tag:blogger.com,1999:blog-46038476867296093952024-03-05T11:31:09.529+01:00Filippo Running and Much MoreIl mio blog: le mie passioni, i miei amici, i miei obiettivi, sempre al massimo impegnoFilippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.comBlogger360125tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-47462728597205678722020-02-05T20:00:00.000+01:002020-02-05T20:00:07.402+01:00Mizuno Wave Sky 3 - Si Volta Pagina con XPOP<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWb3epRyi_uWTtHX3GElYWzTkEtirJ60O1XC3hmCgTs9SIHyBXUpFE0S5Go7ErHWeP3W7Heshuh4x8-nRxnxKygq2S7MwGNUqW9YgFeWXq2GC1o7SwXkgvOcQY8eSJ082rlfBd28gCm6U/s1600/20190902_113851.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWb3epRyi_uWTtHX3GElYWzTkEtirJ60O1XC3hmCgTs9SIHyBXUpFE0S5Go7ErHWeP3W7Heshuh4x8-nRxnxKygq2S7MwGNUqW9YgFeWXq2GC1o7SwXkgvOcQY8eSJ082rlfBd28gCm6U/s400/20190902_113851.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>A primo impatto non puoi che pensare: "...però è molto bella!"</i></td></tr>
</tbody></table>
In un periodo molto fiorente di novità nel mondo del Running, iniziato circa dieci anni fa quando era stata lanciato un nuovo concetto di intersuola reattiva dal mio ex sponsor tecnico, tutte le Aziende pian piano hanno cercato di trarre beneficio da questa rivoluzione che effettivamente riporta un reale ritorno energetico.<br />
<br />
Scaduta la licenza di uso (all'epoca) esclusivo per il Brand tedesco, quasi tutti i principali Brands legati al Running hanno pian piano rivoluzionato i loro modelli storici introducendo unicamente le loro intersuole reattive e resistenti ai chilometri sicuramente di più dell'EVA degli anni 1990 - 2000.<br />
<br />
Mizuno ha atteso l'anno 2019 per cambiare e non stravolgere il suo concetto di identità della scarpa legato principalmente al Wave, l'inimitabile inserto termoplastico elastico e reattivo che rende le scarpe uniche in fluidità nella corsa.<br />
<br />
La <a href="https://www.tecnicasport.com/scarpa-da-corsa-da-uomo-mizuno-wave-sky-3-azzurra"><b>Wave Sky 3</b></a>, con l'introduzione della mescola ultra reattiva denominata XPOP a sandwich tra le intersuole U4ic e U4icX, ha inoltre modificato il design del Wave come di seguito sarà analizzato.<br />
<br />
Il risultato è sorpredente e se il principale obiettivo era quello di alleggerire e rendere più reattiva la scarpa super ammortizzante della gamma Mizuno, senza stravolgere la sua fascia di utenza.<br />
<br />
Già, perchè il concetto Wave Sky è pensato per i corridori da lunghe distanze durante gli allenamenti giornalieri o di supporto ai neofiti della corsa con qualche difetto di appoggio che magari corrono eccessivamente di tallone o avampiede o runners in sovrappeso che cercano protezione e stabilità ad ogni passo, anche quello più incerto.<br />
<br />
<b>TOMAIA</b><br />
<br />
Rinnovata in tutto e per tutto rispetto alla precedente versione, finalmente questa Mizuno Wave Sky 3 si presenta alla concorrenza con una <u>tomaia leggera, iper traspirante, tutta in un unico pezzo e senza cuciture superflue</u>.<br />
Allineata alla moderna tendenza del mercato, con gli inserti sulla punta ormai "nascosti" all'interno della tomaia in materiale termoplastico, risulta come ormai è prassi indistruttibile anche se messa sotto pressione da centinaia di chilometri.<br />
La tomaia l'ho molto apprezzata: morbida, high tech e tanto traspirante, ma non finisce qui.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYuxrsh21Y1zcrLojzIJiA9d0wzF1xaYSEKj80O1i6UvbFcQMzlNdYuiZjRFYPDPJgW_xoyeKvalRcbm1rtEawsSAbzFcMuRPA0yT7yU_DvZ-7rBeiQbWhx6yvU-rVGU20a1rTi5yYF-A/s1600/DSC08383.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1390" data-original-width="1600" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYuxrsh21Y1zcrLojzIJiA9d0wzF1xaYSEKj80O1i6UvbFcQMzlNdYuiZjRFYPDPJgW_xoyeKvalRcbm1rtEawsSAbzFcMuRPA0yT7yU_DvZ-7rBeiQbWhx6yvU-rVGU20a1rTi5yYF-A/s320/DSC08383.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Parte retrostante più "leggera" rispetto a Wave Sky 2</i></td></tr>
</tbody></table>
Il concetto di "Aerohug" presente nella Wave Sky 2 permetteva un avvolgimento della scarpa al collo piede, come un morbido abbraccio (da me interpretato).<br />
Morbido in verità lo era e pure tanto e, pur senza opprimere eccessivamente il piede, la prima versione dell'Aerohug a mio parere è risultata fin troppo avvolgente.<br />
<b>Aerohug</b> ritorna in questa nuova versione ben alleggerito, rivisto e finalmente ci siamo: la scarpa di impatto appare immediatamente leggera e più morbida.<br />
L'elemento migliore appare infatti la linguetta davvero ben strutturata, leggera e molto soffice.<br />
<br />
Finalmente tutto è stato ben dimensionato per una utenza, ricordiamolo, pensata anche per chi è in sovrappeso e vuole iniziare a correre con la massima protezione.<br />
<br />
Io che sono un runner leggero, la trovo veramente comodissima in un campo, quello delle tomaie, dove Mizuno non mi ha mai deluso ed anzi ha tirato fuori novità sempre migliorate.<br />
<br />
<b>INTERSUOLA E NUOVO SISTEMA FOAM WAVE</b><br />
<br />
Il concetto tradionale del Wave, tanto collaudato e continuamente migliorato, con la nuova Wave Sky 3 subìsce uno stavolgimento sostituendo la storica piattaforma rigida ed elastica in Pebax, con un polimero denominato "<b>Mizuno Foam Wave</b>", che cambia radicalmente l'impostazione di sovrapposizione di più polimeri plastici, evidente sia lateralmente che sotto la scarpa, lungo la suola.<br />
<br />
Il sandwich di più polimeri plastici stavolta, a partire dal contatto con il piede verso la suola, è il seguente: <b>U4ic, Foam Wave, XPOP, U4icX</b>.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP9d-x93v0oNtkYxnrHAs0OPBA_DvPFjBV6thqLXL_A7wXpTeom8i11wJDlJOpNNmX-pOQrLTa6YxYTjEnkOMIX2E3ePHRWhciHyzw5Ya2YIbii53XQ9fcUQ541ZJhFeZinNkLEFKNP2c/s1600/DSC08379.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP9d-x93v0oNtkYxnrHAs0OPBA_DvPFjBV6thqLXL_A7wXpTeom8i11wJDlJOpNNmX-pOQrLTa6YxYTjEnkOMIX2E3ePHRWhciHyzw5Ya2YIbii53XQ9fcUQ541ZJhFeZinNkLEFKNP2c/s400/DSC08379.jpg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>XPOP presente a tutta lunghezza e qui<br />visibile nella parte inferiore dal colore giallo</i></td></tr>
</tbody></table>
La rivoluzione vera e propria, che nel complesso migliora nettamente la risposta della scarpa (collocata in un ambito di peso superiore alla media) è determinata dal polimero XPOP, molto reattivo e di lunga durata, inframmezzato tra il tallone e l'arco plantare del piede.<br />
<br />
Al confronto con il modello precedente di Wave Sky che aveva la tipica impostazione del Wave in Pebax a tutta lunghezza fino alla punta del piede e che rendeva la scarpa più alta, la nuova Sky 3 da maggiore sensazione di leggerezza, ammortizza più velocemente gli impatti al terreno e sparisce quella sensazione di annullamento degli urti con conseguente e immediato ritorno elastico, in alcuni casi un pò secco.<br />
<br />
Con il nuovo sistema Foam Wave e XPOP, ho avvertito una minore ammortizzazione, ma la corsa è diventata più agile e fluida, più simile a modelli leggeri come Wave Rider o Wave Ultima (questa tra le mie scarpe giornaliere preferite).<br />
E' evidente che i tecnici giapponesi hanno dovuto trovare un compromesso rinunciando ai vantaggi di una intersuola più alta e protettiva, ma di certo la protezione resta nel complesso elevatissima e la stabilità altrettanto, permettendo ad atleti veloci come me di <u>commettere qualche errore di appoggio senza la ben che minima conseguenza</u>.<br />
<br />
Puoi poggiare male, magari di tallone per qualche passo in modo eccessivo, la nuova Sky non ti farà pagare lo sbaglio, anzi è ben stabile e reattiva da riportare l'andatura alla tua consueta.<br />
<br />
Di conseguenza, la Mizuno Wave Sky 3 diventa una scarpa completamente nuova rispetto a ciò che era stato calzato prima.<br />
<br />
Aggiungo, infine, che con l'inserimento a catalogo del recente modello denominato "<b>Wave Skyrise</b>", Mizuno dimostra di puntare fortemente a questo nuovo concetto presentando una scarpa di molto simile all'ammiraglia Wave Sky 3, importando tutte le principali novità su un modello comunque più alleggerito e pensato per una platea di runners più leggeri.<br />
Anche la storica <b>"Wave Horizon 4</b>" (Stabile per iperpronatori) cambia pelle allineandosi al concetto di Foam Wave.<br />
<br />
Ovviamente le intersuole ormai tradizionali, U4ic a primo impatto, e U4icX come ultimo strato collocato prima della suola che restituisce reattività ed ulteriore elasticità, dimostrano di lavorare tutti insieme all'unisono in maniera efficace.<br />
E' evidente che il lavoro del team di biomeccanici giapponese ha lavorato parecchio tempo alla soluzione alternativa del Wave in materiale termoplastico in Pebax, ottenendo un risultato conforme alla filosofia "<b>Smooth Running</b>" ovverosia, <u>Corsa Fluida</u>.<br />
<br />
<br />
<b>SUOLA E PARTE INFERIORE ALLA SCARPA</b><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlFSh7A6J-UbsaX5X6tONgJgKQuwCzdGa7CZTNGYDZM115P5epOb3cWt8JAg3u-RN8BnHQXT6gUD0FvI5bQl7oUEFTZJiinx2CXAnB23HPfGYUh4Q4OgjYqiA0PPF799p0ejAwvHjpnvU/s1600/DSC08380.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlFSh7A6J-UbsaX5X6tONgJgKQuwCzdGa7CZTNGYDZM115P5epOb3cWt8JAg3u-RN8BnHQXT6gUD0FvI5bQl7oUEFTZJiinx2CXAnB23HPfGYUh4Q4OgjYqiA0PPF799p0ejAwvHjpnvU/s400/DSC08380.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Nuovo design della suola in gomma X10, molto durevole</i></td></tr>
</tbody></table>
Ovviamente il tanto lavoro profuso per modificare la struttura storica delle scarpe da Running Mizuno culmina con un design della parte inferiore che abbandona l'incavo del "Wave - Concept" unico nel panorama delle scarpe da corsa.<br />
Apprezzando i molteplici vantaggi, il primo tra tutti di non accumulare lo sporco del fango appiccicoso o di non trovarsi incastrato in mezzo alla parte mediale della scarpa qualche sassolino, laddove si voglia andare a correre al parco cittadino vicino casa, la suola si presenta con un design del tutto rinnovato che si allinea alle scarpe di maggiore protezione della concorrenza.<br />
<br />
Il tutto viene offerto in modo semplice ed efficace, mostrando esattamente dove si trova, ovvero esteso per tutta la lunghezza della calzatura, il polimero XPOP.<br />
Di fatto, viene mostrata la "finestrella" aperta in zona mediale e lungo l'incavo longitudinale studiato per aumetare la flessibilità della scarpa, ma l'elemento dal colore giallo acceso è collocato medialmente per l'intera intersuola.<br />
<br />
Di conseguenza, <u>Mizuno si discosta dalla scelta proposta da diversi Brands</u> di proporre l'intersuola di nuova concezione iper reattiva (rispetto al tradizionale EVA) come unica scelta, preferendo il mix già ampiamente spiegato di polimeri plastici, coniugando innovazione e tradizione insieme.<br />
<br />
La suola, come sempre, garantisce una lunghissima durata con l'ultima versione dell'X10 della ormai nota gomma al carbonio che durerà più della calzatura stessa.<br />
In questo modello era prevedibile trovare uno strato di <b>X10 più spesso</b> della media, pensato per i runners più pesanti.<br />
<br />
<b>CONCLUSIONI FINALI E TEST SU STRADA</b><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDISzboRkAa_f2QyiKLwY-MYKaEDvr9ZVokXxqTxt-uzcIcXrLxN8dTobzPoDZJvoEfQGWwT8bgKi0MOV1ACUy_sjry_iTQ0oyYDClqh-yFMof_YhzkFak5MbTFTfSL1qaHD7o1RKCptY/s1600/20200205_145446-COLLAGE.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="1024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDISzboRkAa_f2QyiKLwY-MYKaEDvr9ZVokXxqTxt-uzcIcXrLxN8dTobzPoDZJvoEfQGWwT8bgKi0MOV1ACUy_sjry_iTQ0oyYDClqh-yFMof_YhzkFak5MbTFTfSL1qaHD7o1RKCptY/s400/20200205_145446-COLLAGE.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La complessità dell'intersuola con il nuovo Foam Wave</i></td></tr>
</tbody></table>
In questi mesi dal ricevimento della scarpa, ho potuto utilizzarla in molteplici prove ed ovviamente non mi sono limitato alle sole uscite di fondo lento con ampio chilometraggio.<br />
Mi sono spinto oltre collaudandola durante le sedute più intense come le ripetute in salita o i fartlek (per esempio 2 minuti forte ed 1 minuto di recupero con corsa lenta ripetuti più volte, spesso in salita), trovandola sorprendentemente più reattiva e "collaborativa" del previsto.<br />
<br />
Durante un allenamento di ripetute di salite brevi (10 x 250m ripidi - recupero in discesa per ripartire) ha saputo restituire una buona spinta elastica permettendomi, in una evidente giornata "positiva" per me, di correre su ottimi standard al cronometro.<br />
<br />
Del resto, allenamenti di questo tipo, così stressanti e veloci non potrebbero essere svolti o risulterebbero parecchio frustranti se utilizzi una scarpa troppo morbida o "molleggiante".<br />
Ciò che lamentavo in passato correndo con una scarpa dall'intersuola iper reattiva di ultima generazione in unico pezzo, era di avvertire un forte senso di instabilità che si ripercuoteva nelle articolazioni (ginocchia, caviglia e persino bandelletta ileo - tibiale oltre che nervo sciatico).<br />
La scelta di applicare un mix di intersuole diverse ha sicuramente azzerato questo problema di iper reattività legato all'intersuola nata dal colosso tedesco della chimica prima del 2010.<br />
<br />
In realtà, anche se la prendi per mano, la soppesi e la osservi bene, l'evidenza è innegabile: è una scarpa dalla pianta ampia, che restituisce un senso di sicurezza per chi la calzerà, ma non ti immagini che sia comunque agile.<br />
<br />
Può, quindi, un "lottatore di Sumo" essere rapido ed agile?<br />
Beh, la risposta è si, perchè nella realtà il mix creato per l'intersuola restituisce ad ogni passo brillantezza e reattività, che compensano il peso comunque maggiore della media delle scarpe da Running della categoria "Massima Ammortizzazione" e non ci <span id="goog_401471466"></span><span id="goog_401471467"></span>sono dubbi sul fatto che così com'è strutturata <u>può durare tranquillamente oltre i 1.000 Km</u> e ben oltre la media di durata della gran parte delle attuali scarpe da Running presenti sul mercato.<br />
<br />
Quindi, ogni volta che ho voluto cambiare passo, ha sempre reagito con prontezza, laddove la Wave Sky 2 non riusciva.<br />
Ideale per coprire lunghissime distanze, oltre i 30 Km e non trovarsi le gambe imballate o doloranti nel caso in cui si calzino scarpe troppo leggere per il proprio peso o il proprio passo (vedi una Wave Rider 23 o peggio ancora una Intermedia come Wave Shadow).<br />
<br />
Non a caso negli ultimi mesi ho trovato la Wave Sky 3 la compagna ideale delle uscite mattutine quando il corpo è ancora addormentato e potrebbe rispondere male con un infortunio inaspettato.<br />
<u>Correndo molto di più su asfalto</u>, ho potuto sfruttare le immense doti di protezione e qualche volta metterla ai piedi per prove più veloci come può essere un medio da quaranta minuti (con venti minuti di riscaldamento) oppure il sopra citato fartlek, oppure il fondo lento con progressione finale.<br />
<br />
Sicuramente la rivoluzione della <u>prima versione del nuovo Foam Wave</u> è avviata, il pregio è aver trovato già subito un ottimo compromesso in termini di reattività e assorbimento degli impatti, e poco importa se si è ridotto leggermente il potere di ammortizzazione e dispersione a terra degli impatti.<br />
Resta evidente che il Wave tradizionale non è stato affatto abbandonato ma tutt'ora è applicato in diversi storici modelli (Wave Rider in testa).<br />
<br />
Mizuno Wave Sky 3 - Un importante cambiamento nei materiali pur mantenendo inalterata la tradizione tecnologica!<br />
<br />
<i>(Ringrazio <a href="https://emea.mizuno.com/eu/en/home/">Mizuno Italia</a> ed il negozio <a href="https://www.tecnicasport.com/">Tecnica Sport Palermo</a> per l'opportunità di recensire questa scarpa).</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-89169524886985221992020-01-08T18:30:00.000+01:002023-05-13T09:42:18.074+02:00Anno Nuovo, Nuovi Obiettivi<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipz5VAXS9zXR4axTlVBxcbF8Jz1wG5otIdYnSTFf_dtRvOHbkJU71W4REy0zEpJceosDc-PhLrqEsWGGziZrutwvbpsZ14MJHY84330XekRxUFqHjF5j9R9SoHPM1kh3JSISiwDH7R8WU/s1600/FB_IMG_1578246437572.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1066" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipz5VAXS9zXR4axTlVBxcbF8Jz1wG5otIdYnSTFf_dtRvOHbkJU71W4REy0zEpJceosDc-PhLrqEsWGGziZrutwvbpsZ14MJHY84330XekRxUFqHjF5j9R9SoHPM1kh3JSISiwDH7R8WU/s400/FB_IMG_1578246437572.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>In fondo devo dire "GRAZIE" a chi mi supporta <br />da quando ho iniziato la "nuova vita"...</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, dicembre e gennaio 2020.</i><br />
<br />
L'obiettivo fondamentalmente è: "sopravvivere", alla quotidianità, alle difficoltà di insieme familiari, del lavoro e di tutto...<br />
Correre è diventata la prima attività della giornata, scendo ogni mattina presto, anche durante le festività (tranne qualche umana eccezione), ed ovviamente vengono a mancare nell'ordine:<br />
<br />
1 - Lucidità mentale per affrontare con impegno alcuni allenamenti specifici che non possono essere affrontati con la dovuta calma<br />
2 - La fretta di concludere tutto nel tempo prestabilito spesso mi porta ad affrontare gli specifici in posti non idonei<br />
3 - Il raggiungimento di luoghi a me cari, fonte di grande stimolo e ben allenanti, è venuto a mancare e sento tanto la nostalgia dei bei tempi (per ora) andati in gruppo con gli amici di sempre<br />
4 - Il freddo del mattino non aiuta a carburare velocemente ed i risultati non sono mai soddisfacenti.<br />
Per fortuna il pericolo di infortunio è venuto meno grazie all'esperienza, ormai non parto più "a bomba" nei primi minuti, e preferisco prendere tutto il tempo che serve...<br />
5 - Così facendo, mi trovo ad incontrare poca gente e tutta la forza della mia mente è l'unica ancora di salvezza per poter andare avanti; insieme ad essa, i continui stimoli sportivi e la forza di un gruppo sportivo (Monti Rossi Nicolosi) che ha obiettivi comuni.<br /><br />Onestamente, correre al mattino non ha solo lati negativi, perchè non si incontra il pesante traffico cittadino, si respira un'aria sempre fresca che ti fa sentire bene ed apprezzi di più lo sforzo.<br />Che sia mattino presto o tardo pomeriggio durante l'inverno non cambia molto, si incorre nel buio pesto e onestamente è più incoraggiante affrontarlo al mattino che al pomeriggio, ti da un senso di minor oppressione.<br />Ultimo lato positivo, infine, è apprezzare molto da molto di più le uscite pomeridiane che ogni tanto riesco a fare, dove un solo raggio di sole che colpisce gli occhiali da sole mi da attimi di felicità!<br />
<br />
Come già dimostrato in precedenza, se apparentemente tutto va male, il cronometro non mente mai e te ne torni in doccia con mille dubbi in testa, <b>i riscontri in gara cambiano tutto</b>.<br />
Molte volte un cattivo allenamento è frutto dei malumori quotidiani che capitano non di rado, ma per fortuna (e da qui il motivo del perchè continuo a farlo), comunque vada, correre mi rende più sereno ed equilibrato e pronto ad affrontare anche un'ora di pianti (o capricci) ininterrotti.<br />
<br />
<b>La gara di giorno 05 gennaio a Palermo, denominata "Giocattolo in Corsa"</b>, ha portato in Città un evento già applicato altrove, a Roma per la precisione.La tassa di iscrizione per questa 10 Km circa in pieno Centro Città, su di un semplicissimo percorso di 2 Km da ripetere 5 volte, era di donare un giocattolo per i bambini meno fortunati dei nostri, forse troppo viziati al giorno d'oggi.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC7TZ1lRNKbp1oe063o_p3X0wZtxFyxuXlEIrHoWsOar31ASuuWpGj2MO4fBbp-FLeay5N9xrByjR1gq4Xv7QJhrttCk2T_IngubXTku57a8lHGqPUHfUM6fs-SIEMCVO1e7181S11UCo/s1600/FB_IMG_1578256427652.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC7TZ1lRNKbp1oe063o_p3X0wZtxFyxuXlEIrHoWsOar31ASuuWpGj2MO4fBbp-FLeay5N9xrByjR1gq4Xv7QJhrttCk2T_IngubXTku57a8lHGqPUHfUM6fs-SIEMCVO1e7181S11UCo/s400/FB_IMG_1578256427652.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La partecipazione poteva essere maggiore ma le feste hanno <br />influito negativamente</i></td></tr>
</tbody></table>
Mi ero iscritto anche per la passeggiata non competitiva da "correre" con il bimbo che sarebbe partita subito dopo l'evento agonistico, ma il clima funestato da vento freddo e scrosci mattutini di pioggia ci aveva fatto desistere... peccato!<br />
<br />
In un clima umano molto rilassato e festoso, con un modesto numero di partecipanti, siamo riusciti a correre senza ulteriori scrosci piovosi, avvenuti nell'ora precedente al via.<br />
Strade lisce e scivolose, un pochino pericolose per via dei ben 10 giri di boa da affrontare in totale.<br />
<br />
Con una certa sorpresa, vedo in blocco tutto il gruppo dei ragazzini competitivi allenati dal decano Prof. Liga (che per le sopra citate esigenze non mi ha potuto seguire più), schierati alla partenza.<br />
<br />
Non conoscevo più i valori di ognuno di loro, per quanto mi riguarda, potevano essere cresciuti in modo esponenziale o essere reduci da infortunio e, come nel caso di un ragazzo appena ventenne di colore, S. Diakite, potevo solo intuirne le capacità.<br />
Quel ragazzo ha un vero potenziale, ma come per tutte le attività, vanno allenate giorno dopo giorno.<br />
<br />
Al via, mi ritrovo già il favorito con il pettorale numero 1 il che mi lusinga, ma dopo pochi metri mi trovo buttato dentro un'altra dimensione, quella della competizione con la gente e gli stimoli tornano quelli di un tempo, elettrizzanti!<br />
<br />
Purtroppo non avendo grande lucidità, pur continuando a fare i giusti allenamenti veloci, mi trovo subito avanti a correre sui 3'20"-25"/Km ma senza fare tanto "rumore".<br />
Tra l'altro non voglio scoppiare e preferisco correre il mio medio in maniera costante.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh01YLKi4ZEfNQ6oEAACxXn9igdJXQD7LczhBRzN5BCtcgrFZkasDgzDaySZiaGClL9UUG3hL36BQWEotDuDVCrR6jtDZ2iEUhH-err469EApzxpyJYOIKkhpF8Qt2mAHReX8TCI3ku70U/s1600/FB_IMG_1578256450358.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh01YLKi4ZEfNQ6oEAACxXn9igdJXQD7LczhBRzN5BCtcgrFZkasDgzDaySZiaGClL9UUG3hL36BQWEotDuDVCrR6jtDZ2iEUhH-err469EApzxpyJYOIKkhpF8Qt2mAHReX8TCI3ku70U/s400/FB_IMG_1578256450358.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Ragazzo, la prossima volta corri contro il tempo, non contro l'avversario!</i></td></tr>
</tbody></table>
Ma è questo il punto: più di andare a 3'30"/km non riesco e dopo il primo giro mi ritrovo distante 5 metri il giovane ragazzo di origini somale che vive e studia qui a Palermo.<br />
Probabilmente gli sono stati impartiti ordini di non tirare assolutamente e stare a distanza per farmi stancare ed attaccare nel finale.<br />
<br />
Passano i chilometri, passano i giri e sto ragazzo me lo trovo sempre dietro, distante in modo "subdolo" quanto anomalo 2 o 3 metri.<br />
Non è a fianco a me e nemmeno staccato dietro, ma sento che non respira affannosamente, il che mi basta per capire come andranno a finire le cose.<br />
Potrei essere altrettanto subdolo e rallentare, ma non sono così stupido da capire che non avrebbe influito sul risultato finale: avrei perso lo stesso.<br />
<br />
E così, dopo aver corso 4 giri - fotocopia, come previsto buon Soumalia parte esattamente sotto il gonfiabile dell'arrivo, con la freschezza dei suoi vent'anni e mi lascia sul posto.<br />
Reagisco, questo è certo, ma nulla posso e comunque ciò mi permette di terminare l'ultimo giro con lo stesso tempo degli ultimi tre!<br />
<br />
A vent'anni, riavvolgendo il nastro della mia vita, avrei attaccato venti volte in quegli otto chilometri, fino allo stremo delle forze, mentre invece nonostante la giovane età, questo ragazzo è stato molto saggio, ha saputo usare la testa ed ha ascoltato ciò che gli era stato suggerito (e ne sono convinto).<br />
E' una gran dote, così come l'aver corso l'ultimo 2.000m sotto i 6'20", ma non ha molto da esultare in quanto ha comunque corso una 10 Km poco sotto i 35 minuti.<br />
E' giovane ed ha ancora molto da lavorare se vuole scendere sotto i 32 minuti molto presto, ma ne ha pienamente le doti: è veramente ben muscolato!<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjd4IuQ6YYwiTj3ig_x_9KYiuky_1MpyeradXDkKM-Ctn6OocRi8IXNki5kQ3-mHBZCklQ7nNYkVOTO1sXFC6RShv2NIFZ7AEMwB667fWPvhV3-qb0_kK3D3MXnjVTRC5V64n28I22fAQ/s1600/FB_IMG_1578246331499.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1066" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjd4IuQ6YYwiTj3ig_x_9KYiuky_1MpyeradXDkKM-Ctn6OocRi8IXNki5kQ3-mHBZCklQ7nNYkVOTO1sXFC6RShv2NIFZ7AEMwB667fWPvhV3-qb0_kK3D3MXnjVTRC5V64n28I22fAQ/s400/FB_IMG_1578246331499.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Grazie a Matteo della Trinacria Palermo per<br />la Foto!</i></td></tr>
</tbody></table>
Per me, invece, aver chiuso i 10,2 Km circa in 35'20" è comunque un buon crono considerate le fatiche giornaliere.<br /><br />Sono comunque contento, nonostante i (più di me) giovani di belle speranze continuano a perdersi per strada, trovare un ragazzo che sappia affrontare le gare come si deve mi rende felice.<br />Non è possibile che continuino a dominare in Sicilia gente come me (così male allenata per il momento) o come la Barbara Bennici che si allenavano ai tempi di Rachid Berradi che correva a Sydney 2000 nei folti gruppi di Aldo Siragusa, Gaspare Polizzi o Totò Liga.<br />Tutto sembra apparentemente congelato, ma i giovani continuano a latitare.<br /><br />Forse si sottovaluta l'impatto che una passeggiata non competitiva può dare ad un bambino.<br />Del resto rimasi folgorato dalla Corsa sin dal primo giorno che un mio caro parente mi invitò per fargli compagnia...<br />Continuo ad essere ottimista: potrei correre un mille in 2'50" tutt'oggi se mi allenassi per un mese intero come sapevo fare prima, così come potrei tornare a correre in poco tempo intorno i 33 minuti, che sarebbe più lusinghiero...<br />E' una scommessa che potrei cogliere, ma questi tempi non torneranno più e mi tengo la mia attuale dimensione: testa bassa, allenamenti e vivere bene con me stesso.<br /><br />Il prossimo obiettivo, quindi, sono i consueti cross invernali regionali che si terranno nella prima fase a Belpasso (CT): sarà una bella boccata di aria fresca (pur non essendo storicamente tagliato per le gare infangate) per la mia mente riuscire ad essere ai nastri di partenza...<br /><br /><i>(Gli eventi ACSI sono sempre ben organizzati, per cui ringrazio Ferruccio, la ASD Pegaso per il pettorale numero 1, Fotomatti Trinacria, E. Riccobono e tutti i supporters quella domenica)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-46082546206046269222019-12-02T19:00:00.000+01:002019-12-02T19:00:17.960+01:00Palermo Maratona - La più affascinante e forse la più dura al Mondo<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-qidpUQIWwi_5eXn1TefIAgmrMNh9yGKTcBD6xCtxJw6RJM1YkiuBgAPVlO5RMngvFE7XMIUZQ8_MkS5dUy7HtkAjusGHPnQJhRsUOxou5_LFN1g1OcGekEK_99UiALtwhc4oleTFjIs/s1600/CS018869.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="800" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-qidpUQIWwi_5eXn1TefIAgmrMNh9yGKTcBD6xCtxJw6RJM1YkiuBgAPVlO5RMngvFE7XMIUZQ8_MkS5dUy7HtkAjusGHPnQJhRsUOxou5_LFN1g1OcGekEK_99UiALtwhc4oleTFjIs/s400/CS018869.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>In Copertina Palermo... Ma quanto sei bella?<br />(Foto di Toti Clemente)</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, 17 novembre.</i><br />
<br />
Si conclude quest'ultimo viaggio lungo 42 Km e 195m di lotte e voglia assoluta di farla, nonostante un guaio personale e le ordinarie vicissitudini familiari sempre più crescenti.<br />
Da qualche giorno ho compiuto quarant'anni e se penso che 10 anni fa mi trovavo solo soletto a New York City a dimostrare al Mondo il mio valore nell'atletica, penso che da quel periodo ne ho fatto tanta di strada bella!<br />
<br />
Nelle ultime settimane, non solo mi sono fatto male seriamente ad una spalla che ha impedito di allenarmi per una settimana, ma ho avuto a che fare con i vari malanni dei piccoli di casa, ragion per cui stavo per mollare l'idea di affrontare la grande avventura della Maratona.<br />
Eppure, eccomi là ai nastri di partenza ad onorare un evento così bello e affascinante che mi ha rapito quando, appena compiuti 18 anni, portavo a termine la mia prima mezza maratona con l'entusiasmo del novellino, in 1h21' circa.<br />
<br />
A quell'epoca si correva per "la Madonna", ovvero l'8 dicembre, e molto spesso capitava di imbattersi in edizioni fredde e piovose.<br />
Si respirava aria di forte competizione, arrivavano gli atleti keniani del "Fila Team" conosciuti in tutto il Mondo (non era altro che un gruppo seguito a livello manageriale da una nota famiglia con sede a Brescia e supportata successivamente da altro brand), imparavo a respirare la puzza di canfora che solo gli atleti di colore spalmano ancora oggi, mi confrontavo con tutti i podisti siciliani che correvano forte ed in quegli anni le classifiche erano severe se non correvi sotto l'1h10' nella mezza.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyWl6QXpdmKqo7NTO9-X4FAJ4b303AgamDuqVEugBWxZuKMxW8FhHSuFKsKdhUU7xqVd5vPwWnZfyg49OlmjHwr_5DCjq2e35LEsGZW0WztUIKcPx3xASd1BCJJex4i2aUpe_Lc-tA6tQ/s1600/MIM_1728.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="800" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyWl6QXpdmKqo7NTO9-X4FAJ4b303AgamDuqVEugBWxZuKMxW8FhHSuFKsKdhUU7xqVd5vPwWnZfyg49OlmjHwr_5DCjq2e35LEsGZW0WztUIKcPx3xASd1BCJJex4i2aUpe_Lc-tA6tQ/s400/MIM_1728.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Lo Start sotto un timido sole (D. Maniaci)</i></td></tr>
</tbody></table>
Ricordo che in quello che era il doppio giro della Città che attraversava il Parco della Favorita ed il Centro, per molte edizioni veniva a correre un atleta Russo che sapeva chiudere in 2h18' circa, che in quel percorso è di tutto rispetto.<br />
<br />
Palermo come Città non si è mai potuta offrire tecnicamente per dare il miglior riscontro cronometrico e da alcuni anni, come ho raccontato, la scelta di allargare la corsa fin su Mondello ha aperto l'utenza in due: meglio un giro (quasi) unico che tocchi tutte le bellezze della Città penalizzando ulteriormente il risultato cronometrico, o lasciare tutto come era prima, con due (noiosissimi aggiungo io) giri identici dove il maratoneta al secondo giro resta abbandonato a se stesso?<br />
<br />
La risposta appare scontata e quest'anno, nonostante l'obbligo della partenza dal Giardino Inglese, peraltro molto ben apprezzata dai vari turisti - runners stranieri e venuti da fuori Sicilia, l'organizzazione ha saputo tirare il meglio dalle difficoltà logistiche del percorso, rendendo apprezzabile ed emozionante l'evento fino all'ultimo metro.<br />
Ma capirete perchè leggendo le mie impressioni.<br />
<br />
Novembre è un mese strano a Palermo.<br />
E' difficile incontrare il freddo vero, quello che a me personalmente aiuta parecchio a gestire la fatica.<br />
Fino a venerdì c'era stata in Città un'afa anomala che mi faceva preoccupare non poco.<br />
Domenica mattina, invece, sono arrivati dei nuvoloni autunnali con vento freddo alternato da spruzzi piovigginosi e un timido sole che mi hanno messo nelle condizioni ideali di affrontare una Maratona con uno spirito più positivo.<br />
Del resto avevo preparato l'evento in tutta fretta con pochi chilometri ed un paio di uscite di poco più di due ore, seppur affrontate a forte ritmo, che non erano per nulla sufficienti a coprire l'intera distanza.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnCqLbVBldyEqkXXKnKrQvCB6fomTbow_B9hmbU9PNXzHKO1RRfFhORKAlaF_aH3__e3XJqdeEiCRwByZR9_GX_MblJOSXZHV28-VpYJzn9Qlu0i08znt1P60Z1dta4WjUrhUyDatZZM4/s1600/IMG_1501.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="570" data-original-width="800" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnCqLbVBldyEqkXXKnKrQvCB6fomTbow_B9hmbU9PNXzHKO1RRfFhORKAlaF_aH3__e3XJqdeEiCRwByZR9_GX_MblJOSXZHV28-VpYJzn9Qlu0i08znt1P60Z1dta4WjUrhUyDatZZM4/s400/IMG_1501.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Sta per concludersi la prima mezza maratona con l'avversario Slovacco<br />che giungerà terzo (P. Carollo)</i></td></tr>
</tbody></table>
Come previsto dopo la Partenza avvenuta abbastanza puntualmente, i tre atleti keniani favoriti scappano via e con esso l'unica atleta di colore chiaramente favorita alla vigilia.<br />
Oltre a loro, un runner belga (riconosciuto dai colori della maglia) ed il locale Mohamed Idrissi, iscritti alla Mezza Maratona che correvano da 1h10'.<br />
Dopo di loro, il vuoto, ovvero il mio gruppo caratterizzato da cinque unità, me compreso.<br />
C'erano dentro un paio di runners per la Mezza Maratona e tre maratoneti.<br />
<br />
Questa volta il percorso parte diretto verso il Parco della Favorita su Mondello ed in men che non si dica il nostro modesto incedere sui 3'40"/Km supera gli avvallamenti del Parco e sgambetta per tre chilometri in discesa verso Mondello.<br />
E con facilità estrema, il primo quarto ce lo mettevamo alle spalle.<br />
Mondello era fredda, deserta, sono bastati quattro nuvoloni minacciosi a lasciare a casa molta gente.<br />
Il mio obiettivo era comunque di idratarmi costantemente vista l'aria comunque umida, ma non c'era necessità impellente di farlo in modo puntuale.<br />
<br />
I successivi tre chilometri tutti in salita mettono in difficoltà i runners della mezza maratona, ma non soffro particolarmente, è troppo presto per farlo!<br />
Superata Villa Niscemi, ci aspetteranno diversi chilometri in leggero declivio a favore che mi consentono di rilassarmi e pensare solo alla pace del paesaggio.<br />
Inizio a scorgere molta tifoseria straniera ed era evidente che si trattasse degli accompagnatori degli atleti in gara!<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFNqlLtJ1-nqnvu8vGGh3sgGKyzZ9IUJzfJRuaIVFuqg4OvDZSajkRhxbT0BUB6QR04KbyKaqQAdke0t1HnWdC-IwuEGy95o_eFHbZse3dwYEbhbhbdWxs2m82qxgAwDHEYL9bMT1_Bak/s1600/FB_IMG_1574244161239.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1440" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFNqlLtJ1-nqnvu8vGGh3sgGKyzZ9IUJzfJRuaIVFuqg4OvDZSajkRhxbT0BUB6QR04KbyKaqQAdke0t1HnWdC-IwuEGy95o_eFHbZse3dwYEbhbhbdWxs2m82qxgAwDHEYL9bMT1_Bak/s400/FB_IMG_1574244161239.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Lo scatto di Giusina Perna, la Cattedrale, il Liceo Vittorio Emanuele II ed<br />un runner con poche energie...</i></td></tr>
</tbody></table>
Su Via Libertà inizio a notare tanto pubblico festante e tanta, tantissima gente che incitava il mio nome, un'emozione indescrivibile, tant'è che ho tutto il tempo e la gioia di salutare e replicare con un sorriso o una veloce battuta.<br />
Sto bene e sono contento.<br />
<br />
Alla Mezza Maratona, completando il percorso esatto senza modifiche rispetto ai runners della sola 21K, passo in 1h19' circa e, abbandonati i compagni della Mezza Maratona, mi rimane incollato con enorme differenza di altezza e "biondezza", un runner slovacco capitato qui per fare visita alla Città che durante la gara l'ho scorto con la propria moglie/compagna e figlia.<br />
Persone gentilissime che facevano il tifo anche per me!<br />
<br />
Questo ragazzo è molto in gamba e sicuramente preparato, ma preso da una condizione euforica continuo del mio passo e riesco senza nessuna fatica a staccarlo di un centinaio di metri.<br />
Al secondo passaggio il Parco della Favorita è vuoto, ma so benissimo che durerà poco.<br />
<br />
La solitudine alle volte fa bene e ti aiuta a restare concentrati sull'obiettivo del momento.<br />
La stessa dura per tutto il tratto ondulato che da sempre mi spezza le gambe e porta fino al semaforo di Pallavicino, in corrispondenza della discesa di Mondello.<br />
Affrontato il giro di boa, praticamente si rientra nel percorso della Mezza Maratona dove posso correre in compagnia dei runners più lenti, turistici o adagiati.<br />
Ma come penso sempre, l'importante per tutti è fare sport a qualunque ritmo o intensità.<br />
<br />
Il lungagnone slovacco è sempre dietro staccato, forse di 150 metri, ma non molla.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7SAJOWTG-m7Wemrv_2oBJGvVOcFSxB-d-HEKeyq3fg3dwKpacdNiSNiaKpAz_ceQtRrVUjSJhPXPab_yoLaS51NcKdo8E3oJBGFZUQPdr4oDkG5J6aVliVqiIwqMxeRYbIb7_qy9FV0o/s1600/FB_IMG_1574244164068.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7SAJOWTG-m7Wemrv_2oBJGvVOcFSxB-d-HEKeyq3fg3dwKpacdNiSNiaKpAz_ceQtRrVUjSJhPXPab_yoLaS51NcKdo8E3oJBGFZUQPdr4oDkG5J6aVliVqiIwqMxeRYbIb7_qy9FV0o/s400/FB_IMG_1574244164068.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Corso Vittorio Emanuele - Tento di scorgere l'avversario ancora "a distanza"</i></td></tr>
</tbody></table>
Penso di aver fatto un tratto di Favorita discreto, senza alcun calo di rendimento, così, mentre mi cimento a correre nuovamente in leggera discesa su Viale Diana e verso Via Libertà sono sui 28 Km e penso al muretto dei 30.<br />
Nessun tentennamento.<br />
<br />
In discesa tutto è facile e torna subito la gran tifoseria, fa molto bene al morale.<br />
Passo di nuovo sotto gli archi dell'arrivo ed è circa il chilometro 34, poi 35 e 36, ormai manca poco.<br />
Stavolta si passa per il Centro Città, abbastanza deserto per i suoi standard ed a breve affronto Corso Vittorio Emanuele che mostra tantissime bellezze Cittadine: i quattro Canti, la Cattedrale, arrivando fin dentro il Palazzo dei Normanni.<br />
<br />
A quel punto mi trovo in difficoltà perchè da qualche chilometro non riesco più a ingranare e tutta quella salita, seppur non molto irta, diventa un muro da affrontare con passo pesante.<br />
Inizio a pagare il poco tempo avuto a disposizione per completare gli allenamenti e non voglio cedere.<br />
Qualcuno mi incita dicendomi che mi trovavo al terzo posto e quasi quasi non ci credo, ma era vero!<br />
<br />
Entrato a Palazzo dei Normanni accade un evento spiacevole perchè quello che è rappresentato come uno dei passaggi più spettacolari dell'evento si trasforma per la mia corsa in una mezza tragedia. Essendo parecchio attardato rispetto ai primi atleti keniani, ma comunque il terzo in gara, trovo l'addetto alla vigilanza del percorso posto all'ingresso del Palazzo dei Normanni disattento e non riesce in tempo a sgombrare la via d'accesso da un gruppetto di turisti distratti.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyEEDQJNAzwFtRwCHp-oSUjKBwFPEvt6nslaHihcfb18pQRDHzpC9XtjTrCNyZTtLL10ghr0ofzKKGc1dUO5DVsHDB5-4-QagGSDE8MiD6BnjyUnpOxVjCzMta2GKhy5zrduKVheSVUqs/s1600/751_4649.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="534" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyEEDQJNAzwFtRwCHp-oSUjKBwFPEvt6nslaHihcfb18pQRDHzpC9XtjTrCNyZTtLL10ghr0ofzKKGc1dUO5DVsHDB5-4-QagGSDE8MiD6BnjyUnpOxVjCzMta2GKhy5zrduKVheSVUqs/s400/751_4649.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La cinica indifferenza della gente al mio passaggio<br />(P. Sunseri)</i></td></tr>
</tbody></table>
Una volta entrato rapidamente all'ingresso, mi ritrovo di fronte un muro umano e, per evitare di finire addosso ad uno di loro, più lento o più distratto, stavo per scivolare per terra malamente nei lastroni di basolato viscidi per le piogge delle ultime ore.<br />
