gruppo e mi rimane in mano un discreto 12'09", unica nota positiva di questa esperienza.
Il resto è solo ed esclusivamente portare a termine la gara a ritmo di 3'20"/Km (più forte non potevo andare) conscio che sarei entrato a premiazione... almeno questo per dovere della Società!

Non è stato un bello spettacolo da vedere, un ultimo tentativo di incrementare il ritmo a 3'10" lo pago con un'altra brutta fitta alla gamba (che tradotto significa "ulteriori giorni di recupero") ed alla fine chiudo in 32'06" per niente stanco ma con almeno un 7° posto ai Campionati Italiani Assoluti...

Il resto dell'esperienza provo a sorriderci su, è stato bello seguire la cerimonia di premiazione dal vivo, stare nell'area di chiamata con i grandi atleti.

Per inciso, la vittoria del Titolo Italiano di Daniele Meucci è stata davvero meritata, grazie ad un suo cambio micidiale al 9° K in 2'41" e un 10° ed ultimo K in 2'44".
Di fatto la sua azione ha scatenato un lungo inseguimento di tutti gli atleti, fino a quel momento in gruppo compatto, che li ha portati sfilacciati sul traguardo secondo la classifica qui pubblicata.

Purtroppo la Diretta di Raisport ha totalmente snobbato la gara, senza riprendere nemmeno la partenza o alcune fasi iniziali della stessa, concedendo soltanto qualche inquadratura all'arrivo dei primi tre assoluti...
No Comment!

Non era una gara impossibile, anzi sarà difficile trovare ritmi così costanti in altre occasioni; ma in fondo me l'aspettavo un epilogo simile dopo il fattaccio accaduto in allenamento.

L'esperienza è già alle spalle, ma è servita; si pensa a recuperare, bene ed in fretta.
Ormai l'obiettivo non è più il cronometro ma il benessere fisico.
Qualche giorno lontano dalla corsa non farà male, il piano di recupero e di conservazione del tono muscolare è semplice da mantenere e rispettare.
E' in momenti come questi, quando sei costretto a fermarti, che mi rendo conto quanto bello sia questo sport e quanti siano i vantaggi nel praticarlo.

(Tanto per incoraggiarci, ecco una foto d'archivio con Totò Antibo da Altofonte (PA), il più incredibile talento bianco degli ultimi anni, proprio qui a fianco a me nella foto realizzata dal Doc cui mando un caloroso saluto)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...