Messina - 03 aprile.
Finalmente una giornata per aver ragione di sorridere!
Era inaspettato riuscire a correre così bene ed in totale decontrazione un allenamento così intensivo come si è rivelata la Messina Marathon.
Come ribadito, aiutata anche dalla splendente domenica che irraggiato l'intera Sicilia, la Manifestazione ha offerto ai suoi partecipanti uno spettacolo unico nel suo genere, attraversando una Città che offre tanti bei paesaggi accostati al mare.
E' bastato allontanarsi di poco dalla zona "di passaggio" per auto e traghetti e trovare un quieto scorcio di natura, piazze gremite di persone che incitavano il passaggio di noi atleti e qualche pescatore sorpreso da questo insolito "fiume" di persone.
Purtroppo non è possibile chiudere completamente al traffico le strade ed un pò di difficoltà le rotaie del tram la creano, così come le strettoie create apposta per il passaggio degli atleti (per me che corro con poche persone va benissimo ma per decine di concorrenti al passaggio penso proprio che sia scomodo).
Messina Marathon, una manifestazione che ha anche trovato la "sfortuna" di trovarsi concorrente di altri eventi altrettanto importanti come i vari Vivicittà sparsi in Regione ed il Memorial Raciti dell'amico Rachid Berradi.
Non tantissimi i partecipanti ma chi l'ha conclusa si è portato a casa decisamente bei ricordi.
Correre di fianco alla spiaggia assolata nella parte conclusiva della Maratona faceva venir voglia di rinfrescarsi un pò lì al termine imminente delle fatiche.
Manifestazione comunque aperta a tutti con i suoi traguardi alternativi di Mezza Maratona e 10K.
Se non fosse stato per due colpi di intuito: i Calf Sleeve americani e le Adizero F50!
I primi, ovvero i gambali a compressione, li ho ricevuti in prestito al sabato mattino dal mio carissimo amico Gaspare a cui devo molto questo importante risultato, sono stati determinanti in quanto hanno davvero ridotto al minimo (quasi nulla) lo stress ai polpacci che fino a poco prima del via comunque un indolenzimento lo avevano (gamba sx interessata maggiormente).
Le Adizero F50 Runner che finiscono una maratona... non lo avrei pensato mai lassù a Milano all'Adidas Running Tour!
Pensate come una scarpa flessibile leggera, per chi è dotato di una discreta tecnica di corsa e con un minimo di presidio antipronazione (a dire il vero anche ben nascosto dal design della suola), sono state circa 8 ore ai miei piedi il sabato prima di concludere: "sono talmente comode e ci sto talmente bene che me le metto in gara!".
I profeti del "Non mettere mai una scarpa nuova prima di correre una Maratona" hanno ragione da vendere, ma... che belle sensazioni in gara!
La Adizero F50, più leggera della Adizero Boston e meno della Adios sono risultate un ottimo compromesso, rivolto a lasciare libero il piede il più possibile.
Ovvero: meno irrigidimenti nel finale di gara, cosa da non sottovalutare!
Madrina della Manifestazione, la "fresca" medaglia d'argento ai Campionati Europei di Barcellona 2010 Anna Incerti, affermatasi recentemente nella Maratona di Osaka, Roma - Ostia Half e Stramilano Half.
Strameritato questo secondo posto per la Campionessa di Bagheria!
Pronti - Via e tutto nelle normali previsioni, come un copione già scritto.
Hamad Bibi (CUS Palermo) in testa da solo a tirare il suo 68' regolare nella mezza e via tutti gli altri a seguire.
Dopo una settimana passata così "allegramente" non mi sognavo proprio di andare oltre il mio ritmo prefissato.
La partenza avvenuta alle ore 08:30 è stata un'ottima trovata: per la prima ora si stava bene, il caldo era placato ma bevevo comunque regolarmente, cosa che mi ha salvato da crampi.
In pochi chilometri si comporrà un gruppetto "di compagnia" arricchito dall'iride del Giorgio Nazionale.
Per circa 18 K di gara i concorrenti della Half ci hanno aiutato e non poco: 1h14'30" circa il passaggio alla Mezza, comodo e abbastanza facile.