Penso subito all'incidente avuto alla spalla nelle settimane scorse ma per fortuna miracolosamente mantengo l'equilibrio.<br />
Il nervosismo era alle stelle e, uscito quasi illeso dal Palazzo, mi aspetta un chilometro circa di discesa per poi affrontare dell'altro saliscendi.<br />
<br />
Mi dico molto seccato: <i>"Adesso non la molli la terza posizione"</i> e rilancio l'azione in preda ad un agonismo più acceso che mai.<br />
La maggior parte delle volte scatta in me una forza inaspettata, è stato sempre il mio miglior pregio, ma stavolta ero davvero quasi arrivato a "riserva".<br />
<br />
Ormai mancano poco più di due chilometri, via Roma completamente chiusa mi sembra una meraviglia troppo dispersiva ed ogni leggera pendenza mi fa male alle gambe.<br />
Al ristoro del 40°, comunque in piena crisi (senza ancora saperlo), accetto un forte incitamento ed un bicchiere di Powerade che mi pizzica la gola.<br />
L'esofago si restringe e smetto quasi di respirare, ansimando come mai fatto nella vita.<br />
Era il prologo della crisi, mi pianto di botto e si spegne la Luce...<br />
<br />
Il bravo runner biondo mi raggiunge e mi passa in un sol boccone, riceve i miei complimenti perchè è stato caparbio e si invola a conquistare la terza piazza.<br />
A me resta l'ingresso in Via Libertà, una mezza doccia alle gambe (perchè mi hanno lanciato dell'acqua gelida ancora non lo so...) ed un traguardo così amaro che lo avrò in bocca per un bel pò.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimpZnr-0rsmeWg1w6gQM0oQTLOpkChoK2TIoEbrHYGdZKBJ4GnJ08AHFfQjmZrF1BJ7f-6h-XDVPgwgk4VRGkXTfzJfSw1mXCDlDjbp0UaWwCBhmi2zT0XUTuTst8o6PpzN_cfhmw95ds/s1600/FB_IMG_1574244152233.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1449" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimpZnr-0rsmeWg1w6gQM0oQTLOpkChoK2TIoEbrHYGdZKBJ4GnJ08AHFfQjmZrF1BJ7f-6h-XDVPgwgk4VRGkXTfzJfSw1mXCDlDjbp0UaWwCBhmi2zT0XUTuTst8o6PpzN_cfhmw95ds/s400/FB_IMG_1574244152233.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Il mio arrivo comunque è un elogio a tutta la Città che organizza un<br />bellissimo evento da correre almeno una volta...</i></td></tr>
</tbody></table>
Quel podio poteva significare una bella rivalsa contro tutte le normali avversità della vita, <b>un ringraziamento all'organizzazione</b> sempre gentile che mi invita, un ringraziamento ai tantissimi supporters, agli sponsor locali e tecnici ed un merito ai tanti anni di atletica da runner integro quale sono ancora.<br />
<br />Non è arrivato, l'ho sfumato di poco e quel poco fa male.<br />
Mi facevano male i piedi, evidente segnale che non avevo i chilometri giusti, ma la mia vita passa attraverso una fase delicata.<br />
In tanti ormai conoscono il nuovo Filippo, conscio che è bello gareggiare ma anche prendendosela meno dalle sconfitte.<br />
<br />
No, anche questa volta ci sarà da riflettere senza darmi troppe colpe, pensando ad un 2020 nel quale potrei inserirmi anche come parte attiva all'organizzazione di eventi podistici continuando a correre da discreto "papà atleta" quale sono diventato ormai stabilmente.<br /><br /><i>(Grazie al <a href="http://maratonadipalermo.blogspot.com/">folto gruppo di fotografi professionisti </a>presenti sul percorso, all'organizzazione tutta della Maratona di Palermo, alla gente che mi ha incitato ed a <a href="https://siciliarunning.it/">Sicilia Running</a>)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-68844752098083367732019-11-02T08:00:00.000+01:002019-11-02T08:00:05.642+01:00Acchianata di Santa Rosalia - Rocambolesca Vittoria<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9ZgUbM33EfirlL_1PyO8XEzby2eJfXE9-c_QutbpeH7EtJ3vubdtQfPzCts8OkthwZT9l9YlvLheSwnFWmRbmV-WgKQf7VEaqQXBbJGaDYJLmgu7sXwKZAIcdkQU-w-QgArxnWOE-OJ8/s1600/FB_IMG_1572250369381.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9ZgUbM33EfirlL_1PyO8XEzby2eJfXE9-c_QutbpeH7EtJ3vubdtQfPzCts8OkthwZT9l9YlvLheSwnFWmRbmV-WgKQf7VEaqQXBbJGaDYJLmgu7sXwKZAIcdkQU-w-QgArxnWOE-OJ8/s400/FB_IMG_1572250369381.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Se posso permettermi, Laura, che sta affrontando la dura preparazione<br />di Maratona, è stata molto brava!</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, 27 ottobre.</i><br />
<br />E' chiaro che non posso muovermi dalla Città, altrimenti avrei programmato altri obiettivi, ma è davvero difficile rinunciare alla per me storica salita dell'Acchianata di Santa Rosalia.<br />
Ricordo quando nel 2011 l'avevo vinta a mani basse quando la settimana dopo mi aspettavano i Campionati Italiani di Mezza Maratona a Cremona dove per un malaugurato problema respiratorio non riuscii a correre in 1h07'.<br />
<br />
Ed anche quest'anno ad impegno fisico non scherzavo, solo che mi ero già fatto del male (come detto) la settimana prima alla Palermo International Half Marathon, finita abbastanza sulle ginocchia.<br />
Dopo aver scaricato per tre giorni, provo infatti a correre 10 x 415m nel giro della Villetta (peraltro preso d'assalto da un mini branco di cani randagi, tanto per complicare le cose), procurandomi un leggero fastidio al flessore di una coscia, per fortuna risolto con un leggero massaggio ed ulteriore scarico.<br />
<br />
Mi ero iscritto alla Epica salita da giorni e non volevo mancare assolutamente per nessuna ragione.<br />
Negli ultimi giorni sentivo arricchire il cast di partecipanti, con la presenza di <b>Dario Nicchitta</b>, storico amatore di alto livello che correva forte ai miei esordi nel mondo podistico, ma sempre ben allenato e sempre ben tirato.<br />
Aveva preparato con dovizia di particolari la gara e ciò mi preoccupava parecchio...<br />
<br />
Al mattino della manifestazione, dietro di me passa ad iscriversi anche <b>Giovanni Soffietto</b> (come ampiamente raccontato sta sfoggiando un periodo di forma invidiabile per la sua età, mostrando doti di grande agilità, fondamentali in salita), che automaticamente diventava il grande favorito della corsa.<br />
<br />
Mantenevo e mostravo parecchia calma, pensando che il più forte atleta partinicense non poteva conoscere le insidie della salita di Scala Vecchia che io conosco così bene da poterla correre per davvero bendato...<br />
Quando conosci ogni curva e sai anche come affrontarla al meglio, probabilmente riesci anche a guadagnare solo per questo un secondo a tornante e non è poco!<br />
<br />
Il via avviene alle ore 09:00 (ore 10:00 del vecchio ordinamento, quindi comunque clima caldo) ma per così pochi minuti di gara non temo ripercussioni fisiche.<br />
Solo che quei minuti saranno più che intensi!<br />
<br />
Al via parto subito in testa, eppure mi ero imposto di non farmi del male nel primo lungo rettilineo da 500 metri, ma nonostante ciò trovo un outsider avventuriero davanti e nessuno dei favori a fianco.<br />
Proseguo del mio passo e so bene quando rilanciare.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaL4FZrhilzNmSRTwZ-AhyphenhyphenbPER7wjxnOfO5aqdnRILqdQWK0p5vkEnLW1TXOuqAW7t-Mck3ddyNrjfhc6FFYGHpn1fT25Y1l0bEf_-yZMnzYMmuXuzcfQYbYNNq5CTVnspUqaIAvkpHIs/s1600/WhatsApp-Image-2019-10-27-at-13.05.391.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaL4FZrhilzNmSRTwZ-AhyphenhyphenbPER7wjxnOfO5aqdnRILqdQWK0p5vkEnLW1TXOuqAW7t-Mck3ddyNrjfhc6FFYGHpn1fT25Y1l0bEf_-yZMnzYMmuXuzcfQYbYNNq5CTVnspUqaIAvkpHIs/s400/WhatsApp-Image-2019-10-27-at-13.05.391.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La partenza come di consueto alle falde del Monte Pellegrino</i></td></tr>
</tbody></table>
I primi tornanti sono durissimi, ma come detto il gioco sta nel saper "arrotare" le curve e tengo molto bene, il fisico mi invita a reagire perchè tanto la giornata è quella giusta e probabilmente ho riposato bene per tutta la settimana.<br />
<br />
Poco prima di metà gara (mezzarancio, dove si trova un piazzale da cui puoi ammirare un bellissimo scorcio della Città), si affronta il tratto più duro della salita e con la coda dell'occhio noto che il mio primo inseguitore è Soffietto ma è staccato di circa un tornante e mezzo, tantissimo secondo le mie previsioni.<br />
<br />
Passando in 6'35" capisco che sono in giornata "Si" perchè quel parziale è forte, ma non da Personal Best (realizzato da giovane, in allenamento, 17'01") e inizio a gestire la gara che ormai è nelle mie mani.<br />
Rallento un pò probabilmente ma se Nicchitta è out forse non c'è più bisogno di togliermi la vita.<br />
Insisto un altro pò nell'ultimo quanto lunghissimo tratto e sono incoraggiato da alcuni noti tifosi venuti in bicicletta a seguire l'evento (runners, amici del podismo e comunque fan di Dario Nicchitta) che mi comunicano di essere in solitaria e con netto distacco.<br />
<br />
La lunga corsa agli obelischi, dove di fatto termina la Scala Vecchia, mi vede sprintare per raccogliere il miglior parziale possibile, <b>che è un buonissimo 17'59"</b> visto le ultime uscite in allenamento.<br />
<br />
La nota di riflessione viene da se, visto che sono ormai tanti mesi che sono costretto ad allenarmi da solo: quando sei in gruppo hai molti più stimoli e sei costretto a correre più forte e... ti diverti di più!<br />
<br />
Subito dopo lo scollinamento, continuo a spingere, ma sono ben cosciente che la breve discesa successiva che porta in piazza al Santuario è molto ripida e scivolosa dalla leggera pioggia notturna.<br />
Con moderazione, pigio l'acceleratore.<br />
Adesso mi aspettano i gradini che portano alla piazzuola del Santuario e affronto la rampa (ovviamente) sul lato destro.<br />
Al termine della sgambettata mi vedo costretto dal tracciato con i nastri rosso-bianchi ad attraversare la rampa metallica per disabili invece di vedermi la piazzuola libera dove avrei dovuto proseguire e, preso dalla foga capisco male e mi infilo dentro la Chiesa di Santa Rosalia.<br />
<br />
Santa Rosalia mi perdonerà, ma a quel punto mi vedo perso, sconvolto ed entro nel panico.<br />
Cerco una via di fuga perchè NON dovevo passare dalla chiesa, ma ero stato indotto a farlo da quella assurda rampa metallica.<br />
Perdo almeno 40 secondi ed, uscendo, non vedo più Soffietto ma Dario Nicchitta che si trova davanti a me.<br />
Nicchitta nella seconda parte della Scala Vecchia, non solo aveva recuperato Soffietto, ma aveva anche recuperato su di me portandosi a qualche manciata di secondi dietro.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSIHILySyl0YK0F6usCyI3WRnLzes3fh2bv7iPgjqC_KW7Qs0MiqYJSQboz_bbx2D8M1OK1ckVezHcjBuO6y-yAD7MLU_UQnycKiX0g0rYHwheeDGFnu9XNl45cC5BN280OsnylaIWMp4/s1600/FB_IMG_1572250374963.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1024" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSIHILySyl0YK0F6usCyI3WRnLzes3fh2bv7iPgjqC_KW7Qs0MiqYJSQboz_bbx2D8M1OK1ckVezHcjBuO6y-yAD7MLU_UQnycKiX0g0rYHwheeDGFnu9XNl45cC5BN280OsnylaIWMp4/s400/FB_IMG_1572250374963.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Doveroso il podio con l'organizzazione al completo</i></td></tr>
</tbody></table>
Grido preso dal nervosismo e dalla stanchezza: <i>"E' sbagliato, dove sei passato?"</i> ed altre cose che non mi ricordo più.<br />
Dario non so come abbia fatto e magari sarà stato più intuitivo di me, ma ha trovato il varco giusto ed ha attraversato regolarmente la piazzuola scendendo nella breve discesa a serpentina laterale, sulla sinistra.<br />
Per poco scivolo nell'altra rampa metallica di uscita e mi lancio all'inseguimento.<br />
<br />
Dario, con grande Fair Play, mostra di essere un vero Sportivo e rallenta leggermente per attendere il mio rientro: la gara riparte da zero all'imbocco della strada asfaltata lunga credo poco meno di mille metri che termina sul Belvedere con relativo arrivo della Corsa.<br />
Ci chiariamo immediatamente, non ce l'avevo di certo con lui ma con delle segnalazioni poco chiare e sull'unico tratto piatto del lungo rettilineo di asfalto riparto all'attacco, slittando un pò per via dell'asfalto scivoloso.<br />
<br />
Sono già molto stanco e affaticato, mi impegno al massimo perchè, non so come, ma (forse) sto vincendo e penso: <i>"Ma dov'è Soffietto, forse è davanti?"</i><br />
Ma stringo i denti e corro più forte che posso, in una continua smorfia di sofferenza.<br />
Dimentico che gli ultimi trecento metri sono in leggera ma continua salita e non finiscono più.<br />
Mi volto indietro e Nicchitta sembra essere a distanza di sicurezza, ma non mi basta perchè VOGLIO questa vittoria, che quasi stavo perdendo per una banale incomprensione.<br />
Non posso rovinare una bella performance e forse me lo dico dentro di me, perchè da fuori ormai avevo dato tutto da tempo.<br />
<br />
Non c'era tempo per controllare, ma nonostante la mia perdita di tempo l'unico che era avanti l'avevo superato con le forze residue e finalmente riesco a tagliare il traguardo e vincere accasciandomi sull'unica panchina presente nelle vicinanze.<br />
<br />
<b>Tempo finale, 24'53"</b> e grande esultanza visto il periodo non dei migliori sportivamente parlando!<br />
<br />
Volevo la vittoria quando a metà gara ho capito di potercela fare, ed ho trovato nuovo vigore e motivazioni nell'affrontare la nuova vita di padre, costretto ad allenarmi al buio del mattino.<br />
Alle volte le gambe non girano e non riesco a fare specifici, ma ciò che importa è allenarsi e correre.<br />
<br />
Adesso è il momento di affrontare la tradizionale <b>Maratona di Palermo del prossimo 17 novembre</b> con il percorso modificato, che ti porta ad affrontare nelle prime battute di gara la temibile Salita di Mondello.<br />
Dovrò allungare gli allenamenti nel week-end ma è un evento che sta crescendo, merita tanto essere onorato, per la mia Società e per gli sponsors.<br />
<br />
Anche se non pienamente preparato, sarà di grande stimolo per andare avanti...<br />
<br />
<i>(Ringrazio l'Acsi Sicilia Occidentale per le foto via Social)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-74977434428332432802019-10-31T18:00:00.000+01:002019-10-31T18:00:01.249+01:00Palermo International Marathon - Sono Orgoglioso della mia Città!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA56eHJmztIq3x-U0MTWibHZBSXU2Nw5PffvIDm8Q3VVidBW329fvp2Cruoar_DErjRTjmw09woKrKb0lej4Gy9klVEchbck1HObd0hi_hEb75Knms2Xk4IO5c2VwsmeBEabtZ-3iMZ0Q/s1600/FB_IMG_1571603153157.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="533" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA56eHJmztIq3x-U0MTWibHZBSXU2Nw5PffvIDm8Q3VVidBW329fvp2Cruoar_DErjRTjmw09woKrKb0lej4Gy9klVEchbck1HObd0hi_hEb75Knms2Xk4IO5c2VwsmeBEabtZ-3iMZ0Q/s400/FB_IMG_1571603153157.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Quando chiudi male c'è poco da raccontare...</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, 20 ottobre.</i><br />
<br />
Visto che ci metterò tanto ad arrivare (1h16'20" purtoppo il crono finale), parliamo della qualità organizzativa, da sempre criticata al Sud ed in particolare a Palermo: finalmente ho visto gente soddisfatta, al 100 per 100.<br />
Lasciando perdere il percorso, che per molti atleti non è stato proprio "il massimo", criticando i lunghi rettilinei, caratteristici della corsa, un giro unico Andata e Ritorno (da e per) Mondello, vorrei sottolineare quanti visi soddisfatti e parole positive su questo <b>Campionato Italiano di Mezza Maratona</b> che ha visto al via diversi Campioni provenienti da tutta la Nazione.<br />
<br />
La località di Mondello si presta ovviamente benissimo all'evento (ad ottobre puoi farti comodamente un bagno rinfrescante su un'acqua cristallina), l'ampio vialone dal punto di vista tecnico ha consentito una partenza perfetta e senza che atleti di un certo valore tecnico corressero rischi per la propria incolumità.<br />
Inoltre, le gabbie di ingresso in base ai tempi di partenza sono state collocate magistralmente e senza incappare in spiacevoli equivoci, così come il deposito documenti di riconoscimento e borse: tutto è filato via liscio.<br />
<br />
Gli incroci, da sempre croce di questa maltrattata Città che potrebbe vivere di turismo, sport ed eventi, hanno sempre visto accalcati automobilisti inferociti che non possono aspettare per qualche minuto il passaggio degli atleti o ignorano gli avvisi alla viabilità dei giorni precedenti alla gara.<br />
Questa volta, già dal mattino presto, la zona interessata alla gara era stata bloccata dai Vigili Urbani con grande solerzia, tant'è che io stesso ho dovuto imboccare strade alternative per raggiungere Mondello.<br />
Non c'è stato nessun cenno alla negatività, bisognava mettere cuore, tanto fiato e tante gambe per raggiungere il traguardo, questa Mezza Maratona tecnicamente è stata da sempre molto difficile da concludere e decisamente inidonea a fare crono da primato personale.<br />
<br />
Incoraggiato dalla frescura mattutina (cosa che ho avvertito in Città solo pochi giorni prima dell'evento), considerata la presenza di parecchi atleti di grande valore, ho accantonato le settimane irte di difficoltà, l'adattamento agli allenamenti del mattino presto, il poco riposo giornaliero e molto altro, concentrandomi sulle mie capacità mentali e su alcuni allenamenti terminati dignitosamente.<br />
<br />
L'evento lo sentivo tanto e quando provo tanta tensione vado in bagno spesso.<br />
Quindi è chiaro che ci tenessi a far bene, doveva vincere l'idea di correre "al riparo" oppure all'attacco?<br />
Ho sentito quella fresca brezza delle ore 09:00 e non ho pensato più di tanto: attacchiamo!<br />
<br />
Per la <b>Monti Rossi Nicolosi</b>, quasi al completo, volevo completare il tour di gare intenso di quest'anno (escluso il periodo di assenza per miei motivi personali di tutto luglio-agosto-settembre) con una bella gara, magari migliorando (visto il cast di atleti presenti) il crono comunque positivo di 1h14' alto dello scorso anno sullo stesso percorso.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT7QoagdO7WswCbDielBXqk2IbJvPFtZ9XcjcoPu5lxqMVAaQZXNfXok6nSFCDI59AvWU_Kuud9bwDdGmJEK3ZHHVW_gE74zN2hScwtV3thYd8-56UVE6rL156asADGhPONO8PSNgPpNY/s1600/FB_IMG_1571592714296.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT7QoagdO7WswCbDielBXqk2IbJvPFtZ9XcjcoPu5lxqMVAaQZXNfXok6nSFCDI59AvWU_Kuud9bwDdGmJEK3ZHHVW_gE74zN2hScwtV3thYd8-56UVE6rL156asADGhPONO8PSNgPpNY/s400/FB_IMG_1571592714296.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Monti Rossi Nicolosi sarà il mio Team anche per il 2020!</i></td></tr>
</tbody></table>
Peraltro, questa gara concludeva il Circuito denominato "<a href="https://www.runningsicily.it/"><b>Running Sicily</b></a>" che comprendeva le tappe della 10K di Cefalù, la 10K di Monreale, la 21K di Capo d'Orlando, con una speciale classifica conclusiva e cerimonia di premiazione che si terrà più avanti nel finire dell'anno.<br />
<br />
Alla partenza non credo di aver tirato fuori una fucilata ma la Salita di Mondello che terminava quasi al quarto chilometro di gara (pensateci, escluso circa il primo chilometro rettilineo, è davvero tanto correre quasi 3 chilometri di pura salita all'inizio di una gara!) l'ho affrontata bene proprio perchè l'aria era ancora molto fresca.<br />
<br />
Purtroppo, sotto la fitta boscaglia non si avvertiva il calore dei raggi solari che incrementava continuamente...<br />
Lungo il viale Diana (in pieno parco), si distinguevano più avanti parecchi atleti: accanto a me l'amico Tito Tiberti, autorizzato a seguire la corsa in bicicletta, teneva il ritmo alla sua atleta della Free Zone Brescia sull'altro lato della carreggiata (quindi senza MAI avvantaggiarla) e fino a quel momento sorpassare le donne di slancio non era stato un grande problema.<br />
<br />
Del resto tenevo bene il gruppetto che seguivo, mentre quello con cui avevo scollinato era troppo veloce e l'avevo lasciato scorrere ancor prima all'ingresso di Villa Niscemi.<br />
Quel gruppo avrebbe chiuso in 1h10'00", notevole per la giornata e la difficoltà altimetrica del percorso.<br />
<br />
Come sopra detto, i rettilinei, seppur criticati da alcuni atleti venuti da fuori, sono la caratteristica principale della corsa e si distinguono per la loro varietà: all'interno del Parco, con a fianco la boscaglia sono una favola, invece una volta entrati in Via Libertà sei dentro il Centro della Città e ti dirigi fino a Piazza Politeama, il tutto su di una strada storica e ben curata della Città, che personalmente mi sta a cuore.<br />
<br />
Purtroppo il caldo inizia a farsi sentire e la canottiera non mente mai.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh568J1P6z7IFQJmZglRm_cP9wswuAgXqWA-pQG-uiBYIKZd0Y5J12U5gQNU7VtlQ6yxBzzw-dRdCKsugYf-bFBAl2ni4Ul6sfrdx1634QUecN_bogVWpvy5svhnl88emZm0r1oKyso7v4/s1600/FB_IMG_1571602413708.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh568J1P6z7IFQJmZglRm_cP9wswuAgXqWA-pQG-uiBYIKZd0Y5J12U5gQNU7VtlQ6yxBzzw-dRdCKsugYf-bFBAl2ni4Ul6sfrdx1634QUecN_bogVWpvy5svhnl88emZm0r1oKyso7v4/s400/FB_IMG_1571602413708.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>I primi chilometri erano incoraggianti</i></td></tr>
</tbody></table>
Sono costretto a bere il più possibile per non restare disidratato e inizio a perdere qualche posizione, ma nulla di grave.<br />
Fino al Politeama, quindi al chilometro 11 che caratterizza il giro di boa e ritorno verso Mondello attraverso circa lo stesso percorso, riesco a correre bene, ma inizio ad avvertire un cedimento.<br />
<br />
Il tratto di ritorno è in leggera ma costante salita e devo dire fino all'ingresso del Parco potevo ancora dire di stare bene, ma una volta che (guarda caso) mi passano gli atleti locali Soffietto e Abbate con irrisoria facilità, inzio a pensare che la già alta temperatura dovrò pagarla con gli interessi.<br />
<br />
Ho un paio di donne la davanti.<br />
Faccio grande fatica a passarle e ci riesco, ma una volta entrato nuovamente sulla strada principale del Parco della Favorita in continua pendenza e spacca-gambe, cedo lentamente, chilometro dopo chilometro.<br />
Gli uomini mi sorpassano, le donne restano alla stessa distanza, c'è qualcosa che non va!<br />
<br />
Avverto un gran caldo e tante volte in allenamento le mie capacità sono crollate miseramente sotto il peso del sudore.<br />
Qui c'è solo da stringere i denti perchè mancano appena cinque chilometri!<br />
<br />
Una volta superata l'ultima avversità altimetrica, mi dovrei preparare alla grande discesa, praticamente per quattro chilometri fino all'arrivo, ma non riesco a far proprio nulla per cambiare le cose.<br />
Eppure sto dando il massimo, ma ripenso alle notti insonni, agli immensi sacrifici fatti ed al motivo dell'essere qui ancora in lotta ed in competizione.<br />
<br />
Non nascondo di essere sorpassato da dietro da una ragazza della Corradini in gamba, probabilmente correva in 3'40"/45" ma almeno era da sprone.<br />
Fino a che ero sotto la frescura (umida) degli alberi mi ero salvato, ma una volta arrivato a tiro di schioppo su Mondello, in Piazza Valdesi esposta ai raggi solari, mi sono definitivamente cotto.<br />
<br />
Manca un ultimo impegnativo (quando stai così male, altrimenti sarebbe stato esaltante) chilometro e mi passa prima Michele Merenda (Cagliari Marathon Club) e sul finale il bravo Taras mi soffia il gradino più basso del podio di categoria M40...<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK0PlXpZJYvJmuteA4sRvOkXEVTfeMzxnci-EpXXxaze6RlmF8RXjvINZ6AXCdN1gZ3KatzB0PrNG3LYhvLX9ZEz7nNoShAj8zH7u69czzLOmjCg-uFaUTQWbGgRX7hl3ioXopBRibpfs/s1600/FB_IMG_1571602623372.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK0PlXpZJYvJmuteA4sRvOkXEVTfeMzxnci-EpXXxaze6RlmF8RXjvINZ6AXCdN1gZ3KatzB0PrNG3LYhvLX9ZEz7nNoShAj8zH7u69czzLOmjCg-uFaUTQWbGgRX7hl3ioXopBRibpfs/s400/FB_IMG_1571602623372.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Giornata afosa ed in quel caso soccombo vista<br />la preparazione incerta</i></td></tr>
</tbody></table>
Che delusione, soltanto <b>1h16'20"</b> e piegato in due dall'afa e dalla fatica...<br />
<br />
Ormai sono circa 5 anni (da quando mi sono spostato in altra parte della Città per abitare) che non riesco a reggere il caldo e men che meno le insidie del traffico intenso di quella zona.<br />
Alle volte ho odiato la corsa ma solo per il fatto stesso che vedere la gente correre in Viale Regione Siciliana o Viale Michelangelo (pensate una strada molto trafficata con poco verde e molto cemento... di questo sto parlando!) mi ha sempre fatto accapponare la pelle...<br />
<br />
Il caldo eccessivo mi ha portato molto spesso alla resa o addirittura a farmi male d'estate.<br />
Ho dovuto ridurre gli allenamenti, in termini di chilometri ed intensità e magari oggi sono più preparato per una 10K tirata che per una 21K, e domenica 20 ottobre si è visto tutto.<br />
Il concetto Maratona - tirata vale lo stesso, ma se la prendi con molta calma, ecco che esce sempre quel 2h35'-37' che mi lascia in quella dimensione di apparente felicità...<br />
<br />
Oggi sono questo e onestamente non posso proprio lametarmi perchè ho ancora tanto e chi mi apprezza non lo fa per gratuità.<br />
Vorrei dare di più perchè so che il fisico me lo consente, ma se stringo i denti forse potrà accadere nuovamente.<br />
<br />
Sono caduto per l'ennesima volta, come tante, tantissime i primi anni di atletica quando non vi erano i Social Network, e sono pronto a cambiare pelle per continuare il più possibile a correre e vivere le competizioni.<br />
<br />
Grazie Running Sicily, ci vediamo alle premiazioni finali!<br /><br /><i>(Grazie <a href="https://siciliarunning.it/">Sicilia Running</a> per le foto)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-4846470385542498762019-10-15T18:00:00.000+02:002019-10-15T18:00:06.708+02:00No, mi dispiace, non voglio mollare<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq2sYENxm2WwsYcqIsBYZZC063fxM0ijZ6WklydnippMy5ix2OLl6nxKDC9JLp4hmQ6Lo61-JDD-vmESBtxtSoVJnt_fgNW3CvABEue_28Ie9wGevNjujc2GCf_Kj4uqxsQJjImKTFFoQ/s1600/FB_IMG_1569875521916.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq2sYENxm2WwsYcqIsBYZZC063fxM0ijZ6WklydnippMy5ix2OLl6nxKDC9JLp4hmQ6Lo61-JDD-vmESBtxtSoVJnt_fgNW3CvABEue_28Ie9wGevNjujc2GCf_Kj4uqxsQJjImKTFFoQ/s400/FB_IMG_1569875521916.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Stringi i denti se devi, ma ogni giorno concludi l'allenamento prefissato.</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, luglio-agosto-settembre.</i><br />
<br />
Un giorno qualcuno di importante per me nella vita rileggerà tutte le mie memorie sportive, ne sono certo.<br />
Questo titolo lo dedico a loro che mi hanno fatto crescere ed a me, che nonostante tanti fattori avversi, continuo a credere in questo sport.<br />
Non potrò tornare ai livelli di un tempo, spesso immagino cosa sarei capace di fare se tornassi ad essere un atleta "Full Immersion" e credo potrei tornare a correre sotto le 2h30' in maratona, penso di aver la voglia di caricare le gambe di così tanti chilometri, ma non so esattamente se riuscirei a non infortunarmi rapidamente, seppur oggi mi reputo fortunato a correre per un ottimo brand di scarpe da Running.<br />
L'età non mente sul fisico e allenarsi due volte, con tutto il riposo e le cure del mondo, non consentirebbe di avere tali garanzie.<br />
Ma se vado avanti è per me stesso ed oggi non devo dire grazie a nessuno, ma solo alla mia volontà.<br />
<br />
In tanti si sarebbero arresi, si sarebbero fermati, e forse è meglio pensare al futuro prossimo.<br />
Potrei allenare, sarei pronto, ma oggi non ho il tempo a disposizione per seguire con serietà e passione un corso di allenatore.<br />
E allora, conviene continuare a correre, ad allenarsi quando fa caldo da morire o quando farà talmente freddo e buio da pensare di mollare, ma forse oggi temo più il caldo che il freddo.<br />
<br />
Sono nauseato di correre ad ora di pranzo e buttarmi dentro il Parco, di provare a fare ripetute e "morire" a metà allenamento.<br />
Di cedere prima fisicamente e poi mentalmente, di avere quasi stampato sul viso il logo dei miei occhiali da sole.<br />
Inutile raccontare lo schema allenante, molte volte quei tempi sono ridicoli e chi vuole può chiedermi il contatto su Strava, ma i risultati li pubblico solo quando sincronizzo l'orologio GPS e non lo indosso tutti i giorni per non averne dipendenza.<br />
<br />
Alle volte ho corso il lungo così lentamente che mi chiedo a cosa possa servire, del resto dopo alcune notti insonni o dopo un allenamento tirato del pomeriggio precedente non è facile correre in maniera fluida alle 05:45...<br />
Oppure mi sono ritrovato a fare ripetute sotto il picco del sole e prendere sonore sberle.<br />
Ovviamente mi idrato in modo tale da non avvertire sete durante le ripetute e cerco il più possibile di correre sotto gli alberi approfittando del fatto che la Pista dello Stadio delle Palme è ancora chiusa ma mentre sto scrivendo la colata di "Sportflex" è stata data finalmente!<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7kCwKBsU3ovhkdvwVnxIbSFqryz4kmWX1GNZEIHLXTYERsOvYCOdl6hUsMopJRIOnepkNXSzo_otLCZoF9ukeR-ymuRWslhwrgE9AsY0XIWH7J7N8S5uudyStXJLVrRSGYObLnhc_3kY/s1600/FB_IMG_1569875473538.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7kCwKBsU3ovhkdvwVnxIbSFqryz4kmWX1GNZEIHLXTYERsOvYCOdl6hUsMopJRIOnepkNXSzo_otLCZoF9ukeR-ymuRWslhwrgE9AsY0XIWH7J7N8S5uudyStXJLVrRSGYObLnhc_3kY/s400/FB_IMG_1569875473538.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Partenza molto tranquilla!</i></td></tr>
</tbody></table>
Quindi niente più ripetute in Villetta ma praticamente l'estate l'ho passata in Campestre o al Piazzale dei Matrimoni o nel famoso "Boschetto" del Prof. Liga, dove quel chilometro (o quasi) è un giro che fa tanto male alle gambe.<br />
<br />
Le salite le ho corse spesso ma con oltre trenta gradi non rendo proprio e via con il "giù di morale", i bei tempi in cui scendevo alle sette di sera a fare lo specifico sono estinti.<br />
Ci sono stati momenti in cui ho corso le ripetute di 400m peggiori di circa 6"-8" del normale e non capire il perchè, eppure non mi sono mai fermato, non ho mollato e non ho mai pensato di farlo.<br />
Sono convinto che anche se con scarsi riscontri cronometrici, correre faccia sempre bene, alla mente più che al fisico.<br />
Il tempo mi darà ragione prima o poi...<br />
<br />
Ultimamente corro presto diversi giorni a settimana.<br />
C'è sicuramente meno caldo del pomeriggio, meno frastuono e meno inquinamento, ma ti senti tanto solo e insicuro.<br />
Temi sempre di farti male al decimo passo di corsa, per cui parto molto piano.<br />
<br />
Le ripetute è impossibile correrle al mattino, non riesco ancora per i miei ritmi ideali, ma presto di dovrò provare, per forza.<br />
<br />
Tutto questo per non arrecare danno e disagio a nessuno, per seguire una bellissima passione che vivo dentro e sperare prima o poi di correre in compagnia di qualcuno, perchè da quando il Signore ha istituito il sabato pomeriggio, fare un bell'allenamento di gruppo, magari tirato e magari in salita, l'ho visto sempre come <b>il miglior modo di concludere la settimana</b>.<br />
<br />
Detto ciò, finalmente riesco a trovare una domenica (<b>29 settembre</b>) possibilmente serena per indossare nuovamente la canotta da gara.<br />
Palermo, con una location a me nota, una gara con partenza dallo Stadio delle Palme (per ora chiuso per lavori di ristrutturazione) e giro di boa alla Palazzina Cinese, su un percorso da ripetere due volte per un totale di 10 chilometri esatti, perfetto!<br />
<br />
La partenza, a ora tarda, intorno le 10:00 circa, presagiva tanto caldo e afa e così è stato.<br />
Temevo di affossare, ma evidentemente tutti gli allenamenti intensivi e conclusi qualcosa di buono lo hanno fatto.<br />
Con mia sorpresa, visto che si trattava di un semplice campionato provinciale, trovo al via il redivivo Giovanni Soffietto, partinicense.<br />
Pur essendo un runner noto da qualche decade, ultimamente è tornato a sorprendere tutti.<br />
E' tornato a correre benissimo da maggio scorso e tra l'altro in una gara ad eliminazione è giunto al secondo posto soltanto dietro un ragazzo giovane ottocentista da circa 1'58".<br />
Ed è un M45.<br />
<br />
Proprio a maggio scorso, in occasione della 10 Km di Monreale, avevo subito una sonora sconfitta per mano sua, adesso lo temevo.<br />
<br />
Lui è solito partire fortissimo, lo faceva anche quando non era in buone condizioni di forma, tant'è che ero già pronto a mollare la presa dal primo chilometro, se avesse tirato fuori un 3 minuti netti.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibQe5ILdo0xzTf_ibQq3kzQE_TJ8bp4n4Oq7sGzt5KPbjYbquz6-OU8aqmQpsu74MCDwkV1XiQI3tk-5P73BfUtkHBth1irfrThIS41nVCqTEGOW08ttBV-wBnO1bJdpA96MTwKnm9QbU/s1600/FB_IMG_1569875609187.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibQe5ILdo0xzTf_ibQq3kzQE_TJ8bp4n4Oq7sGzt5KPbjYbquz6-OU8aqmQpsu74MCDwkV1XiQI3tk-5P73BfUtkHBth1irfrThIS41nVCqTEGOW08ttBV-wBnO1bJdpA96MTwKnm9QbU/s400/FB_IMG_1569875609187.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Podio M45</i></td></tr>
</tbody></table>
Invece, subito dopo il via, me lo ritrovo dietro e molto guardingo.<br />
Solo verso la fine del primo chilometro mette il naso avanti e si mette a tirare, ma i suoi consueti strappi sono delle carezze paragonate a certe sue perfomance viste.<br />
<br />
Capisco in breve tempo che non è in grande giornata o forse è molto carico in vista di appuntamenti più importanti per lui: va troppo regolare per essere Giovanni Soffietto.<br />
Mi tengo guardingo per tutto il primo giro, studio il punto di attacco e spero piuttosto che il caldo non mi faccia crollare.<br />
Lo lascio tirare.<br />
Nel tratto in discesa che porta da Viale Diana (Favorita) verso lo Stadio, si corre comunque intorno i 3'15"/Km, di sicuro non si va piano e le mie gambe girano sorprendetemente bene.<br />
<br />
Come potevo aspettarmelo, all'inizio del secondo giro, in salita, Soffietto rompe gli indugi e attacca deciso.<br />
Gli sto attaccato, e quando molla la presa, provo a contrattaccarlo, ma non sono lucido abbastanza per fare la differenza.<br />
Bene, ci ho provato, non penso minimamente che le lunghe nottate ed il poco riposo influenzino la forza dei miei attacchi.<br />
<br />
In discesa verso la Palazzina Cinese tratteniamo le veemenze, successivamente nel tratto di ritorno, in salita, Soffietto attacca dove l'avrei fatto anch'io e non mi sorprende.<br />
Piuttosto, inizio a pensare di scatenare l'attacco "all in" dove in genere faccio anche male a me stesso per quanto impegno ci metto: <b>è come affrontare un mille finale dopo le salite.</b><br />
<br />
Decido che il momento giusto è esattamente al nono chilometro, peraltro in discesa, e con tutta la rabbia agonistica che ho parto all'attacco, quello decisivo.<br />
Ma Soffietto dietro c'è e ci resta.<br />
Affrontiamo la curva che porta alla Villetta e tiro con decisione, si viaggia intorno i 3'05" e di più non riesco a fare al momento.<br />
Soffietto con grande lucidità contrattacca con grande scioltezza, mentre invece io corro sempre più indurito.<br />
<br />
Il mio obiettivo di giornata è perdere meno terreno possibile di lì al traguardo ormai imminente: ormai ho perso la gara ed è stato bravo lui.<br />
Arriverò dietro di otto secondi, quel margine che avrà consentito al vincitore di correre sotto i tre minuti l'ultimo chilometro, scatenato dal sottoscritto.<br />
<br />
Su di un percorso molto scorrevole ma decisamente sali-scendi (leggero) con alte temperature abbiamo corso intorno i <b>3'25"/Km sui 10 Km </b>che al momento può starmi stretto ma con la lucidità degli ultimi mesi passati, è un buon risultato che ripaga le tante uscite amare e aride.<br />
<br />
Bene così e pazienza, sarà per la prossima volta, quando farà ancora più buio, forse più freddo e forse sarò mentalmente ancora più forte...<br /><br /><i>(Grazie <a href="https://siciliarunning.it/">Sicilia Running</a> per le foto, ci vediamo alla Mondello... Palermo Half!)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-70104597704567129172019-08-16T08:00:00.000+02:002019-08-16T08:00:04.130+02:00Luglio, Agosto un vero running calvario...<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi82wNq-vMZ7kjf7V8DzeQ7EVgTda-czPTEaPs6a61D3SQqvolVej2MUytfDfOn9Aj4873ozap9HpkRI8H87UqyThI18fNGVjo5s0a2Q1w5AfcXf7hRYNx-1Ze_bIteTAsp6-hChTvoVOw/s1600/FB_IMG_1562411558300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1440" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi82wNq-vMZ7kjf7V8DzeQ7EVgTda-czPTEaPs6a61D3SQqvolVej2MUytfDfOn9Aj4873ozap9HpkRI8H87UqyThI18fNGVjo5s0a2Q1w5AfcXf7hRYNx-1Ze_bIteTAsp6-hChTvoVOw/s400/FB_IMG_1562411558300.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Monti Rossi Nicolosi al Completo :-)</i></td></tr>
</tbody></table>
Negli ultimi tempi ripenso a qualche tempo fa, magari lontano dieci anni, a quando il running faceva parte esclusiva del resto delle mie attività di svago: impegno serio ma grande valvola di sfogo, valore importante, spinto da impegni agonistici di un certo livello.<br />
<br />
L'estate ha rappresentato una gran bella gatta da pelare per me: abnorme quantità di sudorazione, rischio costante alla disidratazione, necessità di maggiore riposo e integrazione di liquidi oltre che di sali minerali, eppure riuscivo sempre a fare centro negli appuntamenti autunnali.<br />
<br />
Oggi mi chiedo come riuscissi a preparare le mie Maratone di Carpi a quelle medie di 3'20" - 3'23" circa al chilometro che puntualmente mi vedevano incrementare il volume di lavoro, abbandonando le ripetute in pista, in pieno agosto...<br />
E successivamente seguiva la "rifinitura" per i fortunati appuntamenti in Nord America... non a caso il gruppo del CUS Palermo con cui sono allenato in quegli anni mi definiva "d'acciaio"...<br />
<br />
Oggi potrei riuscire, forse in parte, ma servirebbe a tanta dedizione, tanto tempo e le tempistiche corrette.<br />
Scendevo a correre quando era giusto, normalmente dopo le 19:00 in modo tale da non farmi investire dai violenti raggi solari presenti a Palermo e comunque riuscivo ad avere il ritmo e le forze necessarie ad alzarmi presto al mattino, intorno alle 06:00, correre il primo lunghetto della giornata con l'aria fresca del Parco e dopo una veloce colazione, andare a lavoro per le 08:00.<br />
<br />
Avevo sicuramente più energie, fisiche e mentali, per anni l'ho fatto, eppure non mi do pace nonostante la mia vita sia palesemente cambiata.<br />
<br />
Niente più orari perfetti, ormai corro quando capita e spesso sotto il sole... solo il Parco può placare l'aria infuocata con l'immancabile bottiglietta d'acqua e sali.<br />
Ancora non mi do mai per vinto: se c'è da fare ripetute, quelle verranno fatte, anche sullo sterrato del boschetto.<br />
In questi mesi l'adorato Stadio di Atletica Vito Schifani è in fase di restyling da parte del Comune di Palermo e resta chiuso alla pubblica utenza.<br />
Si spera possa essere restituito agli atleti bello come non mai, con il fondo rifatto e, con l'emozione nel cuore, vedere tanti nuovi giovani cercare di far crescere i loro sogni e speranze.<br />
<br />
Il mese di Luglio rappresentava l'inizio della difficoltà, ma comunque ho ottenuto sempre ottimi rendimenti che man mano si placavano in Agosto.<br />
Nulla mi fermava nonostante avessi le scarpe pesantissime zuppe di sudore, tutti i giorni, senza mai un rallentamento... che ricordi!<br />
Oggi, purtroppo, le cose non vanno più in questa direzione.<br />
