Una Pineta a pochi metri dal mare... solo in Calabria! |
Di questi tempi mi sarei trovato negli Stati Uniti, ma quest'anno è stato diverso e ci sta.
Certe cose vanno fatte quando sei sicuro davvero di farle e quando niente può fermarti nel realizzarle.
Proprio ieri passavo dal ferramenta dove lo scorso anno di questi tempi avevo trascorso diverse settimane lì tra acquisti vari e ore di prezioso impegno. Ci ho sorriso sù, finalmente un sorriso!
Questa me la concedo, una frase personale, incomprensibile ai più...
La Maratona Italiana non è affatto un ripiego, ma anzi una prima scelta.
Il modo migliore per rilanciarsi senza restare nell'anonimato sta proprio lì.
Ancora non è il momento di svelare le carte, ma da quelle parti ci sono già passato diverse volte...
Gli allenamenti sono proceduti bene.
Dopo la Mezza Maratona di Lamezia Terme, sono serviti due giorni per assorbire gli sforzi di gara e viaggio.
Subito al lavoro mercoledì 26, un giorno in cui è caduto un pesante nubifragio e giù in palestra.
Al termine della seduta (e della copiosa pioggia) 8 x 1.000m (R.1'30") scanditi attorno i 3'08"-3'10" senza cercare chissà cosa hanno chiuso una giornata pesante.
Fase in discesa... forse? |
Da quando partecipo, solo edizioni fortunate e senza grossi rischi di pioggia; quest'anno si è fatto sentire forse un pò troppo il vento ed il cielo velato, ma è stata un'altra edizione positiva.
L'organizzazione, la stessa di sempre, che cura gli atleti in ogni momento del percorso con un ciclista a scorta di ogni Ultramaratoneta e delle staffette.
Ovviamente correre 57 Km non è per tutti facile quindi la soluzione maggiormente adottata dalle Società partecipanti è di correre la staffetta 3 x 19 Km.
Quale società vincitrice, dovevamo difenderci con onore, ma non nascondo che avrei desiderato l'attacco al Primato della Corsa stabilito ormai diversi anni fa.
Non era impossibile, anche perchè mi ero "accollato" la parte centrale del percorso, la più difficile con diversi scollinamenti da affrontare e l'avrei corsa al massimo proprio come un test molto arduo.
Sapevo della buona condizione di Salvatore Arena che ha corso la prima parte di gara e così si è dimostrato essere.
Ha saputo mettere impegno e si vedeva dalla sofferenza delle sue falcate.
Il vento ha inciso negativamente sulla sua prestazione, comunque ottima.
La mia gara è stata in spinta dal primo all'ultimo metro.
Non stavo di certo al massimo della condizione, ma quando la strada ascendeva mi difendevo.
Staffetta Maschile Vincente! |
La ricordavo forse più dura questa parte di gara ed invece, forse complice l'entusiasmo che ci metto ad ogni nuova sfida, è scivolata via liscia liscia nei sui 19 Km immersi nelle campagne calabresi, con tornanti molto simili fra loro ed i verdi ulivi prossimi alla bacchiatura.
Il panorama è sempre quello, nelle strade quella domenica poche altre auto in giro oltre le nostre vedette al seguito e tra i migliori spettatori alcuni braccianti agricoli delle campagne più calorosi della gente in Piazza nei comuni attraversati.
Peccato per la prova di Cuzzocrea, secondo me inferiore ad un suo vero potenziale ancora da ritrovare che, forse fiaccato dagli sforzi della Mezza di Lamezia Terme, non è andato fortissimo.
E con 3h 23' 40" abbiamo chiuso la pratica "vincente" non molto lontano dal Record di 3h 20' 18" ottenuto in compagnia di Francesco Duca.
Davvero un ritrovo per veri appassionati della corsa la premiazione.
Podio Staffetta Mista - Vince il Violettaclub |
Ed un grazie va al Violettaclub Lamezia Terme per cercare di lottare tutti gli anni contro la povertà di supporti economici per sostenere i suoi validi progetti come lo è questa epica corsa.
