41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

giovedì 25 dicembre 2014

EcoTrail di Bosco della Ficuzza - Un Secondo Posto che vale una Vittoria!

L'arrivo più bello, desiderato, lottato!
Bosco della Ficuzza - Near To Palermo - 21 dicembre

Per chi ancora non lo conoscesse, questo è uno dei tanti paradisi che la Natura offre nei pressi del Capoluogo Siciliano, raggiungibile facilmente in meno di un'ora di auto.
Il posto è ideale per un'uscita rilassante sia essa in Mountain Bike o con le scarpe da Trail; qualunque sia la tua scelta ne uscirai soddisfatto ed anche divertito, grazie alla vastità di questa Riserva Naturale.

Due logoranti anni lontano da molte gare e da questa in particolare passano lentamente, ma finalmente essere schierato alla partenza dell'evento di chiusura dell'anno e punta di diamante del Circuito Ecotrail Sicilia, mi ha dato una forza interiore incredibile.

Un mese intero a preparare il Trail, tant'è che uscite le scarpe da Trail dalla scatola, delle rassicuranti Adidas Adistar Raven 3 protettive per ogni circostanza e dal Grip in gomma Continental fenomenale, ho scoperto posti dietro casa mia, in pieno Parco della Favorita, che mai avrei potuto esplorare se non con un preciso intento, quello di saper mettere alle spalle antiche paure ed incertezze legate all'esclusiva attività su strada asfaltata o su Pista.

E' anche pur vero che gli allenamenti sono stati scaglionati in non più di due uscite settimanali per via dell'impegno muscolare e tendineo che comporta affrontare delle ripide salite o esaltarsi su pesanti percorsi fangosi, tant'è che nell'ultima settimana dopo un ordinario allenamento in salita su strada asfaltata, ho chiuso un 1.000m in pista con un rassicurante 2'53", buono per correre un corto veloce, ma prettamente inutile per affrontare quasi due ore di ripide salite e pericolose discese su percorsi pesanti e sconnessi.

Tutto questo, in fin dei conti, ti da motivazione e gioia di vivere il tuo sport... da vendere, e così facendo, badando sempre al mio equilibrio interiore ritrovato, ho potuto sognare per un giorno di essere un Trail Runner ambizioso, ambendo per giunta alla Vittoria.

La partenza, sotto un cielo carico di nubi...
La Vittoria non sarebbe stata affatto facile in quanto quest'ultimo appuntamento Trail è meta ambita per tutti gli specialisti e non delle corse Off Road, rendendo questo appuntamento di Bosco Ficuzza un evento da numeri crescenti: record di iscritti per quasi 400 partecipanti!

Il clima mite di tutto il mese di dicembre portava a sperare di trovare un percorso filante con poche insidie tant'è che ho dovuto ricorrere fino al giorno prima (ahimè, pagherò il giusto prezzo di un allenamento comunque impegnativo invece di scaricare completamente) in un briefing in sicurezza nei luoghi di gara e, grazie alle sapienti "pennelate nel fango" del più esperto Felipe e grande conoscitore di questo incantevole bosco, ho potuto provare alcune delle più pericolose discese, imparando a trovare il feeling giusto tra la mia mente e la Raven 3 ai miei piedi!

Sembrava, quindi, una beffa, vedere annuvolarsi completamente il cielo pochi attimi prima della partenza della gara, avvenuta sotto una fitta coltre di nubi.
Una leggera pioggerella portava a presagire il peggio, ma una volta partiti lungo la ripida discesa stradale prima di insediarci lungo l'antica strada ferrata ormai dismessa, l'unico pensiero era distanzare l'avversario: Vito Massimo Catania, la superstar del podismo Siciliano contemporaneo!

Il mio avversario non mollava un metro: sapendo che i primi chilometri del percorso si dilungavano in una costante e monotona "strada bianca" in leggerissima salita, avevo impostato un forcing tutto all'attacco sperando di mettere in difficoltà Vito, senza riuscita.
Infatti, al primo tratto vero Trail seppur brevissimo, quei pochi metri di vantaggio verranno riassorbiti dal lesto avversario che correva nella pace dei sensi.

Già faticavo, ma al termine del passaggio lungo la buia galleria, ci aspettava la prova del nove: il primo lungo tratto fuori strada di terra morbida ed a tratti fangosa con pendenze sempre più aspre.

Con il meritato Vincitore, Vito Massimo Catania :-)
Come mi contraddistingue mi porgo avanti a tirare la salita ma le gambe ed il fiato soffrono sempre più: Vito Massimo sembrava in quel momento che andasse a velocità di crociera e, nel primo tratto davvero difficile, prosegue la sua corsa andando via: già camminavo a passo svelto e con rammarico lo vedo diradare alla sommità della montagna.

