41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 26 settembre 2014

City Trail Milano - Come Non La Conoscevate!

Il Podio, una giornata indimenticabile...
Cara Milano, 20-21-22 settembre

Giungi durante la Settimana della Moda con i soliti nuvoloni grigi e durante il pomeriggio del sabato vedi far posto ad un lucente sole.
Avrei potuto pensare di poter scampare alla pioggia, invece è stata una splendida giornata, sotto ogni aspetto e finalmente ho potuto cogliere un meritevole risultato.
Gli allenamenti bagnati dal caldo onnipresente in Sicilia non potevano essere paragonabili al clima che si è respirato a Milano, una temperatura in crescita ma tante zone d'ombra molto fresche... per me è stato così, un pò meno per i milanesi colti alla sprovvista da tale innalzo di temperature.

Meno male... l'Arena Civica Gianni Brera all'interno del Parco Sempione non poteva che offrire il suo meglio in giornate come queste, laddove in altre manifestazioni (vedi una Stramilano dove affrontai il calvario di una caduta qualche giorno prima in allenamento), se piove son dolori e disagi per tutti.

Il Via, per una corsa tutta da scoprire!
Clima disteso, facce più o meno note, un amico/avversario paradossalmente più abbronzato di me (per validi motivi!!!), l'Hero locale Dario Rognoni.
Milano che corre la adoro, provo un feeling particolare sia con i podisti dei vari gruppi sportivi, sia per il clima che si respira, podisti corretti e appassionati, organizzazione molto all'altezza delle ambizioni con le quali presentano una corsa di rilievo.

Sarà per questo che un noto brand specialista del Trail Running ha scelto Milano per promuovere la tappa delle City Trail sparse per varie Città d'Europa.
Un'idea "very smart", che mi ha incuriosito ed entusiasmato sin da subito, spinto dalla location e dai progetti-maratona che attualmente sto perseguendo.
Correre non solo su strada, laddove è risaputo che Milano offre percorsi piatti con dislivello quasi nullo, affrontando tanti cambi di direzione, repentini, e affrontando barriere architettoniche e facendo scoprire pezzi di Città che mai ci era sognato di far attraversare dai podisti.

La voce del Responsabile di Gara (immagino) Silvio, poco prima del Via annunciava che la modifica al percorso dell'ultimo momento sarebbe occorsa al divieto di attraversamento delle tribune dello Stadio di calcio di San Siro... forse per le pericolose vibrazioni che il passare dei podisti avrebbero provocato alla struttura? Chissà...

Poco male, ci attendevano 26 K di puro divertimento e così ben 1.300 potenziali City-Trail Runners sono partiti al termine del Countdown.
Dario Rognoni parte immediatamente con un ritmo sostenuto.
Capisco che non è il caso di insistere e mi defilo, osservando con una certa fatica lo svolgere della corsa.
Dopo i primi 2 K corsi in serpentina all'interno del Parco Sempione, attraversando il Castello Sforzesco con pieno stupore degli Statici Turisti visitatori, cerco di tirare il fiato conscio che un ritmo così sollecito non era opportuno vista la distanza così lunga.
In quel momento dopo un rapido sguardo dietro le spalle, non c'era nessun pericolo, mentre avanti, oltre Dario, inseguiva attaccato al Campione Milanese un runner del Brand organizzatore (e quindi specialista del Trail).
I due non si decidono ad avvicinarsi ed a peggiorare le cose si erano messe le prime anomalie da superare, ovvero delle scalinate in discesa, affrontate con buona prudenza.

Prime fasi di gara, già all'inseguimento!
Dario corre forte, stacca il suo avversario, va via e mai più lo potrò riavvistare se non a grande distanza.
Mi concentro sulla seconda posizione che è sempre a tiro, sempre ad un centinaio di metri o poco più.
Tra salitelle in mezzo ai prati e cambi di direzione a gomito stretto (dove potevi uscir fuori strada per via della forza centrifuga!) non mi do per vinto e cerco di esprimermi sul mio campo, la Strada!

