41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

mercoledì 1 maggio 2013

Chiudi gli occhi e... riparti!

Tratto da www.passionandpower.it
Palermo, aprile 2013.

Un mese, o poco più.
Tanto è durata l'attesa per poter riuscire a riprendere gli allenamenti e senza poter ovviamente imprimere un piglio agonistico all'attività.

C'è di stare attenti per evitare nuovi problemi o ricadute e tutto a causa di una stupida caduta!
E' stata una dura, durissima lezione e nulla di quanto possa sembrare spavaldo l'averla descritta: un ostacolo alto una decina di centimetri non lo si può paragonare ad una "bravata", ma così è andata e tutta la fatica occorsa a riprendere (oltre gli strascichi di indolenzimento generalizzato) l'hanno resa una dura tassa da pagare a questo anno così negativamente iniziato.

L'aver dovuto fare i conti con i vari problemi fisici del post caduta mi hanno portato a tenermi in allenamento con la corsa in acqua che tuttavia è stata possibile solo da metà aprile in poi visto il clima ancora freddo che imperversava.
Oltretutto l'indolenzimento tendineo persistente nell'area della caduta è passato molto lentamente di settimana in settimana notando un deciso miglioramento quando sono stato in grado di correre solamente in salita.
Di lì qualche duro ma spensierato allenamento è iniziato con la ovvia conseguenza di trovarmi "devastato" da indolenzimenti sparsi in tutte le gambe!

Tutt'ora devo stare attento a non esagerare con gli allenamenti e l'intensità.
Non è affatto facile visto che la voglia di riscatto è applicata ogni qualvolta che ricalco la pista ma qualche nota positiva c'è.

I noti problemi al peroneo, grazie all'ausilio del plantare sono sotto controllo e sono riuscito a correre in pista senza grossi problemi.
Confido, una volta assorbiti i postumi della caduta, di ritrovare completa efficienza meccanica.

La lunga distanza sarà l'occasione per ritrovare continuità e temo che la pista sarà messa di lato per quest'anno.
Tra l'altro l'occasione di correre il C.d.S. di 10.000m in pista è andato perso causa questo infortunio e sono molto rammaricato per questo mese buttato via insieme ai Campionati Italiani di Maratona...

La prima settimana di allenamenti è stata dura, durissima.
Ma non è la prima volta che riparto da situazioni analoghe a queste e bisogna tenere in conto che i primi riscontri saranno sconfortanti.

Così come sarà la Terrasini Half, prevista per questo prossimo 05 maggio.
Sarà un test, un ritorno alle gare dove dovrò chiudere gli occhi e semplicemente... dare tutto me stesso, magari senza esagerare!

(Cambio di registro, nuove iniziative, promuovo il blog sportivo "Passion And Power" che mi vede protagonista insieme ad altri sportivi illustri!)

10 commenti:

Unknown ha detto...

Dai Filippo, sei stato per molti runners esempio leggendario di fenice che sorge sempre dalle sue ceneri. e sono sicuro che sarà ancora così, spero e credo di rivederti di nuovo ai fasti che ti competono.
Ti auguro un grandissimo in bocca al lupo.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Fausto, è davvero un periodo difficile e il mese appena passato (e perso atleticamente) sembra già un anno considerato che ho buttato via il lavoro di gennaio-febbraio.

Sono certo che mi riprenderò perchè nei lavori sono sempre molto esigente con me stesso e non mi risparmio ma sono cosciente che ancora devo guarire.

Ma ancora per l'America fortunatamente c'è tempo... ;-)

Albe che corre ha detto...

ciao Fili,
sono tornato acorrere dopo 3 mesi di stop e fatico un sacco per poi correre piano, ma so che non sarà sempre così ..anche questo è il bello della corsa no?! tanti auguri campione

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Albe.
Il mio più caloroso augurio di pronta e soprattutto felice ripresa senza più tante complicazioni!
Ciò che ti frega sono quelle...

Per me sta diventando difficile ripartire.
E' vero che dopo un mese dal trauma ho ripreso a correre, ma (come al solito) temo che ci vorrà almeno un altro mese per non sentire più nessun tipo di ripercussione/fastidio in allenamento o gara.
I tempi per riassorbire completamente un infortunio sono sempre gli stessi...

Per farti un esempio, Andrea Lalli (parlano i fatti, non lo conosco a livello personale), doveva correre la maratona di Roma e per una contrattura alla coscia (tipica del fondista, la conosco bene!) ha perso l'occasione del debutto.
E' tornato alle gare il 1° maggio ad Oderzo, fatti il conto tu (molto semplice) di quanto tempo ha dovuto impiegare per tornare in condizione...

Sto facendo più fatica del solito e mi sento molto debole in spinta e a livello di forza.
Dopo Terrasini (che è una sorta di redunion per via di vari motivi) si ripartirà da un ciclo di potenziamento muscolare e... speriamo di non avere più altri guai!

E, dopo un altro mese (se corso per intero), il grosso della fatica sarà alle spalle.
Un grosso in bocca al lupo anche a te Albe!

Tommaso ha detto...

Ciao Filippo,

scusa se esco un po' dal seminato del tuo topic ma mi è sorta una curiosità che nessuno meglio di te può soddisfare in quanto elemento di adidas running: ho notato che la canottiera adizero (adizero singlet) SS 2013 vivid yellow presenta almeno 2 varianti; infatti navigando su internet si trova il modello con le spalle a righe e il modello con le spalle tinta unita bianco e grigio. Potresti dirmi se fanno parte della stessa collezione o se uno è più recente dell'altro? ti allego i 2 link dove puoi notare le differenze, grazie e ciao

http://shop.runnersworld.nl/collectie/hardloopkleding-heren/alle/adidas/12243-adizero-singlet.html


http://www.runningwarehouse.com/descpageMRA-AMAS2.html

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Tommaso.

