41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 30 gennaio 2015

Parte la Corsa verso la Milano Marathon del 12 aprile 2015!

I'm A Milano Marathon Ambassador!!!
Continua la collaborazione con Adidas Running e quest'anno ho accettato la sfida per correre alla prossima Milano Marathon del 12 aprile 2015!

Darò il massimo e cercherò di arrivare preparato per conquistare una posizione di merito in gara, ci sarà molto da lavorare, allenamenti lunghi e spero che in tanti possiate venire a correre una maratona veloce, entusiasmante e con un percorso tutto nuovo con partenza e arrivo situati nello stesso posto!

I primi 15 Km sono molto suggestivi ed abbracciano i punti più belli di Milano, passando per il Parco Sempione ed il Duomo, mentre il momento di massima concentrazione sarà dal 30°K al 35°K quando si dovrà resistere alla possibile crisi e prepararsi nuovamente all'ingresso nelle vie centrali della Città che scommetto saranno entusiaste di vedermi passare.
E' un'occasione importante di rilancio in un percoso velocissimo tramite il quale punto a realizzare uno tra i miei migliori crono di sempre!

L'idea mi fa tornare ragazzino, quando molti ma molti anni fa, alla mia terza maratona, corsi a Milano in 2h20'36" quando quasi nessuno avrebbe puntato ad un mio simile risultato, meno che me, il mio allentore e ben pochi amici :-)
Lo spirito sarà in fondo sempre quello di un tempo, mi innamorai di Milano quella volta, nel 2003, e mai più smisi di visitarla per quanto fosse bella e tremendamente "avanti" ;-)

Aggiungo che sarà bello applaudire sportivamente dal primo all'ultimo concorrente che per una domenica animeranno la Città simbolo dell'EXPO 2015!

A tal fine sono stato coinvolto nel progetto di promozione sportiva all'interno dell'evento sia per le Società Sportive che vogliano partecipare in massa alla Maratona o chi voglia singolarmente iscriversi, con uno sconto di 5 euro tramite un Codice Promozionale nell'area iscrizioni online che vi fornirò su richiesta.

Per ogni ulteriore informazione sono disponibile a rispondervi nell'area commenti oppure, in privato, (Facebook) e (Google Plus)
Il Nuovo Percorso, veloce a adatto per correre il tuo Personal Best!!!
inviandomi un messaggio tramite Social Network!

Chi mi conosce bene sa quanto mi metta d'impegno nel promuovere il movimento podistico e, una volta guarito da un brutto infortunio sono più che mai entusiasta di farne parte di questo progetto.

E' in studio una seduta di allenamento collettiva a Palermo con gli uomini dell'FLP Team e del Good Race Team ma l'iniziativa è aperta a tutti: correre tanti chilometri insieme aiuta a raggiungere più facilmente il risultato che desideri!

A presto, buona Maratona di Milano a tutti e... Boost Your Run!

sabato 24 gennaio 2015

Montefortiana - Mezza Maratona Falconeri - Bella da Soffrire

Il primo traguardo dell'anno, contento di aver dato tutto...
Monteforte d'Alpone (VR) e Vittorio Veneto (TV)

Tanti anni passati in una sola sera, trovare amici che non vedi da molto tempo e stupirsi che quel tempo è passato solo nel calendario e forse per qualche capello bianco in più, gli sportivi, i runners sono i più longevi, sembra che le foto non abbiano età...
Domenica scorsa non avevo voglia di accendere il telefono invece, non volevo che arrivasse il tempo delle brutte notizie, quello scorre inesorabilmente e, nuovamente, colpisce uno dei nostri, dei nostri più cari...
La notizia era nell'aria ed il Good Race Team Palermo si unisce nella perdita di un nostro caro amico ancora una volta per un male incurabile che ti stronca, all'improvviso...
Nessuno in Società ha voluto correre le Campestri di Ravanusa, io che mi trovavo già in Veneto, ho preferito buttare via tanta amarezza nella sommità di quelle strade.

