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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 4 febbraio 2011

Adizero Adios 2011 - Piccole migliorie in una Grande Scarpa da Maratona

La storia di Adidas Adizero Adios è ormai un cult.

E' spuntata come una saetta ai piedi Haile per il suo record del Mondo di Berlino di 2h 03' 59" ed è diventata subito un successo per il suo mix di leggerezza e morbidezza applicati ad una scarpa leggerissima ma non estrema così come l'avevo recensita la prima volta.

Di lì in avanti è diventata la mia primissima scelta nella corse su strada di... tutto il Mondo e questo sarà il terzo anno di fila con il quale mi pregerò di indossarla.

Passati per l'edizione limitata "multirecord" stampata sulla tomaia presentata nella Press Conference dell'evento Maratona di New York 2010 nel quale fui presente e toccai con mano la scarpa personalizzata del più grande Campione di tutti i tempi, Haile Gebreselassie, quest'anno 2011 la Adios si veste di verde, il colore di comunicazione di Adidas per questa nuova stagione.
"Intense Green" esattamente, un verde brillante accostato elegantemente al nero con il quale si vuol comunicare l'impegno di Adidas per la campagna "Better Place" lanciata già da qualche tempo per rendere tangibile l'impegno dell'azienda tedesca verso l'ecosostenibilità della sua produzione in larga scala mondiale.
Ogni paio di scarpe con la targhetta "Better Place" (già viste in Response 19 e Supernova Glide) è realizzato con un impatto verso l'ambiente ridotto, riciclando i materiali così come i Box delle stesse.

Non ci sarà nemmeno bisogno di rodarla o indossarla per qualche giorno... mai avuti blisters o fastidi grazie al suo immenso pregio quale è la morbida calzata.

Una scarpa così ben realizzata è difficilmente migliorabile.
Immutati i pregi, eppure hanno subìto lo stesso un restyling nel punto di maggiore interesse per un corridore: la suola.

La suola della nuova Adios 2011 è stata ridisegnata per avere un maggiore grip ma senza stravolgerla: la grande novità sta nell'inserimento del "Sticky Rubber" posto nel punto mediale dell'avampiede e colorato in nero che come è noto è la zona con maggiore impatto di tutta la scarpa per un corridore neutro di un certo livello.
Avere il massimo del grip in quella zona è fondamentale ma non è tutta qui la novità.

La Adios è molto leggera anche per l'inserimento nella parte laterale di primo impatto del piede di tacchette leggerissime e ben artigliate.
Grande vantaggio per chi corre in quanto è come avere dei piccoli "Chiodi da Pista" nel primo impatto a terra dell'avampiede (il piede normalmente prima poggia lateralmente e nella successiva fase prona verso l'interno per completare la spinta) e la spinta ne trae enorme vantaggio.
Il piccolo inconveniente di queste tacchette è il loro grip che non può essere eccellente come la gomma morbida presente sulle altre scarpe Adidas in quanto queste stesse devono essere altrettanto durevoli nel tempo e non devono staccarsi dalla scarpa (e mai accadrà, parola mia!).

Adidas, in queste Adios 2011 le ha ridisegnate completamente ottenendo un grip "a spina di pesce" più bilanciato del precedente a mio giudizio: unito alla gomma ad alto grip centrale si è ottenuto un altro salto di qualità.

Le foto comparative mostrano i dettagli degli elementi innovativi mostrati.

E allora... stanchi di calzare stesse scarpe?
Beh, le Adizero Adios non le cambierei per nessun'altra, la perfezione è raggiunta!

14 commenti:

Pimpe ha detto...

il mio prossimo acquisto.. a meno che babbo natale.......

Albe che corre ha detto...

Ciao Pippo ..meno male che non le hanno cambiate poi tanto..
Con le Boston2 invece ho avuto una brutta sorpresa!!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Pimpe, aspetti Babbo Natale per averle? :-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Albe, racconta qui cosa non va delle Boston 2 (che come vedi sono state confermate per quest'anno).
Personalmente le ritengo migliori delle precedenti Boston (anche quelle ottime scarpe).

I tuoi suggerimenti servono anche a sviluppare la scarpa.