Presenti tutti i componenti principali come il Presidente Cerra ed il D.S. Piricò alla premiazione dove si sono distinte tutte le più importanti realtà del podismo amatoriale calabrese.
Ma chi è riuscito a correre per 114 Km come nessun altro ha saputo fare, è stata la coppia dell'Hobby Marathon di Catanzaro, marito e moglie entrambi sul podio nella prova individuale.
Complimenti, dimostrazione che la corsa è più di uno sport individuale...
Le tre frazioni le ho corse tutte, manca ora di correrla per intero.
Ne varrà la pena, un giorno, riuscirci...
7 commenti:
non sei stato a new york ma non poco comunque vedere che anche quest'anno saresti arrivato primo tra gli italiani.
complimenti!
sempre molto tecnici e avvincenti i tuoi post!
@Grinta, credimi che ancor di più negli ultimi mesi la scelta di non andare a New York mi è pesata.
E' stata un'occasione persa, dal punto di vista anche aggregante per me...
E' chiaro che non sapremo mai a che risultato avrei potuto ambire ma che nella mia distanza, specie in quel magico percorso, avrei dato il 110% di me stesso.
Ora ho tutti i motivi per dimostrare a chi mi ha rifiutato in Italia che valgo, per me stesso, ancora tanto...
desiderare è una cosa, sentirsi di essere in forma è una cosa intima e inconfutabile......e non è da tutti essere obbiettivi da questo lato
spesso vince il desiderio....nel tuo caso mi sembra tu abbia fatto la scelta giusta
Ciao Filippo, non pensare all'occasione persa ma guarda avanti alle occasioni che verranno!! Sono sicuro che il 110% lo darai anche in occasione della maratona che affronterai a breve :-) (ancora ci tieni sulle spine!!!)
Cmq bel racconto come al solito, entusiasmante!
A presto.
P.s. per chi ti segue (come me) vali veramente tanto, per l'impegno, la dedizione e la passione che ci metti.
@Luca, era una decisione già presa da tempo quella di non andare a New York City: fatta la scelta di sperimentare il periodo di altura aveva precluso la prima.
Scegliere una nuova strada, una nuova esperienza, un altro modo di conoscere nuovi posti e (vecchie) persone oppure rivivere la più importante maratona commerciale che ogni anno regala emozioni diverse...
E' dura per chi non fa della corsa una professione, sono tutte scelte sacrificate e solo chi è dell'ambiente (corre regolarmente) può capire i motivi di tali scelte.
Certo che vedere i tanti amici oltreoceano ricalcare quelle strade mi ha fatto rattristare un pò... ma ora ho in mano una valida chance per trovare IL risultato che cercavo...
Se avessi solo confermato il tempo dell'anno scorso confermavi la ventesima posizione ma non il primato degli europei perchè uno svizzero e olandese hanno fatto tempi migliori oltre al marocchino che correva con i colori italiani, questo conferma che oramai non ti puoi più nascondere, fai parte del gruppo dei Top Runner.
Io penso tra l'altro che come dici tu, a NY avresti dato il meglio e probabilmente miglioravi il tempo.
Un saluto, Giovanni Saja
@Giovanni, il personale che ho sul suolo newyorkese è migliorabile, ci si può avvicinare alle 2h20' ma si deve essere quantomeno solidissimi muscolarmente.
Posso garantirti che le scelte che ho fatto durante l'anno sono state mirate ad una mia totale ripresa fisica.
Non sarà la Maratona di Reggio Emilia in se stessa ma quanto riuscirò a realizzare durante la preparazione la risposta se effettivamente ho ritrovato le condizioni migliori per allenarmi bene.
Ultimamente certe belle imprese nelle giornate ordinarie non le sapevo fare più, cosa parecchio negativa.
I miei complimenti per la tua New York, al di la del risultato sono dovuti alla presenza, all'impegno, allo spirito che ci hai messo.
Resta l'amarezza di un risultato che non è uscito come sperato, ma almeno ti sei goduto uno spettacolo irripetibile...
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