Palermo, 13-19 giugno.
Giugno è da sempre un periodo avaro di "road races".
Normalmente ci si allena per finalizzare un evento in Pista come per me lo scorso anno furono i Campionati Italiani Individuali, finiti malissimo prima di iniziare.
E di lì in poi non è stato altro che un susseguirsi di infortuni, fastidi muscolari, anche spesso dettati dall'esagerata voglia di rientrare in fretta ai vecchi ritmi.
E, come ribadito precedentemente, correre tanto non aiuta di certo a recuperare; non è per dar la colpa alla distanza principale della mia attività, la Maratona, ma avrò un'estate intera per decidere il da farsi in autunno.
Intanto, come non accadeva da circa un anno, ho ritrovato in questa settimana sensazioni e usi/abitudini che si erano arenati a causa di tanti fattori, primo tra tutti, la discontinuità.
Forse è troppo presto per parlare, ma se queste sono le premesse, l'estate non potrà che proseguire al meglio.
Posto che non temo cali di condizione e che psicologicamente è ormai da tanto tempo che correre è "leggero", bisognerà fare attenzione a non disidratarmi con il caldo, riposare bene (ma questo lo faccio da sempre), e fare tanto stretching.
Non è molto facile scegliere, ma questo è sicuramente il momento giusto per non ricadere più nelle "tentazioni" da distanza lunga: con un occhio malinconico ho visto risultati e classifiche di una Cortina - Dobbiaco sicuramente spettacolare e da correre nella vita, così come rinuncerò alla "folle" idea di arrampicarmi alla imminente Pistoia - Abetone.
Le lunghe distanze, per ora, possono aspettare.
Correre al mattino, come tutte le estati, è splendido: trovare l'aria fresca mattutina e la luce piena non può che farti iniziare al meglio la giornata lavorativa; spesso non è facile correre perchè la sera prima le fatiche sono state eccessive, ma tutto è nella norma.
Lunedì 13 è stato il momento di un leggero richiamo di potenziamento, senza forzare più di tanto.
Con le Adizero Boston ai piedi è stato facilissimo, nonostante l'appesantimento, correre 10 x 200 (R.2') in 30" - 31".
E' evidente che ancora non sono sotto pressione.
Nei due giorni successivi il lungo lento aiuta a recuperare, ma giovedì 16 decidiamo di mettere in piedi un lavoro per "uomini duri": 10 x 500m (R.1'), ovvero sessanta secondi per tornare in zona partenza posta ai metri 100.
Sapevo che non fosse per nulla facile, ma l'aiuto di Hamad Bibi ha contribuito a far uscire il meglio (attuale) di me.
Dopo la quinta ripetuta ero cotto, ma non abbiamo mollato tanto più di tanto ed alla fine il lavoro è uscito bene: 1'22".8 - 1'23".0 - 1'22".4 - 1'23".5 - 1'25".6 - 1'25".0 - 1'26".4 - 1'24".0 - 1'27".8 - 1'21".7.
La sensazione netta è che le cose stanno andando anche fin troppo bene, ma la gamba da 64"-65" facile nei 400m ancora non c'è!
Sabato 18 mattino corro piano il lungo, faccio un salto al Foro Italico (altro luogo frequentato da Runners ma a mio giudizio un poco nefasto da raggiungere e da percorrere perchè troppo adiacente alla strada principale) e non mi esalto molto, dato che il giro è piatto, breve e monotono.
L'unica consolazione è la presenza del mare sullo sfondo, molto vicino.
Niente male per neofiti o corridori saltuari ma mai paragonabile ai percorsi del Parco della Favorita...
Al pomeriggio tocca fare salite semi-brevi: nel celebre e comodo atrio di "Dallas" affronto 10 x 250m (sono meno in effetti) (R.1'30" in suppless) a partire dallo spartitraffico del viale alberato, affrontando il muretto ripido di 100m finale.
Sentivo un senso di vuoto, forse la stanchezza del lavoro di giovedì, ma nonostante questo non c'è stato un cedimento o un calo e tutte le prove sono state corse costantemente, a buon ritmo (48"-49" circa) ma senza imprimere forza.
