41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 24 settembre 2010

La via della risalita è dura, e passa per Misterbianco e... Pianopoli!

18-19 settembre 2010

Quando il meccanismo gira a meraviglia non sai nemmeno come tutto riesca così bene.
Poi arriva il momento che ti fermi, sul più bello.
Nel mio caso, ero tranquillissimo quando dovetti rallentare, avevo fatto talmente tanti progressi che un pò di riposo non avrebbe fatto male!
E invece ora si prova a risalire, ed è davvero difficile.

Lo scorso anno si combatteva con il dolore all'inguine della gamba sinistra: quanti tormenti!
Dovrei essere stracontento che dopo anni tartassati proprio in quel punto almeno questo dolore non lo risenta più, ed in effetti lo sono!
Il problema sta che ho voluto "evolvere" nel tempo, diventare più "pistaiolo" e di conseguenza parti come la caviglia meno sollecitate hanno fatto sentire la loro voce, urlando!

Mi rimetto a correre chilometri, ma poco alla volta, perchè non è per niente facile rimettersi in carreggiata.
Ma sto davvero facendo tutto per riacquisire quelle doti di resistenza che mi contraddistinguono, da sempre!

Ed è per questo che già da questa settimana mi sono messo sotto, con convinzione.
Finalmente si torna a doppiare! Questa è una gran notizia!
Non si tratta di mettere dentro tanti chilometri, non è così semplice; quello che si cerca è come sempre la qualità!
Questo significa che ho ritrovato finalmente la serenità mentale, emotivamente mi sono ristabilizzato, e non è poco...
Quando ti alzi al mattino senza pensare a niente che disturbi la tranquillità interiore, allora è semplice indossare le scarpe da corsa e uscire a fare la sessione mattutina; di contro se hai nubi attorno ai tuoi pensieri fare ogni cosa risulta enormemente difficile.

Martedì 14 torno a fare potenziamento: i giorni successivi saranno uno stillicidio per le mie fasce muscolari ma ritrovo anche le difficoltà di un dopo-lavoro muscolare con un sano 45' lungo forte (non proprio fortissimo ma... impegnato!) che mette in riga gambe e testa!

Le sessioni di carico restano sempre le più impegnative perchè ti assorbono tutto il pomeriggio per intero; per di più correre sotto l'appesantimento subito dalle macchine è davvero complicato e avere la mente sgombra è fondamentale.

Ma sabato 18 finalmente un vero test: il 25° Trofeo Podistico Maria S.S. Ammalati di Misterbianco (CT).
Come ogni anno, da tradizione, si ripropone un cast di atleti di altissimo livello e per me è l'occasione per confrontarmi con i migliori italiani, ma questa volta cercando di ridurre il più possibile il distacco!

Non è chiaramente un segno di arresa ma per ora è inutile gettarsi a capofitto rischiando di soffrire per tutta la gara.

Il caldo afoso ha reso complicata la gestione di corsa, con quasi tutti gli atleti che a fine gara avrebbero volentieri usufruito dei rifornimenti.
Alla partenza, dopo un primo giro abbastanza "turistico", gli africani si sono dati da fare e hanno sgranato il gruppo.
Gli italiani di spicco, dopo pochi giri, si ritroveranno insieme a fare corsa a se, con la "nube nera" avanti ormai irraggiungibile.
Caimmi, Curzi, Scaini e l'ormai sempre più sorprendente Enzo Copia si trovano per diversi giri avanti a me, a vista, segno che non stanno "volando" probabilmente rallentati dal gran caldo.
Mentre Scialabba e Agnello corrono in progressione avvicinandosi ai migliori italiani, non mi resta che provare a recuperare qualche posizione più ravvicinata.

Così sembra che stessi suonando l'arresa, ma la mia gara è stata costantemente tirata e ho lottato fino all'ultimo metro per raggiungere qualche atleta posizionato più avanti.
Recupero Domenico Ricatti (il fortissimo mezzofondista dell'Aeronautica cui scoprirò parlando con lui che qualche mese fa aveva subito un grave malore; auguri di un pronto recupero nel tornare ai suoi grandi livelli da 29'00" nei 10.000m) e nel finale di gara Lorenzo Perrone (FF.GG.) il miler di Misilmeri più avvezzo alle corte distanze.

