41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

domenica 25 ottobre 2015

Adidas Evil Eye Evo Pro e Tycane Pro - Occhi al Sicuro!

Evil Eye Evo Pro (Large) con Lenti Blu Mirror Hydrophobic
Gli ultimi arrivi in casa Adidas Eyewear li ho provati tutto l'anno, inclusa l'estate e si tratta di ricche novità.

Ho la fortuna di essere Testimonial di un Brand Leader indiscusso quantomeno per la tecnologia applicata alla corretta visione nello sport, ambito dove è molto difficile sbagliare o presentare prodotti di qualità scadente o dai pessimi filtri che possono negare la gioia dei colori che offre la natura tutto l'anno.

Innovazioni nel Design e nello stile, oltre che nella qualità delle Lenti, che si arricchisce di novità interessantissime.

EVIL EYE EVO PRO

Con gli Evil Eye Evo Pro puoi fare qualsiasi sport, dal Running, al Cycling
agli sport di Alta Montagna...
 Evil Eye (nome storico degli Occhiali da Sole di casa Adidas per il Ciclismo, BMX, Downhill, Outdoor ed anche Running) Evo ed Evo Pro.

La novità assoluta di questo 2015 infatti si chiama

Dei due modelli che ho avuto il piacere di testare, parlerò del modello Evil Eye Evo Pro, che si differenzia dal secondo perchè di serie è incluso il parasudore posto all'estremità superiore degli occhiali.

Nasce con un design avvolgente, voluto per le estati torride e per garantire la massima facilità di visione in ogni ambiente, con il nuovissimo design a goccia lanciato alla fine del 2014 con il modello Tycane, che sta bene al viso.
Visione massimale, curvatura degli occhiali strabiliante e mai un dettaglio perso, questi sono Evil Eye Evo.

Raffronto dall'alto dei due modelli: si vede la maggiore
"presenza dell'Evil Eye Evo Pro
La comodità durante la corsa è indiscussa, si sentono sicuramente i pochi grammi in più di differenza rispetto ad un modello fatto a posta per il Running quale l'Adizero Tempo (consigliatissimo per la sua leggerezza e flessibilità) o l'elegante quanto leggero Adivista (ottimo e pensato anche per il Golf).

Ma questi sono gli Evil Eye Evo ed il mio miglior consiglio è di pensare di prendere il modello "a194/S" ("S" sta per small) a meno che non abbiate un viso molto grande perchè su un volto scavato come il mio stanno fin troppo comodi e possono poggiare sugli zigomi durante l'azione di corsa.

Regolabili in modo facile ed universale, con Tre inclinazioni delle solide aste degli Occhiali, gommate dall'interno e sostituibili facilmente, e quattro modalità di regolazione del naso (due + due, capovolgendo il nasello molto confortevole in gomma morbida, sono adatti per ogni viso e per ogni tipo di personalizzazione e morfologia del viso.

Come detto, il modello Evil Eye Evo Pro possiede un parasudore che, da me testato nelle torride giornate estive, fa il suo egregio dovere assorbendo l'umidità in eccesso e impedendo al sudore di penetrare all'interno della montatura, direttamente dall'alto dove è più probabile che ciò accada.

La qualità delle Lenti è un cavallo di battaglia di Adidas Eyewear, da
quest'anno anche Hydrophobic!
Non di meno, sono presenti molte aree di ventilazione, al centro degli occhiali ed ai lati, in corrispondenza del ponte dove è piazzato il Logo Adidas dal quale si possono estrarre le Lenti.

Basta infatti aprire il ponte di bloccaggio (Lens Lock System) e con un minimo scatto la lente esce via facilmente.
Su questi dettagli ed sull'intercambiabilità gli Occhiali Adidas Eyewear sono stati da sempre una garanzia.

LENTI
La novità assoluta del 2014/2015 sta nelle lenti idrofobiche, introdotte pochi mesi fa al lancio di questi nuovissimi Occhiali da sole.

