41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

lunedì 31 dicembre 2012

Un Anno non è mai abbastanza...

Mi auguro di vivere nuove esperienze con nuovi avversari...
31 dicembre 2012.

Si è chiuso un anno che segna un solco importante nella mia vita, atleticamente parlando e non solo.
Negli ultimi mesi sono accaduti diversi eventi che inevitabilmente porteranno già da gennaio 2013 grosse ed importanti novità che non mi sarei aspettato dodici mesi or sono...

Alla Ricerca di un equilibrio.
La salute, innanzitutto.
Il mio stop tutto sommato è stata una forzatura dettata da esigenze ben chiare: guarire del tutto (o almeno provarci) per tornare più forte che mai.
Non sopporto più da tempo l'idea di correre con un dolore costante che, anche se sopportabile, limita decisamente la massimizzazione delle mie reali capacità.
Le ultime settimane si sono incentrate su un costante lavoro di forza generale che migliorasse la struttura nei punti più deboli e l'aiuto di Giuseppe D'Ambra è stato sicuramente una gran fortuna con la sua competenza e serietà.
Ho avuto tanto da imparare da lui ed il futuro da corridore avrà precise regole da rispettare d'ora in avanti.

Nuove Regole.
Non posso più pretendere di poter competere tutto l'anno senza escludere i rischi di una attività continua e logorante quanto la corsa.
I più forti mezzofondisti e fondisti mondiali programmano durante l'anno uno-due mesi di riposo forzato dalla corsa in modo tale da rigenerare le fibre...prima che sia troppo tardi.
Ci sto mettendo tempo e rinunce per far passare la periostite al peroneo destro e non vorrei più che si ripeta in futuro, sperando che l'ausilio del plantare ortopedico per la corsa mi doni maggiore equilibrio.
Continuare con appuntamenti settimanali di potenziamento leggero e/o di tecnica di corsa possono aiutare ad alleggerire il carico di chilometri.
Il periodo migliore sarà fine maratona di autunno, quando i giochi sarebbero fatti: da sempre rendo male nei Cross e quindi se devo rinunciare a qualcosa... beh che siano le gare sui prati!
Sarà semplice riprogrammare la stagione una volta guariti, ormai il Coach Siragusa mi conosce da ben DIECI Anni (2003-2012)!

Il 2012 ha regalato colori spiccati grazie ad
Adidas Running
Il Coach che "non" sono.
Sono ancora un atleta motivato ed in cerca di riscatto, ho tante belle idee in cantiere spero attuabili per il 2013, ma non mi voglio sbilanciare; resta il fatto che in tanti corridori, grazie all'equilibrio che il mio amico Mariano ha creato all'interno del suo gruppo, si divertono e stanno migliorando i loro personali.
Io mi limito ad infondere motivazioni, mentalità ed un pizzico di coraggio, loro a seguire il programma che gli somministro ogni settimana, sapendo che i loro obiettivi ormai mi appartengono.
Bastano poche parole e pochi sguardi quando terminano un lavoro per capire come stanno, come è andata: è un forte segnale di intesa e li ringrazio tutti uno ad uno, a questo punto, per avermi dato tanta fiducia.
Ed è passato solo un anno, questo, il 2012 :-)

Viola... come l'invidia...
Non è corretto su questo "salotto" raccontare le motivazioni che hanno portato a questa tristissima decisione, ma, almeno per il 2013, il Violettaclub abbandona il progetto della Squadra Assoluti.
Sono stati gli ultimi due mesi dell'anno parecchio travagliati e lo sconforto in me e nei miei compagni di squadra è palese.
Si spegne un sogno, quello di diventare Campioni d'Italia su Strada già sfiorato quest'anno con il Secondo Posto finale, il risultato più importante ottenuto dalla piccola Società di Lamezia Terme.
D'accordo con il D.S. questo splendido gruppo d'amici dovrà cambiare casacca e temo che per i primi tempi sarà dura accettare le cause che hanno portato a questo drammatico smembramento.
Nonostante la nostra ferma unione (che continuerà oltre), non siamo riusciti a far transitare tutto il gruppo altrove e con me mi seguiranno solamente Salvatore Arena e Danilo Ruggiero.
Per tutti gli altri miei amici e fieri avversari la porta resta sempre aperta!
Francesco Duca e Fabio Bernardi seguiranno la strada Veneta...
Si va avanti, ma con le ferite nel cuore...

Inizia la nuova avventura con la maglia dell'Atletica Recanati!
Grazie per questi splendidi OTTO ANNI di atletica al Violettaclub!

