Ne vedremo delle belle quest'anno :-) |
E' stato acclamato, temuto e quasi ripudiato su social questo scenario dove si è svolta la prima fase dei Campionati Societari Regionali di Cross, per scongiurare il peggio temuto a causa delle avversità meteo della settimana precedente a questa ultima appena trascorsa, e invece il sole splendente su un campo freddo e fangoso ha regalato una gioia a tutti i partecipanti e, soprattutto, al Good Race Team Palermo.
Si raccontava in giro, tra coloro i quali avessero già partecipato ad una prova "invernale" nel mese di dicembre, che si trattasse di un "Campo da Motocross" pieno di fango e tanti saliscendi, e così è stato.
Se posso fare una critica, è sembrato troppo corto il percorso, meno di 1.000m e con tanti partecipanti sarebbe stato un problema di sorpassi, oltre la ripetitività offerta lungo i 10 giri che abbiamo affrontato, secondo me troppi per una gara del genere.
Lasciando stare questo aspetto, peraltro opinabile, sono arrivato a casa con un entusiasmo ed una forza psicologica che mi hanno fatto tornare indietro di qualche anno, quando dietro agli allenamenti individuali e singoli c'erano ben altre responsabilità, quelle di squadra, e la tua posizione contava come non mai quando si andava alle fasi Nazionali.
Il Good Race Team adesso sogna di correre alle nazionali, dopo solo un anno di "rodaggio" nel settore assoluti, ed è una sensazione forte, soprattutto se ci crede una squadra di Palermo.
Tornando ai Cross, da sempre mio tallone d'achille, campo nel quale sapevo con rassegnazione di non valere come su strada, ricordi ne ho molti.
Dai primi Cross a Piazza Armerina, leggermente fangosi e ben ampi, ai Cross di Catanzaro Lido, nelle belle pinete che crescono vicino le distese sabbiose del mare, alle prove Nazionali 100% di sofferenza.
Ma se non ti eserciti su terreni morbidi e scivolosi assiduamente, non riuscirai mai ad adattare le tue capacità di forza ed elasticità ai Cross, purtroppo un mondo differente rispetto alla Pista ed alla Strada.
In quest'ultima settimana anche uno sguardo rivolto alla preparazione di Maratona ha comportato un conseguente aumento del chilometraggio e, complice un diffuso maltempo nazionale, l'unico allenamento specifico svolto non è andato bene, nonostante sentissi buone sensazioni.
Si trattava di un 2.000m - 1.000m - 1.000m - 500m - 500m (R.2') del giorno 19 dove sotto un freddo temporale ho segnato 6'50" - 3'14" - 3'12" - 1'31" - 1'26".
E non è quello che vorrei...
A seguire altri chilometri fino a staccare giusto al venerdì ed sabato prima dell'attesissimo evento.
Incredibile a dirsi, alla mattina della gara, alcuni dei nostri compagni di Squadra erano molto eccitati e ben concentrati nel correre un evento preparato ad hoc da mesi, il che mi rendeva davvero felice di aver contribuito alla creazione di un gruppo così motivato!
Un gruppo equilibrato, runners più che quarantenni con l'entusiasmo di un "primo anno juniores" ed un giovane che deve tirare fuori maggiore determinazione nei suoi mezzi, tutte ottime premesse.
Ma il Good Race Team ha dimostrato di più, sul campo.
Al via, sotto un bel sole e con un vento freddo che mi ha gelato i polmoni, è avvenuto con precisione poco prima delle due del pomeriggio.
Dopo un breve rettilineo corso ad alta velocità, ci siamo fiondati subito nella prima pozza di fango freddo e profondo, per proiettarci su di un campo di calcio corso nell'intero perimetro.
Il bello di questo percorso di Basicò era che ad ogni settore trovavi del fango fresco ad accoglierti ma le chiodate assettate con i chiodi da 9 "smussati" assecondavano ogni curva la cui unica difficoltà era la pesantezza.
Tra rivoli di fango ed acqua, ci trovavamo in mezzo a veloci serpentine di terriccio molle ed una discesa breve che portava ad un lungo rettilineo che ti faceva scoppiare, in tutti i sensi...
Il giro si chiudeva e si riapriva una nuova fatica, punto.
I gemelli Zoghlami (CUS Palermo) scappano via ed il solo ad inseguirli è l'ex compagno di squadra Alessio Terrasi, che riesce a contenere il distacco dal duo con una bella prova.
Hamad Bibi, nato in mezzo ai Campi del Marocco, con la sua falcata veloce e la sua minuta statura riesce ad imprimere un ritmo che mi fa andare su di giri e, con altrettanta fatica desisto nei primi giri.
Resto fino a metà gara con un bravo giovane del CUS Palermo, tale Vincenzo Grimaldi, che verso il 6° giro inizia a prendere vantaggio su di me.