Una corsa che non sarà facile da dimenticare, per il suo livello tecnico e per la difficoltà altimetrica del percorso che mi incuriosiva e mi invitava alla sfida.
Lo scorso anno vinse il mio caro amico Francesco, molto forte sia in salita ed ancor più in discesa.
Insidie che mi ero studiato con disarmante tranquillità, ottimista che in fondo 300m circa di altitudine massima non fossero poi così tanti.
Ed invece le gare, le corse, le giornate, fanno storia a se e certi equilibri saltano magari se non sei troppo in giornata.

Così ci siamo ritrovati a commentare io ed il mio amico Luca, che ringrazio tantissimo, gare ed emozioni differenti.
Questa è la Corsa, ma l'importante è tirar fuori sempre la propria personalità e le proprie emozioni, magari condizionate da ravvicinati eventi.

La Partenza e tanti avversari in bella mostra!
La mattina ci sorride, vedere il sole sorgere su un cielo limpido mi allieta e non poco.
E' bastato alzarsi di primissima mattina, fare una buona colazione con l'Addis The e dirigersi verso il luogo di ritrovo ormai stracolmo di partecipanti, segno di una manifestazione molto ricercata.
I 4°C sono troppo pochi per un meridionale annesso all'Africa come me ed il riscaldamento non aiuta molto, ci vorrà del tempo prima di abituarmi a tanta aria fredda.

Lo start avviene alle 09:30 e tra di noi ci sono tanti volti conosciuti ed alcuni rappresentanti dell'estremo oriente invitati apposta dall'organizzazione; più tardi sarà l'ora della gara di 10K Internazionale, ma già oltre alla nostra gara erano in corso sia la camminata non agonistica che l'EcoTrail.

Come spesso accade dopo un paio di chilometri ci si osserva da vicino ed il gruppetto si sfoltisce in una decina di esemplari; fase di studio, dove non è sufficiente uno strappetto di poche centinaia di metri per impensierire nessuno, forse per mischiare un pò le carte.

In quella fase l'atleta orientale dalle tanto strane scarpe iper colorate che sembravano da calcio, dopo aver tirato tanta strada resta più defilato e mi trovo avanti, per poco tempo.
Il ritmo non è elevato ed il 4° chilometro si avvicina rapidamente così come la tanto temuta lunga salita.
In quel momento il duo del marocco scappa avanti ed il solo ad inseguirli è Denis Curzi (C.S. Carabinieri), formando un terzetto che deciderà le sorti della corsa.

Le prime pendenze creano selezione e si rimane all'inseguimento in quattro, oltre me, Wang, Zanotti e Avon.
I quadricipiti già bruciavano e tanto, i pensieri per la testa erano tanti ma ancora era fase di studio: non riuscivo ancora a comprendere quale fosse la reale avversità di questa salita.

Abbandonato il Centro abitato sarà subito selezione...
Le gambe bruciavano perchè ogni pendenza era seria ed a volte molto severa; le gambe bruciavano perchè ci tenevo a non staccarmi dagli avversari ed ho stretto i denti almeno un paio di chilometri prima di arrendermi all'ennesimo nervoso cambio di pendenza.
Una discesa od un breve rettilineo (magari in un tratto fangoso) prima della nuova lunga salita che spesso si delineava da lontano e si poteva stimare quanto fosse lunga ed ancora, maledetta.

La fatica saliva, i gemiti di stanchezza erano ormai frequenza vocale del respiro ed il solo quieto e campestre panorama ricco di distese viticole poteva placare la disperazione di veder ancora tanto asfalto verticale.
Era un problema al Bosco della Ficuzza, era un problema in vetta alle colline Montefortine (si dirà così?)... era dura da accettare tale realtà quanto vedere i diretti avversari sfuggir via dai tornanti.

Contare i chilometri con un lento ed inesorabile count-down era un patimento, soltanto spezzare certe irte salite con morbidi falsopiani aiutava a sopravvivere, ma raggiungere quota 10K bruciava più dell'aria frizzante: 38'27" la dice lunga su quanto fosse stremante il percorso, ma un uomo lassù in vetta già mi annunciava la fine delle sofferenze.


