41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

lunedì 27 aprile 2009

Centro Sportivo Marina Militare: Il periodo adattativo (parte 2)

Febbraio 2002.

Il C.A.R. (chiamiamolo pure "addestramento" con molto coraggio) di Taranto era giunto a termine: non ricordo un mese più triste di questo passato in quella caserma nella mia vita.

Ma era finito, eravamo appena all'inizio e la prova più dura, d'impatto, superata.

Ricordo marginalmente l'avvenuta proclamazione. Neanche la mia famiglia era venuta a vedermi, non la ritenni utile, un'esperienza da ricordare dopo quello che avevo passato.

Sono stato sempre maledettamente concreto in quello che faccio, pensavo soltanto a non sfigurare al mio imminente approdo al Centro Sportivo - FINE.
Da Taranto a La Spezia partii con maggiore serenità, un pò disorientato. Ero uno degli ultimi a scendere da quel treno, un lunghissimo viaggio e un altro mondo nuovo e inesplorato.

Ero ancora un pulcino che usciva dal guscio; il mio mondo, la mia vita erano legate agli usi e alle abitudini di Palermo e quasi mai ero andato fuori Città, mai avevo provato a sfruttare ogni singolo attimo di una trasferta sportiva. Il mio carattere, chiuso, ma in lento e progressivo cambiamento stava iniziando a cambiare.

Per questo l'esperienza-militare l'avevo presa positivamente.

La citta di La Spezia, polo militare dell'interforze Marina, era abitata esclusivamente o quasi da Militari in carriera con famiglie al seguito.
L'aria che si respirava era influenzata da queste persone e da un ambiente, quello del servizio militare di leva, non proprio prestato all'ottimismo.
Ci volle poco tempo per capire che l'intercalare del linguaggio di molti cittadini era purtroppo votato a quell'intercalare tipico di chi prende "male" la leva militare...
Mi faceva proprio male alle orecchie, e soprassedendo, mi rivolgevo per lo più a chi non aveva questa bruttissima abitudine.
La Città, uno dei capoluoghi di provincia ligure, era una cittadina tranquilla, dalle strade percorribili, piatta quasi per intero, con le regole di vita del Nord Italia: massimo rispetto alla guida, per i pedoni, gente tranquilla che mai alzava la voce e rigorosamente chiusa in casa dopo le 20:30. Insomma, non proprio come Palermo...

Mi sono trovato bene, in fondo. Si poteva sfruttare una VERA pista ciclabile per correre (ma gli Architetti e ingegneri palermitani del Comune quali droghe hanno assunto per realizzare questo scempio in città chiamato "pista ciclabile"?)

Il Centro Sportivo "A. Montagna" è un centro militare vero e proprio gestito dallo Staff del C.S. Marina Militare ma nobilmente aperto ai giovani civili che ogni giorno venivano ad allenarsi.
Dotato di una discreta pista di atletica dove usualmente lo Spezia Calcio veniva ad allenarsi (ci rispettavamo reciprocamente), ve ne era una seconda più piccola da 200m sulla quale molta gioventù si esercitava tra velocità ed ostacoli.

Mi sa che qualche attuale professionista ligure dei giorni nostri sia cresciuta in questo centro (ma non me ne ricordo)!
Il mini-parco attorno al Centro era abbastanza elegante, si poteva tranquillamente correre il cinquantino di lungo la mattina dopo la colazione, per correre di più si usciva in strada e si realizzava un giro di circa 20' attorno alla Città.
Sto ripensando a tutte le curve di quelle strade: se dovessi tornarci credo che le emozioni sarebbero davvero intense!

Per le ripetute stradali si utilizzava un anello parecchio insidioso attorno al Centro Sportivo stesso di circa 2 Km segnato a intervalli di 500m (tipico :-).
Quante volte avrò girato là: indimenticabile quel percorso che proponeva una salita insidiosa iniziale e proseguiva con un lungo tratto di discesa leggera per poi terminare in un lungo rettilineo ombreggiato da alberi. La mia maratona l'ho preparata tutta lì!

Ma di questo ne parlerò più avanti, ovviamente.

Nella mia vita non ho mai cercato raccomandazione alcuna per riuscire nelle poche cose fatte; per certo ciò che ho raggiunto è stato frutto della mia onesta applicazione.

