Copertina per l'amicone Fabio, evergreen (in divisa), più "Gevero" che mai! (foto di un gentilissimo corregionale) |
Mente, Corpo e Corsa sono gli elementi più espressivi della mia carriera sportiva, riuscire a sorprendermi, esaltarmi ed esultare all'arrivo con cotanto entusiasmo ancora oggi mi fa capire che tanti altri bei momenti avranno a venire...
Sono giornate come queste che ti fanno sentire più vivo e presente che mai!
Ma come tutte le gare dalla lunga distanza, ogni verdetto non è mai scontato e le insidie si trovano sempre dietro l'angolo.
Mi ero presentato a pochi giorni dall'ultimo e più importante Test prima di affrontare la Maratona di Milano, con uno "scampato pericolo", quel malanno soggiunto al momento sbagliato, un virus intestinale che per tutta la settimana precedente alla 30K mi aveva buttato così giù da non poter riuscire a correre per quasi 3 giorni...
La ripresa ovviamente è stata lenta anche perchè lo stomaco, che si rifiutava di assimilare i pasti, non restituiva energia a sufficienza per correre, così per molti allenamenti una volta "sistemate" le cose, correre costava il triplo della normale fatica.
Inutile raccontare gli allenamenti svolti, alcuni di questi molto impegnativi visto il ravvicinarsi della 42K milanese, tutti completati in maniera "drammatica"...
Sarebbe stato un peccato fallire un evento così tanto cercato dopo anni sfortunati, ma la fortuna volle che negli ultimi giorni prima della corsa in linea veneta, iniziassi a sentirmi nuovamente bene, in special modo nell'ultimo specifico prima della gara: insolitamente a Palermo pioveva, leggermente, sotto i riflettori dello Stadio che ormai stava per chiudere...
Non ho fatto in tempo a completare l'allenamento, un altro lungo allenamento di ripetute che ho dovuto lasciare la pista: di nuovo tradito dal tempo sfuggente, di nuovo i riflettori spenti, stavolta, però, avevo quasi terminato...
Completerò su strada l'allenamento, ma poco importava, finalmente le gambe giravano!
Start dalla Piazza di Belluno |
Accolto dagli amici con grande ospitalità, sia io che Luca e Fabio, avevamo obiettivi comuni più o meno a vista: la Maratona!
Due settimane prima dell'evento possono sembrare troppo poche per recuperare una 30K, ma questo test l'avevo corso con le stesse tempistiche gli anni passati con discreti risultati e poi era un'occasione imperdibile!
Quest'anno la Belluno Feltre presenta un cast atleti al maschile ed al femminile di tutto rispetto ed appare "normale" che abbiano polverizzato il record del percorso i due atleti keniani presenti quest'anno.
Appare ancor più sorprendente vedere Said Boudalia in così grande forma (ha nel mirino la Boston Marathon) da giungere al terzo posto con quello che sarebbe stato fino all'anno scorso il record della corsa...
A completare il ricco cast di Atleti, l'aeronautico Pellecchia, il Campione Danilo Goffi, un paio di forti atleti del Marocco e l'uomo che da solo "ci ha mandati tutti a casa" per la tanta ovazione raccolta sul podio, il RE della Cento Chilometri, Giorgio Calcaterra.
La prudenza non è mai troppa e già al mattino inizio a tornare introspettivo e poco aperto con gli amici: la gara è importante e la sento!
Belluno ci regala una giornata fantastica: cielo leggermente velato da poche nubi, un sole chiaro e tiepido fino a tutto il resto della mattinata ed un'aria fresca e pura come i venti delle montagne tutte attorno.
Sarà una grande festa e sento che grosso modo tutto va per il meglio in fase di riscaldamento!
Per le mie Adizero Takumi Ren Boost (le japponesine) si tratta del Test decisivo, ma dopo molti allenamenti ero riuscito ad "ammorbidirle" ai miei piedi: restano comunque delle scarpe sorprendentemente reattive e molto leggere, adoro la costruzione della tomaia tradizionale e solida contrapposta a tutta la modernità della suola dal super grip e dall'avampiede in Boost.
Tutti schierati alla Pre-Partenza, iniziamo a correre lentamente in discesa per circa un chilometro prima di posizionarci lungo la linea di partenza reale.
Dopo pochi preamboli, parte la gara, decisa e senza attese, come speravo!
Era facile prevedere che i pochi favoriti della vigilia iniziassero a timbrare un ritmo molto sollecito ed in tanti provano a far gruppetto.
Prime Fasi di Gara, poco dopo il Via! |
In quel momento un apparente Fabio Bernardi in "giornata NO" resta con me e corre con calma.
Poco più avanti resta cristallizzato ad una ventina di secondi il marocchino Oualid che a quanto sembra non ha la forza di reggere il forcing del gruppetto avanti.
A quel punto, sciolte le riserve, Fabio in realtà capisce che non sta poi così tanto male ma che è l'effetto dei primi lunghi allenamenti che sta sostenendo a renderlo meno grintoso del solito e si pone avanti all'inseguimento.
E' appena il 5° chilometro e inizio a provare tanta fatica, non era da copione questo attimo di gara!
Con grande calma provo a gestire la difficoltà, Fabio sapevo bene che oggi ne ha più di me e lo lascio scivolare via, chilometro dopo chilometro, secondo dopo secondo e si allontana.
Tutto attorno a me è la pace, uno stradone lungo e irrorato dal sole ed un panorama mozzafiato che alle volte mi soffermo ad osservare dietro i miei occhiali da sole che racchiudono la concentrazione.
