41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

martedì 7 luglio 2009

Centro Sportivo Marina Militare: Su Per Le Alte Vette Montane (parte 3)

Agosto 2002

Era piena estate.

Credo sia stata quella l'unica volta in vita mia nella quale ho vissuto i mesi più caldi dell'anno con temperature più miti: la mattina si avvertiva sempre una leggera e fresca brezza mentre a sera si poteva tranquillamente chiaccherare o farsi una passeggiata senza doversi asciugare in continuazione.
Palermo resta comunque "The Best Of".

La zanzara: famiglia di insetti dell'ordine dei Ditteri. La zanzara comune: Culex Pipiens (fonte wikizionario).

... solo che in quei mesi estivi mi ero fatto una cultura di tutti i tipi di razze e dimensioni delle zanzare!
Erano piccole, grosse, striate (di giallo :-P), nere, e soprattutto... assetate di sangue!

Purtroppo i fiumiciattoli e gli acquitrini circostanti il Centro Sportivo erano una fabbrica naturale di zanzare che prolificavano invadendo qualsiasi posto, specie quelli chiusi.
Quasi tutte le sere se ne dovevano uccidere decine e decine per avere un minimo di pace.

Ecco perchè, pur essendo maggiormente monotono, preferivo svolgere il servizio di guardia ai piani della palazzina dormitorio che al Centro Sportivo, almeno lì si potevano tenere a bada quelle belve!

Rassegnate le dimissioni da corridore su pista, io e Nello ci preparavamo ad affrontare la prima prova importante per la squadra di fondisti: Il Challenge Stellina in Val di Susa (TO).

Questa gara, di livello internazionale, rappresenta da sempre una tra le corse "clou" del circuito di gare in montagna, con la prerogativa (ottima per me) che si sale esclusivamente per 14,5 Km senza i temuti e pericolosissimi tratti in discesa.

Corse su strada non ne svolsi molte quell'anno, dato che in Sicilia non ci scendevo quasi mai, ma sentivo che la condizione cresceva gradualmente.
L'unica corsa su strada
svolta su mia insistenza nei pressi della Liguria avvenne a Massa, non molto lontano da La Spezia, nella quale su un percorso di una decina di K misi a segno una delle mie migliori prestazioni di tutto l'anno, giungendo vicino Nello e poco oltre il 10° posto in una notturna.
Ricordo alla partenza di essere stato bruciato da un sacco di gente, anche da energumeni (credo fossero triathleti dall'abbigliamento).
...Penso che oggi difficilmente accadrebbe una cosa simile :-)

La strada, sempre lei!

A La Spezia non ci si imbatteva in lunghe salite continue, ricordo un tratto di circa 8K ma niente di particolarmente difficile, mentre invece un percorso ondulato su Strada Statale rendeva certi lunghi o medi particolarmente impegnativi.

Quell'unica volta che mi trovai a Palermo in prossimità della gara mi dedicai a lavori di salita, in particolare andavo a sfruttare la lunga Salita della Scala Vecchia di Montepellegrino che anticamente (e ancora oggi) portava i fedeli in vetta al santuario attraversando la Montagna con una "acchianata" parecchio ripida.

Noi runners la sfruttiamo quando si vuole un lavoro durissimo e impegnativo per glutei e quadricipiti a lunga durata. In circa 17' (il mio personale è di 17'01" del 2003 contro il record di 16'40" circa) ti spacchi di fatica e ti spolmoni per la felicità e il benessere di correre e di arrivare in una natura ancora incontaminata.

Quello che pensano i fedeli che procedono lentamente al santuario non lo so... non riesco neanche io stesso a pensare quando devo affrontare quei muri verticali!

Il Week-end di gara: 24-25 agosto 2002.

Al sabato giungemmo a Susa (TO): quello è un'altro mondo, mai avevo visto simili scenari, un paesino immerso nelle più verdi e alte montagne, un palermitano in mezzo agli alpini, quelli originali.
La cerimonia di presentazione delle squadre militari mi fece conoscere diversi giovani atleti italiani oggi tra i migliori elementi della nostra malata atletica.
Ricordo un lungo del sabato assurdamente strano, senza poter capire dove poter trovare un rettilineo in mezzo a tanta strada in salita, umida dalla nebbia e in mezzo a diversi ruscelli.