Fosse stata strada non avrei consentito tale resa, ma è stata da sempre la mia costante negativa su questi terreni, non avere capacità di correre sul morbido, con una fatica che è almeno doppia di quella che faccio abitualmente sulle lisce strade.
Tutto il Dettaglio del Cross, direttamente dal sito MiCoach, rinnovato nella grafica |
Non ho avuto cali cronometrici importanti, da metà gara in poi mi si sono innalzati i parziali sul giro ma sono rimasti costanti, solo che Greco ha avuto la grande capacità in un sol giro, quello finale, di far fuori sia me che Spinali e, con il senno di poi, avrebbe potuto agguantare il quinto posto di Grimaldi dato che siamo giunti sul traguardo in poche manciate di secondi.
Bibi, invece, era troppo distante ed ha corso in solitario tutto il tempo.
Al mio arrivo, all'ottavo posto, è seguito dopo poche posizioni, quello di Antonio, autore di una prova intelligente e matura, che ha sicuramente contribuito determinando in modo decisivo al risultato complessivo di Squadra.
Riccardo al 19° posto e Giuseppe al 21°, hanno dimostrato di saper lottare in un campo ed una dimensione di atletica tutta nuova per loro, senza contare Emanuele al 41° e Marco al 44° posto autentici temerari che troveranno maggiore facilità su strada tolte le loro scarpette da trail infangate.
Uno dei punti più "ricchi" del percorso |
1° - CUS Palermo - 8 Punti
2° - Atletica S.Anastasia - 22 Punti
3° - Universitas Palermo - 32 Punti
4° - Good Race Team - 38 Punti
Resto grandemente rammaricato poichè so benissimo che il quinto posto era alla mia portata ma è scivolato via nei giri finali senza che potessi fare nulla se non gestire al meglio la grande fatica.
Nel contempo non posso darmi colpe ulteriori perchè mi conosco bene e non sono sicuramente al Top, reduce da un anno di difficile interpretazione dove non ho trovato mai periodi positivi e di buona forma.
Durante questa gara, in effetti, riflettevo su come mi avrebbero "sverniciato" decine di runners se le fasi finali di gara fossero state ai Nazionali, anzichè ai Regionali: lì un calo così lo paghi per dieci volte in termini di posizioni finali!
Tutto questo mi ha trasmesso una parola sola: UMILTA' che segue una nuova responsabilità che non deriva più da un atteggiamento solo individuale ma di squadra: in tanti lavorano e corrono per un obiettivo comune, da non fallire, ed è bello aver ritrovato queste vecchie motivazioni.
La seconda fase dei CdS Regionali di Cross sarà a Nicolosi giorno 7 febbraio, Campo di battaglia diverso perchè in terra battuta con poco fango in una pinetina ai piedi dell'Etna, molto suggestivo.
Un terreno di corsa più adatto ad uno "stradista" come me, almeno spero!
Nel frattempo, tanto lavoro mi aspetta, con rinnovato entusiasmo!
(Ringrazio per la foto il Mentore della Società Arci XIII Dicembre, il Sig. Bruno)
4 commenti:
fatica e fango, però cosa è più coinvolgente di una campestre per un podista?
Caro Felipe, in tanti quarantenni sono tornati bambini correndo i cross, disciplina ostica ma liberatoria.
Ho fatto bene a consigliare questa esperienza e chi non l'ha potuta correre un pò se ne è pentito.
Due cross da manuale, contestualmente parlando, che mi hanno divertito e fatto soffrire, parecchio distanti da brutte bozze male organizzate, magari in mezzo a tristi calcinacci.
Arriverà la primavera e ce li dimenticheremo, i risultati, ma l'esperienza resterà nel cuore.
I cross non sono mai stati il tuo forte..ma i tuoi racconti restano sempre unici e fanno rivivere a chi legge la gara in maniera entusiasmante..
Ciao Filippo, un abbraccio...
Ciao Luca, Bentornato!
In queste ultime settimane corro ancor più di prima con la vita nuova e sarà sempre più frenetica, ma sono felice così!
In merito al racconto, ti aggiungo un appunto dato che siamo quasi in viaggio verso i Campionati Italiani di Cross a Gubbio.
Non avrei mai creduto che un Campionato Italiano simile che a me particolarmente suscita molto timore ed un pizzico di paura, fosse una fonte di motivazione, ambizione ed anche invidia (voglio giurarci) tra i tanti runners agonisti di Palermo!
L'ho scoperto con il passare dei giorni e man mano ci siamo avvicinati all'evento.
Incredibile, ho sempre sostenuto che altre trasferte, in primis le prove su strada rappresentassero un veicolo di motivazione assoluta ed invece scopro a quest'età che c'è una fila lunghissima di gente che "ucciderebbe" per correre questi Cross.
Che dire... sono molto fortunato e non lo sapevo ;-)
Un abbraccio!
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