Così mi rivedo in classifica della TDS ancora lontano ma con tanta fiducia in corpo:

1 - Lucas Kimeli Rotich - 29'47"
2 - Rachid Kisri - 29'52"
3 - Hillary Kiprono Bii (Violettaclub) - 30'49"
4 - Geoffrey Kusuru - 30'52"
5 - Paul Sugut Kipchumba - 30'57"
6 - Martin Toroitich - 31'22"
7 - Abraham Kipkemei Talam - 31'24"
8 - Stefano Scaini (FF.GG.) - 31'32"
9 - Tegen Dessalen - 31'34"
10 - Daniele Caimmi (FF.GG.) - 31'41"
11 - Denis Curzi (Carabinieri) - 31'45"
12 - Enzo Copia (Avis Castell'Umberto) - 32'13"
13 - Giorgio Scialabba (APB Bagheria) - 32'40"
14 - Vincenzo Agnello (APB Bagheria) - 32'41"
15 - Filippo Lo Piccolo (Violettaclub) - 33'20"
...

Domenica 19, in genere ci si riposerebbe, ed invece con il piglio di chi come me pensa unicamente alla Maratona, rispondo affermativamente alla chiamata in Società per andare a conquistare il Titolo Regionale Individuale di corsa su strada 10K organizzato per l'occasione a Pianopoli, vicino pochi chilometri a Lamezia Terme.
Prendo l'auto e vado in Calabria, a ritrovare tanti amici che occasionalmente vedo in queste gare.

L'organizzazione dell'Athletic Club di Lamezia Terme, sotto la cura di Alfonso Carlei (vecchia gloria delle FF.AA. di qualche decennio fa) propone 8 giri da 1,3K circa per un totale di 10,4K in un giro davvero impegnativo con scalini da affrontare, discese e strettoie.
Non proprio una passeggiata, anzi sarà davvero difficile per me gestire questa gara!
L'insidia maggiore viene dal giovane Massimiliano Casuscelli, in forte crescita anche quest'anno e resto dubbioso sul da farsi dopo lo sparo del via.

Alla fine la parte di me incurante della sofferenza attua la politica dell'attacco e, nonostante dopo pochi metri ed i primi scalini da affrontare senta le gambe molto affaticate, proseguo nel forcing attuato con cambi di ritmo ad ogni salita e curva cieca.
Il giro si rivela particolarmente pesante, complice un'altra giornata caldo-umida.
Stringo i denti, do tutto e onoro la memoria di Mario Gatto, un giovane atleta calabrese della Libertas Lamezia Terme, con il massimo del mio impegno, anche questa volta.

Vinco il Titolo Regionale Individuale, con un buon crono di 33'06" su Casuscelli (Atletica Pizzo) (Campione Regionale Juniores), Arena, Monti e Bonaddio (Tutti e tre Violettaclub Lamezia Terme).

Il giorno seguente, lunedì 20, complice un lungo ritorno a casa, decido di regalarmi un lungo di 1h 45', approvato dal Coach ma non tanto dalle mie gambe a fine serata...
Le sensazioni erano come se stessi facendo il classico lunghissimo di 2h 30', ma almeno mi sono impegnato totalmente ed a ritmi attorno i 3'40"/Km.

Qualcosa si muove, la Maratona è molto vicina!!!

(Ringrazio come sempre l'amico Salvatore Torregrossa per le splendide cartoline di Misterbianco e miletomarathon per le foto)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ha mai provato a fare il potenziamento alla fine di una seduta, ovvero senza la "trasformazione"?
luciano er califfo.

Francorre ha detto...

