41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 11 novembre 2011

Punto Tutto sul Tricolore

Palermo, mese di novembre.

Sarebbe stato "più facile" andare a correre la New York City Marathon ma alla fine è una frase scontata.
Tra l'altro un brutto virus intestinale mi ha impedito di "stare in piedi" tanto sono stato male.
Ed ora sono in ripresa dopo tre giorni di patimento, proprio nell'ultima settimana della NYC Marathon vista in TV (il prossimo anno, potendo, cercherò di vederla da canali americani, magari registrata!).

Ogni anno l'organizzazione degli eventi di alto livello cambia e così sarà anche per l'imminente 2012.
Anche gli stessi "progetti importanti" da provare a realizzare il prossimo anno vanno già pianificati adesso, almeno in bozza.
Tant'è che il passaggio 2011 - 2012 praticamente non ci sarà in base alla calendarizzazione della Fidal.

In gennaio - febbraio ci sarà l'attacco ai Campionati Italiani di Cross, mio punto di debolezza da sempre: è possibile riuscire a far bene? Volente o nolente, ci riproverò come sfida importante.
A fine febbraio sarà già Campionato Italiano di Mezza Maratona alla Roma - Ostia e sarà anche questo un'importante evento - 2012 che partirà dunque a spron battuto.
E' chiaro, quindi, che sarà lasciato maggior respiro per organizzare gli eventi di lunga distanza autunnali e lì si valuterà il da farsi.

Non è facile muoversi indipendentemente, senza Manager sei una forza debole per gli organizzatori che quasi nemmeno ti ascoltano.
Se invece appartieni ad una scuderia, anche se non sei "forte", gareggi lo stesso più facilmente.
All'estero è ancora peggio, tra l'altro avevo provato ad inviare una e-mail ad una importante organizzazione europea (a dire il vero, però, il sito non è più aggiornato da un anno) senza avere risposte.
Ma non è questo il punto.
In Italia (e vedi ovviamente anche a New York stesso che fa da esempio per tutti) le Maratone più importanti vogliono sempre il risultato di prestigio che va accostandosi sempre più verso le stratosferiche 2 ore.
Oggi l'invicibile Geoffrey Mutai (che correva tutto soletto a bordo gruppo e senza dare nell'occhio, da lì avevo capito che avrebbe fatto sfracelli nel finale) è l'uomo più forte di tutti i tempi in Maratona e corre in 2h03' la distanza.
Tutti a rincorrerlo, atleti e organizzazioni, così non ci si accontenta più di un 2h10' che un tempo era risultato di tutto rispetto.
Dove andremo a finire... che l'atleta italiano che non si accontenta di correre poco sopra le 2h20' la Maratona non viene nemmeno preso in considerazione dagli organizzatori, nemmeno per avere una chance di migliore il proprio Personal Best in quanto la gara di testa è impiattata per il numero limitato di africani ingaggiati.
Limitato... infatti di prestigio economico ce ne sta sempre meno.
La crisi economica ha colpito tutti i settori, nessuno escluso e gli sponsor vengono meno così come le entrate per le manifestazioni che devono sempre più arrancare per presentare un cast di atleti di livello accettabile.
Eppure, posso garantirlo, gli italiani in giro che vorrebbero fare risultato ce ne stanno, ma desistono dal tentare di compiere tale impresa perchè si troverebbero a correre da soli per 42,195 Km.

Basterebbe semplicemente applicare le regole (che prevedono nel Montepremi ufficiale anche la quota percentuale riservata agli atleti italiani) e chiamare un limitato numero di atleti italiani a fare una "seconda gara di testa".
In Germania non sono mica stupidi...
Le donne sono scortate da elementi validissimi maschili che possono dare garanzie di grande risultato e, come nella recente Maratona di Francoforte, per quanto riguarda gli uomini i migliori atleti della nazione (che non naviga in belle acque come l'Italia visto che è ancora il bravo Jan Fitschen a tenere alta la bandiera) si battono per ottenere un già importante 2h13' con gara stra-tirata tutta per loro.
Così non andiamo più avanti, va solamente lo "show", solo che quello VERO possono permettersi di farlo solamente pochi grandi eventi al Mondo.

Per Correre Tanti Chilometri servono
scenari rilassanti come solo Palermo
sa regalare...



Eppure esistono ancora e resistono a queste tentazioni manifestazioni Italiane che organizzano per gli Italiani.
Il primo esempio che mi viene in mente è la Treviso Marathon.
Persino la terra veneta, ricca e industrializzata, ha sentito la contrazione economica e ha difficoltà ad andare avanti, ma non ripudia le sue scelte permettendo ogni anno agli atleti italiani di valore di trovare una chance di miglioramento.

