41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 17 ottobre 2014

Sarà Niagara Falls Marathon!

Palermo, ottobre 2014.

Non abbattersi mai vuol dire anche arrivare a questo punto, giocarsi le ultime settimane e sperare che i pochi ed importanti appuntamenti con la strada portino i frutti e le sensazioni sperate.
Il lungo e lento percorso di rigenerazione, costellato da tanta fatica e tanto silenzio è giunto a questo primo e voluto traguardo, ovvero portare a termine una decente preparazione per la Maratona.

Se consideriamo con quale incertezza ho affrontato questo inizio estate e da quanto poco tempo ho di nuovo il pieno controllo delle mie facoltà fisiche, non posso che essere contento di quanto fatto e di quanto ancora ci sarà da fare per tornare ai livelli di prima.
Ma oggi mi accontento di soffrire e sudare tanto e di potermi fare il segno della croce al mattino presto - ore 06:00, quando premo il cronometro sullo start...

La Maratona non si prepara così, con poco tempo a disposizione e con temperature ideali per andarsi a fare un bagno al mare(!)
Ma non sono qui a lamentarmi, piuttosto è stato audace gettare le basi per una fine dell'anno ancora più entusiasmante per potermi mettere alle spalle il ricordo dell'ultima preparazione di quell'Ultra Maratona che a causa di tante vicissitudini era franata sotto i miei piedi.
Presa al volo la decisione e maturata dentro in queste ultime settimane, nonostante i risultati in allenamento a volte poco confortanti, è stato bello veder crescere nuovamente in me lo stimolo nel correre per lungo tempo e vivere le giornate in funzione della fatica e del livello di difficoltà crescente.
Purtroppo, come sempre accade, ogni qualvolta che mi accingo a preparare una Maratona è difficile pensare ad altri svaghi; in più la cura dell'elasticità del corpo e del costante rafforzamento dei punti deboli assorbono ulteriore tempo ed energie e mai più possono essere posti in secondo piano.
Le ultime settimane sono procedute positivamente, con alti e bassi, ma su quelli ci si dovrà lavorare.
Uno su tutti è stato il costante miglioramento nella respirazione che i primi mesi era davvero pesante quanto la fatica che facevo!

Il Coach, conscio delle reali difficoltà, non ha potuto far altro che ascrivere i necessari fondamenti per portare a termine la 42K e così, terminate le gare e le conseguenti distrazioni, mi ha posto subito alla prova con la lunga salita di Monte Pellegrino eseguita nel seguente modo (per chi non è del posto indicherò la difficoltà delle pendenze):

Partenza Villa Igea su strada (pendente) - Attacco alla Scala Vecchia (molto pendente)- Intermedio Mezzarancio - Prosieguo su strada fino al Santuario (pendente) - Attacco allo Strappo Verticale e fino alle Antenne Rai (molto pendente).

Dopo un inizio sollecito ma parecchio sofferto e niente affatto veloce, quasi per magia, superato lo scoglio di metà prova e una volta sciolte le gambe, incremento con molta facilità il ritmo e il parziale fino al Santuario mi sorride.
Acquisita la giusta convinzione, attacco con decisione l'ultimo tratto ed il relativo strappetto ma forse esagero troppo e subisco il rallentamento; una volta giunto in vetta il crono resta positivo e torno giù con una prova in crescendo, 37'02" il totale.
In quei frangenti, torso nudo e occhiali da sole, una volta rilassato è normale che ti fermi a guardare dal punto più alto la tua Città...

Quella settimana sarebbe stata un trionfo semmai avessi terminato il Fartlek previsto, ma la forte umidità non ha mai abbandonato la Città, costretta ad un'extra estate anche ormai con l'autunno alle porte.
Purtroppo 3 x 3.000m in 9'47" - 10'04" - 10'10" + 2 x 2.000m in 7'11" ed a seguire un collassante... lasciamo perdere... chiudono l'allenamento con soli 17 K - recuperi di 1K inclusi.