Il caldo che iniziava ad aumentare ed il difficile vento contrario (presente in maniera insistita per tutta la corsa in modo alterno) pensavano ad un fiaccare del nostro incedere, cosa che non è avvenuta.
Il percorso Maratona entra nella sua fase più spettacolare: lasciamo il Centro affollato della Città per entrare in piccoli sobborghi, attraversando piazzette gremite di gente e circoscrivere il Lago Grande, arrivando fino in località Torre Faro.
Io e Giorgio ci diamo il cambio.
La davanti non avviene alcun cedimento e continuiamo del nostro passo, regolare e ben incitato e instradato dalla moto della Polizia Municipale al seguito.
Resto ben concentrato, focalizzando l'impegno e la concentrazione dietro le lenti dei Supernova PRO; la temperatura si innalza, obbligatorio reidratarsi e bagnarsi costantemente.
La via del ritorno è spettacolare: superato senza grosse difficoltà il 35°K, sia io che Giorgio Calcaterra restiamo sorpresi dalla quiete distesa sabbiosa tanto vicina che verrebbe voglia di mollare tutto e scendere a rinfrescarsi un po ma... è finale di gara e non ci si può distrarre oltre!
Non c'è tensione, siamo stati davvero bravi a gestire il nostro "allenamento", accade semplicemente che allungo un pò avanti nei due chilometri finali e Giorgio con un cenno del capo mi lascia andare via... sportività da un Signore di questa disciplina.
Concludo inaspettatamente e come previsto e promesso all'organizzazione poco sotto le 2h30' e... soprattutto al secondo posto!
Pochi attimi dopo ecco giungere Calcaterra e via con un'intervista duale.
Le nostre maratone si concludono con tanti buoni propositi per il futuro.
Premiazioni di rito, tanti amici podisti ritrovati ed il morale più alto che mai!
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Tecnicamente l'organizzazione ha scelto una linea alquanto contrastante.
Dopo le dichiarazioni in conferenza stampa del dualismo Lo Piccolo - Calcaterra che avrebbe (credo) entusiasmato il pubblico fino alla fine dato che per quasi la totalità di gara abbiamo corso insieme; visto le nostre reali e attuali condizioni fisiche che non erano improntate al massimo (entrambi reduci da infortuni), la sera prima della manifestazione ci presentano un avversario in più, che conosco bene per le sue strategie prima, durante e dopo una gara.
Era chiaro sin da subito che la manifestazione avrebbe subìto uno scossone a favore di questo atleta straniero che, per le sue attuali condizioni di forma avrebbe sin dal primo metro impostato un ritmo non applicabile, almeno da me che curavo altri interessi: innanzitutto la salute, dopo l'evento più importante e per giunta imminente di Boston...
E così è stato.
Infatti, al via della Gara, scappato Hamad Bibi in fuga solitaria, il favoritissimo della corsa si è messo comodamente in coda al gruppo migliore della Half-Marathon.
Giorgio ha provato a starci appresso ma dopo qualche K ha desistito anche lui (come era ovvio!) ed ha preferito stare al mio passo, che dal primo metro è stato sempre lo stesso.
La scelta organizzativa è quindi stata palese: chiamare questo atleta, peraltro in ottimo stato di salute e concentrato solamente per questa corsa significava consegnargli la vittoria in mano...
Allora perchè chiamare Giorgio Calcaterra Campione del Mondo della 100 Km ed il sottoscritto?
Resta come unica consolazione l'aver notato l'affetto ed il calore del pubblico rivolto maggiormente verso il secondo ed il terzo arrivati, ben più noti di un corridore che nemmeno si sa dove abita e che cambia casacche ogni anno...
Figuriamoci... lo scorso anno correva per una società dell'Emilia Romagna (Atl. Blizzard) e vinceva la Maratona dei Mille a Marsala, mentre la settimana prima correva contro tutto e tutti a Terrasini vincendola e classificandosi... per il G.S. Valle dei Templi di Agrigento!