Salutavo Palermo quell'anno con un primo accenno alla mia nuova personalità.

Avevo infatti cambiato società sportiva quell'anno cambiando radicalmente ambiente, a 23 anni soltanto.
Ero passato, di mia ferma volontà, alla "Pol. SBM Palermo" del buon National Nando.

In quel periodo questa era l'unica vera società in Sicilia interessata alle corse di lunga durata, dai cross a tutte le prove su pista e strada e l'opportunità di entrarne a far parte era l'occasione per trovare ulteriori motivazioni al mio lavoro.

Tra l'altro annoverava tutti i più forti atleti fondisti in Sicilia non militari; alcuni di loro sono attualmente in attività, e la possibilità concreta di non trovare posto in squadra in certe occasioni per me era uno stimolo a fare meglio.

L'anno 2001, il precedente, il mio tesserino Fidal diceva "Pol. Delta Palermo", una piccola società conglobata con la Sfera-CUS Palermo: in quell'anno furono presi accordi tra le società per distribuire gli atleti tra diverse società sportive, senza chiedere parere all'atleta.
Per me che stare in Pol. Winners Palermo (anno 2000) (succursale CUS fucina di grossi talenti, ormai defunta) era già tanto, quel passaggio alla Delta Pa senza neanche chiedermelo mi suonò male.

Più che altro dovetti sobbarcarmi un anno di "bile" con un tipo che ancora fa attività allo Stadio ma che di allenatore ne vedo ben poco (forse... polemizzatore!), e di un presidente a dir poco despotico e paziente ancor meno...

Insomma, il 2001-2002 fu proprio l'inizio del "breakdown" caratteriale, della presa coscienza della mia autonomia ed indipendenza.

Con non poche polemiche interne e le ultime parole a me rivolte di quella sottospecie di allenatore: "Io ti do un calcio in c..o come ho fatto con altri in passato, per me te ne puoi andare via!" misi la mia firma per la SBM sancendo la mia effettiva libertà da assurdi vincoli.

Non è possibile che per correre con serenità bisogna stare appresso alle chiacchere da Stadio!

I dirigenti massimi del CUS Palermo, non dissero assolutamente nulla in merito alla mia volontà, per loro non potevo essere atleta da CUS Palermo nè diventare un buon fondista. Solo attività su pista o se non mi andava di sottostare al loro volere potevo andare via...

Evidentemente non se ne facevano nulla di un atleta versatile come me...

Che questa mia testimonianza sia di sprone ai giovani che sempre più spesso vengono confusi dai fumi più o meno spessi emanati dalle società sportive! Sentite voi stessi e abbiate il coraggio di cambiare se lo sentite dentro forte!

I Societari Nazionali di Cross di quell'anno (tanto per cambiare) andarono male con la SBM Palermo, ma ebbi la possibilità di conoscere Antonio, colui che divenne il mio Coach per quell'anno in Marina.

Il mio approdo al Centro Sportivo non è che fu annunciato da fiati di trombe, ma dentro di me era scattata una consapevolezza dato che potevo lavorare duramente se volevo minimamente affermarmi.

La concorrenza interna era spietata: diversi mezzofondisti con tempi rilevanti erano per certo uno stimolo, ma non ero affatto sprovveduto.

Purtroppo tutta una serie di infortuni vari aveva messo K.O la squadra intera di corridori e l'anno non iniziava nel migliore dei modi per un Team che doveva confermare la Serie A Argento.

Tra i vari atleti (ricordo proprio tutti) legai particolarmente con Nello, un promettente atleta già militare di professione in Marina (come altri componenti del gruppo): al mio arrivo lo trovai ritto con le stampelle, infortunatosi per un banale incidente domestico...

Lanciatori di Peso (Andrea ;-), Giavellotto (Marco ;-), velocisti, ostacolisti, saltatori, mezzofondisti veloci (Michele, Fausto e Paolo ;-), lo spogliatoio era il luogo di quotidiano incontro e scambio di veloci battute.
Ma io sempre con i miei lunghi allenamenti.

