Maranello - Carpi (MO) - 10-11 ottobre 2009Ritorno a Carpi, quest'anno
poker di partecipazioni, consecutive.
Il viaggio è stato quasi una routine, la logistica finalmente più agevole con il privilegio di alloggiare con i
Top Runners maschili e femminili e per scambiare anche qualche chiacchera con Campioni che magari vedi solo ai nastri di partenza o sulle riviste dei giornali.
Sabato 10, appena arrivati, ho il privilegio di essere
presentato come Top Runner:
Pettorale N.8 (dopo 3 edizioni di pettorali "anonimi" finalmente!), con tanto di cognome.
"A-Side" e "B-Side" due pettorali Blu fortunatamente leggeri leggeri.
Bello stare con i Big della manifestazione, ancora una volta!
Sempre insieme con Francesco, l'aria era abbastanza rilassata ma una volta giunti in Emilia non avevo notato affatto differenze climatiche rispetto a Palermo...
In Aereo sauna, in Treno sudore, solo all'aria aperta si stava discretamente, ma sempre a maniche corte!
Almeno le edizioni passate avevano regalato qualche manica lunga in più e qualche grado in meno...
Non si prospettava il clima che ta

nto speravo!
In albergo ritrovo gli avversari/amici di ormai tante battaglie insieme: con
Hermann ormai ci vediamo almeno 2-3 volte l'anno ed anche questa volta
Hannes Rungger con Renate si presentavano qui alla partenza.
Sembra davvero che ormai ci cerchiamo, ed è il bello (anzi bellissimo) di questo sport, la corsa, che pur essendo individualista, ci fa migliorare in imprese di questo genere grazie alla collaborazione che avviene in gara e anche un gesto di incitamento può cambiare il volto della propria prestazione.
Ci si ritrova qui, a Carpi tutti insieme perchè ormai la nostra è una collaborazione collaudata, e non importa chi stia più o meno in forma perchè la stima è reciproca.
Per questo ringrazio l'
Organizzazione che quest'anno ha
stravolto i soliti canoni proponendo volti nuovi, europei ed extraeuropei costituiti da gente fortissima o che poteva proporsi come la sorpresa del giorno.
Niente nuvola keniana, tutta compatta, 10-20 africani pronti a cannibalizzare le prime 10 posizioni a scapito dei nostri sacrifici e a vantaggio delle tasche dei soliti 1-2 Managers...
Credo che lo spettacolo proposto sia stato migliore e la corsa sia stata nel complesso più emozionante da chi l'ha seguita in televisione.
Domenica 11 ottobre.La mattina della gara solita colazione "integrativa" con biscottini, the e un paio di Yogurt (la pasta non era disponibile...). La cena era già stata abbondante.
La sveglia presto ti porta già alle 08:00 in uno stato parecchio vigile ed era meglio distrarsi con qualcosa...
Idea!
Biglietto gratuito per l'accesso alla Galleria Ferrari a Maranello per i possessori del pettorale e via a fare foto dei bolidi storici del Cavallino Rampante: mezz'ora distratti dalla storia dell'automobile e gran bei ricordi :-D
Ci riscaldiamo a passo lentissimo io e Francesco per appena 10' (gli amatori correvano più forte di noi!) e già sentivo caldo...

Durante lo stretching realizzo che l'
imperativo per questa Maratona era quello di abbandonare ogni velleità di PB per
badare unicamente alla classifica che avrebbe potuto dare grandi soddisfazioni se ci si fosse comportati compostamente.
Poco prima del via, dopo gli auguri di rito un pò fra tutti (e ovviamente il personalizzato "Forza Violetta" fra me e Francesco),
1 minuto di silenzio in memoria delle Vittime dei recenti nubifragi nella zona del messinese. Tocca da Siciliano sottolinearlo...
Folla di Runners compostissima alla partenza (mai accaduto che non spingessero da dietro!) e
VIA! - K1 - K5Al solito parto bene davanti e mi accodo a
Marcello Capotosti.
Non voglio forzare.
So benissimo che il percorso veloce e scorrevole unito all'aria relativamente fresca della prima ora porta a correre molto forte ma... 3'12" primo K no!
Invito Marcello a desistere un attimo ma al 2°K la situazione inizia a delinearsi:
Hermann, Marcello, Hannes, Georg Brunner, il Bielorusso Gur e il Portoghese Gomez si mettono tutti insieme a tirare: sembrava che quasi facessero a pugni a chi volesse stare avanti!