Ah, e ovviamente correva la NYC Marathon 2010 con la canottiera della sua "nuova" e attuale società sportiva (ma non era fino a quel momento Atl. Blizzard?)...
E questo rende solo in minima parte l'idea...
Lasciamo perdere...
Ora come dico sempre... "Abbiamo Trasmesso" e seppur questo primo scorcio dell'anno sia stato a dir poco difficoltoso e la preparazione - maratona sia stata una "non preparazione", dopo aver respirato l'aria messinese le speranze di correre bene, in primis per il Manager Vicari, possono concretizzarsi.
Per si e per no... la coperta di lana (leggera, è primavera!) inizio a metterla in valigia; se poi faccio brutta figura e devo andare a dormire sulle panchine di Central Park?
;-)
(L'occhio fotografico di Salvo Torregrossa non si smentisce, per lui la copertina di questa bella giornata :-)
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1 giorno fa
6 commenti:
Ottima prestazione sopratutto in vista della maratona di Boston ! Che tu sappia sarà visibile in tv ?
Ora a Boston voglio il miglior Filippuccio di sempre.
Giorgio ha ripreso a fare le 42km con l'ernia uscita ...è pazzo.
@Rocha, spero davvero tanto di recuperarla bene per presentarmi al massimo, ma si può soprattutto dopo tanti mesi così scadenti?
@Gian Carlo e mi auguro di dartelo il miglior Filippuccio...
Il Giorgio da fuori mi sembrava sempre lo stesso di sempre, se dentro soffre tanto è meglio che si soffermi un pò sulle sue reali condizioni...
Ed è tanta la mia stima nei suoi confronti!
Vorrebbe fare la 100 K a maggio per tentare la Nazionale?
Sta facendo tutto questo per recuperare in fretta?
Vedi... ho conosciuto un fortissimo atleta con le ernie discali e non c'era un giorno che si lamentasse.
Non è un bel modo di fare atletica questo anche perchè a differenza di questo che non aveva altra fonte remunerativa che le corse su strada, Giorgio ha il lavoro da Tassista ed un negozio che gli danno comunque da mangiare.
Io nel mio piccolo... devo stare attento a non ripetere la stagione estiva dello scorso anno quando sul più bello non potei più allenarmi in pista e non fu divertente...
Anche se non piace molto farlo, la soluzione migliore sarà saltare qualche allenamento pomeridiano di lungo lento e scaricare la muscolatura (ancora dolorante in più parti) in acqua.
Bravo, ho letto con gusto il tuo racconto. S'impara sempre qualcosa dalle maratone altrui. Un po' come leggere i "Oi Bioi Paralleloi" (le vite parallele) di Plutarco... Filippo e Hamad in questo caso. E mi risparmio considerazioni scontate su quale sia l'esempio positivo e quello negativo nella copia (per quanto Hamad magari - al di fuori della pratica sportiva - possa essere una persona squisita (ma questo non lo so...).
Forza bostoniano d'adozione...
Ciao Tito.
Devo ammettere che... ti aspettavo!
Hai frainteso il mio racconto.
Hamad Bibi è un ragazzo straordinario.
Lavoratore instancabile, retto e rispettoso delle leggi del nostro Paese.
Non l'avrei mai detto dopo le esperienze negative vissute con altri suoi connazionali...
Ed è il vincitore legittimo della MEZZA MARATONA.
La persona che ho sottolineato più volte nelle mie considerazioni finali è purtroppo il vincitore della MARATONA.
Come avrai capito non mi sogno nemmeno di citarlo per quanta considerazione che ho nei confronti di questa persona, opportunista fino all'ultimo capello che ha.
Può fare questi giochetti a Messina, Terrasini, ecc, ma a NY gli ho dato sempre 4 minuti...
Resta il dubbio su come agisca un'organizzazione: se è davvero seria e decide il cast di partenti non si aggiungono altri elementi a stravolgerla... il pubblico si aspettava una sfida tirata ed equilibrata fino all'ultimo... spettacolo rovinato!
Ma ricorda Tito, è sempre una ruota che gira l'atletica e quando i meritevoli avranno bisogno di una mano sarò sempre il primo ad aiutarli.
I meritevoli...
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