Adidas continua il suo percorso verso l'innovazione ed anche per quest'anno, grazie alla continua collaborazione, mi dedico alla recensione del frutto dell'esperienza accumulata in due anni dal lancio dell'innovativa mescola per intersuola, Boost.
In realtà Adidas, dal lancio della sempre versatile Energy Boost ha presentato una invidiabile gamma di scarpe con un mix di Boost e di Eva modellati nella maniera adatta ad offrire scarpe più o meno stabili, più o meno reattive.
Persino nelle ultime scarpe da gara, le rinomate ultraleggere che mietono vittorie e Record del Mondo (o personali) in ogni angolo del Mondo, presentano Boost in differenti misure e collocazioni: si va dalla Adizero Adios Boost con intersuola interamente in Boost (per tutta la sua lunghezza) alle Adizero Takumi Ren che inserisce Boost come elemento propulsivo dell'avampiede, rendendo di fatto adiprene ed adiprene plus storia passata (come evoluzione pretende).
Mai fin'ora avevamo visto
l'utilizzo integrale di Boost al 100% per tutta l'intersuola e non avevamo potuto immaginare come avrebbe potuto presentarsi una scarpa che dal primo contatto del piede sulla scarpa fino all'ultima frazione di secondo dallo stacco da terra, offrisse integralmente l'esperienza Boost.
Così, dopo due anni di attesa dal lancio di Energy, Adidas inserisce un nuovo importante tassello al suo già importante parco - scarpe da Running, con la più prestigiosa e ambiziosa scarpa, la
Ultra Boost, un concentrato di tutte le più innovative tecnologie a servizio dello Sport.
C'è molto da vedere in questa scarpa ma è bene chiarire che la Ultra Boost a mio avviso possiamo collocarla come una sorta di evoluzione della Energy Boost, della quale grosso modo prende la forma, ma che una volta calzata offre al piede tutta un'altra impostazione e modo di correre.
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Con Adidas Ultra Boost si vola ;-) |
In fin dei conti
tra le due calzature ci sono soltanto 10 grammi di differenza (per la taglia media di riferimento, la 9 USA) ma a mio avviso a guadagnarci è solo il runner con un'esperienza di corsa davvero fantastica, che si vogliano correre lunghissime distanze o divertirsi con il proprio avversario ad una lotta serrata di sprint!
Come detto, il design resta grosso modo uguale ma aumenta leggermente l'ampiezza dell'intersuola ed il suo spessore, lasciando inalterata la rullata e l'impostazione tallone - avampiede, protesa in avanti.
Tradizionalista e semplice costruttivamente parlando, come le calzature Adidas di successo dei primi anni '80.
TOMAIA
Basta solamente calzare la
Ultra Boost e capire che l'esperienza di calzata resterà impressa a lungo, magari con un sonoro "WOW"!
Il piede viene dolcemente afferrato e avvolto con ferma delicatezza nel collo piede, tallone e tendine d'achille tanto da dimenticarti che stai calzando una scarpa.
Non sarebbe nemmeno necessario allacciare la scarpa (ma lo è, perchè i lacci di fatto integrano le tre strisce in materiale plastico a supporto dell'arco plantare e danno stabilità della scarpa) perchè questa tomaia diventerà automaticamente un calzino per il tuo piede e mai potrà essere tolto dalla scarpa, se non volontariamente e con discreta forza.
Da quel momento, basta allacciare anche delicatamente i lacci e si potrà iniziare a correre quanto si vorrà!
Se non si fosse capito, invito i Triathleti ambiziosi a provare la Ultra Boost e afferrarne i benefici di una calzata ferma, morbida e rapida, correrci in negozio e capirete che arma potreste avere in zona cambio!
Porgo infine l'attenzione al solito discorso inerente a
quale misura a questo punto si dovrà scegliere per avere la migliore esperienza di calzata con la Ultra Boost e rispondo che senza ombra di dubbio dovrete
scegliere la taglia Adidas abituale con la quale avete corso in precedenza, sembrerà (ripeto: sembrerà) calzare stretta ma è il corretto concetto di calzata applicata a questa scarpa.
Resta assodato che la Energy Boost calzi ancora più stretta (perchè è nata così), quindi ribadisco che risulta comodo per la Energy acquistarla con mezza taglia in più!
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Primeknit e Tre strisce integrate in una allacciatura che è una favola! |
La risposta la fornisce semplicemente la tomaia tra le più discusse degli ultimi anni: il
Primeknit!