La massima qualità delle lenti, garantite dalle varianti LST (Light Stabilizing Technology) nelle seguenti versioni:

LST active Silver H (Lenti specchiate che sanno gestire i cambi di luce dinamici come in un bosco)
LST bluelightfilter silver H (Lenti specchiate idrofobiche ottimali in condizione di luce abbagliante)
LST bright silver H (Lenti specchiate idrofobiche che tendono a schiarire gli ambienti più scuri)
LST contrast silver (Lenti specchiate di grande effetto che esaltano i colori, ideale per il golf)
LST polarized silver H (Lenti polarizzate, riflessi azzerati e massima esaltazione del colore)
LST active anti fog (Aumentano il contrasto e schiariscono i dettagli, ideali in caso di nebbia)
LST bright anti fog (Lenti che schiariscono gli ambienti, ottimali in caso di nebbia)
LST (various color) H (Consigliatissime le Lenti color Blu e Rosso, idrofobiche)

In gara è importante avere il viso
ben protetto dal sole
Tolte le già note LST Active ed LST Bright (rispettivamente per ambienti con cambi di luce dinamica e schiarenti), le nuove Lenti (consiglio vivamente le "silver" sia per la perfetta visione che per l'effetto "specchiato" clamorosamente affascinante in questo modello con design così avvolgente) si distinguono per la dicitura "H" che sta per HYDROPHOBIC.

Le Lenti H - Idrofobiche sono una bella novità per chi come me corre e suda tanto o preferisce di tanto in tanto rilassare i tendini e fare potenziamento in mare con fondo sabbioso.

La Lente Idrofobica impedisce, infatti, che elementi molto fastidiosi come le macchie d'acqua o di sudore e le particelle di sale e di sporco si attacchino alla lente, lasciando la visione ottimale.
Impronte digitali e aloni di sporco o polvere sono un lontano ricordo, grazie a questo trattamento speciale delle lenti applicato in superficie.

Dopo un intenso utilizzo, infatti, la lente Idrofobica si è comportata benissimo, lasciando la visione ottimale e solo qualche leggero alone, ma considerato che molto spesso ho a che fare con percentuali di sporco e umidità da far paura, sono davvero soddisfatto della resa di queste bellissime quanto innovative lenti.

L'introduzione di nuovi abbinamenti di vari colori hanno reso gli Occhiali da Sole sportivi ancora più accattivanti, anche a scopo commerciale.
Non mi dispiace, infatti, correre ad esempio con delle lenti esageratamente Blu come le Blue Mirror H (specchiate) e per giunta idrofobiche!

Alta tecnologia per un tocco fashion (per chi lo vuole) ma consiglio sempre di avere un paio di LST di riserva perchè sono davvero eccezionali!

TYCANE PRO
Tycane Pro con Lenti LST Active Silver H

I Tycane Pro sono la novità di fine anno 2014 e con essi sono state presentate le sopra citate lenti Idrofobiche H ed il design nuovo, avvolgente e coinvolgente :-)

Più leggeri degli Evil Eye Evo, si distinguono da questi ultimi per una maggiore leggerezza, dimensioni più ridotte ed una immagine al viso a mio parere più cool, per uno sportivo.

Forniti anche di galleggiante con fascia elastica inclusa, nel caso si vogliano fare attività in acqua, nascono infatti per respingere gli schizzi del mare durante una regata, ad esempio, ma presto si evolvono come i migliori compagni di avventura a cavallo di una Bike o nel Running.

A garantire la eccellente versatilità di questo modello, c'è la versione adatta agli sport di Montagna, ovvero i Tycane Pro Outdoor: una protezione per il viso aggiuntiva (in caso di freddo estremo o di giornate molto chiare dove il sole fa parecchio male sopra i 3.000m di altitudine) e Lenti "Space Lens" dalla protezione estrema in caso di luce solare di alta montagna.

