Sullo sfondo, ad una certa altezza, si intravede il Castello Utveggio, patrimonio della nostra storia |
In questo mese non ho corso nessuna gara, nessun altro impegno mi separa dalla costruzione di questo evento e non credo riuscirò a simulare fino al giorno della gara l'intera grandezza dell'impresa, ovverosia partire da quota sul livello del mare ed arrivare fino alla vetta del più alto vulcano d'Europa.
E' una pazzia?
Credo di no, forse parzialmente lo è se non si corre con serietà da molti anni, fatto sta che con avventure podistiche così importanti è bene preparare ogni dettaglio a puntino, senza tralasciare sia lo stile di vita che l'allenamento più importante, quello mentale.
Dalle passate edizioni, non ho potuto che notare un sano entusiasmo e tanti occhi emozionati all'arrivo in vetta, descritto come qualcosa di ineguagliabile mai corso prima.
Il peccato "mortale" è che come sempre non avrò il tempo per preparare bene l'evento e dovrò per forza inventarmi allenamenti molto intensi per il più lungo tempo possibile.
Man mano che sono passate le settimane, ho affrontato parecchie volte i versanti di Monte Pellegrino, sia su strada asfaltata che nella parte più ripida, ogni volta fosse possibile e persino durante il lungo, riuscendo a completare uscite molto impegnative, anche se la parte più difficile sta nel correre davvero a lungo ed in salite a volte spezzafiato.
Se consideriamo che i migliori tempi fatti registrare negli anni passati oscillano al di sotto delle 4 ore di corsa continua in salita, per i 43 Km interi del percorso, tanto fa riflettere sul come questa sia una prova più mentale che fisica, o meglio coniuga entrambe le prerogative.
Bisogna prediligere il passo costante più che una condotta aggressiva ed in queste settimane ho capito come si debba riuscire a raggiungere il compromesso tra il salire senza cali di ritmo ed il gestire il calo di forze che coincide con quello di energie per lo più.
Si consumerà più energia in salita, quindi sarà d'obbligo alimentarsi con regolarità e rifornirsi di liquidi, considerato che per oltre metà gara si correrà con una temperatura abbastanza elevata.
A tal proposito, nelle prime settimane di maggio a Palermo le temperature si sono mantenute miti e ventilate (seppur con ampio tasso di umidità) e quindi correre è stato per lo più meno faticoso del solito.
Ciò mi ha agevolato nei lunghi allenamenti, ma non ho concluso il volume chilometrico che avrei desiderato raggiungere.
Ho calcolato che, chilometro più, chilometro meno, devo correre consecutivamente per tre volte la tratta su strada, più tre volte la tratta dei fedeli "Scala Vecchia" di Monte Pellegrino a Palermo.
Poche le giornate di Relax, per un mese o poco più passato su queste pendenze |
Mi sono reso conto che chiudere per ben tre volte la salita di Scala Vecchia è un'impresa parecchio ardua e non aggiungo la tratta conclusiva che porta alle Antenne posizionate sul punto più alto della montagna perchè mi da fastidio correre per decine di minuti a contatto con potenti fonti elettromagnetiche, fonte di potenziali danni alla salute dell'uomo.
Quindi i miei sforzi si sono sempre conclusi in corrispondenza della discesa verso il Santuario e potevo ritenermi più che soddisfatto degli allenamenti.
Man mano che sono passati i tentavi, mi sono abituato facilmente a scalare due volte Scala Vecchia, il che è diventata una consuetudine, ma è necessario andare oltre con un allenamento più intensivo sotto il profilo della durata dello sforzo, ovvero affrontare entrambi i versanti stradali del Monte.
Al contrario di quanto si possa pensare, anche se ufficialmente è chiusa la strada, il versante che da su Mondello, è sempre più frequentato da ciclisti, motociclisti e qualche automobilista dato che gli sbarramenti sono stati nei mesi rimossi volontariamente dalla gente che non li accettava (immagino).
In parole povere, tutti possono salire dal versante di Mondello anche se ufficialmente non sarebbe consentito, ma con i dovuti accorgimenti si può correre tranquillamente anche lì (di norma si evita quando c'è maltempo per rischio di frane).
Sprint in salita con le mie Mizuno Wave Rider! |
Nelle ultime settimane ho anche dovuto fronteggiare pesanti cali di rendimento quando mi sono sentito a corto di energie fisiche: ho notato crolli repentini quando ho avuto necessità di dormire per ricaricare le forze, ma con la famiglia spesso non si può ed il disagio te lo porti appresso per giorni interi.
E' capitato di dover correre a ritmo di jogging per un paio di giorni e magari al quarto, affrontare la salita di Monte Pellegrino come un leone a buon ritmo e fino alla fine, come è capitato giorno 23 maggio.
Mi ha affiancato un giovane in bicicletta (penso più di me), era tardo pomeriggio, ideale per chi si vuole allenare.
Ovviamente non sono mancati i complimenti, ma quando si fatica i complimenti ci sono per tutti.
Stavo bene e dato che il ritmo del giovane in bici era leggermente superiore al mio, decido di iniziare ad incrementare.
