Finalmente ho completato il mio percorso di maratona e finalizzato con il risultato di Carpi...
Sicuramente positivo, e in più non è finito ;-) tanti bei miglioramenti soprattutto sulle corte distanze, ma questo benedetto under 2h 20' sulla maratona è ancora da rimandare...
Come ogni anno Carpi presenta uno scenario spettacolare ai suoi partecipanti: strade tranquille, pulite e partecipazione attivissima del pubblico.
Qui in Emilia le corse le sentono davvero i cittadini, e non solo quelle della Ferrari.
L'organizzazione è come impeccabile: ristori, spugnaggio, tutto in perfetto ordine. In più questa edizione era veramente imperdibile: il Centenario della Maratona-Simbolo di Dorando Pietri, Campionato Mondiale Militare e Campionato Italiano Assoluto. Il massimo per un atleta motivato.
Partenza da Maranello, sede della Ferrari e arrivo a Carpi. Non viaggerò da solo, questa volta con me ci sarà il compagno di tante avventure quest'anno, Francesco Duca, un vero esempio di amore per lo sport. Certo, abbiamo faticato un poco per raggiungere da soli l'albergo a Maranello ma ce l'abbiamo fatta in tempo per la sera.
Ci siamo preparati entrambi bene; io, si sa, ho strappato troppo la corda e mi sono fatto male alla gamba.
Ho cambiato scarpe. Avevo esaurito le Adidas Boston e adesso uso le Adidas Adistar Ride, molto più adatte a un fondista: il massimo per morbidezza e leggerezza. E infatti sta passando del tutto il dolore.
Presto le recensirò.
La mattina della gara sveglia come in queste occasioni prestissimo per fare colazione. La cena abbondante della sera prima mi aveva lasciato ancora sazio e non magio tantissimo. Il cielo è sereno e non fa affatto freddo. La leggerissima tuta adizero basta e avanza.
Il riscaldamento lo effettuo direttamente in tenuta da gara e bastano pochi minuti per sentire subito caldo... Si prospetta una gara di massima prudenza e risparmio energetico...
La ressa alla partenza è un poco più caotica che negli altri anni, ci sono parecchi stranieri causa il mondiale militare e questa volta la pattuglia di stranieri "ingaggiati" è ridotta a circa tre elementi.
Troppi atleti in prima fila... Addirittura il tipo che fa lo "speaker" da quelle parti nella calca mi grida: "No!, tu dietro, non sei un top runner!"
Cretino, cambia mestiere, non fa per te l'atletica italiana. Ne conosco più io atleti che te col microfono in mano e la lista dei pettorali bassi!
Comunque, alla partenza tutto sommato non accade nulla di particolare. Riesco a partire con un moderato 3'12" e già parecchia gente a tiro era lontana.
Temevo parecchio il caldo e ho fatto bene ad essere stato prudente. Già al 2° km la canottiera davanti era completamente bagnata.
Questa volta ho fatto centro con i rifornimenti: non solo personalizzati (quello lo faccio sempre) ma sorseggiati poco alla volta e tutti per intero: mi hanno aiutato a non disidratarmi ed arrivare fino alla fine a battagliare. Servono molto quando il corpo rimane a secco di energie.
"Vaffan...." ho detto, "Tutto compromesso".
Se la prima parte si corre così lenta siamo fregati...
E la temperatura aumentava.
Dal Km 21 al Km 25 ci sta questo sali-scendi di cavalcavia difficile per le gambe ma se stai bene è un trampolino per la fase decisiva di gara. Prendo l'iniziativa senza esagerare, tutto bene, ma noto che il gruppo sta rallentando sempre di più.
Da dietro al Km 26 rinviene di gruppo di Calcaterra, Minerva e Trentadue e impongono il loro ritmo che risolleva l'impegno di tutti. Io non aspetto altro e mi accodo.
Per Duca la maratona finisce qui, al 30° Km: eroicamente ha voluto prendere parte, tirare impegnarsi per tutta la gara ma era influenzato, debilitato da un giorno, il sabato prima della Maratona, quello sbagliato.
L'organismo è andato in tilt...
Ma lui è un grande combattente e sirifarà più avanti, posso scommetterci.
Per noi altri si entra nel vivo della corsa, ci si avvicina al 30-32° Km. Io sento dentro la carica, devo reagire. Mi autoconvinco che posso fare uscire un attacco violentissimo.
Se durante i primi km mi canticchiavo candidamente "Hammeread", adesso esco fuori "Trust in You" più coinvolgente, adesso si deve ballare.
E come in Knight Rider 2008 quando Michael dice a K.I.T.T., bellissima Mustang 500 KR "K.I.T.T., switch to attack mode!", al 36° decido di attaccare e cambio ritmo a 3'13" per un Km.
