Il via affollato quanto basta per occupare l'intera Piazza! |
Una settimana dopo, gambe a pezzi, entusiasmo alle stelle, un punto di partenza su cui lavorare molto.
Più passavano i giorni più si abbassavano le temperature e più cresceva l'entusiasmo.
Ci sono voluti alcuni giorni per smaltire l'effetto "ultramaratona" di Palermo, ma già al mercoledì tornavo a far girare bene le gambe.
Purtroppo, evidentemente a causa dell'indebolimento causato dall'estenuante prova di 42K, un brutto virus intestinale si è impadronito del mio stomaco e per due giorni non ho potuto più mangiare nulla senza poterla digerire...
La mia partecipazione al Trofeo "Pipitone" di Altofonte era in bilico, ma almeno al sabato avevo corso e qualche speranza restava.
Quella domenica mattina faceva già abbastanza freddo.
Oltretutto Altofonte, posto a pochi chilometri da Palermo, città nota per aver dato i natali all'intramontabile Totò Antibo, è di fatto diventata una cittadina leggenda per aver sfornato continuamente Campioni e gente appassionata di atletica.
Pochi metri e subito in quattro |
Ritrovo, come sempre, in Piazza Centrale ad Altofonte, di fronte al Municipio, con tutto il Good Race Team, amici ed appassionati.
Non lo sapevo ancora se avrei mai potuto concludere la corsa, ma già era nota la partecipazione di Alessio Terrasi, la ancora giovane speranza altofontina, runner ben impostato, stilisticamente agile e perfetto e non ancora sbarcato con decisione alle lunghe distanze.
Accetto ben volentieri la sfida, conscio che in gara ci sarebbero stati altri interessanti avversari locali, ma la mia determinazione era focalizzata su di lui.
Il riposo forzato mi aveva privato di energie ma almeno il fisico si era rilassato a dovere dopo l'enorme sforzo della maratona.
Passaggio in curva, un pò difficoltoso |
I partecipanti alla gara assoluta non erano in tantissimi, ma alla partenza in molti hanno dato sfoggio delle loro capacità da primo giro.
Tutto si risolve in poche centinaia di metri, quando alcuni podisti, dopo aver tirato forte la prima difficile salita, rallentano di colpo nella pendente discesa successiva.
Non comprendo tutto ciò e mi getto a "peso morto" come se si trattasse di un Trail scosceso ma fatto di asfalto.
Lascio ai miei avversari un leggero stupore e, una volta ricomposti, capiscono che lo scherzo è finito e che devono correre seriamente.
A quel punto, al termine del primo giro, siamo in quattro: Io, Terrasi, Cimò ed un giovane del CUS Palermo che non conosco bene.
La lotta inizia ad essere interessante.
Corro sul velluto, quello che faccio mi viene semplice e lo stomaco non sembra crearmi fastidio.
Dopo tre giri, come era prevedibile visto il giro poco più lungo di un chilometro, iniziano i primi doppiaggi dei concorrenti più lenti ed a breve i sorpassi diventano routine mischiata alla gara vera.
Chi è del posto sa da quale strada siamo usciti :-) |
In breve tempo, complici anche le continue salite molto selettive per il ritmo dei vari podisti, restiamo in due, io e Terrasi avanti ma il ragazzo è ovviamente più fresco del sottoscritto.
Non posso far altro che continuare del mio passo e usare più esperienza possibile, cercando di contrattaccare, nonostante il ritmo sia già serrato.
Come era prevedibile, purtroppo, riesco a tamponare la sua maggiore freschezza fino a che, al termine del 5° giro, nel lungo curvone in salita, perdo terreno e mi stacco.
Il momento della Fuga di Terrasi! |
Ma i cittadini accorsi sapevano che ormai la vittoria locale era in pugno ed all'ultimo giro, ormai stanco io e ben avanti Terrasi, cedo definitivamente le speranze di rimonta e da lontano "sento" la vittoria del sempre bravo Alessio.
Io, mi accontento del secondo posto ma noto buone sensazioni, il lavoro costante mi ha ripagato e finalmente posso allenarmi con serenità.
L'anno si è ormai (quasi) chiuso con molti risultati deludenti, il Vero Crono non è mai arrivato ma, cosa importa?
Ciò che davvero è importante è essere sempre in mezzo agli altri avversari, a lottare fino in fondo e non arrendersi mai, alzarsi presto al mattino, sentire la Città caotica dormire e svegliarsi con i raggi del sole appena usciti, oppure essere sempre lì, nel buio del tardo pomeriggio, unica fuga dal lavoro.
I risultati, arriveranno.
(Ringrazio Sicilia Running per il servizio completo di foto)
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