Il fine settimana del 26 e 27 luglio è stato caldissimo.
Due gare importanti, una che rappresentava una sfida per me, vicino ad un pubblico amico.
Il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono mi ha visto alla partenza mai come questa volta convinto di correre al massimo. E in effetti ho dato l'anima per l'evento.
Gli anni passati, tra infortuni ed esilio in Calabria mai mi hanno permesso di parteciparci, ma finalmente quest'anno ero li presente.
La gente di Castelbuono era ovunque nel percorso da 1.160m ad assistere allo sfrecciare degli atleti: sui balconi, seduti sulle sedie improvvisate ad ogni curva della strada o più semplicemente alzati in piazza.
Quest'anno il giorno di S.Anna è capitato di sabato, certamente più agevole (lavorativamente parlando) di un giorno infrasettimanale. Il caldo e l'umidità mitigata dall'altezza del posto. Eh si, ho sudato meno questa volta.
Alla presentazione sono passato di sfuggita, un numero come molti altri, ma ero concentrato. Si è perso meno tempo sulla linea di partenza.
Poi lo sparo e il via. 10 giri mortali, mai corsi come dicevo.
Ho affrontato la gara con rispetto cercando di non esagerare all'inizio. Purtroppo non erano sensazioni favolose, in salita andavo bene ma non tanto da reagire prontamente in discesa nella seconda parte. Infatti qui secondo me non sono riuscito a rendere fantastica la mia gara, ma semplicemente "più che buona".
Il rumore era assordante, tra il pubblico e gli altoparlanti ovunque nel percorso, l'andamento della testa della gara era chiarissimo. L'obiettivo minimo: non farsi doppiare.
Ho tentato di attaccare qualche forte atleta, anzi a metà gara riuscivo anche a passare in salita, infatti recuperavo gran parte lì; solo che in discesa avevo una fase di imballamento che poi superavo, ma così facendo mi recuperavano e prendevano vantaggio i grandi...
Gli ultimi due giri avevo a vista 3 forti atleti, ma ero proprio stanco. L'imput a reagire è venuto da Francesco Bennici che, avuto un problema fisico, prima aveva rallentato e poi ripresosi mi aveva passato all'ultimo a forte velocità. L'ultimo giro ho stretto i denti e in discesa fatto anche una volata, ma sono arrivato a 4" da questo grande campione.
Risultato finale: 38'12" e 19° posto assoluto.Nel complesso sono contento e soddisfatto ma devo migliorare ancora. E' evidente.
Il giorno dopo tappa a Bianco.
Viaggio lungo da Palermo con i mezzi pubblici. Mi sono riposato tra pullman e treni di varie dimensioni (e grado di sporcizia :-(
Bianco è una cittadina sulla costa Ionica di rilevanza turistica, in provincia di Reggio Calabria.
La Corribianco quest'anno ha consacrato la sua presenza nel panorama atletico nazionale tra le gare più importanti dal punto di vista della qualità degli atleti presenti.
Tra l'altro ne io ne l'altro fortissimo atleta del Violettaclub Francesco Duca eravano presenti tra i top atleti al via... Quasi dovevamo pagare l'iscrizione!!
La corsa si è svolta in un'orario suggestivo: le 22:45, l'ideale per correre, anche se faceva sempre caldo...
6 giri da 1,660 Km per un totale di 9,960Km, circuito piatto sul lungomare di Bianco molto scorrevole e rilassante alla vista (in mezzo spartitraffico ben curato con un praticello in erba). Nota storta i dissuasori di velocità delle macchine, dei dossetti molto pericolosi per i corridori.
La qualità dell'evento (Gazzettarun) e degli atleti al via ha reso difficile il ritmo di gara sin dallo sparo. Mi sono gestito dignitosamente la gara rimontando diverse posizioni e mantenendomi nel gruppo composto da me, Duca, Nicosia e Giofrè.
A metà gara Duca rompe gli indugi e prova ad allungare. Nessuno reagisce e io forse potevo provarci ma avevo paura di pagare caro lo sforzo del giorno prima a Castelbuono. Rimaniamo in tre.
All'ultimo giro, poco prima di una curva a gomito attacco e do tutto quello che mi resta. Non mi pare vero riuscire a mantenere l'esiguo vantaggio sui due inseguitori prima dell'ultima curva pericolosa e dello sprint finale: mi sono tolto un mese di vita per l'impegno!
Grazie al lavoro in pista l'ho scampata bella nel finale :-)
Risultato: 31'16" e anche qui 19° posto assoluto.Duca davanti 9" ho recuperato qualcosa ma va bene così.
I giorni successivi, lunedì e martedì, mi sono sentito un cadavere...
Lo sforzo intenso delle due prove mi ha portato prudentemente a rallentare i ritmi. Servirà più avanti per prepare distanze lunghe.
Colgo l'occasione per ringraziare il mio nuovo sponsor tecnico che ha creduto in me: ADIDAS.
Ne faremo chilometri assieme!
2 commenti:
Per la miseria che c'erano marziani che correvano forte così me ne ero accorto(dopo quindici anni che faccio gare), ma mai su un blog.
Caro Gian Carlo, i risultati potranno essere lievemente diversi, ma una cosa ci accomuna: correre per divertirsi, correre per il piacere di farlo, perchè fa parte della nostra vita e perchè facciamo sacrifici tutti i giorni dato che lavoriamo.
Ciao.
Filippo.
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