41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

mercoledì 6 luglio 2011

Il bello dell'atletica...

Enna, Campionati Regionali Individuali, 03 luglio.

Peggio di così non avrei mai pensato, anzi!
Non mi era mai passato per la mente un epilogo di gara così negativo, proprio quel 5.000m cui tenevo così tanto, eppure è andata proprio storta.

Fatto sta che alle volte accade anche questo, capitolazioni inspiegabili a fronte di una sicurezza d'animo dovuta ad uno stato di salute discreto.
Ritrovarmi nei lavori in pista, seppur sofferti, pagati con il massimo dello sforzo in allenamento aveva, fino alla lunga interruzione durata svariati mesi, prodotto tanta sicurezza e molti meno dubbi prima di una gara.
Stranamente, sembra che questa distanza, a me ormai cara, sia davvero litigata con me stesso, da sempre!
Il caso di ieri è palesemente eclatante ma provo sempre a cercare di comprendere le possibili cause; resta assodato che non cambierà nulla al di la di un risultato che per molti potrebbe sembrare scoraggiante.

E aggiungerei che (e qui termino l'introduzione del racconto), se non fosse per certe cocenti delusioni patite nell'atletica, non sarei la persona che sono oggi, capace di assorbire i colpi negativi anche più pesanti di una semplice sconfitta "sul campo", reagendo, guardando sempre avanti...

Non mi sarei permesso di smuovere delle acque, ma in fondo lo faccio per l'ormai morente movimento dell'atletica nelle varie delegazioni (conosco bene e sempre meglio cosa accade in Fidal Sicilia o Fidal Calabria).
D'accordo con il Coach, forte degli ultimi lavori realizzati, mi ero permesso di stimolare i pochi atleti validi che ci sono in Sicilia per organizzare una bella battaglia sotto i 3'00"/Km proprio per questo appuntamento regionale, visto che per i C.d.S. della prossima settimana nessun atleta tesserato fuori Regione avrebbe potuto prenderne parte.
Alla fine, per svariati motivi e per diverse incomprensioni solo Brancato aveva risposto positivamente a tale chiamata, più che motivato (come me) di correre attorno i 14'40".

Scelte tecniche a parte e defezioni comprese, resta talmente arido il panorama atletico in generale che non riesce ad essere comprensibile il perchè di tale astio nei confronti di tutto il movimento.
Sembra che le delegazioni regionali facciano di tutto per ostacolare le iscrizioni dei propri atleti fuori dalla Regione cui si è tesserati (non è fortunatamente il mio caso) o si fa finta di non conoscere a fondo i regolamenti che pian piano cercano (almeno per le gare in pista) di consentire a chi è residente in quella Regione almeno la partecipazione anche se fuori gara.

Verrò a scoprire che certe scelte di regolamento ultra-legittime diventano rigidi ostacoli da non poter superare nemmeno con il buon senso e con le buone maniere, una forza che sul campo di gara di Enna non sarebbe servita a niente se non facendo intervenire qualcuno che almeno un minimo di competenza in tale ambiente ce l'ha.

E tutto questo viene a scapito di noi atleti che, come sopra detto, almeno ci provano a riunirsi quelle poche volte che è possibile durante l'anno.
E' vero che l'atletica assoluta (ai miei occhi) è circa l'80% fatta da giovanissimi, ragazzini, minorenni che puntualmente vengono trattati come tali e rare volte come dei giovani da responsabilizzare; il 10% dai Master che sono talmente affezionati a questo sport che riescono ad essere presenti e competitivi anche oltre i 40 anni e... l'altro 10% composto da quei giovani 25enni-30enni e oltre che, superato lo scoglio della vita "cosa farò da grande per vivere" riescono a ritagliarsi del tempo durante le giornate per cercare di vivere l'atletica nel modo più serio ed impegnato possibile e con ancora tanto da dire.

E, visti i recenti risultati dei Campionati Italiani Assoluti svoltisi a Torino, questi ultimi li terrei in seria considerazione in Federazione o almeno farei in modo di farli gareggiare con meno ostacoli possibili...