Finalmente ho avuto il privilegio di testare questa nota tomaia, peraltro rivoluzionaria e ne sono rimasto a dir poco entusiasta!
La semplicità del concetto Primeknit applicato ad una tomaia in effetti ha richiami antichi e tradizionalisti: da anni si tenta di creare una tomaia che presenti zero cuciture e zero sfregamenti al piede di modo che si possa idealmente correre anche senza un calzino... perchè allora non vestire il piede con un pezzo unico come se fatto (anticamente) a maglia?
La tecnologia aiuta le Aziende di scarpe sportive e Adidas da leader nel settore applica l'idea con i più innovativi macchinari.
Ringrazio, quindi,
Hypebeast che
in questo Video postato su Youtube mostri i processi di assemblaggio della Adidas Ultra Boost e come venga a tutti gli effetti realizzata la tomaia "ricamata" in Primeknit, ovvero grazie all'aiuto di un plotter "speciale" ;-)
Primeknit all'opera mi stupisce anche per la semplice idea: non solo avvolge morbidamente il piede senza dare quella sensazione di oppressione fastidiosa tipica di una tomaia elastica (per intenderci, il Techfit piace a tanti ma l'effetto di compressione al piede può provocare eccessivo surriscaldamento specie d'estate e maggior rischio a sfregamento), ma fa di più: dalle prime uscite avevo intuito che la scarpa tendesse ad allargarsi ed adattarsi insieme al piede.
Il piede quando si fa attività fisica, tende ad ingrandire e gonfiarsi perchè richiama molti vasi linfatici e venosi a svolgere del lavoro extra, Primeknit essendo "fatto a maglia" si espande con esso rendendo la scarpa ancora più elastica, così aprendo la propria trama
favorisce ulteriormente la traspirazione del piede.
Fantastico!
Il tallone è reso stabile dalla speciale conchiglia protettiva, morbida e contenitiva progettata per il nuovo modello, adatta a rendere molto libero il tendine d'achille, a favorire il naturale movimento del piede ed a tenere stabile lo stesso durante le continue falcate a terra nelle quali interviene costantemente la ormai
esuberanza reattiva di Boost.
INTERSUOLA
Cento Per Cento Boost!
La novità niente affatto scontata regala piacevoli sorprese.
L'intersuola appare di per se più larga che negli altri modelli, come Supernova Glide Boost o Energy Boost e tolta la soletta si nota immediatamente che il piede è interamente a contatto con Boost, mai accaduto prima d'ora.
Sin dalle prime uscite, non mi sono lasciato prendere nè da facili entusiasmi nè da verdetti troppo scontati, aspettando che la scarpa stessa si adattasse alla mia meccanica di corsa e viceversa.
Inizialmente, infatti, prevale quel senso di comfort e ammortizzazione che, unito alla reattività di Boost ti confonde le idee.
Durante il fondo lento, invece sembrerà tutto rientrato nella normalità, quando la ferma comodità della tomaia unita all'impostazione ben improntata in avanti del piede ti faranno correre con assoluta semplicità.
Se non ti impegni molto, il piede sembra lavorare meno per spingere e c'è la netta sensazione che Boost ti aiuti, più di ogni altra scarpa che abbia mai provato.
I chilometri scorrono via facilmente, è presto detto, ma ciò che aiuta molto è l'intersuola più comoda che sulla Energy e la calzata dove il piede è davvero tanto a suo agio.
Quando verrà il momento di spingere, e mi è capitato in alcuni fartlek o in tratti di salita ripida, Boost cambia pelle e ti aiuta a correre con più efficienza grazie alla sua proverbiale reattività.
A mio parere, alle volte il Boost è troppo brusco rispetto ad un'intersuola con vecchio EVA, e trovo una maggiore sollecitazione tendinea ed attorno la caviglia, ma è poca cosa considerato che dopo una decina di uscite (il tempo di permettere alla scarpa di assestarsi al piede) non lo si avverte più.
Ci si deve abituare al modo di correre con Boost, è stato sempre un punto focale di argomentazione, e queste Ultra Boost compensano la loro reattività con un peso non troppo leggero ed una maggiore morbidezza.
A conti fatti, avere il 100% di Boost nell'intersuola si ha soltanto un guadagno: in termini di ammortizzazione ed in termini di spinta, relativamente al peso della scarpa.
