Podio M35, l'eroe al centro è Vito Massimo Catania! |
Ormai il panorama delle gare Ultra ha mietuto così tante vittime che ormai le "garette" da 10K vengono snobbate da questi super-atleti che non le reputano interessanti...
Ahi ahi, cosa vi perdete!
Sarà il fascino della Strada, lo sarà ancor di più quello della Pista, ma l'intensità con la quale si corre questo tipo di corse mi affascina e non poco e non smette mai di farmi sognare.
Risolvo qui e subito il " Caso Cortina - Dobbiaco": purtroppo le procedure per ottenere il Certificato medico di idoneità all'agonismo aumentano e sono più restrittive.
Ho la fortuna di appoggiarmi tutti gli anni ad un centro medico fatto di gente seria e scrupolosa, medici che ci tengono alla salute degli atleti che visitano.
Così, convinto che il mio certificato medico non fosse ancora scaduto, nonostante avessi già sostenuto 3 esami clinici nell'arco di tre settimane per rinnovarlo, al ritiro del pettorale ho trovato (giustamente) il Bollino Rosso dalla Fidal.
Tanta rabbia e tanta frustrazione, per una pecca banale, ma ci sta: le dure lezioni servono sempre e si impara anche da una banale svista.
Con la salute non si scherza, per cui ben vengano le visite scrupolose: dal prossimo anno saprò bene che anche il Certificato medico dovrò letteralmente sudarmelo ed anche con largo anticipo!
Gli allenamenti, purtroppo, non hanno restituito segnali confortanti e non riesco a trovare un sol giorno di gloria in allenamento, sento di sfiorare continuamente il limite della riserva.
Pochi, quindi, gli allenamenti di rilievo e posti alla ricerca della velocità con un primo vero e proprio esordio in pista, calzando le scarpe chiodate come da molte stagioni ormai non accadeva più.
Ci provo a realizzare un bell'allenamento, come capitava un paio d'anni fa, ma come detto, continuo a tentennare, come per un 20 x 200m (R.2') di qualche giorno fa: per quindici ripetute tutto filava liscio, tenere i 30".7 - 31".0 per me era più che sufficiente.
Giunto in Pista un Grande Campione per il suo allenamento, sfrutto la scia durante un suo allungo e chiudo in 29".7.
Non riesco a recuperare più e le successive prove saranno dure salite da scalare.
Poco elegante, forzato, niente affatto fluido, quando si suol dire: "fa quella determinata cosa con i piedi"...
Ebbene, nell'atletica tutto ruota intorno all'uso dei piedi che nei momenti di fatica dimostravo di non avere.
Piedi non allenati, sovraccarico di tutto il resto della struttura, infortunio alle porte, questa è la verità.
Face to Face con il Favorito, Davide Ragusa, in grande condizione |
Così, allarmato ma cosciente del periodo poco felice per l'atletica, sto correndo ai ripari con un approfondito esame del sangue, ma poichè non mento mai a me stesso, al di la dei risultati che rivelerò, dietro tanta e anomala fatica c'è l'assenza del giusto riposo e di tanto, tanto stress accumulato.
Problema che a suo tempo, risolverò.
Oltretutto, l'ultimo allenamento prima della gara che verrò a raccontare, si è incentrato sulla palese difficoltà nel riuscire a gestire la fatica, che sopraggiunge dopo pochi giri ad alta intensità ad inizio prova.
Per farla breve, riesco a mantenere una buona velocità segno che il tono muscolare e la regolarità degli allenamenti hanno conservato la loro pur ottima integrità, mentre le prove superiori ai 1.000m le sento soffrire in maniera spropositata.
E non è per via del caldo...
La cura dell'alimentazione e l'integrazione costante dei giusti prodotti del pre ed after workout non garantiscono la massima resa se il fisico non è abbastanza riposato.
E' la giusta legge della natura.
Il Trofeo Kalat, la nota 10K nel panorama siculo, è andato quindi secondo queste doverose premesse.
Voglia di provarci e rompere questo periodo con le motivazioni regalate dal sano agonismo, ma in realtà ero cosciente che non potevo forzare troppo l'andatura per evitare di "bollire" su per una delle tre lunghe salite previste dal programma.