Nel frattempo, una volta scollinato e mai rilassato a sufficienza, mi si presentano 100m di pericolosisissima discesa verticale: faceva paura il liscio asfalto reso viscido dalla pioggia, i piedi stanchi e dalla nulla reattività e le gambe che bruciavano come il fuoco.
Luca poco più indietro se la sarebbe cavata, mentre un pensiero a chi soffriva per davvero contro la corsa più importante della propria vita c'era ed iniziavo a scendere...

Per ben cinque chilometri non si smetteva di correre fortissimo, letteralmente a perdifiato e senza mai trovare una rilassatezza tanto sperata.
Si saliva a tutta e si scendeva a tutta con piedi stanchi e respiro affannato, tornante dopo tornante ed un continuo rilancio dell'azione che puoi fare soltanto in gara quando non importa delle conseguenze sul tuo fisico, importa che che non perdi un solo secondo dal tuo diretto avversario.

Post Gara - Good Race Team!
Impossibile voltarsi indietro a controllare ma con la coda dell'occhio riuscivo ogni tanto a cercare un mio ipotetico diretto concorrente spuntare dietro un tornante della lunga discesa di 5K chiusa al mio cronometro in circa 15'40" (ben lenta vista la stanchezza generale).
Si pensava a guardare avanti col sole che ti batteva calmo in viso e gli occhiali da sole che ti tenevano concentrato sulla strada davanti che ormai spianava in un lungo rettilineo di terra che produce del buon vino.

I camminatori sin dall'irta discesa rappresentavano un lunghissimo serpentone umano: cercavo di motivarmi raggiungendoli uno dopo l'altro e con la loro carica e simpatia si andava avanti: tu correvi, loro alle volte sembravano "fermi sul posto", alcuni di loro provavano a starmi dietro, forse per sfida con l'amico, ma non avevo tempo e modo di scherzar con loro, la gara non lo permetteva!

E' tempo di stringere i denti e 5K al traguardo era una bella distanza da gestire con tanta stanchezza ormai sedimentata in corpo.
Il percorso in quel momento subisce una variazione passando all'esterno delle mura del Castello di Soave nella "Strada del Vino" ed il passaggio è talmente suggestivo da far scivolare via almeno un paio di chilometri.
Da dietro nessuna traccia di avversari ma non pensavo che qualcuno avrebbe potuto avvicinarsi così tanto...

In quei chilometri finali sentivo di avere un passo stanco ed un pò spento ma cercavo di puntare il mio avversario a vista più avanti a 250m circa che mai riuscirò ad avvicinare.
Mancavano ormai 3K e l'ingresso a Monteforte era ormai vicino...

Stringo i denti, si abbandonano le colture delle Viti una volta entrati nell'ultimo chilometro, provo ad incrementare quando inizio a scorgere la gente festante che ti incita.
Il sole è tiepido, il fuoco dentro lascia a pochi metri di rilasattezza ed al traguardo riesco a tener difeso il 7° posto in 1h15'55".

Il momento della premiazione... e sei dentro il blog!
Un pizzico di amarezza vine placato dall'arrivo di Luca che ottiene da questa corsa un esaltante risultato che narrerà un'ottima gestione della salita ed una progressione dei chilometri finali da vero maratoneta.
Un altro spaccato di una corsa che invece per me ha "spaccato" le gambe in due!

Il ristoro finale e la festa della premiazione hanno fatto spazio a lunghe chiaccherate con amici e conoscenti trovati in mezzo ad una folla di podisti che riempivano le strade di borgata di questa calma cittadina che per una domenica era diventata centro podistico del Nord Italia dalle diverse distanze e specialità.
Un'ora più avanta sarebbe andata in scena la gara Internazionale di 10K con tanti altri protagonisti attesi!

Avrei sperato di combattere maggiormente su quelle iniziali salite, sento di aver trovato ritmi nelle gambe più veloci negli allenamenti in piano ma nonostante ciò ancora balbetto (e non poco) nelle prove in salita che contano maggiormente.

