Io sono un grande faticatore e sudo in maniera spropositata.
E tutti i runners mi risponderanno: "Si, come no! vuoi mettere come sudo io?"
Beh, io insisto, ma non mi avete mai visto, sudo più di un grande obeso messo perpendicolarmente sotto il sole di mezzogiorno all'equatore...
Voglio anche aggiungere che nella vita mi sarebbe piaciuto gestire un negozio di articoli sportivi tale e tanta la passione che ho per il settore. L'odore di scarpa nuova mi ricorda sempre la primissima gioventù e di conseguenza genera piacevoli sensazioni; la scoperta di un nuovo tessuto tecnico mi stimola tantissima curiosità e voglio essere il primo a sapere di cosa si tratta.
Che ci posso fare, sono ULTRACONTENTO del lavoro che faccio, ma non tutti i sogni si possono realizzare, almeno curo un hobby!
Passiamo a questa recensione :-)
L'innovazione dell'abbigliamento tecnico mi ha dato davvero una grossa mano tant'è che ormai (dati anche i prezzi più accessibili) la maglietta di cotone non la uso più per la corsa.
Accade alle volte che l'abbigliamento tecnico per la corsa (canottiera e short) è talmente "carico" di dettagli o presenta un tessuto troppo spesso che una volta intriso di sudore non è capace di farlo evaporare con regolarità e si corre con della roba svolazzante (specie se il tessuto è in filati di Lycra o simili) e pergiunta appesantita.
La sensazione non è delle migliori e alle volte viene voglia di correre a torso nudo...
In America i runners (maschi) lo fanno con regolarità anche nelle gare (si posizionano l'ex "pettorale" sugli short o legato con un elastico tipo Triathlon), ma qui in Europa non siamo a questi livelli di "decenza" (non riesco nemmeno a giudicare se lo è o no, ma preferisco vestirmi).
Tra i "soliti" prodotti finalmente quest'estate è arrivato qualcosa di diverso che viene in aiuto chi come me soffre di questo problema e che può comunque dare una mano a chi cerca qualcosa che per una maratona non dia mai affatto fastidio.
Si tratta della Linea di abbigliamento da corsa Adidas Adizero che comprende T-Shirt Manica Lunga/Corta, Short Elasticizzati, Short Baggy 5", Canottiera.Questa di Adidas è una nuova idea che si aggiunge alle altre e finalmente appoggia le esigenze di chi si trova a combattere tutti i giorni su climi e umidità ai limiti del sopportabile.
Tutti i capi sono realizzati in Clima 365
all'insegna dell'assoluta leggerezza tant'è che le magliette sono quasi trasparenti e i pantaloncini li tieni completamente stretti in un pugno.
Il bel vantaggio è che il tessuto è resistente e non spelacchia (come si può pensare da capi così leggeri).
Tutti i capi sono realizzati in maniera anatomica seguendo le linee nauturali del corpo. Formotion ha innovato il design dei capi perchè così "calzano" in maniera quasi perfetta sul corpo evitando arrossamenti o zone eccessivamente leggere o pesanti: ogni tessuto è scelto a seconda della zona dove andrà a collocarsi. Rete leggerissima è piazzata ad arte nei shorts (in genere dove si suda di più nelle zone inferiori? Beh, i pannelli traspiranti sono piazzati proprio li, sopra il fondoschiena e sotto le zone intime, forte!).
L'effetto di lucentezza del tessuto dovuta alla trama traspirante è molto bello specie alla luce del sole e il disegno è anch'esso "leggero e gradevole": tono di rosso su bianco candido.
Ma "sul campo" questi capi danno il meglio: gli shorts non si sentono nemmeno, tant'è che per esempio in una delle gare più impegnative della stagione come Castelbuono ho voluto "testare" i più lunghi ciclisti senza avere alcun problema e ottenendo anche un bel risultato.
Ma "sul campo" questi capi danno il meglio: gli shorts non si sentono nemmeno, tant'è che per esempio in una delle gare più impegnative della stagione come Castelbuono ho voluto "testare" i più lunghi ciclisti senza avere alcun problema e ottenendo anche un bel risultato.
