41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

mercoledì 28 settembre 2016

7° Memorial D'Acquisto - Battaglia Vera dal Primo Metro!

Podio M35 - Ma dove sono i giovani atleti?
Palermo, 25 settembre.

La 10K del Memorial D'Acquisto è la prova regina del calendario del Gran Prix di gare su strada che si svolge in Sicilia, quest'anno si è raggiunti il record di oltre 1.000 iscritti e credo che non sia mancato davvero nessuno a questa prova tanto attesa.
Mi sono allenato bene in quest'ultimo mese di settembre, tante dure prove, seppur ripetitive e noiose andavano svolte e sono servite a farmi trovare una buona rotondità di falcata, anche se ho sempre da recriminare la mancanza di agilità nel finale delle stesse.

Questi aspetti e pochi altri dettagli li cercherò con forza nei prossimi allenamenti, ma fin qui posso finalmente affermare che sto pian piano tornando ai miei migliori livelli e correre una gara di 10 K su strada con avversari competitivi era diventata una priorità!

Complice la concomitanza con il Memorial Peppe Greco di Scicli, svoltosi il sabato prima, 24 settembre ed in tarda serata, qualche protagonista annunciabile del D'Acquisto era assente, ma gli avversari temibili erano già tanti, uno su tutti, Hamad Bibi.

La carica dei 1.000
Ahimè, la giornata era iniziata con grossi nuvoloni carichi di umidità ma restii alla pioggia, un clima fortemente disagevole per me che restare asciutti sarebbe un sogno ad occhi aperti, ma ciò che mi preoccupava era la mole di runners presenti in un circuito di appena 2,5 Km da ripetere 4 volte... un incubo - doppiaggi che si sarebbe materializzato soprattutto all'ultimo giro!

Bello lo scenario di Via della Libertà chiusa al traffico, all'altezza del Giardino Inglese, lungo il rettilineo che ti portava a Piazza Castelnuovo (Politeama) e ritorno: sarà banale dirlo ma anche se ho corso su queste strade milioni di volte, esse stesse hanno sempre il loro fascino :-)

Prima del via la calca dei mille si faceva sentire ed era altissimo il rischio caduta.
Il Sindaco Leoluca Orlando provvedeva ad effettuare il tradizionale colpo di pistola e, come previsto, pochi attimi dopo il via, il rischio di cadere è stato così elevato tanta era la calca di gente alla ricerca di un posto nelle prime posizioni, che ho dovuto sgomitare "di mestiere".

Superata la concitazione del momento, inizia subito la gara vera ed in poche centinaia di metri eravamo in tre i coraggiosi runners che non badavano alla posizione ma a migliorare il tempo sul cronometro, primo fra tutti Hamad Bibi che si è subito messo sul ritmo dei 3'09"/Km.
Un grande Giovanni Cavallo arriverà a circa 30" da Bibi
Accanto a me, come avevo previsto, si assesta il catanese Giovanni Cavallo (Podistica Messina) che da tempo si era fatto notare con delle ottime uscite e tempi cronometrici di assoluto rilievo, come un 5.000m in pista sul filo dei 15'00".

Sapevo che dovevo temerlo ma in realtà ha entusiasmato la gara divenendo lui entro il primo giro l'unico avversario di rilievo del marocchino Bibi.
Infatti Hamad "ammazza" la gara con questo forcing micidiale che non potevo permettermi tant'è che arrivati a Piazza Politeama, che un tempo verdeggiava di alberi ormai scomparsi per far posto ad una delle grandi opere chissà mai se compiuta, il passante ferroviario, schizza avanti di ritorno in Via Libertà lasciando sul posto sia me che un Cavallo indeciso sul da farsi.

Entro poche centinaia di metri, complice la mia resa ragionata, Cavallo decide di andare all'inseguimento di Bibi e per molto tempo resteranno i miei unici punti di riferimento volti a non mollare un metro e restare concentrato sul tempo cronometrico, più importante della posizione finale.

Dietro si era formato un gruppetto di altra gente d'Elite in Sicilia, ma penso che qualcuno di loro avrebbe potuto correre con maggiore impegno invece di osservare passivamente lo svolgimento della corsa ad un ritmo non consono alle attese, come avrebbe potuto fare Lucio Cimò che si è allenato duramente con me.
Tutte le Statistiche della Gara dal sito MiCoach

A me non importava un possibile cedimento finale, ma rendere onore alla corsa, non accusare troppo distacco da Bibi su una distanza di certo non mia e dimostrare che gli allenamenti e la dedizione del Prof Liga non erano buttati al vento, nonostante tanti bei cambiamenti a livello personale abbiano influenzato un poco il mio stile di vita e le mie giornate.