In questo mese si entra nella prima fase di carico in vista della prossima Maratona e non ci sarà momento migliore adesso per provare a rafforzare la muscolatura che ha mostrato di non essere preparata per percorsi così duri.

In tanti sanno già quale sarà, intanto, lasciamo ancora il dubbio alla fine di questo Post con un indizio: se hai già visto da qualche parte la maglia "rossoarancio" sotto la canottiera di gara da qualche altra parte, forse hai capito dove sarà la prossima 42K!

(ringrazio per le foto Podisti.net e modenacorre)

giovedì 15 gennaio 2015

Good Race Team Palermo - La Bella Sorpresa del 2015!

Presentazione con il Presidente!
Palermo, gennaio 2015.

In realtà dovremmo partire dall'ultimo mese del 2014 ad essere sinceri, trascorso tra allenamenti, gare e... la ricerca continua di "un tetto" dove poter correre!

Le strade con la precedente Società si sono divise e così, pacificamente, ho iniziato a cercare spazio altrove.
Partendo dal presupposto che alcuni "treni" importanti erano persi da tempo e che non avevo più voglia di vedere eventuali finte tabelle premi (già capitato nella mia vita agonistica per ben due volte), mi sono affidato a diverse amicizie e, tramite loro che ringrazio apertamente, sono riuscito a mettermi in contatto con i diversi presidenti di alcune Società Sportive italiane per lo più note.

Molti di loro, tra l'altro gentilissimi, mi hanno spiegato come la congiuntura economica sfavorevole non permettesse di muoversi in lungo ed in largo per l'Italia con i propri atleti e che questo comportasse dei costi sicuramente da tenere in bilancio.

Per farla breve, per competere ai Campionati Italiani di Corsa (quattro prove, CdS Cross, Mezza Maratona, 10K Strada e 10.000m in Pista regionale) è diventato proibitivo solo per le spese di trasferta che ne comporta, ragion per cui in tanti dirottano i pochi fondi rimasti per finanziare attività alternative per il rilancio dell'atletica giovanile in Italia.

Molte risposte sono state analoghe, quasi tutti li ho ben capiti fino in fondo e praticamente quasi tutte le Società, preferiscono avere a che fare con l'atleta simbolo della propria Città o al più limitrofo in Regione.

I tempi d'oro sono andati, per tutti, e se qui stiamo parlando per risparmiare sulle trasferte, figuriamoci sui premi agli atleti, pressochè inesistenti.

Avevo cercato ovunque, in ogni angolo, tranne che A CASA MIA...
Felice di correre, felice di questa scelta!

Un'offerta da una nota Società palermitana in realtà l'avevo avuta, ma molti fattori qui inesplicabili, mi hanno convinto a non considerare l'ipotesi di unirmi alla loro causa, almeno per ora.
Ho riflettuto molto negli ultimi giorni che precedevano il Natale quando davvero avevo poche opzioni ed il tremendo sentore di tornare a correre un anno in una Società dal completo anonimato (per me).

Molti fattori da tenere seriamente in considerazione, tra cui il mio noto Sponsor Tecnico per scarpe, abbigliamento ed occhiali da sole, avevano pesantemente condizionato la scelta, che dovesse ricadere su una Società che mi lasciasse libero di indossare i marchi che con orgoglio mi supportano tutto l'anno.
Oltretutto, ci saranno novità in arrivo a breve :-)

Fin quando, qualche giorno prima delle festività natalizie appena trascorse, il gruppo che anche quest'anno mi ha regalato indimenticabili risultati, l'FLP Running Team, mi ha invitato ad un brindisi di auguri.
Ero in fondo molto contento di come si era chiuso l'anno, comunque in attivo e tremendamente positivo sia per me che per i runners che alleno da un po di tempo.
Un'amicizia consolidata da poche e apprezzate presenze, forse un'assenza importante, un pensiero per il più Forte di tutti che sta lottando, c'era quella sera, a spezzare la nostra serenità...