Le sensazioni avvertite si sono confermate tutte quante nel lavoro finale: una volta trasferitomi in Pista, il 2.000m susseguente è stato corso in costante assenza di forza ed il passaggio al mille di 3'03" ha dato le sue conferme.
Nonostante un giro finale in 66" (aiutato da niente-meno-che Rachid Berradi) ho chiuso in un inutile 6'09" che mi faceva vergognare dell'illustre aiuto ricevuto...
Il giorno dopo è stata dura recuperare una giornata semplicemente devastante :-)
E' una scelta che condivido quella di caricare questa settimana, dato che si spera in una gara al meglio nelle prime settimane di luglio, nella quale provare a dare una bella dimostrazione a me stesso che posso fare nuovamente un PB, magari in stretta collaborazione con qualche atleta altrettanto motivato.
Le cose vanno bene ma non per questo bisogna lasciarsi andare in facili entusiasmi.
Già il fatto stesso di aver corso il defaticamento di tali lavori in lento suppless e vedere in quei minuti rilassanti un futuro più roseo significa tanto, alza il morale ovunque e non ti fa pensare a nessun fattore negativo.
Non mi serve molto per trovare serenità, fosse anche una mattina di domenica da passare a fianco del mare correndo prima che il Lido sia preso d'assalto dalla massa "stagnante" di palermitani nella media...
(Grazie per le foto... Salvatore Torregrossa :-)
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1 giorno fa
7 commenti:
guarda che ti controllo :) ...64" a giro, non mi freghi eh eh ...ultimo giro in progressione e...3'59" ..corretto?
Vai Pippo l'estate è indiscutibilmente PISTA!
.. ciao Filippo, haisollevato un bel problema con queste temperature.. l'idratazione corretta.. cosa consigli a noi (diversamente) giovani ? che metodi adotti per non disidratarti in corsa?
ciao
@Luciano, spero vivamente di far un pizzico meglio se capiterà un altro 1.500m tirato.
Mi sono trovato in quella gara con un milione di dubbi che in poco più di quattro minuti sono scomparsi.
Ho fiducia, tanta, visto che il difetto di appoggio del piede destro lo sto risolvendo, è come riprendere il capitolo lasciato in asso proprio un anno fa quando già il dolore era davvero insopportabile per correre serenamente.
Chiudere in progressione i lavori con margine, soffrire in allenamento e prendere sonore legnate dagli specialisti per poi... provare a ribaltare tutto in gara, a breve.
@Pimpe, il problema parte da una base: quanto sudi abitualmente?
Io personalmente sudo in maniera "vergognosa" tant'è che è spesso motivo di imbarazzo quando mi trovo lontano dalle piste di atletica...
Faccio sempre in modo di portarmi da bere ovunque, farlo regolarmente ogni ora del giorno (la sera per recuperare è un continuo bere), fermarmi durante i lunghi per bere, bere tra una ripetuta e un'altra, non avvertire mai la sensazione di aver sete, ecc.
La frutta di stagione è molto ricca di sali minerali ed è un piacere mangiarla: banane, pesche, albicocche, mele, frutti rossi, aiutano tanto dopo un lavoro "tirato".
L'insalata alle volte non mi va di mangiarla, ma in estate capita spesso, è importante perchè ricca di fibra e sali minerali.
Insomma, ormai mi conosco bene e non commetto il grave errore di camminare senza acqua appresso.
Per ultimo, se proprio avverto l'estrema necessità, ricorro anche al classico "polase" o ad un integratore di magnesio e potassio.
Ciao Filippo sai dirci qualcosa sulle nuovissime RESPONSE CUSCHION 20 ?
Grazie mille .
Davide da Torino
Ciao Filippo ci dici qualcosa sulle nuovissime RESPONSE CUSCHION 20 ?
Grazie mille
Davide da Torino
Ciao Davide, grazie per avermi visitato :-)
Non ho ancora notizie sulle prossime e attesissime Response Cushion del ventennale e non ho visto ancora pubblicità ufficiale.
Credo che saranno lanciate a dovere e spero di poter correrci al più presto.
Sono curioso quanto te di come si comportino su strada e, se possibile, recensirle.
Già le avevo viste di persona e sono più belle che in foto :-)
Per il prossimo autunno-inverno ci saranno novità interessanti... altro non posso aggiungere!
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