Adizero-Supernova-Adistar-Response...
Adidas Running ed Adidas Eyewear resteranno con enorme fierezza miei sponsor tecnici per il 2013.
In questi ultimi Cinque splendidi anni ho cercato di far conoscere un marchio Leader nel Mondo dello Sport e soprattutto Running Specialist.
Chi ha seguito i miei consigli si è trovato benissimo; l'obiettivo delle mie recensioni è stato sempre quello di renderle aperte ai miei lettori e confrontarci con le diverse esperienze ai fini dello sviluppo del prodotto.
La mia attività di Testimonial parte da molto lontano nel Web, oggi dominato dai Social Network.
Con un poco di sana ironia e di tanta saggezza si può anche parlare di argomenti seri pure lì.
Correre forte e divertirsi è possibile, ancor di più da quando il running è diventato sempre più attento ai dettagli, tecnologico e colorato.
Adidas è "all running", c'è un entusiasmante 2013 che ci aspetta!

Anno Olimpico, vissuto con un Vero Amico...
Calamitatore di masse... ma quando mai!
Molti anni fa quando ero più "ragazzino" mi chiedevo perchè non riuscissi ad essere più "popolare" di chi, seppur in modo mirato e con strategie quasi da "marketing", ci riusciva con enorme facilità ad essere affabile.
Sapeva "vendere" se stesso, il suo prodotto... magari non risultava poi essere tutta questa meraviglia o l'esatto contrario, ma il successo con la gente era garantito...
Che posso farci... ho avuto sempre profilo basso, sono stato molto schivo, indipendente, ben organizzato al punto da non "perdere" troppo tempo in chiacchere allo Stadio: c'era sempre un duro lavoro che mi aspettava!
Ed ancora oggi sono così, quando mi reco nella deserta spiaggia di Mondello ai primi di dicembre a correre un pò in acqua ed ascoltare i segnali del mio corpo... solo soletto...

Oggi, con il passare del tempo e della gente, non saprei perchè ma le cose sono cambiate, tante persone, tanti runners si sono avvicinati a me ed io a loro... senza volerlo... senza andarli a cercare... senza alcuna operazione di "marketing"...
Queste sono le relazioni più durature, che mai partono per artefatte e che hanno solide radici, stabili.
L'esperienza, quella triste, mi ha insegnato che andare a cercare forzature nei rapporti umani in genere portano al loro inevitabile collasso.
Qualcosa, in meglio, cambiata in questi ultimi mesi dell'anno e le radici si sono rese senz'altro più solide che mai...

Cosa posso fare ancora per il Running?
Tanto... credo...
Sono partito senza talento tranne che per la mia testa, mai arrendevole, che negli anni mi ha fatto pian piano avanzare ai risultati raggiunti.
Peccato per gli ultimi stop ma la mia progressione negli anni è stata evidente, soprattutto nelle disinvoltura nelle prove veloci che da giovane erano la mia croce.
I miei primi anni, da poco meno che ventenne, erano silenti, ligi al dovere, da appassionato anche fin troppo della corsa e nel tempo ho saputo cambiare la mentalità al divertimento ed alla cura dei rapporti sociali.
In background c'è sempre il mio lato agonistico e se c'è da dare il massimo resto sempre pronto.

E' una mentalità che mi appartiene e credo mai mi mollerà, grazie allo sport modulata nel modo migliore anche nei rapporti umani.
Vorrei poter continuare ad infonderla nei pochi giovani che corrono tanto forte allo Stadio e che vorrebbero affacciarsi alla Maratona, magari prepararne una insieme.
Mi sono divertito in quest'anno come non mai ad essere un buon "Personal Trainer", ma ancor più "Mental Trainer": se sai correre con motivazioni e sei spronato nella maniera giusta sai sorprenderti e fare risultati inaspettati.

Basta poco per essere apprezzati da chi crede in Te, basta dargli importanza e renderli partecipi dei tuoi progetti... basta soprattutto un buon Computer.
Oggi tutto gira in Digitale e purtroppo in tanti giovani promettenti non sanno costruirsi la loro immagine perchè non sanno comunicare o peggio non sanno usare il Computer.
Il che è grave perchè tutto ciò è enormemente gratificante e posso testimoniare apertamente che grazie alla mia immagine sportiva costruita negli anni sono riuscito a farmi conoscere... così come sono adesso, me stesso.
Purtroppo, ad oggi, Informatica e Running non vanno di pari passo e chi possiede entrambe le doti ha decisamente una marcia in più...

Monte Pellegrino saprà rilanciarmi per il 2013?
I veri valori, quelli che non ti abbandonano mai.I rapporti saldi di Amicizia e la Famiglia non hanno mai eguali e non esisterei se non ci fosse un tale sereno equilibrio.
Come spesso affermato, i miei rapporti in genere restano saldi e duraturi e se c'è intesa non è nemmeno troppo difficile gestirli.
Il Coach Aldo è un esempio insieme al Vice Giuseppe, due uomini appassionati all'atletica ed al mondo delle corse.
Felicissimo di proseguire un rapporto di collaborazione stretto e stabile, nonostante le difficoltà che negli anni si sono potute susseguire.
Grazie al running ho trovato persone amiche, che ti sono state vicine nei momenti di maggiore sconforto e per le quali sono grato per sempre.