Grazie Adriana e Buon Anno!!!
La serata era anche il pretesto per presentare in modo semi-ufficiale le divise di una nuova Società Sportiva costituenda creata da molte facce note e amiche, con un Presidente al quale non si poteva che chiedere un dialogo.

Quel dialogo c'è stato ed è stata subito intesa, per quei pochi dettagli che, successivamente in questo blog ne seguiranno.
Dopo alcuni giorni di riflessione nelle fredde e cupe giornate al Parco della Favorita, per lo più in solitudine, è stato semplice accettare la sfida e unirmi ad un nuovo gruppo, ricco di entusiasmo e di voglia di fare con il quale si potrà crescere facilmente unendo forze, carisma e competenze.

Proverò a correre come sempre ho fatto, dopo un 2013 da dimenticare ed un 2014 iniziato con poche speranze e chiuso in maniera memorabile, quindi con tanta carica, energia, entusiasmo ed una Società che ha fatto degli sforzi per avermi con loro.

Era da molto tempo che non mi sentivo parte attiva di una Squadra, che finalmente torna ad essere della mia Città, Palermo!

Mondello, uno dei tanti scenari naturali che apprezzo,
anche per correre su Strada d'inverno!
E' vero, partirò dal 2015 da solo come Assoluto, ma sarò anche Master e l'intento univoco sarà di dimostrare che ci si potrà sfidare tranquillamente ai prossimi Campionati Italiani con i migliori specialisti delle varie distanze del mezzofondo prolungato.
Dimostrare ciò potrà permettere di aprire una speranza ai giovani runner palermitani che vogliano potersi esprimere con nuovi stimoli ed abbandonare il concetto di Gran Prix Amatoriale "a tutti i costi".

Pochi giorni fa, infine, la presentazione ufficiale (con tanto di sorpresa) al Circolo Ufficiali di Palermo, ha sancito il mio ingresso con i colori Blu-Giallo-Bianchi.

Grazie Good Race Team, grazie Presidente, sarà un onore correre per Voi!!!

(Grazie Sicilia Running e Adriana P. per le foto)

martedì 6 gennaio 2015

Adidas Adistar Raven 3 - La Sua Natura è il Trail!

Il Trail è una dimensione speciale della Corsa, è un'emozione da provare
prima o poi nella vita di un Runner
Adidas è nota per produrre scarpe sportive di alta qualità, che durino nel tempo e che rappresentino un esempio di alta tecnicità applicata allo sport.
Nel mondo del Running, come è noto, Adidas dimostra cura nella scelta dei materiali e propone in ogni campo di utilizzo scarpe funzionali e molto prestanti.
Si pensi alle scarpe da Track and Field, ovvero per le competizioni su Pista e nelle pedane, punto di riferimento da sempre per gli atleti di altissimo livello.

Non mi potevo aspettare che la stessa cura maniacale per l'ammiraglia delle scarpe da Trail dello storico marchio che rappresento, il Brand a Tre Strisce.
La Adistar Raven 3, rappresenta il Top in termini di Comfort, Resistenza, Protezione e Grip tra tutte le "fuoristrada" targate Adidas, e ingloba in un unico modello materiali ed idee all'avanguardia per permettere a qualsiasi utilizzatore di correre su sentieri fangosi, scivolosi e rocciosi il massimo della protezione e stabilità.

Il modello Adistar Raven 3, a differenza di altri proposti dalla casa tedesca, non è tra i più leggeri e quindi resta votato per le gare di endurance a lungo termine con terreni misti e ricchi di insidie.