Ripenso al giorno che era appena trascorso e resto deluso della mia contro-prestazione in salita, accade a volte di non essere "in giornata" e di arrancare a danno della leadership ormai persa.
Considerata la migliore attitudine del mio diretto avversario e di tutti gli inseguitori dietro di me in discesa, resto concentrato sul prosieguo di gara e mi preparo ad affrontare un ulteriore tratto in salita sempre più impervio.

Il Trail è una bestiaccia da domare, come lo è la natura per l'uomo, indomabile.
Almeno sento che è il momento di fare bella figura e dimostrare a me stesso che i giorni passati a scivolare nel fango sono serviti a qualcosa.

Dopo le prime battute di gara, a circa mezz'ora dal via, dunque mi trovo in fuga solitaria, in seconda posizione.
Le prime discese sono ardue, fangose, ma attuo i rudimenti del novello Trail Runner dettati da Felipe e mi ripeto:

1 - Corpo in Avanti - Il miglior modo di non perdere l'equilibrio e non cadere
2 - Sguardo a terra almeno a 20m avanti a te, per calcolare rapidamente i rischi che offre la discesa o notare i tratti facilmente percorribili
3 - Non aver paura del Fango: hai le scarpe da Trail che NON ti faranno scivolare e controlla con passi veloci e brevi le insidie del terreno.
4 - In caso di Fango molliccio e scivoloso, affondare forte il piede per avere la migliore presa
5 - Non aggirare le pozzanghere, meglio affondare dentro il piede, rapidamente!

Passaggio a metà gara - Foto A. Ponari
Con così pochi suggerimenti la gara entra sempre più nel vivo e mi trovo, come per magia a superare tratti per me pericolosissimi con delle rapidi e facili falcate: merito indubbiamente delle Raven 3 ma anche merito del metodo e della voglia di superare antiche paure senza abbattersi al primo, al secondo, al terzo fallimento.

Vito Massimo in quel momento era sparito ed avanti almeno tre minuti e superata metà gara e ormai giunti al laghetto dove anticamente Re Ferdinando di Borbone praticava la pesca con a fianco le rovine di una piccola costruzione insediata in mezzo alla valle,  mi preparavo al gran finale: ogni tanto mi voltavo indietro e degli inseguitori nessuna traccia: della loro abilità in discesa non si poteva discutere minimamente, mentre, dopo un altro chilometro di quieta corsa sullo sterrato, mi aspettava il tratto tra i più lunghi e pericolosi in assoluto.

Affrontato con in-sicurezza il giorno prima, memorizzati i passaggi più difficili, diventa una sciocchezza superarlo nuovamente: non aveva segreti più per me questo tratto fangoso, correndo a bordo sentiero e sfruttando le zone con erbetta, più stabili e meno scivolose.
Uscito indenne da questa trappola, l'adrenalina era alle stelle e mi lancio con impensabile sicurezza nel tratto successivo più morbido e corribile.
Mi sentivo pieno di Energia, potevo andare dove volevo e le Raven 3 ogni tanto mi avvisavano delle maggiori insidie con delle leggere "derapate".
Ormai io e le mie scarpe comunicavamo allegramente e le discese stavano diventando più divertenti delle tanto amate e faticose salite.

Fondamentale, come ad ogni insidia del percorso, era non perdere la strada.
Tracciata questa volta magistralmente, l'organizzatore-Coach ha (forse) accolto il mio personalissimo suggerimento di segnalare il percorso con del nastro - semplicemente - più lungo!
Credo di essere stato accontentato perchè stavolta pochi erano i dubbi su come si indirizzava il percorso in mezzo a sentieri nascosti ed alla natura ancora felicemente incontaminata e per di più i segnali di strada sbagliata erano ancor più visibili, più degli altri anni!
Insomma, questa volta il Trail di Ficuzza ha superato a pieni voti l'esame "orientamento" da un atleta come me capace di sbagliare strada almeno due-tre volte a gara ;-)

"Sono davvero un Trail Runner?" pensavo tra me e me, ma sapevo che non era ancora finita e non dovevo perdere la concentrazione nè l'orientamento.
L'ultima mezz'ora di gara riproponeva nuovamente delle dure e lunghe salite, alcune molto fangose, con ulteriori tratti di discesa che conducevano al laghetto in un Single Track totalmente fangoso, e per ultimo un'infinita salita di strada bianca ampia e maledetta dove la terra appiccicata alle scarpe non se ne voleva andare più via.