Ed era sabato 04 ottobre, giorno del "double", svolto tra pomeriggio di quel sabato e la mattina susseguente: 25 x 400m con un cielo chiuso e la canottiera da strizzare più volte... la gioia di concluderlo nuovamente, in pista e solitario, non ai livelli di prima ma con una media di 1'12" - 13" circa.
Poche ore dopo, alle 07:00 di domenica ero già in piedi per un medio previsto da 15K che, causa il caldo e la stanchezza ho terminato a 3'28"/Km e solo 12,3K...
Mondello come scenario era azzeccato, il giro da 4,1K rasserena da ogni sforzo... fin che ce la fai!!!

Il Coach stringe la vite e finalmente viene il momento della verità: ma io ci credo nei miei sforzi e voglio andare avanti con maggiore entusiasmo, con rinnovato vigore: martedì 07 ottobre mi aspettano le 2 ORE E 30 MINUTI: era una vita che non riuscivo a farcela e finalmente i pensieri di una volta si tramutano in eccitante realtà.
Considerando che il percorso da me scelto era molto muscolare, aver mollato soltanto nel quarto d'ora finale mi ha davvero entusiasmato!

Non c'è sosta e la Maratona ormai è sempre più vicina: un allenamento mai svolto così che avrà nel suo epilogo un punto di riflessione: giovedì 09 tocca a: 20' riscaldamento + 10 x 100m salite ripide (R. discesa) + 10' Lungo + 10 x 100m salite ripide (R. discesa) + 10' Lungo + 10 x 100m salite ripide (R. discesa) + 10' Lungo + 10 x 100m salite ripide (R. discesa) + 10' in forte progressione a circa 3'20"/Km.
Un gran mal di piedi la sera mi fa capire che non è stata facile anche se il sudore ha complicato le cose: in realtà fare così tanti sprint in salita ha sforzato parecchio i piedi e sarebbe stata una beffa farsi del male proprio in questo tra gli ultimi grossi allenamenti.

Il Percorso che parte da Piazza Valdesi, procede a fianco del mare e gira
di fronte l'Hotel La Torre - A/R - misura 4,1 Km su Strada
I chilometri si susseguono e così l'entusiasmo crescente ma il super caldo incombe: come si può organizzare un allenamento di oltre 20K con 30°C facilmente raggiungibili già al mattino presto?
E' una domanda che suona beffarda, tant'è che domenica 12 provo a corere il Big Medio di 28K presto concluso a 20,5K nonostante la levataccia ed il rischio disidratazione ormai alle porte nonostante i rifornimenti continui... 3'33"/Km la media pesantemente condizionata nel finale.

Era meglio farsi un bagno al mare...

In quest'ultima settimana ho tirato il freno, il caldo si è fatto secco e ne ho sentito i "benefici", tant'è che mercoledì 15 fare 2 x 2.000m + 2 x 1.000m + 2 x 500m (R.2') è sembrata un'inezia...
6'17" - 6'21" - 3'00" - 3'09" - 1'22".8 - 1'30".0 i parziali (i dispari a
favore di leggera pendenza).

Credere in se stessi è tutto quello che importa, nonostante il poco tempo a disposizione e la preparazione incerta, sono qui, nuovamente al debutto dopo tanto tempo assente, a giocarmi un posto al traguardo e lottare fino alla fine.

NIAGARA FALLS MARATHON so già che mi accoglierà al meglio, partenza ore 10:00 del mattino di giorno 26 ottobre (ore 16:00 italiane): sarà un sogno, una delle Maratone esotiche che avrei voluto correre nella vita e spero davvero di riuscirci.
Ho di nuovo un'occasione, da ora in avanti non vorrò più sprecarne altre e penserò alla salute ed all'integrità fisica, per vivere altre intense emozioni.

mercoledì 1 ottobre 2014

Carloforte Corre - Rush Wars all'Americana!

