Palermo, 09 maggio 2011
Ieri, domenica 08 maggio, è stata una splendida giornata di sole e di sport sullo sfondo delle acque limpide ed ancora disabitate di turisti della cittadina di Terrasini, poco lontana da Palermo.
Una partecipazione di podisti da tutte le parti della Sicilia ha portato ad un grande risultato in termini di iscritti (oltre 1.000m) e classificati.
Il merito è tutto dell'organizzazione che, come raramente accade, ha saputo coalizzarsi con collaudati gruppi di lavoro e si è poggiata sull'apporto solidale di amicizia intrecciato nel tempo con i maggiori organizzatori delle corse in Sicilia.
Non ultimo, presente in modo particolare, il nostro "Manager" d'oltreoceano Giuseppe Vicari che anche quest'anno ha dato la possibilità di far correre la Maratona di New York con pettorale ed ospitalità inclusi ad uno degli amatori (uomo o donna) classificatosi nei primi tre posti tramite sorteggio nel dopo-gara.
Incredibile, dunque, la cornice di pubblico presente in Piazza a Terrasini, coordinata dall'organizzazione dell'Amatori Palermo, Universitas Palermo, Maratona di Palermo ed ovviamente dall'Atletica Terrasini.
Esempi di questo genere ce ne vorrebbero sempre... proprio al venerdì mi ero intrattenuto in un discorso dai vari spunti di approfondimento con il Presidente della Maratona Città di Palermo relativo alla scarsa collaborazione e l'ostracismo che normalmente le Società Sportive dedite alla Pista hanno nei confronti delle corse su strada.
L'atletica è tutto un movimento che comprende diverse discipline, così come la corsa ha riconoscimenti ovunque ed ogni settore (strada, pista, cross, montagna) ha la sua validità!
Lo Stadio "Vito Schifani" di Palermo ultimamente ha avuto anche troppi problemi da risolvere, ultimo tra questi l'inagibilità delle tribune che non permette la regolare esecuzione delle manifestazioni sportive... sconcertante visto che è tutto fermo da mesi!
Tra i tanti personaggi di spicco presenti, anche il Direttore Tecnico del Giro Podistico Internazionale di Castelbuono, Mario Fesi, accorso ad assistere al grande spettacolo.
Ad orchestrare l'incedere di centinaia di atleti, con la sua sempre aggiornata competenza in campo nazionale ed internazionale, il sempre ottimo Speaker Giuseppe Marcellino.
Purtroppo non voglio negare che ci sono state fin troppe defezioni di atleti di altissimo livello, assenti per svariati motivi.
La sfida, schierati alla partenza, vedeva quindi il favorito Adil Lyazali, Paolo Sandàli oltre che i nostri Soffietto, Catania, Bellanca.
Gara normalmente difficile per il caldo ed il percorso leggermente impegnativo, ha visto come sempre una partenza quantomai caotica, tipica delle prove di Gran Prix Amatori in Sicilia, risolta dopo pochi metri dal via.
Il giro, ricavato attraversando il Villaggio dei Pescatori, attraversando il lungomare rialzato ed altre traversine, lungo circa 7 Km, è stato ripetuto 3 volte con passaggio in Piazza al termine di ogni tornata.
Il caldo inizialmente non si avvertiva più di tanto e correre non è stato difficile.
Le mie precarie condizioni fisiche non mi permettevano di poter azzardare attacchi di alcun tipo ne tantomeno progettare di farne alcuni nel finale di gara dove le temperature si sarebbero innalzate sensibilmente.
E' stata una settimana ancora una volta difficile da gestire, cercando di recuperare i vari dolori muscolari che le troppe corse ed una giornata di carico leggero in palestra avevano creato.
Mi sentivo più solido e meno "a rischio infortunio" ma ho dovuto attendere almeno 7 giorni prima che gli indolenzimenti passassero.
Non è molto facile per me trovare del tempo per riposare, preda di altri mille impegni, ma questo aspetto da ora in avanti risulterà fondamentale per il prosieguo dell'estate.
Più di una giornata di potenziamento, quindi, non si è potuti andare...
Detto dell'avvio tumultuoso, riesco a trovare il prima possibile il gruppetto di testa ed inizialmente lasciamo fare a chi vuole prendere l'iniziativa.
Il più attivo degli atleti presenti in gruppo è Giovanni Soffietto (Universitas Palermo) che detta per molto tempo il ritmo nel tratto di lungomare.
Una volta entrati nuovamente nel rettilineo iniziale da affrontare in discesa verso il ritorno in piazza, è Lyazali che parte con una progressione che porterà allo sfilacciamento del gruppo.
Tra i grandi favoriti è Paolo Sandàli a cedere il passo, ma il forte atleta trevigiano viene da un periodo di infortunio e proprio qui sanciva il suo rientro alle corse.
Il gruppo viene annullato da questo attacco e resto dietro al marocchino che ormai conosco come le mie tasche.
All'inizio del secondo giro continua con il suo forcing ma in salita non mollo: entrambi sentiamo caldo e c'è bisogno di spugnaggi e rifornimenti di acqua; avverto che per me la situazione inizia ad essere poco stabile.
Lyazali mi lascia l'azione in molti punti del percorso in questo secondo giro e temo che mediti qualcosa.
Dal mio canto se avessi potuto prenderlo di sorpresa l'avrei fatto ma le gambe facevano male anche in corsa... figuriamoci quanto avrebbe potuto durare un mio cambio di ritmo!
Le previsioni prendono corpo quando, nuovamente nel lungo rettilineo di ritorno, il marocchino attua lo stesso cambio di ritmo che questa volta non riesco a contrastare e se ne va...
Inizia una gara solitaria con il caldo e l'umidità sempre più affermate.
I vari doppiaggi che incontro nel finale non mi fanno sentire solo e comunque provo a non mollare per le persone che mi hanno ospitato.
Da dietro soffrono forse più di me... nessuna preoccupazione.
Niente di più niente di meno, ed è 1h10'24", un poco meglio dello scorso anno ed un secondo posto che con tutta franchezza era il massimo auspicabile dato che (per ora) il corpo chiede un riposo che non c'è stato.
La Classifica, a cura della TDS.
Resto contento di esser sopravvissuto a questo forcing di gare obbligate dopo una maratona dura come Boston, specie per l'apporto dato al Violettaclub al Campionato Italiano di Società di Corsa nella prima prova dei 10.000m in pista.
Partito da zero, senza alcun allenamento specifico, sono riuscito a chiudere in 31'28" con l'enorme rammarico di non essere stato capace di tenere un passo discreto nella seconda parte.
Il passaggio in 15'13" ai 5.000m proprio non me lo aspettavo, è di buon auspicio, ma fa capire che fino ad ora qualcosa di completo non è stato mai fatto (in allenamento intendo)...
La classifica generale nazionale, da me elaborata considerando tutte le prove regionali svolte in Italia (assolutamente non ufficiale) dovrebbe vederci al 5° posto ma con poco margine rispetto alle nostre dirette concorrenti: con il rientro del Capitano Duca e di Guzzi a settembre potremmo provare a sognare una rimonta.
E' ora di voltare pagina: a breve si tornerà in pista, i primi lavori, i primi verdetti.
(Ringrazio tutta la Trinacria Palermo per le foto)
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