Attimi Prima della Partenza (Fonte Cefalusport.it) |
Inizia così il racconto di una giornata iniziata con mille-mila impegni personali e tanta confusione nella testa tale da voler quasi abbandonare l'idea di andare a correre un evento-gara che mancava personalmente da quasi due mesi.
Due lunghissimi mesi di fatica, sofferenze, sforzi in salita ed un deciso tentativo di trovare anche la forma perfetta dato che dovevo perdere pochi chili di peso accumulato negli ultimi tempi, senza essermene mai accorto.
Le cose stanno andando bene ma non senza ostacoli che la vita naturalmente ti pone davanti.
Ti scomponi, ti scoraggi, ti avvilisci ma apri gli occhi e ti trovi concentrato sulle due ore più belle della giornata a guardare avanti e mandare via dalla testa tutta la negatività ed i timori accumulati.
Ancora oggi correre mi fa questo effetto.
Vedere una fila allungata senza motivo, al 17 di agosto, all'imbocco autostradale aveva provocato il K.O. mentale della confusione.
Meno male che il mio compagno di squadra ha saputo uscire fuori molta positività e ed ha dribblato l'ingorgo causato dall'incidente stradale ed arrivare tranquillamente per tempo alla sede di gara, il distretto cefaludense di circa 300 anime.
Gara che conosco bene ma che non correvo da cinque lunghi anni, quelli costellati da tanti fastidiosi infortuni.
L'evento si era interrotto per sopraggiunta crisi economica e ripescato quest'anno dieci giorni prima della data programmata.
Una quasi-follia divenuta realtà grazie all'aiuto promesso da alcuni di noi atleti che in passato avevamo calcato quelle difficili strade ma ricche di entusiasmo.
Reduci dalla gara del giorno prima svoltasi a Ravanusa, erano presenti gli atleti africani Felicien Muhitira (Rwandese, vincitore del Giro Podistico Internazionale di Castelbuono poche settimane fa) e Daniel Kipkirui, oltre all'osannato Giorgio Calcaterra, Re della Cento Chilometri a livello Mondiale.
Onestamente non avevo intenzione di puntare su questa gara il tutto e per tutto, ma sulla Volata Napola - Mokarta del prossimo 28 agosto, così mi ero messo d'accordo con il Prof. Liga di andare a correre un medio senza scaricare e con un leggero fartlek inserito a due giorni dall'evento.
Sabato 13, in realtà, dopo aver fatto ripetute brevi in Pista durante quella settimana, è andato in scena sul quadrilatero fresco della Pineta del Parco della Favorita di circa 500m, un discreto spettacolo con 7 x (quasi) 1.000m (R. 2'30") su un percorso abbastanza difficile, utile soprattutto nella preparazione per i cross, ma ottimo in questo caso per evitare le solite insolazioni.
Riesco in quasi tutte a correre sotto i 3'00" e, nonostante la grande stanchezza uscita fuori nelle ultime due ripetute, era ben chiaro che avessi corso finalmente bene!
Non potevo che avere fiducia in me stesso, ma i pensieri di lunghe giornate di grande stress psicologico, mi avevano buttato giù quella sera.
Non avevo fatto i conti con i benefici del correre e della serenità che procura alla mia mente, rilassando conseguentemente anche il fisico.
Durante il riscaldamento sentivo le gambe leggere che giravano bene, ma si tratta sempre di sensazioni effimere, alle volte male interpretate, tant'è che presagivo l'ombra di un'atroce sofferenza ed una pessima gara, che avrei sicuramente concluso (perchè non mi ritiro mai!).
Al termine del Giro e di una lunga e progressiva salita |
La vera festa inizia con lo sparo tanto atteso dello starter e si parte... al piccolo trotto!
Nessuno si vuole mettere avanti e nientemeno che i favoriti africani stavano dietro a godersi il rilassante spettacolo, così al comando per un paio di giri si mettono avanti due forti atleti siciliani, ma il primo giro è davvero lento, 3'25", il secondo passa in 3'21".
E Bibi?
