41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

sabato 7 luglio 2012

Tre Campanili Vestone - Trampolino di Lancio per... una Maratona?

Ringrazio il Fotografo Pasotti - Il Link a fine Post
Vestone - 01 luglio

Torno da una delle più belle trasferte mai vissute prima, un connubio perfetto tra viaggio e scoperta di nuovi luoghi e corsa in aperta natura.
Vestone, una piccola cittadina nei pressi di Brescia, si scopre accogliente, tanto caratteristica e l'esperienza vissuta si colloca tra le migliori di sempre in carriera.
Scopro una parte della Lombardia inesplorata, dove il verde delle vaste vallate ed i lunghi tornanti dei comuni limitrofi si fondono con il carattere mite e lavoratore di gente che con tanta modestia, silenziosamente, lavora con entusiasmo, anche in periodi di congiuntura economica negativi come quelli odierni.
 
Correre in salita dalle pendenze verticali richiede un allenamento specifico ed una base di preparazione in palestra od a carico naturale molto specifica (serve rafforzare tanto i lombari, glutei, quasi costantemente nel tempo) oltre che correre tanto nelle lunghe pendenze: più verticali sono e più efficace sarà l'allenamento!
La Tre Campanili di Vestone si è collocata per me in un momento di svolta nella stagione.
Serviva, dopo tanti lavori veloci, impostare un allenamento potenziante propedeutico alle lunghe distanze ed una corsa impegnativa di salita lunga è il meglio che si può trovare per iniziare un nuovo ciclo, che è ovviamente quello della Maratona.
E' una piccola anteprima dei miei piani futuri...

Purtroppo, per via di una serie di disguidi tecnici, logistici e adattativi, non sono riuscito ad andare oltre un test in pista, svolto un paio di settimane fa, di 3.000m in 8'42" insieme al mio compagno di allenamenti, il quale si è imposto nel giro finale, chiudendo in 8'38".
Poco altro c'era in giro per la Sicilia per quanto riguardava le gare in pista e questa corsa di Vestone in fondo ha significato un cambio di prospettive, non senza rimpianti.

Ma si sa, voltarsi indietro non ha molto senso e nell'atletica può anche significare perdere una gara!

Alle volte capita di imbattersi in corse così ben pubblicizzate e dalla cassa di risonanza mediatica così alta che ti aspetti chissà che tipo di accoglienza, e invece scopri tristemente che sarà una delle più brutte gare mai svolte in vita tua...

A Vestone accade invece che non manca assolutamente nulla e addirittura la cosa fondamentale che può esserci in una giornata di caldo estremo come quella passata domenica scorsa, ovvero i rifornimenti d'acqua, sono dislocati così in abbondanza che non esisterà mai il timore di patire crisi serie dovute alla costante disidratazione.
Basta sapersi pubblicizzare bene, lavorare con umiltà ed avere l'ausilio di tutto il comune (comprese le aziende limitrofe che si confondono con gli infiniti spazi verdi circostanti) ed il successo è assicurato.

Per quanto mi riguarda, l'accoglienza ed il calore dell'organizzazione, in particolare di Paolo Salvadori e dei rappresentanti dell'Atletica Gavardo tutta, è stata una bellissima sorpresa, permettendomi di visitare in questo week-end una parte della Lombardia affascinante, con il consueto piglio professionale che li contraddistingue da sempre.

Al sabato pomeriggio, con una disarmante semplicità, si sono affrontati interessantissimi argomenti che stanno a cuore di questa manifestazione, quali la preparazione di una maratona e la corsa in salita oppure come combattere il caldo, tra alimentazione, idratazione, riposo e... buon senso!
Sul tavolo del dibattito, nomi autorevoli e tra tutti la piacevole conoscenza di Daniele Menarini, Co-Direttore del Mensile Correre.

La partenza, in Piazza a Vestone, dietro un Campanile, ha visto schierati al via tanti stranieri, tra keniani e marocchini, e l'italiano di maggiore successo, Said Boudalia.
Tra le donne, grandi protagoniste come Giovanna Ricotta ed Eliana Patelli.

