41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

sabato 21 marzo 2009

Salti Mortali, in Via dell'Olimpo ;-)

(Consiglio di cliccare sull'immagine o salvarla per coglierne i dettagli salienti :-)

Il durissimo Treviso09-Training è giunto alla conclusione.

Non sono soddisfattissimo, ma pacatamente cauto.

E' la prima volta in assoluto che sono uscito completamente indenne dalla pressione che un carico simile esercita su un fisico seppur allenato, seppur adatto a determinati sforzi come il mio.

E' inutile dire che posso avere tutte le motivazioni di questo mondo, ma quando alle volte supero i miei limiti senza rendermene conto il fisico presenta puntualmente il conto.

Questa preparazione mi ha soddisfatto in alcuni aspetti, meno in altri.

1- Le 2h30' di lungo (e intendo ritmi seri dal primo metro, mai sopra i 3'50"/Km) sono state svolte 2 volte (per la prima volta) e senza l'assillo psicologico della parte finale, senza frenesia alcuna e con un buon finale soprattutto nella seconda delle due prove.

2 - Alcuni intermezzi per spezzare le costanti difficoltà giornaliere c'è stato, come il Memorial Raciti. Sono serviti di più a stare in compagnia e a resettare la testa per gli altri impegni, solitamente svolti in completa solitudine, solo io, il cronometro e i miei pensieri.

3 - Non ci sono stati momenti di grosse difficoltà, nè di sconforto: le giornate nei momenti più difficili sono scivolate via in maniera inaspettata; magari ricorderò quanti scherzi antipatici ha fatto il tempo atmosferico proprio durante i giorni di intenso lavoro, ma questo è un aspetto da comprendere senza farsene una ragione, specie in inverno!

4 - Ho dimostrato in un episodio che il lavoro sull'assetto di corsa è stato ben recepito dal mio fisico in quanto ho saputo spezzare in un giorno, improvvisato, i ritmi monotoni delle lunghe distanze con quelli frenetici della pista, senza traumi, senza fare una piega, per giunta con le Adistar Ride da lungo lento.
Questo percorso se è stato ben avviato mi potrebbe rimettere facilmente in carreggiata-pista subito dopo la Maratona di Treviso per puntare ad una primavera-estate costruttiva per la tecnica di corsa e l'utilizzo dei piedi ancora migliorabili tanto.

5 - Avevo iniziato questo inverno con i postumi di una infiammazione in zona adduttore sinistro (il dopo-Carpi...) che non accennava a diminure (figuriamoci aumentando il chilometraggio!). Dopo aver passato due brutte settimane per il riacutizzarsi di un antico dolore alla gamba destra mi lanciai con decisione all'applicazione costante dello stretching adatto alle zone inguinali e successivamente in fase di potenziamento al rafforzamento di lombari-addominali-interno coscia.

C'è voluto molto tempo e molta dedizione ma nonostante il continuo stress fisico sono arrivato a una fase di regressione dell'infiammazione agli adduttori che ha premiato la costanza e la saggezza (una volta tanto! :-) nel sapersi fermare al momento giusto.
Ormai il dolore è parecchio ridotto e i grossi sforzi non hanno creato più peggiorazioni del problema :D

Le ultime 3 settimane hanno rappresentato il culmine dello sforzo, come da sempre è una preparazione alla 42,195K.
Sono arrivato ad una situazione in cui i giorni dopo un grosso lavoro ho fatto fatica a correre e mi riprendevo solitamente dopo 3 giorni in totale, ma apparentemente più forte di prima.

Non è bello, comunque, sentirsi sotto terra sempre più spesso...

In tutto questo, purtroppo, da sottolineare la totale assenza di lavori esaltanti, eccellentemente svolti, fuori da ogni previsione: tutto secondo standard, tutto svolto bene ma senza picchi di risultati pur volendolo fortemente, pur studiando attentamente il profilo da tenere durante il lavoro successivo.