Ti leggo sempre con piacere. Sembri un cronista radiofonico per i tanti particolari immaginifici del racconto.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Er Califfo, questa estate si, ovvero quando mi ero imposto di correre il meno possibile, facevo potenziamento senza aggiungere altro.
Bah, diciamo che non ti aiuta a scioglierti dopo tanto carico e questo penalizza parecchio i giorni successivi, ma come detto fare tanto lavoro di pesi e poi mettersi a correre (o peggio ancora fare un lavoro dopo) è davvero difficile da gestire.
In quei giorni lì parto preparato che inizio con la luce del sole e termino con il buio pesto.
Ma ne vale la pena.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Francorre, non mi preoccupa il fatto che non passano molti commenti nel mio sito (che sono sempre ben accetti), ma non ho proprio tempo di scrivere su altri blog...
Quello che mi rende contento di questo lavoro di autocronaca e informazione è che la maggior parte dei commenti esterni legge con piacere i miei racconti e per questo vado avanti così.
Grazie per le tue parole, Lamezia Terme mi rievoca tanti bei ricordi quando passo per le tante strade note.

Anonimo ha detto...

sai com'è... sta storia della trasformazione esiste solo in italia... che keniani ed etiopi o (nella velocità) americani e jamaicani siano disinformati?
la trasformazione della forza avviene automaticamente nei giorni, settimane, mesi...
se la mattina ti fai un lavoro e la sera palestra o salite, accorpi in unica giornata 2 cose toste, poi ti fai 1-2gg di solo lento e recuperi alla grande.
inoltre:
1)eviti di correre con le gambe stanche e quindi tecnicamente male
2)la forza in gara interviene nel finale, in condizioni di stanchezza. quindi farla dopo la corsa riproduce meglio quello che avviene in gara.
luciano er califfo.

Anonimo ha detto...

Le gradinate, le salite, il percorso impegnativo di Pianopoli e lo confermo anch'io, hanno fatto si che al traguardo,i tuoi occhi brillassero come quelli di un guerriero vittorioso..grazie Filippo per la disponibilita' costante per la societa'.
Rossella F. violettaclub

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Er Califfo, detto-fatto ma... per necessità!
Ieri uscivo tardi dal lavoro ho dovuto scegliere di fare solo la prima parte del lavoro di potenziamento, peraltro molto dispendiosa in termini di tempo...
Oggi ci inserisco il lavoro, non potevo fare altro...

Ciò che mi hai scritto lo concordo in pieno e lo applicherò alla prossima seduta prevista nell'altra settimana.
Voglio vedere come ci si sente.

Anche perchè fare le due cose di seguito è davvero faticoso (fisicamente e mentalmente darei un 70 e 70 che in totale fa... 140/100!!!).
E ti tiri dietro una giornata se vuoi fare davvero tutto... No!

Il punto 2) e imprescindibile, è da attuare, anche perchè il mio Coach ha la mente aperta, ne abbiamo sperimentato cose "strane" assieme!
Di una noia mortale e arcaicità certi tecnici (uno in particolare di Palermo di gran fama) che fanno fare sempre lo stesso ciclo di lavori: loro l'atletica non la rendono divertente...

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Rossella, e meno male che la chiamano Pianopoli! :-)

Non sarò il Filippo dei primi mesi dell'anno ma se penso a quello che riuscivo a fare mi impegnerò per tornarci appena si sistemano tutte le cose; per ora accontentati di vedermi brillare gli occhi per... l'enorme fatica!
Almeno quella, in comune ;-)

Anonimo ha detto...

logicamente non si fa la palestra dopo un 5x3000! ma dopo 6-8km di ripetute sì.
negli usa ultimamente i programmi di palestra sono leggeri, sedute di mezz'ora lavorando in ampio buffer e recuperi brevi. jeremy wariner lavora così, m.johnson lavorava così, e stiamo parlando di velocisti!
in questo caso si può fare la palestra anche 1ora dopo la corsa.
e 2-3 serie di andature alla fine di sedute dopo le ripetute.
luciano er califfo.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Er Califfo, condivido appieno, lavori meglio, meno stress e riesci ad avere un rendimento completo.
Magari per ora ci riesco perchè sono giovane e a posto fisicamente ma ammetto che certe volte se sono troppo stanco non riesco e chiudere con il lavoro finale che riesce male.

E sono d'accordissimo anche con i carichi leggeri, almeno in questo siamo in linea.
Raramente carichiamo, si lavora con ripetute lunghe, una serie differenziata di lavori e alla fine sei "pressato" lo stesso senza andare a rischiare di sovraccaricare le articolazioni.

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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