Era appena iniziata la salita e questo episodio fa scoccare la scintilla: inzierò a correre con grande impegno come se fosse una cronoscalata ed arrivo al santuario con ottima spinta e staccando l'episodico compagno che in realtà ha atteso il suo secondo in bicicletta che andava più piano.
E pensare che poche ore prima non riuscivo quasi ad andare a 5'/Km sul piano!
Così va la vita, così vanno le corse, ciò che conta maggiormente è non arrendersi mai perchè ogni giorno di allenamento è sempre molto importante e comunque può andare male un mese intero di allenamenti ma il giorno della Gara è l'unico che deve andare bene.
Molto spesso quando credi in te stesso, va così: settimane scarse ma un solo giorno buono.
Dettaglio della vista della Città, un qualcosa di indescrivibile! |
Cercarmi un gruppo di allenamento comporta appuntamenti, tempistiche morte e relax che oggi non posso più permettermi di gestire.
D'altronde correre a Palermo è più che sufficiente per me in questa fase della vita e sempre più entusiasmante ed affascinante.
Tra l'altro in questi ultimi anni ho "elasticizzato" sempre di più la mia mente adattandomi in modo molto flessibile alle location dove mi trovo giornalmente per affrontare i miei allenamenti.
Spiegandomi meglio, se in estate dovessi trovarmi a Mondello, potrei affrontare saggiamente delle ripetute di 400m su strada alberata o dentro il Parco della Favorita su sterrato, se raggiungere la Pista di Atletica risultasse difficoltoso.
Il concetto fondamentale è uno solo: mai stressarsi e mai allenarsi in condizioni psicofisiche penose.
Correre con caldo atroce, unicamente su asfalto o su percorsi pesantentemente trafficati poco si sposano con il mio concetto di Running che assolutamente è poco urban, anche a costo di esiliarmi per mesi interi.
Individuare i posti migliori dove correre nel tempo è diventata la mia priorità, anche se non rinnego i bellissimi momenti passati in gruppo con ragazzi nel tempo sempre più giovani di me.
Sono cresciuto da ragazzo a vivere dei sabati pomeriggio fantastici trascorsi correndo prima, allenandomi poi e godendo di una cena serena ed un riposo serale.
I weekend migliori, che sono stati irripetibili e che non posso vivere più ma che in fondo si avvicinano al concetto che più mi appartiene.
Le rampe che portano a Mezzarancio, storico punto di congiunzione con Scala Vecchia |
Penso che alla partenza della gara, prevista al mattino per le ore 08:00, tutto questo non ci sarà e che man mano che si dovesse salire di quota, mi ritroverò un'aria fresca a ventilata, forse anche freddo.
Allenarmi con il sole che ti brucia il viso ti rallenta così tanto, ti fa sentire arsura alla gola, ma ti prepara al peggio nel modo migliore!
Non credo potrò mai ambire alla vittoria finale, non sono uno specialista delle Ultra o delle Corse in Montagna, nonostante la preparazione mirata ai percorsi vertical.
Quest'anno nella start list figura uno specialista degli Ultra Trail da quattordici ore e delle pendenze impossibili, oltre che un recente ottimo risultato alla Milano Marathon persino migliore del mio.
Se aggiungiamo un vero asso delle salite quale è Vito Massimo Catania ed altri outsiders, posso tranquillamente ambire al mio vero target: scendere sotto le 4 ore e portare la medaglia alla mia famiglia!
La chiesetta posta a Mezzarancio, nonsolo Santuario di S. Rosalia! |
Mi sento pronto così, con una solidità nelle gambe discreta, una garanzia sicura fino ai 33 Km nei quali dovrò soltanto scherzare e conoscere dei luoghi raggiungibili per davvero solo in cartolina.
Dopo sarà difficile, potrò spezzarmi in due per proseguire, spero di non smettere mai di correre, ma sicuramente non dovrò fermarmi mai.
Comunque vada, questa sarà l'ultima impresa che affronterò prima di dedicarmi maggiormente alla famiglia e pensare per un pò a distanze più brevi.
E' l'ora di coglierla, fisicamente preparato e senza alcun dolore che possa limitarmi.
Raggiungere la pace, il silenzio, la solitudine, un puntino insignificante se lo guardi dalla Vetta di quel Vulcano così imponente, che non vedo l'ora di conoscere...
3 commenti:
Ciao Anonimo, ho per errore eliminato il tuo intervento, scusami non l'ho fatto apposta e ti chiedo di riscriverlo.
http://www.verticaletna.it/
Il link dell'evento è quello appena pubblicato.
Gli organizzatori godono di grande fama per l'eccellente minuziosità nel stare vicini ai corridori che si cimentano in una impresa fuori dal comune.
Non si tratta di un Trail ma di una corsa su strada costantemente in salita di 43 Km, gli ultimi 10 percorsi scalando l'imponente Etna.
Adoro le salite, meno le discese, meno ancora i Trail cui non sono portato tanto.
Spero solo di vivere una bellissima esperienza che sicuramente concluderò al di la della classifica finale.
Non importa se hai cancellato,volevo capire di che gara parlavi.poi ho capito.
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