Il fattore della tomaia in Primeknit, infine, lavora in maniera eccellente con questa intersuola pure-Boost, in quanto senti espandere tutta la scarpa che lavora con il tuo piede ben ancorato alla stessa.
E' un passo avanti che nelle precedenti scarpe in Boost non avevo avvertito, almeno non in questa maniera così evidente: più spingi e più la scarpa si adatta al tuo modo di aggredire il terreno.
Si tratta di una prerogativa di una scarpa di ultima tecnologia perchè sia le tomaie che le intersuole di scarpe nate fino a pochi anni prima dell'avvento di Boost non avrebbero permesso una simile sensazione durante la tua corsa...
SUOLA
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Dettagli di Suola (arrotondata agli angoli), Torsion e Primeknit |
La suola, come mostrato qui in foto, è stata realizzata nella forma reticolare e da un'ampio incavo centrale viene ricavato lo spazio per accogliere il sistema Torsion (che limita e controlla il movimento della scarpa in funzione della naturale pronazione del piede), come per il modello Energy Boost, integrato con quasi tutta la lunghezza dell'intersuola.
Si può notare, infatti, come dal centro si espanda con il supporto plastico sia verso l'avampiede che verso la parte interna del piede, anche posteriormente, come se volesse seguire integralmente l'azione stessa del runner durante la sua corsa, rendendo ancor più reattivo e stabile il passo.
La suola è di ottimo grip, con una forma puntellata che all'inizio regala un'ottima aderenza al terreno.
Lo spesso strato di Boost attutisce ogni shock al terreno e questa Ultra Boost l'ho portata anche in leggero Off-Road con ottimi risultati, almeno per quanto riguarda il superamento di ostacoli ostili come possono essere dei tratti pieni di sassi ed avvallamenti rocciosi.
Insomma, si può andare benissimo a correre al parco cittadino e fare anche qualche escursione di leggero Trail senza che il piede nè le articolazioni ne risentano!
Non mi sento, invece di consigliare questa scarpa comunque nata per correre sull'asfalto per tratti di Trail fangoso, bagnato e scivoloso in quanto il Primeknit è comunque una tomaia fatta apposta per espellere l'umidità ed il sudore estivo e quindi maggiormente permeabile all'acqua ed allo sporco (sopra ho spiegato quanto sia elastica e come si allarghi la trama).
CONCLUSIONI
Ultra Boost è una novità assoluta nel panorama running, il completamento di questo percorso rivoluzionario nato nel 2013 e che ha visto alla luce parecchi nuovi modelli, alcuni dall'indubbio successo come Supernova Glide Boost ed Energy Boost.
Questa Ultra Boost la collocherei infatti come una sorta di evoluzione della Energy perchè di fatto segue la linea progettuale della prima nata della rivoluzione Boost e si comporta in modo similare: tanto reattiva e sempre pronta a seguire i tuoi istinti di corsa.
Rispetto ad Energy, cambia di molto la calzata, più ferma, decisa, ma meno stretta (ed è qui la lieta contraddizione!) che grazie al Primeknit svelta completamente tutte le doti di elasticità che possiede questa eccellente scarpa, tutta da scoprire in allenamento e gara e capace di cambiare la sua anima in base allo stile di corsa che si vorrà impostare.
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Leggere, agili, scattanti, eppure sono delle A3 - Massimo Ammortizzamento! |
Come dicevo, si colloca in mezzo, anche alla Supernova Glide Boost che, per quanto è equilibrata, resta la scelta più ponderata per correre i lunghissimi in tutta tranquillità in quanto ho notato un'impostazione di Boost nell'intersuola votato alla stabilità ed all'equilibrio generale della scarpa.
Infatti, a differenza della Glide, avremo con la Ultra Boost maggiore reattività e più ammortizzazione insieme; quindi mancherà quel senso di "equilibrio" (che si traduce anche in minore esuberanza) che apprezzo tanto nella SGlide Boost, tutta concretezza.
La Ultra Boost prende il voto massimo per me, Adidas ci regala una scarpa meravigliosa, duratura e ricca di ogni tecnologia attuale disponibile e di prim'ordine della casa tedesca.
Il massimo per chi cerca una scarpa "all in one", perfetta ad ogni scopo dell'allenamento, leggera, traspirante, rapida e morbida, può anche essere indossata dagli "oversize" purchè non abbiano eccessivi problemi di iperpronazione.
Che ben venga il 100% di Boost, grazie Adidas, attendiamo nuovi modelli!