
Gennaio, non poteva iniziare peggio, come ogni anno mi accade.
Questa volta non ho fatto i conti con stanchezze ed apatie, ma con un brutto infortunio...
E questa volta, giuro, non è stata colpa mia, della mia voglia di fare (o quasi).
Avrei preferito evitare di raccontarmi in un infortunio, ma dato che ne sto uscendo e che sto applicando validissimi consigli per evitare ricadute future, posso ritenere utile la pubblicazione.
Tutto è iniziato prima, molto prima, a dicembre 2008.
Tutti i lavori svolti non mi avevano mai lasciato deluso, troppo lineare l'andamento della preparazione per non andare a fare brutta figura ai cross.
Ero anche indeciso se correre la classica della Mezza Maratona di Scordìa (CT) ad inizio anno (il 04 gennaio), ma ormai ero pronto ad andare.
Riposato, in ferie, tranquillo, stanco e sereno, meglio non poteva andare.
L'ultimo lavoro dell'anno lo avevo raccontato nel precedente post, corso in quel giro tremendo chiamato dal Coach "Trankilometro".
Ero stanco il 31, corro due volte ma piano.
A sera gli ovvi festeggiamenti e relativa notte tarda.
L'1 mattina mega dormita e decido di correre al pomeriggio. Incontro uno tra i più forti amatori di Palermo e decido di correre con lui, tanto non avevo pretese.
Lo lascio quando il crono segnava 1h esatta.
L'inguine inizia a pizzicare, ma non ci penso più di tanto, ultimo il lungo ad 1h20'
********* A SERA L'INFERNO ZONA INGUINALE***************
L'indomani mattina non riesco a muovermi bene, tutta la gamba destra e gli addominali bassi fanno malissimo.
Sono preoccupato, gli Incubi dal Passato tornano ai miei occhi e nella mia mente.
Il 2003 fu un anno speciale per me.
A 23 anni riuscii a correre la Milanocity Marathon in 2h20'36" e ancora non ci credo come mi riuscì un tale progresso.

Erano mesi che combattevo con l'adduttore della gamba destra infiammato ma non potevo stare fermo, era il mio momento!
Continuai ad allenarmi e nel 2004 a febbraio un brutto giorno mi fermai...
Più di un anno fermo, ero già in Calabria per i primi mesi di lavoro quando stavo uscendo da quell'incubo.
Dolori fortissimi, infiammazione acuta alla gamba destra. Non potevo alzarmi dalla sedia, camminare, muovere l'arto, sdraiarmi o mettermi a letto.
Andare dal medico 45 giorni dopo fu drammatico, mi rattrista pensare quei giorni andati, riuscivo a malapena a strisciare la gamba e sollevarla per fare le scale era impossibile, non piangevo ma lacrimavo lo stesso.
Un anno per riflettere, per diventare più saggi.
Tutto poi è passato, non ho avuto più ricadute o altri nuovi infortuni, fino a che non è ritornato quel ricordo.
La fatica fatta per tornare di nuovo in ballo fu tantissima ma altrettanto la pazienza, e tante sono state le delusioni durante questo periodo, mitigate dalla fortuna di essere in Violettaclub.
Mai più correre tutti i giorni e per forza e valutare bene l'entità di un infortunio e... se non corro per qualche giorno non cade mica il mondo!
Saper prevenire un infortunio è fondamentale per la longevità di un corridore; correrci sopra un infortunio non fa altro che aggravare la situazione e portare a un danno certo.
I primi giorni ho passato momenti a chiedermi: "come è potuto accadere?" Così, dal nulla...
In effetti l'accumulo di stress fisico e di lavori impegnativi unito a una carenza di forza nella zona degli adduttori ha provocato certamente una contrazione con relativa infiammazione dei legamenti interessati e vicinanti.
L'adduttore è un muscolo gracile, facile ad infiammarsi e va tenuto sempre più tonico possibile con i seguenti esercizi, di allungamento e di potenziamento leggero.
Non appena il grosso dell'infiammazione è passato ho agito subito.
Da ora in poi curerò maggiormente questa zona dove sono soggetto a farmi male e in particolare:
- Stretching agli adduttori: la loro caratteristica è che vanno svolti con tanta pazienza dato che durano a lungo: il muscolo va tenuto in allungamento per diversi minuti (3'-8', gradatamente), e soprattutto tenere ben ritta la schiena appogiati al muro: classico esercizio "a farfalla" e "gambe aperte al muro sdraiati per terra".
- Addominali e lombari, esercizi leggeri, niente di impegnativo, ma vanno tenuti sempre in forma.
- Esercizi di rafforzamento per gli adduttori: sarebbe bene usare la macchina in palestra (seduti, si chiudono le gambe opponendo la forza dei pesi) ma vanno anche bene gli elastici due o tre volte la settimana.
Essendo progressivi e non molto pesanti (si rischierebbe di peggiorare sennò!) i risultati si vedranno pazientemente tra almeno 3 mesi a mio giudizio.
Hanno giocato a mio sfavore fatttori come l'umidità, il freddo e la stanchezza, oltre che un altro fattore da non più sottovalutare conoscendomi bene:
il maggior tempo a mia disposizione.
Ebbene si, ho esagerato nei giorni lontani dal lavoro, tanti doppi allenamenti, sempre cercando il ritmo migliore, qualche gara forte in mezzo e alla fine è arrivato il peggio senza preavviso. Quando mi sento stanco, è semplice, si corre il lungo piano. Tassativo.
L'ho passata brutta, il 2004 sportivamente parlando non è esistito per me, molti mi avevano già dato per finito, ma dopo esserne uscito tornando più forte di prima in tanti aspetti è bene essere prudenti. Nessuno è invulnerabile.
Mi ero visto perso, camminare i primi dell'anno "basculando" per qualche giorno non è stato bello e nemmeno soffrire nel sdraiarmi o sternutire...
Stare fermi è stata la soluzione.
Putroppo la Mezza Maratona di Scordia (CT) del 04 gennaio è andata persa.
Avrei potuto lottare per la vittoria quest'anno, e inoltre l'ottima organizzazione aveva messo un montepremi davvero notevole.
Il massimo, se consideriamo le tante gare con pochi premi...
Peccato, brucia ancora tanto e sono stato giù (ci pensavo da dicembre all'evento, il lavoro di cross ci stava a pennello per questa gara).
Almeno consola il fatto che ad averla vinta è stato Francesco Duca, stimatissimo amico ed atleta, nonchè elemento fondamentale del Violettaclub.
In realtà la classifica vede al primo posto un atleta del Marocco, ma... siamo alle solite con i "lascia passare".
Se le regole sono regole ha vinto Duca la Mezza Maratona di Scordia e in Fidal Roma lo sanno.
Gara lenta, tattica, attorno all'1h11', niente di che, comunque il percorso è impegnativo.
Domenica, per dovere sacrosanto sarò nella pineta di Giovino (Catanzaro) per i Campionati regionali di Cross Lungo (prova unica).
La squadra, non si rivela ;-)
Non mi aspetto niente da me, sto correndo da questa settimana e non ancora tutto è risolto.
Spero di riprendere da li un buon percorso già avviato.