Purtroppo, da quando ad inizio Luglio le temperature sono aumentate fin oltre i 30°C - 35°C costanti, le mie seppur discrete medie sono crollate definitivamente.<br />
Le ultime gare lo avevano già testimoniato, Monreale aveva suonato il primo brutto campanello di allarme: sentirmi svuotato senza un perchè non è da me, ma sapevo già la risposta...<br />
<br />
Ogni sera mi addormento sfinito e quando esco a correre corro piano sperando che mi serva da riposo per le gambe e l'organismo.<br />
Ma nulla, ormai sono settimane (esattamente da inizio luglio) che quando mi alzo mi sento già stanco, ed è inizio giornata.<br />
Purtroppo devo ammetterlo, sono i primi limiti dell'età che avanza dove, invece di curarmi e dedicarmi alle buone e sane abitudini fisiche, non mi risparmio per le giuste esigenze familiari.<br />
<br />
Il mese di luglio era iniziato come si era chiuso giugno, con una sonora sconfitta che fa male al morale.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRz7WNbYVIp0KlVCU0m4SRdBL91ddvPm0tlU7pirh-e2FCElMKiXsDp6TV0bL9eDvVSf0TCYmX6bw4w41SVIXVThwLKLAbezqMTjSFwQ6z5C8WceXDvAlPdnAvIaxhJ3B3ehPyfA036Lk/s1600/FB_IMG_1562671722799.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1440" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRz7WNbYVIp0KlVCU0m4SRdBL91ddvPm0tlU7pirh-e2FCElMKiXsDp6TV0bL9eDvVSf0TCYmX6bw4w41SVIXVThwLKLAbezqMTjSFwQ6z5C8WceXDvAlPdnAvIaxhJ3B3ehPyfA036Lk/s400/FB_IMG_1562671722799.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Prima del via con accanto i due protagonisti, Agnello (284) e Terrasi</i></td></tr>
</tbody></table>
Quella che seguirà non è una lamentela ma la giusta cronaca di chi non si da mai per vinto ma in quel caso aveva <u>perso la battaglia con il duro pavimento</u>!<br />
<br />
Ci tenevo a correre a <b>Nicolosi</b>, per l'occasione dei festeggiamenti del <b>Santo Patrono Antonio Abate, ricadenti il 05 luglio </b>e comunque sotto il cielo dell'organizzazione della mia Società sportiva, la Monti Rossi.<br />
<br />
Mi accingo a guidare sulle roventi strade siciliane già dalle prime ore del mattino di quella giornata ed affronto una prima parte molto complessa con alcune soste programmate che si protaggono quando il piccolino di casa fa tanti capricci.<br />
Le sue infinite energie mi fanno auspicare che amerà gli sport di fatica, lui adora correre, ma ovviamente tutto questo non è affatto riposante!<br />
<br />
Nonostante avessimo trovato un appartamento per la notte proprio sotto il percorso di gara, programmato gli orari di cena/spuntino (la corsa si teneva alle ore 21:30 circa), poco prima di iniziare il riscaldamento, ero sdraiato sul pavimento in cerca di un momento di tregua e riposo...<br />
Era segno che il mio corpo avesse poco interesse a gareggiare e già temevo un'atroce sofferenza...<br />
<br />
Così in effetti, quando allo start partono i grandi favoriti, Agnello e Terrasi a sbaragliare la concorrenza, con Liuzzo in grande spolvero a tentare di tenerli per qualche giro dei dieci previsti, non riesco nemmeno a tenere un abbordabile passo tenuto dal 4° e 5° che man mano si allontanavano...<br />
Non avevo mordente, quella forza che fuoriesce da una vita di gare quando indosso un pettorale e fa cambiare le cose, che rendono diverso un banale allenamento da una gara in lotta per una posizione, per la conquista di un qualsivoglia premio.<br />
<br />
Adagiato su quella posizione, da lontano mi raggiunge uno junior che, a metà gara, mi passa quasi a doppia velocità, e scendo alla 7° posizione.<br />
Finalmente reagisco con delle forse non mie e provo a non farmi staccare, forse il ragazzo subisce il peso della sua stessa rimonta e così, a due giri dal termine lo raggiungo e, stupidamente, rilancio l'azione con forza.<br />
Poichè si trattava delle ultimissime forze di giornata, considerata la difficoltà del percorso ed i circa 800 metri di quota, al termine della salitella dove ho provato ad infierire sul giovane avversario, peraltro tifatissimo da altri teen-agers, cedo solidamente lasciandolo scappare via per gli ultimi chilometri finali.<br />
Doppiato da Agnello (il vincitore per pochi secondi) e Terrasi, torno in appartamento esaurito, un pò arrabbiato e afflitto da una grande fatica.<br />
<br />
Vorrei tornare subito a gareggiare, ma preferisco ricostruire quanto perso negli ultimi tempi.<br />
<br />
Lavorare sulla resistenza muscolare, specie in questo periodo delicato, aiuta a prevenire infortuni da stress e riduce fastidiosi problemi tendinei che negli ultimi anni sono sopraggiunti.<br />
<br />
Ho ricominciato da questo ciclo costruttivo di lavoro, con la conclusione che la sera ero sempre più stanco, distrutto e soddisfatto di vedere un volto sorridente per aver giocato fino al termine della serata, per ricominciare il giorno successivo e l'altro ancora...<br />
<br />
Avrei voluto gareggiare nelle ultime settimane, ma impegni più importanti hanno preso il sopravvento e, ironia della vita, sono passato da estati piene di gare (anche due - tre nelle settimane di agosto) a quasi nulla, probabilmente.<br />
Solo la speranza di risollevarmi, seguendo un programma di allenamenti semplice e mirato alle distanze di 10 Km, ad evitare gli infortuni (cosa che ormai mi riesce agevolmente da oltre quattro anni) ed a ritrovare un pò di velocità perduta da quando è iniziata questa lunghissima estate che temo finirà ad inizio ottobre.<br />
<br />
Proprio <b>domenica 04 agosto</b> volevo correre, avevo l'imbarazzo della scelta: tra Cefalù al mattino o Partinico al pomeriggio, entrambe le gare mosse da sentimenti di amicizia e quindi senza ambire ad alcun premio, ma non è stato possibile parteciparvi.<br />
Nel tardo pomeriggio ho corso la mia gara personale: ho scelto la <b>cronoscalata di Monte Pellegrino da Villa Igea al Santuario su strada</b>: ho un 32'50" circa di personale (in condizioni ottimali ricordo), ormai svilluppato quel decennio addietro.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnEdyP5jomjdjmCj1IUGYotWCmfeDoKnfGzaHSCsKWoDBohLg8HttYV8lnlq5OkIGS20WDicgX3Z-PInujS78ga1UQ0ixdrdWqgarVlOqSRKOkyzBIX_NpAin2K6MoGem3w5ILgqfxbSA/s1600/FB_IMG_1562411498924.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1440" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnEdyP5jomjdjmCj1IUGYotWCmfeDoKnfGzaHSCsKWoDBohLg8HttYV8lnlq5OkIGS20WDicgX3Z-PInujS78ga1UQ0ixdrdWqgarVlOqSRKOkyzBIX_NpAin2K6MoGem3w5ILgqfxbSA/s400/FB_IMG_1562411498924.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Fasi finali, un tentativo stoico di rimonta</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Ebbene, nonostante avessi tentato il tutto e per tutto e sentissi le gambe quantomeno girare senza mai imballarsi, ho accusato costante distacco in ogni intermedio (l'inizio salita è stata alquanto lenta e prima di ingranare ho perso molta strada) fino ad arrivare in cima in 37'00", stanco, sudatissimo e soddisfatto: che mi importa, avevo dato tutto e per me arrivare lassù in cima, dove ritrovi gare, allenamenti ed una vita di ricordi...<br />
Adoro quella salita, la rifarei migliaia di volte ancora, tutto l'anno e confesso di averla affrontata nei momenti più importanti della mia vita personale.<br />
<br />
Oggi mi mancano gli allenamenti in compagnia e lo stimolo che ne deriva, in tanti oggi per questo motivo non trovando nuovi stimoli ad allenarsi da soli avrebbero già mollato da tempo.<br />
Ho iniziato a correre e soffrire duri allenamenti da solo, quindi non è essenziale la compagnia, ma negli anni ho capito che si progredisce rapidamente con il lavoro di gruppo, esaltando insieme le singole doti di ogni runner.<br />
<br />
Oggi cercherei la maggiore inesperienza e la gioventù come stimolo per cercare di migliorare, offrendo tanta saggezza tattica e tanta aggressività agonistica che, nonostante tutto ancora provo dentro.<br />
<br />
Mi piacerebbe continuare a correre ancora per altro tempo, eppure il destino appare incerto...Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-10964963736738034232019-07-02T20:00:00.000+02:002019-07-02T20:00:06.717+02:00A Monreale vince lo Sport ed il Caldo<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSaF9D4b6c1RVbehfHrdYW8sWTxAC2JjzgH18_OMpSAy_qwTmEJjX9YPTO_iSQChsfwjmOgA6zLb51mKv93aL053V6xrL_ejN1_TaXPXICKIvNoiNXHkyDx2PhI_M58xOfQPInJjSPl7g/s1600/FB_IMG_1561312950753.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="911" data-original-width="1366" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSaF9D4b6c1RVbehfHrdYW8sWTxAC2JjzgH18_OMpSAy_qwTmEJjX9YPTO_iSQChsfwjmOgA6zLb51mKv93aL053V6xrL_ejN1_TaXPXICKIvNoiNXHkyDx2PhI_M58xOfQPInJjSPl7g/s400/FB_IMG_1561312950753.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Game Over...</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Monreale (PA) - 23 giugno</i><br />
<br />
Quest'anno ho potuto recarmi in sede di gara con discreto anticipo e maggiore tranquillità, la famiglia l'avevo lasciata al mare.<br />
Ho potuto godermi gli scorci, le stradine ricche di curiosità e colori, ammirare i cambiamenti di uno dei luoghi più suggestivi e visitati dai turisti stranieri nei dintorni di Palermo: una via tutta "infiorata" artisticamente, alcune rappresentazioni artistiche in piazza che secondo me "cozzavano" con la vera arte delle splendide fontane e non poteva mancare la visita al belvedere.<br />
<br />
Nota negativa, putroppo, il primo vero caldo di stagione: insopportabile per consentire ai podisti di partire alle 09:30 del mattino, implacabile per come è arrivato dopo essere stato da tutti ricercato, ma solo perchè la gente desiderava le giornate al mare.<br />
Presto arriverà anche il caldo - umido (il peggiore per allenarsi) e con esso le fastidiose zanzare.<br />
Il caldo, il sudore, da sempre mio nemico e oggi con l'età che avanza un handicap serio...<br />
<br />
L'organizzazione, affidata al Presidente del Marathon Monreale, è perfetta sotto ogni punto di vista: per trattarsi di una gara amatoriale, è assolutamente imperdibile perchè offre storia, contenuti, ospitalità (parliamo dei ristori, con i prodotti tipici del posto!) ed un percorso tecnicamente impegnativo.<br />
Non metto a paragone alcune "classiche" con maggiore blasone, ma questa non ha nulla da invidiare con esse, anche perchè di gare valide ne sono rimaste ormai poche in Sicilia, quindi preserviamoci queste perle.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh_ckEUJJ4BpwmogYCRIR8BmEPqiVaY8qWl4d1L29qOv2wfZVN-9zYOV2Bi1bTF_2UdKjKn-GtrxKZDdw3kSDCM_rZ4WnsiWlBMILWN9jUkrPccnWrsvLOUILt_RWNs8sU4Gbqb1_wF9A/s1600/FB_IMG_1561311726576.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="911" data-original-width="1366" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh_ckEUJJ4BpwmogYCRIR8BmEPqiVaY8qWl4d1L29qOv2wfZVN-9zYOV2Bi1bTF_2UdKjKn-GtrxKZDdw3kSDCM_rZ4WnsiWlBMILWN9jUkrPccnWrsvLOUILt_RWNs8sU4Gbqb1_wF9A/s320/FB_IMG_1561311726576.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Nutrita la partecipazione dei runners</i></td></tr>
</tbody></table>
Oltretutto è la prima volta che corro l'intero circuito (siciliano) del Running Sicily, esclusa la tappa di Malta ovviamente, ed ho portato con me gran bei ricordi.<br />
<br />
La gara ha visto al via una bella partecipazione di podisti, quasi tutti della provincia di Palermo.<br />
Notavo soltanto alcune assenze del periodo e c'erano quasi tutti i migliori podisti, Fidal e Runcard inclusi.<br />
<br />
Non avrei messo nella rosa dei favoriti alla vittoria <b>Giovanni Soffietto</b>, ormai un over-45 dal passato glorioso ma sempre tiratissimo, ma ammetto che ultimamente alcuni suoi risultati mi avevo sorpreso, dopo parecchi anni passati collezionando piazzamenti mediocri.<br />
Da poco più di un mese sembra rinato e qui a Monreale farà la gara.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkkwFXTKxvL7b0GKbRU_qP_KcLKHu2sEYMi5pZKnu_H6FGtNhgW71VOwJ1tVtGBYUYBQZmwOCQPWANkOaaySViyaT4irLZrqLyJ3yHysebyfKVOmGlZ4V5IP-mKzEFtWJmo1qVlcMdh6k/s1600/FB_IMG_1561311682293.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="950" data-original-width="633" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkkwFXTKxvL7b0GKbRU_qP_KcLKHu2sEYMi5pZKnu_H6FGtNhgW71VOwJ1tVtGBYUYBQZmwOCQPWANkOaaySViyaT4irLZrqLyJ3yHysebyfKVOmGlZ4V5IP-mKzEFtWJmo1qVlcMdh6k/s320/FB_IMG_1561311682293.jpg" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Primo Giro, Soffietto tira il gruppo</i></td></tr>
</tbody></table>
Probabilmente sarebbe stato cavallo vincente un altro runner dai netti progressi, ovvero Salvatore Casarubbea, lì presente soltanto in veste da spettatore, ma lo vedevo sereno in viso quindi sarà stata la sua una scelta tecnica.<br />
<br />
Chi si è invece tuffato nel "mare" di gare competitive è <b>Lorenzo Abbate</b>, reduce dalla vittoria alla corsa di Castelbuono dedicata agli amatori "Aspettando il Giro" e autore di ottime prove dopo un inverno di rodaggio.<br />
Gareggiare tanto mi ha sempre insegnato che fa bene, aiuta a tenere alti i "giri del motore" perchè qualunque medio puoi fare in allenamento non troverai gli stessi stimoli che incontri in gara.<br />
<br />
La corsa ha subìto alcune modifiche al percorso perchè non si poteva passare nel tratto interessato all'infiorata sopra raccontata, rendendo il tracciato meno duro ma forse anche meno scorrevole perchè si passava su alcune stradine strette e ricche di curve.<br />
<br />
Sentivo che durante gli allenamenti delle ultime settimane, con l'arrivo del caldo, avevo risentito moltissimo, portando a casa scarsi risultati con tanto, tantissimo sforzo.<br />
Ultimamente nulla mi risulta più così tanto facile e sono costretto a recuperare con maggiore fatica.<br />
<br />
La prendo con filosofia.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibHusjnP3lmlP5wZHl2i0PzoF-bOXjD0W3o-V384vJ6FlkA5p8EVPd-rSdPzUu9x-qODpoeY1I4158tpjqe-mm-gA4LsIaoHdRXOw-lGsudzyLxLbVb8S0-WgfQgr1daN0ubJ6Y50o9TU/s1600/FB_IMG_1561311627428.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="950" data-original-width="633" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibHusjnP3lmlP5wZHl2i0PzoF-bOXjD0W3o-V384vJ6FlkA5p8EVPd-rSdPzUu9x-qODpoeY1I4158tpjqe-mm-gA4LsIaoHdRXOw-lGsudzyLxLbVb8S0-WgfQgr1daN0ubJ6Y50o9TU/s320/FB_IMG_1561311627428.jpg" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>All'uscita del tratto ricavato dal cambio<br />del percorso</i></td></tr>
</tbody></table>
Quando avevo 25-30 anni sudavo alla stessa maniera ma ho dei bellissimi ricordi di quanto fossi un Carro Armato: sudavo senza fine, quelle scarpe pesavano moltissimo ma NULLA, ripeto, nulla mi fermava.<br />
Oggi non è più così e comunque quel "nulla" di cui vado tanto fiero mi ha portato al logorio dei vari infortuni che hanno a volte bloccato delle stagioni nelle quali correvo davvero bene e davvero forte...<br />
<br />
Tornando al presente, la Gara parte forte e siamo subito in 4, con Abbate e Soffietto, oltre Geraci che presto si staccherà.<br />
<br />
Quei due correvano forte ed ero già su di giri al termine del primo giro, o meglio era Soffietto che sprizzava energie da tutti i pori.<br />
Ho tenuto il duo per due giri, quasi per metà gara, prima di staccarmi definitivamente, ed in quella prima fase avevo perso il conto di quanti allunghi avesse potuto perpretare il runner partinicense nei confronti del più giovane rivale.<br />
<br />
Soffietto è stato sempre un atleta "nervoso", desideroso di risolvere la gara a suo favore nel minor tempo possibile, ma era evidente che quella domenica il suo avversario fosse comunque competitivo e posso fare soltanto i complimenti a Lorenzo che è stato capace di tenere a bada le sue energie psicofisiche, imbrigliando il suo diretto avversario fino alla volata finale che ha risolto a suo favore.<br />
<br />
Negli ultimi due giri, dei cinque previsti per un totale di circa 9,3 Km, ho corso piano, ma ho risentito del caldo e delle gambe pesanti che mai hanno girato per tutta quella settimana...<br />
<br />
<a href="https://www.endu.net/it/events/per-le-vie-di-monreale/results">Onestamente, giungere al terzo posto quella domenica</a> era il meglio che potessi fare, ma la parte più dura da digerire sono i 50 secondi di differenza con Abbate che mi lasciano riflettere e tanto.<br />
Nonostante il mio risultato sia di pochi secondi più lento di quello dello scorso anno, sono stati i miei due avversari a correre davvero bene e questo, almeno, mi è di parziale conforto.<br />
<br />
Serve una rivoluzione nelle metodiche di allenamento.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVfdmRWA94G-M10oU_RwF3jA6O6arc_DxRSZ-KFk09o0OkrNmoVWqBsJDNB-YNMfGjjHrLPECyKTTDgvIY7Y0JS2TovPeOKY4TvPmuxM-WSAse9NjEMidXZO7Fp8EuG80tOm4YoQ9W3eY/s1600/FB_IMG_1561367383374.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="911" data-original-width="1366" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVfdmRWA94G-M10oU_RwF3jA6O6arc_DxRSZ-KFk09o0OkrNmoVWqBsJDNB-YNMfGjjHrLPECyKTTDgvIY7Y0JS2TovPeOKY4TvPmuxM-WSAse9NjEMidXZO7Fp8EuG80tOm4YoQ9W3eY/s400/FB_IMG_1561367383374.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Vittoria di Lorenzo Abbate (al centro)</i></td></tr>
</tbody></table>
Oltre a curare l'alimentazione integrando maggiormente i liquidi, senza trascurare gli integratori salini e assumendo frutta di stagione, è necessario il riposo che è proprio la parte che spesso scarseggia.<br />
<br />
Per il resto posso dire "arrivederci" alla Pista e allenarmi sui percorsi misurati in Pineta o al boschetto, molto muscolari e tecnici, con buona pace dei ritmi in Pista, belli, severi e precisi, dato che non esiste più la bella vita di quando correvo alle 19:00 il secondo allenamento del pomeriggio.<br />
<br />
Ma questa vita che ho me la tengo stretta e continuando a scrivere e raccontare posso solo evolvere come uomo e come runner :-)<br />
<br />
<i>(Grazie <a href="https://siciliarunning.it/">SiciliaRunning</a> per le foto e Martina e Nino per l'ospitalità)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-53722271608628914142019-06-21T08:00:00.000+02:002019-06-21T08:00:06.621+02:00Finalmente Le Brevi Distanze, o Quasi!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZEy8hy9aGhd3nKDjwOh35hZyuKjxc-xPfYTEP9W1FNigA9DgzoL5q9OE7JknEwendVQqu9HUOattrj_AuKgTt17tmIK-ZmDCo3jJ3iuf2QA_9RixhfAxW36MfsiHkfQHWZC2g6WET4jQ/s1600/f524d42f-d921-4586-b11b-1e1ca9074ea1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZEy8hy9aGhd3nKDjwOh35hZyuKjxc-xPfYTEP9W1FNigA9DgzoL5q9OE7JknEwendVQqu9HUOattrj_AuKgTt17tmIK-ZmDCo3jJ3iuf2QA_9RixhfAxW36MfsiHkfQHWZC2g6WET4jQ/s400/f524d42f-d921-4586-b11b-1e1ca9074ea1.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Copertina dedicata alla location Capo D'Orlando, tutta da correre!</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, Aprile - Maggio 2019<br /></i><br />
Terminata la Milano Marathon è finalmente ora di cambiare distanza.<br />
Onestamente avrei puntato tutto sugli eventi in pista, tra i 1.500m ed i 5.000m, ma alcuni impegni su strada mi hanno "costretto" a cambiare la programmazione, allungando ulteriormente fino alla mezza maratona.<br />
Al richiamo di alcuni organizzatori con i quali ho instaurato solide amicizie, non ho potuto dire di no e quindi ho cercato di stringere i denti portando a casa più risultati possibile.<br />
<br />
Purtroppo ed a malincuore, in quelle stesse settimane del post Milano Marathon (andata comunque oltre le migliori aspettative) decisi di rinunciare ad un altro evento che mi ha emotivamente rapito lo scorso anno, ovvero la Super Maratona dell'Etna da 0 a 3.000m di 43 Km.<br />
Servivano molti chilometri, tempo e dedizione per arrivarci veramente preparati, ma non ho potuto nemmeno iniziarla tale preparazione e così sono stato costretto a declinare dandomi appuntamento (spero) per il prossimo anno...<br />
<br />
Tanto entusiasmo veniva, invero, smorzato da un periodo post-maratona parecchio stressante per vicissitudini legate alla vita privata e lavorativa, lasciando poco spazio al metodo e tanto all'improvvisazione.<br />
Per circa due settimane, quindi, ho corso poco, ma ciò non ha influito negativamente, anzi mi è servito per rigenerarmi.<br />
Il clima, tutto sommato era fresco, infatti <b>mercoledì 17 aprile</b>, svolgo un discreto allenamento sul giro ad anello del Piazzale dei Matrimoni (Palermo) di circa 960m quasi piatto, su terra battuta a tratti sabbiosa (quindi battezzato come un valido sostituto al 1.000m, che comunque non è!) correndo <i>5 x 1 giro (R.2') in 3'11" - 3'05" - 3'04".7 - 3'05" - 2'53".4</i>.<br />
L'ultimo giro chiuso così bene mi ha fatto sorridere, ero davvero vicino al personale degli anni recenti da papà!<br />
<br />
<i><b>1 - UNO</b></i><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxEblXJjRhQXV2yzWZ3JjlX-PTpFewCmpaHWDsQs6MAmbA-csdv5H830D8XJzQUvmBAmWKtjxNlEcjgDTI5J8IKEX40gLg-RwAXQqsSxhgnEZ1E15DT2fv_RfH5-7Ovdh12NSU5K_bOx8/s1600/IMG-20190421-WA0025.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxEblXJjRhQXV2yzWZ3JjlX-PTpFewCmpaHWDsQs6MAmbA-csdv5H830D8XJzQUvmBAmWKtjxNlEcjgDTI5J8IKEX40gLg-RwAXQqsSxhgnEZ1E15DT2fv_RfH5-7Ovdh12NSU5K_bOx8/s400/IMG-20190421-WA0025.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La poesia delle gare in Pista, le più affascinanti, distruttive e formative</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Ormai era momento di tornare in Pista e dovevo rispondere presente dato che toccava al <i>10.000m in Pista regionale valido come CdS di Corsa previsto a Misterbianco (CT) </i><b>previsto sabato 20 aprile nel tardo pomeriggio</b>.<br />
Passata la mattina a viaggiare in auto, trovare un attimo di riposo in camera e subito immerso nella prova principale, dei venticinque giri.<br />
Tanti i protagonisti attesi, tra tutti Salvatore Laudicina ed il caro, vecchio Antonino Liuzzo, dall'alto del suo 29'16" (se ricordo bene) di circa dieci anni fa.<br />
<br />
Durante le prime battute ero carico, positivo, forte di questi ultimi allenamenti brillanti e di comune accordo lasciamo andare via S. Laudicina, noto per le sue partenze fulminanti.<br />
Con me e Liuzzo anche Alex Vizzini e qualche giovane promessa (a Siracusa lavorano bene ed i frutti si stanno raccogliendo).<br />
Purtroppo il mio sprint (generoso, del resto non so rimanere dietro passivamente sull'anello rosso) dura pochi giri, quando passo dall'1'19" rapidamente ad una crisi di 1'25" che non sembrava avere fine.<br />
Vengo passato da tutto il mio trenino e non mi perdo d'animo: purtroppo non avevo le gambe preparate per le distanze brevi, il recupero post maratona era stato troppo breve e poco rilassante ed il viaggio mattutino in auto non mi aveva aiutato.<br />
Stringendo i denti, provo a rimontare una sola posizione abbassando a fatica i tempi sul giro, cosa che mi riesce nel finale, <b>ma la scarsa sostanza è un 33'54" </b>poco brillante e poco confortante.<br />
Pazienza, resto entusiasta della bella rimonta del mio coetaneo Liuzzo che negli ultimi giri riprenderà al ritmo dei 3'00"/Km il ragazzo della provincia di Trapani che troppo aveva dato nei primi 10 giri.<br />
<br />
<i><b>2 - DUE<br /></b></i><br />
Una settimana dopo, tocca al <b>Running Sicily</b>, circuito di gare cui mi sono promesso di portare a compimento (è costituito da poche e belle manifestazioni), con tappa a <b>Cefalù, giorno 28 aprile</b>.<br />
Durante tutto l'anno a Cefalù se vuoi sostare devi pagare il parcheggio a ore o frazioni di giornata, quindi per chi partecipa c'è comunque un obolo in più per poter tenere l'auto in sosta per tutta la mattina della gara.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ8XYcpYA0FPvVOHSadhIdVjH6uVEm-98dPkU8kFIf5RJbNmQg1ZQzTlgJAqVoiQXzpHYr0Q_fpVR5E2VV2W8v8OafvBVsRUIhQGYP_HiKE30Fh0ho1hN7P_RVNPh7RUpgVD_4VQYySLI/s1600/DSC_0436.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ8XYcpYA0FPvVOHSadhIdVjH6uVEm-98dPkU8kFIf5RJbNmQg1ZQzTlgJAqVoiQXzpHYr0Q_fpVR5E2VV2W8v8OafvBVsRUIhQGYP_HiKE30Fh0ho1hN7P_RVNPh7RUpgVD_4VQYySLI/s400/DSC_0436.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La premiazione nell'inimitabile contesto in Piazza a Cefalù</i></td></tr>
</tbody></table>
In viaggio al mattino con l'amico Bibi, la località era poco distante da Palermo e con clima pacificamente primaverile, così Cefalù l'ho potuta godere nella sua infinita bellezza decisamente migliore che nel periodo estivo quando tracima di turisti ed il caldo ti entra nelle ossa.<br />
La gara, dai numeri modesti (purtroppo dovuto alle troppe manifestazioni in giro per la Sicilia), si è svolta su un circuito da ripetere 6 volte che attraversava parte del centro storico, uscendo per qualche centinaia di metri e rientrando, lungo un impervio strappo in salita.<br />
Tra i vari protagonisti al via, spiccava Vincenzo Agnello ed a seguire Mohamed Idrissi.<br />
<br />
Come da pronostico, dovevo soltanto difendere il quarto posto, tant'è che subito dopo il via, avvenuto sotto l'immensità della Cattedrale, Agnello scappa via con estrema facilità.<br />
Non avendo la brillantezza dei tempi migliori e visti i recenti impegni, provo a mantenere il valore espresso in pista al sabato prima, lasciando scappare via anche Bibi e Idrissi.<br />
<br />
<b>Chiuderò con una gara dal ritmo costante in 34'44"</b>, ma raramente mi sono trovato così bene a correre in un contesto paesaggistico così bello e fuori dal comune.<br />
Rispetto alla gara quasi analoga che si corre in agosto interamente sul circuito medievale e chiuso al traffico veicolare, c'erano pochi turisti (per lo più stranieri) che passeggiavano insieme alla manifestazione podistica che non hanno mai intralciato la corsa o messo in pericolo gli atleti.<br />
In questo caso, lo sport ed il turismo si fondono insieme...<br />
<br />
In quei giorni post gara di Cefalù ho fatto fatica ad allenarmi, ricordo alcuni appuntamenti portati a termine con scarso risultato, ma almeno la soddisfazione di aver faticato insieme mitigava l'amarezza della scarsa condizione.<br />
<br />
<i><b>3 - TRE<br /></b></i><br />
Quando ricevetti l'invito per la storica <b>Mezza Maratona di Terrasini</b>, sicuramente non inserita tra i miei programmi e visto che l'organizzazione tutta lo meritava, non ho potuto dire di no.<br />
Così il <b>05 maggio</b> ricalco le antiche strade che riecheggiavano tanti bei ricordi e altrettante cocenti sconfitte e provavo a sfruttare il forfait dell'ultimo minuto di Hamad Bibi.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtP0ZqVsQnOXfU1ZLBbNhLuRE6y-U34ouQqfTxky4GAGoCbnUe4iEaGexHK8hmLOoZdSISIHNuaGKfTO60GNObi5zoiwyGlj39QIzXztvUzQE2gFowzRY3lGn1wm2Z12XGQTUryqScOG4/s1600/Terrasini_Half_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtP0ZqVsQnOXfU1ZLBbNhLuRE6y-U34ouQqfTxky4GAGoCbnUe4iEaGexHK8hmLOoZdSISIHNuaGKfTO60GNObi5zoiwyGlj39QIzXztvUzQE2gFowzRY3lGn1wm2Z12XGQTUryqScOG4/s400/Terrasini_Half_1.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Terrasini - Vittoria!</i></td></tr>
</tbody></table>
E' stata una lunga e calda passeggiata, la prima vera giornata di caldo in gara, gestendo al meglio lo sforzo per non finire a danneggiare il fisico che ancora doveva concludere un'ultima più importante prova la settimana susseguente...<br />
<br />
Così cerco di far sfogare gli avversari del giorno, fino a che resto con un ultimo combattente che riceve il mio deciso attacco al secondo giro dei tre previsti lungo la salita del Villaggio dei pescatori: praticamente a metà gara.<br />
Da lì in avanti resterò solo e gestirò nel migliore dei modi un allenamento spinto con l'unico intento di vendicare la sconfitta rimediata da Adil Lyazali patita nell'anno 2010, in volata negli ultimi 200 metri, quando male che vada coprivo il percorso in 1h10'.<br />
<br />
Qui il cronometro non conterà affatto, la sequenza dei giri è: 25'36" - 25'41" - 25'48", ma la vittoria sì e con enorme felicità <b>vincerò con un miserevole 1h17'06"!</b><br />
Non ho mai nascosto la gioia ma forse, stavolta, il karma, l'avere pazienza e non mollare mai gli allenamenti e le gare negli ultimi anni che mi hanno visto cambiare stile di vita, ha pagato.<br />
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<i><b>4 - QUATTRO<br /></b></i><br />
Pochi giorni dopo la vittoria a Terrasini ero davvero sfinito, ma ho avuto una settimana di tempo per recuperare e dare il massimo per l'evento più importante: la <b>Mezza Maratona di Capo d'Orlando dell'11 maggio</b>, sul lungomare di un altro splendido luogo dove passare le vacanze estive, con le tante e suggestive spiagge.<br />
Il prevedibile vincitore era Antonino Lollo, atleta da circa 1h07' sulla mezza e nel suo periodo migliore agonisticamente parlando.<br />
Il clima, seppur fresco e ventilato, dato l'orario di partenza previsto nel tardo pomeriggio quando il sole non ancora rovente ti bacia la fronte, ha messo in difficoltà gli atleti ma nemmeno troppo visto che ancora non eravamo entrati nella vera estate siciliana.<br />
Percorso velocissimo e completamente piatto sul già citato lungomare per un totale di quattro lunghi giri.<br />
<br />
Dopo lo start Lollo era andato via, ad occhio stimavo un suo primo chilometro intorno i tre minuti, quel ragazzo correva a gas spalancato e motivato ad abbattere il suo personal best (non ci riuscirà per una manciata di secondi).<br />
Dovrò vedermela con nuovi e "inediti" avversari, uno tra questi un ragazzo poco più grande di me con il quale (strano a dirsi) non ho mai avuto a che fare in gara: Gianfranco Ucciardo.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAgzOaFXlfLJbfclF1LAtgbSHMEDK8lwLwTDGlfn6Iy7rhiaUZdYm7CVJhdcfYdkc-8cWqVB96qymMFcFmzUMrs8Un8XE5Of063wZfq65hRGpvq8MbusBkmeaaz7vDPa_5afjiojvRVmw/s1600/Terrasini_Half_2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAgzOaFXlfLJbfclF1LAtgbSHMEDK8lwLwTDGlfn6Iy7rhiaUZdYm7CVJhdcfYdkc-8cWqVB96qymMFcFmzUMrs8Un8XE5Of063wZfq65hRGpvq8MbusBkmeaaz7vDPa_5afjiojvRVmw/s400/Terrasini_Half_2.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Terrasini, premiazione!</i></td></tr>
</tbody></table>
Stoico quanto determinato, correva con piglio deciso e senza mai una sosta sul piede dei 3'30"/Km tanto che mi chiedevo quando avrei notato un momento di flessione.<br />
Infatti la flessione dovevo provare a dargliela io, correndo in certi tratti intorno i 3'23"-25"/Km, senza riuscire a metterlo in difficoltà.<br />
<br />
Sfruttando i compagni della distanza più breve (la 10 Km), devo attendere molto prima di iniziare a fare i conti solo con lui, il tenace Gianfranco, molto tifato dall'esterno.<br />
I primi due giri vanno via rapidamente, in 18'17" e 18'53", ma della flessione ne benificiano tutti, anche gli inseguitori, un paio, sempre presenti a non troppa distanza.<br />
Il sole inizia a calare e sembra una di quelle giornate calde quando i turisti, stanchi di una estenuante giornata al mare, chiudono gli ombrelloni e decidono di rincasare.<br />
Ero stanco come loro, di un tour de force non voluto ma obbligatorio.<br />
Qui a Capo d'Orlando era in gioco il valore di un'amicizia, non un titolo regionale di Mezza Maratona di cui mi importava quel poco che bastava per donarlo alla Monti Rossi.<br />
<br />
Dovevo quindi dare tutto e salvare almeno la seconda posizione, messa a serio rischio da questo, nuovo, vecchio avversario mai incontrato così a stretto contatto.<br />
<br />
L'ultimo giro risulterà decisivo e maledetto io che inizio l'allungo poco dopo, quando la strada si impenna di poco prima di tornare piattissima.<br />
Dovrò correre un intero giro lungo più di cinque chilometri in completa apnea, cercando di raggiungere quanto meno l'estremità opposta del lungomare prima di avventarmi sul traguardo.<br />
Mi si raggelava il cuore e mi si ribolliva il sangue, tanto ero impegnato.<br />
<br />
Fortunatamente, il kick ce l'ho ancora buono e così il mio attacco fa male ad Ucciardo e riesco a staccarlo definitivamente, ma devo stringere i denti, il tutto per correre il 3° giro in 19'27" (quello dell'attesa) ed in 19'04" la tornata finale (quella dell'attacco conclusivo).<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs_ijXTUBtOPjmzL2S569OrGyhk4ZzGUB91pmWb9EbFu7ug90ALqeXuqxyNLkgXmkVD6AnqJ29QeLbsBunaDl0ryd4r-kHtZ6Vrz4GfIVPDCh0nXB0mY0JIzBIZiFULaiI7J1yL765UdU/s1600/Capo_DOrlando_2019_9.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="512" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs_ijXTUBtOPjmzL2S569OrGyhk4ZzGUB91pmWb9EbFu7ug90ALqeXuqxyNLkgXmkVD6AnqJ29QeLbsBunaDl0ryd4r-kHtZ6Vrz4GfIVPDCh0nXB0mY0JIzBIZiFULaiI7J1yL765UdU/s400/Capo_DOrlando_2019_9.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La foto mente: al termine dell'evento di Capo<br />d'Orlando ero stra-sfinito!</i></td></tr>
</tbody></table>
Nel caos dei doppiaggi, quando ormai la luce scarseggiava e Lollo già rilasciava interviste, accenno un allungo senza un perchè e <b>chiudo (fortunatamente) al secondo posto in 1h15'39"</b> piegato in due dalla fatica.<br />
A soli 4 secondi si involava come un falco predatore <b>Francesco De Caro</b>, con chissà quale forte rimonta degli ultimi due chilometri, capace di dare una batosta alla gara coraggiosa e tutta all'attacco di <b>Gianfranco Ucciardo</b>, relegato al quarto posto assoluto.<br />
<br />
La serata non si conclude prima della premiazione, svolta in serata che virava a notte.<br />
Iniziata di gran lena la parata sul podio della dieci chilometri, l'amica Cinzia, seppur bravissima a non perdere calma e lucidità, mi premierà ben tre volte (secondo posto assoluto, titolo regionale e primo posto M40) prima di abbandonarci al nostro alloggio, con le forze fisiche e mentali ormai in avaria (tutta la famiglia inclusa).<br />
<br />
Dopo un'esperienza così dura, deciderò di prendermi una pausa rigenerante dalle gare e deciderò di scegliere solo pochi eventi estivi: la gestione del caldo lo scorso anno ha provocato molti problemi, costringendomi a rivedere molte scelte...<br />
<br />
<i>(Ringrazio <a href="https://siciliarunning.it/">Sicilia Running</a> e la gentilezza dei fotografi incontrati lungo questo cammino)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-2179972543263415142019-06-06T20:00:00.000+02:002019-06-06T20:00:14.425+02:00Milano Marathon - Una normale, entusiasmante giornata piovosa!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWMWfgqWT9BuZlHpyzM_qyBBSfRZ7mEHKT-rPUzqwH-OWtbArHhL4ilGzkqJZqPlNjNxlVQeojAsoB6SFrR16h71UrQIJ4T6LFEgd8C0-q-4KrpOqzx5iRmecVi3V2me0shmEUhZsZAYs/s1600/IMG_20190406_115914.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWMWfgqWT9BuZlHpyzM_qyBBSfRZ7mEHKT-rPUzqwH-OWtbArHhL4ilGzkqJZqPlNjNxlVQeojAsoB6SFrR16h71UrQIJ4T6LFEgd8C0-q-4KrpOqzx5iRmecVi3V2me0shmEUhZsZAYs/s400/IMG_20190406_115914.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Il giorno prima dell'esame...</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Milano, 07 aprile.</i><br />
<br />
Arrivare impreparati ad una gara, che può essere mai?<br />
Non è poi così tanto divertente se quella gara rappresenta la distanza regina in assoluto nell'atletica (...su strada per non offendere nessuno), cioè la Maratona.<br />
<br />
Conscio che più di "tanto" non avrei potuto fare e che anzi potevo mettere in preventivo l'eventualità di una cocente crisi, mi sono dedicato dal venerdì al sabato pre-gara alla scoperta degli amici dell'expo ed alla consueta visita della Città ormai mutevole (in meglio) di anno in anno.<br />
Lasciata la famiglia a casa per varie vicissitudini (che ringrazio apertamente) ho potuto rilassarmi in vario modo e divertirmi, seppur per qualche decina di ore.<br />
<br />
Il clima era abbastanza caldo-umido per gli standard milanesi ma già a me andava bene così.<br />
Al mattino della gara, invece, il tempo era messo sul bruttino...<br />
Sapevo delle difficoltà ormai vissute lo scorso anno dell'ingresso ai giardini Montanelli, così mi sono recato con ampio anticipo ai cancelli che ho superato in fretta e, come tantissimi comuni mortali, ho aspettato per la mia sosta - lampo ai bagni chimici.<br />
<br />
Niente sub. due ore e trenta, quindi ci stava l'ultimo "alleggerimento dello stomaco" che ormai mi capita ogni qualvolta sto per affrontare delle gare importanti.<br />
La colazione era stata fatta abbondantemente ma senza esagerare, dato che nei giorni precedenti ci avevo dato dentro con i carboidrati.<br />
<br />
Tutto rientrava nella norma, compreso il riscaldamento, lento, svogliato e breve.<br />
Ma in realtà di correre avevo una gran voglia, anche se non avevo ancora deciso a quanto andare: lo avrebbero deciso le lepri ingaggiate dalla Manifestazione!<br />
<br />
Già presenti lo scorso anno, l'accoppiata di Campioni della Nazionale di Atletica Leggera degli anni passati Giovanni Gualdi e Stefano Scaini, si ripropongono come Lepri di lusso ingaggiate per correre entro le 2h40' ed aiutare più persone possibile a raggiungere tale scopo.<br />
<br />
Se il ritmo fosse stato di 2h35' mi sarei buttato lo stesso, anche se con qualche dubbio di troppo, ma vedere quella proiezione di 2h40' messa sul piatto d'argento con due atleti così esperti e preparati, mi vedeva ancora più rilassato di quanto non lo fossi già.<br />
In realtà, purtroppo, il nervosismo attaccato allo stomaco non mi aveva aiutato ad evacuare del tutto e ciò, purtroppo, mi porterà problemi seri più avanti...<br />
<br />
Alla partenza, quindi, mi assesto sulla sintonia trasmessa dai due pacers di colore giallo fluo e alle volte accenno ad un dialogo, per smorzare i toni.<br />
Il cielo era molto più che grigio ed accennava a piovere, proprio pochi attimi dopo l'inizio della corsa.<br />
Mi guardavo intorno ed il gruppo presente era molto folto, consistente di una decina di unità, più la forte croata Nikolina Sustic che corre con gran facilità una maratona a settimana.<br />
Questa volta, con grande determinazione, tentava di correre sotto il minimo richiesto per i Mondiali di Maratona, 2h38'.<br />
Guardavo più avanti e la gente scappata via era davvero tanta, al che pensavo a voce alta: <i>"Stiamo andando piano noi o sono loro ad essere così veloci? Saremo almeno al centesimo posto..."</i><br />
<br />
Ma con l'esperienza maturata negli anni non me ne curavo affatto e lasciavo correre.<br />
Quasi quasi mi ero pentito di aver lasciato in borsa gli occhiali da sole, ma in quelle prime battute di sole ce ne stava davvero poco...<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAW41io_OzZnwi4PQcj4ak3PRO6qD41gjIzeSjOMdmZ6GXuvL0Eyntp61db1xEiTa8GfbCVNslcI7igJkuuyzIjNG0snW48iz8GpTnQMVuWZ3TwqYX9e149k196fZ_qZvWs2GyS7HmndU/s1600/33682162428_de76e934e1_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAW41io_OzZnwi4PQcj4ak3PRO6qD41gjIzeSjOMdmZ6GXuvL0Eyntp61db1xEiTa8GfbCVNslcI7igJkuuyzIjNG0snW48iz8GpTnQMVuWZ3TwqYX9e149k196fZ_qZvWs2GyS7HmndU/s400/33682162428_de76e934e1_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Passaggio al Duomo, sotto una pioggia fresca e intensa</i></td></tr>
</tbody></table>
Al passaggio accanto il Duomo di Milano stavamo ballando sotto la pioggia, ma la mia psiche non ne risentiva perchè più fresco era il clima e più sarei andato forte.<br />
Lo sapevo e tanta fresca pioggia mi gasava.<br />
<br />
I primi chilometri della Milano Marathon corrono via facilmente in mezzo al pubblico, tra l'altro sono riusciti ad allungare la fase proiettata sul Centro Città di qualche chilometro, diminuendo quindi la parte destinata all'abbandono in periferia.<br />
