
In oltre 10 anni che mi cimento seriamente nella pratica dell'atletica poche volte mi è capitato di vivere sensazioni forti ed intense e quelle poche volte è spesso accaduto gareggiando in pista.
E' per questo che da sempre ho cercato di dedicarmi nel periodo estivo alla ricerca di qualità che non sono mai riuscito ad esprimere nonostante la dedizione costante, quali la velocità ed il corretto assetto di corsa, dato che almeno nella resistenza ho sempre espresso attitudini più marcate.
E' vero che per tantissimi anni non è mai uscito nulla di buono (forse) ma almeno delle tante teste pensanti dello Stadio solo due persone credevano veramente in me: me stesso e il mio attuale Coach.
Molta altra gente velatamente mi prendeva in giro per la mia chiamiamola "cocciutaggine", ma forse è il modo di fare dei "sapientoni" palermitani: "Ma che insisti, scarso sei e scarso rimani, lassa perdere..."
Pensando che non capissi i messaggi "cifrati"... proseguivo per la mia strada :-)
Quello che sono riuscito a fare sabato sera, al di là del 5° posto finale, è il più bel numero mai eseguito in una gara, ed è durato 8 minuti e 21 secondi, i più intensi e indimenticabili della mia attività agonistica.
Sabato pomeriggio Palermo Stadio Vito Schifani si veste a festa per accogliere un evento di altissimi contenuti tecnici: pochi minuti dopo il mio arrivo già assisto dalle vicine transenne ad un 100m di livello con vittoria di Francesco Scuderi su Marco Alaimo, entrambi legati per diversi motivi, come me, alle Fiamme Azzurre, le mitiche ;-)
Chiaramente esultante per i giusti motivi che capiranno chi mi segue da sempre mi complimento con Marco che ancora oggi instrada i giovani ad allenarsi con la passione che ci mette da moltissimo tempo, rimanendo tutt'ora uno dei migliori sprinter siciliani in attività.
Le gare vengono scandite da tempi "da grande evento" e riesco a vedere per ultimo la performance di Antonio Guzzi negli 800m prima inziare il riscaldamento: il Clou, PrimeTime, è proprio il 3.000m, ore 21:30.
Grandi protagonisti annunciati per questo evento, tra cui specialisti fortissimi: Floriani, Scaini, Cannata, Tahary, Scala, Marcianò, Ragusa, Fortino, Duca, Bibi, gli amici della Libertas Lamezia venuti in gruppo. Out, purtroppo, Giorgio Scialabba per una banale contrattura...
Tatticamente non potevo non pensare che avanti sarebbero partiti fortissimo, almeno a 2'40"/Km, ritmo assolutamente proibitivo per me.
Non sapevo chi prendere di mira ma qualche vaga idea l'avevo in testa.
Una cosa era certa: ero lucidissimo.
In mattinata mi ero corricchiato un trentino leggerissimo con appena due allunghi: sentivo di spingere come negli ultimi allenamenti, il lungo periodo di scarico aveva dato dei benefici.
L'interrogativo grosso era effettivamente come avrei potuto reagire appena una settimana dopo l'ultima gara corsa, la Adidas Mezza in Notturna a Roma, un impegno muscolare non da poco.
Affrontato i rituali di calzata di chiodata (le Adizero Cadence nella loro comodità e leggerezza si riveleranno importanti artefici di quanto fatto), stretching e allunghi vari, mi schiero alla partenza ben piazzato alla corda: l'emozione sale, controllata.
Sparo, VIA!!!
In testa si piazza Marcianò (Lib. Benevento, altro talento di Altofonte, classe '79 come me e Cannata) e tira il gruppo.
Resto dietro, attivamente passivo e costantemente alla corda a guardare sgomitare tanti altri che si affannavano a non so fare cosa in 2° corsia.
Ho la fortuna di piazzarmi subito dietro Raphael Tahary (Cover Mapei), giovane promettente dell'atletica italiana, ma in mezzo lascio fare a scaramucce o tentativi nervosi di inserimento nella mia traiettoria, ripetuti.
E' normale, questa è la pista, ma con la calma di un maratoneta faccio il mio passo.
Al 1°K Marcianò passa in circa 2'48", io poco dietro in un perfetto 2'50" senza troppi affanni.
Ma al 4° giro accade la svolta (per me) della corsa.
Resto sempre vigile a cosa accade in testa e non appena, alla fine del 4° giro, mi accorgo che sta per fratturarsi il gruppo (vedo Bibi quasi in 3° corsia che non sapeva se andare avanti o no, Scala sempre a 1 corsia e mezzo, Fortino e Ragusa avanti), sul rettilineo di fine giro, in 40m circa riesco a compiere un quadruplo sorpasso dall'esterno e rimettermi a fatica dietro i migliori, sempre ultimo.
Gli spalti si infiammano: tutti i veri amici (anche nascosti) erano tutti lì, a rinunciare ad un sabato sera per vedersi questa gara e, quindi, a fare il tifo per me.