Nonostante ciò, il continuo spezzar del ritmo non mi aiuta nella fase di recupero e paziento, cercando di non forzare troppo il passo.
Eravamo già al 5° chilometro e ironicamente la testa girava per quanto era vario il percorso ma l'ingresso in Fiera risolve l'inseguimento.
Riesco a salire le scale con maggiore impeto del mio diretto avversario, mi avvicino a tal punto che finalmente lo trovo distante circa 20 metri e lì rifiato.
In quel momento tremavano sotto i piedi i lastroni metallici della struttura, a qualche centinaia di metri sopra le nostre teste altri runners che si accingevano ad entrare in Fiera.

L'idea geniale di affrontare anche le scalinate della Fiera Milano
"Gran bel percorso" pensavo, ma il fiato era sempre pesante ed il caldo si faceva sentire.
Il "bello" del percorso non finiva lì; infatti ritornati alle strade principali dopo qualche minuto di corsa ci aspettava il Parco del Portello con l'ottovolante di quella montagnetta a chiocciola che tanto mi incuriosiva nel pre-gara.
Divertentissima, non avevo mai avuto la sensazione di farmi girare la testa e sentirmi "fermo sul posto" pur girando per circa 600m in continua ascesa.
Il mio avversario, alle volte a 20m, alle volte più vicino, approfitta di alcuni tratti con barriere architettoniche per provare a staccarmi e nella successiva discesa pari alla salita, vi riesce.

Ma nuovamente l'amica strada asfaltata mi fa riassorbire il distacco e torniamo alla pari dopo aver affrontato un altro ponte che ci avrebbe indirizzato verso la zona Monte Stella e giardini vari.
In quel momento, ancora molto affaticato, respiro e deglutisco con difficoltà e... rumoreggio.

All'ennesimo cambio di direzione, per giunta in mezzo al verde prato, il mio sconosciuto avversario si presenta al mio cospetto con una colorita dialettica bergasmaca.
Ero tranquillo... perchè farmi nemico?

Proprio in quel momento si presenta alla sommità del tratto semi-Trail un centinaio di metri di discesa pericolosa nel quale l'esperto runner si getta a capofitto pensando di staccarmi definitivamente.
In realtà poche centinaia di metri più avanti lo riassorbirò, ma da quel momento non sarei stato più gentile con lui.
Resto continuamente a 20m, ormai il 10° Km era stato abbondantemente superato e tiro il fiato.
Non sapevo ancora quanto potessi valere ma non ero più tranquillo come pochi chilometri prima dopo i dialoghi accesi tra le due parti.

Entrati all'ippodromo di San Siro, mi rilasso, mi godo un'altra parte di Milano mai visitata prima e osservo lo Smart Run: segnava 3'40"/Km, il ritmo stava subendo una pericolosa flessione.
Ci si perde un attimo di strada, capisco al volo la deviazione ed il Trail Runner no: capisco a quel punto che potevo tentare l'allungo e così sarà.

Osservo il GPS, segna attorno i 3'20"/Km, la gamba è fluida e rilassata, il mio avversario diretto prende un bel buco di strada.
Cerco di infiammare il ritmo, entro allo Stadio di San Siro con tanta grinta in corpo, il sole mi bacia in fronte.
Un ampio giro sul perimetro dello Stadio calcistico e torna indietro, del mio avversario nessuna traccia.

In posa all'arrivo!
In quel momento penso che avrei dovuto correre circa 10K in solitaria e provo ad esaltarmi, pensando che la strada non fosse molta.
In effetti, dall'ingresso di San Siro in avanti, questo City Trail si era convertito a gara su strada per giunta piatta, salvo qualche altra deviazione a tema.

Finalmente trovo delle sensazioni positive, i chilometri scorrono sul velluto ed in poco tempo si fanno i 20K, successivamente la progressione lungo i profondi viali milanesi mi portano a 23K, ma il GPS ne segna quasi 24... c'è qualcosa che non quadra...

Il Corso Sempione è facile da riconoscere e capisco che l'omonimo Parco è sempre più vicino.
La beffa è che il percorso ti porta a sfiorarlo mentre ti allontani... nuovamente!

Entro in leggera difficoltà, il ritmo si appesantisce e correre in marciapiedi affollati di gente che passeggia tranquillamente la domenica non aiuta a tenere alta la concentrazione.