Il Coach Antonio lavorò per me con una certa dedizione, evidenziando da subito i miei lati negativi e correggendo per quanto possibile. La scuola Sicilia di atletica era diversa in molti aspetti, ci misi tempo per adattarmi.
Penso che i risultati dell'anno seguente, il 2003, furono ottenuti anche grazie al buon lavoro svolto in Marina.

I primi approcci non furono esaltanti. In pista non andavo neanche a spinta, andavo costantemente più lento rispetto agli ultimi mesi da "civile" e non esisteva mai un giorno esaltante.

Ovviamente la vita militare non era tutta una vacanza: a turno bisognava fare le guardie al Centro Sportivo o ai piani della Camerata (sita nel Maricentro poco lontano), l'alimentazione non era curatissima e ad orari tassativi (non avevamo affatto privilegi noi sportivi rispetto alla massa di picciotti che andavano e venivano di mese in mese dal maricentro), ostacolando a varie riprese il normale svolgimento degli allenamenti e come al solito bisognava fare sempre e comunque da se!

Quanti panni ho lavato ;-)
Inoltre, mai un militare con l'ombrello! Solo che... pioveva sempre :-(

Entro i primi caldi primaverili riuscii a correre con Nello ripresosi dall'infortunio, ottimo interprete dei 3.000m. Bei momenti; ricordo in estate ormai avanzata un bell'allenamento in salita culminato con un 1.000m mortale che riusci (lui!!!) a correre attorno i 2'40" (io, poco sotto i 3'00"). Tutti a torso nudo, all'americana.
In quei momenti di serenità non mi mancava molto casa.
Era questo ciò che sognavo di fare nei mesi da pro, e ogni tanto è accaduto.

Non mi sono mai infortunato, solo qualche piccolo fastidio muscolare ogni tanto.

La stagione in pista culminò con un 5.000m organizzato all'interno del Meeting per gli atleti in Marina (open per tutti i militari in servizio) nel quale conobbi meglio colui che da sempre è stato il mio mito vivente di Maratona: VITO.

Vito quel giorno partì e arrivò da solo vincendo agilmente sotto i 15'00".
Io continuai quel trend non proprio esaltante chiudendo attorno i 15'50"...

Corsi anche ad un meeting in Campania, ad Avellino, fotocopiando lo stesso risultato di La Spezia.
Purtroppo (e meno male che sia così) questa è l'atletica: rigide equazioni matematiche determinate dalla base degli allenamenti svolti.
A Genova ne corsi molte di gare in pista, ma il copione era sempre lo stesso. Mai primato personale, mai una gara degna di nota.
Eppure il Coach Antonio credeva sempre in me, lui vedeva in me qualcosa di buono.

Le gare estive su strada mi avevano ridato un pò di fiducia. Come sempre la strada è stata spesso mia amica, alcune erano state corse come interforze con rappresentativa (nostra) al seguito. Belle esperienze, indimenticabili con la bianca maglia della Marina.

Ormai agosto si avvicinava, molti atleti in Centro pensavano al mare, al riposo, per me invece iniziavano gli allenamenti in vista del Challenge Stellina, un'esperienza irripetibile, un modo diverso di vivere la corsa.

lunedì 20 aprile 2009

Erano gare o allenamenti, tra Palermo e Cosenza "All Works Fine"

20 Aprile 2009

Non mi risparmio, proprio mai!
In quest'ultimo week-end ci sono state tantissime occasioni per gareggiare, ho dovuto ovviamente scegliere l'evento di interesse Violettaclub.

Domenica 19 Aprile

A Palermo è andato in scena il Vivicittà: pioggia battente e un vincitore, I-T-A-L-I-A-N-O:
Yuri Floriani, che ha fatto piangere i keniani :-)

A Messina Maratona e Mezza Maratona: vincono Kipkering e Brancato rispettivamente, era una gara molto allettante per mettersi in mostra, ma meno adatta ad una preparazione da pistard.

A Cosenza la 3° edizione del Memorial Aiello, questa volta prova Regionale di Società di Mezza Maratona.
Rispondere alla chiamata, dovere di atleta, anche perchè nonostante il cast di partecipanti stellare non era presente alcun premio o rimborso spese per i partecipanti...

In settimana con il Coach ci siamo messi a lavorare unicamente per preparare il 10.000m in pista del prossimo 2 Maggio a Gioia Tauro.
Ormai Treviso è passata in archivio, i lavori lunghi, l'impegno dedito in certe giornate unicamente agli allenamenti smorzato da meno chilometri.

