Partenza con le ali ai piedi... il caldo ormai è un nemico... |
Anno particolare questo, ricco di nuove emozioni, differenti dalle corse podistiche e tanta instabilità, in primo luogo mentale, che ha un pò destabilizzato gli allenamenti, smorzando nel più profondo alcune forti motivazioni che mi portavano ad andare "oltre".
Aiuta sempre farsi una corretta disamina del proprio comportamento e chiedersi se qualcosa sta cambiando in te: tutto questo lo avvertivo, ma nel contempo l'ho percepita come una sensazione temporanea.
Fin quando ho potuto correre in maniche corte, non v'è stato alcun dubbio sulla voglia di far chilometri e di impegnarmi (nonostante il sentore di cedimento mentale sopra descritto), ma quando è stato caldo serio qui, in Città, non c'è stato alcun scampo: un (serio) rallentamento dovuto al peso della disidratazione giornaliera c'è stato.
Il sentore di cedimento... una volta che cambi vita, desideri che tutto finalmente trovi una linearità, e così da poco tempo a questa parte è accaduto.
Naturalmente e, consapevole che al mattino presto correre è decisamente più gradevole (e aggiungo che trovare stimoli nuovi dal percorso studiato per attraversare la Città che ancora sonnecchia è stato più bello del previsto) e gratificante per l'intera giornata, ha riportato in me quella solidità mentale che da qualche mese era perduta per vati motivi esterni.
Fasi alterne della vita di una persona che vuole fare bene anche il Runner e, nonostante le tante amarezze, adora ancora questo Sport.
Uno dei tanti ostacoli "speciali" lungo il percorso |
Sentirsi inermi, incapaci di esprimere il proprio potenziale sotto i piedi improvvisamente spenti, costretti a trascinare tutti i giorni un peso più che raddoppiato e sopportare vesti costantemente bagnate, oltre l'immaginario.
Alle volte mi fa rabbia avere questo palese svantaggio e invidio chi, al contrario, non riesce a far uscire una sola "lacrima" dalla propria pelle.
In effetti molti campioni quando terminano le loro corse vincenti allo spasimo, sembra non abbiano fatto fatica e non siano affatto sudati!
Il progetto - Maratona per l'autunno è, quindi, rinviato ai mesi di ottobre/novembre.
Avevo una bella idea in testa ma dopo poche settimane di allenamenti in Città, demoralizzato com'ero, ho deciso di archiviarla al prossimo anno.
La programmazione delle gare su strada, quindi, subisce una variazione e proverò a correre al Top nella bellissima 10K Internazionale Napola - Mokarta del prossimo 30 agosto, alla quale mai vorrei rinunciare.
Già è stata una difficile rinuncia dare l'arrivederci al Giro Podistico Internazionale di Castelbuono dello scorso 26 luglio, ma altri impegni non mi avevano permesso di potermi presentare al meglio, questo agosto sarà decisivo per un deciso rilancio, visto che la mia mente ha ritrovato stabilità.
Bello correre a 1.700m di altezza! |
Location molto azzeccata per il periodo, Piano Battaglia (PA), a 1.700m di freschissima altura.
Nei giorni precedenti vivevo un momento davvero basso: correvo in modo inconcludente e spesso finivo le risorse, pur integrando con molta attenzione.
Con discreta sorpresa ero riuscito a tirare con la consueta facilità a due Runners del Gruppo che seguo e che mi regala grandi soddisfazioni, un test di 1.500m in 4'55" con finale in 1'33" l'ultimo 500m che solo questo mi era sembrato una resurrezione personale.
Avevo capito che correre al mattino era l'unica speranza per non soccombere.
Quel mattino dello scorso 02 agosto, giungere nella tenuta invernale dei Palermitani era un sollievo e, nonostante l'aria dovutamente rarefatta, correre era tornato un piacere.