A pochi metri dall'arrivo, un'esplosione di energia ed un gran 2° Posto!
Il passo ormai era pesante e correre in salita era diventato un patimento: meno male che avevo ingerito un gel alle maltodestrine necessario per gare così lunghe!

Ormai era questione di pochi chilometri e, dopo una lunga ed estenuante discesa, mi aspettava il tratto nuovamente fangoso che per tante volte mi aveva bloccato facendomi perdere diverse posizioni finali: stavolta corro senza paure e, superato il cancelletto che chiude la recinzione e da sulla strada, ormai a pochi metri è giunto il Traguardo!

Mi sento un atleta nuovo, ho sconfitto le paure e le ho sfidate nuovamente sul suo campo, esplodo di gioia prorompente e cancello ogni insicurezza e quel miserabile 2h02' circa di record personale corso negli anni della NYC Marathon.

Secondo Posto, in 1h49'35", dietro a Vito Massimo Catania e Bosco Ficuzza conquistato a piene mani!
Scorrendo la storia della Corsa e le precedenti classifiche, quello di domenica scorsa è stato il Terzo miglior crono di sempre che vale un felice ingresso tra i migliori specialisti sul tracciato!

Seppur la Raven 3 si sia dimostrata una scarpa pesante nei tratti Vertical ricchi di fango, indubbiamente è stata la miglior scelta che potevo allacciare ai piedi perchè mi ha restituito una sicurezza inarrivabile nei tratti più pericolosi: non a caso tutti i 13 minuti di miglioramento li devo anche a questa splendida scarpa da Trail!
Le altre gare erano state corse con scarpe da strada asfaltata che si erano rivelate quantomai instabili e scivolose... un errore da neofita che aveva reso pericolosa e mal vissuta un'esperienza che almeno una volta l'anno un Runner deve provare!

Non è malattia da Trail, ma si tratta di una dimensione diversa da affrontare dove il cronometro ed i minuti al chilometro li puoi mettere da parte e dove conta molto anche l'abilità nella corsa, l'equilibrio e la capacità di prendere delle decisioni immediate.
Oltretutto la capacità allenante si ripercuote positivamente anche su strada e senza farne abuso può essere una palestra naturale e alternativa alle corse campestri.
Auguri di Buon Natale e di vivere sotto una luce splendente tutti i giorni!

Il 2014 si chiude in modo fantastico e le premesse per un 2015 ricco di soddisfazioni mi rende tremendamente positivo.
Il Trail mi vedrà presente ad un prossimo appuntamento che concorderò con il Coach, che sia distante dalle gare su strada principali, pensando anche alla Tre Campanili di Vestone che offre tutto il divertimento Trail con Zero rischi e Zero fango ;-)

Intanto, la mia amata strada asfaltata mi riaccoglierà da qui a fine anno, dove svelerò i miei imminenti programmi e qualcos'altro in più ;-)

Intanto,
BUON NATALE E BUONE FESTE A TUTTI I RUNNERS!!!!

(Ringrazio Sicilia Running e UltraMaratone, Maratone e Dintorni per il servizio fotografico offerto a noi eroi del Trail ;-)

6 commenti:

Albe che corre ha detto...

Quando uno è forte ...è forte e basta! ...Complimenti e Buone feste Filippo

feliperun ha detto...

sono d'accordo con Albe che corre, se uno è forte è forte... (è stato un piacere dare un paio di dritte su come usare i ferri del mestiere del trail...)

Luca Vittorio Veneto ha detto...

Colgo Positività! Sarà davvero bello questo bosco della ficuzza, in estate mi ci dovrai portare :-).
Tutti quei minuti migliorati in una gara cosi.. beh complimenti Filippo! Adesso si guarda ad un 2015 sicuramente ricco di soddisfazioni, affrontando le giornate e gli allenamenti sempre con la tenacia e mmotivazione che ti contraddistingue.
A prestissimo!!!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Albe, buone feste anche a te!
Puntualizzo dicendoti che uno può anche essere forte ma se non si allena con la testa o è troppo presuntuoso non li raccoglie i risultati.
Nel caso del mio Trail, spauracchio per anni, ho deciso che dovevo affrontarlo con decisione e con il giusto approccio.
E' stato tutto sommato un buon risultato :-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Felipe, è il nostro gruppo che va forte e basta ;-)
Siete stati tutti bravissimi e avete dimostrato con i risultati l'impegno profuso in allenamento!
E' il nostro spirito, la nostra forza :-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Caro Luca, questa di Ficuzza è stata la ciliegina sulla torta ad una stagione nata storta e raddrizzata lungo quella che è stata una caldissima estate.
La ricorderò così, quel lungo inseguimento alla maratona culminato sul traguardo di Niagara Falls :-)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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