No! Di docce ne faccio abbastanza, ci mancherebbe, la Corsa serve anche a tenere l'igiene sotto alto controllo.
E' che... quando piove forte... la tentazione di non correre assale chiunque, ma non me da diversi anni.

Più che altro ancora oggi mi intimorisce il clima freddo, o meglio, rendo scarsamente quando la temperatura scende sotto gli 8°C...
Me ne rendo sempre più conto: non siamo molto differenti dai delicatissimi co

Questo simpatico Diodo ha la caratteristica di comportarsi da interruttore aperto per tensioni tra zero e la Vz (tensione di Zener) e tra zero e la Vb (tensione di breakdown), molto simile alla Vz.
Per le tensioni che non stanno nel valore in modulo della Vz il Diodo mantiene costante tale tensione per correnti infinite (quindi un piccolo generatore +-Vz invece del classico cortocircuito del Diodo normale).
Mi metto nei panni del Diodo e analizzo il grafico: mi rendo sempre più conto che le prestazioni cronometriche in allenamento/gara dipendano fortemente dal Clima e meglio ancora dalla Temperatura.
Nel mio caso, sostituendo la Corrente "I" con il mio rendimento e la Tensione Vz con la Temperatura posso affermare che tra 0°C e -10°C rendo pochissimo (prossimo a zero), al di sotto dei -10°C vado in "breakdown"; tra 0°C e 10°C rendo pochissimo e che tra i 10°C e i 20°C il mio rendimento cresce verticalmente.
Bisognerebbe un attimo modificare il Grafico perchè c'è un limite a tutto: oltre i 30°C è davvero un problema correre le lunghe distanze!
Diciamo, infine, che la mia "Temperatura di Utilizzo" oscilla tra i 15°C ed i 22°C :-)
Dopo aver fatto questa bella divagazione, torniamo alle Docce.
Negli ultimi giorni il meteo ha fatto il cattivo tempo.
Dopo avermi messo alla prova con due prove serie nel Week-end del 6-7 febbraio, il lunedì e martedì seguenti erano serviti a recuperare le forze in vista di un Maxi - lavoro.
Ed ecco le piogge!
Mercoledì 10, una giornata con minacce alternate a schiarite che al pomeriggio si sono trasformate in un serio temporale con tanto di allagamenti...
Che fare?
Con il Coach decidiamo di rimandare il lavoro e di optare su un più leggero e fattibile 25 x 400m R.1 in Pista.
Molto più semplice e meno rischioso dare un senso ad una giornata che altrimenti sarebbe stata buttata via con delle vasche (ops!)... ripetute in Pista.
Pioggia continua dall'inizio alla fine con l'aggiunta dell'aggravante di un forte vento che girava senza un preciso schema, a volte molto violento.
Non mi perdo d'animo, sono consapevole che mi farò una bella doccia... frullata!
La Pista in queste occasioni rende egregiamente, le sue capacità di drenaggio dell'acqua sono eccellenti e mai sento l'effetto "acquaplaning".
Il lavoro scorre per come deve, servono una decina di 400m per entrare definitamente nella giornata ed assestarmi su un 1'10" più che sufficiente per quelle condizioni.
Nel mentre intervengono alcuni amatori, stesso mio destino, mi fanno compagnia :-)
L'ultimo, sfruttando Lucio, lo corro in 66".0
Compitino svolto e via a casa a bere un bel The caldo tanto desiderato...
I giorni susseguenti noto che le gambe restano provate dall'esercizio: lo sforzo aggiuntivo nel combattere la resistenza del vento deve aver appesantito ulteriormente il lavoro e ne risento.
Ma non ci si può distrarre e sabato decidiamo di lavorare lo stesso, con un ulteriore lavoro che mi approccerà al difficile Fartlek sempre più vicino.
Sabato 13 è la volta dell'1h di lungo con cronoscalata di Monte Pellegrino (Villa Igea - Santuario) da affrontare con decisione.
Riesco a correre discretamente il lungo e il tempo regge; purtroppo il clima resta freddo, attorno i 12°C.
L'attacco al Monte Sacro inizia bene, affronto le prime rampe con decisione e fino a Mezz'arancio sono sui tempi da PB, ma più in alto salivo più la temperatura calava...
Inevitabilmente inizio ad accusare fatica, le gambe non girano a dovere e nonostante un forcing incessante e un finale di prova (in leggera discesa) aggressivo non vado oltre i 33'51"...
Quasi 1' dal PB, anche troppo ma che freddo lassù!!!
Al solito le mie mani si lamentano più di tutto il resto del corpo...