Credo che hai trovato l'unica immagine di un "prototipo" della canotta adizero 2013.
Che fosse questa a righe sulla spalla la grafica lo sapevo già da tempo e così è stato confermato.
Per l'acquisto, ovviamente, consulta sempre lo store ufficiale e poi regolati di conseguenza con altri negozi italiani, magari online che fanno le giuste promozioni.

http://www.adidas.it/Canotta-adizero-Uomo/Z08525_320,it_IT,pd.html?cgid=Running-Clothing

Passando ai dettagli, questa canottiera, insieme al pantaloncino, decretano un cambio deciso di rotta dal punto di vista tessile.
Utilizzano finalmente nuovi materiali, come il Teijin Deltapeak che è un filamento sintetico leggerissimo ma anche delicato.
E' la canottiera in assoluto più leggera mai indossata!

Te ne accorgerai toccandola, ne rimarrai entusiasta!

E per quanto riguarda il pantaloncino, finalmente è stato tagliato bene e stavolta la misura "M" veste alla perfezione, nè troppo larga, nè troppo stretta!

Per ultimo, se hai visto la London Marathon, le stelle Kipsang e G. Mutai indossavano la stessa canottiera Adizero ma con i colori autunno/inverno 2013 dove, ormai per tradizione Adidas, si adotta il colore Infrared e come al solito è bellissima!

Tommaso ha detto...

Ciao Filippo,

ti ringrazio del pronto riscontro; trovo che adidas si continui ad affermare numero 1 al mondo nel running anche in fatto di abbigliamento e di stile (infatti quest'anno il vivid yellow scelto da adidas è di forte tendenza). Ciò che noto con un certo disappunto è il fatto che l'abbigliamento adidas running in Italia è più caro che all'estero; non voglio fare pubblicità a siti esteri ma alcuni siti uk offrono la linea adizero a prezzi molto più bassi includendo persino le spese di spedizione. La canotta "prototipo" di cui ti ho allegato l'immagine proviene proprio da uno di questi uk store. L'adizero split short 2013 l'ho preso già la settimana scorsa, ora attendo la canotta. Confermo: stupendo il binomio di colori della canotta FW 2013/14 indossata dai keniani alla London marathon, riprende gli stessi colori dell'adizero adios boost che tra l'altro sugli uk store è già in prevendita al prezzo di 110 sterline. In italia dovrebbe arrivare a settembre - ottobre 2013.

Grazie come sempre e complimenti per la tua Terrasini Half marathon!!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Tommaso.
Eh si!
Piace anche a me quando lanciano in anteprima i colori o i modelli del futuro prossimo alle gare - maratone internazionali!
Il prezzo mediamente alto dei capi Adidas (ed Adizero è sempre stato il Top di gamma) è giustificato dall'innovazione tipica di un capo altamente tecnico, pari a quello che si usa nelle grandi manifestazioni mondiali o olimpiadi.

La concorrenza (vedi Nike o Asics) difficilmente mette in vendita questi capi di abbigliamento, anzi lo fa apposta per distinguere gli atleti sotto contratto dai "normali" runners, ed è un peccato!

L'Euro ci ha penalizzato tutti, non è una novità, ed il mercato è indietro rispetto all'evoluzione degli altri paesi... dura ammetterlo ma è così: se compri in sterline trovi facilmente l'offerta ed un buon cambio con l'euro, se paghi in dollari, un forte vantaggio nel cambio ed un prezzo di partenza più basso...

A New York le scarpe da running sono vendute a cifre ridicole rispetto alla media degli stipendi/reddito individuale e ad un prezzo molto più basso rispetto al mercato italiano.
Evidentemente lo Stato americano pensa che correre fa bene alla salute e che riduca l'impatto negativo sulle spese mediche ospedaliere della nazione...
Hanno scoperto l'America...noi ancora siamo i numeri uno del campionato di pallone... dalla poltrona con telecomando :-(

Grazie per Terrasini, è stata dura e lo ancora di più, tutti i giorni, ma che bello allenarsi senza limiti fisici :-)

Tommaso ha detto...

Mamma mia Filippo quanto hai ragione, condivido pienamente la tua analisi,quanto sento di certi calciatori che guadagnano cifre dell'ordine di 200.000 euro all'ora per sperperarli in macchine di lusso e vestiti...se penso a Gebrselassie che con le sue vittorie ha ricostruito mezza Addis Abeba e costruito ex novo scuole ed ospedali...questi sono i veri atleti!! Ma noi italiani piace così, se va bene il calcio in Italia va bene tutto ma non voglio entrare in discorsi di sociologia. A me basta poter correre.

Un saluto Filippo e sempre tanti complimenti da parte mia

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Caro Tommaso, con me argomentare di questa atletica fatta di sudore, lotta contro i clandestini, il doping ed il rapporto fatica/guadagni è come sfondare una porta aperta!
Non è ammissibile che una delle gare più ricche al mondo di 10K sia l'UAE Healthy Kidney di New York con "soli" 25.000 dollari (tasse escluse) di premio per il vincitore ma il mondo gira così...
in termini sportivi l'America rappresenta il pallone e l'Africa rappresenta la corsa ed il paragone anche in termini sociali calza a pennello...

Guarda le mie ultimi vicissitudini... sono assente da una gara di rilievo e fatta bene da circa 6 mesi e quasi quasi si stanno dimenticando di me...
Per fortuna che l'atletica è pura motivazione, la tua ed anche quella del tuo Coach (se c'è l'hai) che continua a credere in me...
Al prossimo post, vedremo come sto, cronometro alla mano!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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