I chilometri scorrono pericolosamente verso l'alto e ricordo solo in quel momento che dovevamo ancora passare da un punto... Piazza Gae Aulenti, la zona moderna della Città, con il Palazzo Unicredit.
I Grafici di MiCoach, con lo Smart Run Watch!
Ero stanco e soprattutto spaesato, ormai non si capiva più quanto mancasse al termine della prova e la salita della scalinata e la successiva discesa in Via Melchiorre Gioia mi spezzano le gambe ed il ritmo.

La prendo con filosofia: NON è il momento di mollare, tutto solo alla ricerca di un buon risultato, insisto e prego che manchino solo 2 Km all'arrivo, già fin troppi per le indicazioni della vigilia.

Manca poco e finalmente respiro nuovamente aria di Parco: visualizzo da lontano il Parco Sempione e provo a cambiar passo ma è inutile: sono stanco ed ho rallentato l'andatura ma il pubblico tiepidamente assiepato nelle strade mi incita.

Pochi attimi di panico, giunti a destinazione, nemmeno l'apripista in bicicletta conosceva l'area di ingresso all'Arena Civica e vado nel pallone.
Mi fermo, inveisco, vedo di fronte a me dei partecipanti in contro-senso e temo di aver sbagliato strada.
Sono nero di rabbia ma è tutto regolare... anche se mancava proprio lì uno steward ad indicare il percorso!

Sono attimi ma grazie al mio apripista individuiamo la strada corretta e l'ingresso in Arena mi apre il cuore: Secondo Posto, sofferto e penso meritato, in 1h 42' 45".

Sono un'esplosione di energia, il tifo milanese mi accoglie con generosità, faccio altrettanto, mi complimento subito con Dario vincitore con una prova straordinaria e celebriamo il podio.

Grazie Milano!
Alla fine, lo Smart Run Watch misurerà 29,7 K a 3'27"/Km appesantito dai rallentamenti nel chilometro finale ma sentivo parlare di altre misure, attorno i 28,5 K presi con altri orologi GPS: la prossima volta fate in modo che sia 26 K, così eviteremo confusioni, please?
Lo so... ci avete voluto allungare il divertimento a nostra insaputa ;-)

Tanto sudore per qualcosa... non quello del giorno della gara ma quello faticosamente intascato giorno dopo giorno...
Le immagini del podio mi liberano, adesso ho maggiori motivazioni, manca circa un mese alla Maratona ma adesso ho tanta voglia di allenarmi, provare ancora a dare il meglio di me.

Ancora un giorno a Milano, per goderla, per darle un "arrivederci presto" ;-)

(Ringrazio in par condicio Podisti.net e Andòcorri per il servizio che offrono al mondo podistico ;-)
(Un ringraziamento particolare ad atleticaweek :-)

giovedì 18 settembre 2014

Investi Su Te Stesso!


110% di Impegno, 5.000 calorie bruciate, 7 litri di sudore :-)
Palermo, settembre 2014

Rientrare alla routine giornaliera di allenamenti durante il periodo estivo non è stata una felice coincidenza...
In realtà mi tengo stretto ogni positiva sensazione ma la lotta contro il caldo giornaliero che (ahimè) a settembre si protrae sempre nella mia terra, mi vede spesso sconfitto.
Ammetto che in tanti mi invidierebbero in questo momento ma la questione sta nel come si compie l'attività sportiva e fare agonismo comporta le sue infauste conseguenze...

Nonostante metta impegno e sacrificio, dicendo anche "no" ad allettanti giornate da passare al mare, provo in tutte le maniere e negli orari più clementi di portare a termine i lunghi allenamenti che mi aspettano perchè ancora oggi adoro mettermi alla prova... non sempre riuscendoci!
Ogni anno agonistico racconta la stessa storia, associando la fine della stagione balneare di Mondello, un rapido sollievo dalle alte temperature e un rapido incremento delle energie fisiche e... spirituali!
Ho lottato tanto nel cercare di tornare ai giusti livelli che mi appartengono ma è una lotta impari e lo sapevo già!

Dopo la prova positiva di Napola, trascinato da molte emozioni, mi sono tuffato nell'unica occasione che la Pista avrebbe potuto propormi: un 1.500m a Palermo tre giorni dopo la 10K.Si trattava del Meeting di Settembre, presso il Campo di Atletica del CUS Palermo.