E' questa l'unica cosa che mi preoccupa.
E' anche vero che giungendo tranquillamente scarico le cose dovrebbero girare a mio favore, nel tentativo di migliorarmi.

I lavori lunghissimi da sempre li svolgo lungo le strade pianeggianti del Giro di Via Dell'Olimpo-ZEN: il giro, scelto da tempi lontani dal Coach si è sempre rivelato un eccellente banco di prova per qualsiasi tipo di prova, medio o fartlek con ripetute in corsa: un percorso meticolosamente misurato con la rotella metrica da me stesso (mi ci è voluta un'intera mattinata per realizzare l'opera :-) per un totale di 8,5 Km precisi al metro e individuabili ogni 500m per la gioia di qualunque fondista. Davvero minima la pendenza in alcuni tratti che si fa sentire ogni qualvolta aumenta la distanza da percorrere...
Unico neo il vento che spesso è presente per via degli ampi spazi che queste strade offrono, ma è un minimo dettaglio per chi cerca tanta strada da percorrere.
Tutto è evidenziato in foto, estratta sempre da Google Earth Portable. Dall'alto la creatura è un portento!
Consideriamo che per correre 30,125 Km bisogna effettuare questo giro per ben 3 volte più un altro giro più corto (si arriva in zona Euronics per poi tornare indietro aggirando lo spartitraffico presente - giro da 4,625 Km) - meglio non pensarci in questi casi.
Normalmente dopo il 2° giro viene il bello (o il brutto a seconda di come la si vuole mettere...)
Gli ultimi lavori sono sintetizzabili in queste prove:

Mercoledì 04 - Lungo di 2h30' ben realizzato, nessun crollo psicologico e mezz'ora finale attorno i 3'40"/Km, gestito bene come non mai :-)

Sabato 07 - Mattina: 20x500m (Pista) (R. 300m) - media finale 1'36".4 - ultimo in 1'32".6 (il migliore). Inizio lento anche causa uno schifo di tempo ma mi sentivo agile, poi il prosieguo del lavoro mi ha dato buone impressioni.
Pomeriggio: Medio 15 Km (Via dell'Olimpo): non avendo molto riposo ma sentendomi bene sono riuscito a destreggiarmi alla media di 3'22"/Km con ultimo Km in 3'08" (in leggera salita) - Meteo sempre schifoso, vento forte non proprio a sfavore.
Non mi lamento del risultato generale.

Mercoledì 11: [4000m + 4x1000m + 3000m (R.1000m)]+ 6x500m (R.500m) - Tot. 22,5 Km.
E' stato un lavoro molto intrigante ma nello stesso tempo duro da completare per intero, purtroppo il meteo ha continuato ad essere disgraziato regalandomi anche una giornata ventosa, fredda ma umida portandomi a sudare in maniera eccessiva.
Alla fine 12'59"-3'03"-3'08"-3'11"-3'13"-9'36" poi i 500m... deludentissimi... Il corpo sembrava che mi avesse detto: "Fili, basta, non mi va più! Torniamo a casa!". Non riesco ad andare più forte di 1'35"-37" (ed altri peggiori con vento contro) nonostante non mi fossi tirato indietro e con un 3000m più che positivo.
BOH??????

Sabato 14 - Medio di 30,125 Km, il picco della preparazione.
Partendo da solo, con cautela, e serenità mentale, riesco a realizzare 1h42'39", a 3'24".4/Km senza fronzoli, con finale in leggera progressione e con la tranquillità di poter proseguire.
La mattina non ero uscito di casa, mi sono riposato nel modo migliore, e le speranze di fare bene non sono andate vane.
E' stato un medio molto riflessivo, mai ho corso così tanto completamente da solo, gestendo al meglio le mie risorse psico-fisiche. Una bottiglietta da 1/2 litro poggiata al muretto mi ha aiutato a reidratarmi e non sono incappato in crisi clamorose. Canticchiandomi i Rise Against in testa tutto è scivolato facilmente, e considerando il carico massimo addosso non posso che stare ancora più tranquillo.
Gli altri giorni sono stati di lungo, sempre o quasi rigorosamente a ritmi attorno i 4'00"/Km al mattino a e 3'40"-50"/Km al pomeriggio.