Da un lato è una scelta dalle mille ovvietà per dare motivazioni ed ascoltare il maggiore calore del pubblico, ma dall'altro si corre maggiormente su attraversamenti stradali ricchi di pavè, basolato e tracce delle linee del tram, parecchio fastidiose per la meccanica di corsa.<br />
In più credo di aver notato qualche curva di troppo, ma è inevitabile se vuoi correre in Centro.<br />
<br />
Tutto questo dura circa 12-13 chilometri, poi è il momento di andare in periferia e passare per alcuni punti come il Mi.Co o l'ippodromo milanese e San Siro, situato ben oltre la mezza maratona.<br />
Tutto questo ti rincuora perchè sai che stai tornando indietro, verso l'arrivo, che il più è stato fatto, ma le cose sarebbero più dure se non ci fosse l'animo smosso dal duo Gualdi - Scaini, sempre e solo positivi con noi del gruppone.<br />
<br />
Ogni tanto provo a dar man forte al loro lavoro e mi propongo di dare una mano alla Sustic, ma lei ha uno stile di corsa aggressivo che prende spesso posizione in gruppo con una certa autorità, quasi scalciando.<br />
Devo stare attento per non scatenare una carambola o una perdita di equilibrio...<br />
Quindi dentro di me cerco di mantenere la calma e distrarmi in qualunque modo, anche quando un gruppo di automobilisti inferociti (ma perchè non fanno così quando chiudono un quartiere intero per il gioco del pallone?) strombazzava per qualche minuto in più di coda...<br />
Il nostro gruppo, allegramente rideva e ringraziava di "cotanto incitamento" :-)<br />
<br />
Il passaggio alla mezza ci vede ancora in tanti ancora vivi, ma non sapevo quanta autonomia mi sarebbe rimasta a quel ritmo (1h18' di passaggio alla mezza maratona) prima di capitolare...<br />
E invece no, il problema più grosso in quel momento era dovuto dai crampi allo stomaco, prima lievi, poi sempre più pressanti.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmluVPVyL8zU0KsZvjJQ6C27i3zLFpckFY9M6tLyJ8bscJBODpljb1DPiGaUWZc37hZSWR1wnTBbOzASLxg0R6fQPFzbY2zXM9JJaZzdePKfupBIE6jMfnJDc96xI9ycbARUwi0KOA9R0/s1600/46643146685_86b5d5f1e2_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmluVPVyL8zU0KsZvjJQ6C27i3zLFpckFY9M6tLyJ8bscJBODpljb1DPiGaUWZc37hZSWR1wnTBbOzASLxg0R6fQPFzbY2zXM9JJaZzdePKfupBIE6jMfnJDc96xI9ycbARUwi0KOA9R0/s400/46643146685_86b5d5f1e2_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Primi metri di gara con a fianco Padre Puccio, Athletica Vaticana</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Ormai contavo i chilometri e dopo il 25° K iniziavo a cercare bagni da tutte le parti.<br />
Cercavo di tenere il più possibile e di combinare la crisi di mancati allenamenti con quella dovuta alla sosta forzata in bagno che avrei dovuto fare, ma non me la sentivo di perdere il trenino così ben collaudato.<br />
Eppure non davo segnali di cedimento, anzi i pacers iniziavano a dare delle "deadline", in special modo Giovanni Gualdi che annunciava che si sarebbe fermato prima del 35° Km...<br />
"Ma come?!?" pensavo tra me e me...<br />
Sarebbe stata una dura mazzata.<br />
<br />
Il tempo di notare alcuni cambi di percorso, passando su alcuni tornantini della montagnetta milanese e già era tempo di tornare verso il centro cittadino, eravamo quasi lì e mancavano meno di 10K.<br />
<br />
I dolori addominali iniziavano a limitare la libertà di movimento del mio corpo e stringo i denti, almeno fino al chilometro 35.<br />
Gualdi saluta tutti e accende il fuoco della competizione interna al gruppetto: ognuno si scatena a modo suo ed io faccio la mia parte con un discreto allungo!<br />
<i>"Accidenti, sto attaccando! Ma allora posso farcela a fare un discreto tempo"</i> sussurro a me stesso.<br />
<br />
Un lungagnone straniero (forse belga) corre a leve spiegate e non ce la faccio, almeno in quelle condizioni, a tenergli testa.<br />
In realtà stava correndo molto forte (si vedrà dalla classifica finale) ed io sono il secondo a seguirlo.<br />
Il gruppo ormai è sfilacciato e parto all'inseguimento di chiunque veda anche come un piccolo puntino: di sicuro sarà scoppiato.<br />
<br />
Ma ad un certo punto non ce la faccio più e con una mossa da vero "veterano" della corsa, mi nascondo dietro una siepe a bordo strada, allargo sulla destra la mutanda interna del pantaloncino e, senza sfilarlo via, sono costretto a mandar via i problemi dallo stomaco nel giro di una ventina di secondi.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0LbX_a3VqFgzyKPET9CjLAWnYspA1dz28DXT___q5aP3wIJneh859FeL-0PVzQLyiD57mz3Ues0uYGapQMrLEQ_N1eUyX-KQw_hFqhHloDuykYCCzvrdCBe28huyUuIlgms5WWL4HSL4/s1600/pixlr.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1282" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0LbX_a3VqFgzyKPET9CjLAWnYspA1dz28DXT___q5aP3wIJneh859FeL-0PVzQLyiD57mz3Ues0uYGapQMrLEQ_N1eUyX-KQw_hFqhHloDuykYCCzvrdCBe28huyUuIlgms5WWL4HSL4/s400/pixlr.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Frame by frame della volata finale</i></td></tr>
</tbody></table>
Pensavo di ripartire senza energie e invece finalmente mi sento sbloccato, quasi rinato e riparto all'inseguimento di chi aveva approfittato della mia breve sosta.<br />
Erano in due, che già erano parecchio lontani, quasi 200 metri.<br />
Ma man mano che la strada si rifà avanti,acquisisco maggiore convinzione dei miei mezzi: la mossa di fermarmi si rivela azzeccatissima e ritrovo maggiore rilassatezza specie nella zona addominale.<br />
<br />
Corro con entusiasmo e mi assesto sui 3'25"-30"/Km, obiettivamente di più non riesco a fare viste le mie reali condizioni di forma ma questa andatura mi permette di riassorbire i due che mi avevano passato in fretta.<br />
Poco più avanti uno straniero con la canotta nera degli AR Runners viene palesemente incitato "sul campo" da un suo supporter che gli si mette davanti a tirarlo.<br />
Sembrava scoppiato ma vedere questo comportamento poco sportivo mi da maggiore carica e lo passo con rabbia.<br />
Potevo dirgliene quattro, ma preferisco risparmiare energie che tanto le sue erano ormai finite!<br />
<br />
Ormai mancano meno di due chilometri e ne vedo altri due avanti.<br />
E' impossibile andare a prenderli, forse dovrei aumentare il ritmo già per me sostenuto, già per me superiore alle aspettative per come si sta profilando il finale di gara, cioè in positivo.<br />
Eppure vedo un "varco" raggiungibile e continuo a spingere forte.<br />
E' l'ultima curva prima del rettilineo finale che porta sul traguardo, attraverso una nuova via e relativa modifica del percorso, spariscono per pochi attimi e li rivedo ormai molto vicini a me ma forse troppo lontani per raggiungerli sul traguardo.<br />
<br />
Eppure innesto la volata consolatoria e cerco di raggiungerli.<br />
Risulta tutto facile, perchè oltre ad essere "piantati" i due runners si erano rilassati alla vista del traguardo e li passo a pochi metri dalla linea del finish incitato dal pubblico festante e urlante.<br />
<br />
<b>Crono finale: 2h36'52" e 30° posto assoluto.</b><br />
Not bad.<br />
<br />
Cosa devo cercare da una gara così riuscita?<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbwFCgIURawQy8alBYVZUdppHfr_GGtSw-tNOj_gFvxZO3JMr0uhleTLplR7eoQRi0mLl9YSkAUuhfCA5khxeRGHaVyMuhs4mYZWpfyg1rSDrnB6fId2l9RIfwRVLW8ZZuuwztb0BUPaI/s1600/46649983175_1940e594a3_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="900" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbwFCgIURawQy8alBYVZUdppHfr_GGtSw-tNOj_gFvxZO3JMr0uhleTLplR7eoQRi0mLl9YSkAUuhfCA5khxeRGHaVyMuhs4mYZWpfyg1rSDrnB6fId2l9RIfwRVLW8ZZuuwztb0BUPaI/s320/46649983175_1940e594a3_o.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Non c'è niente di emozionante che chiudere (forte)<br />una Maratona ;-)</i></td></tr>
</tbody></table>
Solo le emozioni, purtroppo i miei tempi migliori sono lontani e ci vorrebbe ben altro per avvicinarmi, ma resto conscio che quello che ho ottenuto non è poi così facile da raggiungere e non sono tempi da fare tutti i giorni.<br />
Oggi corro per divertimi e soprattutto per fare divertire chi si allena con me che trova grande stimolo in quello che fa.<br />
Oltretutto con una famiglia che cresce è meglio dare ispirazione a chi raccoglierà la più bella eredità di tutto ciò che ho seminato: ovvero la giusta cultura sportiva che ambisce al risultato e che sogna di correre fianco a fianco con i migliori runners del mondo nelle più importanti manifestazioni, con sacrificio e dedizione.<br />
<br />
Le mie motivazioni sono queste, trovare il tempo per correre, farlo tutti i giorni e dare la giusta carica al gruppetto che mi segue.<br />
<br />
E Milano Marathon 2019 si chiude molto bene, ringraziando tutti coloro i quali hanno permesso di sorridere alla medaglia conquistata!<br />
<br />
<i>(Grazie a tutti coloro che hanno pubblicato le foto online o trovate sui Social Network)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-11367816565915654282019-04-29T18:00:00.000+02:002019-04-29T18:00:14.077+02:00Vivicittà 2019 - La classica primaverile eterna<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKldO4Zd-tnZO93CHTTlm1mxXkkffJgek1SlNzf3N9cs15kX2S9QIA9vQcXv_X-DV0Vr8dco1bmRpIQsJhOsGbkxZt9Ugb_FjN8rNVToL5GWBaxDLGwcgHuH2gwDBue0XsABzCuZER88Y/s1600/Vivicitt%25C3%25A0_2019-3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKldO4Zd-tnZO93CHTTlm1mxXkkffJgek1SlNzf3N9cs15kX2S9QIA9vQcXv_X-DV0Vr8dco1bmRpIQsJhOsGbkxZt9Ugb_FjN8rNVToL5GWBaxDLGwcgHuH2gwDBue0XsABzCuZER88Y/s400/Vivicitt%25C3%25A0_2019-3.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La Gara Storica - Su tutte!</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, 31 marzo 2019</i><br />
<br />
Iniziavo a correre con il Vivicittà, non posso che continuare a farlo, per forza.<br />
La manifestazione evoca tanti, troppi ricordi, di una Palermo che è cambiata, negli avversari, nei colori delle scarpe, nella fatica e nell'importanza della classifica.<br />
Prima con tempi come il mio di quest'anno finivi buttato fuori dalla Top Ten, tanto era elevato il tasso tecnico, ma negli anni 2000 le manifestazioni di una certa importanza erano poche e di certo non erano inflazionate come lo sono oggi con una gara ogni settimana.<br />
Resto fedele al Vivicittà, un tempo gara Top da 12 Km con i migliori specialisti italiani e stranieri a contendersi il titolo di migliore classifica compensata per Città italiane (ed anche estere), oggi resta una 10 Km pur sempre targata UISP ricca di significati legati al sociale e coniugati dallo sport che resta sempre e solo la Corsa.<br />
<br />
Oggi il percorso è cambiato rispetto ai ricordi vintage di un tempo, un pò del tutto sbiaditi, ma oggi guardi le foto di quest'ultima edizione, bella, fresca, ventilata e soleggiata e credo che chiunque abbia corso (dalla competitiva di 10 K alla non competitiva di 3 Km per le famiglie) sia tornato con il sorriso stampato in volto.<br />
<br />
Personalmente esco (nuovamente) dall'ennesimo malanno stagionale, causa un altro brutto contagio in famiglia che non mi ha permesso di portare a termine una già claudicante bozza di preparazione alla Maratona di Milano ormai alle porte.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVrXUJuFDNrztbyyzMDk5XvLsPBDXhHr_HuhN_dSk71un8i_qkw9v7643-VwhqeTZtpMsWwebjroWf4aMXsSUxGBZp16fjqEcaK6z1Lkh1BLI8sqT8egvCpW1oGQ_aDbGbGlljfO7Jmqg/s1600/Vivicitt%25C3%25A0_2019-18.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVrXUJuFDNrztbyyzMDk5XvLsPBDXhHr_HuhN_dSk71un8i_qkw9v7643-VwhqeTZtpMsWwebjroWf4aMXsSUxGBZp16fjqEcaK6z1Lkh1BLI8sqT8egvCpW1oGQ_aDbGbGlljfO7Jmqg/s400/Vivicitt%25C3%25A0_2019-18.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Ultimamente Agnello ha fatto grossi miglioramenti<br />soprattutto sul piano del costante alto rendimento</i></td></tr>
</tbody></table>
Volevo correre la Mezza Maratona di Pergusa e non fu possibile, inoltre ho passato diverse giornate di fiacchezza e gambe pesanti prima di "ingranare" nuovamente con ritmi accettabili.<br />
<br />
Sfortuna volle che proprio la domenica di Pergusa, il 24 marzo, durante l'uscita per il lunghissimo delle 2h30', mi sono dovuto fermare per soccorrere un podista della domenica svenuto davanti ai miei occhi.<br />
Sono rimasto lì per tutta la durata dei soccorsi, così come tanta altra gente che stava correndo nei pressi di Mondello e purtroppo questa persona sconosciuta al mondo della corsa probabilmente non ce l'ha fatta...<br />
Inutile aggiungere altri commenti, purtroppo anche per improvvisare un allenamento è utile sapere come sta il tuo cuore con un buon check up medico...<br />
<br />
Durante la settimana del pre-gara del Vivicittà, solo un'uscita positiva consistente in 4 x 18 minuti forti + 4' corsa attiva (per simulare il classico 4 x 5.000m + Recupero 1.000m attivo) lungo il percorso del giro dell'Addaura con l'aggiunta del giro di 4 Km di Mondello Valdesi durante una pomeriggio funestato da vento e freddo.<br />
Contento di averlo portato a termine, più di così non ho potuto fare, ma sono cosciente che a Milano potrò correre forte solo se il clima di gara si manterrà molto fresco.<br />
Allora in quel caso potrò rischiare nuovamente il 2h35', altrimenti cercherò di limitare i danni.<br />
<br />
Con questo discreto carico sulle gambe, quindi, non c'è stata occasione migliore che correre il "medio da 10 Km" come ultimo test prima della Milano Marathon.<br />
<br />
Ultimamente sono rimasti pochi gli assi nella manica in Sicilia: da un lato Coach Polizzi fedelissimo alla Pista (per lui le gare su strada non hanno mai rappresentato "l'atletica") con il duo Ala - Ussem Zoghlami, dall'altro il Coach Ticali con il fondisti e maratoneti Vincenzo Agnello e Alessio Terrasi (senza contare altri nomi infortunati, il fortissimo prete Don Puccio, e la Campionessa Anna Incerti).<br />
Dopo di loro, il nulla assoluto in termini di atletica giovanile...<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRjIw5L3dUG76Ij6L5C-MHuecuaEy4Io89s24fzzBUf2dEdw3v77S_4Lm21ZuNeLaThiXKH9fxmpabQsTQ_fnMMsaHY036Zvglhmz6nuCtD3BOVuzhKA7-iKSoaK7AN_9EeGM2sSJjS6s/s1600/Vivicitt%25C3%25A0_2019-5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRjIw5L3dUG76Ij6L5C-MHuecuaEy4Io89s24fzzBUf2dEdw3v77S_4Lm21ZuNeLaThiXKH9fxmpabQsTQ_fnMMsaHY036Zvglhmz6nuCtD3BOVuzhKA7-iKSoaK7AN_9EeGM2sSJjS6s/s400/Vivicitt%25C3%25A0_2019-5.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Contento, più che mai!</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Con la partecipazione di <b>Vincenzo Agnello</b>, ovviamente il nostro Vivicittà inizia con un piede diverso, quello dell'acceleratore schiacciato a tavoletta.<br />
E se consideriamo che i primi due chilometri del percorso sono tutti i leggera e costante salita, un simile atteggiamento tattico potrebbe uccidere...<br />
<br />
Bibi prova a stare insieme ad Agnello dopo il via, ma il bravissimo ragazzo marocchino trapiantato da tanti anni a Palermo, cede in fretta ed io provo con determinazione a tenere il margine su di lui il più ridotto possibile.<br />
Già il podio è delineato e non c'è nessuno presente che possa insidiarlo.<br />
Ciononostante non mi do per vinto e dopo un primo giro stancante affondo il piede per affrontare l'altro giro da 5 Km circa.<br />
<br />
Insisto molto ma i postumi influenzali si fanno ancora sentire, così riesco a godermi Via della Libertà chiusa al traffico delle auto e mi godo il tifo degli appassionati presenti.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfILcbwU912si_2NOrq7pFuLl84AF86PBZ4IRgisF3PNga9pnMOasow6MyMJNOBBvZHcgIhA492NFOvM1GLoixr0elPV5S7mOkWYS9-63tIc8A9Uu3mfGz6BULk1X47aQxkSQcM6elM10/s1600/Vivicitt%25C3%25A0_2019-20.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1066" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfILcbwU912si_2NOrq7pFuLl84AF86PBZ4IRgisF3PNga9pnMOasow6MyMJNOBBvZHcgIhA492NFOvM1GLoixr0elPV5S7mOkWYS9-63tIc8A9Uu3mfGz6BULk1X47aQxkSQcM6elM10/s400/Vivicitt%25C3%25A0_2019-20.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Con la compagnia dell'amico Hamad Bibi<br />insieme sul podio</i></td></tr>
</tbody></table>
Accuso un ritardo sul secondo giro di circa 40 secondi e<b> <a href="https://www.endu.net/it/events/vivicitta-palermo/results">chiudo al terzo posto in 34'37"</a></b> che per me sta più che bene!<br />
<br />
Subito dopo la gara accorro ad assistere mia moglie ed ormai è consuetudine: inizia la secondo competizione, stando appresso alle volate del mio piccolino :-)<br />
E quando la gara competitiva è terminata, inizia la camminata per le famiglie che ha avuto comunque un bel numero di partecipanti.<br />
Ed anche se, non essendoci nulla di competitivo, non ne vedo il motivo di una passeggiata stile "flash mob" (dato che è bello tenersi in allenamento, tutti i giorni), sorrido nel vedere tanta gente vestita con tante magliette bianche di cotone anni ottanta :-)<br />
<br />
La premiazione fa sempre passare ogni fatica, oltretutto il giardino inglese mi ha visto crescere lì anche se non potevo recarmi tante volte quante ne avessi voluto, ma un'altra domenica speciale è riuscita bene, tutti insieme.<br />
<br />
Adesso servirà il miracolo della Madunina :-)<br />
<br />
<i>(Ringrazio per le foto <a href="https://siciliarunning.it/">Sicilia Running</a> e Fotomatti Palermo)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-41694229071643794202019-03-03T16:00:00.000+01:002019-03-03T16:00:03.385+01:00CdS Cross a Vittoria (RG) - 2° Fase - E i Giovani dove Sono?<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI_4xkSM5Hp2JhC-OXp35nyRkGr_MWbWxItkj_sb5HW4l5a6h2OcAk8auzH6OG_Wkre6Oru-dQyjJXh_Aty_laihDVwuDKkplOSjPMui93Q4LTg3vPVxqJT3fb2n53yPoEKxOQ_ly8Oj8/s1600/Vittoria_7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI_4xkSM5Hp2JhC-OXp35nyRkGr_MWbWxItkj_sb5HW4l5a6h2OcAk8auzH6OG_Wkre6Oru-dQyjJXh_Aty_laihDVwuDKkplOSjPMui93Q4LTg3vPVxqJT3fb2n53yPoEKxOQ_ly8Oj8/s400/Vittoria_7.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Buon secondo posto di Squadra e... peccato per non aver tesserato<br />Hamad Bibi con noi!</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Vittoria (RG) - 25 febbraio.</i><br />
<br />
Il titolo regionale assoluto lo vince <b>Tony Liuzzo</b>, uno che di professionismo ne ha fatto tanto per l'atletica, uno che ha gareggiato ad alti livello anche quando professionista non lo era più, per lungo tempo quando abitava a New York City e con il quale abbiamo fatto quelle due Maratone insieme.<br />
Uno che ha smesso di correre diversi anni fa, salvo riprendere da pochi mesi tesserandosi per l'atletica Augusta e, comunque, già riesce a fare buona figura.<br />
Ma vincere il titolo regionale assoluto, all'età di 40 anni (o quasi) fa molto riflettere sul movimento dell'Atletica in Sicilia.<br />
<br />
Figuriamoci se l'avessi vinto io questo titolo, reduce da due settimane di allenamenti intensi ma rabberciati, praticamente ripartendo da Zero a causa di una doppia influenza nel giro di poco tempo (W la famiglia!) e con cattive sensazioni nelle ultime uscite.<br />
<br />Ad otto giorni dalla gara, in compagnia di uno dei pochi amici che capisce ormai le mie abitudini poco ordinarie e le esigenze dettate dalla famiglia (sarò ripetitivo ma ormai è una ovvia costante trovare spazio e tempo per allenarmi molto relativi) scuotevo la testa quando mi cimentavo con lui nei 15 x 500m (circa) (R.50") svolti al boschetto della Favorita, perchè non erano le stesse buone sensazioni di fine gennaio e perchè faticavo più del dovuto...<br />
Eppure restavo in piedi pur macinando giri, ma il cronometro più di 1'33" - 1'30" forzoso non restituivano...<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW92-UuNwisfx0DBHOSKJxNdTRbvklmjYFq86kPAxLS7yJZ8kb8HVWEJUQigyaCGtf7c2NQobtjr_VUAh0qt049WT6GXSoRoAh7TRU7XWVwAijPaV1fQUmmdMdBaXPhUUqs4MkfAHvjqI/s1600/Vittoria_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW92-UuNwisfx0DBHOSKJxNdTRbvklmjYFq86kPAxLS7yJZ8kb8HVWEJUQigyaCGtf7c2NQobtjr_VUAh0qt049WT6GXSoRoAh7TRU7XWVwAijPaV1fQUmmdMdBaXPhUUqs4MkfAHvjqI/s320/Vittoria_1.jpg" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Freddissimo...</i></td></tr>
</tbody></table>
Ho provato un pò di tutto per ridare forza alle gambe, persino un allenamento forse troppo duro svolto <b>giovedì 14</b> consistente nell'intera Scala Vecchia di Monte Pellegrino corsa troppo lentamente, troppo troppo e, successivamente alla discesa, con dei cambi di ritmo da 3 minuti e recupero attivo di 1 minuto, fino a casa.<br />
Perchè avessi corso così piano era ovvio: con quei 3 giorni di stop forzato mi ero sentito così giù che ripartire non è stato facile, ma il periodo delle malattie è pur sempre un qualcosa che non puoi prevedere e, pazienza per tutto.<br />
<br />
Arrivare a Vittoria non è una passeggiata per chi parte da Palermo.<br />
Fortunatamente avevo con me la compagnia di <b>Hamad Bibi</b>, da quest'anno tesserato per la Mega Hobby di Caltanissetta, che aveva deciso di esordire proprio in questa gara.<br />
Si sentiva in buona condizione, da tempo in ripresa, ma negli ultimi giorni si era fatto male a lavoro: una brutta botta al tibiale che lo faceva zoppicare un pò, e via con tre giorni di stop.<br />
Ma lui è Bibi, quindi correrà forte ovunque e comunque.<br />
<br />
Il viaggio come detto è stato difficile, il maltempo con forte vento perversava nell'Isola ed una gara come la Malta Marathon è stata annullata proprio quella domenica a causa del forte vento e maltempo.<br />
Per fortuna, con tutta la dovuta cautela, non incontriamo particolari pericoli per strada, ma arrivare ci è costato oltre 3 ore di macchina, abbastanza stancante.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNDWzlAOJ4rAesEf-c8PwHFIWFIkxdacYN0kKG1yePY4JeeCIBKo-vjeOhGbqzeN55jd2z5iuSRyYttxEzl67AHIMtfzvMRfF9Z-4MgIrkobSokfK04VJl2yNUlkgW0veZcXGND7lUZX8/s1600/Vittoria_13.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="842" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNDWzlAOJ4rAesEf-c8PwHFIWFIkxdacYN0kKG1yePY4JeeCIBKo-vjeOhGbqzeN55jd2z5iuSRyYttxEzl67AHIMtfzvMRfF9Z-4MgIrkobSokfK04VJl2yNUlkgW0veZcXGND7lUZX8/s320/Vittoria_13.jpg" width="263" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Ritmo sollecito sin dalle prime battute</i></td></tr>
</tbody></table>
Il cross, situato all'interno dell'ippodromo locale, si presentava su di un terreno esattamente uguale a quello che calchiamo durante gli allenamenti, quindi ero molto convinto di fare una prova onesta visto che i terreni scivolosi o molto pesanti non fanno per me.<br />
<br />
Purtroppo il fortissimo vento ha rovinato la giornata, freddina ma molto nuvolosa, tanto che era difficile star fuori a guardare le altre gare dei ragazzini fino agli Juniores.<br />
Pochi, come detto nel titolo i veri partecipanti con qualche ambizione di classifica...<br />
<br />
C'era una autentica bufera, ma durante il riscaldamento con i ragazzi della squadra, ci abituiamo all'ambiente e proviamo il percorso che fondamentalmente non era altro che un larghissimo anello di un chilometro con poche curve molto ampie e filanti.<br />
Leggero falsopiano all'inzio del giro, leggera discesa molto scorrevole e sul finale una altrettanto leggera salitina, tutto da ripetere dieci volte.<br />
<br />
Alla partenza, qualcuno vuol fare il protagonista e parte molto avanti ed uno di questi è Casarrubea, un runner del Club Atletica Partinico che negli ultimi mesi si è messo in grande evidenza soprattutto nei Cross.<br />
Era arrivato dietro di me nella tappa svolta in gennaio, a Palermo, anche con discreto distacco e quindi penso che stia sparando le cartucce troppo in fretta, anche perchè tutti i maggiori favoriti restano dietro.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTv-HYHcsV04HV3ZsfL0Db6K2qUm3tu5JeBEJrVCvYEWKLjTqfYm6JlNuA146E5JrSZc24IPGosv8QE0CrLXO02K9sEmw0aFhR6AQrouLkVntctaDWDkSmjwwgRKxBwR-gdNRUhlBpDI0/s1600/Vittoria_11.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTv-HYHcsV04HV3ZsfL0Db6K2qUm3tu5JeBEJrVCvYEWKLjTqfYm6JlNuA146E5JrSZc24IPGosv8QE0CrLXO02K9sEmw0aFhR6AQrouLkVntctaDWDkSmjwwgRKxBwR-gdNRUhlBpDI0/s320/Vittoria_11.jpg" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Campo di gara con fango assente</i></td></tr>
</tbody></table>
Provo a stare attaccato a Tony Liuzzo fino a che la situazione resta in stallo, per pochi giri.<br />
Il primo a prendere le redini dell'andatura è proprio Bibi che tira con se l'altro marocchino favorito, Mohamed Idrissi, suo compagno di squadra.<br />
In realtà il gruppo ancora non si sfoltisce e con loro due restano avanti anche S. Laudicina (autore di un primo giro fortissimo), N. Mazzara, Liuzzo, Casarrubea e l'altro atleta giovane del CUS Palermo, Pizzitola.<br />
<br />
Mi stacco troppo in fretta ed è già il quinto giro, metà gara passa velocemente in circa 17'04" al mio cronometro.<br />
Provo a non mollare come è nelle mie abitudini ma non riesco più ad avvicinarmi a Liuzzo, mentre il giovane Pizzitola probabilmente finisce le energie e riesco a passarlo senza alcuna sua resistenza.<br />
<br />
Di Casarrubea invece mi sorprende la sua tenuta dato che Liuzzo riuscirà a staccarlo proprio negli ultimi due giri, mentre io, causa anche un dolore al fianco, non riesco più ad incrementare e la mia 7° posizione resta quella...<br />
<br />
Il ventaccio è sempre più forte, taglio con fatica il traguardo, giusto per provare un allungo e termino in 34'41" a soli 24 secondi da Liuzzo, il vincitore del titolo assoluti come detto.<br />
Bibi si rammaricherà con me perchè, forse troppo assente dalle gare, commetterà l'errore di lasciare andare via Idrissi perdendo la corsa e dicendomi: <i>"Io giocavo con lui, mi ha fatto l'allungo all'ottavo giro ma poi ho recuperato nel finale"</i>... Bravi ad entrambi!<br />
<br />
Tolti Laudicina e Mazzara (cat. Promesse maschili) che comunque si allenano tanto nel trapanese, chi è rimasto a correre a livello assoluto?<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT4FHyO7wO2nrGdtEuanIZgtiCwe75L0CYt1dm9xMPb9w7Y4FJxET8M3WSVgNStn9bSPnJkr4Q4QezjTg_wiwqBBamfF-NlKoleBeRQnfK6iHG34PZ215Eg7vpT3zPl4pyylIg4sDqZrU/s1600/Vittoria_2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT4FHyO7wO2nrGdtEuanIZgtiCwe75L0CYt1dm9xMPb9w7Y4FJxET8M3WSVgNStn9bSPnJkr4Q4QezjTg_wiwqBBamfF-NlKoleBeRQnfK6iHG34PZ215Eg7vpT3zPl4pyylIg4sDqZrU/s320/Vittoria_2.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Campo di allenamento del Ragusano, tanti professionisti<br />si sono allenati qui</i></td></tr>
</tbody></table>
Davvero pochi e davvero male, dato che altri bravi atleti erano ad Acireale a correre su strada e nel mio cammino in gara ho visto forse troppi amatori, alcuni di loro con molte primavere alle loro spalle con più voglia di scherzare che veramente mettersi alla prova.<br />
<br />
E tutto questo fa riflettere anche perchè se, stando davvero in una condizione atletica poco convincente finisco 7° (ed a podio regionale assoluto), cosa c'è nel prossimo futuro?<br />
Poco, davvero ben poco.<br />
<br />
E intanto la <u>Monti Rossi Nicolosi con il suo secondo posto ai Campionati Regionali di Società vola a Torino a portare un pò di Sicilia ai Campionati Italiani di Cross del prossimo 10 marzo</u> dove spero tanto di trovare più terra battuta possibile, l'unico scenario di cross più compatibile alla strada, almeno per riuscire a tirare fuori il mio solito carattere combattivo.<br />
<br />
E... non dimentichiamo che la Milano Marathon è sempre più vicina!<br />
<br />
<i>(Ringrazio A. Monaco e M. Statello per le foto)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-12809674891584902112019-02-08T08:00:00.000+01:002019-02-08T08:00:04.208+01:00Torna l'inverno e tornano i Cross<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinR0mMwHhyTCxzm-Cn_dJ-gUBDIY-bNnhTHeRk62Tp2wPzjvb23EcW9QQ1GUJeZPKrcVA9D40CJ43Anlwhxkc5Lkl5R_k3rsonrVEnmiOUKWdYyr81aXBqtQ22iUGqwZp7UCvWydWAbE4/s1600/5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1255" data-original-width="1600" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinR0mMwHhyTCxzm-Cn_dJ-gUBDIY-bNnhTHeRk62Tp2wPzjvb23EcW9QQ1GUJeZPKrcVA9D40CJ43Anlwhxkc5Lkl5R_k3rsonrVEnmiOUKWdYyr81aXBqtQ22iUGqwZp7UCvWydWAbE4/s400/5.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Bravo e ormai specialista delle 5K il nostro Lucio Cimò</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, gennaio 2019.</i><br />
<br />
Ricomincia una nuova stagione, con la Monti Rossi Nicolosi (riconfermata) e supportato dagli stessi sponsor e amici. <br />
Ammetto che potrebbe essere la mia ultima stagione agonistica, la famiglia ha preso tanto tempo e tante energie, tali da rendere molte volte l'allenamento fisicamente e mentalmente difficile da correre come sono stato sempre abituato a fare.<br />
Quando ti rendi conto che non riesci più a fare le cose per bene, è meglio inziare a pensare di concludere la tua attività e proseguire con nuovi progetti, come può essere il Coaching, con la giusta formazione.<br />
<br />
Ma sto bene, non ci sono alcuni impedimenti fisici e sarebbe un peccato sprecare un altro anno che potrebbe regalare continue emozioni.<br />
Certo, il titolo del post di per se è sbagliato: la stagione dei Cross ufficialmente apre intorno a ottobre/novembre per lo più nei paesi nordici (inclusa l'Italia, che annovera a se le sue note selezioni per le manifestazioni federali), ma qui in Sicilia prima che arrivi il primo vero freddo dobbiamo aspettare i mesi di gennaio e febbraio.<br />
<br />
E quando fa freddo, magari con pioggi frequenti, ci si può allenare al parco su terreni appesantiti dal fango, alberi che inebriano l'aria di odori invernali ed erba umida: allora capisci che correre in campestre, magari con la maglia pesante a manica lunga respirando aria gelida ha un suo reale significato!<br />
Nel finire dell'anno e per tutto il mese di gennaio, mi sono prodigato in vari allenamenti di Campestre con qualche "puntatina" nella gelida pista cercando qualche richiamo veloce.<br />
Penso di aver svolto un buon lavoro, conscio del fatto che gli allenamenti sui percorsi da 500m e 1.000m metri circa nella pineta denominata "Boschetto" sita dentro il Parco della Favorita, sono andati bene.<br />
Alle volte ho corso in compagnia ed è bastato questo a rendere più impegnativo e fruttuoso l'allenamento, e spesso abbiamo trovato delle belle giornate fredde ma soleggiate.<br />
Altre volte, per mancanza di tempo, ho optato su un percorso privo di saliscendi ma a tratti sabbioso di circa 950m al Piazzale dei Matrimoni.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL3lnm0vtwaut5KeVBZKJGwI1-eN3kKpAxx9HHfszrc9mHlmQbgboxUJaXXQLTvv60_UyKWSqTkzneD8Me6UF31RxqIIS56f6rK1V8ZXLQmKJmoeU3vSaQTUD_0bmNIrLrgG8XyzwRwDw/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL3lnm0vtwaut5KeVBZKJGwI1-eN3kKpAxx9HHfszrc9mHlmQbgboxUJaXXQLTvv60_UyKWSqTkzneD8Me6UF31RxqIIS56f6rK1V8ZXLQmKJmoeU3vSaQTUD_0bmNIrLrgG8XyzwRwDw/s400/1.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Partenza da un'angolazione inconsueta</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Per me correre d'inverno ha questo sapore: immerso nella natura e lontano il più possibile dallo Stadio.<br />
In fondo tutto questo è propedeutico alla prossima preparazione alla Maratona di Milano prevista in aprile, quindi tutto procede per il verso giusto.<br />
<br />
Purtroppo non ho potuto prendere parte alla prima prova dei <b>CdS di Cross previsti a Nicolosi lo scorso 20 gennaio</b> a causa di impegni familiari legati a vari malanni che mi negavano l'assenza per più di un giorno e così a malincuore ho dovuto rinunciare ad una gara molto esaltante e, soprattutto, organizzata dalla mia Società Sportiva.<br />
<br />
In realtà il battesimo della prima gara dell'anno l'avevo già fatto, ovverosia un <b>Cross di soli 6 Km circa svolti all'interno del Parco della Favorita dentro l'area già denominata "Boschetto" domenica 13 gennaio</b>.<br />
<br />
Conoscendo bene il percorso e le insidie, mi sono invogliato a partecipare, pur storcendo il naso nel partecipare ad una distanza "atipica", troppo corta per me di 6 Km.<br />
<br />
Il percorso ricavato all'interno di questa area ben sviluppata per la corsa, povera di erbacce e arbusti alti, si presta ottimamente per mettere a dura prova le gambe con continui cambi di direzione, saliscendi spezzagambe e spezzafiato, alcuni tratti che si riducono a fanghiglia scivolosa quando piove ed un terreno prevalentemente duro.<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK7yJSPY2P8N1kOZMHCZxZ9XbdUTeIAKJZNApoh3lak0Gt_1tJ0RiNleKoGUM1k922Zk5eeS_yxN3c7fwqe8QCejDt5cOUzDchXhjoysry8pOZvs2o1n4CqzEN6W-PTpRoAzDziigI-fg/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1066" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK7yJSPY2P8N1kOZMHCZxZ9XbdUTeIAKJZNApoh3lak0Gt_1tJ0RiNleKoGUM1k922Zk5eeS_yxN3c7fwqe8QCejDt5cOUzDchXhjoysry8pOZvs2o1n4CqzEN6W-PTpRoAzDziigI-fg/s400/2.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Grazie Fotomatti! (Trinacria)</i></td></tr>
</tbody></table>
Se correre l'anello corto di meno di 500m può essere in effetti noioso ma comunque più stimolante di freddi giri in pista, il percorso ultimamente ricavato di circa 1.000m ti garantisce un bel mal di gambe quando torni a casa, in special modo dopo aver coperto distanze intorno ai 10 Km o superiori.<br />
<br />
Negli anni quest'area è stata oggetto di cross ed interpretata in vario modo, da altri allenatori che hanno sviluppato percorsi da 1 Km diversi tra loro ma tutti molto complessi.<br />
Decisamente il più duro è stato negli anni passati quello del Coach Siragusa, ma nel tempo i riferimenti si sono persi e quindi si è optato per seguire il tracciato del Prof. Liga più facile da memorizzare e meno muscolare nel complesso in quanto minore in dislivello.<br />
Se considerate il giro da 1 Km da ripetere molte volte, anche un minor dislivello fa molta differenza nei cross.<br />
<br />
Purtroppo non stiamo parlando di ampie aree erbose e vallonate come quelle trovate negli anni passati nei parchi di Monza, in Emilia Romagna o nel Lazio, davvero superbe.<br />
Quando si parla di Cross al Sud ho sempre trovato "meraviglie" nelle Pinete sabbiose di Catanzaro Lido (paesaggio tipico su molte altre coste calabresi), nella Pineta lavica di Nicolosi ed, ovviamente nella Pineta del Parco della Favorita.<br />
La Pineta domina al Sud :-D<br />
<br />
Così, una volta atteso il proprio turno, è stata la volta della mia gara, insieme agli assoluti.<br />
Come era ovvio il favorito era proprio <b>Lucio Cimò, da quest'anno in RunCard</b>.<br />
Mi aspettavo di tenere la testa con lui per metà gara prima di cedere, ma non ha atteso nessuno dopo il via, correndo un primo giro davvero forte, intorno i 3'10".<br />
Io, con il mio 3'16" ero già secondo e staccato di molto e per giunta affaticato.<br />
<br />
La partenza è stata fin troppo spinta per entrambi, tant'è che <a href="https://www.speedpassitalia.it/gara-sicilia/camp-prov-individuale-di-cross-13-01-2019/#classifica-gen">Lucio non riuscirà a staccarmi con assoluto dominio ma manterrà un vantaggio di poco superiore ai 30 secondi</a>, pur sufficienti per vincere in scioltezza.<br />
<br />
Io come al solito ho dato tutto e l'impossibile, tentando di accorciare le distanze o contando su un suo cedimento, ma una volta trovatomi completamente solo all'inseguimento, anche io stesso ho accusato il colpo ed i tempi sul giro si sono appesantiti.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9SVco_tMSJomAPrf1xVcymT3J0Kx3vmFjDx9ZM83K0dpz1eEjIiVTuBGRDeX9Kf-1CRkkGDEBvJePZSaauJn1TfwK0bS-Rw-BqGy_w3ixlC9-csEHCtNyxwv16JoSv4LVaLGXm1C8i9U/s1600/4.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9SVco_tMSJomAPrf1xVcymT3J0Kx3vmFjDx9ZM83K0dpz1eEjIiVTuBGRDeX9Kf-1CRkkGDEBvJePZSaauJn1TfwK0bS-Rw-BqGy_w3ixlC9-csEHCtNyxwv16JoSv4LVaLGXm1C8i9U/s400/4.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Stringi i denti e corri! Foto A. Ponari</i></td></tr>
</tbody></table>
Confesso che nell'ultimo giro ero davvero "al gancio" ed ho rallentato volutamente per manifesta difficoltà fisica...<br />
Male, considerato che le gare andrebbero corse in progressione positiva.<br />
<br />
Anche stavolta ho provato a buttarmi senza risultato, ma i cross non riescono mai ad esaltarmi.<br />
<u>Con una gara di così scarsa importanza vale la pena tentare</u>; se fossero stati i Cross a Nicolosi avrei optato per una gara più regolare e ragionata, va bene così.<br />
<br />
Foto sul podio e premiazioni fuliminee da parte dell'Organizzazione che ha recuperato sui tempi morti e prima gara da M40: l'anno non poteva inizare meglio (considerate le ormai quotidiane difficoltà!)<br />
<br />
<i>Ringrazio per le foto gli amici del Good Race Team Palermo oltre che A. Ponari e Fotomatti Palermo)<br /><br />P.S.: In queste ultime due settimane sono stato vittima di continui quanto pesanti malanni che mi hanno costretto a stare fermo per qualche giorno.<br />Ammetto di essermi demoralizzato un pò visto che stavo trovando una buona continuità anche in vista di impegni sportivi sempre più difficili in avvicinamento alla Maratona di Milano.<br />Troverò le forze per riuscire a risollevare sia il fisico che il morale... ancora una volta!</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-47017221435439942722018-11-23T18:00:00.000+01:002018-11-26T09:18:35.842+01:0024° Maratona di Palermo - Ti ferisce, ma come puoi non amarla?<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCh-COHynzsrlHno0VCrOXWYb2LuEAarPxVE1_Y9rlCmzuxpOIJraCSAgTdNJiCblHR6aZuIFa1eyYt_lxKinl8QlmWfuYzKVO-4X4dnyiwu4jK7ZPj1Qn1qWvQ-swBbe21ONNWI8S2n4/s1600/Palermo_Maratona_2018_11.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCh-COHynzsrlHno0VCrOXWYb2LuEAarPxVE1_Y9rlCmzuxpOIJraCSAgTdNJiCblHR6aZuIFa1eyYt_lxKinl8QlmWfuYzKVO-4X4dnyiwu4jK7ZPj1Qn1qWvQ-swBbe21ONNWI8S2n4/s400/Palermo_Maratona_2018_11.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Mi sono subito affezionato a questa foto e continuo<br />a farlo nei riguardi del mondo del Running...</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, 18 novembre.</i><br />
<br />
Dopo quest'ultima, drammatica esperienza, arricchisco il mio bagaglio di gare di un'emozione nuova, mai vissuta in tanti anni di Maratone corse un pò ovunque: passare dal "Paradiso all'Inferno" in poco più di un'ora di gara.<br />
A Palermo è possibile, ma nonostante tutto anche questa dura sconfitta mi ha fatto apprezzare il volto sportivo della mia Città.<br />
<br />
Le ultime settimane erano filate via abbastanza liscie ed avevo badato maggiormente a non cogliere malanni di stagione curando ogni aspetto utile a prevenire.<br />
Gli allenamenti erano stati tirati e mirati soprattutto ad affrontare le lunghe uscite su percorsi molto difficili, vallonati e con i consueti lunghi cambi di ritmo in modo da simulare le difficoltà altimetriche che avrei incontrato in gara.<br />
Ho fatto tutto il possibile per arrivare preparato alla Maratona, senza tralasciare gli impegni familiari.<br />
<br />
Ed è per questo motivo che sono arrivato alla vigilia della Maratona senza particolare tensione, se non quella consapevole di voler arrivare a podio.<br />
Il "compitino" era semplice: concludere la Maratona di Palermo sotto le 2h40' non è una sfida facile, ma con sufficiente allenamento ed un'attenta strategia di corsa è fattibile.<br />
Avevo le idee chiare in mente e, a parte la tensione nervosa fisiologica avvertita al mattino, trovare un clima mite addirittura correndo il breve riscaldamento con una lieve pioggerella, mi dava tanta tranquillità.<br />
<br />