Trascinato dall'entusiamo e dalla frizzante idea di rimettermi le Rosse Chiodate Adidas Cadence, ho vissuto inspiegabili giorni di avvicinamento alla così breve gara nel pieno di quei chilometri caratterizzati da afa e umidità.
Gli attimi precedenti il Via della Gara mi vedevano tesissimo e quasi spaventato dall'idea di correre una gara così veloce dopo anni di inattività... il solito giudice di gara locale spargeva benzina sul fuoco con iterati "warning" e minacciate squalifiche senza alcun senso...
Al via mi rendo conto che eravamo in tanti, forse troppi ed al 500m capisco il perchè...
Senza avvertire a che ritmo si stesse andando, cado nell'errore di accodarmi al folto gruppo e non ho il coraggio di avanzare da quella posizione, tanto comoda ma sempre più lontana dalla testa.
Appena visto il passaggio al 1.000m in un poco interessante 2'49", capisco che avrei dovuto reagire operando diversi sorpassi ma metto più testa che gambe, quelle erano fin troppo confuse da quanto stesse accadendo e, con infelice regolarità la corsa termina in un 4'15" standard che è da vedersi come un bicchiere mezzo pieno viste le sensazioni volte al poter fare molto di più...

Volevo un turbinìo di emozioni, volevo mettere un punto a quanto fatto fino a quel momento in allenamento e l'ho ottenuto... la costante di quest'anno è stata la discontinuità nel dimostare un potenziale che c'è e che va cercato... ma la bella esperienza in pista si apre e si chiuderà quella giornata stessa.
Avevo deciso che posso correre una Maratona!

In realtà chi ha saputo donarmi gioie ed emozioni è stato Emanuele davanti a tutti in un Test/Gara imbastito qualche giorno dopo per i Runners del gruppo che seguo.
Hanno avuto un'agevolazione: ho dettato loro il ritmo, abbastanza serrato ma Emanuele al suono della campana, cambia passo e stampa un bellissimo 5'01" nel 1.500m corso da chi come lui poco tempo fa non era in grado di tenere quasi un 3'40" nei 1.000m è una grandissima soddisfazione, specie con il cambio di ritmo operato nei 200m finali.
Felipe non ha potuto replicare a tale allungo ma ha chiuso con un ottimo 5'04"; altri miglioramenti visibili da parte di tutti e una caparbietà mentale impeccabile come ho sempre professato.

Allungando con allenamenti e chilometri, non tutto è filato per il verso giusto ma piace sempre raccontare gli allenamenti riguardanti una preparazione in fondo, diversa da molte altre.
Stavolta mi sento più rookie che mai e avverto una minore propensione a correre per lunga lena, almeno finchè non si placherà il caldo.

Sabato 6, il compitino non era affatto facile: scelta la meta più difficile in assoluto per correre le salite, mi attendevano 8 x 200m irti - R.3' e successivamente un 2.000m da correre su percorso adiacente allo Stadio, in Villetta e in saliscendi su leggero sterrato.
Non sentirsi in giornata è una notizia negativa, sentire i piedi assenti nei momenti cruciali ancora di più... un 2.000m anonimo a 3'20" complice una settimana dove ci ho dato dentro.

Domenica 7, l'indomani, mi aspettava un bel lungo da fare, da 1h45' ma il clima non promette affatto bene.
Conscio di ciò, attuo la strategia psicologica di acquistare il "biglietto di sola andata" da casa fino al Faro di Capo Gallo, a Mondello, attraverso i soliti percorsi muscolari fatti di sabbia rossa e sibili canori di volatili che sarebbero culminati in mezzo alla calca di gente e auto rumorose mai sazie di mare e sabbia sui piedi...
Be Unstoppable!
Il giochino mentale ha sicuramente la sua funzione, ma al calar della giornata, sul viale del ritorno, anche per stavolta la natura ha da prevalere sulla mia determinazione e l'allenamento giunge al termine molti minuti prima...