Il primo giro, infatti, passa rapido sotto gli 8 minuti e facendo un rapido calcolo resto insoddisfatto di un probabile 32' che non sarebbe arrivato mai visto la grande fatica accusata e devo comunque calmare gli animi e gestire una corsa lanciatissima e già in salita.
Nonostante ciò, riesco ad avvertire comunque un buon giro di gambe ed uno stile più alto che piacerà al pubblico, infatti a fine gara in tanti runners mi diranno quanto fosse migliorata la mia corsa, il che è la maggiore delle soddisfazioni!

Bibi e Cavallo intanto si allontanano e come detto, non mi do per vinto e cerco di correre il più fluido ed agile possibile ma la giornata è al solito pesantemente calda e umida ed il mio fisico soffre a dismisura tale surriscaldamento.
Attendendo giornate più fresche corro un buon secondo giro ed inizia il terzo, con il duo avanzante sempre distanziato di poco che si inizia a confondere con i primi doppiaggi.
In men che non si dica i doppiati diventeranno decine e decine, tutti sparsi lungo la già ampia sede stradale di Via della Libertà che traboccherà di podisti di ogni passo ed età.

Purtroppo con questi numeri e con questo livello di gente sarebbe stato più saggio correre due batterie ma si sarebbero dilatati i tempi di attesa della (nostra seconda) batteria, meglio quindi puntare su un giro più grande, magari di 3,3 Km da ripetere tre volte, sempre previa autorizzazione comunale...

Gara tirata sin dal via, la foto inganna!
Già alla fine del terzo giro i miei utilissimi punti di riferimento la avanti spariscono in mezzo alla folla di colori e scarpette marcianti, il che poteva essere un ottimo stimolo a correre forte, ma ormai diventava uno stress trovare la via di buca per passare muri di cinque persone spesso distribuiti uniformemente lungo il selciato, impedendomi quasi di passare.
I giri di boa a quel punto divenivano un grosso ostacolo ed al termine del terzo giro mentre cercavo di passare uno di quei "buchi" in mezzo alla gente, un podista tra questi doppiati, decideva improvvisamente di accelerare finendomi addosso, spingendomi...
Rabbia, orgoglio o assurdità?
Fatto sta che tempo per riflettere non ce ne stava e serviva non accusare ulteriore cedimento nel tempo sul giro...

Ormai era giunta l'ora dell'ultima tornata e dovevo correre più forte della precedente, segno che comunque stavo molto bene sulle gambe ed ero riuscito a gestire un grosso sforzo in una distanza molto difficile.
Stress di doppiaggi a parte, con maggiore libertà di corsa avrei potuto far meglio ma la gioia di giungere anche sprintando pò è grande e riesco a tagliare il traguardo al terzo posto con un discreto crono: 32'56", migliorando di 46" il risultato dello scorso anno.
Arrivo e non sofferto!

I parziali della gara sono i seguenti: 7'57" - 8'17" - 8'25" - 8'16"

La media generale parla di 3'18" il che mi lascia l'amaro in bocca perchè nei giorni scorsi in allenamento, dopo un concitato 10 x (100m Forte + 100m Recupero) e parziale in 6'26", avevo concluso correndo in pista 6 K a ritmo medio concludendo i 15 giri proprio a 3'17"/Km senza andare a cercare chissà quale prestazione.
Un altro allenamento ben svolto era stato domenica 18 all'esterno Pista in compagnia dei ragazzi del Prof. Liga, con 5 x 1.000m ed 1 x 2.000m tutti sui 3'00"/Km e con un caldo atroce.

Le basi erano solide, lo sono ancora e posso avere qualcosa da recriminare, almeno una 20ina di secondi sul tempo finale di gara, ma possiamo mettere tra le causali le condizioni proibitive di corsa della seconda parte e la forte umidità.

Presto inizieremo a pensare a correre una buona mezza maratona, la voglia e la volontà ci sono tutte, finalmente grazie a molte persone sono entrato in un bel periodo positivo :-)

(Ringrazio Sicilia Running ed il Social 4 chiacchere di corsa presente su FB gestito da F. Castiglia ed A. Ponari)

venerdì 2 settembre 2016

Napola-Mokarta - Venti Anni di Grandi Successi!

Foto - Copertina della Partenza dell'edizione n°20 della
Volata Napola - Mokarta
Napola (TP) - 28 agosto - E siamo giunti al ventennale.

