![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPQe-6w659Uzv2XTPDOueSqP8wdBhD_RMaeCGypp0UbeXnjF63Gd6ek7hRcpCTNBXee1_9v5SPBFBOSv0ruu2gWR1q73nE2FlELqLTCLntiQEq_olTW2X9WbiGA-0qOFzPLSwrXh6a7oE/s320/Villabate+2.jpg)
Non ero mai andato da solo, in macchina. Questa volta la gara è stata davvero a pochi chilometri da casa, addirittura senza neanche prendere dall'autostrada: è stato più difficile trovare Piazza Regione che giungerci.
E' stato questo il luogo dove è vissuto l'indimenticabile campione dell'atletica, uno tra i primissimi ad eccellere in Sicilia, Luigi Zarcone.
Ho avuto modo di conoscerlo in età adolescenziale quando non correvo e lo avevo come Professore di Educazione Fisica al Volta di Palermo. Bei tempi...
Ricordo che seguiva già in quel periodo una giovane promessa, poi diventato il suo più forte atleta e talento espresso al massimo proprio grazie alla sua guida: Lorenzo Perrone.
Lorenzo si è subito scoperto fortissimo, vinceva le gare studentesche, ma io non ero ancora attratto dall'atletica in maniera convinta. E' stato un periodo poco chiaro nei miei ricordi.
Ricordo solamente che era già nel giro della Nazionale quando frequentava il Volta con me.
Più avanti, quando frequentai lo Stadio assiduamente lo vedevo spesso presente il prof. Zarcone, ma ero già nel periodo degli esami di maturità, Lorenzo aveva i capelli lunghi, altri tempi.
E' stato bello vedere anche Lorenzo, più avanti, vestire immediatamente la maglia delle Fiamme Gialle sotto la sua guida e fare tante manifestazioni federali importanti, vincere cross con volate memorabili (impressa nella mente la 5 Mulini infangata dagli spalti a passare 3-4 atleti in un fazzoletto e vincere).
Poco più avanti, la sua elegante presenza non potei più vederla.
Un vuoto per tutti noi e per il duo atleta più forte, incolmabile...
Il Memorial Zarcone, evento di buon spessore anche quest'anno.
E' stato rinviato più volte causa incertezza di finanziamenti (si prospetta un duro anno 2009 per tutto il movimento!) ma alla fine è stato tirato su un cast di atleti discreto: al via 3 keniani, 2 marocchini, gli Italiani Ruggero, Scaini, Floriani e l'inossidabile Carosi; il mai domo Modica e i migliori atleti siciliani in attività (me compreso).
La gara femminile non è stata partecipatissima, ed ha chiaramente visto l'ampia vittoria decretata sin dal primo metro di Anna Incerti che sbaragliato le avversarie che portavano i nomi di Barbara La Barbera seguita dalla sorella Silvia e di Deborah Toniolo.
Fa piacere vedere con maggiore presenza, 5°, Angela Rinicella e dopo parecchia strada la promettente Sabine Soboblay
Ed eccoci alla gara clou.
8 giri per un totale di 10 Km (ma ho avuto notizie sulla misurazione del percorso discodanti).
Classico percorso da gara su strada: giro attorno alla piazza (saliscendi pendente), tratto marcato in discesa controvento e ritorno più lungo in leggera e progressiva salita.
I primi 4 giri niente da segnalare, il ritmo è abbastanza regolare, pochi secondi in meno al giro e tutto sommato resto sereno, alzo bene il passo e il fiato è regolare.
Iniziano a staccarsi in diversi, rimaniamo ancora in molti comunque.
Da rilevare la zampata di Massimo Vincenzo Modica che come ai vecchi tempi fa un assolo notevole e va in fuga. Rimarrà per un giro in testa prima di essere assorbito dal gruppo.
Intanto si fanno avanti gli africani che impostano un ritmo superiore.
Al 5° infatti vengono rotti gli indugi e il gruppo aumenta con decisione il ritmo. La fila si allunga e provo con le unghie a rimanere con i più forti. Avanti restano compatti Scaini e Floriani, poi 2 keniani e il marocchino Bibi.
Io provo a resistere almeno a Carosi che è a vista. Ruggero era poco più avanti a me, ma inaspettatamente soffro.