Albe che corre ha detto...

ok,
premetto di non essere espertissimo quindi ti riporto le mie sensazioni.
Il mio piede è abbastanza magro e mi trove bene con le scarpe che me lo fasciano bene.
Sia la Supernova Glide che le Boston del 2009 mi hanno dato ottime sensazioni e con le boston c'ho pure corso la maratona..
Le Boston 2 le trovo meno reattive e con caratteristiche che si avvicinano di più ad una A3 e inoltre già dalla prima calzata non mi son sembrate così avvolgenti come le quelle precedenti..
Questo è quello che ho provato io ma come ti dicevo prima non so se ho abbastanza esperienza o sensibilità per poter giudicare..
P.S. Per i CDS ci siamo qualificati sul Lungo e penso che ci si becchi al Campaccio anche se non so se potrò correre...ciao

amministratore ha detto...

ciao Filippo!!! quando ci parli delle glide3?
Lo sai che noi umani le Boston le guardiamo dalla vetrina!!!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Albe, spero di vederti al Campaccio ma allo stato attuale non posso che vederla difficile, ma non impossibile...

Non è che il corridore è più o meno importante per un'azienda a seconda dei suoi tempi, la scarpa ha successo se riesce bene ad una fascia alta di pubblico!

Personalmente quello che mi dici mi sorprende un poco...
Ricordo benissimo le Boston del 2009, erano più leggere di qualche grammo di queste attuali, ma stiamo parlando della mia misura 12 USA!
Per te che calzerai sicuramente meno...sarà irrisoria la differenza!

Feeling scarpa-piede.
Anche io stesso ho un piede magro eppure la prima prerogativa di questa Boston 2 è l'avvolgente calzata.
Cosa che avveniva anche con la Boston 1 ma non così bene come questa.

Utilizzo in gara.
Vero, la Boston 1 era più reattiva ma anche fin troppo direi...
Infatti non sono mai ispirato a lei per una gara qualsiasi...
Tanti bei allenamenti tirati ma niente più.
Lo scorso anno con le Boston 2 ho corso delle garette niente male sentendomi protetto.
La sensazione di non portarle addosso la rendeva addirittura "più leggera" di quello che non sia.
Direi tutto ma non che sia una A3 leggera dai!

Albe, la sto mettendo su uno scambio di idee, quando hanno tempo in Adidas leggono i commenti e le recensioni, è un bel modo diretto di commentare la calzatura anzichè andare su un Forum qualunque.
Il piede è pur sempre il tuo, infatti c'è chi non si scollerebbe da un marchio nemmeno pagato!
Ed io stesso prima di calzare Adidas ne ho passati marchi diversi trovando alterne sorprese...

Sai che c'è anche la Adizero Ace?
La puoi vedere a lato tra il mio parco scarpe.
Se ti serve una A1 pesante... prova a vedere in negozio se ti calza!
Sotto molti aspetti somiglia alla vecchia Boston anche per reattività!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Fabio!
La Mezza delle Due Perle era un mio obiettivo... ci sarei andato volentieri per il suo percorso splendido... pazienza!

Sto recuperando dalla sciatalgia, è quasi fatta ma... quanto tempo perso!
Siamo nella media comunque e parlerò ampiamente su questo argomento.

Proprio per questo motivo le Supernova Glide 3 non le ho potuto testare come desideravo.

La prossima recensione sarà questa, promesso e prima possibile!

Albe che corre ha detto...

ciao,
intanto spero che anche il tuo sciatico smetta di rompere..io sono più di 2 mesi che ci combatto!
Per le scarpe hai ragione che non possono essere accostate alle A3, ma nel confronto tra quelle precedenti mi sono fatto ingannare dalle sensazioni provate in corsa e magari erano le precedenti ad avvicinarsi più ad una A1 pesante..
Per quanto riguarda la calzata le ho riprovate entrambe e nel collo del piede sono perfette ma nella pianta le B2 le trovo più lente delle precedenti, cioè il piede lo sento più libero di muoversi..quindi la differenza la noto da metà piede in poi..o magari è il mio piede fatto male ;)
a parte gli scherzi questo è quello che provo tant'è che in outlet un mesetto fà ritrovai le Boston 2009 e poi mi pentii di non averle prese!
ciao e in bocca al lupo per le tue corse..se non ci si becca al Campaccio io mi sono ancvhe iscritto alla "tua" Treviso ..sempre che ci arrivo sano! eheh

Gianmarco ha detto...