Mai domo ma intimorito da tali KO tecnici, mi accingo a compiere mercoledì 10 (come giustamente ha chiesto il Coach) un percorso molto muscolare di Fartlek dove in un giro si compiono ben Tre Salite di difficile pendenza: nel solito quieto piazzale ribattezzato "Dallas" non si poteva scegliere giornata peggiore, dove l'aria era afosa e dei nuvoloni neri rimbrottavano con forza dall'alto.
Parto con tutta la cautela di questo Mondo, laddove un giro completo si terminava in meno di quattro minuti, temino i primi 2 x 3 Giri senza esagerare.
In realtà l'impegno sembra triplicare con tale afa e poche gocce di pioggia non fanno altro che rendere ancor più disagevole il cammino...
L'allenamento prosegue e termina con altri 2 x 2 Giri senza aver più nulla da dire, mentre gli ultimi 2 x 1 Giro aspettavano ancora di essere chiamati...
Una doccia purificatrice (ma sempre dall'alto di quei nuvoloni) accompagnavano i miei seri pensieri verso lo Stadio e rinfrescavano decisamente le idee...
Da quel giorno, ancora una volta, non avremmo visto più piogge da queste parti.

Non c'è tempo per allarmarsi e spero in un allenamento migliore, stavolta dopo un giorno di ripresa corsa molto lentamente, al venerdì 12 con 3 x 3.260m in Villetta (4 giri da 815m) (R.3').
Riflettendoci non è molta roba, in fondo sono solamente 12 giri e meno di 10K ma come al solito non si abbassa di un sol grado la temperatura rasente i 30°C.
La sequenza è discreta e porto a casa (ripeto) un allenamento ordinario come se fosse un qualcosa di importante svolto: 11'10" - 11'08" - 11'26".
Il giorno susseguente pagherò tale sforzo e ci sarà poco tempo per riprendermi e riflettere se non con una lunga dormita.

Domenica 14 poteva essere un gran giorno: sentire una leggera brezza mattutina mi dona coraggio e concentrazione: volevo aggredire le 2 Ore di Lungo (31K, poco più o poco meno).
La sensazione di freschezza nell'aria, correndo nelle zone riparate del Parco della Favorita, è deliziosa come la leggerezza che per molto tempo avverto nelle gambe.
Corro in ottima compagnia per tutta la prima ora, successivamente le difficoltà sono crescenti ma non impossibili da gestire: la voglia di finire un buon fondo di endurance prevale sulla sete e sulle scarpe bagnate, come se fossi stato a mollo in acqua ma stavolta tutto sembra essere più leggero: è il calar della sera e finalmente si compiono le Due Ore.
Una tappa importante nel mio cammino, un altro segnale di speranza che posso tornare ad essere un bravo atleta.

La prossima gara sarà un Test importante: saranno i 25 Km in gara alla Salomon City Trail di Milano che si annuncia essere molto muscolare e ricca di saliscendi cittadini.
Ritorno presso la capitale lombarda carico e motivato, investendo su me stesso, per tornare a sognare e ravvivare tanti sforzi con nuove emozioni.

L'ultimo allenamento compiuto, il 16 settembre, mi vede spettatore giro dopo giro delle tante azioni sportive di atleti, amici dalle mille discipline, laddove anche se dalle pedane, sembrano fondersi ai tuoi gesti di corsa, o veder sfrecciare uomini veloci o rapidi saltatori ad ostacoli... tutto questo è il Fartlek in Pista, 10 x (500m Forte + 500m Piano)... era un pallido sole, rapidamente passa all'imbrunire, giro dopo giro.
Il Coach sembrava più soddisfatto di me...
Crossing Fingers!

martedì 2 settembre 2014

Napola è sempre il Top!

A Napola per dare il 110%... di me!
Napola (TP), 31 agosto 2014

Sin dagli ultimi chilometri percorsi in autostrada, quando ti avvicini a questo sobborgo vicino Trapani, se non hai mai assistito allo spettacolo che offre l'atletica è difficile credere che si possa inscenare un simile evento; a pochi chilometri vedi soltanto poche case, limitati centri urbanizzati e tanti, tanti campi di colture, tutto caratterizzato dal tipico color Ocra che richiama le terre più lontane e quasi dimenticate.