I Tycane Pro sono avvolgenti ma nello stesso tempo molto leggeri
Parlando a sportivi seri ed esigenti, sicuramente questo modello mi ha molto entusiasmato per tutte le qualità che possiede e per la maggiore flessibilità rispetto agli Evil Eye Evo che pagano il dazio delle maggiori dimensioni.

Inoltre, la qualità costruttiva lo rende utilizzabile nei momenti più concitati e sta molto bene su per la testa senza rischio di scivolamento, grazie all'eccellente Grip interno delle aste dal gradevole design.

Estrarre le lenti dai Tycane Pro è facilissimo: stavolta non serve una clip a scorrimento ma soltanto la spinta decisa di un pollice e... vanno via dal corpo occhiali che li accoglie.
L'estensione laterale delle lenti non le rendono pesanti, affatto, donano invece tutto un tocco da PRO a chi non le ha.
Non è facile promuovere un design ad un paio di occhiali ma questi Tycane meritano quanto meno per l'innovazione e la versatilità un bel Voto 10!

I Tycane Pro stanno tremendamente bene al viso!
Ovviamente le varianti ottiche delle lenti sono le medesime, soltanto lenti Professionali LST, Lenti Idrofobiche e nessuna variante colorata (almeno per ora) per questo modello, ma ci sta tutto!

L'alta qualità dei materiali con i quali tutti gli occhiali da sole Adidas Eyewear sono realizzati ed assemblati ha un costo economico (come tutti i prodotti di altissima qualità), ma per proteggere al meglio i propri occhi è meglio non risparmiare.

Made in Austria, altissima qualità dei materiali che resistono alla fatica del tuo sport anni interi senza un minimo cedimento, un investimento sicuro per regalarti attimi sportivi solo tuoi!

mercoledì 7 ottobre 2015

Perchè Berlino è la Regina delle Maratone In Europa

Così voglio ricordare questa Berlin Marathon, urlante e festante
(e la gente attorno a me attonita nello sforzo)
Berlin Marathon, da un differente punto di vista... 27 settembre.

Berlino è una Metropoli tra le più importanti d'Europa, sicuramente da visitare perchè offre tanta cultura e vive di molti tristi ricordi del secolo scorso.
Alle volte vorresti scappar via dai luoghi che rievocano pagine di storia che mai avremmo voluto leggere, noi che siamo venuti al mondo molto tempo dopo, ma è corretto venir lì e documentarti dei fatti realmente accaduti.
Ogni giorno vedevo scolaresche intere girare i musei e imparare qualcosa di nuovo, non scritto sui libri di storia.

Le generazioni attuali e future in Germania vivono serene, si sente, mentre le persone più grandi hanno ancora dentro i loro animi un ultimo ventennio passato a conquistare la vetta economica del Vecchio Continente.

Metropolitana spartana ma efficiente, puntualità "tedesca", larghi vialoni e nemmeno troppo alti palazzi che non ti fanno rievocare lo skyline newyorkese, aperti alla multiculturalità ma soprattutto... alla multipla scelta di mezzi di locomozione.
A Berlino in tantissimi si muovono in bicicletta e per me osservare i tanti mezzi a due ruote ecologici (tutti rigorosamente con luci segnaletiche accese avanti e dietro) è da sempre un vezzo: i giovanissimi sfrecciavano lungo la striscia di marciapiede riservata ai ciclisti e dopo un breve periodo di adattamento mi resi conto che il maggiore pericolo veniva più dai ciclisti che dagli automobilisti!
Peccato che le biciclette fossero quasi tutte prevalentemente nere o grige, in tutte le tonalità...

La Berlin Marathon, presentata semplicemente come la Maratona dei Record, qui il tentativo lo provano ogni anno e spesso si sfiora l'impresa portando il vincitore a realizzare sempre qualcosa ai limiti dell'umano.
E per ottenere tutto questo la formula è molto semplice: gara veloce, prevalentemente pianeggiante (ho contato credo due miseri cavalcavia in tutta la 42K), clima gradevolmente fresco avvinghiati dai vialoni alberati e, soprattutto, tanta ed agguerrita competizione.