Era estate e... faceva freddo :-)

La cosa ancor più bella è stata che il Coach Antonio, artefice di questa spedizione era a casa sua a prendersi il sole in spiaggia, delegando l'avventura di accompagnatore ufficiale al mitologico Capo Wolfs :-) appassionato sportivo più del "sacro pallone" che dell'atletica (ma pur sempre competente) e primo tra i fondatori del C.S. Marina Militare Atletica.

Anche lui una persona che mai dimenticherò.

Alla domenica, durante il riscaldamento, perso il conto di quanti stranieri ci fossero a partecipare a questo evento (compreso il N.1 della specialità, Jonathan Wyatt), mi schierai alla partenza.
Inizialmente si percorrevano poco più di 1.000m su asfalto per poi dirigersi verso gli ardui pendii. Io non lo sapevo...
Dopo lo sparo mi ritrovai a correre forte, ricordo un passaggio affannato 3'10" circa (questo sapevo fare ai tempi!) per lanciarmi con assoluta incoscienza verso l'inizio della salita: ero tra i primissimi in classifica, poichè ne vedevo pochi davanti.

Mi! Quale errore commisi!

In pochi attimi mi ritrovai in piena sofferenza.
La strada di montagna improvvisamente si strinse ed io col mio procedere già affanato intralciavo gli atleti più esperti che con mestiere mi passavano uno alla volta.

In pochi Km (2-3 non di più) volti a me ben noti mi dissero "ciao" con le suole delle scarpe e tra questi ci stava Nello, inaspettatamente reattivo e tonico nell'affrontare quelle salite.
A tutti gli effetti la mia seppur difficile preparazione si rivelò un vero e proprio buco nell'acqua dato che dopo poche decine di minuti correre non era proprio più possibile...

La strada era talmente inerpicata e ricca di rocce e scaloni (tipica di una arrampicata montana) che le mie gambe non erano per niente capaci di correre: pochi balzi, poi era inevitabile camminare aiutandomi sempre più spesso con le mani.

Mancavano "solamente" più di 10 Km...
Mi chiedo se oggi con le capacità che posseggo sarei in grado di fare una figura migliore su questa specialità off-limits...
Forse forse un eco-trail aiuterebbe a scordarmi di questi incubi del passato :-P

I concorrenti continuavano a passarmi senza poter far nulla per affiancami: più di quello non sapevo fare, le gambe bruciavano e l'unica soluzione era camminare a passo svelto.
Ovviamente gli atleti di testa zompettano allegramente su questi terreni.

Dopo una fugace scivolata-rotolamento e un brevissimo tratto di strada dritta con leggera discesina (indimenticabile momento di lucidità) nel quale non riuscivo nemmeno a buttarmi come facevano gli altri, ricominciava la salita sempre più difficile, la vetta sempre più vicina.

Gli ultimi K erano immersi in una leggera nebbia e l'aria freddina rendeva il paesaggio erboso e verticale unico. Guardavo in alto per scrutare gli avversari, pensavo alle calde distese sabbiose estive nelle quali si trovava il mio Coach Antonio... Lo maledicevo X-).

L'arrivo ormai era vicino, finalmente una strada meno pendente mi permise di correre e di arrivare al traguardo da runners anzichè da walker...
L'atmosfera, stranissima, con le mucche e i prati erbosi davano un senso di pace e sacralità all'arrivo.

Vinse Wyatt, come da pronostico in 1h15'09", primo italiano e 2° ass. fu Gaiardo in 1h18'25".

Nello, autore di una prova maiuscola (30° ass. in 1h33'06") per non essere uno specialista, e il Capo mi aspettavano: arrivare al traguardo era la dimostrazione di solidità del mio nuovo carattere.

Eccomi arrivare, dopo un'eternità, 49° ass. in 1h40'41" (su oltre 160 arrivati) ma erano visibilmente contenti lo stesso di me, al contrario di quanto potessi pensare.

Ci eravamo piazzati come squadra militare al 3° posto, una grande sorpresa!
Con il trofeo in mano, la fatica era spazzata via, con un semplice sorriso.
Il pranzo del dopo-gara, i primi scambi di battute con gli altri atleti, ricordo tutto con estrema lucidità.

Ritornando a La Spezia e nei mesi, negli anni successivi, mi sono reso conto di come l'unione di un gruppo di persone lascia ricordi indelebili, quelli sono i segnali di un'amicizia sincera.