Ciao Filippo,

Sono uno studente di 21 anni appassionato di corsa su strada/pista e in montagna. Ti ringrazio molto per le tue recensioni Mi sono state molto utili in questo periodo. È infatti da un po di tempo che sto provando a correre sull'avampiede con le mie adios. Finchè si tratta di brevi distanze mi diverto molto, riuscendo ad aumentare considerevolmente la velocità.. Tuttavia, quando si tratta di correre distanze superiori ai 10K comincio a sentire fastidio ai polpacci.
Il prossimo mese vorrei correre la maratona a Vienna (che ho corso l'anno scorso con una scarpa A3) e utilizzare le nuove adios 2011.

Secondo te allenandomi ancora un mese correndo sugli avampiedi potrei riuscire a correre la maratona senza problemi.

Ecco il mio profilo:

altezza : 183cm
Peso: 64Kg
tempo maratona: 2h 56'
tempo mezza: 1h 19'
tempo 5K: 16'30''
tempo 3K: 9'20''

quello che vorrei raggiungere sarebbe di andare sotto le 2h50'
secondo te le potrei usare le adios?

grazie mille!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Gianmarco e benvenuto!

Grazie per avermi chiesto informazioni, vediamo come posso aiutarti.
Leggendo la tua scheda noto che hai grossi margini di miglioramento sia sulla mezza (1h19' è obiettivamente troppo lento per te) che sulla maratona.

Mi chiedo se ti alleni tutti i giorni e quanto corri i lunghi lenti...
Ovvero, superi spesso l'ora di corsa e a che ritmo?
Se corri molto piano con gli amatori non porrai mai le basi giuste per migliorare nelle lunghe distanze!

Sei alto e molto leggero in proporzione al tuo peso, hai mai preso in considerazione il fatto che dovresti lavorare molto sulla forza (con carichi leggeri leggeri) o anche con salite brevi?
Questo è un aspetto molto importante per il corridore in generale, sia per la breve che per la lunga distanza.
La costituzione leggera è un vantaggio ma bisogna lavorare molto per dare forza alla tua struttura!

Andiamo alle scarpe.
Per correre la maratona al tuo livello attuale non è necessaria la adios specie da quando in questi ultimi tempi ho scoperto vantaggi in più con le Intermedie veloci.
Ed una di queste è la Adizero Boston.

Se non l'hai provata te la consiglio strettamente per la 42,195 in quanto nonostante il peso da intermedia (circa 300 gr) non sembra di averli tali ai piedi.
Potresti magari non trovarla ottimale, c'è anche la Adizero Aegis (se hai una leggera iperpronazione).

Ultimamente ho fatto i primi lavori post infortunio con le Boston e temevo appesantimento ma, come è successo nelle gare che ho corso, ho trovato maggiore protezione ma spinta e leggerezza simile ad una A1.

Ti auguro intanto di correre da 2h40' (cosa che puoi benissimo fare lavorandoci su, sei molto giovane ancora!) e non avere fretta nel tentare con le lunghe distanze, puoi ancora dare molto in pista!

Abbatti il muro dei 9'00" nel 3K, sono emozioni forti, garantito :-)

Gianmarco ha detto...

Grazie:-)

Sono stato molto contento della tua risposta, e sicuramente hai contribuito a darmi quella motivazione che fino adesso mi mancava.

Correre è stato per me un modo per riprendermi da una delusione che ho avuto nello sport che praticavo prima (pattinaggio velocità su ghiaccio) dove correvo per la nazionale juniores. Purtroppo, nel 2009 per pochi decimi ho perso il posto nella Prima Squadra (con conseguente arruolamento in Forestale o Finanza). Ancora oggi, se ci penso, sto molto male.

Come tu hai immaginato, io mi alleno (ormai da un anno e mezzo) un po "senza programmi" è più che altro per divertirmi con i miei amici (che però fanno mezzofondo). A volte ci alleniamo anche due o tre ore, però non si fa mai più di un ora senza interruzioni!

I tempi che ho fatto non sono stati mai pianificati o previsti, tuttavia spesso ho pensato di incominciare ad allenarmi con un programma specifico (che alla fine non ho mai trovato).

Ti ringrazio per i tuoi consigli! sicuramente proverò a lavorare un po sulla forza! E vorrei riuscire a correre più di un ora anche in allenamento, magari da solo. Non è facile ma penso di potercela fare!