Torniamo alla gara.
Condizioni ideali, calar del sole, non troppo caldo; forse il vento contrario in corsia era un pò forte ma non ci si poteva lamentare.

Alla partenza io e Brancato cerchiamo di impostare quel ritmo desiderato (si corre un 500m ciascuno alternandosi in testa) e così accade: 2'55" primo mille ma non mi sentivo spumeggiante nè rilassato.

La verità arriva in fretta quando, già al secondo mille, nel momento in cui tocca a me tirare, sento la fatica assalirmi e in fondo la colpa è mia se rallento il ritmo: 2'58".

Brancato si vede che è più reattivo e passa avanti con maggiore agilità ma cerco lo stesso di fare il ritmo. Io stesso mi rendo conto che la gamba non gira e Alessandro non mi tiene avanti oltre 200m e (giustamente) torna avanti, distaccandomi.
Di lì in avanti sarà un gara totalmente in salita ed il pensiero di fermarmi in effetti mi ha sfiorato la testa.
Con un passaggio in 3'04" (8'59" ai 3.000m) Brancato è già lontanissimo e mantenendo un bel passo riuscirà a chiudere in 14'50" che a mio giudizio, viste le condizioni di scarsa collaborazione da parte mia, è stata un'ottima prova.

E' proprio il quarto mille la gran batosta: 3' e 17" (!)
Non riesco nemmeno a crederci dopo aver rivisto il cronometro con più calma ma in effetti è così, ripensando anche a come mi sono irrigidito (prima) e seduto nel passo poi.

Una leggera reazione la colgo solo nel finale, quando sopraggiunto Francesco Bennici (ora Atletica Mazzarino che chiuderà in 15'21"), proverò a stargli in coda senza riuscirci.
Quinto ed ultimo K in 3'11" e fine delle trasmissioni: 15'27" finale.

La Classifica dell'intera manifestazione parla di deludenti prestazioni in generale e pochissimi risultati dignitosi:

Stanco, ma davvero tanto, ho fatto molta fatica nel riprendermi nelle ore successive.
Cosa possa essere accaduto non è certo facile a spiegarlo, ma è comunque sempre un rischio tentare di abbattere i propri limiti.

Tecnici con tanti anni di esperienza ed atleti di indiscusso valore hanno avvalorato la tesi che correre ad 800m di altezza s.l.m. (circa) come al Campo Scuola di Enna possa portar via circa 3"/Km in meno, ovvero penalizzare una prova di 5.000m di circa 15", aggiungendo che...
...quando si scoppia in tali condizioni il botto è parecchio più forte!

Ma non si vogliono nè si devono accampar scuse, la pista misura sempre 400m.
In verità l'ultimo allenamento era stato pagato oltre il dovuto, terminando allo stremo delle energie; i giorni successivi non è stato facile riprendermi e, complice le alte temperature e il tasso di umidità elevato, correre anche il lungo lento è una questione delicata da affrontare.
Insomma: amu a curriri (in genere usando la dialettica intendiamo che si vuol correre in maniera "decisa") o no?
Ed è proprio la questione che fa pendere l'ago della bilancia (dello stato di forma) da una parte anzichè dall'altra: recuperare non è facile, correre al mattino presto ti viene in aiuto di tanto perchè non si stressa il fisico rapidamente come al pomeriggio.

Ma con il buon senso si esce da queste mini-crisi, l'importante come detto è essere in grado di correre; una gara storta non cambierà l'atteggiamento in gara né le tattiche che vogliono quei risultati che ho in mente.

Tirare fuori il carattere, serve adesso più che mai, e so bene come si fa!

(Grazie Rosy, Franco, Ale, Fax, Ricky, Duy, Marco :-)

18 commenti:

Rocha ha detto...

Esatto, sai bene come si fa a tirar fuori il carattere, vedrai che riuscirai presto a dimostrare nuovamente il tuo vero valore ! In ogni caso una giornata storta può capitare a tutti, forse come dici tu ha inciso il carico degli allenamenti precedenti o magari anche il caldo ...