La vigilia della Maratona sorge su un clima di festa.
Il Muro di Berlino, fa parte della storia,
la triste storia addolcita da mille colori
Già da qualche giorno in Città da turista, il mio compito era di correre come Pacer delle 3 ore di tempo finale, un incarico di tutto relax motivato da ragioni di Sponsor (che mi ha omaggiato soltanto dell'iscrizione) che ho accettato ben volentieri visto che ancora ero molto indietro nella preparazione a causa di molteplici impegni e, principalmente, del clima caldo sempre più difficile da gestire a Palermo.
Una mattina passata a visitare l'Expo Maratona può anche bastare, spazi di alto livello come una Major Marathon deve possedere, con tutte le novità del settore nel campo del Running: si trattava di un'area espositiva nata su un vecchio hangar di aeroporto.
Tanta, tantissima gente già presente sin dall'apertura dell'Expo e moltissimo entusiasmo dipinto sui volti variopinti della gente: come previsto gli economicamente ricchi popoli dell'Oriente avevano preso d'assalto la Città in poche ore.

Al mattino del sabato, come detto, mi trovo inconsapevolmente presente alla Breakfast Run, pre-gara per divertimento gratuitamente offerta dall'Organizzazione per sciogliere la tensione che verrà il giorno dopo.
Una volta scoperto il deliziosissimo Parco dove è situato il Palazzo Reale, avevo deciso di correre il fondo lento lì, partendo ovviamente dall'Hotel.
Senza saper leggere (il tedesco ovviamente), non ero conscio di dove si sarebbe tenuto il raduno e caso volle che incontrassi anche gli amici dell'Alto Adige!

Porta di Brandeburgo, I'll be back!
Una 5K di tutto relax, che alla fine portava all'Olympia Stadion: ha fatto un piacevole effetto calcare quella insolita pista blu, così moderna immersa in un contesto di storicità pazzesca!
Ero entusiasta e senza (ancora una volta) capir qualcosa, mi ero reso conto troppo tardi che l'allegra corsetta terminava lì e grazie ad un passaggio dei miei amici potei tornare in Hotel.

Avrete capito quanto fossi tranquillo e disinteressato, il che ha lati positivi, ma non si può negare quanto fosse grande la curiosità di rivivere momenti di altissima atletica, immerso in un fiume di oltre 40.000 persone, festanti, intente ad inseguire un sogno.

Questa volta il sogno avrei dovuto aiutare io a raggiungerlo e la forte eccitazione che mi aveva portato a questo gesto altruistico, è stata ripagata con un'esperienza a larghi tratti bella, comunque da raccontare.

Posto a circa 50m dalla Start Line, il gruppo di maratoneti attorno a me non spingeva nè si agitava e tantomeno allo sparo ci sono stati strattoni o spintoni per partire: altri 30 secondi di orologio e partiva ufficialmente la mia gara "differente".
Un clima così rilassato è surreale, ma siamo in Nord Europa, la gente lì è civile ed educata...

Posto lì, con tutto attorno centinaia di gente che ti sfrecciavano o ti correvano accanto, è stata euforia: urla, entusiasmo alle stelle, clima di festa.
Ma dopo qualche chilometro, assestati gli animi, nella mia piena tranquillità, inziai a calarmi nel ruolo di metronomo umano e capii che correre "nella pancia del gruppo" è difficile per chi non è abituato come me.
Era un continuo sorpassarsi, gente che ti avanzava e dopo poco arretrava, che trovavi a fine gara sempre accanto a te senza nemmeno rendertene conto, immersi in un contesto dove il tifo era caldo ma non eccitante come ricordavo nelle Major.
Bastava ed avanzava per spingerti oltre... ma questa volta per loro ci stavo io.

