Pordenone, 12 settembre.
Questo risultato non era pronosticato, finalmente uno spiraglio di luce per il Violettaclub e per me.
Dopo un inizio di 2010 esaltante, con l'inimmaginabile podio ai Campionati Italiani di Cross Lungo, per tutti gli atleti della Società è stato uno stillicidio di infortuni.
Ma abbiamo tenuto duro, con le motivazioni di sempre ed un'unione di squadra che resta sempre la nostra prima forza.
Quando capisci che determinati appuntamenti non rappresentano la "garetta commerciale" e che devi dare il meglio di te nonostante tutto, ecco che tiri fuori l'inaspettabile.
E così si chiude la partecipazione alla terza ed ultima prova del Campionato di Società di Corsa 2010 con una vittoria individuale (Hillary Bii Kiprono) ed un secondo posto di squadra che dona molto morale per tutti noi vittima più o meno di alterne sfortune.
La classifica mostra la nostra compattezza e la voglia di lottare anche per una posizione fino all'ultimo; peccato non avere l'uomo da 30° posto, ma chiaramente almeno uno di noi doveva essere in forma per essere lì.
Resta sempre irrisolvibile il dubbio del perchè la Fidal non stili una classifica parziale di società (dato che non vuole mettere in palio il Titolo di Campione di Società per le prove di Mezza Maratona e 10K, più che reclamabili nell'ambito di un Campionato di Corsa federale) per far capire almeno in tempo reale i progressi delle Società in questione.
La lotta ormai è serrata ed apertissima, le poche squadre partecipanti attive a tutte e tre le prove (guarda caso nemmeno una militare) si alternano di pochi punti ad ogni prova ed il Violettaclub da più di un quinquennio a questa parte si piazza nelle posizioni del podio della classifica finale.
Quest'anno 2010 si conclude con la vittoria parziale e la conquista (secondo dei calcoli approssimati) Titolo Italiano nel Campionato di Corsa dell'Athletic Terni capitanata dall'amico ed ex compagno di squadra Marcello Capotosti.
Abbiamo notizie ufficiali al riguardo?
E quando dovremo aspettare per averle?
La vittoria avviene ai danni della RCF Roma che proprio all'ultima prova cede il primo posto parziale (stando alla classifica parziale dopo le due prove) orfana dell'elemento maggiormente rappresentativo Giorgio Calcaterra.
Come perdere un titolo per l'infortunio di un atleta...
Tornando alla prestazione del Violettaclub, e detto della vittoria assoluta di Hillary Bii, lodevole l'impegno del Capitano Francesco Duca che, nonostante diversi acciacchi ha impostato una gara in forte rimonta chiudendo al 38° posto con una volata delle sue dando fondo alle sue forze fino all'ultimo metro.
Ottima prestazione di Vito Sardella che ha dato enormi segni di ripresa dopo un'estate discontinua con un confortante 40° posto ed una gara impostata coraggiosamente avanti.
Buono l'impegno di Francesco Cuzzocrea, 71° posto, che sta pian piano tornano a livelli utili alle nostre ambizioni.
Da rivedere il nostro allievo Antonino Loria con una gara incolore, ma sono convinto che il nostro futuro atleta da squadra assoluta ancora deve assorbire gli stress da gara sui 10 K e queste esperienze non possono che fargli bene.
L'allenamento nella massima serenità è la chiave dei migliori risultati.
Ma chi più di tutti mi fregio di elogiare è la gara di Marco Calderone che, nonostante un grave trauma ad un occhio sta pian piano ritornando il campione che conosciamo e che ha portato il Violettaclub al 3° posto dei Campionati Italiani di Cross.
Marco ha corso con leggerezza e diligenza gestendo al meglio le sue forze ha ottenuto un buon 32'49" e ritmi che non riusciva più ad imprimere in allenamento.
Questo 72° posto non gli appartiene ma questo è solo l'inizio di un Campione ritrovato.
Per quanto mi riguarda finalmente trovo una discreta gara.
E' bastata appena una settimana di allenamenti normali con l'inserimento di un paio di lavori (10 x 250m in salita con 1.000m in pista in 2'56" e delle ripetute da 6 x 815m (R.1'30") in villetta con buoni riscontri) per ritrovare il sorriso.
Dopo aver dato una mano di bianco a tanti problemi ;-) ho corso una gara all'attacco ma senza strafare all'inizio seguendo il Capitano Francesco fino a metà gara.
Dopo ho subìto un poco i ritmi alti ma non ho ceduto, anzi ho lottato per sopravanzare di qualche posizione imponendomi di chiudere un ultimo giro (da 2,5 K) in progressione.
Volata finale estenuante e sorpasso di una posizione restano indelebili in mente.
46° posto e 31'37" (a 3'09"/Km) tracciano la via di buon inizio.
La caviglia fa meno male, tanto stretching e poca pista, questa è stata la soluzione migliore dopo aver provato innumerevoli rimedi che non hanno portato alcun miglioramento.
Si volta pagina, la 5th Av. mi aspetta e con essa tante altre sorprese che nei prossimi giorni rivelerò ;-)
(Ringrazio Podisti.net per la foto in gara)
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17 ore fa
4 commenti:
...solita grinta, solita determinazione.....avanti cosi Filippo! New York ti sorridera'! Luca M.
L'ultima riga del post dice tutto!
complimenti sinceri.
..una curiosità, ma le rip in salita con trasformazione l'hai fatte nella settimana della gara?
davvero niente male.
la fidal? lasciamo perdere...
luciano er califfo.
@Luca M. stringiamo un pochino i denti (ma non escludo che migliorino ulteriormente gli acciacchi durante questa preparazione "short") ma si... avanti tutta!
@Albe, ho in mente qualcosa per rendere vivo questo avvicinamento alla Grande Mela.
In realtà ho in mente un grosso progetto analogo a quello newyorkese e complementare ad esso.
Speriamo di riuscirci!
Si, quei lavoretti li ho fatti nella settimana dei Campionati Italiani.
Non avendo ASSOLUTAMENTE niente nelle gambe almeno ho messo un pò di acido lattico.
E' servito anche se devo confessarti di essermi trovato un poco a disagio alla partenza, credo sia stato il lungo viaggio, non troppo stressante ma che incide lo stesso!
Er Califfo, dai accontentiamoci (si fa per dire).
Il work è in progress e spero di migliorare di qui a novembre.
Ovviamente vedere gente migliorata a tal punto da correre a 3'03"/Km mi istiga di più a riprendermi quanto perso ma... con la calma dei forti!!!
Alla Fidal non gliene frega niente di questo Campionato perchè i GS militari lo snobbano.
E non avere il giusto risalto sinceramente fa sentire la mia società come quelle altre 10 interessate davvero alla deriva...
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