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Albe, rispondo al tuo commento precedente: possiamo fare tempi diversi l'uno dall'altro o essere più o meno dotati, ma la cosa che più conta è essere in grado tutti i giorni di riuscire a dedicare del tempo alla nostra passione.

Il fatto che per ora sia in grado di mettermi in discussione e che voglia provarci (innegabile che l'atletica si basi su fatti e non parole) è data dall'età e dalla voglia di riuscirci visto che questi 5.000m non sono mai riusciti bene, il che è strano.

Non durerà in eterno ed è proprio per questo che finchè riesco ad essere agonista sarò lì a mettermi in discussione.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Rocha, sto seguendo un mio caro amico nel tentativo di preparare un mezzo Ironman... salti mortali che deve fare per allenarsi e non riesco a immaginare come farà a tenere di qui ai prossimi mesi con il caldo.
Poi certi combinati che vuole fare... sudo freddo solo a pensarci!

Gli allenamenti servono e ti danno quella solidità fisica e mentale tale da non sbagliare nessuna gara in modo clamoroso.
Puoi andare piano o meno forte del previsto ma grosso modo botti non se ne fanno.
Gli allenamenti sono andati bene, certi anche fin troppo, evidentemente non posseggo ancora una resa tale e doti di recupero da certi lavori che fin'ora mi hanno lasciato "secco" per oltre due giorni.
Due giorni sotto tono sono davvero tanti...

Ma non mi importa, la linea di continuità è stata spezzata per circa un anno, a tratti ritrovata, ma ora sembra tutto a posto.
In atletica quella è la migliore delle certezze.

Anonimo ha detto...

gli ultimi lavori (ottimi predittori del ritmo fattibile) erano stati fatti a 3/km... QUESTO potevi permetterti in condizioni ideali (800m slm non è condizione ideale). ti avevo incitato a non iniziare a 2'50, in realtà ero convinto che manco 2'55 potevi tenere. spesso fai così, inizio troppo ottimista sperando che poi tutto fili liscio...
luciano er califfo.

Diego ha detto...

Guardare avanti....a por ellos !!!

Ciaooo !

Albe che corre ha detto...

ok perfetto! sai già quello che vuoi..
P.S. Ti ho inviato una mail..con calma quando e se hai tempo..ciao

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Er Califfo.
Sono un attaccante (per quel che posso fare, non sono mica Meucci!), è difficile che corra in difesa, tranne nei casi in cui davvero non ho lavori alle spalle.
Ed è il caso del 1.500m in 4'04" che, corso in difesa, mi ha visto in grave torto...
Erano due secondi in meno e facevo il PB che valeva poco o niente ma sempre una iniezione di fiducia era.
Lo scorso anno tutte ma proprio tutte le gare su strada le ho corso con il cuore in gola dato che correvo mezz'ora al giorno.
Erano degli autentici traumi... che ci voleva a correre nelle retrovie visto che ogni volta era un mezzo infarto?

Senza continuità progressi non se ne fanno e dato che ho ritrovato la continuità vorrei essere ottimista in queste gare, ma evidentemente non ho raggiunto il mio miglior livello di sempre.
E per questo motivo devo correre in difesa?
Non si tratta di "sperare" che la gara volga al meglio, con lo scarico di 3 giorni devo essere in grado di passare facile almeno in 5'50" al 2.000m (e vorrei anche dire in 8'47" al 3.000m) ma evidentemente domenica scorsa non c'ero dal primo metro.

In più c'è il limite mentale da vincere: è normale che corro forte i 1.500m ed i 3.000m (vedi primi 3-4 tempi di sempre) ed i 5.000m sono andati sempre male e con il 4° mille quasi sempre pessimo?

Preferisco ancora oggi che la prossima gara sia un 5.000m che un 1.500m "comodo".
Lo sai che il 99% dei ragazzi che corrono in pista, scoraggiati da risultati negativi virerebbero su distanze più "comode" come sopra detto?