Grazie per le foto in gara - Bianca F.
Carloforte, Where Is Carloforte?

Per l'ennesima volta, l'atletica mi ha portato a scoprire un posto incantevole, situato in Sardegna, provincia di Carbonia-Iglesias.
In realtà si tratta di una di una cittadina prevalentemente turistica situata sull'isola di San Pietro, vicino all'Isola maggiore e raggiungibile con un traghetto.
Organizzatissima e ben tenuta, offre uno dei passeggi nel Centro Storico dei Caruggi, "uno tra i più belli d'Italia".
Tipica espressione genovese, il Caruggio, denota l'astrazione sia Sarda che Ligure di questa terra che fonda le sue tradizioni marinare e splendidi scenari naturali.

Ed è così, davvero, tant'è che la scoperta dell'Isola è avvenuta gradualmente, passo dopo passo, al mattino del primo allenamento ;-)
Un primo ringraziamento lo devo al mio amico Emilio che mi ha fatto vivere un week-end emozionante che nemmeno la carta moneta può ripagare, restituendo rilassatezza muscolare e mentale e dando linfa ulteriore alle mie rinnovate motivazioni.

Tratto da Google Maps
L'allenamento del mattino prima dell'Americana è stato breve ma sufficiente a percorrere e respirare aria di salubrità, silente e lontana dai rumori cittadini.
Riuscivo persino a sentire l'odore fresco dei pini, gradevole e profumato.
Sotto i miei piedi, un asfalto perfetto e ben segnalato, senza irregolarità, e tantissima campagna.
Avvicinatomi nuovamente al Porto, si poteva scorgere la dismessa salina con un lungo percorso tanto affascinante quanto irrorato dai limpidi raggi di sole dove tante barchette attendevano il suo padrone per farsi un giro...
Una sgambata "intelligente" del pre-gara, a scorgere la caletta migliore per fare un bagno al mare e ingentilire le fibre muscolari sempre più elastiche...

Non posso far altro che consigliare un luogo così, per passarci una settimana, in delle tiepide e chete giornate di settembre...

La gara all'inverso si attendeva infuocata: presenti al via i migliori specialisti del mezzofondo dell'atletica sarda, inclusa la Star Said Boudalia, direttamente dal Veneto, un pò meno mite in questo periodo.

Dieeeeeeetro l'auto!!!
La mia prospettiva - maratona per un sol pomeriggio si distraeva dalle lunghe cavalcate e si metteva in spolvero con tutta la reattività ed energia che i miei piedi prima e le mie Adios Boost poi, potevano dare.
Inutile dire che partivo svantaggiato ma sapevo che dovevo difendermi e vedere quali sarebbero stati i progressi delle ultime settimane, ma ogni gara ed in special modo le Americane, hanno sempre delle insidie speciali da raccontare quali il percorso, il ritmo da tenere nel recupero e le sgomitate per restare avanti quanto possibile.

Il tutto rende ancor di più avvincente, frizzante e frenetica la corsa per il pubblico, tremendamente nervosa e reattiva per gli atleti partecipanti!

La formula proposta dal Direttore Tecnico Francesco F. era la classica: un paio di giri di riscaldamento degli atleti dietro una auto di piccole dimensioni e successivamente un eliminato a giro, ovviamente l'ultimo!

Il Traguardo delle volate era più avanti, l'arco verde era per il fnale!
Il pomeriggio la festa del podismo, "a gambe pai Caruggi" era già iniziata con le tante batterie dei piccoli Campioni del domani e con la gara non competitiva e la competitiva di circa 7K.
Considerato l'interesse paesaggistico e le capacità tecniche dimostrate dall'organizzazione, mi auguro sarà possibile esibirmi un domani per la gara lunga che merita quanto l'americana, con avversari di alto livello!