Le mie scelte tecniche quest'anno sono state svelate dai risultati (o dai tentativi!) non incentrate primariamente sulla Maratona e sarebbe stato difficile presentarmi a ottobre o novembre con una preparazione non "ad hoc".
Il grosso problema sarebbe stato di trovare contatti con un'organizzazione che mi permettesse tutto questo, senza avere a che fare con atleti che "uccidessero" la corsa e collocandomi nell'anno in una data nella quale avrei potuto esprimere SOLO il meglio.
E come ormai non mi sarei più aspettato, ho trovato immediatamente le porte aperte nella terra emiliana che tante volte mi ha aiutato a realizzare i miei migliori risultati.

Sarà la Maratona di Reggio Emilia. Giorno 11 dicembre, pronto a dare il meglio.

Dopo la Corsa dei Due Mari le cose, come accennato sopra, non sono andate per il meglio.
Tornato discretamente soddisfatto per una prova comunque incisiva, sono incappato in delle giornate nere come da anni non mi capitava che mi hanno tolto energie e risorse organiche.
Nella settimana corrente ho ripreso gli allenamenti e già sono in procinto di lavorare sullo specifico: il conforto maggiore è dato da una ripresa costante giorno dopo giorno ma qualche seduta di forza (statica o attiva) sarà fatta per recuperare.
Il tempo c'è, l'equipaggiamento anche e le motivazioni più che mai.

Duri allenamenti mi attendono e altrettante dure settimane; è tempo di ritrovare quella sensazione dominante che scatena oltre le due ore di corsa... per sentirmi più vivo che mai!

(Ringrazio S.N. per la sua bella foto "plastica")

9 commenti:

Rocha ha detto...

Alcuni amici che hanno corso la maratona di R Emilia me ne hanno parlato bene, il percorso è piattissimo e adatto a cercare il personale. Certo ci vuole anche un po' di fortuna, magari una bella giornata di sole ed un gruppetto di almeno 5/6 italiani con i quali cercare il ritmo perfetto. Come sempre, in bocca al lupo !

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,ti auguro davvero di riuscire a centrare l'obiettivo che hai intenzione di porti per la Maratona di Reggio Emilia,sperando che ci saranno tutte le condizioni climatiche e logistiche per poter esprimere il meglio di se.In tal senso saranno certamente molto importanti e indicative le sedute specifiche che ancora sosterrai nei prossimi 15 o 20 giorni.Sicuramente quello che dici è vero,un esempio recente è stata la recente Maratona di Venezia di Danilo Goffi,il quale ha corso in 2h14'40''solo per tutta la gara e sicuramente poteva fare 1'30''in meno se aiutato/stimolato un minimo da altri atleti in grado di correre su quei ritmi.Invece davanti su tempi da 2h10'-11'o meno il classico drappello di nordafricani,in mezzo lui,e poi circa 10'prima che arrivasse un altro maratoneta...
Già che ci sono volevo anche porti una piccola domanda su quali accorgimenti attui per prevenire infortuni,dato che ho appena superato un problema a un ginocchio che mi ha fatto riflettere sul tema(e in tal senso mi è stato proposto un programma di potenziamento degli arti inferiori sotto forma di forza resistente e di correre gli allenamenti più leggeri di corsa lenta in buona parte su erba regolare).
ciao e grazie

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Rocha, il titolo del mio post dice tutto e tenterò davvero il possibile per farcela: per me la Maratona di Reggio Emilia inzia un mese prima, quello nel quale dovrò concentrarmi tutti i giorni per lavorare al meglio!
Comunque vada, il mio 2011 si sta incanalando sul positivo, sto tornando l'atleta sano di poco tempo fa e non è poco.
Peccato per qualche risultato in meno non ottenuto...

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Daniele.
Il clima gioca una parte fondamentale per me: più è fresco e più a lungo rendo; devo stare molto attendo con la sensibilità respiratoria che a quanto pare mi crea il serio problema quando ce ne sta tanto di freddo!

Goffi è anche un esempio attuale di come NON dovrebbero essere impostate le gare, ma in realtà con la condizione che Danilo ha dimostrato a Venezia (ha corso in 2h14" per DAVVERO completamente da SOLO tutta la gara!) oggi avrebbe avuto serie possibilità di vincere il titolo italiano a Torino.
Forse ha preferito puntare sulla sua tradizione e sui suoi bei ricordi che cercare una competizione psicologicamente agguerrita.

I problemi se vengono devono essere eliminati, nella corsa è deleterio provare a conviverci.
Oggi posso dirti che, dopo quasi due anni di patimenti, le scarpe giuste (Adistar Ride 3, le più morbide della gamma; puoi ispirarti al tuo marchio preferito comunque...) ed il plantare ortopedico, il dolore che mi limitava il movimento articolare al piede destro è svanito spero del tutto.
Mi sento rinato... spingo con tutto il piede!