Per percorsi medio lunghi esistono le altrettanto ben realizzate Adidas Supernova Riot, mentre per le gare veloci e scorrevoli senza troppe insidie nel percorso, i chilometri Verticali ed alcune 21K-30K che offrono ampi spazi nel verde ma senza sconfinare nel trail, c'è la leggerissima e artigliata Adizero XT.
Senza contare le Adidas Response Trail (anche in versione GTX - in Gore Tex) e le Adidas Kanadia Trail, che le puoi portare su per le montagne di casa tua senza spendere troppo ;-)

Adidas, nell'affrontare la tappa conclusiva di EcoTrail nel Bosco di Ficuzza, di 23 K, mi ha affidato in prova ed in uso la Raven 3 ed ho potuto conoscere finalmente un mondo parecchio distante dalle corse su strada senza correre troppi rischi!
Grazie a questa scarpa, infatti, ho potuto migliorare di ben 13 minuti il mio precedente primato sul percorso, fatto con scarpe "stradali" e quindi non adatte a calcare la fanghiglia scivolosa.
Un gran bel passo avanti che mi ha permesso di scoprire tutti i pregi di questa formidabile calzatura.

Puntale rinforzato, Protezioni ovunque e
linguetta dove poter contenere i lacci
TOMAIA

Partire dalla Tomaia forse è un pò "offensivo" nei riguardi di una scarpa da Trail dove la struttura della suola è fondamentale per la vittoria in gara sui terreni più sconnessi, ma le soluzioni proposte per il rivestimento lasciano piacevolmente sorpresi.
Potevamo aspettarci il Gore-Tex (membrana leader per l'impermeabilità e la traspirabilità dell'abbigliamento da sport outdoor) ma se ne può fare benissimo a meno, con l'intelligente soluzione proposta in TechFit, aderente come le maglie a compressione di Adidas.
Il piede resta ben saldo alla scarpa che resta modellato dolcemente grazie ad una pianta ampia quanto basta per alloggiarlo con fermezza.
In allenamento ed in gara, diversi "tuffi" nelle pozzanghere più insidiose non hanno fatto penetrare fin troppa acqua internamente, lasciando il piede piacevolmente e quasi del tutto asciutto e senza far entrare alcun tipo di sporcizia o fango.

La linguetta, molto avvolgente, è corpo unico con la tomaia e ha la funzione di "afferrare" con femezza il piede non appena si calza la Raven 3.

L'allacciatura veloce realizzata con lacci sottili, elastici e la clip a molla che chiude con decisione la scarpa, rappresenta la maniera alternativa, veloce (anche da slacciare) e minimale di allacciare/slacciare la scarpa e quindi più adatta ad imbarcare fango e sporco.
L'utilità di tale allacciatura veloce sta nel poter correre nella massima tranquillità senza pericolo che la scarpa si slacci o perda la presa durante la corsa, mentre il cilindretto ricurvo posto all'estremità opposta dei lacci permette di bloccare gli stessi dal tirante in un qualsiasi punto dell'allacciatura, in modo semplice e saldo, senza dar fastidio (vedi figura).

Speed Lacing System, in pochi secondi i lacci non si muoveranno più!
Nel caso in cui si preferisca avvolgere con cura l'allacciatura rimanente e nasconderla, è stato pensato un comodo e utile alloggio per i lacci all'interno della linguetta, richiudibile a strap con il velcro, utilissimo per non far entrare sporco e fango intorno ai lacci ed al collo piede.

Le applicazioni in film plastico (di spessore maggiore che nelle ordinarie scarpe da running per la strada) donano un senso di solidità e rendono la Raven 3 praticamente indistruttibile, mentre il puntale in morbida plastica non arreca alcun fastidio e permette di affrontare le gare endurance con discese rocciose senza ferire il piede.

Tutto il resto dei materiali impiegati per realizzare la tomaia sono sempre e comunque morbidi dove serve e resistenti nei punti di maggiore usura, perfino inseriti ai lati della scarpa e visibili nelle figure.

Insomma, non c'è nulla che possa fermare questa Adistar Raven 3!!!

SUOLA

Tutto il concentrato della tecnologia Adidas adattato nel Trail!
La prima parola che viene in mente per descrivere la suola della Raven, è ovviamente "Traxion", ovvero il particolare disegno lamellare e artigliato che aggrappa con decisione e fermezza il terreno, da sempre presente nei modelli di scarpe Adidas per il Trail o per il Calcio.