Già dopo una settimana da Treviso mi ero rimesso in moto.
La giornata rilassante in bici con il mio amico era stata risolutiva e tutti i dolori passati.

- Il lunedì seguente, il 06 aprile, durante il lungo ho inserito 20x100m salite ripide a Dallas + 1.000m in pista, senza pause, senza impegno, con le Adizero CS. Le impressioni erano buone, il 1.000m in 2'52", infine dritto a casa per finire tranquillo l'1h20' di lungo "dynamic".

- Trovata la tranquillità "fisica" non mi sono tirato indietro quando ho trovato una eccellente compagnia per fare un maxi-lavoro pro-10.000m il mercoledì 08: 10 x 1.000m in pista R.2' - Classico lavoro, con scarpa da maratona la Adizero LT, all'ultima uscita orgogliosa prima del pensionamento ;-)
Lavorando in sincrono (tirando 500m a testa) è uscito buon lavoretto, niente male considerando le 2 settimane post-maratona; purtroppo il botto finale era meglio se non accadeva...
La serie: 2'58".9 - 2'54".8 - 2'58".7 - 2'57".1 - 2'59".8 - 2'56".8 - 2'58".8 - 2'56".6 - 2'57".3 - 3'09".6 (Bum!)

- Sabato 11 mi sono divertito tanto: era da tempo che non svolgevo questo "tremendo" lavoro: un fartlek a Dallas sfruttando un percorso su strada con 3 salite: 1° - Morbida da 250m circa, 2° - il solito muro da 100m, 3° - il colpo di grazia da 250m e finale arduo.
Recupero durante le discese.
Moltiplicato x 12 volte ----> Totale 36 salite da attaccare!
Temevo di morirne, invece nella totale solitudine e tranquillità l'ho svolto credo molto bene, con l'ultimo tiratissimo. Euforia nel dopo-lavoro fino a sera.
... I giorni (Pasqua e Pasquetta di lungo) seguenti le gambe avvertivano la stanchezza...

- Mercoledì 15: "Coach, si fa, non si fa?" E lui: "Si, si" Facciamolo, ci sta!"
A Palermo era in programma una gara di 3.000m in pista a termine di una giornata di gare per bambini-amatori, piena di gente.
Tra i ragazzi circolava la voce di un test fra di loro e noi decidemmo tutto sabato pomeriggio, dopo il fartlek.
La presi come allenamento: la mattina 50ino di lunghetto e al pomeriggio in piena tranquillità mi sono fatto circa mezz'ora di lavori per piedi/andature, circa 1 ora prima della gara.
Sinceramente non sapevo che potessi fare in quel momento: il 3.000m è uno sconosciuto e mi auguravo di terminare in un finale in progressione.
Calzo le Adidas RLH da Cross (prima chiodata della stagione), con assetto chiodato da pista: leggere, morbide e comode, una caramella per i piedi :D

Vedo i partecipanti, manca qualcuno, ma non mi preoccupo più di tanto, quelli che ci sono già dovrebbero essere più collaudati di me per ora.
Alla partenza mi piazzo dove voglio: resto 4° in un gruppo di 5 atleti, e quelli saranno i miei compagni di gara.
Le attese si mantengono: era ipotizzato un passaggio di 2'54" al 1° K e sto tranquillo, anche se devo carburare. Il 2° K c'è un rallentamento ma non lo comprendo a pieno, se non che alcuni si muovono per tirare.
Mi metto al 3° posto a 1.200m dal termine, prendo la decisione senza pensarci e... parto al K finale!
2° K 3'00", lento lento...
Non mi volto mai, dò tutto, mi bruciano le gambe, sento incitamenti e capisco che stanno rinvenendo... Non era vero, ma ormai erano solo 200m, quando capisco che potevo fare il P.B.
Do tutto, ma non muoio, alla fine...
Arrivo: 8'43" e 2'48" ultimo K.
PB eguagliato (peccato), ma contento per un ultimo K inaspettato e vittoria con discreto margine :D
Buono per un maratoneta, buono come allenamento ;-)

Il giorno dopo non mi bruciano le gambe, tutto procede bene, alchè decidiamo di inserirci un lavoro di salite serio: torno a fare visita alle terribili salite dell'Ambassador!