Non si tratta di sperare, si tratta di allenarsi, gestire il sudore (non hai idea che gran problema sia per me) ed il caldo di questi giorni.
Si gareggia, poche volte si "vince", tante volte si "perde".

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Diego, si guarda avanti, con la batosta ben chiara in testa.
Se sono arrivato stanco in gara (correndo poco per 3 giorni) un motivo ci sarà.
Quello per cui trovo le scarpe zuppe di umidità ogni volta che termino di correre...

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Albe, quanto prima, promesso, ti rispondo :-)

Anonimo ha detto...

non si tratta di difesa o attacco, ma di obiettività. statisticamente (ma lo dovrebbe sapere più il tuo allenatore che te) chi fa 2x2000+1000 a 3, poi sul 5000 (con lo scarico) va a 3. se inizi a 2'55 la crisi del 3-4°km è inevitabile.
luciano er califfo.

andrea dugaro ha detto...

la sensazione è che sei partito un pò angosciato e i 2:55 li hai pagati
lo so che non fa per te, ma partire per andare in progressione non sarebbe una tattica alternativa?
in gara più sei insicuro delle tue possibilità e più guardi le cose esterne a te, cronometri, tempi.....etc, tutto questo ti fa ulteriormente perdere concentrazione e spinta verso il risultato
lo sperimento io per primo che sono un runner a tempo perso, ma alla fine dell'allenamento ho le scarpe inzuppate come le tue
io però so bene che tu tutto questo lo sai già.....e lo supererai prima o poi, hai la stoffa!!!!!!!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@grinta... angosciato?
Dobbiamo scorporare i due aspetti dell'approccio all'atletica: quello serio, applicativo e metodico e quello dedito al puro divertimento.
Solo chi sta accanto a me sa che le due cose riescono a convivere e che non esiste allenamento o gara (in qualunque condizione io stia) che mi metta paura o addirittura "angoscia" che poi è un termine da chi è ormai arrivato all'ultima spiaggia nel running agonistico.

Credo che mentalmente durerò un altro secolo, purtroppo il fisico non lo permetterà, è un peccato ;-)

E aggiungo anche che proprio questa voglia di provarci, se sto bene o se sto meno bene è ciò che porta sempre a questi commenti quando le cose non vanno a perfezione; nel mondo reale poi certi personaggi sono addirittura spietati nei commenti quando mi trovo fuori forma o ho un calo di condizione che mi porta ad essere battuto magari da un "amatore forte".

Sai cosa fanno questi "chiaccheroni"?
Non gareggiano e stanno a casa oppure si ritirano in gara con qualche banale scusa, oppure sono semplicemente fatti così, basta che li incontri quando corri e già ti hanno montato un film addosso...

E' semplicemente una gara, una giornata, un momento, di tanti...
Alla lunga, dopo un conto generale si possono arrivare a delle conclusioni, ma concludere che uno è fissato sui tempi solo perchè pubblico i parziali di gara è incredibile!

La corsa dona leggerezza e praticità mentale ma non ci si deve complicare troppo la vita!