Quando ricevo a fine manifestazione la medaglia - simbolo dell'evento, mi emoziono.

Rivivo tutte le edizioni a cui ho partecipato, ognuna di altissimo livello, dove in quelle strade di fine agosto maledettamente roventi dove il sole tarda a scendere giù, hanno corso centinaia di atleti di grande spessore, italiano ed internazionale.

L'ho detto più volte, gli organizzatori di Napola sono in gamba e la loro gara non è tramontata, proprio come fa il sole di agosto che fino all'ultimo metro della corsa non ci molla un secondo, perchè si danno da fare tutto l'anno e perchè, loro si, meritano tutto l'affetto di noi atleti locali che vogliamo essere lì, a tutti i costi, ogni anno.

Quest'anno, nella medesima data, si correva a Palermo al mattino un'altra corsa - simbolo molto affascinante, ovvero l'acchianata della Scala Vecchia fino al Belvedere, passando per il Santuario.
La mia scelta è stata perentoria un mese fa, Napola-Mokarta è irrinunciabile, per la sola emozione di essere schierato lì al via, con decine di Campioni.

La settimana poteva essere nuovamente in attivo, ma ho avuto impegni personali così importanti da potermi allenare solamente al mattino oppure nel primo pomeriggio, laddove a Palermo, tutt'ora, si raggiungono temperature poco inclini a chi pratica lo sport della corsa.
Tra l'altro, in uno di questi pomeriggi, ho visto tracollare con i miei occhi un giovane di circa trent'anni, che è svenuto davanti la fontanella dell'acqua...io ed alcuni runners abbiamo atteso che arrivasse l'ambulanza e dopo qualche secondo si è ripreso, fortunatamente...
Purtroppo mi sono dovuto accontentare e, come era prevedibile, non ho raccolto alcun risultato.
Nonostante fossi ben allenato e carico, uno di quei pomeriggi allo Stadio, mercoledì 24, svolsi l'ultimo allenamento di ripetute prima di Napola ed a quell'ora calda ho raccolto solo miseri risultati: le gambe giravano ma non spingevano e non riuscivo ad andare oltre un ridicolo 1'16" per ognuna delle ripetute di 12 x 400m (R.45").
Da prendere con filosofia, alcune priorità vengono prima di ogni altra cosa.

Conscio, quindi, di essermi allenato in condizioni "estreme" e di avere comunque un buon bagaglio di qualità sulle spalle, domenica 28, insieme al forte marocchino Bibi, instancabile lavoratore (sarà questo il segreto del suo successo?), ci rechiamo alla volta di Napola.
Quest'anno la gara non risultava prova del Gran Prix Amatori e risaltava all'occhio la minor partecipazione nelle batterie amatoriali, chi ha corso a quell'orario, intorno alle cinque del pomeriggio, ha fatto un'enorme fatica nel portare a compimento la prova dato il caldo esagerato di quell'orario.

La Presentazione... Momenti di grande emozione!
Per la prova internazionale, ci si da appuntamento quando il sole è calante, poco vicino le sette di sera: un preview molto gradevole per gli abitanti di Napola ormai diventato tradizione.
Quest'anno lo stuolo di corridori africani è stato impressionante, sfiorava la doppia cifra, tutti di alto livello e capaci di contendere la vittoria ai vari pretendenti italiani, tra i quali spiccavano Rachik, Floriani (reduce dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro) ed El Mazoury.
Avrei giurato di vedere in alto anche il talentuoso Vincenzo Agnello, reduce da un periodo in altura sull'Etna ed avrò ragione del mio pronostico: sarà in grado di battagliare con i migliori italiani fino alla fine!

Il pubblico di Napola mi accoglie con enorme affetto ed entusiasmo e cerco di non deluderlo.
Al via, dopo solo cento metri, Rachik parte subito all'attacco in discesa e scuote il gruppo.
Il suo primo attacco non sfalda i migliori protagonisti ma, conscio della difficoltà del percorso, accuso un primo distacco per contenere e gestire al meglio lo sforzo.
Con me si installa un gruppetto tirato da Tiziano Giammanco (l'allievo del Prof. Ticali), Idrissi ed il rientrante Spinali.
Il gruppone di africani resta passivo e solo Rachik continua a tirare il gruppo che vedo pian piano allontanarsi.
Con l'esperienza di anni di battaglie su queste epiche strade, celato dalle mie lenti fotocromatiche Vario, attendo che qualche vittima illustre si stacchi.