Le gare mosse, movimentate e soprattutto corte mi mancavano e ne esco un po rigenerato mentalmente da questa gara dove riesco a mantenermi a galla.
Annunciati tra i protagonisti attesi alla vigilia, Davide Ragusa e Luigi Spinali che hanno dimostrato di andare tanto forte sulle distanze brevi dei 5 e 10K, altro non avrei potuto fare che provare a seguirli il più possibile ed arrendermi alla distanza.
D'altro canto il pronostico mi vedeva avversi altri ottimi avversari come Idrissi, Cimò e Vito Massimo Catania semmai quest'ultimo non avesse corso il giorno prima anche la 43K della 0-3.000m su per l'Etna!
Come preannunciato, giro difficile da gestire e tanto caldo ma ventilato.
Al via, parte avanti Ragusa e non si potrà più fermare, tanto che polverizzerà il precedente Record del percorso con un'efficiente corsa in solitaria.
Nonostante fossi passato in 2'58" al primo mille in discesa, era già avanti e dopo poca strada sarà Spinali a saltarmi sul tratto ondulato verso la piazza in Centro e staccarmi definitivamente lungo la prima salita della giornata che avrebbe chiuso il giro.
Gli inseguitori erano già parecchio staccati ma gestire altri due giri da 3,3K ciascuno non era cosa facile, così ho mantenuto la calma ed ho riservato le forze per il tratto finale.
Al termine del secondo giro ascoltavo la voce tuonante dello Speaker Marcellino che, entusiasta, vedeva rimontare Idrissi e, con tutta l'esperienza accumulata, spingo forte in discesa e do tutto pochi minuti dopo nel tratto del ritorno che mi vede in completa apnea negli ultimi, ardui, 300m finali.
Terzo posto conservato e pronostico mantenuto, ma con enorme fatica.
Nel complesso, bella gara, soprattutto grazie ad un percorso arduo e mai monotono che crea selezione e mette a dura prova le reali capacità atletiche.
Gara dura e calda, portata a termine! |
Quest'ultima trovata, una novità assoluta da raccontare :-)
L'entusiasmo che ti regala la gara non te la da nessun altro stimolo; la voglia di non mollare mai è stata sempre la mia arma vincente e, seppur questi siano tutt'ora dei risultati mediocri, resto nell'attesa che la mia vita torni alla normalità.
Il giorno arriverà presto ed intanto ringrazio le Costanti della mia Vita da atleta, persone che mi supportano e mi conoscono da molti anni e chi mi apprezzano così come sono: risultato bello o meno bello che sia penso che siano in pochi a vedermi sempre con lo stesso occhio, l'occhio di chi ce la mette tutta per arrivare al traguardo, come ho sempre fatto.
Per tutti quelli che salgono soltanto sul carro del vincitore... beh, cosa c'è di meglio che continuare a correre in silenzio?
2 commenti:
Amico mio.. Il tempo ti darà ragione ne sono sicuro!
Prendiamo ciò che c'è di positivo sempre e avanti a testa alta come sai fare tu ;-)
Ti abbraccio forte!
Luca Vittorio Veneto
Caro Luca, c'è da sistemare "certe cosette" per tornare come prima.
Quest'anno è stato tutto particolare e penso che l'apice l'abbia toccato la settimana prima della Maratona di Milano che è finita come tutti sappiamo.
Questo aver voluto concludere la 42K mi ha lasciato dentro un vuoto che evidentemente non si è colmato, infatti continuo a patire molto la distanza più che la velocità in assoluto.
La morale posso anche farmela, era meglio non finirla ma le circostanze hanno portato alla storia raccontata ma ragionandoci su è stato un dispendio fisico fuori dal normale e non andava fatto.
Stress vari e tutto il resto hanno creato la situazione altalenante di quest'anno, tutto qui.
Adesso trovata una via certa ripartire con le sane e buone abitudini porterà certamente a risultati che danno la motivazione in più.
Serve del tempo, e mai demordere nonostante gli allenamenti non vadano come sperato.
Un forte abbraccio!
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