Peccato non aver visto l'America quest'anno, ma caro Manager, sarà la mia volontà ferma per il 2013 tornare e provare a conquistarla, magari con il nostro amico Francesco tornato alle corse negli ultimi mesi dell'anno :-)

Il gruppo di Mariano, è stata un'autentica scoperta, nata quasi dal nulla e culminata nella bella serata passata insieme in questi giorni di fine anno.
Il gruppo è giunto a circa una decina di unità, per accedervi servono motivazioni ed una dote fondamentale: il rispetto del prossimo ;-)

Nonostante tutto... è stato uno splendido 2012 pieno di vita e piacevoli novità, ne vale la pena proseguire oltre :-)
Ed un ricordo... a Rosario Daidone che resterà nei cuori di chi l'ha conosciuto, vissuto e apprezzato come atleta e come uomo, indelebile e sempre presente...

Buon 2013 a tutti e per chi non ci ha ancora provato... iniziate a correre almeno una volta e poi mi saprete raccontare!
(Come da tradizione, piccoli artwork di fine anno, ringraziando tutti i fotografi, in particolare - Salvo Torregrossa - Catania, Maurizio Crispi e Toti Clemente - Palermo, Salvatore Auddino - Calabria che mi hanno concesso di illustrare anche quest'anno le mie gare)

domenica 2 dicembre 2012

Adidas Adizero Feather 2 - Il Massimo della Performance

Adidas ha scelto di unire l'eleganza e l'immancabile tecnicità
Adidas mi ha messo a disposizione all'utilizzo ed alla prova in gare ed allenamenti questo straordinario modello ricco di spunti tecnici ed innovazione: le nuove Adizero Feather 2, scarpa utilizzata dallo straordinario Geoffrey Mutai, vincitore delle maggiori maratone internazionali (Boston, New York, Berlino) a suon di Record.

Abituato ormai alle "convezionali" Racing Shoes - Categoria A1 - Superleggere, le Adizero Adios 2, decisamente più morbide, calzanti e protettive (quindi meno "estreme") rispetto alla precedente versione, potevo essere restio a calzare un nuovo modello, dato che ormai da cinque anni le Adios mi fanno compagnia fissa in gara (di importante competizione).

Ma come accadde lo scorso anno, con le fantastiche Adizero F50.1 Runner (le nero-verdi), per me, Best Debut del 2011, ecco l'enorme sorpresa positiva che le Feather 2 mi han dato, soprattutto, dopo gli allenamenti e le gare svolte, in pista ed in salita estrema.

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE.

La Adizero Feather 2 è una scarpa estrema, ma affascinante.
Il design dell'intersuola è eccellente e, come ormai è diventata abitudine, una volta calzata la scarpa, il piede si trova immediatamente a suo agio, senza bisogno di tenerla calzata fin troppo tempo per adattarcisi.

Parte mediale - La cavità non compromette la stabilità
La struttura è minimale, ma siamo lontanissimi a quegli ormai esempi diffusi dai vari brand di scarpe Minimal - Categoria A0 - che riproducono artificiosamente la moda diffusa negli USA di correre a piedi nudi.
C'è una struttura di intersuola - suola integrate ed un elemento di reattività costituito da un piatto plastico a tutta lunghezza stabile e reattivo.
E funziona bene.
A mio parere, comunque, la parte determinante di tale comfort deriva dalla conformazione dell'intersuola nella parte mediale, che alloggia con delicatezza il piede e ne coadiuva la spinta, senza costringere troppo lo stesso (cosa che accade invece nelle scarpe fin troppo strette di pianta).

Adidas per filosofia non potrebbe mai immettere sul mercato scarpe da Running che a tutti gli effetti non lo sono e, siccome la filosofia AdiZero è "massimo impegno, massima resa con minor peso", l'aver presentato questo ulteriore modello come scelta per un corridore di scarpa da gara è un altro piccolo grande miracolo di Ingegneria Biomeccanica.

Tomaia minimale, colori brillanti
TOMAIA.

Adidas stupisce sempre di più con il suo modello di punta, esteticamente parlando.
La tomaia, realizzata con un Blue Mesh dominante e acceso, ultra leggera, rende la calzata estremamente "soft" e denominato "Sprint Web".
Materiali sempre più innovativi e resistenti che rendono elegante la calzatura.
Il Design delle Tre Strisce poste in orizzontale pone la scarpa da gara verso il lato "Fashion" e modaiolo della corsa, ma come detto racchiude anch'essa tanti anni di studi sugli appoggi.