Un paio di podisti avevano capito l'importanza del Pacer e si erano incollati a me, erano diventati i miei nuovi amici, non avversari.
Questa in fondo è la differenza sostanziale dal "gareggiare" rispetto ad "offrire un servizio alla corsa".
Se puoi fare qualcosa per loro, se puoi dargli un incitamento, se puoi prendere da bere o fornirgli un gel, lo fai senza pensare al peso del cronometro, per me, quel giorno leggero leggero.

Gruppo normalissimo di Pacers, felici, puntuali ed affidabili!
L'esperienza dell'area rifornimenti è stata un qualcosa di inenarrabile: abituato ad avere sempre pochi atleti attorno a me, educati a mettersi in fila e prendere al volo da bere, qui era un caos di bicchieri per terra e pericolosi zig-zag per afferrare l'ultimo bicchiere di plastica colmo d'acqua disponibile: amici runners, siete stoici a competere in mezzo a tanta folla, quasi dei combattenti per la conquista del metallo pregiato, la medaglia di finisher!

Il ritmo notavo che era rilassato e provavo comunque ad osservare il panorama che viaggiava intorno a me rapidamente, immersi in una giornata splendente ma fresca fino alla fine.

Avanti a me un serpentone di gente lunghissimo, dietro chissà cos'altro, tantissima gente fino alla fine... ed ero appena il riferimento delle Tre Ore, impensabile alla vigilia.
A fine corsa, stimavo di trovarmi in una posizione attorno alla 700ma posizione, mentre invece sarà quasi il doppio la conta finale, con oltre 50 atleti attorno le 2h20' di tempo finale!

Incredibile, questa è Berlino, una certezza per i tanti che si cimentano ed è la migliore posizione in cui ti possa trovare per migliorare il tuo Personale, perchè se non lo vuoi fare tu ci pensano tutti i tuoi avversari che ti trascinano fin oltre il traguardo, oltre il pubblico sempre e comunque festante.

Era la Mezza Maratona ed urlavo l'avvenuto passaggio con enorme entusiasmo, alzando le braccia al cielo, festante, come un bimbo; era il 30°K e rammentavo agli eroi del giorno che la vera gara iniziava lì e li spronavo, era il 35°K e promettevo loro che non li avrei mai mollato, fino alla fine.

Fantastico, in tanti mi hanno ringraziato, con quello sguardo che solo chi ha terminato la Maratona sa regalarti!

L'arrivo tanto atteso è da emozionarsi, il pubblico a 500m dalla fine è in continua festa e viaggi sulle ali dell'emozione, quando oltrepassi la Porta di Brandeburgo tra te e l'arrivo ci sono ormai poche centinaia di metri: dovrò tornare a Berlino soltanto per vivere l'emozione di spingere con tutte le energie rimanenti fin sull'arrivo e dire: ce l'ho fatta!

La differenza tra una maratona "normale" ed una Major:
tantissima gente che ti coinvolge!
Questo arrivo è stato divertente, un concentrato di felicità, ma non ti realizza e non ti lascia tutta una serie di ricordi intensi che solo spingendoti al limite, solo rischiando di non farcela puoi portare con te.
La Maratona infatti è questo, la felicità nel tuo cuore è pari alla fatica nelle gambe ed alla sofferenza nella tua mente, ma solo una volta ottenuta la medaglia al collo, ad ogni occasione!

Torno quindi a casa sicuramente con una medaglia fantastica, con un'esperienza nuovamente entusiasmante e con la speranza che da questo momento in avanti le cose vadano sempre meglio e senza intoppi: ormai ho capito che insistere a questa età e in questo sport non fa bene e da troppi anni le caldissime estati mi hanno sempre regalato infiammazioni tendinee più o meno serie: dal prossimo anno farò di tutto per essere al via della Maratona di Berlino ma per riuscire nell'impresa dovrò lasciare Palermo per qualche settimana...

Sarà dura, ogni qualvolta che visito un posto nuovo rifletto a quanto sia triste aver lasciato ai barbàri miei concittadini le chiavi della mia Città, splendida perla del Mediterraneo con un potenziale infinito ma ormai allo sbando...

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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