Ma il clou, come detto, era riservato alla gara ad eliminazione, con un parterre di circa 14 atleti.
Una volta partiti dopo le brevi presentazioni di rito, capii che l'esperienza acquisita in passato mi sarebbe immediatamente servita: un errore di valutazione dell'autista della macchina apri-pista ci stava facendo correre a ritmi frenetici come se fosse una 10K internazionale!!!

Purtroppo nulla era valsa la mia voce che esortava a rallentare drasticamente il ritmo (come si suole fare durante la fase di recupero) ed a quel punto prendo la difficoltà a mio vantaggio e mi avvio di fronte all'auto.
I concorrenti meno abituati allo sforzo prolungato si trovano immediatamente in difficoltà e le prime volate sfilano via senza troppi timori.
Strade incontaminate...dalle auto e dall'uomo!
Ero già comunque al massimo sforzo anche perchè non potevo distrarmi viste le mie scarse attitudini ad incrementare la velocità di base.

Il giro per come era concepito era fin troppo frenetico, ma ha permesso in poco tempo di meccanizzare gli intensi recuperi e sprint che effettivamente davano scampo a poche centinaia di metri, come se ci si trovasse in una pista da 400m.
Nel frattempo, fortunatamente, il recupero si era stabilizzato su ritmi più adatti a permettere il ricompattamento del gruppo e rifiatare...

Passati i giri e le eliminazioni, mi trovavo di fronte i migliori e nessuno sembrava intenzionato a mollare tant'è che la tensione e l'attenzione a stare dietro l'auto apri-pista era ormai alle stelle.
Per restare a galla avrei dovuto sgomitare o tentare qualche furbesca invasione del limite imposto dalla vedetta.
Purtroppo partire svantaggiati anche di 20 metri poteva precludere ogni speranza di restare a galla e purtroppo quando eravamo rimasti in sei, devo abbandonare la corsa dopo un'ultima, disperata volata.

Lo scenario di Gara!
Poco male, contento di aver trovato un feeling sincero con la velocità e conscio che più di così non si potesse fare, assistevo al procedere delle ultime fasi di gara che, al termine di un inseguimento durato un intero giro (circa 400m - così ha voluto l'organizzazione) ha incoronato vincitore l'atleta della Futura Cagliari - Giuseppe Mura - specialista dei 1.500m e dei 5.000m in ottimo spolvero negli ultimi due anni.

Un ragazzo che ha saputo distribuire intelligentemente la corsa risparmiando molte energie e dimostrando di essere molto sicuro di se in ogni frangente, è capace di correre in 3'58" il 1.500m e 14'25" il 5.000m.
Riuscivo a scorgere quel fisico minuto delle capacità tali da considerarlo un atleta dall'avvenire garantito.
Impossibile competere con lui attualmente, ma piacevole è stata la sensazione di aver venduta cara la pelle :-)

Settembre è ormai un periodo di bassa stagione per l'isola tant'è che dopo le premiazioni finali e le celebrazioni del podio, la cittadina di Carloforte si chiudeva nel silenzio della sera e ci si preparava per l'indomani mattino.

L'ultimo ricordo, la Caletta, seppur alle spalle di questa foto
si erga un eco-mostro :-(
Mi sarebbero aspettate 2 Ore di Fondo Lento, eseguite all'alba, alla scoperta di nuovi posti nell'Isola, attraversando impervie salite lungo una lingua di asfalto che non terminava più...
Non è stato possibile girarla per intero, evidentemente dovremo tornarci in futuro... intanto il progetto Maratona inizia a prendere forma...

Un altro tuffo in mare in una splendida "Caletta" dove tutto attorno regnava una natura "quasi" incontaminata, un mare di ricordi, portati con me, dai colori limpidi del cielo e di quell'acqua...
Ed era già tempo di tornare alla caotica Città...

(Ringrazio l'organizzazione ed in particolare Emilio e Francesco per avermi dato in un indimenticabile week-end nuovi stimoli ed entusiasmo)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...