Ci sono dentro, coinvolto. Do tutto ma non trovo collaborazione. Anzi, si alleano tutti per venirmi a prendre.
Se non ci fosse stato quel caldo avrei tirato più a lungo ma desisto.
Aspetto ancora un po e in un buco riattacco ancora. Calcaterra si mette al comando per riprendermi. Niente da fare. Subisco anche io i miei attacchi, ma almeno noto che il gruppo ha perso parecchi elementi.
Rimaniano in 4 a giocarcela entrati a Carpi, ultimi 2,5 Km: io, Calcaterra, Minerva e Runnger.
Gli ultimi 2 Km per me sono difficili: ormai irrigidito non trovo più scioltezza e anche la gamba destra mi tradisce.
L'ultimo Km è difficile. Calcaterra attacca a più riprese. Io mi stacco ma trovo la forza di rilassarmi e rimontare gli altri due compagni di fuga.
Il traguardo si avvicina, Calcaterra rimane sempre avanti, ma quello che conta è il tempo, "NO! 2h22' di già..."
E arrabbiatissimo taglio il traguardo...
Sono rimasto deluso inizialmente. Poi se penso a tutti gli stranieri di pelle scura che abbiamo passato dal Km 30 in poi, che Bona, il 3° italiano giunto al traguardo quasi quasi lo prendevamo, che gli altri due azzurri non hanno fatto un grande crono e che un caldo così ha fiaccato la resistenza di gente più quotata di me non posso prenderla così male questa ennesima esperienza.
Nessun problema avvertito: le adizero LT, aderentissime, non mi hanno arrecato alcun danno, zero cuciture e la loro morbidezza mi ha aiutato parecchio per i miei acciacchetti.
Purtroppo torno a Palermo senza aver scritto nulla di importante nella mia storia di atleta perchè il risultato parla chiaro: è il terzo mio miglior risultato nella mia carriera di atleta in maratona ed appena 5° italiano giunto al traguardo quando i Campionati Italiani Assoluti già è tanto se vedono il primo con i tempi che corrono.
Si, è vero, ho lottato fino alla fine, addirittura scoprirò che ho corso più forte dello scorso anno negli ultimi 7,195 Km (grazie ai miei attacchi e quelli di Giorgio) e che dentro ho la resa per completare al meglio questa distanza, ma mi aspettavo di più.
Di qui alla fine dell'anno ci sarà modo di divertirsi ancora, qualche altra gara c'è ma è evidente che lo sguardo è rivolto ai prossimi eventi importanti. Dopo un'estate di grandi ritmi spero di proseguire su questa strada e migliorare ancora, fare dei buoni cross e "sparare" la prima mezza maratona utile per realizzare un buon tempo, ci credo nel presonal best.
Mi prenderò un po di riposo, attivo ovviamente, le gambe bruciano parecchio, vediamo di far passare il dolore alla gamba del tutto e riprendiamo con lo stesso entusiasmo.
Ma la prossima maratona che vorrò correre, se non al Polo Nord... ci andrò vicino!
Col fresco voglio proprio divertirmi!
Ringrazio Podisti.net per le immagini
6 commenti:
Era una gara che ti ha tolto proprio quei 2 minuti e mezzo in meno che valevi. Con Firenze e Milano con il clima non sbagli mai, altrimenti Berlino è la + veloce, tanto tifo, facile da organizzare e sui tuoi ritmi trovi pure le donne forti e si fa il gruppo con tifo continuo e telecamere al seguito. Giorgio a Berlino ha fatto corsa con una giapponese(credo 2/3 anni fa e hanno finito 2h e 19)
Gian Carlo, Firenze è dura, mi sa che la paghi nella seconda parte di gara; Milano mi hanno detto proprio a Carpi che facile non è; e mi sa che sto pensando di "espatriare" il prossimo anno, anche per cambiare un po, nuove esperienze.
Sarà la mia prima maratona di ieri (47 minuti in più della tua ... ben inteso)ma il tuo post mi è piaciuto molto! Sicuramente Berlino sarebbe probabilmente la migliore viste le scelte di Gebrie, che difficilmente sbaglia luogo dove gareggiare per il tempo!
Grazie Micio, faccio del mio meglio per rendere i racconti coinvolgenti. Se non rispetto le "tabelle orarie" di pubblicazione è perchè capita di essere impegnato, ma ci sono.
Adesso pensiamo a lavorare per i cross e mezza maratona. Un'occasione in più per migliorarmi su questi percorsi dove davvero posso fare molto.
in ritardo ma mi son letto tutto d'un fiato il racconto.. trovane una fresca e vedrai che il 2h20 non esisterà più!! :-)
Eh, Mathias, io sono in ritardo di una settimana :-)
Peccato per ieri, brutta pagina di atletica a Palermo... :-(
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