La corsa inizia a salire subito, ma per i primi 6K è stradale con leggera pendenza e non c'è voglia in gruppo di creare scaramucce.
Si tira tutti insieme poco prima dell'ingresso nel primo tratto molto ripido nel sentiero stretto e rimaniamo in una fila allungata.
Sono ultimo di quel gruppetto, per prudenza, visto che non conoscevo bene le insidie del percorso.
I tanti marocchini vanno via e rimango con la sola presenza di Said Boudalia che mi scandisce il ritmo, peraltro molto tranquillamente.
Io ci sto poco a non soffrire e gestisco il lungo tratto di oltre 2K di pendente salita alternando anche il passo svelto alla corsa.
Scollino proprio con Said ma sarà impressionante il vantaggio che riuscirà a prendere in poche centinaia di metri di successiva discesa.
Avendo le gambe intossicate dallo sforzo non potei reagire immediatamente, perdendo la compagnia del Campione di Vas (vicino Feltre).

Intanto altri specialisti come Regazzoni e Rambaldini mi raggiungono e staccano nei tornanti di lunga salita asfaltata ricchi di afa; Rutigliano (C.S. Esercito) è già avanti da tempo.
Si torna nuovamente in un altro sentiero impervio, ma so bene che lo sforzo massimo sarà profuso in ascesa fino al chilometro 14 e che questo era il momento per non stringere i denti.
Resto lì, nella mia posizione, prima di iniziare un alterno saliscendi di sole difficili pendenze.

Inizio a carpire attimi di Trail e torno indietro nel finale degli ultimi anni quando il mio entusiasmo, rubato al Trail, resta perso in quei boschi incantevoli.
Qui devi metterti testa sotto e gambe più in spinta che puoi, tanto pericolo di perderti non c'è, ma l'estrema fatica c'è tutta quanta.
Ripenso a quanto sia banale il tratto più impervio di Palermo, il Monte Pellegrino "Scala Vecchia", di sole basole in marmo, facili da correre al confronto con i mille sassi e scaloncini di una scalata tutta "naturale".

Ma immediatamente dopo iniziano le lunghe discese fatte di tornanti nervosi e stretti, anch'essi molto ripidi, e vengo inesorabilmente ripreso.
Le Adizero Adios 2 dimostrano di saperci fare anche con il leggero sterrato e mantengono un grip davvero alto oltre che una dote di assorbire l'umidità senza dare tanto fastidio alla calzata che mai cede.
La scarpa a fine corsa era inzuppata(!) ma questo disagio non l'ho percepito, merito della tomaia adesso più elasticizzata della versione precedente!

Scendo con il freno a mano tirato, ed in questo caso tutta l'energia cinetica bloccata va a finire nelle mie rotule.
Niente di niente ho avvertito a fine gara ma sentivo forte la pressione alle ginocchia a causa di una innaturale tendenza a frenarmi, sconoscente del percorso.
Gli altri, gli esperti, si gettavano giù in picchiata, come dei falchi, storia già tragicamente rivista nei Trail!

Non riesco ancora a credere come Said Boudalia sia risalito dal 10° al 5° posto lanciandosi solamente in discesa.
Atleta alto e longilineo, dimostra di aver un grande baricentro con questa dote di equilibrista della discesa!
Ne prenderà tanti e tutti stranieri!

Io... mi accorgo che nei tratti in rettilineo, quei pochi della seconda parte della gara, riesco a spingere più forte che in discesa e ciò non è proprio una gran bella notizia, ma si va forte sempre nel massimo della prudenza di un tracciato disegnato per tutti.

L'arrivo è ormai vicino, dò fondo alle energie restanti, di oltre 1h30' di gara la gran parte passati con una bottiglietta d'acqua in mano, stremato più che per il caldo che per la fatica.

Il resto è una grande festa, organizzata in tutto punto, per gli oltre 500 partenti: un ristoro da Grande evento - Maratona ed un servizio di massaggi sono grandi dettagli che rendono l'evento davvero al Top.
Ampia area per le premiazioni e pazienza per questo 14° posto tutto sommato non negativo per la svolta che sto per dare a questa stagione.

Bello incontrare tanti amici sparsi per l'Italia e scambiare quattro chiacchiere, passando una serena domenica di sport all'aria aperta.

Ringrazio vivamente Vestone per gli splendidi e vivi ricordi che mi hanno portato fin lassù nelle loro vette e ci rimandiamo al prossimo anno o a qualche altra incursione dalle loro parti!
(Ringrazio e contestualmente chiedo l'autorizzazione al fotografo David Pasotti per pubblicare le foto, visibili dal suo portfolio)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...