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,secondo me tu dovresti cercare di rimetterti in condizione da poter preparare una bella Maratona autunnale.Tu sei un maratoneta nel vero senso del termine e per quanto tu possa lavorarci in modo specifico non potrai raggiungere,sulle distanze più brevi, prestazioni di uguale livello rispetto a quelle che sei stato in grado di realizzare in questi anni sui 42,195 Km.
Per esempio il tuo miglior tempo sui 10 000 di 31'16''equivale(mediamente,migliori prestazioni e graduatorie maschili alla mano)a un tempo di 2h27'alto-28'basso sulla Maratona come livello della prestazione.Ma anche il 67'30''sulla mezza equivale a un tempo da 2h24'alto,a fronte del tuo pb di 2h19'25''sui 42,195 Km e della tua capacità di esprimerti assiduamente nella fascia 2h20'-25' in questi ultimi anni.
Ma del resto tutte queste cose tu di sicuro le sai già e non c'era certo bisogno che le scrivessi...
Insomma,io fossi in te cercherei di interpretare questo periodo di chilometraggio un pò ridotto nell'intento di fare un buon training più sul versante della potenza aerobica,sulla base del quale poi da Settembre in poi iniziare la preparazione più specifica per la Maratona sfruttando il clima più favorevole.
Chiaro però che per preparare la Maratona bisogna essere integri al 100% fisicamente,cosa che,mi pare di capire dai tuoi racconti,ultimamente ti è un pò venuta a mancare e che ti auguro di riacquisire al più presto possibile.Se i tempi dovessero allungarsi un pò potresti optare per una Maratona più sul tardo Autunno...a tal riguardo mi permetto di darti qualche piccolo spunto:Firenze,tra le top 3 Maratone nostane che non hai mai corso finora...oppure un ipotesi molto suggestiva potrebbe essere Atene,lì dove nacque la Maratona...

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Daniele, ragioniamo alla stessa maniera, tranne per un piccolo particolare :-)
Negli ultimi anni quando mi metto in pista, eseguo intensi lavori lattacidi, scopro i vari esercizi di tecnica di corsa, sento svegliare i piedi e mi avvicino sempre più spesso ai 2'40" in un mille, provo delle sensazioni che la strada (seppur insostituibile per me) non restituisce.

Vorrei anche dimostrare a me stesso che certi tempi ottenuti sulle brevi distanze (anche un 4'03" nel 1.500m paradossalmente vale di più di un 31'16" o un 67'37" nelle altre due distanze) non sono ottenuti per caso.

E sono ancora giovane e integro per farcela...
O meglio, è da più di un mese che tutti quei problemi iniziati a peggiorare in gennaio sono andati via, ne convieni con me che se le cose filano lisce da qui a novembre la Maratona si può fare e DECISAMENTE?

Proprio per il fatto che ci tengo tanto a questa distanza sarebbe inutile presentarmi di nuovo alla partenza con mezza preparazione, non trovi?
Sarebbe ora di provarci a scalfire il PB, e parlo seriamente.
L'estate mi ha regalato la salute, la sciatalgia mi ha abbandonato (sennò il lavoro di 8x500m dell'altra volta mi avrebbe fatto piangere non poco e invece... tutto O.K.!) e con prudenza resto ottimista.
Per ora è il caldo ciò che temo maggiormente, ma per un qualsiasi risultato in gara...

Ricorda che ci sono due appuntamenti importanti di Campionato Italiano: 11 settembre 10K a Lucca e 9 ottobre Mezza Maratona di Cremona.
Miglioramenti sulle rispettive distanze (ma dalle prossime gare su strada capiremo se avrò delle basi buone) possono essere un ottimo trampolino di lancio per la Maratona, sarebbe perfetto!

Ti aggiungo che per la prima volta in carriera proverò l'esperienza dell'altura e per tre settimane proverò l'effetto che fa, in agosto.

Novembre è l'unico periodo per quest'anno per ipotizzare una maratona (beccato in pieno!) e pensavo a Firenze anche io.
Primo perchè è italiana (ci tengo dopo le trasferte estere) e secondo perchè è un buon percorso e mai corsa.
Ma non conosco l'organizzazione, quella è sempre un'incognita...

Atene non ci avevo pensato, hai fatto bene, che fascino!

Insomma: per ora la Maratona la tengo in tasca, non l'ho mica abbandonata per strada!
Secondo te un atteggiamento del genere non è l'ideale per raddrizzare un pò un anno solare andato per i fatti suoi?