Resto ultimo del gruppetto che dopo poco inizia a mettersi in fila indiana (grazie! si va a 3'12" costante!) e girandomi scorgo ancora per poco
Francesco che saggiamente decide di
non seguire assolutamente questo ritmo.

Dopo un'attenta riflessione, conoscendo il percorso, decido di restare con loro e approfittare della prima incertezza per restare accodato all'ultima posizione.
Passano i primi
5K: 15'58", è un ritmo proibitivo e sembra che a nessuno gliene freghi niente...
Continuo a pensare mentre il portoghese e il bielorusso tirano che è un piacere.
- K6 - K10Il gruppetto insiste, si alternano in testa il portoghese, il bielorusso, Rungger, e Capotosti che vedo saltellare e muoversi con estrema vitalità e disinvoltura. Iniziano a restare più cauti ma sempre attaccati Hermann e Brunner.
Resto sempre dietro ma al
K7 decido che non si può continuare con questo ritmo e
inizio a staccarmi.
Resto dietro, a pochi metri e noto che il distacco non aumenta: in effetti continuo a correre forte come loro solo che restando defilato evito l'effetto tira-molla del gruppetto e non sento la pressione da dietro che può solo mettere ansia.
Il
respiro torna ad essere regolare e la prima
borraccia personalizzata ("PIPPO" nome in battaglia ;-) la prendo con massima calma e maestria, guadagnando addirittura sul gruppo e quasi rientrando nuovamente.
Dietro Francesco non si vede più...
Parziale: 16'04" -
32'02" ai 10K.
Si suda tanto, sto correndo ai limiti!
- K11 - K15Si suda tanto, di qui alla fine della Maratona non salterò un rifornimento e con la massima tranquillità attingo al massimo possibile alle
vasche d'acqua per spugnarmi: è stato il modo migliore per dare una calmata al mio assurdo sistema di termoregolazione.
La davanti nessuno cede ancora, fino a che proprio al
rifornimento del K10, come detto,
raggiungo Brunner con rilassatezza e mi accodo a lui.
Questo è stato il momento più rilassato della Maratona: stare dietro in scia è molto più facile e ogni gruppetto di tifosi lo salutavo, addirittura c'era chi mi conosceva per nome di battesimo!
Il gruppo degli "scatenati" inizia a prendere parecchi metri e nuovamente devo riflettere sul da farsi.
La pace dura solo 3K, davvero pochi!
Brunner aveva pigiato forte sull'acceleratore e stava ancora correndo a buon ritmo ma vedevo che la sua non era più un'azione naturale, quasi forzata...
In pochi attimi
realizzo che devo prendermi un altro rischio e da solo inizio una progressione mirata al raggiungimento dei fuggitivi.
La davanti il Portoghese Gomez decide che per lui questo ritmo è troppo lento e inizia una lunga cavalcata solitaria. Sparirà presto tra le lunghe curve del tracciato (per poco ;-)
Il
K15 recita per me 3'15".
L'inseguimento era iniziato e, come previsto, senza Brunner.
Parziale
16'34" (3'18".8/Km)
- K16 - K20 - Mezza MaratonaQuesto è stato il momento più esaltante e l'azzardo maggiore preso in gara.
Il gruppo davanti ha perso un uomo ma non l'entusiasmo di tirare.
Devo sfoderare l'arma che in genere esco fuori al K 35 per raggiungerli e tagliare il gap di circa 10". L'impegno profuso in questa fase di gara difficilmente l'avrei potuto bissare nel finale...
Mi programmo un lento recupero fissando nel passaggio di mezza maratona il riaggancio e inizio a utilizzare al meglio i piedi per dare efficacia all'azione.
Questi K, sotto i 3'20" mi portano nelle
immediate vicinanze del gruppo proprio al passaggio dell'
Accademia Militare di Modena: ancora per poco da solo, mi godo gli applausi degli uomini in divisa.
I
piedi questa volta sono stati maggiormente determinanti e attivi che nelle maratone passate: merito della felice stagione in pista e delle
Adizero Adios, che li hanno messi a loro agio.
