Agosto 2010
Non si finisce mai di convivere con le difficoltà, soprattutto quando si attaccano alla tua pelle (meglio, ai tendini) e non ti lasciano più.
La mia filosofia ormai accetta anche queste vicissitudini come parte del lungo percorso di vita e sinceramente non li reputo particolarmente importanti, restando sempre ottimista che prima o poi tutto si sistemerà al meglio, avendo la giusta dose di pazienza.
I problemi sono ben altri, quelli che difficilmente si risolvono e che coinvolgono altre persone oltre che te stesso...
Quelli si che ti feriscono profondamente...
Prima o poi si passa anche per queste strade, ma credo mai ci si possa sentire preparati a subire determinati colpi, nemmeno a 30 anni e con diverse esperienze alle spalle...
Il problema fisico alla gamba/caviglia sta pian piano rientrando e in queste ultime settimane parlando con il Manager G. Vicari che è tornato in Sicilia in occasione della manifestazione amatoriale (diventata di altissimo livello per la presenza di grandi atleti) tenutasi a Borgetto (PA).
L'intenzione è di ripetere le gesta dello scorso anno a New York City (e direi anche di migliorarle ma attualmente da questa posizione non vorrei sbilanciarmi e poi... cadere!) e non vedo l'ora di poter iniziare il duro percorso diretto al 7 novembre prossimo.
Ed è per questo che in questo caldissimo mese di agosto continuo a limitarmi con i chilometri e allenamenti, mettendomi alla prova con le gare presenti in calendario.
Il grosso problema è rappresentato dal duro colpo (solamente a livello organico) che subisco ogni qualvolta mi trovo con il pettorale fissato nella canottiera Adizero...
Quando supererò questo periodo ci ripenserò a quanto era difficile gestire un periodo così delicato, ogni volta che taglio il traguardo di qualunque gara arrivo sfinito ed è una sofferenza dal primo metro!
A San Filippo del Mela, giorno 08 agosto sembra che le cose girino discretamente fino a metà gara, ma oltre non riesco ad andare, mi impallo, subisco la rimonta di altri atleti e soprattutto giungo davvero stremato al traguardo...
La prima gara con il VERO caldo ed è solo l'inizio...
A metà mese leggendo le classifiche, quando in tanti atleti sono in ritiro nelle varie località montane (per me davvero difficile con tutti gli impegni che seriamente avevo intrapreso miseramente falliti) noto un grande exploit di un forte atleta ritrovato: Enzo Copia (Avis Castell'Umberto) che a mio giudizio è l'atleta del mese (e dei prossimi) per quanto è stato capace di tener testa agli atleti africani.
Enzo si conferma in formissima giorno 16 agosto al Giro podistico di S.Ambrogio - Cefalù nel quale si trova in un quintetto composto da due keniani, Hamad Bibi (MAR - Cus Palermo), e Floriani (FF.GG.)
Vincerà Eric Chirchir su Yuri Floriani ma Copia arriverà vicinissimo a primi.
Per quanto mi riguarda, la corsa di testa devo osservarla da molto lontano (la partenza è stata sollecita dal primo giro e non c'era possibilità di seguirli) e lottare per il sesto posto con Massimo Lisitano (Indomita Torregrotta - Messina).
All'ultimo giro, nonostante un mio forcing nella parte finale di gara, Massimo rimonta il distacco e mi passa nei metri finali con una discreta progressione.
Dopo S. Filippo del Mela il copione si ripete.
Per me, un 32'12" non proprio da buttare dato che sono giunto a 4" dal risultato dello scorso anno (ma ero carico di allenamenti e gare di maggiore qualità).
Le 10 salite del giro di S.Ambrogio hanno presentato un duro conto, ancora una volta organico.
La caviglia, in tutto questo, con costante cura di ghiaccio e stretching reagisce bene.
Il giorno dopo (17 agosto), che per me doveva rappresentare un'autentica giornata di festa sotto ogni aspetto si trasforma in una tragedia (personale) per giunta non annunciata...
Non ne voglio parlare in questo ambiente totalmente dedicato al Running ma se non fosse stato proprio per la Corsa e per le persone dell'ambiente a me carissime credo che... non voglio immaginarlo nemmeno!
La decisione giusta è stata presa immediatamente sempre su consiglio di chi mi vuole bene, quando ero al bivio per tornare a Palermo o andare a gareggiare a Borgetto dove in tanti mi aspettavano.
Ho fatto la scelta giusta, e pochi cari amici testimoni degli attimi di dolore esternati...
La gara (7 K circa) per me rapprensenta un calmante e mi butto facilmente nella mischia.
Mi porto subito avanti, noncurante dei problemi fisici e organici, vengo riassorbito da Migidio Bourifa (il vincitore) e da Francesco Duca (secondo posto) e partecipo alla festa del Paese che ha ospitato l'italo americano Giuseppe Vicari, accompagnato da Toni Liuzzo (2° italiano alla NYC Marathon 2009).
Un podio per me, mille problemi per la testa...
Sabato 21, infine, voluto fortemente dal buon Giuseppe, torno a gareggiare a Terrasini, questa volta in ambito strettamente amatoriale.
La Città di Terrasini l'ho conosciuta quest'anno: un posto davvero accogliente per i turisti con i suoi angoli di mare, il lungo rettilineo che lo costeggia, l'atmosfera tranquilla e ospitale, il Villaggio dei Pescatori ed i suoi vicoli, proprio dove si è corso.