Giornata splendida, nessun problema di calore, mi godo la fatica che ora inizia ad essere ben gestita.
Il duo italo - marocchino si continua a vedere, ma di speranza di riaggancio non ne ve ne sarà: Fabio è un grande discesista ed il percorso offre continui saliscendi, a volte impercettibili, altre più marcati: proprio in questi ultimi lo vedrò fuggire via e riassorbire la lepre improvvisata: come Fabio, anche meglio, conosco Francesco Duca abile discesista a sfruttare questo tipo di percorsi!
Anche io li gradisco abbastanza, ma non quanto certi lunghi rettilinei che incontro, anche di due chilometri: la strada scorre facile facile ed è un piacere scorgere i cartelli chilometrici ben piazzati e di tanto in tanto prendere qualche sorso d'acqua lungo i diversi rifornimenti puntualmente piazzati.
Tanta organizzazione e le strade così ampie ti invitano a correre e lasciano in disparte le difficoltà di gara, mi sento bene e procedo avanti.
A fine racconto i ringraziamenti, miniatura solitaria |
Ogni tanto entro in leggera crisi e subisco i saliscendi ma il ritmo resta costante, la fatica invece cresce ed il fiato si appesantisce, brutta costante da qualche mese a questa parte.
Sta andando bene, tanto bene e non è il momento di mollare, anzi la gara entra nel vivo, tant'è che aspetto con veemenza il punto più critico della gara: la lunga e discostante salita di circa tre chilometri, dal Km 23 al Km 26 circa, la Salita di Busche...
Ormai del duo Bernardi - Oualid non rivengo più traccia alcuna e da molti chilometri i minuti hanno fatto posto ai secondi e la gara diviene per me una lunga introspezione...
Riaffiorano nella mente le battaglie di quell'anno magico, il 2010, che vorrei ripetere dopo lo stop ingiusto e forzato, quando il cielo era più cupo, il periodo era febbraio e gli avversari erano Duca, Bernardi e soprattutto, Simion...
Maglia manica lunga ed una voglia di correre tutto da solo come un assuefatto dai chilometri di una Maratona, ma le strade erano sempre le stesse, la corsa stavolta meno voluta solitaria...
Entro nella stradina stretta come ricordavo e la aspettavo al varco, quella prima pendenza che ti dava un timore della lunga agonia.
E' l'arrivo ed è OK! |
Preso un gel energetico poco dopo la mezza, ho iniziato ad avvertire qualche crampo di troppo dovuto all'eccessiva fatica ed un disagio allo stomaco che rendeva difficile la respirazione, e non voleva andar via...
Peccato, perchè questo fastidio so che mi ha limitato, ma in quel momento mi preoccupava la lunga ascesa.
Tratti più duri, altri più percorribili, ma sono stati i dieci minuti più lunghi di tutta la corsa, presto finiti.
Era il chilometro 27,5 circa e già la gente mi urlava: "è finita"!
In realtà la gara finisce al traguardo ma presto mi rimetto a correre composto ed a buon ritmo.
Non si trattava più del 3'20" ma ci andavo vicino ed aspettavo quel cartello, il chilometro 29.
Ce l'ho impresso nella mente: lo vedi da lontano, ti immetti in una strettoia e forse superi un campanile prima o dopo, non ricordavo...
Il campanile lo raggiungo subito, già ero dentro la Città di Feltre, ma la gente dormiva, il centro storico era cheto cheto, i miei passi tuonavano nel silenzio e si contrapponevano a qualche incitamento dei volontari...
Il ventinove arriva, ricordo che attaccai a fin di fiato quel 2010 e volli ripetere il gesto, per dirmi "che sto bene", posso farlo, e attacco l'ultimo chilometro.
Stavolta non lo dimenticherò più.
La prossima volta che correrò la Belluno Feltre, rivivrò il finale del film, curva dopo curva, comprese le insidie dell'ultimo strappetto prima del discesone finale.
Non ho la forza per spingere fino in fondo, purtroppo i crampi allo stomaco mi fanno sentire i polmoni piccoli piccoli e aspetto, aspetto di scivolare all'arrivo, metto in folle, l'adrenalina mi fa esultare e taglio il traguardo annunciato dal bravo Alex Geronazzo:
9° posto assoluto, 1h43'00" ed una prova solare, come la bella giornata vissuta!
I parziali, con split di 5K, come mio solito:
16'38" + 16'44" + 16'51" + 17'01" + 17'56" + 17'48" = 1h 43' 00"
La Premiazione dei primi 15 |
Siamo contenti, euforici, la corsa ha regalato mille emozioni e sento che il percorso di crescita lento e sofferto pian piano darà i risultati sperati, intanto il recupero in settimana servirà per riprendere energie fisiche e mentali ma adesso posso pensare: Milano, sei vicina!
(Grazie agli autori delle Foto ed atletipercaso.net)
2 commenti:
E' stato un week end intenso e pieno di emozioni come ogni volta..e come ogni volta è volato! E' bello leggerti ed è stato ancor più bello vivere le emozioni con te/voi... concordo sul fatto che la vera gara sarà il 19 aprile per me ed il 12 per te.. questo è stato un test come detto nel pregara..ti abbraccio e ci sentiamo presto amico mio.
;-)
E' stato un test andato alla Grande per tutti!
Aspettavamo il tuo arrivo e ci hai fatto fremere per avere il verdetto ma è stata sorpresa!
In Gara - Maratona le redini si lasciano, si lascia andare via tutto, timori, pesanti allenamenti, ritmi estenuanti: inizio io, mi seguirete voi con l'impresa della 42K, l'unica e ineguagliabile!
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