Quasi dall'inizio della corsa mi canto in testa un pezzo dei
Roxette che mi accompagnerà per tutta l'avventura come una colonna sonora:
"Salvation" dall'Album "Have a Nice Day" del 1999: rilassante, pieno di carica, elegante e molto a tema :-)
Ormai l'aggancio è compiuto: è il K20 e come il Knight Rider mi riaccodo minaccioso al gruppetto sussurrando "Siete dei Pazzi!".
La Mezza è a due passi e finalmente trovo protezione al vento.

Proprio quando si materializza il tappeto di passaggio vedo staccarsi Hermann.
Mi accodo prudentemente a lui solo che rallenta vistosamente, lo affianco, lo guardo e lui mi dice che ha un problema alla gamba...
Mi giro, lo incito e lui mi urla di andare...
Hermann non lo vedrò più in gara; per lui, un ingiusto ritiro.
Spero di trovarlo fiero avversario al
Round 2 che terremo a breve ;-)
I miei auguri di una pronta ripresa.
Passaggio alla
Mezza Maratona 1h 08' 50" veloce come da tempo non accadeva.
Parziale
16'32", sempre a 3'18/Km, ancora forte.
- K20 - K25Detto della Mezza Maratona, dopo pochi metri ecco presentarsi il primo cavalcavia.
Sono con Rungger, Gur e Marcello.
Poco avanti il percorso subisce un cambiamento e ci infiliamo in un sottopassaggio a serpentina: momento topico: Marcello beve un gel di maltodestrine e perde terreno dal duo avanti.
Io, al solito, temporeggio ma vedo molta rilassatezza nel suo passo.
Provo a riprendere il duo nella serpentina: è il K23 e non riuscirò più ad agganciarmi.
Sapevo che questo era il tratto più difficile della maratona e dovevo andare cauto.
Marcello inizia a perdere qualche metro anche da me e mi ritrovo solo nei lunghi rettilinei di campagna che contraddistinguono la seconda parte di gara.
Parziale: 16'48" (a 3'21".6/Km) ancora ottimo.
- K26 - K30Inizia a farsi sentire il peso della gara.
Pur prudentemente ho dato molto prova delle mie reali capacità e il non aver svolto una ottimale preparazione mi porta a pagare proprio in questo parziale.
Rungger/Gur inizia a prendere molta strada avanti, inizio a perderli di vista; non posso farci niente ormai mi concentro sul passo.
Marcello sta sempre dietro e non capisco se gioca con me o se anche lui è a gas spalancato...
Un punto di riferimento fortunatamente lo trovo: il
Portoghese Gomez lo individuo facilmente da lontano con la sua canottiera color Pesca.
Punto l'indice sulla sua piccola figura e vado a prenderlo:
al K 30, proprio all'inizio del cavalcavia anch'esso difficile,
lo affianco, spingo a fondo e non gli lascio speranze di accodarsi.
Alla fine della conseguente discesa mi volto ed anche Marcello lo aveva già passato: ecco una vittima illustre del gran caldo!
Parziale 17'11" (a 3'26".2) figlio di un principio di sete e stanchezza pur avendo bevuto il più possibile.
Alla
30K leggo 1h 39' 10", praticamente il PB (non lo è per 10") al passaggio: sono ai miei limiti!
- K31 - K35Mi metto in testa che devo raggiungere il parziale immediatamente prima di mettermi in testa "strani pensieri". Dietro
Marcello sparisce ma ciò non mi rilassa.
Cerco di mantenermi attivo: quando le strade sono ombreggiate automaticamente incremento il passo ma sono pochi questi tratti in cui correre è più rilassante.
Ormai il caldo ha preso il sopravvento e nonostante abbia bevuto a tutti i rifornimenti avverto ancora lo stimolo del bere.

Riesco a prendere la "PIPPO Bottle" e una bottiglietta d'acqua: attingo ad entrambe: era indispensabile bere tanto.
Il passo si fa pesante, poco o nulla all'orizzonte e il parziale si appesantisce:
17'39" (a 3'31".8/Km).
- K36 - K40Non riesco più ad avere elasticità nella spinta e il fiato si accorcia.
Evidentemente l'organismo è in subbuglio.
L'ultimo rifornimento è un'acqua arricchita di sali minerali ma la butto pure addosso per sentire un poco il ristoro.
Era già il 40°K ma prima poco o nulla se non strade a me molto note.
Già qui iniziavo le mie lunghe e rabbiose cavalcate verso l'arrivo, questa volta devo rilanciare l'andatura ogni qualvolta riesco a impormelo.