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,concordo pienamente con te sul fatto che persino il tuo primato sui 1500(specie se considerato in proporzione,date le tue caratteristiche) di 4'03''è prestazione di livello un pò più elevato rispetto ai tuoi primati di 15'04''e 31'16''sui 5000 e 10 000,ma soprattutto il tuo 8'21''sui 3000 lo è(farebbe presupporre tempi da 14'25'',30'10''e anche un 67'basso-66'alto sulla mezza).Ma poi ogni gara fa anche un pò storia a sè...evidentemente quando facesti 8'21''sui 3000 si realizzò una combinazione di condizioni favorevoli che fecero sì che ti esprimesti in quella maniera...poi purtroppo ciò non si è più ripetuto allo stesso modo e quindi ci sta che tu abbia voglia di fare meglio su 5000-10 000 e anche un pò la mezza.Ma comunque resta sempre la Maratona la ''tua'' gara,quella cioè dove ti sei risucito ad esprimere a un livello più elevato rispetto alle distanze più corte,ecco perchè insistevo tanto su questo aspetto e ritengo che comunque la ricerca di nuovi primati sulle distanze più corte deve essere subordinata alla 42,195 Km.Non posso quindi che concordare,per quel poco che può contare il fatto che io concordo,sulla tua volontà,dato che sembrano superati i problemi fisici che hai accusato nei mesi scorsi,di preparare una Maratona per novembre,come avevo tra l'altro ipotizzato.
Confesso che la vedo un pò dura limare ulteriormente il 2h19'25'',in modo particoalre se sceglierai per Atene.Ma andrebbe valutato in modo assolutamente positivo il continuare a dare prova di solidità nella fascia 2h20'-25'(magari più verso i 20'che 25'),cercando anche un buon piazzamento in gare di grande fascino e prestigio come possono essere la Maratona di Firenze o quella di Atene.
Dove andrai in altura?
Intanto,al di là di tutti i discorsi, già che ci sono faccio il tifo per te per il 5000 odierno(se ne riparlerà al post successivo)perchè possa riuscire nel tuo intento di correre sotto i 15'00''!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...
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Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Daniele, inizio con un prologo al discorso: diverse persone che nella vita ho incontrato, con fare anche parecchio convinto, mi dicevano "sono un tuo/ una tua fan" senza sapere nemmeno quali corse avevo fatto di recente...
Senza pretendere nulla, tu mi fai un profilo approfondito di tutto quello che ho fatto o saprei fare... rimango sempre più esterefatto e non so come ringraziarti per l'attaccamento :-)

Per non farla lunga, secondo me gli obiettivi di 14'37" (non mi chiedere perchè questo tempo, se lo realizzassi lo racconterei!), 30'40" e 66'30" sono fattibili e non ci sono tanto lontano.
In più sono dispiaciuto di non chiudere il mese con quel 1.500m che mi preme tanto fare con dei lavori alle spalle.
Ci vuole continuità ed al Sestriere sarà un'esperienza molto formativa.
Sono curioso di capire cosa saprò fare in una gara su strada programmata il giorno dopo il mio rientro a Palermo...

Lascia perdere circostanze si/no, le cose stanno così: quando stai a ruota fatichi molto meno.
Non c'è niente da fare, se mi trovo a tirare per due-tre volte il gruppo la fatica arriva prima.
Ma si DEVE farlo quando si è tutti allo stesso livello!

Quando corsi in 8'21" c'era parecchia gente più forte di me e tatticamente mi sono adagiato in fondo recuperando tante posizioni con la giusta accortezza.

Se ho fallito di poco il sub-15'00" nei 5.000m è anche probabile la componente dei mettersi avanti e tirare, ma penso che per ora al meglio potrei fare 14'50".

Quindi... lavorare tanto, lavorare bene!

Per il discorso maratona, è una cosa difficile da spiegare del perchè riescono quei tempi lì.
Lo noto anche io che gente con 14'20" nei 5.000m stenta a fare 2h21' - 2h22' ma bisogna vedere con quale preparazione la affronta.
Stai certo che i lavori che riusciamo a fare io ed il Coach non tutti se li accollano e quando arrivi scarico in gara poi si vede quanto vai forte.

Ti sarai anche accorto che spesso in una Mezza tirata (in preparazione maratona) capita che chiudo 1' - 1 e mezzo più lento che al passaggio in Maratona?

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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