Ormai è fatta. Il resto sarà poco o ininfluente. Sapere scaricare bene sarà il completamento di una prima parte di stagione che comunque mi ha riservato note positive.
Treviso è molto vicina, tornerò su strade a me note lo scorso anno, per provare a vivere una giornata da ricordare, per sempre!

10 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

Ormai sembra sicuro che il clima non girerà troppo a caldo... è vero che tu non lo soffri, ma a Carpi con 3-4 gradi in meno forse sotto alle 2h e 20 andavi...quindi stavolta penso che ce la farai anche perchè la preparazione è filata liscia e ora manca solo la ciliegia sulla torta.

Diego ha detto...

Sempre molto stimolante leggere la tua preparazione !
Bella botta per il morale il test dei 30 km !!!
Complimenti !

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,ti auguro vivamente di riuscire a scendere sotto le 2h20'.Pensi di poterci riuscire?Secondo me quest'anno puoi avvicinarti alla top 10 della Maratona italiana!Davvero sempre molto interessante leggere della tua preparazione.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Gian Carlo, son contento che sia tornato un colpo di coda del freddo, sperando che le temperature si mantengano miti per garantirmi quei 5°C-7°C alla partenza. Giorno dopo giorno mi sto sentendo meglio.

@Diego Banner, grazie sempre, anche solo un apprezzamento come il tuo mi fa andare avanti con questo progetto-blog. Non hai idea di come mi sia sentito leggero dopo quella prova. E' la prima volta in assoluto che supero indenne questo test-monster. E ti immaginerai cosa ho mangiato la sera ;-)

@Daniele 91, benvenuto nel mio ambiente, anche se non ti conosco. Intuirei che hai 17-18 anni, corri in pista per ora! Sarà guerra a Treviso. Passivo fino ai 30 Km dovrò raccogliere le energie per eventuali attichi e fuochi d'artificio finali (spero!). Grazie per il tifo che fai per me, ma Top 10 non lo vedo neanche col binocolo per ora :-)

Mic ha detto...

Anche a me piace leggere i resoconti della tua preparazione, spesso mi impressionano, e mi piace prenderci qualche spunto, adattandola ai miei ritmi. Quello che viene fuori è: impegno, costanza e dedizione.
La preparazione di una maratona è spesso un rischio e ci vuole anche fortuna, oltre al buonsenso nei carichi di lavoro per reggerla senza guai fisici (lo diceva anche Baldini a Atene!); di sicuro questo fa ben sperare in vista di TV. Spero proprio che domenica le condizioni siano ideali per aiutarti verso il risultato che meriti. Non ti prometto niente, ma se riesco, cerco di essere lungo il percorso a farti un pò di tifo. Ciao Filippo!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Mic, Rischio & Fortuna, con un pizzico di incoscienza che non diventi follia.
Stando bene, con l'adrenalina e la voglia di correrli tutti questi 42,195 Km si può provare riuscendoci.
In vita mia da giovane accadevano più spesso questi magic moments (come Milano 2003 quando passai 69'30" quando avevo il personale di 69'00"), se sarà il momento di concretizzare il rischio sarà il mio fisico a darmi il segnale.
Tu fai sempre il tifo per me e questo mi basta e avanza, comunque se sentirò urlare in gara il mio nome capirò che sarai tu ;-)