Una domenica tranquilla prepara le armi per un'altra prova importante.
Martedì 16 decidiamo che è il momento di realizzare il Maxi Fartlek.
Al mattino il tempo è incerto e resta cupo; non mi scoraggio e vado dritto alla Meta: Via dell'Olimpo mi aspetta!
Il cielo nuvoloso in realtà rappresenta anche una cappa che racchiude il calore atmosferico rendendo la giornata parecchio calda.
Decido irreversibilmente di eseguire l'intero lavoro in maniche corte senza curarmi di quanto vagasse sopra la mia testa.
La prova è ardua ma siamo nei tempi giusti:
Fartlek 25K così suddiviso: 4K - 1K - 3K - 1K - 3K - 1K - 2K - 1K - 1K (Recupero 1K).
Non avendo corso la mattina (ma parecchio ormai da giorni) il primo lavoro serve a "riscaldarmi".
Non vado fortissimo e i 4K li chiudo in 12'51" ma inizio a sciogliermi e a chiudere con maggiore slancio.
Avevo già in serbo l'1K successivo come Target per iniziare a far sul serio e dopo un recupero incoraggiante a 3'35" piazzo un interessante 3'05" in leggero declivio.
Si rientra nel rettilineo dello ZEN.
Inizia il 3K che esce fluido in 9'47" (prima metà difficile).
Il bello o il brutto di questi lavori è che non mi è mai riuscito di tenere alto il mille di recupero: incoraggiante quanto stava accadendo con tempi interessanti.
Un 3'08" discreto mi porta fiducia e supero metà lavoro.
Sto bene.
Inizio il secondo 3K.
Parto bene, 3'06" addirittura, finchè inizia timidamente a piovere...
Rientrando allo ZEN la pioggia si fa insistente e la strada inizia ad accumulare acqua impedendomi di correre se non in leggero acquaplaning, rallentandomi, non più di tanto...
Chiudo in 9'44", purtroppo penalizzato dal tratto difficile e dal bagnato per terra che non da più grip, ma le Adizero Adios garantiscono sempre ottima aderenza.
Sul rettilineo opposto incrocio Felipe sulla Pandina Verde che mi lancia un incitamento.
In quel momento, uno squarcio di sole illuminava la strada ed infrangeva la sua luce sulla strada e sul giallo della mia Adizero Shirt ormai inzuppata nella schiena di acqua mista ai soliti idrocarburi lasciati dalle automobili :-(
Con la massima lucidità lo saluto e me ne accorgo, ricambio - momento decisivo.
La strada troppo bagnata mi rallenta: conseguenza di ciò il susseguente 1K in 3'10".0 corso ancora bene ma troppo lento rispetto ai precedenti.
E' il momento del 2K: inizio ad avvertire fatica e non esce un gran che: solo 6'26" con ritmo forzato ed una pioggia che continua a cadere rinfrescando l'ambiente.
Il 1K successivo è in leggero declivio: parto con decisione e riesco a chiudere in 3'02".6; il successivo ed ultimo K riesce discretamente bene, considerando che è stato corso nel tratto più difficile del giro da 8,5K.
Chiudo affaticato in 3'12", gestendo bene un finale niente male.
Riepilogo: 12'51" - 3'35" - 3'05" - 3'37" - 9'47" - 3'29" - 3'09" - 3'41" - 9'44" - 3'50" - 3'10" - 3'36" - 6'27" - 3'46" - 3'02".6 - 3'42" - 3'12" -----> TOT. 1h 23' 46" (Media 3'21".0/Km).
Ancora una volta, MAI corso un fartlek così bene e così forte come media totale e come media dei recuperi.

La pioggia, apparsa poco prima di metà prova, ha rinfrescato un ambiente pesantuccio (erano circa 20°C) restituendomi il clima giusto.
Praticamente non ho mai bevuto nulla durante la prova (se posso gioco su questo handicap che in gara non avrò perchè porterò le bottigliette personalizzate) ed è andata bene.
Peccato notare che quei 2"-3"/Km in più si aggiungono su strada bagnata...
Le Adizero Adios hanno reagito bene, comode come sempre.
Lontani sono i tempi dei crampi all'alluce, tipici del finale di preparazione maratona e critici nelle fasi finali di gara.
Tutto sta girando a mio favore.
Devo solo rimanere vigile ed accorto.
Intanto, domenica andiamo a Caccia della Volpe, cercando di essere meno preda possibile!
Un Cross Corto dove svelerò cosa sono capace di fare con tanti cavalli di razza.
So già che non sarò eccessivamente critico, qualunque risultato verrà fuori.
Il Violettaclub ha premiato il mio impegno e sarò orgoglioso di sfruttare questa importante opportunità con il massimo del mio carattere.
Per una volta, piccola e veloce parentesi: a Volpiano sarà un'esperienza elettrizzante :-)