Da molto lontano ancora riuscivo a scorgere i ragazzi avanti ma notavo anche un'insolita canottiera di colore chiaro:
era saltato l'australiano o El Hachimi?Impossibile poterlo riprendere: andavo troppo piano io e poca strada di lì all'arrivo.
Parziale pesantissimo:
18'06" (a 3'37".2/Km), mi sentivo piantato a terra certe volte!!!
- K41 - ArrivoQuest'anno a causa dei lavori in zona Arrivo, si è
anticipato l'ingresso a Carpi di circa 800m e ciò è stata la mia benedizione correndo di più in Città.
Il calore del pubblico acclamante mi ridona gioia di correre e riesco a dar fondo alle ultime forze rimaste.
Insisto fino al K42, poi il rettilineo finale me lo godo appieno e non insisto più.
Mi giro a destra e a sinistra, guardo il Maxischermo (e quando mai la RAI inquadra il mio arrivo? :-( e con composta euforia
taglio il traguardo.
2 h 22' 41" - 7° Posto Assoluto - 2° Italiano - Un Piazzamento inaspettato!
Niente urla, niente balli, ringrazio solamente il pubblico sempre caloroso e cordiale che mi ha ospitato per la 4° volta di seguito.
Mi inchino a loro in rigoroso silenzio.
Resto lucido, all'impiedi e dopo pochi attimi vado a c
ongratularmi con Vasyl che scopro essere il
Vincitore della Maratona. Era visibilmente deluso, me lo ha confessato, ma l'ho rincuorato con i miei modesti complimenti: solo lui è stato immune dal caldo opprimente, guardando la
classifica dai tempi elevati:
1 - Vasyl Matviychuck - Cover Mapei - 2h11'43"
2 - Willy Kimutai Korir - Ken - 2h15'18"
3 - Lee Troop - Aus - 2h16'13"
4 - Oleg Gur - Bls - 2h20'30"
5 - El Hachimi Abdelhadi - Mar - 2h20'52"
6 - Hannes Rungger - Atl. Brugnera - 2h21'02"
7 - Filippo Lo Piccolo - Violettaclub - 2h22'41"8 - Andrea Silicani - Cover Mapei - 2h26'01"
9 - Marcello Capotosti - Athletic Terni - 2h26'41"
10 - Francesco Duca - Violettaclub - 2h28'41"Poco altro da analizzare.
- Ritrovo nuovamente a che fare con parziali di gara aggressivi, ma sinceramente non ero preparato ad affrontare tale livello di difficoltà, penalizzato dal clima caldo riscontrato già da subito.
- La condotta scriteriata di molti è stata pagata a caro prezzo: in questi anni quanti ne ho visto arrivare atleti semi-distrutti per tentativi di passaggio azzardatissimi.
- Complimenti ad
Hannes Rungger che ha chiuso come
1° Italiano ed ha
migliorato il proprio PB.
- Mi riprometto di tentare
l'attacco al PB e l'occasione sarà la
Maratona Primaverile del 2010 che potrò preparare con calma senza l'assillo di gare o di altri impegni che distraggono dall'obiettivo.
Lavorando bene sui recuperi e sui ritmi nei lunghissimi, ad esempio, potrò fare in modo di non far riproporre questi finali di corsa poco incisivi.
-
Rifarò Carpi il prossimo anno? Chi lo sa!
Quest'anno l'organizzazione ha dato prova di maturità tecnica migliorando il percorso (anche se forzati dai lavori sopra citati) e proponendo coraggiosamente poca Africa, sennò che Maratona d'Italia è?
Nel 2010 sarebbero cinque le partecipazioni e sono davvero grato ogni anno all'organizzazione che mi mette nelle condizioni migliori per fare ottimi risultati. Il fattore limitante è il caldo eccessivo nel periodo di agosto-settembre in Sicilia: questa è stata una preparazione abbozzata.
La
stagione 2009 non si chiude qui!
C'è un'altro
evento sportivo alle porte, a questo punto il più rilevante dell'anno, il più affascinante della mia intera carriera, spuntato dal nulla come un'occasione da prendere al volo.
Riuscire a correre bene lì significherebbe portare il
nome della Sicilia molto ma molto in alto.
Presto lo saprete, magari quando i dolori passeranno :-)
(Ringrazio il padre di Lucky 73, l'organizzazione della Maratona d'Italia per le foto)