- Venerdì 17, 10 x 200m micidiali R. 2'
attorno i 47"-48" (capito quanto è dura?), ultimo in 43".
Salgo in macchina, torno allo Stadio, mi aspetta un 1.500m in pista.

Incontro un gruppo di amici, sapevano del 3.000m corso due giorni prima.
"Che fai?" - Io:"Eh, sono stanco, ma 1.500m dopo salite".
Vedere tutti quei cronometri da polso pronti per me...
Forse mi ha dato un pò di carica, fatto sta che pur essendo mezzo sfinito tiro un discreto 4'16" solitario ma molto regolare.
Magari in compagnia sarebbe stato diverso, ma va bene.

- Domenica 19 - La Gara a Cosenza. Mezza Maratona di Società.

I glutei erano indolenziti, bene.
Guest Stars d'eccezione: Stefano Baldini (1° volta in Calabria), Denis Curzi (C.S. Carabinieri), Abraham Talam (Grottini Team), Solomon Rotich (Violettaclub).
... poi io e Francesco.
Alternativa alla Mezza Maratona, una 12 K con le stelle Maurizio Leone (C.S. Carabinieri) e Antonio Guzzi (Libertas Lamezia).

Partenza alle ore 9:00 del mattino, da Montalto Scalo per arrivare a Cosenza attraverso una intricata rete di stradine secondarie.
Senza capire come, perchè e in mezzo ad una folla agguerrita a gettarsi addosso al Campione Olimpico di Atene; aggiungendo qualche automobile transitante proprio al momento del via, partiamo per l'avventura...
Per me questa corsa non ha avuto molti stimoli: non mi devo impegnare, l'organizzazione non era interessata nè a me nè a Francesco; la priorità è il 10.000m e pioveva...

Porto ad esordire le nuove Adizero Adios: giallissime ed equilibratissime. Comode e leggere: ci divertiremo molto quest'anno :-D

Per me conveniva provare un ritmo elevato per tenere alti i ritmi fin'ora tenuti. Non pensavo che partissero così forte e, complice una prima parte scorrevole si corre da 3'03"/Km.
Decido che il piacere di stare con i grandi campioni possa durare 5 K e, passati in 15'20" decido di rallentare ad un ritmo più consono all'importanza dell'evento.
Iniziavo a faticare, lo ammetto, ma serebbe bello passarci durante i 10.000m in pista e riuscire in un bel risultato.

I campioni si allontanano e iniziano le difficoltà del percorso: saliscendi continui, curve strette, larghe, tunnel, passaggi per parchi, sopraelevate... che fantasia i tracciatori del percorso!
Poco alla volta mi passavano diverse bici: erano in 4 avanti, io, 5° da solo, poco dietro Francesco 6°; questi mi chiedevano se volevo acqua e andavano via, T-U-T-T-E!
In pratica davanti vi era un drappello di bici, moto, auto tutte impegnate per il poker di testa; per noi poveri inseguitori... abbandonati al nostro destino :-(

Ad un certo punto verso il K 10 (passato svogliatamente e in completa solitudine in 32'30") non si scorgeva più l'imponente carovana del gruppo di testa e la cosa bella che per terra nei continui bivi da affrontare non c'erano frecce direzionali!
E ancora più bello che i vigili urbani, se presidiavano gli incroci, non ti indicavano dove andare pensando che fosse scontato saperlo a meno di chiederlo urlando!
E quando parlavano con altri, neanche quello...
Il rischio di perdersi era concreto ogni volta.
Efficienti per davvero, i giovani volontari: loro lo segnalavano bene il percorso.

Pioggia a tratti, intensa in certi punti, giornata fresca ma umidità alta.

Dopo aver rischiato di sbagliare strada almeno 20 volte, continuando a correre di crociera a 3'20"-25"/Km, verso gli ultimi 5K mi raggiunge Francesco e continuiamo in coppia il raggiungimento della fine della corsa.
Ad un certo punto ci siamo quasi fermati perchè non si capiva da che parte andare...

Bah! Non mi frega più niente, il Violettaclub ha stravinto già il titolo regionale e concludo tranquillamente la mia corsa.