Si fidavano forse di più di me stesso in un risultato?
Ogni giro erano chiari incitamenti che sentivo e mi davano grande forza: casa mia, Palermo era con me.
Al 2°K non guardo più il crono ma lo registro: 2'46".5 ma non avvertivo proprio questo aumento di ritmo.
Oltretutto lo sforzo profuso per tornare con i migliori riesco a normalizzarlo con un ritmo sempre e comunque costante della testa e in 300m quella fatica passa.
Avanti ormai detta legge il duo delle Fiamme Gialle (Floriani e Scaini), ma Marcianò resta costantemente 3° appiccicato: è lui il Vero Protagonista Assoluto della Gara: grande rientro il suo dopo tanti anni sfortunati!
L'ultimo K inizia subito con un triplo punzecchiamento di scarpe chiodate (costante di questa gara): tutti attaccati al millimetro è inevitabile, la tensione sale alta ma nessuno cade.
Io mi guardo la scena, ultimo dei 6 rimasti.
Ormai manca pochissimo, Cannata dopo essere stato sbilanciato perde qualche metro, in curva!
L'istinto mi chiama nuovamente e lo passo senza esitare mettendomi dietro a Tahary.
Altro sforzo, ma ora sono 5°.
Ma ormai gli incitamenti le urla sono alle stelle di una splendida giornata dal clima ideale e siamo vicini all'epilogo della corsa.
Ai 500m finali un flash nella mia testa mi dice: "Prova a partire, gioca d'anticipo!" e subito dopo: "E se poi salto all'ultimo giro? Questi davanti sono mostri!".
Esito troppo e siamo ormai alla campanella.
Il duo FF.GG. si guarda, teme Marcianò e ai 250 partono.
Lo capisco benissimo, ancora ai 200m sono lì, poi si scatenano e parte il volatone.
Inevitabilmente mi stacco e ai 150m iniziano a bruciare le gambe, ma continuo a spingere.
In un lampo arriva il traguardo a poco da Tahary, resto quinto, fermo il crono, ultimo K 2'44".5, lo guardo...
Otto e Ventuno, Si!!!!
La Classifica (che ci crediate o no!)
1 - Yuri Floriani - Fiamme Gialle - 8'16".87
2 - Stefano Scaini- Fiamme Gialle - 8'17".80
3 - Marcello Marcianò - Libertas Benevento - 8'18".33
4 - Mohamed Raphael Tahary - Cover Mapei - 8'20".77
5 - Filippo Lo Piccolo - Violettaclub - 8'21".63
6 - Davide Ragusa - Grottini Team - 8'23".36
7 - Lorenzo Cannata - C.S. Aeronautica Militare - 8'26".98
8 - Francesco Duca - Violettaclub - 8'30".01
9 - Giovanni Fortino - Runner Team 99 SBV - 8'41".09
10 - Vincenzo Coppola - A.S.D. CUS Palermo - 8'46".94
Esulto in maniera coinvolgente, resto incredulo, fino all'ultimo sono rimasto con gli specialisti, un tempo incredibile!
La prima cosa che faccio è andare verso gli spalti, ringraziare tutte le persone che mi vedono tutti i giorni e... sono tutti li!
Che gioia immensa!
Peccato che il Coach non era a vedermi, impegni lo hanno frenato purtroppo.
Ma ho avuto modo di ringraziarlo.
La sua prima reazione è stata: "Hai fatto un giro in meno, non ci credo".
Poi, raccontate le emozioni gli ho chiesto: "Quanto è il tuo personale da Coach?"
E lui: "Sei tu il mio personale adesso!"
Incredibile, chi l'avrebbe detto!
Sono a caccia disperata di un Meeting nazionale di buon livello con gente da 14'00"-14'30" per tentare la carta del 2'50"/Km anche lì: un rischio che mi sento di affrontare.
La vedo dura, però, dovrò cercare in fretta visto che questi eventi sono davvero pochi.
La notte seguente praticamente non ho dormito: costantemente a ripetermi il film della gara, l'adrenalina altissima mi ha impedito di prendere sonno e a quel punto, domenica, mi concedo un inconsueto relax.
Fuori dai soliti schemi vado a Mondello al mare la mattina (caos che non descrivo), ma sempre nella mia bella Città e al pomeriggio, Mare a Cefalu con lungo nel tardo pomeriggio.
Insieme, con gli amici di sempre :-)
Il mare stanca più della corsa, garantito :-P
Il week-end memorabile si chiude.
Nulla è cambiato, solo un PB, in fondo.
Migliorare si può, le prospettive magari aumentano ma senza frenesia, serenamente e tranquillamente come ogni giorno.
Bisogna avere molta pazienza per raccogliere risultati ed essere i primi a crederci.
L'atletica è avara di forti emozioni ma il bello sta in quelle poche volte che le rilascia, sono uniche e restano tue per sempre.
(Per la Foto di gara trovata ringrazio l'ASD Trinacria Palermo)