La partenza è avvenuta in leggero ritardo, <u>per un'edizione tra le più bene organizzate in termini di chiusura al traffico delle auto</u>.<br />
Peccato per l'assenza del nostro Sindaco al via.<br />
<br />
Alla partenza, visti passare i più forti atleti della Maratona (i due keniani chiamati a lottare per la vittoria) ed i migliori specialisti sulla Mezza (Idrissi il vincitore, Bibi, S. Laudicina e Mazzara), mi sono adagiato sul ritmo a me più congeniale, chiamando a me un folto gruppo a seguirmi.<br />
In una gara di endurance la compagnia ricopre un ruolo fondamentale per far passare facilmente i chilometri.<br />
<br />
In poco tempo usciamo dal Parco della Favorita e, come da tradizione, ci immettiamo direttamente su Via Libertà, verso il Centro storico con le sue ricchezze artistiche tutte da vedere.<br />
"Stranamente" iniziavo ad avvertire caldo (il cielo era nuvoloso ma il sole si faceva sentire) e l'aria fresca e umida mi portava ad una facile sudorazione.<br />
I rifornimenti erano fondamentali, da prendere tutti perchè era più prudente bere tanto da non avvertire il senso di sete, che il contrario.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8tTXUipSPkAJlMYXy-Z1jRvZqRQWMoeHsnsLORkhicK5MnMrljHJQoXnqxT7j8enL0iCrTtTHcLixgPAdbM1RKUVP4y3PRleLWOnW3VpUobvqzhyphenhyphenvFC93G2ZQBzMElhD7j-9yqR_10rc/s1600/_D4S2165.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8tTXUipSPkAJlMYXy-Z1jRvZqRQWMoeHsnsLORkhicK5MnMrljHJQoXnqxT7j8enL0iCrTtTHcLixgPAdbM1RKUVP4y3PRleLWOnW3VpUobvqzhyphenhyphenvFC93G2ZQBzMElhD7j-9yqR_10rc/s400/_D4S2165.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Palermo, semplicemente unica</i></td></tr>
</tbody></table>
Inizio a strabuzzare gli occhi (coperti dagli immancabili occhiali da sole, scelti gli Zonyk Aero Pro) quando l'incrocio da sempre critico coincidente con il Giardino Inglese era stato isolato dalla circolazione delle auto: finalmente mi sentivo al sicuro!<br />
<br />
Pochi chilometri più avanti, superata la magnificenza della Cattedrale ed entrati dentro Palazzo delle Aquile, il gruppo da me trainato con molto entusiasmo (e comunque sul filo moderato dei 3'35"-45"/Km) faceva il suo ingresso su Via Roma.<br />
Normalmente questa via principale della Città, parallela a Via Maqueda e Via Libertà, restava parzialmente chiusa lasciando ai podisti una striscia asfaltata in modo tale da non creare più di tanto "offesa" agli automobilisti.<br />
Quest'anno, con sommo stupore, mi renderò conto dopo poche centinaia di metri che la strada era stata completamente CHIUSA alle auto, consentendoci di correre esattamente a centro strada su una sede praticamente ampia, larghissima.<br />
Che dire, il più bel ricordo della corsa, in quel momento attraversando i vari blocchi stradali, mi sentivo come se mi trovassi a New York City affrontando la 1st Avenue!<br />
<br />
Rientrando su Via Libertà affiancando il Teatro Massimo e successivamente il Teatro Politeama, particolarmente colorata era la partecipazione di un tifo preparato per l'occasione ma comunque d'effetto.<br />
<br />
Una volta lasciate alle spalle le bellezze artistiche, si rientrava verso il Parco ed iniziava la lunga ed inesorabile salita.<br />
Io, sempre euforico, seguivo il migliore di un gruppo che man mano si andava sgretolando, ivi compreso un altro contendente per la Maratona, un runner lombardo.<br />
Preso dall'entusiasmo di trovare maggiore frescura sotto gli alberi, spingevo il ritmo di circa 3'40"/Km ritrovandomi ormai a tre chilometri dal traguardo della mezza maratona, con un solo compagno di via, un atleta della Podistica Messina.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCkU_AmI_Y4qdtGwFopJ0z7IlbbbDUCeFmykNoMMzvNvYW-455-cwGp1E-iHTRpq-dBF4mIjbLvUT_14wD-we5ov1usUL_lYSSQm2uYwXm29dGPozZi_y1JUGzSHvi6xOHlEQvoCU24FE/s1600/Palermo_Maratona_2018_8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCkU_AmI_Y4qdtGwFopJ0z7IlbbbDUCeFmykNoMMzvNvYW-455-cwGp1E-iHTRpq-dBF4mIjbLvUT_14wD-we5ov1usUL_lYSSQm2uYwXm29dGPozZi_y1JUGzSHvi6xOHlEQvoCU24FE/s400/Palermo_Maratona_2018_8.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Prime battute di gara con un gruppo ricco di contendenti</i></td></tr>
</tbody></table>
Il passaggio della metà gara non era dei migliori, ma lo accettavo di buon grado visto che da quel momento in avanti mi sarei trovato da solo a correre contro le avversità altimetriche: 1h18' circa e via verso Mondello!<br />
<br />
Bevo da una bottiglia preparata ad hoc la mattina, con tanto miele e sali minerali con magnesio e potassio su acqua leggermente frizzante, ciò che solitamente bevo in allenamento.<br />
Stranamente quell'acqua, rimasta all'aria circa due ore, era divenuta tiepida...<br />
Strano, eppure c'era tanto fresco nell'aria, eppure il mio completo era totalmente sudato ed avevo bevuto ad ogni rifornimento con reale necessità... non riusco ben a capire quanto fosse calda l'atmosfera per via dell'aria fresca che tirava!<br />
<br />
L'entusiasmo c'era ancora, da vendere, ma non riesco a ripartire alla stessa maniera al secondo giro nel tratto di discesa che durava meno di tre chilometri...<br />
Il percorso faceva si che si rientrasse sul tracciato affrontato dai podisti in mezza, quindi avevo comunque tanta e colorata compagnia per strada per gran parte del tratto da affrontare nuovamente che attraversava per intero il Parco della Favorita...<br />
<br />
La differenza stavolta si sentiva, non riuscivo a tenere i 4'00"/Km e continuavo a sudare, sentendo il vento sempre più freddo addentrarsi nella mia pelle man mano che gli alberi si infittivano.<br />
In quel momento di reale difficoltà, ho avvertito un primo "movimento allo stomaco" che rendeva reale il disagio sul cronometro.<br />
Non mi volevo abbattere, sapevo che poco più avanti iniziava la lunga discesa che portava a Mondello e che avrei avuto tempo e modo di recuperare.<br />
Il freddo, invece, iniziava a picchiare sullo stomaco...<br />
Giunti alle porte della spiaggia ormai il terzo posto era comunque andato, sorpassato con facilità dal bravo podista lombardo che normalmente veleggia su questi tempi.<br />
<br />
Il rettilineo del Lido di Mondello non finiva più.<br />
Mi passavo il tempo a vedere quanto si divertissero le persone a passeggiare sulla spiaggia, giocando con i cani, oppure passeggiando sulla strada deserta alle auto.<br />
Volevo essere con loro, fermarmi e ammirare tanta pace, beatitudine e silenzio dalle assordanti auto...<br />
<br />
Alcuni passanti, ahimè, erano totalmente noncuranti del passaggio degli atleti in gara (me compreso) con scarso spirito sportivo, di partecipazione o semplice rispetto per chi prendeva parte alla manifestazione.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAtPYHzqEWgHpN_YaJhQDRqEZc3uw47A1UEec7p5Ix4YCjIo_reBjkeV0bJHaBxOKA4KkRPd2CsLLh8KkI0LYorXROgUqa6qf-eiwCdFeLUn1eGrneZpMwh0v-DTMxkiKcJUuWhZsyFV8/s1600/Palermo_Maratona_2018_5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAtPYHzqEWgHpN_YaJhQDRqEZc3uw47A1UEec7p5Ix4YCjIo_reBjkeV0bJHaBxOKA4KkRPd2CsLLh8KkI0LYorXROgUqa6qf-eiwCdFeLUn1eGrneZpMwh0v-DTMxkiKcJUuWhZsyFV8/s400/Palermo_Maratona_2018_5.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Pasquale Ponente è un Marchio in Città!</i></td></tr>
</tbody></table>
Ero ormai cotto, le gambe non reggevano più lo sforzo della corsa e mancavano 10 durissimi ed estenuanti chilometri.<br />
Dove avrei trovato le altre forze?<br />
Da nessuna parte, eppure nella mente c'era un solido "meccanismo di protezione" che mi impediva di fermarmi perchè sapevo con certezza che lì sarebbe stata la fine, la più ingloriosa.<br />
In quei momenti avevo solo voglia di scappare in bagno ed invece mi aspettava una impegnativa ed infinita salita...<br />
<br />
Continuavo ad idratarmi, cosa assurda, ma di certo avevo preso una crisi intestinale di notevole potenza.<br />
La gente continuava comunque ad incitarmi (loro sono stati determinanti con il loro affetto), a darmi aiuto e la salita di Mondello stavolta si faceva pesante.<br />
Pian piano scollino, pian piano raggiungo la Palazzina Cinese, Villa Niscemi e, raggiunto ormai il quarantesimo, mi accosto fugacemente al bagno, con discrezione e celerità da record (quella sicuramente).<br />
<br />
Al giro di boa conclusivo emetto il seguente verbo, mestamente: <i>"adesso andiamocene a casa"</i> e continuo sul piede dei 4'40"/Km verso il traguardo.<br />
<br />
Perdo qualche secondo per il pubblico, che mi applaude, mi sostiene, ha capito che qualcosa non è andata per il verso giusto e mi inchino per loro, mi sembrava giusto: l'edizione migliore in assoluto organizzativamente parlando meritava tanto calore anche da parte mia.<br />
Se non fosse chiaro ancora, <b>il crono è di 2h49'07" e quarto posto assoluto finale</b>.<br />
<br />
Anche il secondo keniano giunto al traguardo non se l'è passata bene con un modesto 2h26' e man mano arrivano tutti gli eroici finisher mi rendo conto delle dimensioni delle imprese e delle vicissitudini personali di ognuno di loro.<br />
<br />
Le premiazioni di categoria si fanno aspettare anche troppo, ma passo il tempo a far passare i crampi ed a idratarmi, bevendo tanto e nel contempo tremando per il freddo.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh48oDEW1sAqtW8seTymSufeCBUE4E864Lasw8IdHZIc45aAFG_1cfYN2gt98wP1W0lmq0AyoBSH2fKGN_vW61ropH6Is1G3NiQ4lnA_eZwYa0pdeEIODER8EF8f8jRqTIOzXGo6JyqpDQ/s1600/_BF84009-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="800" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh48oDEW1sAqtW8seTymSufeCBUE4E864Lasw8IdHZIc45aAFG_1cfYN2gt98wP1W0lmq0AyoBSH2fKGN_vW61ropH6Is1G3NiQ4lnA_eZwYa0pdeEIODER8EF8f8jRqTIOzXGo6JyqpDQ/s400/_BF84009-1.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Il contrasto tra la staticità ed il movimento... Volevo invertire le parti</i></td></tr>
</tbody></table>
Una Maratona vissuta così male prima d'ora non mi era mai capitata e come al solito il clima caldo umido mi ha dato un pugno diretto allo stomaco.<br />
<br />
Ma quanto di buono realizzato dall'organizzazione va evidenziato, con il tracciato di mezza maratona veramente leggero e filante senza inutili giri di boa e, come non ribadirlo, completamente chiuso alle auto.<br />
Per la prima volta in vita mia mi sentivo nella mia Città dentro a una manifestazione internazionale dove il running per una domenica è padrone su tutti gli altri sport...<br />
<br />
Mondello è la croce e delizia di una Maratona veramente tanto, troppo dura, che mi immaginerei correre magari a dicembre, anche con il rischio pioggia, perchè no!<br />
E' la ragione insita di chi l'ha corsa, magari con successo e soddisfazione personale e poi non la corre più: molti di loro sono podisti che provengono dall'estero o da altre Città d'Italia.<br />
Di certo torneranno a casa sognanti e soddisfatti di aver chiuso con una medaglia una simile impresa, ma sapranno che la Maratona di Palermo è bella "ma non per fare il tempo".<br />
<br />
Io chiudo la mia terza esperienza in modo drammatico e posso dire: cara mia Città, il prossimo anno mi vedrai nuovamente al via, per vendicarmi di te ;-)<br />
<br />
<i>(Grazie di cuore all'organizzazione, a <a href="https://siciliarunning.it/">Sicilia Running</a>, a Pasquale Ponente ed al <a href="http://maratonadipalermo.blogspot.com/">Gruppo di fotografi capitanati da Toti Clemente</a>)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-45749496116881554142018-11-04T20:00:00.000+01:002018-11-04T20:00:13.539+01:00Acchianata di Santa Rosalia - E sono Quattro Vittorie!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglyJCFsZB4IB44LlVFOQLZqj08YRGrtXEcg-N7-d7S84Z_0bbtBPGkk5ShFRpux3ayVvTGqOE8o3fftA7o9jEN8mS04hJQfVCXiZtBUftRHZxFsufxQPsTR_PixRDdHyMiyrrdSMpkHeo/s1600/Acchianata_5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglyJCFsZB4IB44LlVFOQLZqj08YRGrtXEcg-N7-d7S84Z_0bbtBPGkk5ShFRpux3ayVvTGqOE8o3fftA7o9jEN8mS04hJQfVCXiZtBUftRHZxFsufxQPsTR_PixRDdHyMiyrrdSMpkHeo/s400/Acchianata_5.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Sarà poco indicativa la foto, ma posso assicurare che il panorama da<br />lassù è spettacolare e vincere ancor di più!</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, 28 ottobre.</i><br />
<br />
Vincere sulle strade di casa da sempre grandi soddisfazioni, specialmente se quelle strade distano pochi chilometri dal tuo quartiere di nascita, come altre volte raccontato.<br />
Il tempo passa in fretta e, nonostante nella mia vita molte cose siano cambiate, correre resta sempre qualcosa di irrinunciabile, così come gli allenamenti fatti su Monte Pellegrino, per via del panorama, del silenzio e del significato religioso che significa giungere in vetta.<br /><br />
Sono tanti, troppi anni che mi alleno su quelle pendenze ed ancora non mi sono stancato, così come di mettermi alla prova sul tratto vertical più duro della Città.<br />
<br />
A dire il vero, durante la settimana <u>mi ero imposto di trovare la convinzione e la concentrazione necessaria</u> a dare il meglio di me quella domenica.<br />
Ultimamente, per via dei molteplici impegni quotidiani, alle volte non riesco a dare tutto me stesso in allenamento, anche perchè esaurendo tutte le mie forze quotidiane, mentali e fisiche, rischierei di non arrivare in condizioni "decenti" a fine giornata.<br />
Tutto questo loop mentale, purtroppo non mi consente di eccedere con le tempistiche ed i chilometri in allenamento, pur facendo sempre il mio consueto e applicato "duro lavoro".<br />
Tra l'altro la <b>Maratona di Palermo</b> si avvicina ed ho dovuto incrementare i chilometri facendo spesso alcuni Fartlek dove capita, coadiuvato dal GPS da polso, sicuramente meno preciso dei miei antichi percorsi misurati...<br />
Devo scegliere, se tagliare nei tempi di raggiungimento del luogo di allenamento o nella qualità generale dell'allenamento stesso, ed ovviamente mi accontento del compromesso che la comodità del GPS oggigiorno regala.<br />
<br />
Come sopra detto, non era più consuetudine focalizzare molto bene l'evento giorni prima, ma all'Acchianata ci tenevo, soprattutto per battere me stesso e dimostrare che ancora ci so fare, con o senza avversari di rilievo.<br />
Quella domenica, il clima era poco rilassato, al solito scaricavo sullo stomaco la tensione ma anche questo fattore ormai lo so ben gestire, anzi ti fa capire che sei davvero pronto a correre.<br />
I partecipanti non sono mai tantissimi, circa 150 al via, ma credo culturalmente parlando meriti molto di più questa manifestazione, unica nel suo genere.<br />
La giornata era nuvolosa ma calda e minacciava velatamente di piovere, l'ultimo dei miei pensieri.<br />
<br />
Alla partenza non scruto avversari che potessero impensierirmi, ma ormai ero sintonizzato sul miglior modo di affrontare le prime rampe, più dure e complesse, in modo tale da potermi avvicinare alla vetta senza grossi cali.<br />
L'Acchianata non è altro che una gara su fondo regolare e poco sconnesso, correndo su ampie basole su di un percorso nato per attraversare Monte Pellegrino più velocemente ed arrivare al Santuario di Santa Rosalia.<br />
In tanti durante l'annuale processione camminano a piedi nudi su questo percorso, provando a meritarsi un miracolo dalla nostra Santa, rituale sacro che attrae migliaia di turisti ogni anno.<br />
<br />
Io, praticamente, percorro quelle strade con regolarità in allenamento ed alle volte mi piace correre un lungo più impegnativo sul versante della strada percorribile alle auto per avere maggiore effetto allenante.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiRIx0B5uM9P38l73-t53ZD45vd1WeZtWnlcTjmYHVcp5UfMwfr3JZaQHbnXwhxcEGhyphenhyphenLaNyJWCV9hm5I1cwBx5eJpZqWRt8d9nVfLJE9Xt73WJOpVHH2fRq5lxdgJxlnvLAjhLmbd8n4/s1600/Acchianata_9.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiRIx0B5uM9P38l73-t53ZD45vd1WeZtWnlcTjmYHVcp5UfMwfr3JZaQHbnXwhxcEGhyphenhyphenLaNyJWCV9hm5I1cwBx5eJpZqWRt8d9nVfLJE9Xt73WJOpVHH2fRq5lxdgJxlnvLAjhLmbd8n4/s400/Acchianata_9.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Percorsi unici, come precedentemente raccontati, <br />ricchi di storia e misticismo</i></td></tr>
</tbody></table>
Quindi non si può parlare di un Vertical così come è inteso a livello assoluto, dove davvero fai fatica anche solo a camminare.<br />
Qui è possibile correre e pure forte per tutto il tratto, ma è comunque una pendenza che sale costantemente per meno di quattro chilometri, che spezza il fiato, le gambe con le sue ardue rampe.<br />
<br />
Devi fare attenzione ad affrontare con troppo entusiasmo il primo tratto, se no difficilmente arrivi in cima sorridendo.<br />
<br />
Potevo aspettarmi un crono intorno i 18 minuti e sarei stato soddisfatto e così mi sono messo d'impegno sin dal via.<br />
<br />Dopo il primo lungo tratto di 500 metri non ho avversari vicino a me e mi concentro sulla strada che conosco come le mie tasche.<br />
Ogni tornante è tortuoso, alle volte si tratta di curve a gomito e la prima parte, che transita a "mezzarancio" su di un piazzale panoramico dove ammiri un grande scorcio cittadino, si conclude con la rampa in assoluto più dura di tutta la scalata.<br />
<br />
Corro contro me stesso ed il passaggio a metà strada mi sembra ottimo, così provo a mantenere quel passo spedito.<br />
Avendo maggiore allenamento avrei retto più facilmente, ma dopo un pò inizio a soffrire ed accuso nel passo tanta fatica.<br />
Ormai mi trovo nell'ultimo lungo rettilineo e so bene che mancano circa cinque minuti alla vetta, provo a stringere i denti ed accorcio il passo.<br />
Finalmente, agli obelischi, il tratto più duro è alle spalle, con un buon 18'20" di crono totale.<br />
<br />
Non è finita qui, il percorso di gara prosegue, e scendo rapidamente in piazza attraversando una breve ma ripida discesa e da lì si affronta una lunga scalinata che comunque di corsa è brevilinea.<br />
Il peggio ormai è alle spalle, e giunto di fronte al Santuario, con un rapido segno della croce, seguo il percorso e mi avvio verso l'ultimo tratto, veloce e percorribile tutto stradale, il chilometro secco che porta al belvedere.<br />
<br />
La strada in quel momento è chiusa alle auto, grazie alla collaborazione della Polizia Municipale.<br />
il silenzio imperversa quei luoghi, corro all'incirca sui 3'30"-40"/Km in leggera e costante pendenza e inizio a gustare la vittoria, sempre bella che non stanca mai.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr6Z-A37DGIvnB8dUJo9rWgiTJF-yDI2a1kGTLkM-90UFeXNzA5Iha6yzlj7sApTEA4grpOAbdzYOkNOsTHzIBpQDE4fc7Rva6Roaz5y0LVad6Br5aDiIySXYJAmO1wij1GNjJQ-5IGgY/s1600/Acchianata_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr6Z-A37DGIvnB8dUJo9rWgiTJF-yDI2a1kGTLkM-90UFeXNzA5Iha6yzlj7sApTEA4grpOAbdzYOkNOsTHzIBpQDE4fc7Rva6Roaz5y0LVad6Br5aDiIySXYJAmO1wij1GNjJQ-5IGgY/s400/Acchianata_1.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Foto che rappresenta gli sforzi organizzativi con tanto<br /> di catering portato fin su in vetta!</i></td></tr>
</tbody></table>
<a href="https://siciliarunning.it/2018/10/29/acchianata-a-santa-rosalia-nel-segno-di-barbara-la-barbera-e-filippo-lo-piccolo/">Giungo da solo al traguardo, in 25'34," felice come se fosse la prima volta</a>!<br />
<br />
Lassù faceva freddo e così corro a cambiarmi, ma già il ristoro era pronto e le borse di tutti i partecipanti erano state portate su celermente.<br />
Il secondo giunto al traguardo, un grimpeur di razza, dedito da una vita al Trail, Giuseppe Cuttaia, categoria M50 di ferro!<br />
<br />
Questa gara, organizzata con pochi fondi a livello economico e l'aiuto di qualche sponsor senza troppe pretese, è l'esempio di come si possa offrire un bel ricordo su di un percorso atipico, anzi unico nel suo genere, senza lasciare deluso nessuno dei partecipanti.<br />
Sguardi entusiasti, grandi sorrisi e soddisfazioni dal primo all'ultimo arrivato.<br />
<br />
Non abbiamo dovuto attendere un'eternità per le premiazioni che sono state apprezzate da tutti per la loro semplicità.<br />
Un bravo a Ferruccio per la dedizione a questo evento negli ultimi anni, nel ricordo del compianto Mario Ferrara, ideatore della gara e scomparso troppo giovane poco più che cinquantenne.<br />
<br />
A lui dedichiamo tutti gli anni il ricordo con il premio al miglior M50 in gara.<br />
<br />
Scendendo a piedi sulle stesse rampe che mi hanno portato in vetta, è venuto il momento di pensare alla prossima gara, la Maratona di Palermo!<br />
<br />
<i>(Ringrazio l'organizzazione per gli ottimi servizi e le foto spettacolari di Massimo Parisi)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-30397673569746482452018-10-19T08:00:00.000+02:002018-10-19T08:00:01.541+02:00E' Tornata la Palermo d'Inverno!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTIAZ572V3V6tn4Z5h3Qouw7_zSI4OLYocqgVo9Ms_Vmp5voTIFf_Jiw5OaMqzG1J-W_9erSNqgmSp9xJkrTRWrtwXp2-zU8nySRYl4-Jal8idytgCYN6j6hpc04MKkc7VNLM-lfoNqBU/s1600/Palermo_Half_2018_8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTIAZ572V3V6tn4Z5h3Qouw7_zSI4OLYocqgVo9Ms_Vmp5voTIFf_Jiw5OaMqzG1J-W_9erSNqgmSp9xJkrTRWrtwXp2-zU8nySRYl4-Jal8idytgCYN6j6hpc04MKkc7VNLM-lfoNqBU/s400/Palermo_Half_2018_8.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Poco prima del via, accanto al Sindaco!</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo, 14 ottobre 2018</i><br />
<br />Dieci anni fa terminava la storia sofferta della Palermo d'Inverno, storica manifestazione che si è trasformata negli anni: prima una 10K, poi una Mezza Maratona Internazionale (venne a calcare il selciato del Parco della Favorita in direzione Mondello anche Paul Tergat) ed infine una 50K ultra marathon fino al suo (presunto) boicottaggio che pose fine tristemente alla storia.<br />
Palermo ha la sua storica Maratona in novembre ed è un'ottima idea proporre come tappa di avvicinamento (a questa come ad altre Maratone) una valida Mezza Maratona.<br />
<br />
Scegliere i luoghi più suggestivi della Città, può essere determinante ai fini dell'ottenimento dei consensi a livello del pubblico e dei partecipanti, ed il litorale di Mondello credo possa essere uno scenario che poche Città al Mondo vantano.<br />
<br />
Purtroppo il clima torrido e tropicale non conosce più stagioni ed in Sicilia l'estate dura fino ad ottobre inoltrato.<br />
Tant'è che, nonostante i miei reiterati tentativi di allenarmi bene e con impegno fossero andati spesso falliti, mi sono schierato ugualmente, in rispetto dei buoni rapporti vissuti con gli organizzatori della "Running Sicily" e della "Palermo Marathon".<br />
Le settimane precedenti non ho potuto far altro che notare un discreto rendimento nel fondo lento, riuscendo a superare anche 1h45' di lungo (ma da ora in avanti farò sul serio per portare a termine la Maratona) ma durante gli allenamenti di ripetute lunghe, specie al mattino ed in compagnia con gente bene allenata come Lucio Cimò, spesso ho sofferto dure pene, patendo crisi o non riuscendo a portare a termine tutto l'allenamento.<br />
Il caldo costante non mi ha mai aiutato ed anno dopo anno inizio a sentirne il peso, opprimente.<br />
Così è accaduto il sabato precedente, complice un Cimò in grande forma, così era capitato nell'apparizione del <b>Parkrun Favorita n°100</b> dove, al termine dei canonici 5K del percorso, avevamo proseguito con altri 3K e 1K finale dove ho dato tutto e forse anche troppo...<br />
<br />
Avevo fatto qualunque cosa fosse possibile, compatibilmente con gli impegni familiari, per riposare e scaricare bene i due giorni prima della gara, ma al giovedì 11, ad esempio, ho chiuso dei semplicissimi <i>10 x 400m (R.1')</i> in pista sulle note dell'1'11" con l'ultimo in 1'08" con troppa, troppa fatica.<br />
Doveva essere un allenamento senza alcun impegno, giusto per far girare le gambe prima della gara, considerato che prima di quel giovedì non potevo trovare il tempo per dedicare un'ora libera in pista, e invece mi sono trovato quasi subito a dovermi impegnare quasi al massimo.<br />
Quando c'è qualcosa che non va, lo capisci subito, ma la passione per la corsa supera sempre ogni difficoltà, anche le più grandi.<br />
<br />
Fortuna volle che la mattina della gara il cielo fosse velato e che alla partenza spirasse anche un venticello fresco.<br />
Viste le premesse, avevo giustamente molta paura di scoppiare troppo presto e, considerato il caldo umido e le insidie del percorso, probabilmente più duro del doppio giro Stadio - Favorita proposto negli anni passati, malcelavo un certo nervosismo.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPih-jieCspN4xzz4JKw6rYmFtkOWAPK5OJxh8HUyp0vd_XHRI-sEAlkJSWUYFa7WzNu7YAwWx6hyphenhyphenk-lms3TZb5_31ACKZReUuASDGf5zPPuRaPVqmdgsBo5HvCwt7j1Dt7OCcviw-XhY/s1600/Palermo_Half_2018_16.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1064" data-original-width="1600" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPih-jieCspN4xzz4JKw6rYmFtkOWAPK5OJxh8HUyp0vd_XHRI-sEAlkJSWUYFa7WzNu7YAwWx6hyphenhyphenk-lms3TZb5_31ACKZReUuASDGf5zPPuRaPVqmdgsBo5HvCwt7j1Dt7OCcviw-XhY/s400/Palermo_Half_2018_16.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Partenza dal Lido di Mondello</i></td></tr>
</tbody></table>
L'ambiente era comunque tranquillo con un moderato numero di partecipanti, che forse sconoscevano la bellezza del percorso o forse erano scoraggiati dalle difficoltà altimetriche, ma tutto sommato il viale sullo stabilimento balneare noto come "Charleston" è abbastanza ampio e rettilineo.<br />
<br />
<u>Un plauso doveroso all'organizzazione va fatto</u>, le strade sono state chiuse molto bene ed i servizi sono stati seri ed impeccabili (non mi importa nulla del pacco gara, preferisco godere di ottimi servizi) e vedere Palermo completamente silenziosa specie al ritorno, nel tratto che attraversa il Parco della Favorita in direzione Mondello, è stato molto emozionante e mi ha aiutato a gestire la crisi...<br />
<br />
<b>Ma al primo chilometro</b> dopo la partenza, con i due keniani favoriti avanti, non si andava tanto forte.<br />
In tre erano avanti, con Bibi, reduce da un lungo infortunio, che appariva miracolosamente recuperato.<br />
Io ero dietro a pochissimi metri, ma attendevo l'inizio della Salita di Mondello, lunga e temibile con i suoi intensi tre chilometri ad attenderci.<br />
Siamo tutti cauti e l'Africa avanti a me non spinge più di tanto.<br />
Il distacco rimane quasi invariato tranne Bibi che ad un certo punto arranca, lo affianco e lo sorpasso, continuando del mio passo.<br />
In realtà volevo Hamad a fianco a me, quindi continuo con molta calma a dirigere un ritmo che, sopraggiunti i primi 5 K, intorno alla Palazzina Cinese ed attraversando Villa Niscemi, resta costante e rilassato.<br />
<br />
Con mia enorme sorpresa, corro intorno i 3'20"-25"/Km senza troppa difficoltà ed affronto da lì in avanti una lunga discesa che porterà fin quasi Piazza Politeama attraversando Via della Libertà, splendidamente deserta dalle auto.<br />
In quel momento faccio in modo che Bibi mi raggiunga e proseguiamo insieme.<br />
Siamo molto tranquilli, Hamad non vuole forzare troppo ed io conosco bene i miei limiti, così ci facciamo trascinare dalla discesa con discreto ritmo e passiamo in 34'45" circa ai 10K che, considerato il primo tratto di lunghissima salita non è affatto male.<br />
<br />
Superata quindi la metà di gara, inizio a pensare come dovrò gestire la seconda e più impegnativa frazione.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwtEzoaP3RzTnwQdw4k321EtlZVME1wViY2rPhiaPkg-dOvlqGVpBq6ZG7K1DvGqlvj1O5uOUo-WCM0psxkYNfD8e7D4GhWqHi2Jhct_c8y5vHjJXuFCtQ5UgJUpqRHxXv4WYC143bceQ/s1600/Palermo_Half_2018_21.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1072" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwtEzoaP3RzTnwQdw4k321EtlZVME1wViY2rPhiaPkg-dOvlqGVpBq6ZG7K1DvGqlvj1O5uOUo-WCM0psxkYNfD8e7D4GhWqHi2Jhct_c8y5vHjJXuFCtQ5UgJUpqRHxXv4WYC143bceQ/s400/Palermo_Half_2018_21.jpg" width="267" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Ultimo Chilometro, abbastanza sofferto</i></td></tr>
</tbody></table>
Da quel momento, dalla centralissima Piazza, fino ad attravesare l'intero Parco, ci sarà da affrontare una lunga e costante salita che prima o poi spezzerà le gambe di noi atleti.<br />
Con Bibi manteniamo un passo moderato che poco alla volta si appesantisce, ma nessuno da dietro potrà minacciare il nostro avanzare mentre il duo keniano, che soffrirà comunque il percorso, sarà ormai troppo lontano.<br />
<br />
Siamo ormai dentro il Parco, il sole è ancora coperto, i miei Zonyk Aero Pro mi tengono rilassato, i piedi iniziano a perdere ogni tanto la spinta, ma quel maledetto ondeggiare di Viale Diana presenta il conto superati i 15 chilometri!<br />
A quel punto Bibi trova maggiore freschezza e supera con agilità l'ultimo lungo rettilineo in falsopiano, di circa 500 metri, e subito dopo inizierà la lunga discesa (in senso contrario rispetto all'inizio di gara) che porterà a fianco al mare per costeggiarlo per altri 800m circa.<br />
<br />
Le gambe ormai sono provate dallo sforzo di un percorso parecchio muscolare, ma per fortuna è molto bello correre in discesa, sapendo che mancano solamente tre o due chilometri prima del fatidico arrivo!<br />
Finalmente anch'io raggiungo il mare, lo costeggio e ripenso a quando circa 16 anni fa, poco più che ventenne, correvo molto più forte ed ero molto più determinato di oggi, ma questa riflessione ci sta tutta.<br />
Ieri, quel pettorale numero "cinque" l'avrei ceduto volentieri a mio figlio, ma i tempi non sono ancora maturi, però in quell'ultimo e lungo rettilineo penso a lui e poco dopo lo vedo, che mi applaude...<br />
Faccio fatica ad alzargli le braccia in segno di entusiasmo, ma poco più avanti taglio il traguardo e, peccato, <a href="https://www.endu.net/it/events/palermo-international-half-marathon/results">raggiungo la quarta posizione assoluta!</a><br />
<br />
<a href="https://siciliarunning.it/2018/10/14/running-sicily-coppa-conad-dominio-africano-nella-palermo-half-marathon/">Ho corso una buona prova e sono cosciente di tutto ciò, dato che fare 1h15'22"</a> su questo percorso vale comuque almeno 3 minuti meno (se non di più) con clima e tracciato ideali.<br />
E' chiaro che da ora in avanti la parte finale della stagione mi porterà a correre la Maratona di Palermo, che su queste strade (fino a Mondello) passerà, e non dovrò far altro che allenarmi nei percorsi duri della mia Città per molti, molti più chilometri rispetto a quanto fatto finora, ma già mentalmente sono preparato.<br />
<br />
E' una nuova sfida, che volentieri affronto, perchè ormai dopo tanti anni passati a gareggiare, serve trovare stimoli diversi: quest'anno la sfida sarà fare meglio di due anni fa, ma sarà davvero tanto difficile e potrò riuscirci se arriverà il freddo, quello vero.<br />
<br />
Considerato che le prove di Alberobello 10K, quest'ultima Palermo Half e tutto sommato aggiungo la Etna Zero Tremila sono andate bene, chiudere i grandi impegni con un'ottima Maratona corsa in casa sarebbe il massimo visto quest'anno particolarmente delicato dove sono cambiati radicalmente gli orari di allenamento ed ho optato per allenamenti in solitaria o di supporto ad altri amici che hanno capito cosa vuol dire fare sacrifici in famiglia, venendomi incontro.<br />
<br />
Almeno il tifo del pubblico per le strade della mia Città è stato tanto accogliente e ringrazio...<br /><br /><i>(Ringrazio <a href="https://siciliarunning.it/2018/10/14/running-sicily-coppa-conad-dominio-africano-nella-palermo-half-marathon/">Sicilia Running</a>, Fotomatti Palermo e M. Crispi per le foto ed i servizi giornalistici)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-11914458746106988952018-09-21T21:00:00.000+02:002018-09-21T21:00:11.865+02:00Mizuno Wave Sky 2 - Un Grande Balzo in Avanti<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieh1yQKHd9W-_t8p-mnGJ2AVO7gb0NyUkUBCI9-TD5PoYp-vepOmivbGa1LdVj9tw9z3nhZXoeolZkXtMnPSph0w2SSysQtqzclYghqdZDr_gIt6tk83PKYb5CRQS1WdJzIT2oANH4HBQ/s1600/DSC08060-L.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1331" data-original-width="1600" height="332" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieh1yQKHd9W-_t8p-mnGJ2AVO7gb0NyUkUBCI9-TD5PoYp-vepOmivbGa1LdVj9tw9z3nhZXoeolZkXtMnPSph0w2SSysQtqzclYghqdZDr_gIt6tk83PKYb5CRQS1WdJzIT2oANH4HBQ/s400/DSC08060-L.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Assolutamente la Mizuno più tecnica della linea Running!</i></td></tr>
</tbody></table>
Mizuno, con l'introduzione della Wave Sky lo scorso anno, aveva lanciato un messaggio: non sappiamo fare la "solita" scarpa con il Wave sul tallone e poco altro in avampiede, se non la mescola reattiva di ultima generazione U4ic.<br />
Le novità non possono soltanto suscitare un effetto di sopresa, curiosità, ma devono essere funzionali con l'effettivo utilizzo che si farà della propria scarpa: ovvero correre il più protetti possibile il più a lungo possibile.<br />
<br />
Da questa idea credo nasca il concetto di Wave Sky, ovvero un modello di scarpa di che irrompa nel settore delle Super - Ammortizzate che si colloca dopo le più snelle Wave Rider e Wave Ultima e che doni la concretezza di scarpa da Running "all conditions" che una futuristica Wave Creation non può dare.<br />
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<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><b>TOMAIA:</b></span></span><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg0GlIZopxSp-_I5eUWnijc3roizUgYKzwSxldd2gkczG_g42QG9yGRHpFj5HQArEcK1APsZprFh9dKLi4K_qFoEGuJgfjrzFsvR6g_BN0O1lhQOAnLRbSwsvKAUepRHsumqPWhTEIC0E/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="1200" height="340" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg0GlIZopxSp-_I5eUWnijc3roizUgYKzwSxldd2gkczG_g42QG9yGRHpFj5HQArEcK1APsZprFh9dKLi4K_qFoEGuJgfjrzFsvR6g_BN0O1lhQOAnLRbSwsvKAUepRHsumqPWhTEIC0E/s400/collage.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>I dettagli della Tomaia, tecnicissima, con Aerohug sul collo piede dal<br />collarino all'allacciatura</i></td></tr>
</tbody></table>
Mizuno ha lavorato parecchio per migliorare l'aspetto della propria scarpa e renderla, come <br />
tradizione, comodissima e molto soffice, distaccandosi ancora oggi dalla tendenza sempre più diffusa delle tomaie "seamless total knitted" (anche se sono presenti in catalogo due versioni knitted della Wave Rider e della stessa Wave Sky), assemblando un insieme di tomaie tecniche molto morbide che donino solidità e concretezza al piede.<br />
Fiore all'occhiello per questa seconda versione è l'<b>Aerohug</b>, uno strato aggiuntivo molto complesso e multistrato, morbido ed elastico, collocato a livello dell'arco plantare che "abbraccia" per intero la pianta del piede in modo soffice ma deciso.<br />
Personalmente non ho trovato altro che la consueta morbida e comoda tomaia, con la sola differenza che stavolta il piede lo sento più protetto, molto al sicuro.<br />
Il disegno della tomaia scelta per alloggiare il retro - piede e zona tallonare, è spinto verso il massimo comfort, con ampia imbottitura molto soffice ed ideale per chi soffre a livello tendineo.<br />
<br />
La linguetta più morbida e soffice fa parte del sistema avvolgente Aerohug e tutto l'insieme comporta ovviamente un appesantimento generale della scarpa rispetto agli altri modelli neutri più snelli, ma quelle poche decine di grammi in più si traducono in una sensazione eccellente di protezione che si sente nettamente in corsa.<br />
<br />
Come di consueto, Mizuno adotta colori brillanti che donano originalità alla scarpa, con accostamenti cromatici accesi (in questo caso il Blu Royal e l'Orange) che vanno controcorrente rispetto ad altri Brand concorrenti come Adidas o Nike che da qualche anno hanno adottato uno stile con colori decisamente più soffusi e neutri.<br />
<br />
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><b>INTERSUOLA</b></span></span><br /><br />Andiamo alla vera rivoluzione per il Wave - concetto di Mizuno.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK6zM9O9FYk1qkFTu2FyhzjfDpzaY1TVJEmw1RZjahC9wYiNq3v1VtwxYE4q7hmtRBgChsv1DbXG8jqOJTkI-g8beDMOeaHWd4PsuJPIP5aNeyHVGRJnx3wLWeL0H1DvlBAriQMVeu5TU/s1600/DSC08066.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK6zM9O9FYk1qkFTu2FyhzjfDpzaY1TVJEmw1RZjahC9wYiNq3v1VtwxYE4q7hmtRBgChsv1DbXG8jqOJTkI-g8beDMOeaHWd4PsuJPIP5aNeyHVGRJnx3wLWeL0H1DvlBAriQMVeu5TU/s400/DSC08066.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Dettaglio del Wave inframmezzato ad U4ic e U4icX</i></td></tr>
</tbody></table>
Negli ultimi anni e nei modelli di punta Mizuno ha collocato il sistema Wave neutro sul tallone per donare una migliore stabilità, ammortizzazione e reattività generale alla scarpa, in mezzo alle doppie mescole U4ic (più reattiva) e U4icX (più ammortizzata).<br />
In avampiede, a completamento della spinta, generalmente la scelta è ricaduta sulla più tradizionale mescola U4ic.<br />
<br />
Oggi, con il <b><a href="https://www.mizuno.eu/it/italia/magazine/wave-sky-2/353-57771.html">nuovo modello Wave Sky 2</a></b>, Mizuno svolta in termini di ammortizzazione assoluta, ridisegnando l'intersuola e ponendo uno strato di U4icX molto leggero ed ammortizzante lungo tutta la pianta del piede, ampia e ben confortevole.<br />
Il CloudWave L-Shaped a tutta lunghezza fin sui metatarsi, disegnato per ottenere ritorno di spinta, massima ammortizzazione e grande leggerezza, è qualcosa che fin'ora non avevamo mai visto in una Mizuno da lunghe distanze.<br />
Infine, il primo contatto al piede è garantito dalla più concreta e reattiva intersuola U4ic più leggera del 30% rispetto alla precedente, denominata AP+.<br />
<br />
Inoltre i molteplici incavi tra i tre diversi strati, come appare evidente, sono progettati di modo tale che una volta assemblati, lascino dello spazio per maggiorare ed uniformare l'effetto ammortizzante su tutta la pianta del piede.<br />
La struttura delle due intersuole, che ricalca interamente il disegno del Wave, consente di adattarsi dinamicamente ai cambiamenti del terreno ed a rendere più fluida la falcata.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix-532DaOYwNBEmKTWs5edh5J3QVNCQrmkM_I7nYPxtnj1WrOgSVCvnGRTnHcOwlDpA2ZZk4TrB7bZYZnANgDRhwfVY1u_MPZ7IX24vbpGuvZjBjGTYmDbbrYiTSFU7yDUTkiKXNVA7ko/s1600/DSC08072.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix-532DaOYwNBEmKTWs5edh5J3QVNCQrmkM_I7nYPxtnj1WrOgSVCvnGRTnHcOwlDpA2ZZk4TrB7bZYZnANgDRhwfVY1u_MPZ7IX24vbpGuvZjBjGTYmDbbrYiTSFU7yDUTkiKXNVA7ko/s400/DSC08072.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Dettaglio del Wave a tutta lunghezza</i></td></tr>
</tbody></table>
In effetti, rispetto alla Wave Ultima, con questa Wave Sky le asperità del terreno durante le uscite di corsa al Parco, non si sentono minimamente.<br />
<br />
La scarpa in questo modo appare solida ma nello stesso tempo non si appesantisce eccessivamente: per le uscite di fondo lento rigenerante a ritmi più moderati del solito, le Wave Sky 2 sono divenute la mia scelta primaria.<br />
<br />
A completamento di tutto il sistema, contribuisce (e non di poco) la tradizionale soletta che Mizuno utilizza per tutti i modelli premium, sia da allenamento che da gara.<br />
Se da un lato tale soletta è estremamente soffice, regalando dell'altro comfort alla scarpa, purtroppo ho notato con un certo disagio durante gli allenamenti estivi che essa assorbe troppa umidità, diventando pesante quando si suda eccessivamente.<br />
Il peso della soletta a quel punto diventa talmente determinante che rende la corsa più difficile.<br />
