Domenica 29 Agosto.
La Volata Napola - Mokarta, a dispetto dell'età giovane è diventata una gara affermata di Interesse Internazionale.
E' dal lontano anno 2001 che ne prendo parte, quando ancora il gruppo organizzativo "La Volata" non esisteva ufficialmente ma che iniziava ad affacciarsi all'idea di fare crescere una manifestazione che meritava alto interesse.
E da allora di passi ne sono stati fatti tanti, posso dire davvero "di corsa", regalando ogni anno al pubblico un livello tecnico sempre più alto.
Ma una cosa non è mai cambiata da allora: la massima disponibilità di queste persone, anche loro amatori in giro tutto l'anno per le diverse corse siciliane e non, in comitiva per qualche trasferta di Maratona (ricordo il gruppo "La Volata" presente ad una bella edizione della Treviso Marathon 2009 sotto la pioggia).
Ed è questo il segreto del successo che condivido appieno: non montarsi mai la testa, anche quando si avverte che la strada percorsa è quella giusta, che si è diventati grandi.
E la Volata Napola - Mokarta grande lo è diventata, per davvero!
Forza (Elettro)motrice di questo grandissimo evento, Antonio Criscenti, uomo dalla grande modestia e buona volontà.
Quest'anno i numeri parlano chiaro:
99 classificati nella categoria Am. Donne e Uomini Over MM60.
261 classificati nella categoria Am. Uomini fino a MM55.
Una presenza illustre del recente passato in quest'ultima corsa: il tanto amato dal pubblico Francesco Ingargiola, ora in veste di atleta amatore, seppur con qualche secondo al chilometro in più (vincitore della Volata negli anni 1999 - 2000 - 2002 - 2003), mi ha fatto lo stesso emozionare rivedendo nel suo inconfondibile stile di corsa tanti anni di vittorie e tempi formidabili in Maratona.
Un Mito grazie al quale sono cresciuto negli anni e ho creduto nella fatica e nel duro lavoro, come un Campione come lui ha sempre fatto.
Per concludere il discorso dei numeri, non posso dire con esattezza quanta gente c'era dislocata nel lungo percorso da circa 1,8 Km ma portare poco meno di 2.000 persone in provincia di Trapani, dalle parti di Erice è cosa di non poco conto.
Ogni anno il livello qualitativo della corsa cresce, la disponibilità resta sempre tale, il dopo-gara regala per tutti (atleti, accompagnatori e non) un buonissimo pasta-party e le premiazioni sono chiuse da uno spettacolo pirotecnico sui cieli ormai bui trapanesi.
Ma ovviamente il piatto forte è la corsa su strada!
Quest'anno il colpo ad effetto è stato quello di portare sulle strade di Napola il Campione Olimpico di Maratona Stefano Baldini, oltre che i nazionali azzurri di maratona Denis Curzi e Migidio Bourifa. Yuri Floriani a lottare contro uno stuolo di keniani ed etiopi, la vecchia conoscenza El Hachimi (ora vive in Belgio) che vinse nel 2007 a Napola.
Dei siciliani, solo il meglio, con Duca, Scialabba, Brancato, Copia, Agnello, e... Hamad Bibi.
Solo i migliori, i più giovani, motivati, in forma!
Per le mie attuali condizioni, sapevo che sarebbe stata durissima difendermi ma che l'avrei fatto con tutte le forze in corpo.
Ospiti d'eccezione, il trio dei Campionati Europei di Stoccarda del 1986 dei 10.000m, Mei, Cova, Antibo.
Dopo le presentazioni di rito del miglior speaker in circolazione, Giuseppe Marcellino, la gara parte quasi all'imbrunire.
Quest'anno il percorso, misurato ufficialmente 10 Km e certificato dall'ufficiale preposto, Nicola Bianco, ha subìto una modifica sostanziale: oltre i classici 5 giri del percorso che dalla strada principale di Napola portano verso Via Mokarta per poi ritornare in una lunga e progressiva salitella (totale 9.040m), si è aggiunto un mini-giro iniziale (un semplice saliscendi) da fare subito dopo il via.
Superata la "passerella" iniziale, la corsa mantiene un profilo rilassato solo per il primo giro dove ci si mantiene il più possibile compatti.
Ma già al secondo avanti si scatena una bella battaglia con Stefano Baldini a dettare i ritmi.
Oltre me, i primi a staccarsi sono Copia e Agnello, mentre da lontano Scialabba e Brancato appaiono pimpanti.
La mia gara inizia qui.
Devo subire la rimonta da dietro di Francesco Duca che partirà in progressione difendendosi al meglio, ma gli altri si allontanano.
La gara di Castell'Umberto in settimana (giorno 25) nella quale non sono riuscito a tirare niente (ma in un tracciato duro e tecnico come quello è impossibile correre forte se non ci arrivi preparato) e un lavoro di salite da 250m al venerdì seguente, il 27 agosto, mi donano qualcosa in più e per uscire tutto il possibile a questa gara cui tenevo esprimermi al meglio.
In effetti le sensazioni all'arrivo non sono sgradevoli come negli ultimi tempi ma devo stringere i denti e lanciarmi ad ogni discesa.
Enzo Copia corre molto al di sotto degli standard abituali (ma aveva corso la sera prima a Motta S. Giovanni giungendo a podio, autore di un altra prova maiuscola) ed è l'unico obiettivo che inseguo.
Ogni lunga salita, vicino al traguardo è un'emozione.
Non mi aspettavo così tanti metri di incitamento da parte di gente a me vicina da sempre o che incontro casualmente allo Stadio o alle corse su strada siciliane: seppur esausto e concentrato in gara ho visto bene chi mi spingeva da "dietro le transenne".
Ed è anche questo il motivo per il quale mi ritrovo più sereno, più tranquillo interiormente.
Resta sempre il problema alla caviglia da risolvere.
Enzo Copia non riesco ad avvicinarlo ma è una lotta continua.
Alla fine non posso che affermare di essermi difeso, ma la Classifica della TDS non mi vede certo nelle prime posizioni e solo in 19° posizione, ben lontano dai personali delle edizioni precedenti.
Ringrazio nuovamente l'organizzazione per un'edizione tra le più belle ed emozionanti di sempre.
Un altro anno ci sarò, a dar battaglia per ben altre posizioni.
La rotta per New York inizia a settembre, il tempo stringe.
(Ringrazio Ornella Fulco per le foto).
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17 ore fa
2 commenti:
Ritrovo serenità e ambizione nelle tue parole e questo può solo che farmi piacere.
..io ti seguo eh! ..mi raccomando Pippo!
@Albe, grazie per il tuo interesse.
A parte i problemi personali, analizzati, riflettuti, combattuti e... ahimè superati, non dico che sto fermo ma quasi.
Ed il dolore alla caviglia non passa...
Ma ci credo ogni giorno che passa, non vedo l'ora di tornare a respirare l'aria mattutina del bigiornaliero :-)
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