Anche nella Raven le tacchette lamellari Traxion sono presenti, ai bordi ed in punti strategici della scarpa per aiutare il Runner ad affrontare le curve più insidiose e scivolose senza troppi rischi e con quell'aiuto che, se presente, può risparmiarti da una probabile caduta.
Adaptive Traxion, rocce e fango avranno una lettura migliore!

Ma la vera chicca si trova al centro della suola, nel cuore del movimento di rullata del piede, ovvero il disegno della suola che dinamicamente si adatta ad ogni singola asperità (adaptive Traxion), come dei pistoncini indipendenti che rientrano quel tanto che basta per ammortizzare gli impatti e accomodare anche le più scomode ascese o discese.
Tutto questo rende la scarpa molto comoda, ammortizzata e tremendamente stabile, con il supporto Torsion fuso alla gomma della Suola.

Ah, già, la Gomma: è una Sticky Rubber Continental, della casa tedesca produttrice di coperture per le automobili che ha creato una mescola dal grip davvero fantastico!
Ho imparato a scivolare nel fango e trovare molta sicurezza in più calzando le Raven 3 che, nelle più disperate situazioni (come nelle discese totalmente fangose) si limitava a "derapare" leggermente e lasciandomi in tutte le altre situazioni (o nei cambi rapidi di superficie come un ponticello in legno scivoloso) pieno controllo.
Fantastico!

INTERSUOLA

Robustezza, Flessibilità e Protezione per Trail Endurance!
Adidas ha puntato tutto sulla robustezza per la Raven, assolutamente capace di portarti dove vuoi, anche verso i sogni più lontani (che per me potrebbero significare UTMB? ;-)

Perchè non sognare?
Intanto, la morbidezza generale della scarpa viene gestita al meglio dalla suola con i "pistoncini indipendenti" che ammortizzano l'impatto sopra descritti e dal classico Adiprene presente all'interno dell'intersuola.
Boost arriverà probabilmente con le prossime versioni del 2015, ma intanto ciò che viene assicurata è l'alta qualità dei materiali e la cura nella progettazione degli stessi.
Allenamenti su lunghi tratti in asfalto non hanno particolarmente creato alcun problema in quanto la scarpa è si robusta ma altrettanto flessibile e utilizzabile per le andature da Fondo Lento, tranquillamente.
Nei tratti in salita si fa sentire un pò troppo il suo peso a lungo andare (340 gr) ma è il piccolo prezzo da pagare per avere pieno controllo e sicurezza in ogni situazione, che sia fango, neve o terreni scivolosi.

CONCLUSIONI

L'Outdoor per Adidas è sinonimo di ricerca, innovazione e passione da molti anni, in quanto è il miglior campo di applicazione per testare i materiali, l'abbigliamento e le calzature in condizioni estreme per lo sport.
Le Verdi Adistar Raven 3 si mimetizzano con il prato di
Bosco della Ficuzza (PA) (Credits M.A.)
Ma per gli amanti delle corse estreme e ricche di difficoltà, la scelta primaria può ricadere su questa fantastica Adistar Raven 3, così ricca di qualità e pratica per il Trail Running.
Chiunque una volta calzata se ne innamorerà.

Consigliata principalmente per lunghi Trail, in tracciati fangosi e rocciosi, proteggerà il piede e la vostra corsa con decisione e fermezza, permettendo di amare di più questo sport, come ha fatto con me.
Ho imparato a scendere nei sentieri fangosi grazie alla scarpa giusta, e mi sono anche divertito nel farlo!
La consiglio chiaramente a chi, nella massima sicurezza e con una scarpa di assoluta qualità, vuole approcciarsi al Trail con decisione, sapendo di investire tanto su un attrezzo sportivo che potrà portarlo dove vuole.
Non mi ha intimorito il peso della scarpa, ben ricompensato da tanta aderenza e migliore presa, anche in salita.

Ogni tanto variate i percorsi e le gare e, se potete, provate un Trail, con i giusti accorgimenti, l'abbigliamento adeguato e, ovviamente, la scarpa giusta sarete ampiamente ricompensati da emozioni mai provate ;-)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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