Grazie anche per i consigli sulle scarpe! Nel frattempo ho provato la Boston, ma mi sembrava un po poco reattiva (tipo correre sul morbido). La nuova adios invece mi sembra eccezionale (forse però una maratona è troppo lunga).

Magari questa estate ci provo a stare sotto i 9!! se ci riesco ti faccio sapere!!

grazie ancora,

Buon allenamento e speriamo di rivederti al top!!!!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Gianmarco, mi permetto nuovamente di risponderti...
Posso capire la tua amara delusione...
Fino ai 23 anni circa, man mano che qualche risultato in più arrivava, ci credevo anche io all'ipotesi di un ingresso al Gruppo Sportivo, anche se fosse dalla porta del retro...
Poi tutto svanì come una bolla di sapone quando mi infortunai seriamente, pareva finita con la corsa!

Ci stetti male in quell'anno e mezzo, prospettive di lavoro zero e un filo di depressione...
Poi vennero gli anni della vita solitaria in Calabria, altri momenti di sconforto, per oltre 1 mese non sapevo come allenarmi perchè non girava mai... ma era questione di testa purtroppo!

Momenti difficili, che capitano a tutti nella vita, ma almeno ho imparato che bisogna saperli superare guardando sempre avanti e trasformando quelle emozioni, anche negative, in forza d'animo applicabile allo sport che pratichi.
Diverse volte ho uscito fuori prestazioni (una di queste è New York 2010) da situazioni personali affliggenti.

Quindi... se hai trovato uno sport che ti libera la mente e ti rende sereno continua ad applicarti che i risultati arriveranno!
La strada del professionismo al militare non è lastricata d'oro e chi non è al top vivacchia male!
Convocazioni in caserma ed obbligo di rimanerci, pressione per raggiungere l'obiettivo dei 950 punti Fidal, le gare programmate per interesse del Corpo militare...

Le soddisfazioni te le puoi prendere anche in un club civile e poi... hai 21 anni, un bel potenziale e fino a 28 anni puoi arruolarti, hai tempo ancora per fare delle scelte importanti!

Per me Pista o Strada non hanno differenze, cerco di dare il meglio in entrambi i campi perchè sono discipline diverse per me.
Solo che... la mia stagione in Pista dura appena 2-3 mesi!

Per quanto riguarda le Adios, è vero che sono morbidissime come A1 e comode, ma hanno un'impostazione da piatta stradale che a lungo termine può portare ad infortuni fastidiosi.
Penso per te... metti che ti viene il classico dolore al Tibiale, o l'infiammazione agli adduttori o la sciatalgia (e ne so qualcosa di recente... meno male che è passata!).

Usare una più morbida e dislivellata come la Boston aiuta e non poco specie per chi è alle prime armi sulla lunga distanza.

Correre in totale 1h ma spezzettata con i tuoi colleghi di corsa non serve a NIENTE!
Ricordalo, nel fondo il maratoneta corre sempre a buon ritmo (attorno i 4'00"/Km di qualità) e non prende mai pause
;-)

gianmarco ha detto...

Ciao Filippo :-)

grazie ancora per la tua risposta.
I tuo preziosi consigli mi stanno aiutando molto. Ieri e oggi ho fatto allenamento da solo, provando a correre per circa un' ora e mezza a ritmo 4'30. Ho notato che avevi ragione dicendo che le Adios sono troppo dure! cominciavo a sentire fastidio a tutta la gamba, e a fine allenamento quasi non volevo piu appoggiare i piedi a terra! Lunedì mi compro scarpe piu ammortizzate! è vero che se sono troppo dure sulle distanze lunghe non si riesce a sopportarle! Per non parlare del male ai polpacci!

Mi dispiace veramente per il tuo infortunio, e da una parte è brutto vedere come un atleta, non appena si infortunia, non è più considerato anche se magari ha del potenziale. Io ne ho visti molti nel mio vecchio sport, e ho notato come per esempio in altri stati questo non succede, e gli atleti vengono seguiti e aiutati nel recupero e nella riabilitazione, senza obblighi particolari e con uno stipendio.

comunque è bello che sei riuscito a riprenderti e a fare ottimi risultati, questo da speranza a tanti atleti a cui sono successi fatti simili!

Buon allenamento intanto!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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