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Il 6° giro infatti è il più negativo. Vengo riassorbito dal 3° keniano che si mette davanti e mi fa da sprone a non mollare, ma proprio alla fine del giro, sul punto più difficile della salita della piazzetta, mollo per qualche attimo lasciando andare via lui e Ruggero.
In pochi minuti mi riprende Francesco Duca e mi stacca facilmente.
Il tifo e gli incitamenti sono stati insistenti ma non ho saputo reagire.
Il 7° giro lo chiudo male, sarà il peggiore di tutti e mi riprendo un pochino all'ultimo dove tengo il più possibile. Nessuno mi riprenderà ma arriverò parecchio provato.
La classifica:
1° FLORIANI YURI - FIAMME GIALLE - 30'23".06
2° SCAINI STEFANO - FIAMME GIALLE - 30'23".77
3° ERUSTUS CHIRCHIR - KENIA - 30'34"
4° BIBI HAMAD - MAROCCO - 30'36"
5° JOSAPHAT KOECH - KENIA - 30'47"
6° KENIA ....
7° CAROSI ANGELO - FORESTALE - 30'59"
8° KENIA ...
9° RUGGERO GIOVANNI - FORESTALE - 31'15"
10° DUCA FRANCESCO - VIOLETTACLUB - 31'20"
11° LO PICCOLO FILIPPO - VIOLETTACLUB - 31'29"
Purtroppo non è stato possibile trovare in rete la classifica estesa e renderla completa, ma almeno ho localizzato la mia posizione.
Tantomeno esistono ancora foto dell'evento, quindi mi accontento del poco fatto nel pre-gara.
Il dettaglio di gara degli 8 giri: 4'00"-3'57"-3'55"-3'53"-3'51"-3'55"-4'01"-3'56".
Non mi sono piaciuto, affatto.
Se devo poter spiegare questo cedimento psico-fisico evidenziato nel mio racconto posso pensare che sia stato dovuto alle seguenti motivazioni:
1 - Effetto mattina: non ci sono ancora abituato, in genere al pomeriggio la mia resa è maggiore.
2 - Settimana nel complesso poco positiva: a parte un "lunedì memorabile" con ottimo lavoro di salite non è andata bene causa lavoro assillante, poco spazio per allenarmi con serenità e pioggia nei momenti sbagliati. Beh, almeno non mi sono influenzato o raffreddato.
3 - Non aver dato tutto il possibile proprio quando era necessario.
Ma è troppo poco per motivare questo comportamento poco rassicurante.
Che fine ha fatto la mia velocità nel momento che ne avevo bisogno, ovvero all'ultimo giro?
Perchè non ho reagito con atleti che potevano essere fino all'ultimo miei degni avversari e li ho fatti andare via?
E' vero che la gara non l'ho scaricata affatto, ci ho corso regolarmente e l'ho presa come allenamento, in più è un periodo di carico e di qua alla fine dell'anno sarà così, ma non ho chiuso l'anno come potevo, con una prova da ricordare.
Avrei voluto parlare di altro prima di questa gara, ma no ho avuto tempo.
- Intanto nel complesso ho fatto buoni lavori, inoltre mi sto applicando su un serissimo e tecnico percorso per campestre che FA la differenza per preparare i cross. Ad inizio dicembre, 8x1000m corsi davvero bene.
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- Più avanti un bel 2'43" sul 1.000m in pista dopo un lavoro corto di salite ma molto intenso mi ha fatto ben sorridere: prima erano sogni proibiti fare questi tempi specie in inverno.
- Altri bei lavori, positivi, altri neutralizzati dalla pioggia ma svolti regolarmente al massimo fattibile e, per ultimo lunedì 15 un bel 8x500m in salita (Recupero di corsa) fatti sulla Scala Vecchia di Montepellegrino micidiali (il migliore corso 2'04" - Personal Best) con 3 Km su strada alle 17:00 del pomeriggio (traffico mostruoso) con nuovo Personal Best migliorato di ben 8" che mi ha sorpreso per l'autorevolezza mostrata: 9'15" alla fine, graziato dai semafori e dalle macchine che mi hanno ostacolato non poco.
Devo trovare quello step in più che mi manca. Con qualche giorno libero mi dedicherò con maggiore dedizione agli allenamenti. Gli obiettivi fino a febbraio non mancano e le motivazioni sono alte.
;-)