Così la classifica:
1° Stefano Baldini (Calcestruzzi Corradini Rubiera) - 1h06'46"
2° Solomon Rotich (Violettaclub Lamezia Terme) - 1h06'47"
3° Denis Curzi (C.S. Carabinieri Bologna) - 1h06'48"
4° Abraham Talam (Grottini Team) - 1h06'50"
5° Francesco Duca (Violettaclub Lamezia Terme) - 1h10'15"
Filippo Lo Piccolo (Violettaclub Lamezia Terme) - 1h10'23"
7° Antonio Bruno (Libertas Lamezia) - 1h13'48"
8° Gianluca Bonaddio (Libertas Lamezia) - 1h17'16"
9° Francesco Cuzzocrea (Violettaclub Lamezia Terme) - 1h17'18"
10° Guido Barbuscio (Marathon CS) - 1h21'20"
...
12° Francesco Monti (Violettaclub Lamezia Terme) - 1h22'12"
18° Luca Perticaro (Violettaclub Lamezia Terme) - 1h42'16"

Fortunatamente avevamo un'auto personale al seguito, ci siamo potuti cambiare tempestivamente.
Il pullman che trasportava le borse ha tardato (e non poco) ad arrivare, come hanno testimoniato diversi amatori del Violettaclub messi in un angolo ad aspettare gli indumenti di ricambio e a prendere una bella botta di freddo...
La pioggia continua a dire la sua nelle lunghe distanze.
Putroppo questa settimana anche a Torino nella Maratona ci sono state non poche avversità meteo.

Comunque, il D.T. era contentissimo del titolo ottenuto e noi del Team altrettanto avendo svolto tranquillamente il nostro lavoro.
Questa è stata facile, me la sono complicata un poco per non perdere brillantezza.

Si riattacca a lavorare subito, ormai al 10.000m manca poco.

(Spero in altre foto, intanto ringrazio Violetta per essersi presa tanto freddo per noi :-)

mercoledì 15 aprile 2009

Inside Running Adidas Primavera-Estate 2009

Ancora oggi non so come esprimermi...

E' vero, ammetto che qualcosa sapevo già ad inizio anno quando mi avevano contattato proprio da Adidas Italy sul progetto che avrebbe coinvolto noi Runners Testimonials.

Mi era stata chiesta una foto di un evento di gara tra i più significativi mai vissuti ed una breve descrizione di quanto provato, ma oggi vedere tutto trascritto nel Catalogo Nazionale per davvero e praticamente tra le primissime pagine, sfogliato prima di presentare la nuova fantastica collezione Primavera - Estate 2009 mi fa venire la pelle d'oca.

Cosa potrà pensare un Runner italiano vedendo me prima di visionare il resto del catalogo (che tra l'altro è la parte migliore)?
Non lo voglio immaginare, sono tantissime le reazioni possibili (spero al più buone!).

I Runners Italiani sfogliando leggeranno i racconti di Emma Quaglia (tanto di cappello), Francesco Minerva (N.1 Italiano a New York lo scorso anno) e poi... me!

Wo! che responsabilità!

CHE ONORE!

Per ora posso garantire che faccio molti più chilometri correndo che seduto in automobile, quindi tutto sommato le scarpe vanno più che bene :-P

Sinceramente non pensavo di arrivare a tanto, non ho mai cercato di essere un personaggio nè voglio esserlo; sono solo me stesso con una passione che accomuna tutti noi Runners: la voglia di correre liberi, di divertirsi e di rilassarsi ogni in giorno, tra i mille impegni quotidiani.

Beh, poi quando è Gara... Ovvio! Sempre Guerra ;-)

Da sempre appassionato di questo aspetto del Running, dell'evoluzione della Calzatura Sportiva e dell'Abbigliamento Sportivo, è stato sempre un momento particolarmente gradito sfogliare un nuovo catalogo, osservando Atleti anche noti spuntare meritatamente in quelle pagine.

Non si può parlare di sogno remoto.

Qua si va al di là dei sogni.

Quando si dice... "Impossible Is Nothing"... Beh, è accaduto per davvero!

Quanto è apprezzato come la mia Città, Palermo sia stata citata con me a rappresentare ancora una volta le cose più belle della mia Terra.