Certo che c'è, l'amico-rivale marocchino che vive a Palermo da moltissimi anni, anch'egli reduce dagli sforzi di Ravanusa del giorno prima, al terzo giro rompe gli indugi e si mette avanti iniziando una discreta progressione che sgretola l'intero gruppone composto ancora da molti elementi, tra cui il Campionissimo Giorgio Calcaterra.
Stavo guardingo e non sentivo il respiro affannato.
A quei ritmi riuscivo a salire leggero e con poco sforzo, erano sensazioni che mai mi sarei aspettato.
La mente volava via e mi sentivo sempre più me stesso, conscio che in realtà avrei potuto lasciare il segno.
Il forcing di Bibi è lento ma progressivo e mano a mano si staccano diversi avversari o inizi a sentire il fiatone degli altri.
Uno di questi era Giorgio (Calcaterra), ma la situazione non faceva testo perchè la mia condizione fisica era incerta (ovvero: ancora non ho fiducia sulle mie capacità!) e perchè da uno come lui ti aspetti che possa ansimare tranquillamente per Cento Chilometri e vincere lo stesso la sua corsa!
In realtà Re Giorgio si staccherà ben presto, senza neanche accorgermene visto che stavo seguendo come un'ombra Bibi che continuava a far crescere il ritmo ed abbassare il tempo sul giro.
Io restavo lì, mi buttavo nella prima e ripida discesa e riuscivo a ripartire con discreta agilità sul rettilineo opposto a seguito della difficile curva a gomito che dovevi saper interpretare bene dato che ci arrivavi lanciato dalla predetta discesa.
Ovviamente il difficile restava il tratto di ritorno che ad un certo punto inizia a salire lentamente, inesorabile e capace di creare selezione.
L'equilibrio esplode solamente al 7° dei 10 giri da circa 960m del percorso, nei quali Bibi prova ancora ad allungare (senza poter sfiorare minimamente gli avversari africani, ma conoscendolo, lui non è mai domo nonostante ormai abbia anche lui 36 anni!) e nello strappo in salita di chiusura del giro, inizio a staccarmi.
Intervista Finale con il celebre Speaker G. Marcellino, focalizzata sul durolavoro degli ultimi due mesi (non è utile gareggiare ad ogni costo) |
I tempi nei giri successivi si innalzano un pò, fino all'ultimo giro riesco ancora a scorgere la sagoma di Hamad Bibi che fugge via lungo le curve strette delle strette stradine del Borgo cefaludense e nella discesa finale sparisce nell'oscurità, incrementando il suo vantaggio nei miei riguardi di una trentina di secondi, a seguito di un allungo finale perchè credeva di aver (a suo torto) raggiunto uno degli africani fuggiti via, confondendolo con un banale doppiaggio.
Dal mio canto, cerco di gestire le ultime forze e con un 9° giro in 3'19" ed un ultimo 10° in 3'17", chiudo con discreta soddisfazione la mia prova al quarto posto, in 33'04" e primo degli italiani!
Finalmente riesco a tagliare un traguardo senza giungere stremato in una gara comunque dura e muscolare, alleviata da un vento fresco che ha mitigato la calura estiva tipica delle passate edizioni.
I tempi, confrontati con quelli delle passate edizioni, l'ultima nel 2010 per me, mi ha visto correre molto vicino ad essi, con l'unica differenza di aver "goduto" della passeggiata iniziale dei primi 3 giri.
Finalmente l'ottimismo sale e vedo concretizzarsi in "qualcosa" l'ostinato lavoro del Professore Totò Liga, svolto insieme a quindicenni veloci e rampanti ancora da formarsi nel carattere.
Non so, a questo punto cosa potrà uscir fuori nella gara della prestigiosa Volata Napola - Mokarta, ma sicuramente lotterò fino in fondo per prepararmi una buona rampa di lancio in vista degli eventi di settembre - ottobre che possono davvero rilanciare tutto un anno 2016.
(Ringrazio cefalusport.it per le foto ed il servizio a corredo di questa bella manifestazione)
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