<br />
In gara, infatti, con le mie Wave Shadow, confesso di averle sostituite con altre solette più leggere e meno inclini ad assorbire umidità.<br />
Cambiando la soletta su queste Wave Sky 2, l'assetto cambia comunque ed ho sentito la scarpa meno morbida oltre che il piede non a perfetto agio.<br />
Ogni cosa deve stare bene al proprio posto, ma è il chiaro segnale che non sto parlando di una scarpa - materasso ma di una calzatura ben realizzata e comunque sempre reattiva.<br />
<br />
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><b>SUOLA</b></span></span><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6w5KmrFRPjvztuqe3ug1gl-q4aCk-nICY27KwSX1oI445iUYHjZUTe7Ky5JGj0qTncQPFULBH8_Pu1B4nGKQY16Dg-hyC60Yg2fO5KhXqDaD5OmCIkH3qMVkvYqFg0SoiO3N3rFBicfc/s1600/DSC08065.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6w5KmrFRPjvztuqe3ug1gl-q4aCk-nICY27KwSX1oI445iUYHjZUTe7Ky5JGj0qTncQPFULBH8_Pu1B4nGKQY16Dg-hyC60Yg2fO5KhXqDaD5OmCIkH3qMVkvYqFg0SoiO3N3rFBicfc/s320/DSC08065.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Tanti intagli, grande flessibilità, agilizza la<br />scarpa più pesante della gamma</i></td></tr>
</tbody></table>
Se l'intersuola parecchio complessa ed innovativa della Wave Sky 2 è la vera protagonista, come ho già sopra scritto gli elementi di una scarpa così complessa devono lavorare in sintonia fra di loro per ottenere un grande risultato.<br />
<br />
La fludità di corsa è da sempre un aspetto che Mizuno prende molto sul serio, continuando con la sua tradizionale e semplicistica Smooth Ride Philosophy.<br />
I tanti intagli laterali donano grande flessibilità alla scarpa, rendendola molto dinamica anche durante un cambio di ritmo, mentre la suola in gomma ad alta resistenza all'abrasione X10, garantisce davvero un alto chilometraggio.<br />
Nel corso degli anni Mizuno ha parecchio rivoluzionato il suo sistema di intersuola con il Wave e la resistenza della suola, riuscendo a far funzionare nel modo migliore un materiale molto rigido ma elastico, il Pebax del Wave, con i morbidi materiali dello U4ic e della suola, senza risentirne in termini di schiacciamento al passare dei chilometri.<br />
<br />
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><b>CONSIDERAZIONI FINALI</b></span></span><br />
<br />
La Wave Sky è una scarpa adatta a tutti, ma si deve saper collocare a seconda delle uscite.<br />
Di certo, una volta scoperta ed utilizzata la terrei sempre pronta all'uso specialmente se devo correre per tanti chilometri il prossimo inverno, se devo affrontare un allenamento stanco dalle stressanti ripetute del giorno prima o voglio godermi una giornata di relax senza pensare per forza a scendere sotto i 4'00"/Km.<br />
<br />
Le grosse differenze rispetto alla Wave Ultima 9 è il comfort iniziale, durante i primi chilometri, <br />
quando i tendini devono "risvegliarsi" dall'inattività, magari immediatamente al mattino.<br />
In quella prima fase la protezione di questa scarpa aiuta a prevenire un possibile infortunio che negli anni pregressi mi capitava proprio nei primi minuti di corsa lenta.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmp39C8Q3XuYuHnUi7cGhjaaoCdBV3siXVCBjqw1czykBrFne9jJ3flHxio229T9psOzmG0EE_sj_zAxczRchiugN0ualHmJR1fHmnZ1WQ7edNGTYHSlYM4IXR0kNXQQYhHx-zfvImcpM/s1600/DSC08073.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmp39C8Q3XuYuHnUi7cGhjaaoCdBV3siXVCBjqw1czykBrFne9jJ3flHxio229T9psOzmG0EE_sj_zAxczRchiugN0ualHmJR1fHmnZ1WQ7edNGTYHSlYM4IXR0kNXQQYhHx-zfvImcpM/s400/DSC08073.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Wave Sky 2 - Un taglio netto con il passato</i></td></tr>
</tbody></table>
Di contro non è certo facile correre forte con la Wave Sky 2 perchè non è molto leggera, tant'è che l'ho utilizzata durante un fatlek (con forti cambi di ritmo e recupero attivo) e durante un Circuit Training e nel finale mi ha messo in forte difficoltà (per via dell'umidità man mano accumulata).<br />
<br />
E' di sicuro una scarpa ideale per climi miti, con caldo moderato poichè una volta testata qui in Sicilia con un tasso di umidità accentuato, ad ogni uscita si è sempre appesantita di molto rendendo la corsa più goffa e pesante nel finale di allenamento.<br />
La scarpa mantiene intatta le sue carattestiche <u>e soprattutto resta sempre stabile</u>, ma se imbarca acqua o umidità, quelle poche decine di grammi in più diventano macigni specialmente superati i 15 Km di corsa lenta.<br />
<br />
Sostengo da sempre il concetto che una scarpa da running deve essere primariamente stabile e non troppo ammortizzata, ed infine il più possibile leggera per le uscite quotidiane.<br />
Ma man mano ci si fa prendere dalla passione, ovviamente un solo paio di scarpe da running non basta perchè a quel punto si mettono in mezzo le ripetute e le gare.<br />
<br />
Se le Wave Rider (oggi alla 22° edizione), ad esempio, sono delle ottime scarpe da ripetute ed allenamenti veloci (e gare per lunghe distanze su strada a partire dalla mezza maratona), questa nuova Wave Sky 2 ha tutte le carte in regola per essere presente ai piedi quando è necessario: per preparare una maratona serve un carico chilometrico importante ed avere qualche grammo in più ai piedi non solo consente di incorrere in un minor rischio infortuni, ma di tenere ben allenata la propria struttura che, una volta calzata la scarpa più leggera, ti consentirà di volare.<br />
<br />
Per chi è alle prime armi, forse questa Wave Sky 2 è anche "troppo" per quanto è bella: di certo è rivolta a chi non vuole farsi male dopo le prime uscite ma vuole allenarsi stabilmente ed andare oltre: con la scarpa corretta, stabile e ben ammortizzata si può curare molto bene la tecnica di corsa ed eseguire vari esercizi posturali fondamentali, quali gli Skip, la corsa calciata, gli affondi, il 1/2 squat, ecc.<br />
<br />
Insomma, per chi cerca una scarpa da running versatile, innovativa, confortevole e durevole, trova nella Wave Sky 2, il meglio che Mizuno possa offrire.Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-39961090851592997832018-09-13T08:00:00.000+02:002018-09-13T08:00:00.691+02:00Campionati Italiani 10K su strada ad Alberobello - Spettacolo sulle strade dei Trulli<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGhA-mhPhQsBAM6GrbnCz6L2hIT2qILhaehMduQiAlPz5zFlv3G0CEkjXbrHRlLMGC8FTSNYw6N7fXk9YZ9_gVt2PARfNpNlo7Drbhyphenhyphen9A0iUe_X8ffFHoEoknZOJoIkJZWM0LFjtqBTfY/s1600/Alberobello_13.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGhA-mhPhQsBAM6GrbnCz6L2hIT2qILhaehMduQiAlPz5zFlv3G0CEkjXbrHRlLMGC8FTSNYw6N7fXk9YZ9_gVt2PARfNpNlo7Drbhyphenhyphen9A0iUe_X8ffFHoEoknZOJoIkJZWM0LFjtqBTfY/s400/Alberobello_13.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Ed è l'arrivo di una gara molto entusiasmante</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Alberobello, Puglia, 01 settembre 2018.</i><br />
<br />
Finalmente, dopo una lunghissima pausa di certo non voluta, torno a correre ad un Campionato Italiano su strada, dove riesco ad esprimere interamente il mio potenziale.<br />
<br />
Tutto questo è stato reso possibile grazie al contributo del <b>Monti Rossi Nicolosi</b> che ha saputo trovare le risorse finanziarie e l'unione di un gruppo tale da poter puntare molti degli sforzi estivi su questo palcoscenico.<br />
Arrivati al venerdì 30 agosto in tarda serata, durante il pre-riscaldamento mattutino di mezz'ora che è servito per capire alcune insidie del percorso e per scoprire l'attrattiva principale del paesello tanto pulito e ordinato, ovvero i Trulli famosi e visitati da tutto il mondo, proviamo a far paragoni su questa e quella gara svolte in estate, che come ho già raccontato, di certo non erano piatte lì in Sicilia.<br />
<br />
Sapevamo di trovare un percorso molto vallonato ed in quella mezz'ora, senza coprire per intero i 3 Km del giro previsti dall'organizzazione, ho notato molte curve strette da affrontare con decisione e senza interrompere il passo e tanti, tanti strappi, alcuni corti da 50m circa, altri più lunghi che dopo metà gara avrebbero spezzato il ritmo, le gambe ed il fiato.<br />
Non sarebbe stato facile correre, le difficoltà erano paragonabili al percorso di Napola, solo con svariati strappetti invece di affrontare una lunga ed unica salita.<br />
<br />
Al mattino già faceva molto caldo ed eravamo davvero in pochi ad assistere alle gesta dei giovanissimi, gli allievi, alcuni parecchio interessanti dato che dopo pochi chilometri i futuri vincitori si involavano solitari sul traguardo.<br />
<br />
Il programma successivamente, a partire dal primo pomeriggio, proseguiva con le batterie amatoriali, con la gara assoluta femminile e finalmente con la nostra, quella degli assoluti al maschile.<br />
Chi avrebbe avuto il privilegio di correre al fresco con il sole già tramontato, erano gli over 45, ovverosia una batteria con partecipazione in massa di tanti amatori della zona, oltre che da regioni limitrofe come il folto gruppo degli amici della Libertas Lamezia Terme.<br />
Colpiva invece, trovare in Puglia un così folto gruppo del Team GS Paratico collocato in AltItalia.<br />
Non che si trattasse di una batteria dal valore tecnico inferiore, visto che sia il primo arrivato (Said Boudalia) che il secondo (Joachim Nshimirimana) hanno corso con tempi da Top 20-30 se fossero entrati in classifica con gli Assoluti.<br />
Due veri evergreen, e scorrendo la classifica oltre che nel mio caso assistendo agli arrivi uno per volta, potevi vedere quanto fosse alto il tasso tecnico per chi ha quasi 50 primavere sulle spalle.<br />
Colpiva, infine, vedere quanta, forse troppa foga veniva messa da molti podisti di quella serie alla lotta spasmodica della posizione, dell'ultimo centimetro finale, dei volti incredibilmente tirati, con un accesissimo furore agonistico in preda alle loro volate.<br />
Non mi si fraintenda, ma questo agosto quando soffrivo oltre i miei limiti e digrignavo i denti mi sentivo davvero tanto in errore.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgot7Z4Pp9cjQYTACM390a5RboOo5lmwk-f4rBBhr9ufQ0oX2PdCiIfm7uLaXp9k8IJGPyLxuNioiBR94xzUJFhiErILP4V8B4Z3mxav4KD6RLoft9Osn3b_HbyPViLJOqSVKIVTZdtgrU/s1600/Alberobello_22.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgot7Z4Pp9cjQYTACM390a5RboOo5lmwk-f4rBBhr9ufQ0oX2PdCiIfm7uLaXp9k8IJGPyLxuNioiBR94xzUJFhiErILP4V8B4Z3mxav4KD6RLoft9Osn3b_HbyPViLJOqSVKIVTZdtgrU/s400/Alberobello_22.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Fila allungata di un lunghissimo plotone, sia avanti che dietro</i></td></tr>
</tbody></table>
D'altronde, il mio Coach in Marina Militare molti anni fa mi insegnava che devi correre con il volto più rilassato possibile, anche perchè è la trasposizione al pubblico della tua serenità interiore.<br />
Correre anche al massimo dello sforzo, deve essere comunque la ricerca della propria armonia e non lo dimentico mai questo concetto.<br />
<br />
Durante l'intera trasferta, mi è sembrato comunque di percepire nella popolazione di Alberobello un quadro generale di desolazione, poichè pochi erano i "non addetti ai lavori" che assistevano alla corsa e molti invece erano gli abitanti del posto che a poche ore dall'evento principale, si chiedevano perchè fossero chiuse le strade al pubblico o perchè ci fossero così tanti cartelli di "zona rimozione".<br />
<br />
In effetti Alberobello si presenta come un paese ormai pensato principalmente per i turisti e che vive esclusivamente di turismo: troppe le case disabitate o adibite a Bed and Breakfast buone per dormirci qualche notte.<br />
L'ordine e la pulizia del posto, il bianco che riflette la luce solare rigorosamente presente sui muri di ogni palazzina o abitazione, si intonano con il candore dei Trulli, autentiche bellezze della nostra penisola.<br />
La piazza quella sera gremita di gente e ricca di colori proiettati sui muri creava un'atmosfera tutta particolare, ma una volta affrontato lo sforzo della corsa e fuori dalla piazza centrale, avevi già visitato tutto con un senso di soddisfazione tale da voler scappare via.<br />
Eh si, dopo molti anni ormai non sono più un turista da acquisto compulsivo di souvenir, perchè sono i ricordi che restano impressi nella mente il souvenir più bello.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8iv_22_z9HjYAWcxy9gFy0Cne6vi3x8sswjWRUGz-TnCWOWTVYfQcbTFRGfZem3MN9rveUmQgmaczmj4oRNJJI4BCFmwjMuoMDgplZISRnQC0ZbGYS0FR0niP2Ejh5Yvu9AEURMnyBVQ/s1600/Alberobello_8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8iv_22_z9HjYAWcxy9gFy0Cne6vi3x8sswjWRUGz-TnCWOWTVYfQcbTFRGfZem3MN9rveUmQgmaczmj4oRNJJI4BCFmwjMuoMDgplZISRnQC0ZbGYS0FR0niP2Ejh5Yvu9AEURMnyBVQ/s400/Alberobello_8.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Emblema del luogo, i Trulli, sullo sfondo nella parte finale di gara</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
I ricordi te li devi creare, non a caso gareggiando.<br />
Dopo i minuti canonici del riscaldamento, entrato nella "zona calda" insieme ai migliori, vedevo tanti avversari molti di loro amici di varie battaglie, alcuni cresciuti e diventi adulti come Alessio Terrasi, con una condizione atletica veramente fantastica.<br />
La tensione cresceva e la preoccupazione di cadere al via era tanta, ma l'esperienza non manca.<br />
<br />
Infatti subito dopo lo sparo non è stato facile destreggiarmi per restare all'impiedi visto che sono stato strattonato tre-quattro volte, ma con mestiere ho saputo respingere gli strattoni che arrivavano da ogni parte.<br />
Da buon stradaiolo tengo la scia del gruppone sparso all'impazzata nei primi metri e mi assetto ad un ritmo molto forte, trascinato dalla marea di atleti che già si dileguavano a forti velocità.<br />
Guardo il cronometro ed il primo chilometro (con tratto in leggera salita) segna circa 3'13".<br />
Non potevo far di meglio mi sa e nel contempo l'atmosfera inizia a calmarsi, ormai il peggio è passato e posso pensare alla vera tattica di gara.<br />
<br />
Capisco che mi trovo in una buona posizione e provo a tenere il gruppetto che man mano si va definendo.<br />
Ovviamente durante il primo giro si deve correre molto più forte perchè sei in mezzo ai migliori runners italiani e la testa non ti dice altro che tenere quel gruppo senza mai staccarti.<br />
Riesco a riassorbire alcuni atleti ed altri mi sorpassano e finalmente copro per intero tutto il giro che al mattino non ero riuscito a compiere nel pre-riscaldamento.<br />
La parte più bella mi era sfuggita: una lunga salita attraversando i Trulli su di una via tra quelle meno ripide del Paese ma sempre impegnativa.<br />
La gente presente in zona, tra esercenti commerciali e turisti sembrava fossero sorpresi dalla presenza di una gara di "podismo" ed era l'unico settore asettico, quasi privo di applausi ed incitamenti.<br />
<br />
Una volta tornati indietro si scendeva a forte velocità e le emozioni crescevano.<br />
Gli spettatori pugliesi sono molto coinvolgenti, spesso parlano a voce alta, usano toni accesi, ripetono a squarciagola i nomi dei vari corridori: sembrava di essere dentro una "corrida" di tori, non in una gara podistica.<br />
Tutto ciò non mi creava fastidio, anzi, mi esaltava.<br />
Superato il primo giro, noto che il percorso non passava mai sul traguardo (trattasi di 3 giri in totale di cui i primi due più corti passavano oltre la zona del traguardo, mentre l'ultimo era allungato in modo tale da passare alle spalle della piazza e portare fin sul traguardo) e mi ritrovavo avanti oltre la Piazza sul basolato scivolso, pronto ad affrontare il primo lungo rettilineo piatto che poco dopo presentava il primo lungo strappetto.<br />
<br />
In quel momento la situazione si delineava e tanti volti noti (ahimè) si allontanavano a ritmi sicuramente superiori a miei con grande costanza.<br />
Ero cosciente che se avessi ripetuto le medie cronometriche della Volata Napola-Mokarta della settimana scorsa, avrei potuto ritenermi più che soddisfatto dato che tutta la settimana durante gli allenamenti ero riuscito a produrre qualcosa di buono dopo molto tempo.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8_HFWjwXFSLV0VpYiJ0Pli7A1hZbRUIhsaJYaIiz4yMg1UYlP5mnZCSEPKIrbpTiLl36IWp_CpXB2Pe5BJX1yxMYPcW5opqBW_4a4ObuZkELp3f3jqRqc6nGUu8QYrqXAh_pJN9M_km8/s1600/Alberobello_17.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8_HFWjwXFSLV0VpYiJ0Pli7A1hZbRUIhsaJYaIiz4yMg1UYlP5mnZCSEPKIrbpTiLl36IWp_CpXB2Pe5BJX1yxMYPcW5opqBW_4a4ObuZkELp3f3jqRqc6nGUu8QYrqXAh_pJN9M_km8/s400/Alberobello_17.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Ora mettiamoci al lavoro per una 21K!</i></td></tr>
</tbody></table>
Con gli atleti in gruppo era una continua lotta, un continuo sorpassarsi ed alle volte tutto ciò produceva un riassorbimento di qualcuno là avanti.<br />
In tanti avevamo puntato A. Lamachi, nome arcinoto in Campania per via delle sue grandi vittorie nel recente passato e riusciremo a prenderlo e sorpassarlo.<br />
In salita riuscivo ad andare più forte degli altri, ma successivamente non rendevo sul piano oppure in discesa.<br />
Era difficile staccare qualcuno, ma almeno eri la dentro a lottare.<br />
La sofferenza cresceva perchè nessuno voleva mollare e con molta fatica arrivo all'inzio del fatidico terzo ed ultimo giro.<br />
<br />
Mi concentro e mi impongo di non mollare assolutamente il gruppo che ormai a tira e molla si alternava continuamente di posizione.<br />
Io ero lì e guardavo quei pochi più avanti... quanto desideravo raggiungerli per migliorare la posizione e riuscire a finire in crescendo una gara che con grande sacrificio e costanza stava per concludersi.<br />
<br />
Ormai manca davvero poco e qualcuno da dietro mi rimonta.<br />
Proprio nella salita dei Trulli (forse sarà il ricordo più bello di tutta la corsa) mi rimonta da dietro il sempre bravo Michele Cacaci che tira fuori, come altri del resto, un gran finale.<br />
Scollinato, nel pieno della concitazione, guardo il GPS e noto che eravano al chilometro nove!<br />
Ormai non c'era più tempo da perdere e mi butto all'inseguimento di Michele e di altri due che non conoscevo.<br />
Correvano tutti troppo forte e li tengo vicini a pochi metri con molta fatica, la gente (tutti gli accompagnatori ed appassionati) erano impazziti per quanto urlassero... quel chilometro passa via in un volo, la piazza si avvicina rapidamente e riesco a mantenere la posizione, anche perchè trovo le forze per chiudere in allungo la gara.<br />
<br />
Arriva il crono, 33'50", più o meno come quello della settimana scorsa e chiudo comunque contento e conscio che ho dato il meglio di me.<br />
La classifica riporterà la 63° posizione e la 10° SM35 giusto per la cronaca, ma ben allenato quel minuto in meno poteva darmi maggiori soddisfazioni.<br />
<br />
E' vero, a parole non ci si allena, ma ringrazio la mia famiglia per avermi permesso di andare in trasferta a gareggiare, dopo un mese di agosto vissuto in perenne apnea.<br />
Loro sono rimasti a casa visto che il viaggio da Palermo sarebbe stato davvero proibitivo per un bimbo così piccolo come il mio<br />
Al mattino guardavo gli Allievi/e correre e pacatamente speravo dentro di me, un giorno, di essere lì dietro le transenne, a regalare simili emozioni a mio figlio, perchè fare atletica è lo sport più bello e completo (per il corpo e per la mente) che ci sia.<br />
<br />
Speriamo in quel futuro...Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-30131535734688203112018-08-29T18:00:00.000+02:002018-08-29T18:00:04.013+02:0022° Volata Napola Mokarta a suon di Record!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP_utcX6vKr_K_gTqGyOukCVwue3BiAm3Se1IEo6nLKinay37t2cNjdi0s8xBfsU7FG_sltPWfNibLGJVwXLqcjTf6MR8kDuKn7I3j9OZ7xGa8Afr5DFvrx1coAlJM4I4ASNEoWq-FSDc/s1600/Volata_Napola_2018-1.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="665" data-original-width="1001" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP_utcX6vKr_K_gTqGyOukCVwue3BiAm3Se1IEo6nLKinay37t2cNjdi0s8xBfsU7FG_sltPWfNibLGJVwXLqcjTf6MR8kDuKn7I3j9OZ7xGa8Afr5DFvrx1coAlJM4I4ASNEoWq-FSDc/s400/Volata_Napola_2018-1.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Qualcuno alle mie spalle in classifica, ma Paolo Morfino davvero Super!</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Napola (TP) - 26 agosto.</i><br />
<br />
Sul versante trapanese ci vado molto di rado e correre La Volata Napola Mokarta è qualcosa di irrinunciabile: ho visto crescere la manifestazione, ho visto crescere i figli del Patron dell'Organizzazione della Volata, sono cresciuto anch'io su queste strade, per davvero, quando correvo (con un animo agonistico molto acceso) durante i primi anni di seria applicazione per questo sport, da appena maggiorenne.<br /><br />
<a href="https://www.lavolata.it/galleria.php?id=14">Nella fotogallery storica</a>, d'altronde, ci sono anch'io in molte foto, ma le edizioni sono così tante che è difficile sintetizzarle in così pochi scatti.<br />
<br />
Quest'anno, il vento (a favore) è stato il protagonista assoluto, che ha reso più gradevole la lunga salita di circa due minuti fin sul traguardo ed ha mitigato il caldo, una autentica rarità per queste strade da sempre baciate dal sole, che sul tramonto decretano ogni anno un vincitore dal grande spessore tecnico.<br />
<br />
Quest'anno dal viaggio in auto ricorderò con piacere le tante pale eoliche volteggiare vorticosamente su per le vallate ed un clima più tranquillo, men che per gli organizzatori sempre operativi ed alle volte tesi e presi dall'adrenalina, forse più degli atleti stessi in gara: il senso di responsabilità organizzativa è il pane per queste eccellenti persone che ogni anno regalano uno spettacolo sportivo invidiato in tutta Italia.<br />
<br />
Il clima tranquillo era comunque dovuto da un'aria più fresca, preludio ad un sicuro risultato (anche da parte mia, che ormai soffro irrimediabilmente il caldo) e dalla presenza di pochi atleti italiani di spessore, uno tra questi il tiratissimo Alessio Terrasi, ormai con un piede sulla Porta di Brandeburgo.<br />
<br />
Quando vedi nella start list il Campione uscente, Oscar Chelimo, seguito da una pattuglia di altri 5 atleti africani, più il medagliato Rachik, capisci in fretta che il via sarà come di consueto infuocato.<br />
Stavolta prendo di mira avversari alla mia portata, ovvero i "ragazzini terribili" come Paolo Morfino o il coriaceo Fabrizio Vallone, atleta di punta della Nazionale Italiana per Atleti con Disabilità.<br />
<br />
In realtà vorrei provare a seguire il sempre più costante Nicola Mazzara o la sopresa delle ultime uscite Salvatore Laudicina (giovane e minuto in altezza), ma fanno si che dopo il primo giro corto previsto dall'organizzazione per ottenere la distanza di 10 Km certificata, creeranno un discreto distacco che aumenterà successivamente nei primi chilometri.<br />
Decido, quindi, di restare nel grupetto dei teen-agers, forzando alle volte un'andatura inspiegabilmente addormentata.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4JxYKF7Bq4TnSXMR7_q7dOlkjGwnLGqK4SKOjXaSYA2u5meWhVRowGg8cZrGIB9tdO2RqOP2o7ORtU8xt0jeoZbSTz41HVjXVX1IMdtrFdIKXNmVgS0evDNKbR7Qqi9sdNAkKcMzJto/s1600/Volata_Napola_2018.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="666" data-original-width="998" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4JxYKF7Bq4TnSXMR7_q7dOlkjGwnLGqK4SKOjXaSYA2u5meWhVRowGg8cZrGIB9tdO2RqOP2o7ORtU8xt0jeoZbSTz41HVjXVX1IMdtrFdIKXNmVgS0evDNKbR7Qqi9sdNAkKcMzJto/s400/Volata_Napola_2018.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>A Napola mi sento a casa :-)</i></td></tr>
</tbody></table>
Mi getto in discesa, attacco la lunga salita (che da il nome caratteristico della Volata), e trovo costantemente in Paolo Morfino una risposta calma e serafica.<br />
Io, invece, mi faccio in quattro per non accusare altro distacco da quella 20ina di secondi presa quasi subito dal duo Mazzara-Laudicina, ma ogni volta rispondono solo Morfino (come detto) e Vallone.<br />
<br />
In salita, stavolta, è molto più facile correre, tutto questo grazie al vento a favore, ma ovviamente con la non buona tenuta che ho, è sempre più difficile rilanciare l'azione, o almeno prendere il pugno dell'iniziativa.<br />
Fatto sta che il ragazzo (Morfino), finalmente capisce che la gara è entrata nel vivo e tiene un ritmo intenso, tale da non far aumentare il distacco con il duo avanti di qualche secondo.<br />
<br />
Al terzo (dei cinque grandi) giro e all'inizio della lunga salita, avviene un fatto molto strano quanto altamente pericoloso.<br />
Davanti a me, molto lontano dalla linea del traguardo e in quasi totale solitudine, vedo accasciarsi per terra proprio Nicola Mazzara e mi preoccupo, mi allerto urlando continuamente di chiamare un medico, un'ambulanza.<br />
Lo Speaker Marcellino, posto sul giro di boa, in mezzo a musiche ad alto volume ed alla folla inneggiante, comprende con mia somma frustrazione, invece che cercavo ulteriore incitamento.<br />
Fortunatamente il mio messaggio sarà recepito, l'ambulanza arriverà in pochi istanti e per il giovane, nel post gara, saprò che si trattava di una semplice quanto scenografica caduta per contrattura alla gamba.<br />
Per quanto mi fossi preoccupato, la gara andava avanti ed io, con tutto il fiato perso per urlare, mi trovo staccato di qualche metro dal duo Morfino - Vallone.<br />
<br />
Morfino è la prima volta che lo vedo gareggiare, ma è ancora alla scoperta del suo pieno potenziale, perchè se concludi l'ultimo giro di una gara così dura come questa sfiorando i 5'30", correndo più veloce di Alessio Terrasi e rimontando anche Salvatore Laudicina avanti di 20", oltre che quasi un'altra posizione, vuol dire che avresti potuto dare di più.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpaFQEL43esKpr21O50rLlAV7fb92nUMi9ivt1C0EHbMGPJyYqIwQJgb-xx_I7YECAfUDJ02-Kp_fvm2Ulh0jyif6N4SHtdX-w17qHgMug0Bi7JeBIy2XteS6kJpvSKzAxe94_z-dgvi8/s1600/Volata_Napola_2018-11.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpaFQEL43esKpr21O50rLlAV7fb92nUMi9ivt1C0EHbMGPJyYqIwQJgb-xx_I7YECAfUDJ02-Kp_fvm2Ulh0jyif6N4SHtdX-w17qHgMug0Bi7JeBIy2XteS6kJpvSKzAxe94_z-dgvi8/s320/Volata_Napola_2018-11.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Ogni anno vengono acclamati Campioni d'Elite!</i></td></tr>
</tbody></table>
Me ne ero accorto durante la prima metà gara, quando siamo passati in circa 16'40" ai 5 Km e l'unico che non aveva il respiro affannoso era proprio lui.<br />
Bel talento!<br />
<br />
<a href="http://www.fisdir.it/news/inas-summer-games-2018-italia-da-impazzire/">Fabrizio Vallone</a> per chi non lo conoscesse (e nemmeno io più di tanto, solo che ultimamente l'ho trovato avversario diretto in molte gare), è un ragazzo che gareggia con gli assoluti ed i normodotati, ma che corre con una disabilità.<br />
E' un pò sgraziato, si può confondere facilmente, alle volte perde il ritmo rallentando eccessivamente, ma ci sta tutto, dovrebbe essere lui a guardarci dall'alto verso il basso, per quanto è bravo.<br />
Ma in questa Volata Napola Mokarta, ho visto in lui un cuore d'oro, rivolto verso il prossimo e verso lo sport che pratica.<br />
Quando mi sono trovato staccato di qualche metro al quarto giro, infatti, avevo capito che potevo vedermela con Fabrizio dato che Morfino aveva innestato la giusta marcia.<br />
<br />
Pur avendo faticato molto per riassorbirlo, trovo le energie per provare a ricucire qualcosa sul ragazzo la avanti, ma Vallone, seppur correndo a strappi come è consueto per lui, riesce a star con me anche all'inizio della penultima lunga salita.<br />
In quel momento, inizia a parlare, proprio quando il fiato va centellinato e gestito.<br />
Inizia ad elogiarmi, a ringraziarmi, a dirmi frasi oneste come: "stiamo andando bene, finisco la gara con te", al che provo ad annuire e fare un cenno del capo per fargli intendere che la gara non era ancora finita.<br />
<br />
Giunti sotto l'ala che attendeva il passaggio degli atleti all'ultimo giro, con un davvero emozionante ed incalzante incitamento dello speaker, del pubblico e di una musica scelta alla perfezione, riesco a gasarmi anche io, ma chi prende tutto questo tifo di petto è proprio Fabrizio che si improvvisa in un 200m suicida a ritmi esagerati.<br />
Era solo l'inizio dell'ultimo giro, ma credo mi avesse staccato di più di 5 secondi!<br />
<br />
Tutta questa euforia la paga poco più avanti, quando lo riprendo e lo stacco di poche decine di metri, ed in quel momento ho pensato tra me e me quando fosse d'oro il cuore di questo ragazzo, incitato praticamente da tutti.<br />
<br />
La gara gira ormai su ritmi altissimi e mentre mi approccio all'inizio dell'ultima lunga salita, gente come Alessio Terrasi si approcciava già a tagliare il traguardo, mentre io mi metto di impegno per chiudere nel modo migliore la mia gara, con un finale meno sofferto per via della fresca brezza che ha aiutato un pò tutti.<br />
<a href="https://securemanagementsystem.lavolata.it/allegati/Gara%20Internazionale%2010km.pdf">Chiudo al 13° posto in classifica</a>, ma finalmente sono più soddisfatto della mia gara e di un 3'22"/Km che apre una breccia in un cielo, quello di agosto, pieno di nuvoloni grigi, sotto l'aspetto delle gare, degli allenamenti e dei risulati.<br />
In più, sapendo che non sono molto distante da questi ragazzi arrembanti, mi trovo una iniezione di fiducia importante, dato che non mi darò mai per vinto, aspettando momenti migliori per trovare continuità negli allenamenti e nel riposo quotidiano.<br />
<br />
Inanto il tempo scorre e giorno 01 settembre sarà la volta del Campionato Italiano dei 10 Km su strada previsti ad Alberobello: percorso durissimo annunciato, ma noi della Monti Rossi Nicolosi ci arriveremo ben preparati :-)<br />
<br />
<i>(Ringrazio tutta l'organizzazione de <a href="https://www.lavolata.it/">La Volata</a> e, come noto a tutti noi, il Sig. Bruno di Altofonte per le foto)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-38007907198840557932018-08-24T18:00:00.000+02:002018-08-24T18:00:01.726+02:00Cefalù e S.Ambrogio - Classiche estive in notturna da non perdere<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMfcIJTwzCvGC0BTvkCRu12PgotzybLvi13FhVOrCIRGf6Cuf_Do8aW1j0QFCzyAqKiiZ9wdwKL_s0yDGsHUgDHwrzyo_dnpOe258AM6Z5TfAyO5ACJhBxJAcFfUq8aQED_IhTbjcSE1c/s1600/38451013_1891563734267689_1218194626570092544_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMfcIJTwzCvGC0BTvkCRu12PgotzybLvi13FhVOrCIRGf6Cuf_Do8aW1j0QFCzyAqKiiZ9wdwKL_s0yDGsHUgDHwrzyo_dnpOe258AM6Z5TfAyO5ACJhBxJAcFfUq8aQED_IhTbjcSE1c/s400/38451013_1891563734267689_1218194626570092544_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Cefalù - Piccola ma spettacolare!</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Cefalù - Trofeo S.S. Salvatore - 4 agosto e S. Ambrogio (Cefalù) - 13 agosto.</i><br />
<br />
Due località dal forte turismo estivo, molto vicine tra loro.<br />
Cefalù conosciuta in tutto il Mondo, pullula di turisti nel periodo estivo ma sempre bella da visitare tutto l'anno, ci sono tante iniziative dal marcato folklore, è tutta una festività, canti e danze fino a tarda notte.<br />
Per raggiungere S.Ambrogio, invece, non c'è chissà bisogno di quale navigatore: prendi l'uscita autostradale per Castelbuono - Pollina, percorri la statale che costeggia il mare per qualche chilometro verso Cefalù facendo attenzione agli attraversamenti ferroviari (due) e agli imperterriti turisti che terminano la giornata con l'ultimo bagno a mare quando il sole tramonta e, stando attenti alle indicazioni stradali, affronti la salita di un chilometro che porta nel piccolo borgo che si affaccia sul mare, molto bello e suggestivo come ogni anno che passa.<br />
<br />
Quest'anno qualche polemica su Social c'è stata sulla difficile gestione della corsa del Santo: forse enfatizzata troppo dall'improvvisa pioggia che si abbattuta sull'incantevole cittadina, rendendo il fondo in pietra del centro storico pericolosamente scivoloso, lanciando (credo da lontano) un invito ad unire le forze per rendere due belle manifestazioni una sola ed ancora più importante.<br />
<br />
Ma tutto questo oltre a non essere fattibile per via della natura organizzativa molto differente tra le due parti, pone molti dubbi su come e dove si potrebbe organizzare un solo evento: a Cefalù oppure a S. Ambrogio?<br />
Meglio lasciare le cose come stanno, le due corse sono talmente uniche ed originali che non ha senso modificare alcunchè.<br />
Oltretutto per gli organizzatori di Cefalù - Trofeo S.S. Salvatore, è impensabile trasferire altrove (vedi l'ampio e comodo lungomare) l'evento pensato nelle centralissime ed affollate vie del Centro, perchè la corsa ha radici storiche così antiche che si risale all'antico medioevo (così mi è stato spiegato).<br />
Quindi, puntare il dito sulla pericolosità dell'evento perchè la sfortuna volle che si sia abbattuta la pioggia a poche ore dall'inizio dell'evento, non è che sterile polemica.<br />
Come racconterò, del resto, il percorso era molto scivoloso tanto da rendere fastidiosa la corsa, ma con un poco di buonsenso è stato possibile portare a termine la gara senza prendersi troppi rischi.<br /><br />Infine, chi vorrà correre sul lungomare di Cefalù a scopi agonistici, potrà farlo in settembre, quando è prevista una mezza maratona molto interessante!<br />
<br />
Il "problema" dei turisti che passeggiano per le vie del Centro, nonostante incomba la gara?<br />
Beh, è un dato di fatto che non sta in essere se vivessimo in una Società intelligente e ricca di buoni propositi, tanto lo sappiamo che basta solo un idiota a rovinare qualunque cosa.<br />
La tradizione è quella, magnifica, esclusiva di Cefalù, e se non ci si sentiva sicuri di correre si poteva anche declinare.<br />
Del resto Alessio Terrasi, invitato in gara, ha preferito non correre alcun rischio visto l'imminente partecipazione alla Berlin Marathon del prossimo 16 settembre, anche se avrebbe potuto "passeggiare" e piazzarsi con una gamba sola senza correre alcun rischio.<br />
Ma la scelta di un ottimo atleta la si rispetta sempre, specie se giustificata da questi motivi.<br />
<br />
Fatta la doverosa premessa di una corsa, pensata nella settimana Santa quando la Città esplode di turismo, eccomi qui presente anch'io in veste da turista e atleta.<br />
Messa di lato la delusione Castelbuonese e ritrovato il sorriso giunto a Cefalù con la non facile incombenza di sistemare i bagagli di viaggio, da grande favorito si presentava Vincenzo Agnello (Atl. Casone Noceto), sempre molto in forma e ben allenato dal Prof. Ticali (come Terrasi del resto).<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlIhK-xLWAFDNmVEfGVDWD3BMt_i5YYfgh0fEBJRUmMenFCccDe3yPA3QuEBoHEbcZ6kX0o2Up1qae-eKdu_syVdsYDa-G-Hv9Z2DpFjXSQQPmV88hAR6v8iSofY5lVnYbgW77ZkDNhIE/s1600/38425116_1891578087599587_2840144100546576384_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlIhK-xLWAFDNmVEfGVDWD3BMt_i5YYfgh0fEBJRUmMenFCccDe3yPA3QuEBoHEbcZ6kX0o2Up1qae-eKdu_syVdsYDa-G-Hv9Z2DpFjXSQQPmV88hAR6v8iSofY5lVnYbgW77ZkDNhIE/s400/38425116_1891578087599587_2840144100546576384_o.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Fasi di gara, fondo molto scivoloso<br /> e molto pericoloso!</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Io volevo ad ogni costo battagliare con il giovane Nicola Mazzara allenato da Francesco Ingargiola che mi raccontava avesse iniziato a doppiare gli allenamenti da poco.<br />
Belle notizie sul fronte atleti, perchè ultimamente scarseggiano...<br />
A vent'anni iniziavo a doppiare gli allenamenti, nel periodo estivo quando l'Università era in vacanza, e (purtroppo) da poco tempo ho smesso quest'abitudine.<br />
Potrà fare un buon salto di qualità e già quest'anno lo ha fatto il promettente Nicola.<br />
<br />
Da illustri turisti, venivano dalle rispettive sedi nordiche, Salvatore Franzese (Atletica Reggio) e Jacopo Caracci, allenato da Giorgio Rondelli.<br />
Il via è dato in perfetto orario, la bicicletta apripista va come un lampo e nella prima lunga discesa si scivola via con la sensazione di pericolo.<br />
<br />
Fortunatamente le mie scarpe hanno un buon grip e mai rischierò di cadere, ma poichè sento molto la stanchezza e fatico ad usare i piedi, il fondo scivoloso non mi aiuterà mai.<br />
Dopo i primi due giri, inseguo senza speranza la coppia al comando, Agnello - Mazzara, e trovo ogni tanto nel tappetino posto sul traguardo maggiore grip per rilanciare i miei passi.<br />
Sto sprecando molte energie e me ne accorgo, tant'è che viene fisiologica la flessione.<br />
<br />
Nonostante la corsa sia di 8,8 Km, inzio ad accusare la stanchezza poco dopo metà gara quando Franzese mi rimonta con grande decisione.<br />
Sarà così deciso da azzeccare i tempi di gara e raggiungere e superare Mazzara al secondo posto finale, con una gara molto costante ed un bel finale in rimonta.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqYxTJ9O6v-vqWhlT1oSFraI0FVMCKoSF50XXIMuQiQQx_k8hZ1DlPOAUSQPFl1UESfveBpYz1VIZ-WH_QnsX8hp5kGH0mw7oTrrHUlpYAR9-TeqRs3U1GmmCOg_SaJplzqE8XeMzFsPU/s1600/38543733_10212875062207319_230598284475891712_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1600" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqYxTJ9O6v-vqWhlT1oSFraI0FVMCKoSF50XXIMuQiQQx_k8hZ1DlPOAUSQPFl1UESfveBpYz1VIZ-WH_QnsX8hp5kGH0mw7oTrrHUlpYAR9-TeqRs3U1GmmCOg_SaJplzqE8XeMzFsPU/s400/38543733_10212875062207319_230598284475891712_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Cefalù dopo la premiazione - Nient'altro da aggiungere :-)</i></td></tr>
</tbody></table>
Invece a calare ci vado io e vengo riassorbito da uno junior del Marathon Altofonte che già dall'inizio gara mi tallonava a distanza.<br />
Perdo molto nel tratto in salita, molto secco e reso scivoloso dalla pioggia.<br />
Non sento gli appoggi e sono pesante nella successiva lunga discesa che porta sul traguardo.<br />
Il percorso come sempre è vario e dinamico, facendo attenzione a qualche turistra troppo rilassato o distratto o qualcuno che vuol "correre" al ristorante senza badare alla stradina da attraversare.<br />
<br />
Purtroppo il trend inziato a Castelbuono si ripete qui e con un certo sconforto cerco di non perdere altre posizioni e <a href="https://www.tds-live.com/ns/index.jsp?login=&password=&is_domenica=-1&nextRaceId=&dpbib=&dpcat=&dpsex=&serviziol=&pageType=1&id=9853&servizio=000&locale=1040">chiudere al 5° posto finale</a>.<br />
<br />
La premiazione, sullo sfondo della Cattedrale (unica nel suo genere, si scorge da lunghe distanze perchè si erge dall'alto), è molto suggestiva e dentro di me sono dispiaciuto di come possano aver preso parte così pochi runners vista l'unicità del posto.<br />
Purtroppo alla domenica c'erano molte altre manifestazioni che hanno tolto numeri importanti.<br />
<br />
Come detto la mia settimana di vacanze al mare inzia lì e con tutta la buona volonta di questo mondo, mi prodigo affinche non possa perdere giornate di allenamento.<br />
Così faccio ma i risultati non mi aiutano.<br />
Certo è che regalo il massimo possibile anche quando le gambe, il fisico e la mente, stanchi di una mattinata passata a giocare al mare, fanno fatica a correre anche il più lento dei lunghi lenti!<br />
Con il GPS puoi programmare qualche allenamento di ripetute ma non è la stessa cosa di stare a casa nei percorsi che conosci, quelli che non ti tradiscono.<br />
<br />
