Il podio, in un Campionato Provinciale sempre ben organizzato |
...la pioggia a Luglio, in Sicilia, qualcosa di estremamente raro...
Si parte la mattina presto, il cielo è come di consueto azzurro e sereno, ma spirava un forte vento.
La frescura portava soltanto positività, visto che comunque mi aspettava una gara quasi stronca - gambe.
Si tratta della riproposizione "open" del Giro Podistico Internazionale di Castelbuono, la corsa podistica su strada più antica d'Europa.
Laddove giorno 26 luglio affronterò con i migliori tra i mezzofondisti internazionali e nazionali ben 10 giri del durissimo percorso ormai conosciuto e temuto da tutti, questa domenica appena trascorsa abbiamo corso su un tracciato allungato all'occasione che ha previsto 5 giri per un totale di 7,3 Km.
Poca roba rispetto alle 10 "coltellate" alle gambe che dovrò affrontare tra pochi giorni.
Ma per adesso la vita procede tra mille impegni ed il tempo per allenarmi in compagnia è sempre più raro, quindi correre in gara è importante quanto un buon allenamento, come quello appena svolto domenica scorsa.
Il Prof Liga ha provato in ogni modo a dare una "svegliata" alle mie gambe ed alle volte rispondo anche bene ma capita che, anche a causa del poco riposo, quando tiro fuori il massimo da un allenamento svolto in pista, passano giorni prima di tornare a correre decentemente.
Non potrò certo più recuperare come quando ero più giovane, ma non si possono accampare scuse quando la giornata procede freneticamente senza mai concederti riposo...
Non è una bella realtà, ma è il prodotto del mio attuale stile di vita.
Partenza! |
Confesso che erano giorni che mi sentivo giù ed in special modo negli ultimi tre prima della gara di Castelbuono sentivo le gambe legnose, senza euforia... brutto segnale...
Non avendo scaricato, mi presentavo alla corsa "open" carico di lavoro, ma ero entusiasta di mettermi alla prova con qualunque avversario si fosse presentato.
Uno tra tutti, Mohamed Idrissi, tra l'altro reduce da buoni risultati anche in Pista (superficie che mi manca quest'anno a causa dei malanni stagionali).
Castelbuono è circondata dalle Madonìe e quando sopra le nostre teste iniziamo a vedere minacciose nuvole nere, qualcosa ci porta a preoccuparci seriamente.
Tutto ciò avviene durante il riscaldamento, a pochi minuti dal via previsto dall'organizzazione.
Poichè chi corre da anni conosce bene il comportamento del meteo, intuisco che la pioggia che sarebbe caduta poteva essere molto violenta e così è stato: un acquazzone durato mezz'ora si è abbattuto in paese travolgendo tutti i podisti di Piazza S.Anna.
Trovato un riparo "alla buona" iniziamo a raffreddarci e temo che la corsa potrebbe essere annullata tant'è l'incedere della pioggia.
Fortunatamente tutto questo dura mezz'ora finchè le nubi iniziano ad aprirsi e far spazio ad un pallido sole.
Il via sarà dato 5 minuti dopo la quiete tempestosa, tra la concitazione dei partecipanti che scalpitavano da tempo.
Salita di Via Mario Levante, miete come di consueto le sue vittime |
Subito dopo il via si crea un quartetto al comando e comunque mi metto di impengo a tenere alto il ritmo e provare le mie doti di resistenza.
La salita di Castelbuono la ricordavo più lunga, ma tant'è... quando arrivi alle ultime tornate e sei molto stanco quella salita sembrerà molto ma molto più lunga e difficile.
Superata la prima rampa ed affrontato il primo giro, mi porgo nuovamente davanti e resto a fianco di Idrissi: chi non ce la fa inizia a staccarsi proprio su quelle pendenze e cerco di recuperare nella successiva discesa ovviamente resa scivolosa dalla pioggia.
Affrontiamo con cautela ogni curva e le tipiche "S" del percorso molto dinamiche che portano fin sul traguardo.
Noto che Idrissi è comunque pimpante e si mette spesso avanti con discreta agilità, ma resto concentrato.
In quei momenti il sole inizia a farsi di nuovo prepotente, ma la frescura della pioggia mattutina, in quelle strade, rende l'atmosfera davvero magica.
Il terzo giro prosegue all'unisono e Mohamed resta avanti pochi metri cercando di tenere alto un ritmo comunque sostenuto sin dall'inizio.
Passaggio suggestivo che NON si avrà nella corsa Internazionale |
Perdo quei 15 metri che irrimediabilmente mi frenano e, nonostante avessi provato a recuperare immediatamente sulla già lunga salita del quarto giro, cedo mentalmente e lascio spazio al mio diretto avversario che si invola verso la vittoria.
Provo a spingere nel quinto ed ultimo giro trovando ancora buone forze, ma i secondi di distacco diventano addirittura 27 decretando la giusta vittoria al portacolori della ASD Mega Hobby, dell'omonimo negozio di calzature sportive del nisseno.
I miei racconti, come di consueto sinceri, consegnano la giusta vittoria e la evidente superiorità quella domenica di Idrissi, ma onestamente avrei preferito che fossi stato io stesso a cedere durante la gara e non "leggermente" danneggiato dalla moto che ha peccato di un pizzico di inesperienza.
La classifica, si può trovare a questo indirizzo.
Questa volta è andata così, un buon secondo posto e tanti sorrisi, con il cielo ormai sgombro da quasi tutte le nubi :-)
L'arrivo, sotto i riflettori... solari! |
Ovviamente sono preoccupato per come andrà il 26 quando ce ne saranno 10 salite in un frenetico sali-scendi, ma potrò essere più scarico e spero (sempre) meglio allenato.
La trasferta è stata elettrizzante, in ottima compagnia e respirare tanta aria buona è stata un toccasana.
Ancora una volta il motivo che mi porta ancora a correre, soffrire ed impegnarmi per un buon risultato :-)
(Ringrazio come di consueto Sicilia Running per il servizio fotografico e le foto oltre che la rubrica 4 chiacchiere di corsa presente su Facebook con foto della sempre gentile e disponibile A. Ponari)
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