La canottiera può assorbire tutto il sudore all'infinito tanto non si appesantisce mai. Io spesso mi riduco effetto "ma ti sei buttato in acqua?" e finalmente non avverto la presenza del capo sulla pelle. Non posso dire di sentirmi a "torso nudo" ma... quasi.
Al test di lavaggio do un 10 pieno: impressionante la rapidità con la quale questi capi si asciugano rispetto ad altri suoi pari. Alle stesse condizioni almeno un'ora di vantaggio se la prendono per completare l'asciugatura.
Sulle magliettine spunta l'inconfondibile marchio delle "3 stripes" in rosso, sulle canotte no; ultimamente (anche alle Olimpiadi con le divise da gara) Adidas non ha più proposto le 3 stripes sule canotte. Questa soluzione la boccio appieno, le rivoglio alle prossime collezioni!
Insomma, se avete intenzione di correre che so... nel deserto del Sahara, in qualche Ultra Marathon africana oppure semplicemente... a Palermo (!) troverere grosso conforto con questi nuovi capi leggerissimi Adizero che ormai indosso tutti i giorni senza finire l'allenamento e ritrovarmi sotto di me un "laghetto appena costruito" :-P (e non scherzo!).
3 commenti:
Oggi era fresco(15gradi) e molto ventilato e ho corso per un tempo che per te è fuori da ogni logica(2h e 37min) indossando una canottiera di cotone non mettendo neanche un grammo di vasellina.
E' andato tutto OK.
Ovviamente anche io ho dei capi tecnici, e li uso con regolarità, ma se devo correre per molto tempo e il problema numero 1 non è la sudorazione, ma lo sfregamento credo che meglio del vecchio cotone non c'è nulla.
Io, invece, senza i capi tecnici non mi ci vedo proprio a correre. E pensare che li usavamo tutti, fino a qualche anno fa! Filippo, condivido la tua stessa passione per gli articoli sportivi, ed in particolare le scarpe! Il tuo racconto mi ha fatto tornare alla memoria le mie prime scarpe da running: un paio di nike pegasus, che mi ha regalato mio papà.. Quando sarà il momento, in vista di Carpi, mi piacerebbe se trovassi il tempo di scrivere qualche considerazione riguardo allo scarico, perchè sono rimasto colpito dal post scorso e dai tuoi differenziali; insomma: ho la sensazione di avere parecchio da imparare.
Rispondo in ritardo (impegni vari ed emrgenze medico-sportive!)
@gian carlo, il problema sfragamento per i capi tecnici è di attualità: per realizzarli vengono usate delle fibre sintentiche e di certo sono più rugose del morbido cotone.
Ma prova però a fermarti 1 minuto con la tua canottiera di cotone e vedi se poi non stai a disagio!
Il discorso sta nel scegliere il capo tecnico giusto, il più delicato possibile sulla pelle.
Adidas con questa linea ha navigato verso questa direzione e anche il celebre machio americano con l'ultima collezione. Ma il caso più eclatante che la ditta che sponsorizza Baldini da sempre produce capi molto abrasivi sulla pelle (e dell'ultima collezione mi hanno regalato un completo e lo posso testimoniare) e le società ci fanno le divise per centinaia di atleti!! (per pochi euro in meno della concorrenza :-(
In pratica realizzano una canottiera con un rivestimento liscio internamente ma dopo pochi lavaggi va via, e poi sangue vivo nelle maratone! Per non parlare degli shorts...
@wmiky - seguimi sempre te l'ho detto!
Per hobby conosco pregi e difetti di tutte le scarpe e voglio essere il primo a sapere su una nuova uscita. Internet aiuta molto ma bisogna andare direttamente nei siti oltreoceano per avere l'anteprima o molto utile è guardare le foto dei professionisti americani che gareggiano: a loro le Ditte li forniscono prima delle ultime novita' :-(
Ryan Shay (quello che è morto) aveva roba del suo sponsor che fooooorse ce l'ha adesso Said Boudalia (a distanza di 1 anno).
E poi utilissimo comprare la rivista semestrale che mostra tutte le scarpe.
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