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,riscrivo su questo post per farti alcune domande che mi interessano particolarmente:quando avevi 19 anni(secondo anno juniores)quali erano i tuoi primati personali?quante volte a settimana ti allenavi e,più o meno,quanti km a settimana facevi?Te lo chiedo perchè io ho 18 anni e ho cominciato da poco a correre(mi sembra di aver capito che anche tu cominciasti con l'atletica intorno ai 18 anni),quindi avevo questa curiosità che spero soddisferai.
Ancora in bocca al lupo per domenica.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Daniele, io iniziai seriamente la mia avventura da tesserato Fidal a 17 anni e 10 mesi circa.
Era estate e dopo anni in cui correvo da solo e sporadicamente mi allenavo senza pensare che potessi interessare al mondo dell'agonismo, fui notato dalla persona che poi divenne il mio Maestro nei primi 5 anni di attività insegnandomi le basi solide dell'atletica.
La passione per la corsa l'avevo sempre avuta, ma non avendo stimoli in famiglia (zero interesse) dovetti maturare con la crescita la mia autostima e le mie scelte di vita.
Ecco perchè iniziai così tardi...
Ma da quando iniziai... beh, semplicemente eccomi qua!
Per farti un esempio, 7 anni fa non avrei mai pensato che un marchio di livello mondiale avrebbe potuto stimare così tanto il mio umile lavoro tanto da voler collaborare con me! E invece è accaduto, e ne sono fiero.
Ho iniziato (poi racconterò in un post, dai!) da 1° anno juniores a 18 anni credo con 10'20" nei 3.000m, 18'30" nei 5.000m, 1h21'18" nella mezza (qualche mese dopo i miei 18 anni) e credo 3'17" fu il mio primo test sul 1.000m in pista (mai calpestata prima perchè la rispettavo troppo).
Nessuno tranne il mio primo vero allenatore avrebbe creduto in me o mi avrebbe sfruttato a suo piacimento per aiutare gente più forte (come le forti atlete di un tempo). Meno male che sono capitato nelle mani giuste!
Poi più avanti ho fatto delle scelte che hanno sempre favorito i miei obiettivi abbandonando ambienti e società scomode (in termini poveri, mi volevano sfruttare!).
A 18-20 che sei influenzabile anche con un misero paio di scarpe (credimi, è così) sono scelte coraggiose da fare!
E' quello che dovrai capire poi da grande, quando migliorerai e capire se chi ti segue lo fa per te o per il suo portafoglio.
Faccio il tifo per te Daniele, e segui il mio consiglio: non mollare, MAI! Non ne vale proprio la pena!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Daniele, per completare le tue domande, aggiungo che comunque non prima di 1 anno di agonismo mi sono messo a correre 2 volte al giorno, facendo al più 45' la mattina di lungo lento.
Ho sempre da subito corso con gente forte i lunghi (ai tempi c'erano Berradi, Daidone, Marcianò, Catastimeni, Scozzari, Lo Cicero, più il gruppo foltissimo del mio Coach--> ora sono rimasto solo io ad essere allenato da lui!, a volte Mazza, Battocletti, Bennici, ecc.)
I ritmi erano assurdi certe volte nel lungo! Alle volte si andava a 3'30" ma ci dovevo stare dietro!
E' stata da sempre la mia prerogativa il fondo, questo si era capito, ma non è mai esistita disciplina della corsa che non mi abbia mai demotivato.
Correre la mattina presto alle 06:00 (prima per studio, poi lavoro) non è mai stato un problema per me, anzi fa parte della vita, c'è chi non lo ammette, non ci riesce.
Non ho mai, dico mai, saltato un allenamento per svogliatezza a Palermo e col tempo sono diventato meno incosciente quando mi sono infortunato gravemente (ora è tutto superato, ma erano tanti i motivi per cui potevo mollare).
Nessuno avrebbe scommesso una lira su di me, 10 anni fa ero il meno socievole e il più scarso di quel gruppone, oggi di quel gruppone è rimasto veramente ben poco purtroppo.
E i ragazzini di oggi corrono sempre più piano e con sempre meno voglia...
Ho sempre corso tanto, e credo che con delle basi solide e una preparazione completa si possa iniziare ad esordire in maratona all'età di 23 anni.
Se si ha voglia e se si ha la pazienza di correre tanto.
Ho la passione per i videogiochi, ma alla fine non ci riesco quasi mai a giocarci! E' più bella l'atletica :-)

franchino ha detto...

OT al post, ma complimenti per Treviso!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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