Il caldo a fare da padrone, tantissima umidità, non poca sofferenza ma alla fine riesco a vincere con gara condotta dal primo metro su Michele Geraci (A.P.B. Bagheria).
6,750 K in 21'58", solito percorso breve da ripetere 10 volte; Geraci in 22'42".
Ad ognuna di queste gare ho trovato piccole punte di miglioramento e così sarà credo fino alla fine di questa parentesi poco attiva nella quale resto sempre molto attendo a calibrare l'intensità degli allenamenti.
E per uno come me votato al massimo impegno è davvero difficile...
I primi di settembre daranno quello che sarà un primo responso sulla mia futura partecipazione alle gare che contano.
Ma quello che conta... è ben altro e non ce l'ho più :-(
(Ringrazio Trinacria Palermo per foto di Borgetto e Terrasini, Divertiamoci Correndo per le foto dell'omonima gara e Cefalù Sport per quella di S.Ambrogio)
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1 giorno fa
9 commenti:
Ciao Filippo, dalle tue parole capisco che qualcosa di grave e forse inaspettato sia successo ..hai fatto la tua scelta, ma quello che è importante, è che tu abbia reagito!
La corsa poi in certi momenti può solo che aiutare..
Complimenti Filippo! per come hai affrontato il tuo dramma personale e per la decisione di lasciarlo una cosa privata, per te e per chi ti sta vicino.
Il prossimo anno ti aspettimao ancora a Treviso, mi raccomando!
Nel primo trafiletto c'è una grande verità, come ti capisco, un abbraccio e fai come sempre, non mollare mai, anche se in "certi case" mollare sembrerebbe la cosa più logica, in bocca al lupo!
Ciao Filippo non so cosa ti sia accaduto, ma mi puo' solo dispiacere, per la corsa, continua imperterito per la tua strada, e fai attenzione a non mollare, perche' c'è gente che afferma che a 40 anni dobbiamo andare in pensione, cosa che hanno mandato a dire a me.Un abbraccio dallo Zio Melita.
non mollare Pippo siamo tutti con te! Dal tuo racconto lasci trasparire qls di estremamente importante! ti sono vicino!
Ciao!
@Per Tutti, non è morto nessuno, ci tengo a precisarlo, ma non voglio aggiungere altro.
Si tratta comunque di qualcosa che mi ha fatto male e che mi ha fatto perdere motivazioni ovunque.
Ci vorrà tempo per metabolizzare il tutto, ma ci riuscirò, mi conosco troppo bene...
@Albe, è proprio così, se me ne fossi tornato a Palermo a cosa sarebbe servito?
C'è chi le prende malissimo determinate cose, ma ho pensato bene di correre e non sai quanto mi hanno aiutato i miei migliori amici quasi tutti presenti quel 18 a Borgetto.
I sorrisi nelle foto mascheravano un ben altro stato interiore...
@Abro, benvenuto nel mio blog.
Grazie per l'incoraggiamento, ho visto anche il tuo sito.
Treviso mi deve un sub 2h 19', devo andarmelo a prendere per forza il prossimo anno!
@Alvin, esatto, chi mi conosce davvero da una decina di anni sa che non mollo mai e nonostante questo problema fisico non se ne voglia andare via (quasi fa rabbia che non sia invalidante per niente ai fini di una gara breve) tornerò con la giusta mentalità.
Impostare la propria vita su altre basi ben più importanti di gare e allenamenti e crederci fino in fondo... questo fa male più di un infortunio
@Zio Melita, in qualunque cosa faccia ci metto cuore e anima, ma evidentemente non tutte le persone lo capiscono purtroppo.
Ci siamo visti a Castell'Umberto: non è bello prendere minuti da se stessi e ovviamente da tutti gli altri atleti con i quali dovresti battagliare ma è la diretta conseguenza di una scelta che spero possa farmi tornare a correre ai miei massimi livelli.
Il problema fisico passerà, perderò qualche gara per un pò di tempo, ma la voglia di fare sacrifici non passerà mai, nonostante moralmente mi senta a pezzi per altro motivo.
Stai tranquillo che a 40 anni mi vedrai ancora con un pettorale sulla canottiera perchè ci tengo a questo sport che fa parte del mio modo di vivere la vita.
Ci sono priorità maggiori ovviamente ma tutto con la volontà si può fare e con il passare del tempo gli obiettivi possono cambiare ma ci saranno sempre.
Tutto va modulato in funzione di tali priorità e usando sempre la testa.
Ma se nasci agonista morirai agonista e finchè avrò la salute ci proverò.
@Luciano, grazie per essermi vicino.
Sono esperienze che ti segnano e vorrei che non fosse mai accaduto (tra l'altro non so nemmeno io quanti equivoci hanno scatenato questo tristissimo epilogo) e... lasciamo perdere...
Questa infiammazione alla caviglia sembra identica ai problemi all'adduttore: quando ti prende non se ne va più.
Ed è molto simigliante nel fatto che anche se stai fermo qualche settimana non dico che peggiora ma non cambia quasi niente!
Ecco il perchè del correre si, ma piano piano.
In questi giorni sto provando a fare qualcosa in più ma non sai quanto ci sto attento.
E la pista... l'amica mia l'ho salutata praticamente due mesi fa, ma è solo un arrivederci.
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