Così, <b>lunedì 13 agosto</b> arriva molto presto e nel tardo pomeriggio giungo a <b>S. Ambrogio</b>.<br />
Per me l'organizzatore aveva preparato il pettorale Numero Uno, non tanto per l'importanza di atleta o quantomai campione uscente, ma per la fedeltà ed il numero di manifestazioni corse su queste strade, almeno sempre da buon piazzato.<br />
<br />
S.Ambrogio mi piace, è molto carina ed è un'ottima meta estiva.<br />
La corsa si tiene in tarda serata e quest'anno più che mai è stato allestito un cast con tutti gli atleti siciliani di prim'ordine, sia al maschile che al femminile.<br />
Inoltre, se aggiungiamo lo spettacolare evento della staffetta 4 x 1 giro che ha attratto giovanissimi Milers da ogni parte della Sicilia, si può tranquillamente affermare che il buon Pino abbia fatto un'operazione di reclutamento atleti invidiabile.<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSWKG5wrnTwln9eBPsBQj32vdguAshEVVvw2dkpuj_pVy2dHmePEEZYUey8wc9yfL_4eBNylLnHPzCGpn5ebKh1CNHA_bonpoFh38uneqoh_9DH0DtJYIZCvA_mpD6J7HZ5CFgZay5WY8/s1600/39289167_1911093475648048_2511214614297968640_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="911" data-original-width="1366" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSWKG5wrnTwln9eBPsBQj32vdguAshEVVvw2dkpuj_pVy2dHmePEEZYUey8wc9yfL_4eBNylLnHPzCGpn5ebKh1CNHA_bonpoFh38uneqoh_9DH0DtJYIZCvA_mpD6J7HZ5CFgZay5WY8/s400/39289167_1911093475648048_2511214614297968640_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>S.Ambrogio - I Top Runners (manca il vincitore)</i></td></tr>
</tbody></table>
Quest'anno ho viaggiato da solo, il mio amico Hamad Bibi è da tempo infortunato e faticherà prima di tornare a correre, ma so per certo che quando rientrerà il suo talento sbaraglierà ogni avversario.<br />
Era un pò sconsolante tornare da solo a casa, soprattutto quasi a mani vuote, quando un pò tutti abbiamo scoperto che il montepremi finale fosse inferiore a quello degli anni passati, ma se da una parte la colpa era solo mia di aver raggiunto solo la nona posizione, dall'altra non è stata fatta chiarezza in merito all'entità di tale premio fino al termine dall corsa.<br />
<br />
La gara femminile è stata un'autentica fucilata della irruente africana Mukandanga, che nei primi due giri ha fatto una sparata da suicidio.<br />
Silvia La Barbera (Caivano Runners) capisce con saggezza e amministra bene gli sforzi dei sei lunghi giri da 950m circa del percorso e nel finale con una costante rimonta quasi la acciuffa: impresa sfiorata per pochi secondi!<br />
<br />
La gara al maschile, come di consueto, presenta una lunga start list ed una corposa presentazione.<br />
Dovrò fronteggiare una bella pattuglia di avversari e, unita alla responsabilità del buon pettorale, mi mettono parecchia agitazione.<br />
Nel riscaldamento ho modo di viaggiare nel tempo, parlando con Alessio (Terrasi), che corre al mattino presto ed alla sera tardi e che corre i suoi medi da 28 Km o variati da altrettanto seguito a distanza in auto dal Prof, con medie che mi sanno tanto di nostalgia...<br />
Senza aggiungere i dettagli dei suoi allenamenti, spero che la folta pattuglia di lepri berlinesi lo aiuti a tenere la scia fino al traguardo.<br />
<br />
Ma il tempo passa in fretta e mi catapulto direttamente sulla gara: il Ruwandese Pontien Ntawuyirushintege dell'Athletic Terni, bissa con un tremendo assolo la vittoria dello scorso anno, infliggendo distacchi pesantissimi a tutti.<br />
Con un tempo finale di 28'59", stava quasi riuscendo a doppiare anche il quarto classificato, Alessandro Brancato, e ciò la dice tutta sul predominio totale ed assoluto del filiforme atleta africano.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyPQPJW24HqMVeakEbGfUxIlq5s9gc6IAVOvV5z-mzCj1mbLo014gahGfbUF8tGtPHCFGP1kNH0RHqDZD1GpQgWvzY9xsK_K-5ohH8W0KjPk25yrXXclwFR-dA9he9W13RvT2eGuNgmks/s1600/39203609_1911093898981339_8572580347143782400_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="911" data-original-width="1366" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyPQPJW24HqMVeakEbGfUxIlq5s9gc6IAVOvV5z-mzCj1mbLo014gahGfbUF8tGtPHCFGP1kNH0RHqDZD1GpQgWvzY9xsK_K-5ohH8W0KjPk25yrXXclwFR-dA9he9W13RvT2eGuNgmks/s400/39203609_1911093898981339_8572580347143782400_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Ormai la piazzetta di S.Ambrogio è arcinota!</i></td></tr>
</tbody></table>
Non avrei immaginato di dover inseguire i fantasmi così in fretta anche quella notte, ma la mia gara si chiude ancora una volta a metà gara, con una netta flessione negli ultimi giri.<br />
Sentivo ancora tanta stanchezza dei giorni precedenti e l'ho pagata tutta insieme, specialmente nel tratto in salita dove arrancavo.<br />
<br />
Purtroppo dopo il 5° giro non riuscirò più a vedere con discreta lontananza il trio Salvatore Laudicina (altra giovane e interessante novità) - Idrissi - Mazzara che spariranno via nel buio della notte e nelle curve del borgo e arretrerò perdendo un'altra posizione a vantaggio di Lorenzo Abbate.<br />
In più considerato che pensavo di chiudere la corsa con tutti e 10 i giri, sono stato fermato dai giudici di gara che hanno applicato il regolamento alla lettera, ciòè fermare ogni atleta che fosse passato sul traguardo subito dopo l'arrivo del vincitore.<br />
Ecco perchè <a href="https://www.tds-live.com/ns/index.jsp?login=&password=&is_domenica=-1&nextRaceId=&dpbib=&dpcat=&dpsex=&serviziol=&pageType=1&id=10370&servizio=000&locale=1040">la classifica riporta solo i primi quattro atleti</a> con i tempi, a pieni giri.<br />
<br />
Purtroppo, anche se per me era un giro in meno, si trattava di una gestione diversa della gara ed un mezzo passo falso organizzativo che ha visto via via fermare praticamente tutti i partecipanti, con l'impressione da parte degli spettatori di una brusca interruzione della gara.<br />
<br />
Ma come è giusto che sia, sia noi atleti che gli organizzatori impariamo tutti dagli errori e così, dopo le belle premiazioni e qualche ballo improvvisato nella piazzetta, anche per quest'anno S.Ambrogio ha vissuto la sua giornata di gloria sportiva ed io torno a casa stanco morto, affamato e pensieroso...<br />
<br />
<i>(Ringrazio <a href="https://siciliarunning.it/">Sicilia Running</a> e <a href="http://www.cefalusport.com/">Cefalùsport</a> per le immagini di gara).</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-11448974559230443142018-08-17T18:00:00.000+02:002018-08-17T18:00:01.771+02:0093° Castelbuono International Road Race - Agonismo ai Massimi Livelli<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia8tLehPKUoukAAc_lxZw5u-D39YIeWxhWD_wbX-uxPHCdOqkoKTnXdpEHOppMddDi11ANQunisN-TXZRvuenktlmP-BF54V7ZgJppwcOEhuXz9rprvWQ63qQbKgp3mTWwNYuh9bq1_kg/s1600/Castelbuono_2018_9.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia8tLehPKUoukAAc_lxZw5u-D39YIeWxhWD_wbX-uxPHCdOqkoKTnXdpEHOppMddDi11ANQunisN-TXZRvuenktlmP-BF54V7ZgJppwcOEhuXz9rprvWQ63qQbKgp3mTWwNYuh9bq1_kg/s400/Castelbuono_2018_9.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Uno dei mitici Scatti di P. Ponente!</i></td></tr>
</tbody></table>
Castelbuono - 26 luglio<br />
<br />
A Cursa i S.Anna è sempre uno spauracchio.<br />
Sai che se non corri intorno i 30'00" nei 10.000m rischi di essere doppiato. <br />
Nell'atletica non ci sono mai sconti, come nella vita e meno che mai in questo appuntamento potevo permettermi di stare in cattive condizioni di forma.<br />
<br />
Non lo nego... dopo il recente e discreto risultato dei 5.000m in 16'07" con l'impressione di poter dare qualcosa in più, ero contento e almeno raccoglievo alcuni frutti di tanto duro lavoro ma molto sacrificato.<br />
<br />
Sono stato attaccato su questo Blog tempo fa in merito a risultati di certo più scarsi rispetto al passato (ma quanto è facile con i numeri alla mano), con la frase ad effetto <i>"tutti noi abbiamo una famiglia e dei figli"</i> o giù di lì, ma penso dopo questi primi mesi di esperienza da papà, che se vuoi dedicare del tempo alla famiglia fai delle scelte che comportano sacrifici.<br />
I sacrifici possono essere molteplici, decidi tu cosa e quanti ne vuoi fare: nel mio caso corro a degli orari difficili quando c'è molto caldo, ma almeno al mio ritorno riesco a dedicarmi al mio piccolino.<br />
<div style="text-align: right;">
</div>
C'è chi corre al mattino presto (i miei complimenti!), c'è chi addirittura molla del tutto e c'è gente che non cambia completamente stile di vita perchè sono gli altri a cambiarla per lui (buon per loro).<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Ma ognuno è responsabile del tempo che dedica alla propria famiglia, quindo generalizzare sull'argomento è la più grossa stupidaggine che si possa commettere.<br />
<br />
Qualche anno fa correvo intorno i 15'00" nei 5.000m sempre e senza sbagliare un colpo, oggi vado più lento di un minuto, ma sono cambiate drasticamente le cose...<br />
Quando raccogli un piccolo risultato, vai avanti con voglia e non pensi più a quello che patisci in allenamento.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMHNO3VhbhN2RazTfZED8u8ip5J2chlCma9LuJslZV0PuBfyjN9wGSn4g8HcBsGOj3tcd57OHXSxtsRJMHsv_b3KjQVXj00QNnGjpIuZPzcdC-ZlA-FsxJfTsRwYTG4QuYyoaSXjlvd2A/s1600/Castelbuono_2018_47.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMHNO3VhbhN2RazTfZED8u8ip5J2chlCma9LuJslZV0PuBfyjN9wGSn4g8HcBsGOj3tcd57OHXSxtsRJMHsv_b3KjQVXj00QNnGjpIuZPzcdC-ZlA-FsxJfTsRwYTG4QuYyoaSXjlvd2A/s400/Castelbuono_2018_47.jpg" width="265" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><i>Scatto di Giovanni V., altro tifoso "attrezzato"<br />in un t</i>ratto in discesa, ma non recuperavi mai</i></td></tr>
</tbody></table>
Peccato che un virus alle vie respiratorie mi abbia colpito un paio di settimane prima del grande evento di Castelbuono, buttandomi giù per molti giorni.<br />
Mi sono presentato alla partenza della gara con tanta voglia di combattere ma con gli strascichi di un malanno che ha fiaccato tutto l'ottimismo.<br />
Almeno ho potuto godere dello spettacolo offerto dalla manifestazione, ricca di stelle italiane e straniere di livello internazionale.<br />
<br />
Ringrazio con molto affetto gli appassionati fotografi, tutti amici di mille battaglie, quali P. Ponente, A. Ponari e il Prof. Giovanni Certomà, con il quale condivido tante avventure in terra di Calabria già da quando ero alle prime armi in Violettaclub Lamezia Terme.<br />
<br />
La partenza è come sempre una fucilata.<br />
In tanti scappano via e provo a gestire con molta calma la prima e lunga salita di circa 500m da ripetere ad ogni giro una volta che si aggira la fontana presente in Piazza.<br />
Con sommo sconforto noto che le gambe non ne vogliono sapere di correre (sia in salita che ovunque) e quindi tutta la mia gara sarà sulla difensiva, all'attacco ed a perdifiato!<br />D'altronde, le ultime uscite in allenamento erano state un mezzo dramma, spalando vangate di sudore, sotto un clima arido mitigato dalle fronde degli alberi del Parco.<br />Qualche volta sono uscito dopo le 18:30 e non c'è che dire... è tutta un'altra storia...<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg87tum4V8ljTJr0atmCS6ZHkyybiTug5yBGgtksni5tR3v7RQduMhkScgu0GlwPl-Mt2wm88hLBQBvV-M5UbhMt4R1-gnmNmCN-OUVFjW7rl96xPjcyeQdCLQKSP9I0Lezt9Z5CrIYE9k/s1600/Castelbuono_2018_55.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg87tum4V8ljTJr0atmCS6ZHkyybiTug5yBGgtksni5tR3v7RQduMhkScgu0GlwPl-Mt2wm88hLBQBvV-M5UbhMt4R1-gnmNmCN-OUVFjW7rl96xPjcyeQdCLQKSP9I0Lezt9Z5CrIYE9k/s400/Castelbuono_2018_55.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Con Giovanni e con la Calabria nel cuore!</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Non mi arrendo, sapevo che andavo incontro a questo grosso rischio e che purtroppo dovrò difendermi da molti runners che in genere mi arrivano dietro.<br />
Intanto la Gara Internazionale va avanti, sotto il ritmo dettato dai Big G. Gebreslassie e E. Kemboi, seppur tallonati da giovani molto promettenti e dagli italiani Riva, El Mazhouri e Giacobazzi.<br />
<br />
Alessio Terrasi (Parco Alpi Apuane) correrà una gara da autentico Bomber.<br />
Partito inizialmente indietro a molti atleti del suo livello, correrà una gara di grande saggezza e costanza, chiudendo al 9° posto finale.<br />
La strada segnata per la prossima Maratona di Berlino è lastricata d'oro, per l'allievo del Prof. Ticali è il momento giusto per raccogliere un grande risultato!<br />
<br />
Sapevo già che mi avrebbero doppiato i Big, non sapevo quando l'infausto evento sarebbe accaduto.<br />
Intanto il forte caldo non mi aiuta a recuperare le forze e vado avanti, con la forza mentale.<br />
Purtroppo andrebbe da fare un vero e proprio reset dello stile di vita, ma ciò al momento è improponibile, quindi devo solo sperare che il gran caldo possa passare via e in fretta.<br />
<br />
Ovviamente affrontare il lungo tratto in salita, giro dopo giro, è sempre più difficoltoso.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvnpdPKT_WIF-q7eAY-4EqOgYfxHGCKc6y_fXg_b9wcj70OjThkTaY9K5c2N1n-sYLaIHErvJf9Ik0VUwgB7UMWcc5JoYAb2mQJrGe-Ec-UFqRJIl6anuShGKc2_1ErAsi-HKkA6xPeO4/s1600/Castelbuono_2018_5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvnpdPKT_WIF-q7eAY-4EqOgYfxHGCKc6y_fXg_b9wcj70OjThkTaY9K5c2N1n-sYLaIHErvJf9Ik0VUwgB7UMWcc5JoYAb2mQJrGe-Ec-UFqRJIl6anuShGKc2_1ErAsi-HKkA6xPeO4/s320/Castelbuono_2018_5.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Stringi denti, vai avanti. Repeat.</i></td></tr>
</tbody></table>
Trovo nei primi metri della discesa, un tifoso "speciale", l'ex Patron del Giro, seduto su una delle sedie tirate fuori dagli appartamenti posti a livello della strada, come tante persone del luogo usano fare.<br />
Il buon Mario mi incita, per davvero, con sentimento fino all'ultimo mio giro!<br />
<i>"Allora forse non era poi così male pensavo tra me e me"</i>, ma poi ricacciavo questo pensiero perchè quando c'era da tagliare non guardava in faccia a nessuno, Super Campoione o modesto atleta come me.<br />
Purtroppo aver perso l'organizzazione del Giro ti rende più debole di cuore, ma almeno lui assiste allo spettacolo da dietro le quinte, senza voler scendere in Piazza a guardare l'arrivo dei più forti...<br />
<br />
Non che le cose siano cambiate nei tempi moderni, affatto, infatti pur prodigandomi di concludere la gara, purtroppo dovrò accontentarmi di stoppare il cronometro con 9 giri dei 10 previsti (tutto preventivato del resto).<br />
Solo pochi, pochissimi forti atleti riusciranno a chiudere a pieni giri ed alcuni di loro ci sono riusciti per il rotto della cuffia, passando per il folto muro umano che si riversa per strada una volta giunti i primissimi atleti, segno che la gara è conclusa, senza se e senza ma.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUHNgtAW0bAkX-ZcNjeGupY6fjn1eKAOJgI3rA6cM5MFqaAdFum4Vc9xcD5zaQ5leCsHZGhA91wN88t3RyfPOJx38OuTqPzmkotK0UFzW4vhipsDURv1tm7EplF8scQx7-HWXKj6XCpEQ/s1600/Castelbuono_2018_44.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUHNgtAW0bAkX-ZcNjeGupY6fjn1eKAOJgI3rA6cM5MFqaAdFum4Vc9xcD5zaQ5leCsHZGhA91wN88t3RyfPOJx38OuTqPzmkotK0UFzW4vhipsDURv1tm7EplF8scQx7-HWXKj6XCpEQ/s400/Castelbuono_2018_44.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Prime fasi di gara con il compagno di squadra <br />Monti Rossi Nicolosi</i></td></tr>
</tbody></table>
Io ce l'ho messa tutta, peccato che le ultime gare mi avessero portato ad un livello tale da poter sperare di continuare a migliorare seppur di poco, e invece mi ritrovo ad inseguire una condizione tutta da ricostruire.<br />
E con le vacanze imminenti non sarà affatto facile.<br />
<br />
Non mi assumo ulteriori colpe, la settimana prima dell'evento "Aspettando il Giro", promosso per far correre i Master (o amatori, si, chiamiamoli così!) sulle storiche strade del Giro di Castelbuono, ero a fare la 43 Km Zero Tremila.<br />
Non potevo recuperare per tempo e peccato che tutto questo sia stato travisato.<br />
<br />
Ognuno per la propria strada, quindi.<br />
Io, continuo a correre, c'è chi mi vuole ancora del bene...Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-7754931279648067822018-06-30T18:00:00.000+02:002018-06-30T18:00:03.697+02:00Monreale Vincere? Non me lo aspettavo!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXc-BgzyTNG_IbphXDAsj9M45-eoPImodvRZExmj9l9S0onIFvcW0ZJpwxi9c2C9M9hswC39wPiVgXcyhYvz0vc1YzRXQ_sGzvVOQEOrl0tvkqDCh1hJmkvSaXrVb424-KL-nzNrVuNcM/s1600/FB_IMG_1529911179165.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="950" data-original-width="633" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXc-BgzyTNG_IbphXDAsj9M45-eoPImodvRZExmj9l9S0onIFvcW0ZJpwxi9c2C9M9hswC39wPiVgXcyhYvz0vc1YzRXQ_sGzvVOQEOrl0tvkqDCh1hJmkvSaXrVb424-KL-nzNrVuNcM/s400/FB_IMG_1529911179165.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Bene Così! Foto M. Amato</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Monreale (PA), due settimane dopo la splendida 43 Km sull'Etna, la 0-3000m...</i><br />
<br />
Non mi sono potuto riprendere così velocemente, almeno posso garantire sul recupero pieno durante la settimana post - scalata.<br />
Ho corso poco, piano per lo più ed ho aspettato che i soli dolori avvertiti, cioè ai muscoli della schiena, fossero riassorbiti, anche grazie all'aiuto di una blanda corsa e ad un blando allungamento muscolare.<br />
<br />
Non è stato facile recuperare e per di più ho notato con enorme sconcerto che nell'affrontare delle salite di alcune centinaia di metri sembrava quasi che il mio fisico si rifiutasse categoricamente di correrci sopra...<br />
Il che è assurdo visto che il risultato di due settimane fa l'ho preso con grande serenità e non ho accusato alcuna "crisi da rigetto" nè per le salite, nè per la corsa in genere.<br />
Anzi, questa esperienza montana mi ha più che rinvigorito nello spirito.<br />
<br />
Come detto, si vive di obiettivi e sta a noi continuare a crearli nella vita...<br />
<br />
Durante la settimana appena passata ho ricominciato da zero.<br />
<b>Martedì 19</b> ho approcciato una bella seduta di potenziamento a carico naturale con i tanti esercizi di stimolo propriocettivo e muscolare svolti su strada in pendenza (dicasi salita), così tanto per intensificare lo sforzo :-)<br />
A fine lavori, dato che ho sempre poco tempo a disposizione, visto che già mi trovavo nella predetta pendenza, mi sono gettato su <i>10 x 100m di sprint in salita</i> con recupero veloce in discesa.<br />
Complice l'eccessivo caldo dell'orario ed una stanchezza di gambe ancora presente, ho davvero sofferto quegli allunghi che non erano nè cercati e nè cronometrati...<br />
<br />
La settimana si svolge costantemente sui gioiosi binari della frenesia e così anche <b>giovedì 21</b> mi tocca correre ad orari non proprio "freschi".<br />
Tento la carta della Pista, non l'accarezzavo da mesi (dico per davvero) e opto per un fartlek che pensavo da tempo: <i>6 x 1.000m (300m Forti + 200m Lenti + 200m Forti + 200m Lenti + 100m Forti) (R.2' tra un 1.000m e l'altro).</i><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhURLE75OloOziW6BjdMSTvA2aHiTvfvmKKW1e3LQ_4STbW7JY0R16RMzjeiZxrQ1bx0Pb7yBR5ZKIAV8RW61mFqfIRGPpx3P5_EhSjRsS2mBF6sFpWEoF__iHcHKWn0VKpjRLpOgyjzg/s1600/FB_IMG_1529855010736.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="810" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhURLE75OloOziW6BjdMSTvA2aHiTvfvmKKW1e3LQ_4STbW7JY0R16RMzjeiZxrQ1bx0Pb7yBR5ZKIAV8RW61mFqfIRGPpx3P5_EhSjRsS2mBF6sFpWEoF__iHcHKWn0VKpjRLpOgyjzg/s400/FB_IMG_1529855010736.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Partenza! Piazza Gremita!</i></td></tr>
</tbody></table>
Fatica paurosa, mi ero preoccupato di non concluderlo questo allenamento, complice il caldo troppo opprimente a quell'orario del primo pomeriggio.<br />
Quanti sacrifici per non sacrificare troppo la famiglia!<br />
Allenamenti di questo tipo possono essere svolti al massimo sotto la boscaglia del parco della Favorita, con buona pace della precisione cronometrica, ma la Pista è la Pista, non puoi rinunciarci!<br />
Infatti, pur uscendo con le ossa rotte da questo allenamento, svolto con i 300m in circa 52"-53", i 200m intorno i 36" ed i 100m sui 17" (anche alto), mi sono messo il cuore in pace, comprendendo che gli allenamenti lunghi e blandi mirati alla "Zero-Tremila" in qualche modo mi avevano parecchio rallentato...<br />
<br />
La conseguenza che non avvertirò nell'immediato, sarà di ottenere un senso di stanchezza inspiegabile nei giorni successivi, accentuato al sabato dove al pomeriggio (forse) avrei fatto meglio a non andare nemmeno a correre quei 45 minuti lenti, davvero lenti...<br />
<br />
Dormo tutta la notte, provo a riposare, in parte ci riesco e con la famiglia, alla <b>domenica 24</b>, si parte verso Monreale, situata pochi chilometri più in alto del capoluogo di Regione.<br />
<br />
Erano le 08:00 e già non c'era più un buco per parcheggiare.<br />
Tutto questo aumenta la tensione: non avevo intenzione di gareggiare con l'idea del ritiro, non fa piacere a nessuno.<br />
Il tempo di sistemarmi e lasciare la famiglia dopo un rapido riscaldamento, e mi calo nella veste di un runner con il pettorale appeso.<br />
Faceva già caldo, anche troppo e qualche nuvola presente in cielo graziava un pò tutti.<br />
<br />
Lo start avviene con discreta precisione, gli organizzatori hanno preparato l'evento con dovizia di particolari ed il percorso lo conosco molto bene, dopo la vittoria dello scorso anno...<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc9Jn77QgYpNlynQ5exx_c4tCsNJHwOZ30Mu3HCk4pEBk1FQvKhYZDH_ogRlj_QD_FYqoXMUwR2_OXSUZ1lWIstAL6CzYYoHb6in8EiY0MLu3t0CWuOa0gkuzok8u60F6yW_KjYSB4564/s1600/FB_IMG_1530093533892.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="810" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc9Jn77QgYpNlynQ5exx_c4tCsNJHwOZ30Mu3HCk4pEBk1FQvKhYZDH_ogRlj_QD_FYqoXMUwR2_OXSUZ1lWIstAL6CzYYoHb6in8EiY0MLu3t0CWuOa0gkuzok8u60F6yW_KjYSB4564/s400/FB_IMG_1530093533892.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Prime Tornate ed il podio già delineato</i></td></tr>
</tbody></table>
Questa volta mi ricordo ogni curva ed ogni difficoltà del tracciato, so come gettarmi nella lunga ed unica discesa del giro da ripetere 5 volte per un totale di poco più di 9 Km.<br />
<br />
La gara, quindi, è veloce e con discreti avversari: saranno <b>Lorenzo Abbate</b> ed il coetaneo <b>Vito Massimo Catania</b> (entrambi tesserati per l'Universitas Palermo) a battagliare per la vittoria, comunque ambita visto che trattasi di prova di Gran Prix Regionale con oltre 500 partecipanti.<br />
Così tanta gente in un minuscolo quanto affascinante Paese (basti pensare al magnifico Duomo di Monreale famoso in tutto il Mondo...) fa il suo bell'effetto...<br />
<br />
La partenza avviene senza grossi intoppi, riesco a mettermi in testa sin dalla prima curva, ma non avevo intenzione di mettere fuoco alla gara, assolutamente!<br />
E pensare che più di dieci anni fa quando gareggiavo in Calabria, dopo lo Start facevo la guerra sotto i 3'00"/Km, sempre ed in ogni condizione...<br />
<br />
Come previsto lascio fare ai leaders della corsa che si alternano.<br />
Il mio respiro è affannoso, devo adattarmi al ritmo sollecito delle prime battute ed il passaggio al primo giro è abbastanza veloce, siamo sui 6'17".<br />
<br />
Chi mostra maggiore aggressività sportiva è Lorenzo Abbate, il più giovane della truppa che, complice la mia collaborazione, fa subito la selezione di soli tre - quattro atleti.<br />
Lascio a lui l'iniziativa, tranne nella ripida discesa che troviamo dopo il curvone che riporta indietro i runners verso il traguardo.<br />
Mi getto come ai vecchi tempi, quando ero sicuramente il meno folle a scendere ma dovevo mettercela tutta per non prendere grossi distacchi da gente che sapeva correre...<br />
Stavolta però, metto in difficoltà i miei contendenti pur notando che <b>i miei piedi corrono con scarsa reattività</b>.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAzy0EwfU1jrptgSLBxJaIia1PeHmkrqxb4sITb41_s58W71GrDKY52KH_8GdID2D9_CR5mJmx3ARI10rsYdzvW6lLn7IxsIO7anKG-Ph73ZT5FM4IPjFE-1B1fIcyDzC0aMUXQl5CUOc/s1600/FB_IMG_1529855261694.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="810" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAzy0EwfU1jrptgSLBxJaIia1PeHmkrqxb4sITb41_s58W71GrDKY52KH_8GdID2D9_CR5mJmx3ARI10rsYdzvW6lLn7IxsIO7anKG-Ph73ZT5FM4IPjFE-1B1fIcyDzC0aMUXQl5CUOc/s400/FB_IMG_1529855261694.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Tratti in salita, come spingevano le mie Wave Shadow!</i></td></tr>
</tbody></table>
Gli effetti della Zero-Tremila si fanno notare e c'è molto da lavorare, sulle basi, a partire dalle andature ed i vari saltelli...<br />
<br />
Quando provoco queste fratture gli altri faticano a ricucire, nelle salite tendo a recuperare un pò ma non sembra che gli altri se ne approfittassero...<br />
Con tale condotta corro regolare e cerco sempre che qualcuno mi stia a fianco.<br />
Al termine del secondo giro sembra che Vito Massimo, inizialmente avanti a tirare, abbia perso alcuni metri ma non mi voglio distrarre perchè inizia la saga dei doppiaggi.<br />
<br />
Da quel momento in poi devo badare anche a come prendere la traiettoria e bere inizia a divenire quasi impossibile per via della gente che man mano avanzo aumenterà in numero.<br />
Meno male che mi ero idratato bene durante i primi due giri e da quel momento in avanti non mi volterò più.<br />
Al termine della lunga discesa posta a "giro di boa", provoco un'altra frattura con Lorenzo Abbate e stavolta non rallento più di tanto.<br />
Proseguo costantemente ed anzi provo ad incrementare qualcosa per cercare di farlo crollare psicologicamente.<br />
In realtà devo badare con molta attenzione alla folla di runners più lenti di me che costantemente dovrò doppiare, ma capisco che stavolta l'azione può essere decisiva.<br />
<br />
Passo l'inizio del quarto giro ed insisto nei tratti più duri.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVPAEwJCTu4zdEI70T6te4eIAY6HtwlYMxRT8Cu4qrdDudCwGmjKh4HVa_VRhvceWk2SbnB3jHrTuqkMTVhO96dWPtzzPCIzS-Q_20iEe4__uz2eeXjKZXzdhkrrAeZRUaGHf5Oqaw6bI/s1600/FB_IMG_1530093558315.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="950" data-original-width="633" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVPAEwJCTu4zdEI70T6te4eIAY6HtwlYMxRT8Cu4qrdDudCwGmjKh4HVa_VRhvceWk2SbnB3jHrTuqkMTVhO96dWPtzzPCIzS-Q_20iEe4__uz2eeXjKZXzdhkrrAeZRUaGHf5Oqaw6bI/s400/FB_IMG_1530093558315.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Prima Vittoria con Tecnica Sport!</i></td></tr>
</tbody></table>
Non perdo tempo in alcun modo e sento che il distacco aumenta, sottolineando lo sforzo nei punti dove mi avvantaggiavo.<br />
<br />
Anche il quarto giro scorre regolare ma stavolta inizio a sentire la fatica sopraggiungere con insistenza.<br />
Quasi mi sorprende il fatto di essere ancora in ballo e per di più in lotta per la vittoria finale.<br />
L'ultimo giro è decisivo, mi impegno molto durante la prima parte, sapendo che rimarranno solamente circa tre minuti di sofferenza finale.<br />
<b>Provo sinceramente a siglare il mio miglior giro, ma non ci riuscirò</b> ed è solo questa la nota negativa della giornata...<br />
<br />
Riesco a districarmi facilmente tra i tanti doppiati che si godranno ancora altri minuti di divertimento su un percorso tecnicamente molto valido e, senza intoppi, chiudo vincendo la gara!<br />
<br />
Una bella soddisfazione, considerato che poche ore prima mi sentivo una pezza.<br />
Il segreto sta nel riposare bene e tutti i giorni.<br />
Io in una sola notte, più l'adrenalina del giorno di gara, ho saputo raddrizzare una situazione apparentemente drammatica.<br />
<br />
Il podio era già delineato da tempo: Lorenzo Abbate giungerà al secondo posto e Vito Massimo Catania saprà mantenere la terza piazza.<br />
Con grande sorpresa, a fine serata ed una volta tornato a casa, sfogliando l'agenda vedrò che mio tempo (31'34") sarà migliore di quello siglato lo scorso anno.<br />
Considerato che ho ancora nelle gambe una gara molto pesante, è una piccola soddisfazione personale!<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwqXIS_RJTDO4Y0lDBNq3gSOMSQ_hlR_U52LF_c9V9fz9K5r80IkRxzTBYB-VeoQBJC98Uv-3OqKOIwFjidzZIbWKyxs5vGavURz3AwPwKEReJBVKfcRpeXI-aUK65OFtbjnuqQXU_ZE0/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwqXIS_RJTDO4Y0lDBNq3gSOMSQ_hlR_U52LF_c9V9fz9K5r80IkRxzTBYB-VeoQBJC98Uv-3OqKOIwFjidzZIbWKyxs5vGavURz3AwPwKEReJBVKfcRpeXI-aUK65OFtbjnuqQXU_ZE0/s400/1.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Bella la cerimonia di premiazione!<br />Con la vincitrice C. Immesi</i></td></tr>
</tbody></table>
Una volta terminata la corsa, ho potuto riabbracciare la famiglia nei giardini comunali che si affacciano su uno splendido belvedere che mostra parte della Città di Palermo.<br />
Il che, sommato al paesaggio offerto dallo splendido Duomo, hanno allietato una mattina speciale e vincente.<br />
<br />
Infine, una nota sui premi: credo che prima di questa premiazione l'Oscar dell'originalità fosse andato ad una bottiglia di Vodka vinta non mi ricordo più dove.<br />
Stavolta, con grande<i> </i>stupore, gli organizzatori del Marathon Monreale hanno lasciato perdere le classiche coppe e donato una bellissima riproduzione in ceramica delle "Teste di Moro" in stile Caltagirone, prodotte da una artista locale.<br />
<br />
I "puristi" potranno storcere il naso, ma il premio è bellissimo (insieme ai piatti donati ai vari podi di categoria) ed è di gran lunga il più bello mai ricevuto.<br />
<br />
E pensare che era una "mattinata iniziata male" ;-)<br />
<br />
<i>Ringrazio <a href="https://siciliarunning.it/">Sicilia Running</a> per l'ampio servizio fotografico</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-91745989575725980712018-06-22T20:00:00.000+02:002018-06-22T20:00:12.798+02:00Mizuno Wave Rider 21 - Semplicemente Propulsive!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEDG_zmFeJs4pOPpc-JH1Z95vDlyutfEk6q8sKXbkEFMBLQftOH_2LFPJ08aayqHYlRzOCO6rBC-ijjVI6OhvDgA19-_JGmUxTpRSd-XpXDEeZUzuy3SzZ9R3cIPHMIr1tyJr_RkjzmS8/s1600/DSC07899-L.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1287" data-original-width="1600" height="321" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEDG_zmFeJs4pOPpc-JH1Z95vDlyutfEk6q8sKXbkEFMBLQftOH_2LFPJ08aayqHYlRzOCO6rBC-ijjVI6OhvDgA19-_JGmUxTpRSd-XpXDEeZUzuy3SzZ9R3cIPHMIr1tyJr_RkjzmS8/s400/DSC07899-L.jpg" width="400" /></a>Lasciatemelo dire, Mizuno mi sta soprendendo piacevolmente.<br />
<br />
Con l'estate, il caldo sempre più soffocante, il problema principale è trovare una scarpa leggera e dinamica che non si carichi eccessivamente di sudore, capace di spingere forte nelle uscite brevi, quelle fino ai sessanta minuti estivi.<br />
Ed il problema non è semplice perchè una scarpa dalla massima ammortizzazione spesso diviene molto pesante quando le temperature si fanno elevate.<br />
Fortunatamente da qualche anno a questa parte, i Top Brands hanno compreso quanto sia importante avere <u>un modello che associ una buona protezione agli impatti sul terreno oltre che una esaltante reattività</u>, prerogativa che solo una scarpa molto leggera può avere.<br />
<br />
Gli ibridi della categoria A3 - Massima Ammortizzazione che "somigliano" ad una A2 - Intermedia nel mercato sono pochi e molto spesso una rarità quando la formula è vincente, ma nel contempo sono molto apprezzati dai runner veloci, volenterosi e ambiziosi.<br />
Spesso si associa questo modello al "cavallo di battaglia" del Brand e per Mizuno, scelta più che azzeccata, non può che essere un nome solo: Wave Rider.<br />
<br />
La <b>Mizuno Wave Rider 21</b> è sicuramente l'icona del Wave - Concetto per Mizuno.<br />
La ventunesima edizione riassume a se tutta la lunghissima storia del modello, nato quasi come un concept design, con intersuola altissima e massiccia direi, fino a snellirsi eccessivamente negli anni 2010, quelli del minimalismo esasperato fino a non riscuotere più il consueto successo.<br />
<br />
Ma dagli errori si impara e ci si migliora ed oggi, dopo averla provata ininterrottamente per un mese intero, posso tranquillamente affermare che, per le mie esigenze che prevedono allenamenti giornalieri, Mizuno ha fatto centro!<br />
Quando non puoi calzare una Intermedia tutti i giorni (a meno che non sei un runner etiope che pesa 50 Kg!), ma hai voglia di correre agile e leggero senza aver ripercussioni sulle articolazioni, sai che puoi contare sulle Wave Rider 21.<br />
<br />
<i><b>TOMAIA.</b></i><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaE5KGdR-ytNm64MaYaYou-QClfYphsh3zkZKvJ442nn922O7ANH1JKSHcgfIgWm_VLRJpeJdyX0lZJDSn5fHG4NoOsAX6OSit8H7Gi6h56DqSRzVoPUCIWxaOPYMjPpm_03F_vFKHLWc/s1600/DSC08022.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaE5KGdR-ytNm64MaYaYou-QClfYphsh3zkZKvJ442nn922O7ANH1JKSHcgfIgWm_VLRJpeJdyX0lZJDSn5fHG4NoOsAX6OSit8H7Gi6h56DqSRzVoPUCIWxaOPYMjPpm_03F_vFKHLWc/s400/DSC08022.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Tomaia semplice, leggera e di impatto</i></td></tr>
</tbody></table>
La tomaia della <b>Wave Rider 21</b>, proposta in questa <u><i>Osaka Special Edition</i></u> che consiglio vivamente, è presentata con un contrasto molto elegante dal forte impatto, tra il nero brillante della tomaia made in Japan ed il logo Runbird giallo fluorescente.<br />
I colori dell'arcobaleno, proposti in modo discreto internamente nella tomaia e lateralmente nell'intersuola, danno il tocco elegante che caratterizzano fortemente la filosofia della Città Orientale: abbracciare tutte le Nazioni e le Culture diverse con tutti i colori del Mondo.<br />
<br />
Considerato che anche l'occhio vuole la sua parte, la comodità non è da meno ed è una delle scarpe più belle da indossare (per il piede intendo) che ho mai calzato: Mizuno la chiama <i>"Dynamotion Fit".</i><br />
Non sono parole di circostanza ma dati di fatto, tant'è che la costruzione tradizionalista della scarpa non presenta cuciture interne, ma come già spiegato nella recensione della Wave Ultima 9, ha il pregio di tenere il piede ben protetto sulla punta, irrobustendo una zona parecchio sollecitata dalle dita del piede.<br />
Il collarino che protegge il collo piede è molto soffice, come richiede una scarpa A3, ma tutto il resto attorno alla zona retrostante è saggiamente alleggerito: insieme ai soffici lacci il piede resterà ben saldo alla scarpa dall'inizio alla fine della corsa.<br />
Merito, infine, della conchiglia tallonare che avvolge uniformemente la zona retrostante.<br />
Il feeling è accentuato grazie alla eccellente traspirabilità della tomaia tutta che è semplice quanto efficace: è l'ideale per i climi molto caldi e umidi!<br />
<br />
L'armonia della corsa è garantita dalla stabilità irraggiungibile da altre calzature per merito del sistema Wave che rende al meglio a ritmi sostenuti, lasciando a proprio agio il piede che è libero di spingere quanto vuole.<br />
La scarpa comoda è prerogativa per Mizuno, con la Wave Rider 21 è sintetizzata in poco più di 300 grammi (per la misura media maschile). <br />
<br />
<i><b>INTERSUOLA.</b></i><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-RjzWjgAULmpRg2Uxrlu4WeVDtTMC-gdO-ULm9KgTtTsL1okzA-eT2wxPGZBiBmTWmcu1KGZUlkobFNWuqrT26pb8WF61ULaefRpKRqU6hLH2cTELhBW-oyywyZwetUDktMYQdlggSC0/s1600/DSC07907.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-RjzWjgAULmpRg2Uxrlu4WeVDtTMC-gdO-ULm9KgTtTsL1okzA-eT2wxPGZBiBmTWmcu1KGZUlkobFNWuqrT26pb8WF61ULaefRpKRqU6hLH2cTELhBW-oyywyZwetUDktMYQdlggSC0/s400/DSC07907.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Dettaglio del sistema Wave sul tallone, in mezzo U4ic e U4icX</i></td></tr>
</tbody></table>
La Wave Rider 21 è tanto semplice quanto ben progettata.<br />
Basta osservarla attentamente per notare la sua forma affusolata che predilige la performance.<br />
Trovare un compromesso tra una scarpa protettiva ed una veloce non è semplice, requisito fondamentale è escludere tutti i fronzoli lasciando lavorare gli elementi principali caratteristici del marchio, ovvero le <b>intersuole U4iC, U4icX ed il sistema Cloud Wave alleggerito inframmezzato</b>.<br />
<br />
La differenza sostanziale rispetto ad una scarpa più protettiva (ma adatta a tutti, sia i runner veloci che quelli più lenti) quale la Wave Ultima 9, è l'avampiede più affusolato.<br />
<br />
Come è noto, per ottenere una corsa corretta è importante utilizzare tutto il piede: quando si vedono immagini di gente che corre di solo avampiede o poggia solamente di tallone, si sta commettendo un grave errore di impostanzione della corsa.<br />
La Wave Rider 21, grazie al rigido sistema Wave ed al disegno della suola molto semplice quanto fluido, è pensata per correre correttamente poggiando per bene il piede sul terreno.<br />
<br />
Se per la Wave Ultima ho mostrato un design della suola molto semplice quanto efficace, per la Wave Rider questo aspetto è ancora più semplificato, puntando tutto sui grossi intagli laterali (nei punti di maggiore torsione dell'avampiede e dei metatarsi, e dal lungo intaglio mediale che rende la scarpa flessibilissima.<br />
<br />
Il ritorno elastico della Rider 21 piegandola completamente su se stessa è eccezionale.<br />
Se staticamente si comporta così bene, balzando molto in alto, figuriamoci cosa accade durante l'armoniosa azione di corsa!<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjmZUvM92cfuFD8Sw3tSG2ZMcnI24gkdNB9YS7mz2v8P8deXDVPItWsSsCDGjiOsZSnmhBsORXwRzdYW2Z5BY_V9zzRVzC5fR6NKxoY2Ar23YUeFwNGGwo_0hLmabaXMZ9lxSxLLfiZVc/s1600/DSC07902.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjmZUvM92cfuFD8Sw3tSG2ZMcnI24gkdNB9YS7mz2v8P8deXDVPItWsSsCDGjiOsZSnmhBsORXwRzdYW2Z5BY_V9zzRVzC5fR6NKxoY2Ar23YUeFwNGGwo_0hLmabaXMZ9lxSxLLfiZVc/s320/DSC07902.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Il contributo del Sistema Wave comporta una<br />fondamentale resistenza alla torsione mediale<br />oltre alla dispersione delle vibrazioni</i></td></tr>
</tbody></table>
Tanta rigidità torsionale non si acquisisce solo con la singola schiuma iniettata, ma è la risultante della combinazione dei tre strati così riassunti:<br />
<br />
1° strato - Intersuola in U4iC (preponderante) molto reattiva per il primo impatto del piede al terreno.<br />
2° strato - Sistema (Cloud) Wave alleggerito per consentire la massima stabilità tallonare/mediale, dispersione dell'impatto a terra attraverso le onde e conseguente ritorno energetico della spinta<br />
3° strato - Intersuola in U4icX più soffice soltanto nella zona retrostante per garantire il massimo dell'ammortizzazione nel momento di maggiore impatto (e di stress) del piede al terreno.<br />
<br />
<u>Se Mizuno era anche da me considerata come una scarpa dall'ottimo potenziale ma universalmente molto dura</u>, con l'avvento delle nuove Intersuole, in special modo dello U4icX, si sono risolti finalmente due grossi difetti: lo schiacciamento eccessivo in corrispondenza del Wave (la nuova schiuma nell'intersuola ha una memoria allo schiacciamento migliorata e resta pressochè identica per centinaia di chilometri) ed un comfort in fase di atterraggio parecchio migliorato.<br />
<br />
Di per se la Wave Rider 21 non sarà la scarpa morbida per lunghi chilometraggi o per runner pesantissimi (anche per via della calzata comoda ma pur sempre filante), ma il drop ridotto tra tallone ed avampiede, oltre che lo spessore dell'intersuola ottimizzato per il compromesso tra velocità e protezione, la rendono perfetta per le uscite dinamiche senza sacrificare il requisito fondamentale per una scarpa da Running, ovvero la giusta ammortizzazione.<br />