Il tuo problema al ginocchio sarà stato tendineo immagino per richiedere il giusto potenziamento.
Dopo i 20 anni il programma di potenziamento deve essere applicato con continuità tutte le volte che ti accingi a preparare un evento importante.
Così nell'arco di un anno lavori spesso in palestra ma senza imballarti.
E' importante per un corridore di fondo (ma anche di mezzofondo veloce) lavorare di carico potenziante: equilibri la struttura, impari a correre più alto di bacino perchè sei più forte e reattivo e soprattutto alla lunga sovraccarichi meno i punti deboli del nostro fisico, come può essere il ginocchio.

Rinforzando le zone gracili riduci tantissimo il rischio di infortuni che è quello che nel corso del tempo ti fa migliorare.
Prima soffrivo tanto di adduttori, ora non accade più da tanti anni, correndo tanto sempre...
Il lavoro ripaga, pesa, ma ne vale la pena...

E ricorda, quasi sempre questo tipo di problemi vanno via anche dopo più di un anno, pur cercando di curarli (correndo).

Luca Vittorio Veneto ha detto...

In bocca al lupo caro filippo e spero che riuscirai a centrare l'obbiettivo/i che ti sei posto.
grazie anche dei consigli sempre utili e preziosi sui commenti postati.
Spero anche di vederti a Vittorio Veneto a marzo :-) e scambiare magari 2 chiacchere...
io intanto continuo a macinare km ;-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Luca, tu sei uno dei pochi (ma secondo me sono anche qualche decina in più) che leggono oltre il post anche i commenti che possono accludere svariati argomenti nel mondo della corsa.
Non mi interessano i commenti (sempre ben graditi) ma ciò che i contenuti lasciano ed il supporto che ne viene da questi piccoli suggerimenti.

In quest'ultimo periodo cerco sempre a fine settimana di sintetizzare cosa in allenamento ho potuto riscoprire e trattarne nel post.

Come hai ben letto Treviso ed il suo staff organizzativo mi stanno tanto a cuore ed è difficile ipotizzare una primavera senza la Maratona che mi ha regalato così tanti bei ricordi...
Non voglio tradire nessuno ma se dovessi rinunciare a Treviso sarebbe per un'altra opportunità professionalmente irrinunciabile...

Comunque, ricordati sempre che non ti devi limitare a macinare solo chilometri ma devi farlo di qualità.
Non tralasciare i lavori veloci e allena sempre la reattività e la sensibilità del piede anche con piccoli esercizi a fine sera davanti alla TV.
Una pallina da tennis da far rotolare sotto il piede fa tanto per esempio...

Ma intanto pensiamo a Reggio Emilia e comunque... ci sono tanti motivi che possono portarmi dalle parti di Vittorio Veneto, vedrai, basta stare bene in salute!

Enrico VIVIAN ha detto...

ciao Filippo, concordo con la tua acuta e accorata valutazione

"don't settle! keep looking!" e un atleta con la tua personalità troverà sempre un posto da qualche parte

per la maratona di NYC 2011 trovi i link diretti a Universal Sports nel mio blog http://enricovivian.blogspot.com/ e ricordati che NYRR ha un canale TV in proprio http://www.nyrr.org/tv/

ti seguirò a Reggio!

Luca Vittorio veneto ha detto...

si, filippo a me piace molto "scoprire" oltre che praticare questo sport... i post sono sempre utili ed i commenti costruttivi fanno bene :-)
Il mio macinare i km era per sintettizzare, per forza di cose devo puntare a lavori di qualità visto che il tempo che ritaglio per questo sport durante la settimana non è moltissimo!
Cerco sempre appena il tempo logostico lo permette di effettuare lavori di velocità la pallina sotto il piede dopo un infortunio mi era stata consigliata da un medico e credo sia molto utile...
Ti abbraccio! e ti aspetto... ;-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Enrico, ti ho risposto intanto per e-mail, vedrò cosa posso fare...
Mah, non mi va più di pregare le persone, da quando ho preso tante di quelle delusioni, anche in campo "commerciale".
Dove trovo accoglienza vado e offro, come dici (spero bene!) tu, tutta la mia personalità, quella che mi rende sempre ben accolto in molte altre manifestazioni...

Ho visto già tanto della NYC Marathon, garantito, ma il tempo è sempre poco, anche per leggere i tuoi bei pezzi sul blog.

Si lavora tanto, si raccoglierà altrettanto?
Poche settimane e lo saprò!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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