Da lontano osservo l'andazzo e si inizia a delineare la storia della gara, con Bibi presente tra i migliori outsiders assoluti ed i migliori italiani a reggere il confronto con i colored.
Il lombardo Omar Guerniche spicca tra l'altro in mezzo ai migliori, mentre Brancato prova con tutte le forze a restare fino alla fine con il gruppone di testa, ma accumulerà un leggero distacco nel finale.

Il primo a staccarsi sarà il giovane Mazzara, ma un ragazzino che ne può sapere di tattica e saggezza?
Tutto spregiudicatezza che non pagherà alla fine, ma lodevole il tentativo di restare con il gruppone per almeno i primi quattro chilometri.

Il Gruppetto dal quale spiccherà Giammanco (20)
Intanto, io e Giammanco facciamo selezione e non resta più nessuno a seguirci da vicino.
Quella maledetta, lunga salita che conclude il giro dà il nome alla "Volata", perchè non finisce mai e perchè devi spingere fino alla fine perchè non da scampo; il caldo della strada asfaltata ti crea molto fastidio.

Il giovane Tiziano è più "in palla di me" e lo dimostra a più riprese tentando di staccarmi, ma inizialmente non ci riesce ed ogni tanto prova a rifiatare pure lui.
Nel frattempo la strada scorre sotto i nostri piedi, il pubblico si fa sempre più rovente e, come accade nelle corse su strada siciliane, gli anziani del paese si schierano a bordo strada sulle loro sedioline che almeno per questa volta non sono utilizzate come "passo carrabile".

Al chilometro 4,5 raccogliamo una vittima illustre dell'inizio di gara, ovvero Alessio Terrasi che di lì a poco si ritirerà perchè non riusciva a respirare bene.
Anche Alessio, reduce da un periodo di altura, pagherà al contrario gli effetti della vita con minore ossigeno che comporta reazioni differenti nel fisico di un atleta: può andare male nei primi giorni al rientro dall'altura ma alla lunga è un metodo di allenamento che paga tantissimo.
Alessio lo dovremmo vedere protagonista assoluto nelle gare da settembre in poi.

A quel punto, devo solo stringere i denti perchè la gara entra nella sua fase più difficile.
Seppur rinfrancato dall'illustre sorpasso, ad inizio del quarto dei cinque giri previsti, mostro un maggiore affaticamento e inizio a staccarmi, anche troppo bruscamente dal mio diretto avversario.
Adesso si tratta di stringere i denti e pensare il meno possibile alle altre due lunghe salite da affrontare in solitaria.
Il quarto giro sarà, come prevedibile, di gran lunga il peggiore e accuserò un serio distacco da Giammanco, quantificabile in circa venti secondi.

All'ultimo giro, stringendo i denti, provo a cambiare passo e cerco di spalmare sui vari settori del percorso le energie rimanenti.
A tratti reagisco bene e, mentre i primi tagliano il traguardo, mi attende, con il sole che mi da del "tu", di fronte a me, la lunga montagna da scalare.
A quel punto il sole è alle spalle e, con acceleratore a manetta e bocca spalancata, riesco ad agguantare il traguardo, esultante.

Gli Ultimi metri di una "Volata" vera e propria!
Ancora una volta, la Volata Napola - Mokarta è mia, chiudendo al 16° posto in 33'39", circa un minuto più lento rispetto al mio miglior tempo.

Vincerà un sedicenne ugandese, Victor Kiplangat, atleta dal futuro garantito, capace di battere in volata Felicien Muhitira, autentico mattatore delle corse estive su strada (e magari stanco dopo così tanti sforzi nel solo mese di agosto).

Soddisfatto a metà, ovviamente lamento il fatto di aver ceduto a circa 3 Km dal termine e di non essere stato in grado di seguire un avversario comunque molto valido e capace di correre in 33'00", un tempo che volevo fosse alla mia portata.
Decisamente è l'unica annotazione da fare, ma considerata la settimana sicuramente poco all'attivo, ricca di stress e disidratazione costante, non posso far altro che accontentarmi e ripartire da queste basi e tornare agli orari più umani sin dalla prossima settimana.

Settembre porterà con se nuovi banchi di prova competitivi, Palermo sarà la Città che li ospiterà e non vedrò l'ora di regalarmi una prestazione che ripaghi di tutti gli sforzi.

Intanto, correre a Napola è stata un'emozione forte, come di quelle che non te le dimentichi più...

(Ringrazio per le foto prese da Social G. Bennici, il Sig. N. Bruno di Altofonte oltre che l'organizzazione della Volata)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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