INTERSUOLA/SUOLA.

La scarpa nasce decisamente per correre su asfalto o su terreni lisci.
Correre nello sterrato o su terreni sconnessi e irregolari comprometterebbe la sua stabilità.
La soluzione proposta è la suola - intersuola con alcuni inserti di gomma "Adiwear" resistentissima nei punti di maggiore usura.
Il punto di maggiore rischio quando acquisti scarpe di questo tipo te lo dà il fattore Grip: testata su lastroni di pietra liscia, la scarpa mi sorpreso in stabilità senza mai scivolare dai miei appoggi.
Particolare della Suola: al centro l'alloggio per il MiCoach
La gomma dell'intersuola è, evidentemente, dotata di buona resistenza all'attrito.

Protezione minima: non esistono gli elementi ammortizzanti Tipici di Adidas e la conferma c'è leggendo la scheda tecnica.
Quindi niente Adiprene nè Formotion al tallone; in avampiede presente l'Adiprene + per uno stacco reattivo e rapido.
La scarpa deve poter correre forte su strada quindi è altamente indicata per tempi d'appoggio ridotti e medie di corsa molto alte.
Per questo motivo Adidas ha scelto di inserire in mezzo all'intersuola, a tutta lunghezza, un nuovo elemento denominato "Sprint Frame" (dalla foto si individua nel color Infrared) capace di donare:
1 - Rigidità torsionale e strutturale
2 - Reattività nella spinta (più si spinge forte, più l'elastomero semi-rigido Sprint Frame restituisce la forza a terra acquisita)
3 - Supporto a livello tendineo in quanto lo stesso piatto elastico avvolge l'area del tallone/tendine d'achille e fa da supporto alla parte posteriore della Tomaia (la Conchiglia di colore Infrared).

SUPPORTO AL MICOACH

Come detto i dettagli sono piazzati con grande scelta tecnica e l'alloggio per il tuo allenatore virtuale - MiCoach Pacer - è integrabile attraverso la concavità ricavata dallo Sprintframe che alloggia il sensore che registra i passi e la distanza percorsa sulle scarpe.

Lo SprintFrame lungo tutta la pianta sale fino alla conchiglia
Ovviamente una scarpa progettata così bene che sembra essere uscita dalla galleria del vento non è adatta a tutti e soprattutto va utilizzata con parsimonia e solo da Runners esperti che magari puntano ad una corsa in particolare durante l'anno, quando si sentono il PB in tasca.

L'ho usata con enorme entusiasmo nei lavori di salite (ti aiutano tanto ad usare i piedi ed a rendere efficace la spinta) ed in alcune apparizioni in pista (dove correre a 3'25"/km risultava facilissimo e più agevole che mai).
Ma, se spremute come si deve restituiscono altrettanto coinvolgimento e per me correre un 1.000m a ridosso dei 2'40" diviene molto più semplice.

La consiglio per gare non più lunghe di 10K ed eventualmente nella 21K che "conta" veramente.
Come alternativa alla scarpa chiodata in pista è davvero interessante dato che, pur non avendo una suola particolarmente artigliata, dona ottimo grip ed immediatezza di spinta.

Adidas veste con stile! (Photo Maurizio Crispi)
In fondo, come è facile notarlo, la rigidità dello Sprint Frame a livello mediale la avvicina tanto ad una scarpa chiodata che normalmente all'avampiede presenta la rigidità del piatto chiodi ad aumentare spinta e reattività.

Parlandone con mio collega, diverse volte Campione Italiano e titolato a livello Europeo, siamo convenuti che la Adizero Feather 2 è entusiasmante per reattività e comfort inalterato nelle competizioni dal chilometraggio prolungato, e che come una Formula Uno restituisce alte prestazioni nelle Tre - Cinque Gare Importanti durante l'anno quando devi uscir fuori tutto te stesso.

Per ultimo, in un confronto virtuale tra le Adizero Adios 2 e le Adizero Feather posso dire che non vince nessuna delle due in quanto sono delle scarpe da gara completamente differenti e dal peso simile (260 gr delle Adios 2 contro 240 gr delle Feather 2 per la misura 12 USA) e che entrambe regalano alte prestazioni al corridore leggero (non più pesante di 70 Kg) e che si aggira sulle medie da 3'35"/Km in giù (come è giusto che sia usata una Superleggera).
Valida alternativa anche per i marciatori che nella reattività ed elasticità del piede al terreno costruiscono i loro successi.

Adidas Adizero Feather 2 - Usatele con cautela e vi regaleranno i vostri PB più importanti!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...