Non puoi crederci finchè non giungi sul posto ed intravvedi la lunga lingua di asfalto rovente che attende 1.000 podisti siciliani al via, prima della tanto attesa gara internazionale.
"This is Napola", creata da un gruppo di podisti corregionali così affiatato che ha saputo affermare con sudore e spirito di iniziativa una manifestazione nata diciotto anni fa ed ormai da molto tempo sono sempre lì presente in quelle strade dove ti ricordi soprattutto cosa significa soffrire nell'ultimo, estenuante rettilineo in leggera salita che non finisce mai, come fosse una lunga e sofferta Volata, per tutti!

A fine agosto in Sicilia il caldo è davvero insopportabile, la partenza delle prime due batterie amatoriali è costretta da orari difficili da gestire a da un foltissimo numero di atleti al via che non vogliono mancare per nessun motivo.
La Gigantografia, lassù, nel ricordo dell'amico podista di Napola Peppe Oddo
recentemente scomparso
E' una gara che non conosce flessione di pubblico, assiepato in massa in zona arrivo nel lungo stradone di passaggio per Napola, ed un clima torrido caratteristico di ogni edizione, tant'è che il perfezionismo degli organizzatori ha introdotto da qualche anno utilissimi ausilii come le docce nebulizzatrici che possono tanto aiutare i tanti podisti in difficoltà che in un pomeriggio invadono di mille colori quelle strade.

Per la nostra Gara Internazionale, prevista per le ore 19:00 circa, c'è un leggero sollievo da un sole ormai tramontante e forse per questo più affascinante, ma quelle strade roventi non consigliano partenze avventate.
Nelle ultime edizioni tanti protagonisti delle strade Internazionali hanno calcato il palcoscenico offerto dalla Volata Napola - Mokarta, tra cui i grandissimi Stefano Baldini e Daniele Meucci che, con la presenza del Mito Gelindo Bordin come ospite hanno completato il Tris storico di ori Europei nella Maratona senza contare i vari successi Mondiali e Olimpici.

Senza tralasciare i tantissimi africani che hanno arricchito le varie edizioni della manifestazione, mi piace ricordare le grandi glorie siciliane presenti in gara come il mitico Francesco Ingargiola (l'idolo locale, di Mazzara del Vallo) oppure Massimo Vincenzo Modica, oltre che tutti i miei amici/avversari... solo i migliori hanno calpestato queste strade ormai entrate nel Mito.

Alla Partenza, tanti Big italiani e stranieri!
Presenza sempre gradita e di inestimabile valore quest'anno, quella di Totò Antibo che ha regalato un sapore di Antiche e preziose Vittorie in più alla corsa, presente nel parterre degli invitati.

E' per questi motivi che non posso che ritenermi onorato di aver partecipato anche a questa edizione 2014 della celebre Volata conscio che con saggezza avrei potuto correre una gara positiva cercando di far crescere la mia attuale condizione, dopo la difficile prova di Campo Tures nel fresco altoatesino.

La start list era davvero agguerrita e c'è stata anche qualche defezione dell'ultimo minuto ma avrei avuto l'imbarazzo della scelta per cercare un compagno di avventura in gara.

Con la folta pattuglia keniana presente mi sarei aspettato una gara all'attacco sin dal via, se non che poco prima della partenza fosse stato fissato un premio aggiuntivo per il vincitore della gara e per chi avesse ritoccato il record del percorso: quando senti queste notizie è automatico che gli africani partiranno come schegge.

Prime fasi di gara e caratteristico lo sfondo di posti forse troppo abbandonati
Dopo le presentazioni di rito da parte del veterano Michele Marescalchi, siamo tutti pronti sulla linea di partenza... da lontano si intravvede la lunga discesa nei circa 1.800m del percorso ed un sole ancora caldo, calante come una palla infuocata da raggiungere.