12 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

dai, oggi 25 minuti non li prendi neanche da Bekele

theyogi ha detto...

dopo un ecotrail ti scordi anche come ti chiami! ;D
bel post.....

Diego ha detto...

Sempre più interessanti queste puntate !

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Gian Carlo, cattivisssssimo :-)
Questo calcolo impietoso nemmeno quando mi sono raccontanto l'avevo fatto...
Considera che a quel tempo il Sig. Wyatt era un fenomeno più di adesso: ricordo benissimo che in quel periodo correva in quel modo in montagna, poi si metteva in pista e faceva 27'56" nei 10.000m e 13'30" nei 5.000m (simile all'icona della mia gioventù, Berradi); poi si prendeva il lusso di correre la maratona attorno le 2h 13', ed il personale sulla mezza di 62'37".
Non è Bekele ma direi un gran fenomeno con partecipazione alle Olimpiadi e Mondiali in Maratona (visto che la Corsa in Montagna non è contemplata).

@The Yogi, sempre più presente, confermo che un ecotrail se fatto come si deve ti ammazza.
Non ci sono altre parole.
...ma lo proverò prima o poi :-)

@Diego, grazie, e non mancare all'ultima puntata, quella sulla Maratona di Venezia all'esordio sulla distanza :D

Anonimo ha detto...

Eh,la puntata sull'esordio in Maratona nella splendida Maratona di Venezia sarà sicuramente interessantissima.Non vedo l'ora di leggerla!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Daniele 91, Venezia come prima maratona è stata una scelta azzeccata perchè mi ha fatto capire che bisogna correre sempre dove si può realizzare il crono, anche a scapito di posizione e denaro.
Non è escluso (ma ne dubito per ora con gli impegni societari) di provare a correre una maratona per cercare di vincerla.
Più che altro sono orientato verso l'esperienza estera, i risultati ancora per qualche altro anno posso farli, quindi priorità massima a queste scelte obbligate!

Lucky73 ha detto...

Sei proprio un polivalente!
Io sono di origini montagnine (Val Vigezzo) e ti capisco perfettamente.

Il 19 ho una bella gara con gran dislivello solo positivo (840metri) su 5,2K ...potenziamento iniziato!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Lucky 73, anche se è stata una scelta obbligata questa, non mi sono certo tirato indietro!
Mi piace la corsa "All Around" e credimi, ti anticipo che per il prossimo anno, ancora una volta, sarà la Campestre il terreno sul quale cercherò di fare il meglio possibile, nonostante i contiunui scarsi risultati (come è successo impietosamente anche quest'anno).
Intanto pensiamo alla pista, spazio per gli ecotrail non ne vedo proprio in calendario!
Fai bene a potenziare con dislivello difficile.

Mi auguro che dopo questa gara da 5,2 K con dislivello 840m (è preciso alla scala vecchia di Montepellegrino a Palermo) ti farai un 3x (3' forte + 3' piano) per sciogliere le gambe e finalizzare il lavoro di salita continua ;-)

Lucky73 ha detto...

Azz...ma il 3x subito dopo la gara? No perchè subito dopo la gara è previsto un 3x di polenta e selvaggina :)))

Per le campestri...BENE avremo uno scambio di idee perchè farò tutto il Trofeo Monza 2009-2010 e conto di arrivare nei primi 50!!!!

Ma in pista in che categoria corri? SM? o TM? o sei assoluto?
Ciao
Lucky

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Lucky 73, guarda se hai subito dopo le ripetute a tavola... beh stavolta passi, ma si fa così in genere per salite così dure, altrimenti vedrai il mal di gambe che ti ritrovi!

Per le campestri dedicherò il massimo e così sarà, ma non sparerò più dichiarazioni belligeranti, sennò... ammazzo qualcuno con qualche proiettile vagante :-P

Sono assoluto, ASS, ma alle volte, erroneamente mi classificano TM su strada. Boh?
SM, ovvero Senior Maschile è un'altra dicitura che ingenera solo confusione.

...sai che devo iniziare a pensare di preparare la prossima maratona?
Non mi pare vero!
Sarà un duro impatto lasciare la pista!!!

Rocha ha detto...

Sempre gradevoli i tuoi racconti !

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Rocha, grazie, aiuta a riflettere su quanto fatto in passato, senza soffermarsi più di tanto.

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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