E... con la lente di ingrandimento, ma si legge anche "Violettaclub" sulla canottiera :D

Unforgettible, Really!

E' un momento speciale, ma devo continuare sulla mia strada, lenta e progressiva, ma sempre in salita se voglio migliorare.
Non c'è problema, non mi passa altro per la testa!

Di fianco sono visualizzati tutti i prossimi eventi Adidas. Come mi chiama la tappa di Palermo ;-)

Ben quattro le collezioni 2009 Adidas: AdiZero, AdiStar, Supernova, Response (per scarpe e abbigliamento).
Tutte davvero belle, funzionali, innovative, di qualità altissima, assolvono alle diverse esigenze richieste dai Runners.

La linea Response tra le quattro vanta tra l'altro prezzi accessibili e qualità superiore: basta toccare i tessuti scelti o indossare le scarpe e ci si accorgerà come il Running sia curato al massimo dalle Tre Strisce.
La linea Supernova da sempre abbina la massima qualità e cura del dettaglio specie sull'innovazione di tagli e vestibilità.
La linea AdiStar rappresenta l'ultima generazione in campo di innovazione tecnologica per Adidas applicata al Running.
La linea AdiZero (la mia preferita) punta tutto sulla traspirazione, leggerezza e vestibilità tanto da non sentirla addosso durante l'attività.

Beh, per tutto il resto è meglio andare a vederle o provare di persona; è inutile fare brevi descrizioni.

Finalmente(!) sono riuscito a mettere in upload il Catalogo Inside Running PE09.
BUON DOWNLOAD!

Il servizio è fornito da Easy-Share: basta aspettare pochi secondi (20 circa) senza immettere codici e il link del download è pronto.
Questa è la migliore soluzione per postare un link a me conosciuta.

... Buona Visione :D

mercoledì 8 aprile 2009

100 Km Trapani - Palermo, Vivere da vicino le sensazioni

Sabato 04 Aprile.

Tutta la settimana passata è servita a recuperare i traumi del post-maratona di Treviso che, complice il finale tiratissimo, ha provocato un intenso stress fisico alle caviglie.

Già giovedì ero elastico abbastanza da riprendere i normali ritmi del lungo, ma ho pazientemente aspettato che il dolore sparso sparisse definitivamente, specie sulla destra.

Da tempo il mio decennale da sempre amico G., novello ultramaratoneta, aveva in testa il progetto della 100 Km Trapani - Palermo, e tra i vari impegni di lavoro e qualche dolore cronico sparso, si è gettato in pieno all'avventura.

Prima di iniziare questa impresa, aveva corso 107 K alla 24 ore in pista a Palermo, dove avevo corso la frazione di 1h, alternando fasi di lucidità a momenti di vivo sconforto :-)

Un aiuto quando te lo chiede un amico va sempre dato, specie quando ne ha davvero bisogno.

Per me è stato un giorno di recupero aggiuntivo senza stress da impatto sul terreno e relativo benessere per le caviglie.

Il mio compito: seguire, scortare, motivare, distrarre dall'alto di una BICICLETTA l'impresa titanica che si accingeva a realizzare.

Molto interessante sarebbe stato osservare le reazioni di una gara che esce fuori dal concetto di podismo da me fin'ora inteso.

Partiti prestissimo da Palermo e organizzati di tutto punto, ci siamo trovati in orario nel raduno in piazza e, con estrema calma ci siamo organizzati per la partenza prevista per 08:30.
Pochi i partecipanti, alcuni venuti da fuori Sicilia, attratti dal clima e da un'organizzazione sufficientemente esperta, la ASD MOL.

Il fresco mattutino ha aiutato non poco i partecipanti e i primi K ha addirittura dato fastidio in quanto si correva sul lungomare della costa trapanese.
Per parecchi K abbiamo dovuto fronteggiare un elemento, il vento freddo contrario parecchio fastidioso, tanto che il mio amico ha dovuto cambiare Shorts indossando quelli più lunghi sotto le ginocchia.
Il vento è stato alla fine determinante per il risultato di tutti i partecipanti.
Purtroppo anche per il mio protetto, che dopo una prima parte di corsa al di là di ogni rosea previsione, superata la distanza della Maratona, ha avvertito le prime difficoltà fisiche che in poco tempo lo hanno portato ad un ragionato ritiro.
Non sono bastate le ore passate a parlare, distrarci, raccontarci una volta tanto che i nostri impegni lavorativi non ci avevano divisi.