Non era la prima volta che accadeva (dopo un mese passato al Sestriere, ricordo che il ritorno alla calura della Città non era stato così entusiastico - cronometro alla mano) e avrò dimostrato con i fatti che è più facile correre a 1.700m con 24°C che sul livello del mare con 36°C stagnanti di umidità.
Il Presidente immortala la vittoria! |
L'organizzazione, impeccabile e supportata da gente esperta di Trail e corse su Strada, ha ideato una Gara divertente, muscolarmente difficile e ricca di insidie, senza il rischio di farsi male o prendersi delle brutte storte, mio timore alla vigilia.
Dopo un approfondito Briefing, la Gara prende il Via e parto a spron battuto.
Una bella salita immersa nel verde costante della Piana sgrana immediatamente il discreto gruppetto accorso a questa avventura e inizialmente provo delle sensazioni positive.
Lo scollinamento è stato breve ma avvincente e nella successiva lunga discesa trovo dopo qualche passo smalto e brillantezza.
Dopo un passaggio ad una strettoia, il primo ostacolo fatto di una barriera di elastici da superare mi getta in difficoltà e perdo molto tempo.
La successiva ripartenza mi vede accelerare bruscamente e dopo poco si superava una scala antincendio attraverso pedane in legno.
Toccava al rettilineo fatto di gommapiuma, al superamento di muretti fatti di pedane in legno, superati questi incrementava la salita e con essa la fatica.
Non poteva mancare l'ostacolo con i copertoni che si poteva saltare con un balzo (riuscendoci) e poche altre diavolerie soft, tutto condito in salsa Trail con percorso tecnico e saliscendi.
Riesco a tenere la testa al primo giro e riesco a mantenerla per tutta la gara non nascondendo una certa fatica, specie in salita, ma mai come nei giorni calienti passati.
Lassù era tutta un'altra musica, addolcita da una frescura che ti invitava a spingere.
I Primi Tre! |
Il prossimo anno gli organizzatori hanno promesso di aggiungere ostacoli più sporchi e sostanziosi... vedremo ;-)
Una vittoria fa sempre morale e ti apre le porte ad una settimana per forza positiva!
Ringrazio il Good Race Team oltre che i miei Sponsors per il supporto nonostante un anno leggermente in calo.
Cercherò come sempre di tirare fuori ed al più presto un evento importante ma fattibile, adoro le sfide e ci proverò, già dal prossimo evento!
4 commenti:
ti mancava questa "carica mentale" e sicuramente anche morale... sono sicuro che saprai sfruttare questa "positività" ritrovata!
:-))
Caro Luca, questo è niente, sono stratagemmi mentali che aiutano a non mollare.
Sfortunatamente qualche anno fa il tour delle gare su strada agevolava più facilmetne il rientro alla competitività ma non quest'anno... avevo qualcos'altro da fare ben più importante ;-)
Ora testa sotto, qualcosa di Grande ci attende!
e poi questo tipo di gare rappresentano un ottimo modo per allenare alcune caratteristiche importanti anche su strada, ad esempio l'uso dei piedi, l'equilibrio, l'adattamento alle variazioni di pendenza. E poi correre tra 1600 e 1900 metri di quota è sempre un buon esercizio
Ciao Felipe, da quando sono calate le temperature di pochi gradi e gira meno umidità in Città la corsa mi sorride più di prima!
A conti fatti, viste le esperienze ravvicinate di allenamenti con caldo estremo dove non riuscivo più a correre decentemente e l'impegno a 1.700m slm dove mi sono disimpegnato discretamente, correre in altura d'estate produce soltanto benefici.
In più, dato che in gara c'era un tratto ben pendente di circa 2 minuti, probabilmente con elevata altura di oltre 2.000m avrei rischiato di saltar per aria, cosa che non è accaduta.
Non posso esprimermi in un giudizio ma questa quota di 1.700m (non estrema) può essere l'ideale per uno stage di 3 settimane.
E' da provare!
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