Pronti - Via ed il gruppo parte molto sollecito...inutile dire che non mi interessava inserirmi in un'andatura - suicida che avrebbe portato a inutili sofferenze, così resto attaccato alla coda del gruppone che in circa 1 Km va per allontanarsi: è il primo mini-giro e dalla salita capisco che tutti stanno spingendo con veemenza.
Inizia, quindi, il primo dei 5 giri più grandi e cerco di regolarizzare il passo: trovo in Vincenzo Scuro ed Enzo Copia dei validi compagni di via, resto attendista, controllo la mia condizione.
Presto si giunge al termine della strada, in forte discesa e ci si lancia verso il lungo rettilineo in salita che non perdona.
I piedi rispondono bene, le posizioni iniziano a delinearsi, misto nel folto gruppetto di pelle scura, per giunta all'attacco, riesco a notare il chiarore della pelle del naturalizzato belga El Hachimi, atleta molto muscolare e per molti anni residente in Italia, con tanto di prestigiose vittorie al suo attivo nelle varie corse su strada nazionali. Oggi, un pò più longevo d'età, si destreggia con successo in campo internazionale per il suo paese di adozione correndo ad altissimi livelli in nazionale dai 10.000m alla Maratona (reduce dagli europei di Zurigo con gara anche lì da assoluto protagonista).

Con Scuro e Copia e le tipiche pose degli spettatori in Sicilia sullo sfondo!
Gli altri atleti italiani si staccano progressivamente ma non stanno andando piano: sono là davanti che spingono fortissimo!

La prudenza mi invita a non forzare ulteriormente e conservare bene le forze muscolari che attualmente posseggo e resto insieme a Scuro: Copia si staccherà mentre pochi metri più avanti il tunisino Khelifi e successivamente un altro Keniano si avvicineranno ai nostri radar.

Non posso che ringraziare il folto pubblico presente che mi ha accolto a queste strade con enorme affetto ed in particolare una tanto brava "fotografa" ed i runners del Gruppo che seguo negli allenamenti che non hanno risparmiato le ugole per spingermi nella sempre più insidiosa salita.

La palla di sole diventava sempre più arancione dietro i miei occhiali da sole ed i chilometri si susseguivano: 16'18" ai 5K segnati per strada non era affatto male e quegli avversari a vista potevano essere ripresi.
Decisamente il più attivo è stato Vincenzo Scuro al quale ho potuto dare sporadicamente una mano tant'è che al quarto giro, al termine della lunga salita culminata al giro di boa mi stacco.
Never Give Up!

Temo una crisi irreversibile ed invece supero con slancio la difficoltà (ed è questa la buona notizia!) tant'è che gli avversari restano sempre vicini, là a pochi metri; soltanto Khelifi mette il turbo negli ultimi due giri e ci lascia a parecchie decine di secondi dopo che era stato a tiro per davvero tanto tempo.
Corro con regolarità e non arrivo a livelli di sofferenza estremi tanto che mi impegno a raggiungere gli avversari con pazienza e intelligenza ma quei solo tre mesi di lavoro sulle gambe mi limitano nella rimonta.

Giunge sera, i primi sono arrivati e quel rettilineo finale mi aspetta, già da un anno intero: gli avversari sono vicini ma tenaci, il traguardo lo agguanto e lo faccio mio, stavolta la Volata Napola Mokarta la chiudo ed il crono mi rende molto contento: 33'40", con un tempo molto vicino al 2012, periodo in cui iniziarono tanti problemi muscolari; il massimo sarebbe stato un tempo di 20" inferiore ma è motivo in più per allenarmi con entusiasmo!

Sono contento, un anno fa ero presente alla corsa ma come sconsolato spettatore, oggi tutto procede bene: le strade di Napola sono sempre magiche, mi hanno aiutato nei finali di stagione e spero lo sia anche stavolta.
I Tempi ed i grafici nel dettaglio, del MiCoach Smart Run Watch!
Osservando le classifiche del 2013 e di quest'anno 2014 è facile notare come siano andati tutti quanti molto più forte e non posso che fare tra tutti i complimenti ad un Vincenzo Agnello in grande condizione atletica, nella speranza di vedergli agguantare un crono rilevante, prossimamente in una mezza maratona.
Da parte mia sono contento, è la prima gara ben gestita che segue positivamente ad una settimana di adattamento al caldo e caratterizzata da un discreto allenamento in pista svolto al martedì prima di questa Gara di Napola.

Ma non ci si può fermare qui, voglio con tutte le mie forze ritornare ai miei livelli e ci sarà tanto ancora da lavorare, ma quella lunga striscia asfaltata in salita di Napola insegna che il traguardo è lì, basta soltanto raggiungerlo ;-)

(Un bacio alla fotografa, per gli attimi in movimento ;-)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...