Palermo, 03 - 16 maggio.
Finalmente il blocco di domeniche di gare consecutive è terminato.
Mai mi era capitato, tra l'altro, di correre 3 mezze maratone consecutivamente!
Ovvio che arrivi stanco mentalmente e per certo non ci si può allenare con la dovuta dedizione...
Purtroppo ho dovuto fare delle scelte ragionate più da legami saldi che ho con poche persone che curare interessi personali.
E così, a dispetto di una condizione di stanchezza generale, ad una richiesta di "aiuto" da parte di qualche atleta assoluto serio, martedì 04, ci siamo recati alla volta del Campo Scuola di Catania - Picanello a tentare l'assalto ad un bel 5.000m in pista... appena 2 giorni dopo dalla durissima Terrasini Half!
Beh, che dire, preso da una condizione generale di ottimismo... "non si sa mai un miracolo lo faccio!" mi ero detto.
Ed invece non è andata proprio così...
Partenza a ritmi abbastanza sostenuti, 2'52" al 1° K; Ragusa era pimpante, tirava avanti e faceva male alle mie gambe.
Al 2° K già iniziavo a reggere a malapena la scia di Ragusa e Scialabba, 5'52" e già un mezzo miracolo fare questo passaggio con queste condizioni.
Inizio a staccarmi, giunge perentorio il segnale di crisi lattacida e... prima di prendere una botta seria mi fermo, proprio al 3.000m in 8'59".
Niente di grave, capisco subito che non c'era possibilità di completare decentemente la gara e mi fermo; la "notiziona" è che mi sono ritirato ad una gara, ma era quasi inevitabile! :-)
Per la cronaca, grande 14'46" di Ragusa su Scialabba in 15'00" in una giornata fresca ostacolata da forte vento.
A quel punto... è ora di tirare il fiato, e mi concedo un periodo di due giorni di lungo, a sensazione purchè rigenerativo.
Si torna a focalizzare gli obiettivi importanti, così venerdì 07 decidiamo di mettere nuovamente un piccolo richiamo di forza con delle salite brevi (anche se mi aspettavo qualcosa di più lungo da affrontare): classico 12 x 100m salita pendente (R.2') ed in Pista un 1.000m finale.
Notavo una certa facilità nell'affrontare il breve tratto pendente, ma mai mi sarei aspettato una tale reattività sull'anello rosso: con la massima serenità ritrovo brillantezza e realizzo un 2'40".5 facilissimo, senza alcun aiuto esterno.
Insomma, se non sono "ready for un mille-e-cinque" quando dovrei esserlo?
I giorni seguenti gli effetti potenzianti si notano con immediatezza e ritrovo maggiore sicurezza nel passo; realizzare 1h 30' la domenica come non facevo da tempo, mi riaggancia al mondo delle lunghe distanze, ultimamente trascurato.
La settimana dal 10 al 16 maggio mette a dura prova le doti di resistenza lattacida: non saranno giorni facili da gestire, ma servono per riassaporare le difficoltà ardue dei ritmi alti da tenere per lungo tempo.
Lunedì 10, vengo chiamato ad un lavoro parecchio impegnativo, quasi mai applicato con tale intensità: 20 x 400m (R.45").
Un recupero così breve non lascia molto tempo per respirare, e sta proprio in questo la difficoltà.
Peraltro si tratta di grossi carichi che i giorni successivi non saranno facilmente riassorbiti.
Non mi lascio condizionare dal primo caldo stagionale e dal numero elevato di ripetizioni ed i primi 5 riescono tutti sotto i 67"; successivamente gestisco il lavoro con i mezzi che posseggo ma non esce proprio una "passeggiata": fatto sta che non vado mai oltre i 69" e con il 20° in 64".5 riesco a tenere una media dignitosa attorno i 67".
Niente male, ma il peso di questo lavoro me lo porto per tutta la settimana.
Infatti non bastano due giorni di lungo lento ed il lavoro di giovedì 13 non esce un gran che.
Fartlek in Pista: 500m + 400m + 300m (R. 400m in 1'31" circa) da ripetere 5 volte.
Cattive sensazioni dall'inizio, fatica tantissima aggravata da un recupero davvero insidioso e scarsi risultati: 500m in 1'26"/1'29"; 400m in 1'11"/1'12"; 300m in 52"/54".
Davvero deludenti, se consideriamo il lavoro precedente, ma recuperare in corsa innalza non di poco i tempi.
Riesco a vederne il lato positivo: era più facile ritirarmi e posticiparlo questo lavoro, ho preferito completarlo per intero.
Esco discretamente soddisfatto per l'intensità prodotta da quest'ultima settimana; ce ne sarà un'altra per ottimizzare al meglio l'evento del 30 e cercare di fare una figura discreta sul Lago di Garda.
Nell'attesa... Vetrina delle grandi occasioni alla Trecastagni Star.
(Foto tratta da Trinacria Palermo)
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22 ore fa
6 commenti:
Continui come un treno come al solito, anche con tutte le gare che fai. Complimenti.
Ps. Grazie per le tritte sulle Adidas. Ho corso la maratona del Piceno con le Boston e sono state fenomenali senza nessun problema in tutti i 42k
@Frate Tack, grazie, ti anticipo che nonostante i grandi impegni imminenti ho deciso obbligatoriamente di tirare un attimo il freno e risolvere qualche fastidio tendineo.
Capita, a forza di far chilometri a quelle andature...
La cosa impressionante delle Boston è che una volta che le calzi senti la scarpa avvolta al piede come un tutt'uno e questo ai fini di una gara è sensazionale.
Ti ricordo che ho corso a Cosenza (Half) con le Boston... comodissime, Ah!!! :-)
La prossima recensione tecnica sarà dedita proprio alle Gialle Battagliere!
Le Boston le uso anch'io per le gare e mi trovo molto bene.
Nota negativa: nei negozi specializzati è abbastanza difficile trovare Adidas, volevo provare le Supernova Glide 2 e non sono riuscito a trovarle.
@Rocha, hai detto benissimo, e tu che sei in Lombardia dovrebbe far riflettere e tanto i distributori Adidas in Italia!
Qua al Sud, ti giuro, se vedo uno con le Supernova Glide 2 ai piedi penso che sia un extraterrestre!
Eppure... i miei consigli in molti li ascoltano, le ritirano dai pochi negozi per corrispondenza in Italia e trovano i miei esatti riscontri.
Continuo sempre a sperare in un ampliamento dei negozi, perchè le Adidas sono le migliori scarpe in circolazione!
filippo, un pochino di riposo è importante come l'allenamento... e la tua compagnia nello scampolo di favorita di oggi pomeriggio è divenuto righe di testo digitate sul blog...
Un giro sull'ottovolante me lo faccio sempre volentieri!
Appena ho tempo pubblico il resoconto di Trecastagni Star, dai risvolti... insoliti!
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