Non è stata una delusione: si è trattato di una scelta ragionata.
Ho potuto constatare come la 100 K è un gigante che devi affrontare solamente nelle migliori condizioni fisiche.
Mi ero preparato ad un lungo sacrificio, nell'ipotesi di giungere a tarda serata, ma mai questo sacrificio è paragonabile a quello vissuto dagli eroici atleti della 100, autori di poetiche avventure lunghe un giorno intero, dal sorgere del sole al suo tramonto.

Non voglio pubblicare le classifiche, le potete trovare facilmente sul sito, preferisco lasciare il ricordo di una piacevole giornata, tutta incentrata una volta tanto non sui soliti colpi di cronometro, ma sulla certezza che alla prossima occasione il mio determinato amico riuscirà nella sua folle ambiziosa impresa.

(Ringrazio Sicilia Podistica e Podisti.net per le foto)

sabato 4 aprile 2009

The Fast And The Furious... In Pista :-)

Aprile, mese di svolta.

Finalmente si cambia registro.

Il recupero post-Treviso procede bene.
Le caviglie stanno pian piano tornando elastiche e il dolore sta andando via.
La prossima settimana inizierò ad allenarmi diligentemente in vista dei nuovi obiettivi.

Dopo aver lasciato con un pizzico di nostalgia la felice esperienza dello scorso anno in pista per gettarmi nelle calde braccia asfaltate della maratona (che comunque rimarrà sempre la più bella specialità della corsa specie dopo l'ultima corsa al massimo fino all'ultimo centimetro), finalmente potrò riavvicinarmi con rinnovato entusiasmo ad un periodo che mi auguro sarà particolarmente esaltante nell'anello rosso.

Dopo tanta strada e ritmi blandi che impongono tanta pazienza con recuperi attivi, finalmente ritroverò l'adrenalina, TUTTA E SUBITO, recuperi da fermo, ampi e soprattutto un pò meno chilometri ;-)

Sono pronto a battere me stesso, e mi dovrò attrezzare bene curando già da subito i piedi con esercizi adatti, ripetitivi e potenzianti per mettere su delle buone basi.

In pochissimo tempo (entro maggio) ci saranno due prove di vitale importanza per la classifica del Campionato di Società di Corsa cui prendiamo parte noi del Team Violettaclub: il 10.000m in pista e i C.Ita di Mezza Maratona a Ravenna dove ci sarà da battagliare con il coltello tra i denti.

... però che bello :D

Intanto si prospetta un'estate cinematografica dai contenuti a dir poco esaltanti.

Negli ultimi anni mi sono avvicinato anche alle emozioni che può suscitare un film, e pochi davvero mi sono rimasti impressi da circa 5 anni a queste parti.
L'impronta di un film te la lascia spesso il protagonista, l'attore, al quale inevitabilmente ti affezioni.

Il primo, "The Matrix" con la sua trilogia mi portò a capire che il mondo della celluloide stava subendo un cambiamento: un capolavoro, innovativo come mai nessun altro. Dovetti vederlo almeno 5 volte per capire appieno la trama. Keanu Reeves con la voce di Luca Ward non ha eguali.

Più recentemente "007 - Casinò Royale" e "Quantum Of Solace" hanno stravolto al meglio l'immagine ingessata di James Bond con un Daniel Craig inarrivabile.

Imminentemente giungerà il 4° film della Serie di The Fast And The Furious con il ritorno di Vin Diesel, ma volendo passare per anticonformista il protagonista da me atteso è Paul Walker, altro stile, altro ruolo nel film.
A lui bastano un paio di jeans, una magliettina di cotone, scarpe sportive e... una Lancer Evo ;-)
Quando è uscito il Trailer ho esclamato: "Mi!!! Ho aspettato 29 anni l'uscita!"
In Europa uscirà più avanti del previsto 03 aprile 2009, non posso aspettare, non so come ma sarò tentato nel vederlo in lingua originale :-P


Mi attrezzerò per tutti gli eventi, è ora di andare alla massima velocità senza farsi male :-D

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...