<b><br /><i>SUOLA.</i></b><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvLFQ38_lSHY0eviWabaShv7L5Ul5N29JEYfl-vMM1pWC0in9_e9ZZCoDbp6nRNeSBuKOkrC6ZtQiXJEp6rZxgebEJEPAeuF1uVTvphBP4GR43edGCG9V1-WXi7PzPr7Glgq8gnIs5e-k/s1600/DSC08058.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvLFQ38_lSHY0eviWabaShv7L5Ul5N29JEYfl-vMM1pWC0in9_e9ZZCoDbp6nRNeSBuKOkrC6ZtQiXJEp6rZxgebEJEPAeuF1uVTvphBP4GR43edGCG9V1-WXi7PzPr7Glgq8gnIs5e-k/s400/DSC08058.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>SmoothRide, concetto che semplifica il design della suola</i></td></tr>
</tbody></table>
Come già anticipato, il disegno della Wave Rider 21, pensato per la strada asfaltata, è di per se molto semplificato.<br />
La diretta conseguenza è una corsa definita come "Smooth Ride", molto veloce e filante, cosa che ho avvertito maggiormente in questo modello più che con la Wave Ultima 9 che una impostazione più comoda e ammortizzata.<br />
<br />
La Wave Rider 21 ti invita a spingere sempre e senza sosta, a poggiare velocemente il piede senza balzare e, grazie alla gomma utilizzata per la suola, la <b>X10 ad alta resistenza all'abrasione</b>, ma dall'ottimo grip, è facile passare da un ritmo blando a correre vicino i 3'00"/Km senza troppo disagio.<br />
<br />
In fondo stiamo parlando di una "Quasi Intermedia" che ho indossato molto spesso nei lunghi allenamenti in salita dove è fondamentale non perdere il ritmo.<br />
<br />
<i><b>CONCLUSIONI.</b></i><br />
<br />
Mizuno ha puntato molto su questo modello, Wave Rider 21, ed il percorso di ottimizzazione di un modello ibrido di impostazione neutra pensato per associare dinamismo (allenamenti veloci per molti runners o ritmi gara intensi fino alla Maratona) ad una buona protezione al fine di non incorrere in spiacevoli inconvenienti quali crampi muscolari, non è stato facile.<br />
<br />
Mi è stato spiegato che c'è stato molto lavoro dietro il concepimento di questo capolavoro di equilibrio, con un solo semplice appunto: la filosofia di Mizuno è incentrata sul rendere ogni persona un atleta migliore (e quindi una persona migliore), pensiero che sposo appieno.<br />
<br />
L'alta tecnicità di questa scarpa non scende a compromessi ed ovviamente l'utilizzo della piastra Wave in pebax molto rigida garantisce il massimo della stabilità senza trascurare l'ammortizzazione che comunque non è eccezionale in questo specifico modello: la Rider 21 non è pensata per correre piano o fare jogging.<br />
Un compromesso che si può tranquillamente accettare, dato che la scarpa è molto più morbida di una qualsiasi intermedia, permette un alloggiamento del piede molto tranquillo e spinge (quasi) tanto quanto una A2.<br />
In pratica ha le prestazioni di una Intermedia da usare in gara ma una volta calzate pensi di correre con una Massima Ammortizzazione per quanto è comoda.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil7WB18UA0jiQcY5KE5v6OfRSTOmr6BAMSo-8xcR9B-VX2g-zo8zgzX0nIcpS1WKj9l6hCRU9B_lTiE0B0pyn5VnysaWSPR6V_tc2qj82Gx9QxSEY4coYMWIvVYzYLtZEoaTuDAMsTxU4/s1600/DSC08031-L.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil7WB18UA0jiQcY5KE5v6OfRSTOmr6BAMSo-8xcR9B-VX2g-zo8zgzX0nIcpS1WKj9l6hCRU9B_lTiE0B0pyn5VnysaWSPR6V_tc2qj82Gx9QxSEY4coYMWIvVYzYLtZEoaTuDAMsTxU4/s400/DSC08031-L.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Ideali per correre in salita o fare ripetute a ritmi sostenuti</i></td></tr>
</tbody></table>
E' rivolta a corridori <b>con appoggio neutro</b> veloci, ambiziosi che si allenano prevalentemente su strada o che preferiscono portarsi con se un'unica scarpa da corsa durante un lungo viaggio, capace di rendere bene su ogni tipo di allenamento: dalle ripetute in salita, a quelle su pista, medi più intensi oppure un lungo (non tanto lento) di 16 - 20 Km.<br />
<br />
Per sfondare il muro delle 3 ore in maratona non c'è di meglio, ma anche chi ci va molto vicino saprà trovarla un'arma in più... vincente!<br />
<br />
Mizuno Wave Rider 21, l'applicazione di stile e materiali all'avanguardia, un concentrato delle migliori tecnologie dell'azienda di Osaka riassunte in circa 300 grammi... Da Provare!Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-38925962717641926432018-06-15T19:00:00.000+02:002018-06-18T09:23:25.169+02:00Supermaratona dell'Etna - Da 0 a 3000m - Indescrivibili Emozioni<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoxAkX0iQLvTebY8S89Lx5Y_nX3FcjQCeDWL5mPKs7_ejF5t6JG8JgkvKSCf4JDEbOh8TRWfzCbMJBeq882LpHgpss8m1PU8V03T0Iu5ZvUAdt1fhAOsmWUuqZO95sjBgu0SxIWBj9FmE/s1600/FB_IMG_1528794170121.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="968" data-original-width="648" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoxAkX0iQLvTebY8S89Lx5Y_nX3FcjQCeDWL5mPKs7_ejF5t6JG8JgkvKSCf4JDEbOh8TRWfzCbMJBeq882LpHgpss8m1PU8V03T0Iu5ZvUAdt1fhAOsmWUuqZO95sjBgu0SxIWBj9FmE/s400/FB_IMG_1528794170121.jpg" width="267" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Il fatidico arrivo - E ringrazio Maurizio Crispi<br />che ha saputo immortalare in momento</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Marina di Cottone (CT) - Sabato 09 giugno.</i><br />
<br />
Inizia tutto alle 05:30 del mattino, il punto di partenza è vicino anche se bisogna pensare anche alla famiglia che si passerà una giornata a mare.<br />
Il clima è ancora freddino così come l'acqua, ma il cielo è sereno seppur leggermente ventoso.<br />
Il lido, praticamente sgombro, sarà uno spasso per il resto della mia famiglia che mi lascerà.<br />
<br />
Ci dirigiamo verso il punto di partenza, il lido attaccato alla strada provinciale che porta verso l'ingresso autostradale distante pochi chilometri.<br />
Quella strada l'avevo percorsa in auto il giorno prima per il ritiro del pettorale, il numero cinque, a Linguaglossa, altro punto focale e di passaggio della corsa.<br />
Quelle pendenze e tutte quelle curve mi sembravano irte.<br />
Domando: <i>"Quant'è l'altitudine qui?" </i>La risposta è:<i> "solo 700m circa"</i>.<br />
Mi aspettava un'impresa dal sapore dell'ignoto...<br />
<br />
Faceva caldo, maledettamente caldo alle 08:00, orario di inizio gara, il sole era già alto e i corridori presenti da più parti d'Italia e d'Europa (ma quasi la metà dei circa 500 partenti - numero chiuso - Palermitani!) scherzavano e ridevano con molta allegria.<br />
Io ero solo teso, avevo timore, dovevo sfiorare delicatamente l'asfalto e non dovevo disidratarmi.<br />
Avevo paura e smitizzavo sorridendo agli amici e conoscenti lì presenti.<br />
<br />
Il via è con i piedi sulla sabbia e parto con molta calma, senza cercare le posizioni di testa.<br />
Quelle arriveranno poco dopo, ad un ritmo che definivo molto blando.<br />
<br />
Pensare che per i primi 3 chilometri si correva sul piano e addirittura in discesa!<br />
Subito dopo, iniziavano le prime dure rampe che, affrontate a quel ritmo, intorno i 5'00"/Km, sembravano uno scherzo.<br />
Ci trovavamo su delle strade secondarie non trafficate e potevo correre dove volevo.<br />
Questo lungo strappo durerà abbastanza tanto da spingere un pò troppo in avanti i battiti cardiaci.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLKkic-00xTNIlJexmaMY1rTb5341BPpnZJuh4ORFKatLiVjDjw3fwU9KqWbg5tdTLMHsSU4XHc-QXRhhi4OUvQ_YkBhZ1VMLvrWPipJOB4XqNgDHZ84HqNLN4zf6xHY6mEZCpUoKDPgg/s1600/FB_IMG_1528664611931.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="811" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLKkic-00xTNIlJexmaMY1rTb5341BPpnZJuh4ORFKatLiVjDjw3fwU9KqWbg5tdTLMHsSU4XHc-QXRhhi4OUvQ_YkBhZ1VMLvrWPipJOB4XqNgDHZ84HqNLN4zf6xHY6mEZCpUoKDPgg/s400/FB_IMG_1528664611931.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Partenza, da Marina di Cottone</i></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
Beh, stavolta avevo scelto di indossare la fascia cardio pur non utilizzandola mai in allenamento o in altre gare.<br />
In questo caso è stata utilissima perchè quando i battiti aumentavano da "zona rossa" (circa oltre i 160) abbassavo il ritmo basandomi sul concetto che più lavora il cuore, il muscolo principale che pompa ossigeno ai muscoli, più esaurirò le forze prima.<br />
<br />
Qui, invece, dovevo dosare al meglio le forze e finalmente ho trovato utile la fascia cardio, che sa dirti con esattezza quando stai esagerando (e non dovresti).<br />
Ahimè, invece, già dovevo fare i conti con le prime grosse sudate ed ogni volta che c'era possibilità afferravo una bottiglietta di acqua che consumavo lentamente, quasi per intero.<br />
Faceva caldissimo e sapevo che tutto questo mi avrebbe ridotto l'autonomia, il più grosso handicap con cui dovevo combattere.<br />
<br />
Eppure, quella bellissima strada asfaltata invita a correre, a correre più forte.<br />
Così, senza volerlo visto che andavo più piano di certe giornate "no" che avevo in allenamento, mi ritrovo a correre da solo ed a staccare uno ad uno gli avversari.<br />
<br />
A quel punto, decido di correre per i fatti miei e comunque non da solo visto che ero scortato dalla moto di testa e dai mezzi ufficiali di gara.<br />
Un'organizzazione perfetta, dove tutto è studiato a puntino, quella della 0 - 3.000m!<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrqPQ1zemEevmalEjIhkGWl6-7tDo2vRG502elOX12XNEHIn2Mw50n_cE4W4nNvHU7NJakpEOAAN3GYzUCjTL35XdH4zAV12T4rw_Hf51JZ6cXqjuTe3MXy_0IyI1ZtY-b7Bv9vUgyXQI/s1600/FB_IMG_1528751141879.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1264" data-original-width="843" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrqPQ1zemEevmalEjIhkGWl6-7tDo2vRG502elOX12XNEHIn2Mw50n_cE4W4nNvHU7NJakpEOAAN3GYzUCjTL35XdH4zAV12T4rw_Hf51JZ6cXqjuTe3MXy_0IyI1ZtY-b7Bv9vUgyXQI/s400/FB_IMG_1528751141879.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Primi chilometri su strada lisci, qui a Linguaglossa</i></td></tr>
</tbody></table>
Inzio a mangiare qualcosa oltre i 10 Km, mangio una banana intera quando la strada è meno pendente ma accade molto raramente.<br />
Quelle pendenze che mi sembravano molto dure in auto, le lascio alle mie spalle con evidente facilità sotto i 5'00"/Km , alle volte anche 4'30"/Km.<br />
<br />
Mi sento bene, non forzo mai e controllo costantemente la barra del cardio che ho sull'orologio GPS, ben più importante del ritmo che tenevo.<br />
Raggiungo prima Piedimonte Etneo, successivamente Linguaglossa a 14 Km circa con una rilassatezza senza pari.<br />
Ero già molto sudato, mi idratavo costantemente persino bagnandomi la testa.<br />
Da dietro già avevo dato distacchi di alcuni minuti.<br />
<br />
Evviva la strada, da lì in avanti non avevo idea di cosa mi aspettasse.<br />
Il percorso tuttavia era molto semplice: esiste una sola strada così diretta per raggiungere le pendici dell'Etna ed era la statale che forse qualche anno fa percorrevo in auto.<br />
Avevo ricordi offuscati, ma sotto gli occhiali da sole la vista non lo era, anzi, mi riparava dal sole caldo che non smetteva di nuocere.<br />
<br />
In compagnia del motociclista, sentivo il rombo della motocicletta da cross borbottare per chilometri e chilometri.<br />
Ogni tanto passavano i supporters dei podisti o delle staffette previste in gara.<br />
Niente, ero concentrato tanto che alle volte mi dava molto fastidio essere affiancato da qualcuno.<br />
Mi sa che fossero i primi segnali di un cedimento.<br />
<br />
Aver lasciato i centri abitati da così tanti chilometri mi lasciava solo ed inerme al destino.<br />
Più tardi raggiungevo con la costanza e la saggezza, il <b>chilometro 23</b>, ne mancavano solo 10 all'inizio della gara vera, del momento tanto atteso da più di un mese.<br />
Mi facevo forza e continuavo a bere, a ristorarmi, a prendere un primo gel (con la bocca impastata nonostante avessi bevuto attimi prima), sotto quel sole smorzato ogni tanto dai freschi alberi e dall'aria che pian piano si rinfrescava.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrI1zB0hcL3Fvb7Zyw64jOkXCoXneDQ-lpgbDLcSqXacm3YKh_ghVeQGvaViuWrhy186n_JgYn25gr5A3uGwi_Ji11FbZPdMkisgDtgH-c0ZejnGWwp1W1VNQunQZnF0tIOsbT8Px79-0/s1600/FB_IMG_1528753788175.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1272" data-original-width="843" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrI1zB0hcL3Fvb7Zyw64jOkXCoXneDQ-lpgbDLcSqXacm3YKh_ghVeQGvaViuWrhy186n_JgYn25gr5A3uGwi_Ji11FbZPdMkisgDtgH-c0ZejnGWwp1W1VNQunQZnF0tIOsbT8Px79-0/s400/FB_IMG_1528753788175.jpg" width="265" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Piano Provenzana Km 33</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Un'ora e mezza fa ero con il mare a due passi, adesso il mare lo vedevo da lontano e dall'alto di quei tornanti, un panorama mozzafiato che non ti faceva capire dove ti potevano portare quelle strade.<br />
<br />
A colpi di 5'30"/Km avanzavo senza più tanto scherzare ed alle volte mi sorpassavano ciclisti che si allenavano su quelle strade o motociclisti con le Harley strombazzanti che si dirigevano verso le baite montane, probabilmente.<br />
<br />
Degli avversari nessuna traccia, adesso dovevo badare a me stesso.<br />
Mancava poco all'arrivo a Piano Provenzana posto a quota 1.800m, e verso il chilometro 30 in un tratto molto più veloce e scorrevole, ascolto il consiglio dell'uomo sulla motocicletta che mi invita a bere (per l'ennesima volta) ed a mangiare una banana perchè di lì a poco avrei affrontato un muro verticale prima di trovarmi dinanzi a Sua Maestà l'Etna.<br />
<br />
Finalmente l'aria era davvero fresca, piacevole ventilata, ma non per questo non ero accaldato, tant'è che sotto la testa il sole picchiava come all'inizio.<br />
Pensavo di trovarmi di fronte ad un sentiero molto stretto per affrontare quel fatidico "muro" descritto dal motociclista, e invece mi trovo davanti ad un bivio larghissimo che dava su un "belvedere" che si prestava ad essere il "balcone" da cui guardare sicuramente un magnifico panorama (che mai vedrò perchè impegnato in corsa).<br />
<br />
Quel muro arriverà, eccome se arriverà!<br />
Tanto che decido, una volta trovatomi solo e perso, di fermarmi a camminare, per la prima volta.<br />
Era il segnale che il sole, il sudore ed i chilometri affrontati in salita, poco alla volta mi avevano picchettato.<br />
Quella pendenza per me diventava killer, quando con delle gambe fresche l'avrei affrontata di slancio ma non senza difficoltà.<br />
In quel preciso istante, il mio diretto inseguitore, un ragazzo dalla canotta giallo fluo, mi sorpassa e va avanti senza fare una piega, senza avvertire il colpo.<br />
Dico dentro di me che quello sarà il vincitore finale, perchè stava ancora troppo bene e continuava a correre facilmente...<br />
<br />
Quel tempo a camminare lo passo alimentandomi e rifrescandomi.<br />
Poco dopo riprendo a correre.<br />
Accanto a me, in quell'ultimo chilometro asfaltato, due in Mountain Bike arrancavano peggio di me e non mi lasciavano solo...<br />
<br />
Piano Provenzana è giunto, in appena 2 ore e 43 minuti, credo sia il mio limite fisiologico allo sforzo visti gli allenamenti (onesti ma incompleti) passati su e giù per Monte Pellegrino.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAMDYmR6QM1kLh11OZ2uITFczh4pWF7R7WMng3zQErzrBtdvY8_vxBqlWpYYdj3TgsTTqYwNRJ2bQGSGLi4k4uWqPEy7zz3pfSe67am4khhUQf_8rxg0O52qSieD-3V9fHfUA4bTu5mQU/s1600/FB_IMG_1528753756055.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="814" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAMDYmR6QM1kLh11OZ2uITFczh4pWF7R7WMng3zQErzrBtdvY8_vxBqlWpYYdj3TgsTTqYwNRJ2bQGSGLi4k4uWqPEy7zz3pfSe67am4khhUQf_8rxg0O52qSieD-3V9fHfUA4bTu5mQU/s400/FB_IMG_1528753756055.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Un chilometro a Piano Provenzana, un muro che interrompe la corsa,<br />maledettamente bello</i></td></tr>
</tbody></table>
Afferrata l'ultima bottiglietta e messo piede sul paesaggio lunare, inizio molto male, camminando.<br />
Quelle pendenze le conoscevo già: tolto l'aspetto della terra lavica, poco più consistente della sabbia ma molto, molto più affascinante, erano quelle del tratto dei fedeli di Scala Vecchia a Montepellegrino, solo con aria più rarefatta e gambe praticamente sfinite.<br />
<br />
Ancora faceva caldo, e continuavo a bagnarmi e in quelle prime battute non volevo darmi per vinto.<br />
Superata la fase iniziale dove mi demoralizzavo molto all'idea di camminare "solamente", alzavo la testa già a lungo chinata per spingere di gambe, e riprovavo a correre.<br />
Niente, inutile, valeva la pena camminare perchè la spinta durava troppo poco.<br />
<br />
In poco tempo vengo superato da altri partecipanti, di cui alcuni mai visti nel gruppo lasciato a inizio gara e altri facenti parte delle staffette.<br />
In quel momento sono confuso e penso soltanto ad avanzare; ogni tanto do l'occhio verso il basso per vedere se qualcuno rimontava... accadeva sempre.<br />
<br />
Dopo una ventina di minuti circa, tra tentare di correre e camminare energeticamente, mi accorgo che il rapporto era di 8'30"/Km su 13'00"/Km circa.<br />
Ciò significa che ogni chilometro stavo perdendo un abisso... impietoso.<br />
<br />
Beh, in quel momento capivi quanto sarebbe stato importante allenarmi molto di più, a lungo e affrontando la salita finale magari dopo le 2 ore e mezza di corsa.<br />
Tempo che non avevo a mia disposizione e che non potevo mai inventarmi, senza contare le enormi esigenze di recupero muscolare e di riposo che non potevo mai avere.<br />
In quel frangente capivo che dovevo allenarmi di più, più alungo e con le gambe doloranti.<br />
Tutto il resto delle ripetute era stato ben svolto, mancava maledettamente la tenuta, la durata ed il fresco che non c'è stato mai...<br />
<br />
In quei momenti quando stai solo a camminare nel silenzio pensi a tante cose: alla famiglia lontana, agli avversari sempre più vicini, alle posizioni che potrai ancora perdere e ti metti con la schiena dritta, dai motivazioni a te stesso e vai avanti.<br />
Sono davvero stanco di vedere a 10 cm di distanza le mie <a href="https://www.mizuno.eu/it/italia/catalogo/running/wave-shadow/364-56793.html?lColorID=-1"><b>Mizuno Wave Shadow</b></a> ormai color giallo ingrigito arrancare così, meritano molto meglio e voglio andare avanti, proseguire con la corsa.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrwd8gpOtCg4fV5EKeV1C4M2MUMq6MmgVWeL0TkzvosHq7lyfOK00DTNd2VTeueR8_s32yvqaLaNfxHKAZIe0rWrlJUE3G7sXZPAMEtxdSX_X-JM1p6877SpjBKPlQLcULp7xNBRMFBDY/s1600/FB_IMG_1528641912199.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="810" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrwd8gpOtCg4fV5EKeV1C4M2MUMq6MmgVWeL0TkzvosHq7lyfOK00DTNd2VTeueR8_s32yvqaLaNfxHKAZIe0rWrlJUE3G7sXZPAMEtxdSX_X-JM1p6877SpjBKPlQLcULp7xNBRMFBDY/s400/FB_IMG_1528641912199.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Paesaggi Pazzeschi, ho corso là dentro...</i></td></tr>
</tbody></table>
Ogni tanto riesco a correre, ma dura poco, troppo poco.<br />
Il traguardo è ancora lungo, infinito, specie quando cammini.<br />
Ne sono cosciente e lucido, l'aria è sempre più fresca e sembra di respirare affannosamente anche per poco; i battiti cardiaci sono ormai calati ai limiti della normalità, perchè l'intensità dello sforzo fisico si è ridotta quasi a zero...<br />
<br />
Forse il caldo mi ha battuto di nuovo, questo fantasma che ti priva le energie, non mi do colpe perchè ho davvero passeggiato su strada e nonostante ciò nessuno mi toglie dalla testa di raggiungere la vetta.<br />
Purtroppo atleti come Antonio Recupero e qualcun'altro mi passeranno via continuando a correre.<br />
<a href="https://www.tds-live.com/ns/index.jsp?login=&password=&is_domenica=-1&nextRaceId=&dpbib=&dpcat=&dpsex=&serviziol=&pageType=1&id=9687&servizio=000&locale=1040">Il francese che vincerà la gara, J. Kiredjian</a>, farà una rimonta incredibile perchè recupererà circa 10 minuti di distacco in poco più di metà montagna, correndo costantemente come se fosse un 4 x 4, mentre il ragazzo dalla canottiera giallo fluo (Angelo Direnzo), in testa con enorme distacco su tutti, si fermerà di colpo stramazzando al suolo in preda a fortissimi crampi.<br />
Peccato, la vittoria era sua ma Sua Maestà L'Etna colpisce senza pietà i suoi avventori...<br />
<br />
Qualche crampo ce l'avrò anch'io perchè ogni tanto la strada spianerà e tentare di correre per un centinaio di metri per recuperare l'irrecuperabile mi provocherà giustamente irrigidimenti alla pianta del piede...<br />
Purtroppo quel traguardo non arriva, non faccio altro che desiderarlo e sono felicissimo di leggere il cartello del chilometro 40.<br />
<br />
Ne mancano solo tre, ormai la vetta è vicina!<br />
Quel paesaggio lunare sempre più remoto, con l'aria sempre più fredda che ti asciuga finalmente il completo da corsa, la pelle che brucia pensando fosse lo sfregamento e invece era la scottatura del sole, i banchi di ghiaccio ancora buttati lì ed infine la natura che vince su tutto.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG6l5JIEZ5UjfXdaN0OJ2nhcoT9jiHSloP2plG6ZXf6CvaaHNYlfAOYfs4Nt5FqbrqP24tGnE1HylPqIJDrxz6tecM9og2ysb4aPqfF6GyRvjU9_QbWmZCEWzGT5AAnpAjCKf_ZiBQsZY/s1600/FB_IMG_1528641311676.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="810" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG6l5JIEZ5UjfXdaN0OJ2nhcoT9jiHSloP2plG6ZXf6CvaaHNYlfAOYfs4Nt5FqbrqP24tGnE1HylPqIJDrxz6tecM9og2ysb4aPqfF6GyRvjU9_QbWmZCEWzGT5AAnpAjCKf_ZiBQsZY/s400/FB_IMG_1528641311676.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Edizione Memorabile, temperature alte fin quasi alla vetta</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Mandrie di cavalli che scendevano da là sopra, ciuffi di piante o di fiori colorati che si infrangono sul grigio affascinante del Vulcano, un panorama che avevo visto solo in foto e che stavo vivendo sul serio.<br />
C'erano anche le vetture del "Discovery Etna" che salivano per i turisti che non vogliono farsela a piedi... peccato che in mezzo a tutta quella polvere alzata c'eravamo noi atleti con tanto di pettorale...<br />
<br />
Ormai la fine era vicina.<br />
Un amico di Palermo era lì appostato a fotografarci, apparso come un oracolo, mancavano poche centinaia di metri e potevo toccare il cielo per davvero!<br />
La strada spianava di botto e dopo aver percorso velocemente la curva da buon stradista, mi ritrovo l'immagine di tutta l'intera corsa: una rampa verticale di circa duecento metri e l'osservatorio vulcanologico gremito di persone: un sogno che si avverava finalmente!<br />
<br />
Voglio provare a correre questo breve tratto finale, per la gloria, ma non c'è verso e sono costretto a camminare anche lì, fino alla fine, finchè non taglio il traguardo bello e possibile.<br />
<br />
E' stata breve la sensazione che non finisse più quella lunga ascesa, ma sono rimasto sempre lucido contando i chilometri che mancavano all'improbabile finale.<br />
<br />
In pochi minuti, giusto il tempo di riprendermi dallo sforzo e dalla grande fatica, mi infreddolisco.<br />
Bevo qualcosa di caldo, mi accorgo che la divisa di gara era asciutta mentre la pelle nella parte della schiena lasciata scoperta bruciava un pò tanto.<br />
Nella confusione post gara, penso solo a coprirmi rapidamente ed a cambiare i vestiti con qualcosa di asciutto ed in poco tempo riuscirò a scendere alle pendici del Vulcano grazie alla vettura messa a disposizione del Corpo Forestale, gentilissimi.<br />
Ci mettiamo più di mezz'ora a scendere, le gambe facevano male maledettamente e poco importa se non ero riuscito a scendere sul percorso veloce di 5 Km che l'organizzazione invogliava a provare.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg25B9NKbETCirR3S5WsGo_13gwIOwj4bBcMlCyyPi4SvC3dyiRVK-cshfD5s05siakYEXBTe_kHqfJCOHdXGWBMZQBUA5NWcxL-zfI-VVOfgDh8_ObkYt0MmpMiF3P_tyfm17UVZCOeQs/s1600/FB_IMG_1528752589567.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1268" data-original-width="843" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg25B9NKbETCirR3S5WsGo_13gwIOwj4bBcMlCyyPi4SvC3dyiRVK-cshfD5s05siakYEXBTe_kHqfJCOHdXGWBMZQBUA5NWcxL-zfI-VVOfgDh8_ObkYt0MmpMiF3P_tyfm17UVZCOeQs/s400/FB_IMG_1528752589567.jpg" width="265" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Podio di categoria</i></td></tr>
</tbody></table>
L'avrei fatto se non mi fossi ridotto così male, ed è un'utile trovata per snellire il servizio di accompagnamento dei podisti: molti di loro una volta tagliato il traguardo dovranno aspettare parecchio al cospetto di una gelida brezza prima di riuscire a scendere con i mezzi messi a disposizione dell'organizzazione.<br />
<br />
Incredibile quantificare quale e quanto sia immenso lo sforzo che l'organizzazione dell'Etna Trail mette per offrire a soli 500 fortunati partecipanti un simile spettacolo.<br />
<br />
Nel tardo pomeriggio ci saranno le premiazioni, mi vedrò per una sola posizione fuori dal podio assoluti con cocente amarezza, tanto da sorridere vanamente ad un primo posto di categoria che non vale poi così tanto...<br />
<br />
Mi accontento perchè sapevo che poteva andare a finire così con così poco allenamento (chilometricamente parlando) ed immediatamente mi immagino il prossimo anno di nuovo al via, consapevole di dovermi allenare di più.<br />
In realtà non posso sapere se ciò accadrà, ne sarei contento se così fosse, intanto mi godo una settimana di meritato riposo e penso ai prossimi obiettivi estivi, non più lunghi di 10 Km :-)<br />
<br />
<i>Ringrazio tutta l'organizzazione dell'Etna Trail, Carmelo Santoro, i Fotografi Ufficiali, la famiglia Regonese per le foto, Ultramaratone, maratone e dintorni e tutti gli amici e sponsor che mi sostengono)</i>Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4603847686729609395.post-13961302128085302112018-06-05T19:00:00.000+02:002018-06-05T19:00:08.415+02:00Inseguendo un Sogno - La 0 - 3000m<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxg3gS2MbKk5wjjjhV_jbTcUjBUgHaDDc2QjhNhd1wJ0MeVrJzYyFT9vd3Tnn64XqCcWo4y1gNEm8bpb5m_5ZUsV7iK_AxpSNF9bj5CmNbbOClI7bIIKh05igeGC2OcbM4tIyvsVNysnA/s1600/DSC08026-L.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1165" data-original-width="1600" height="291" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxg3gS2MbKk5wjjjhV_jbTcUjBUgHaDDc2QjhNhd1wJ0MeVrJzYyFT9vd3Tnn64XqCcWo4y1gNEm8bpb5m_5ZUsV7iK_AxpSNF9bj5CmNbbOClI7bIIKh05igeGC2OcbM4tIyvsVNysnA/s400/DSC08026-L.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Sullo sfondo, ad una certa altezza, si intravede il Castello Utveggio, <br />patrimonio della nostra storia</i></td></tr>
</tbody></table>
<i>Palermo - Mese di maggio 2018.</i><br />
<br />
In questo mese non ho corso nessuna gara, nessun altro impegno mi separa dalla costruzione di questo evento e non credo riuscirò a simulare fino al giorno della gara l'intera grandezza dell'impresa, ovverosia partire da quota sul livello del mare ed arrivare fino alla vetta del più alto vulcano d'Europa.<br />
<br />
E' una pazzia?<br />
Credo di no, forse parzialmente lo è se non si corre con serietà da molti anni, fatto sta che con avventure podistiche così importanti è bene preparare ogni dettaglio a puntino, senza tralasciare sia lo stile di vita che l'allenamento più importante, quello mentale.<br />
Dalle passate edizioni, non ho potuto che notare un sano entusiasmo e tanti occhi emozionati all'arrivo in vetta, descritto come qualcosa di ineguagliabile mai corso prima.<br />
Il peccato "mortale" è che come sempre non avrò il tempo per preparare bene l'evento e dovrò per forza inventarmi allenamenti molto intensi per il più lungo tempo possibile.<br />
<br />
Man mano che sono passate le settimane, ho affrontato parecchie volte i versanti di Monte Pellegrino, sia su strada asfaltata che nella parte più ripida, ogni volta fosse possibile e persino durante il lungo, riuscendo a completare uscite molto impegnative, anche se la parte più difficile sta nel correre davvero a lungo ed in salite a volte spezzafiato.<br />
<br />
Se consideriamo che i migliori tempi fatti registrare negli anni passati oscillano al di sotto delle 4 ore di corsa continua in salita, per i 43 Km interi del percorso, tanto fa riflettere sul come questa sia una prova più mentale che fisica, o meglio coniuga entrambe le prerogative.<br />
Bisogna prediligere il passo costante più che una condotta aggressiva ed in queste settimane ho capito come si debba riuscire a raggiungere il compromesso tra il salire senza cali di ritmo ed il gestire il calo di forze che coincide con quello di energie per lo più. <br />
<br />
Si consumerà più energia in salita, quindi sarà d'obbligo alimentarsi con regolarità e rifornirsi di liquidi, considerato che per oltre metà gara si correrà con una temperatura abbastanza elevata.<br />
A tal proposito, nelle prime settimane di maggio a Palermo le temperature si sono mantenute miti e ventilate (seppur con ampio tasso di umidità) e quindi correre è stato per lo più meno faticoso del solito.<br />
Ciò mi ha agevolato nei lunghi allenamenti, ma non ho concluso il volume chilometrico che avrei desiderato raggiungere.<br />
<br />
Ho calcolato che, chilometro più, chilometro meno, devo correre consecutivamente per tre volte la tratta su strada, più tre volte la tratta dei fedeli "Scala Vecchia" di Monte Pellegrino a Palermo.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNrZDT3Z9d4VppQYR3rXIPmqvWaXiVtmAnR6BjKdiAtcSTxLlMg6Bvx9tkjKfbJ36zUr5EMY5v9cHaViVK5ChLwpKdkZAREbI9Fd63l706RnISXAVUVfviuIr-pS55jeG8U7S6Dvfy4QY/s1600/DSC08016.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNrZDT3Z9d4VppQYR3rXIPmqvWaXiVtmAnR6BjKdiAtcSTxLlMg6Bvx9tkjKfbJ36zUr5EMY5v9cHaViVK5ChLwpKdkZAREbI9Fd63l706RnISXAVUVfviuIr-pS55jeG8U7S6Dvfy4QY/s400/DSC08016.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Poche le giornate di Relax, per un mese o poco più <br />passato su queste pendenze</i></td></tr>
</tbody></table>
Un'enormità, e già quando ho svolto alcuni allenamenti specifici come le due salite di Scala Vecchia consecutive, ho patito parecchio la difficoltà del correre a lungo in salita.<br />
<br />
Mi sono reso conto che chiudere per ben tre volte la salita di Scala Vecchia è un'impresa parecchio ardua e non aggiungo la tratta conclusiva che porta alle Antenne posizionate sul punto più alto della montagna perchè mi da fastidio correre per decine di minuti a contatto con potenti fonti elettromagnetiche, fonte di potenziali danni alla salute dell'uomo.<br />
Quindi i miei sforzi si sono sempre conclusi in corrispondenza della discesa verso il Santuario e potevo ritenermi più che soddisfatto degli allenamenti.<br />
<br />
Man mano che sono passati i tentavi, mi sono abituato facilmente a scalare due volte Scala Vecchia, il che è diventata una consuetudine, ma è necessario andare oltre con un allenamento più intensivo sotto il profilo della durata dello sforzo, ovvero affrontare entrambi i versanti stradali del Monte.<br />
<br />
Al contrario di quanto si possa pensare, anche se ufficialmente è chiusa la strada, il versante che da su Mondello, è sempre più frequentato da ciclisti, motociclisti e qualche automobilista dato che gli sbarramenti sono stati nei mesi rimossi volontariamente dalla gente che non li accettava (immagino).<br />
In parole povere, tutti possono salire dal versante di Mondello anche se ufficialmente non sarebbe consentito, ma con i dovuti accorgimenti si può correre tranquillamente anche lì (di norma si evita quando c'è maltempo per rischio di frane).<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoPaL8O0yZM6gd5hM9SfvAMPOwqp4MurrHz_D2vyhhmcDgqYsAQuS1eMbefo9hso6GzI3zJOdyvHQVtzWeFCPt3YYGlR1Eq2L4z5U_MnuV01zfZhbdshm4NgE8pV1wadsQw2d01EhOocU/s1600/DSC08031-L.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoPaL8O0yZM6gd5hM9SfvAMPOwqp4MurrHz_D2vyhhmcDgqYsAQuS1eMbefo9hso6GzI3zJOdyvHQVtzWeFCPt3YYGlR1Eq2L4z5U_MnuV01zfZhbdshm4NgE8pV1wadsQw2d01EhOocU/s400/DSC08031-L.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Sprint in salita con le mie Mizuno Wave Rider!</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Nelle ultime settimane ho anche dovuto fronteggiare pesanti cali di rendimento quando mi sono sentito a corto di energie fisiche: ho notato crolli repentini quando ho avuto necessità di dormire per ricaricare le forze, ma con la famiglia spesso non si può ed il disagio te lo porti appresso per giorni interi.<br />
E' capitato di dover correre a ritmo di jogging per un paio di giorni e magari al quarto, affrontare la salita di Monte Pellegrino come un leone a buon ritmo e fino alla fine, come è capitato <b>giorno 23 maggio</b>.<br />
Mi ha affiancato un giovane in bicicletta (penso più di me), era tardo pomeriggio, ideale per chi si vuole allenare.<br />
Ovviamente non sono mancati i complimenti, ma quando si fatica i complimenti ci sono per tutti.<br />
Stavo bene e dato che il ritmo del giovane in bici era leggermente superiore al mio, decido di iniziare ad incrementare.<br />
Era appena iniziata la salita e questo episodio fa scoccare la scintilla: inzierò a correre con grande impegno come se fosse una cronoscalata ed arrivo al santuario con ottima spinta e staccando l'episodico compagno che in realtà ha atteso il suo secondo in bicicletta che andava più piano.<br />
E pensare che poche ore prima non riuscivo quasi ad andare a 5'/Km sul piano!<br />
<br />
Così va la vita, così vanno le corse, ciò che conta maggiormente è non arrendersi mai perchè ogni giorno di allenamento è sempre molto importante e comunque può andare male un mese intero di allenamenti ma il giorno della Gara è l'unico che deve andare bene.<br />
Molto spesso quando credi in te stesso, va così: settimane scarse ma un solo giorno buono.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipF51n3otcFoPIvcbNT4oyNzIHKEsw_fPFshUbWkju2XX-bR_iBxUKWMU0Rmf84HU7Mqwkds4jvjehrePqD1stdNKF-phqhTKXj57ClmXbn-2LDckmqyeRBmUc11yn0EvD4Ex38SBzUsY/s1600/DSC08041.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipF51n3otcFoPIvcbNT4oyNzIHKEsw_fPFshUbWkju2XX-bR_iBxUKWMU0Rmf84HU7Mqwkds4jvjehrePqD1stdNKF-phqhTKXj57ClmXbn-2LDckmqyeRBmUc11yn0EvD4Ex38SBzUsY/s400/DSC08041.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Dettaglio della vista della Città, un qualcosa di indescrivibile!</i></td></tr>
</tbody></table>
Avessi più tempo potrei affrontare salite sparse per la Sicilia o affrontare uscite di Trail impegnative, preparatorie per affrontare l'evento nel miglior modo possibile.<br />
Cercarmi un gruppo di allenamento comporta appuntamenti, tempistiche morte e relax che oggi non posso più permettermi di gestire.<br />
D'altronde correre a Palermo è più che sufficiente per me in questa fase della vita e sempre più entusiasmante ed affascinante.<br />
Tra l'altro in questi ultimi anni ho "elasticizzato" sempre di più la mia mente adattandomi in modo molto flessibile alle location dove mi trovo giornalmente per affrontare i miei allenamenti.<br />
<br />
Spiegandomi meglio, se in estate dovessi trovarmi a Mondello, potrei affrontare saggiamente delle ripetute di 400m su strada alberata o dentro il Parco della Favorita su sterrato, se raggiungere la Pista di Atletica risultasse difficoltoso.<br />
Il concetto fondamentale è uno solo: mai stressarsi e mai allenarsi in condizioni psicofisiche penose.<br />
Correre con caldo atroce, unicamente su asfalto o su percorsi pesantentemente trafficati poco si sposano con il mio concetto di Running che assolutamente è poco urban, anche a costo di esiliarmi per mesi interi.<br />
Individuare i posti migliori dove correre nel tempo è diventata la mia priorità, anche se non rinnego i bellissimi momenti passati in gruppo con ragazzi nel tempo sempre più giovani di me.<br />
<br />
Sono cresciuto da ragazzo a vivere dei sabati pomeriggio fantastici trascorsi correndo prima, allenandomi poi e godendo di una cena serena ed un riposo serale.<br />
I weekend migliori, che sono stati irripetibili e che non posso vivere più ma che in fondo si avvicinano al concetto che più mi appartiene.<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpsYTqWom87_5HJW9e8cOMWHK_1fDMBUzunq8HuHtD0FWnGeSYF31geRnOJWB6UltLeJIferEUP-MUCP5Hci58wmUndMhaLygJGTILSSiiwHKLevB6mVchEltoOwNFFqSgNIdXoa6XKNs/s1600/DSC08047.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpsYTqWom87_5HJW9e8cOMWHK_1fDMBUzunq8HuHtD0FWnGeSYF31geRnOJWB6UltLeJIferEUP-MUCP5Hci58wmUndMhaLygJGTILSSiiwHKLevB6mVchEltoOwNFFqSgNIdXoa6XKNs/s400/DSC08047.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Le rampe che portano a Mezzarancio, storico punto di congiunzione con<br />Scala Vecchia</i></td></tr>
</tbody></table>
Nelle ultime settimane, invece, il caldo si è fatto sentire: pesante, umido e afoso.<br />
Penso che alla partenza della gara, prevista al mattino per le ore 08:00, tutto questo non ci sarà e che man mano che si dovesse salire di quota, mi ritroverò un'aria fresca a ventilata, forse anche freddo.<br />
Allenarmi con il sole che ti brucia il viso ti rallenta così tanto, ti fa sentire arsura alla gola, ma ti prepara al peggio nel modo migliore!<br />
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Non credo potrò mai ambire alla vittoria finale, non sono uno specialista delle Ultra o delle Corse in Montagna, nonostante la preparazione mirata ai percorsi vertical.<br />
Quest'anno nella start list figura uno specialista degli Ultra Trail da quattordici ore e delle pendenze impossibili, oltre che un recente ottimo risultato alla Milano Marathon persino migliore del mio.<br />
Se aggiungiamo un vero asso delle salite quale è Vito Massimo Catania ed altri outsiders, posso tranquillamente ambire al mio vero target: scendere sotto le 4 ore e portare la medaglia alla mia famiglia!<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqOIU8R4UOIaWhmu1jCBnjIiEchkU6OSgV6oF5rtxsaFu1K5km2DLwrBZuQY9rHES8-oeMhzSmzLs_1HJG6CE20IoyS5TZ__vnjHY4v5Pf13S4aNHBK1bGdW5Zgt4c3llNz_7KpvSjOJM/s1600/DSC08048.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqOIU8R4UOIaWhmu1jCBnjIiEchkU6OSgV6oF5rtxsaFu1K5km2DLwrBZuQY9rHES8-oeMhzSmzLs_1HJG6CE20IoyS5TZ__vnjHY4v5Pf13S4aNHBK1bGdW5Zgt4c3llNz_7KpvSjOJM/s400/DSC08048.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La chiesetta posta a Mezzarancio, nonsolo Santuario di S. Rosalia!</i></td></tr>
</tbody></table>
Non ho corso come volevo, non ho fatto tutto quello che desideravo correre, probabilmente l'avrei fatto facilmente se avessi trovato un compagno con cui condividere cotanta fatica.<br />
Mi sento pronto così, con una solidità nelle gambe discreta, una garanzia sicura fino ai 33 Km nei quali dovrò soltanto scherzare e conoscere dei luoghi raggiungibili per davvero solo in cartolina.<br />
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Dopo sarà difficile, potrò spezzarmi in due per proseguire, spero di non smettere mai di correre, ma sicuramente non dovrò fermarmi mai.<br />
Comunque vada, questa sarà l'ultima impresa che affronterò prima di dedicarmi maggiormente alla famiglia e pensare per un pò a distanze più brevi.<br />
E' l'ora di coglierla, fisicamente preparato e senza alcun dolore che possa limitarmi.<br />
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Raggiungere la pace, il silenzio, la solitudine, un puntino insignificante se lo guardi dalla Vetta di quel Vulcano così imponente, che non vedo l'ora di conoscere...Filippo Lo Piccolohttp://www.blogger.com/profile/03687665175818677169noreply@blogger.com3